V-Day

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Beppe Grillo al V-Day mentre presenta la nuova bicicletta a iniezione anale.
« Al V-Day, o ci sei o non ci sei! »
(Capitan Ovvio su V-Day)


Il V-Day (noto anche come Vaffanculo-Day) è il nomignolo con cui è conosciuta la data dell'8 settembre.

Storia

In tale data un vasto movimento di truppe, nei piani del generalissimo Beppe Grillo, si doveva ritrovare sulle spiagge della Normandia per rovesciare il potere tirannico del politico di turno (a volte indicato anche come mangiapane a ufo e a tradimento) al fine di scatenare la Quarta guerra mondiale.

In realtà a causa di problemi logistici e mancanze organizzative, molte di queste truppe non si sono spinte oltre la piazza principale della propria caserma d'appartenenza rendendo l'azione un fallimento.

Nonostante, quindi, sul piano fattuale l'attacco frontale alle posizioni contrapposte non ha sortito grandi effetti (nessun politicante da strapazzo è stato rovesciato dalla propria poltrona), tutti i principali cinegiornali di regime, hanno utilizzato il faraonico e ardimentoso piano per rinfocolare l'amor patrio e innalzare il morale negli italiani.

Retroscena

Tutta questa propaganda di stato (tutto questo strombazzamento dell'operazione V-Day), ha sortito l'effetto che il livello di coscrizioni volontarie nelle truppe del Grillo è centuplicato in una giornata. Già si ipotizza la formazione di intere armate di Grilletti da salto, che il prossimo 14 luglio, si prevede potrebbero assalire Montecitorio e palazzo Madama e introdurre il torrone e la ghigliottina per i traditori della patria.

Nell'attesa di comprendere esattamente le ricadute sulla strategia a lungo periodo della politica italiana, tutto il manipolo dei politicanti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, da destra a sinistra, dalla Fiamma Tricolore ai Comunisti Italiani... tutti rinforzano le proprie posizioni e si difendono l'un l'altro con subitanee quanto inconsistenti alleanze. Utilizzano la contro-propaganda e si sforzano di smitizzare i grilletti da salto, chiamandoli cu' al uncuisti (una sorta di moderni sans culottes).

Il gesto del vaffanculo e del fanculo a cronfronto.

Intanto il Grillo parlante, contento di aver inpinocchiato i finocchi, si divide la grana estorta con la collaborazione del Gatto e della Volpe, nelle varie piazzate.

Voci informate dei servizi segreti (pare gente ai vertici dell'organizzazione glande) sostengono che dal giorno del V-Day, Grillo si stia sfregando le mani, non tanto per la soddisfazione per i propri guadagni, ma nel vano tentativo di pulirsele dall'inchiostro delle mazzette antirapina... mazzette regolarmente acquistate presso banche di rilievo... addirittura la crisi dei mutui subprime sarebbe una conseguenza del V-Day.

Sempre uomini dei servizi segreti (sia del SISMI che del SISTE) sostengono che questi grilletti da salto che, visto il nome vagamente paramilitare sarebbero molto molto pericolosi, non sono una novità: già nei tempi passati l'Italia politica si è confrontata con la Gironda (si pensi ai girondini o girotondini) uscendone vittoriosa, oggi è il turno dei Montagnardi e benché il grillo di montagna sia grosso, peloso, riccioluto e rompiscatole, verrà predato e finirà imbalsamato al muro.

Il gesto

Il gesto simbolico del V-Day è il vaffa' (da non confondersi con quello dello 'nculo), cioè alzare due dita in cielo e pronunciare il motto "tù is megl che uan".

Da notare l'analogia col gesto della vittoria che rimandando direttamente al D-Day rinfocola l'ardimento nel V-Day.

Gli obiettivi

Gli obiettivi principali del V-Day sono tre:

  1. Applicare le nomination al parlamento e poter votare da casa con il televoto, presentato da un emerito sconosciuto, il parlamentare che vi sta più sui coglioni.
  2. Far condannare tutti i politicanti per manifesta stupidità e impedirne l'accesso nel cesso di Montecitorio, impedirgli anche di portare in aula pitali o similari e decimarli mortalmente con roboanti esplosioni di vesciche urinarie.
  3. NON Eleggere Berlusconi come Imperatore d'Italia per l'eternità.