Sergio Mattarella

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Sergio Mattarella da piccolo. Aveva già i capelli bianchi sparati in aria.
« Nelle democrazie, tutte le istituzioni possono affermarsi e prosperare solo se sorrette dal consenso dei cittadini. Io sono l'eccezione. »
(Sergio Mattarella)
« Grazie per avermi eletto Presidente della Repubblic... zzz »
(Le prime parole di Sergio Mattarella da Presidente provocano negli Italiani un attacco di narcolessia collettiva, che colpisce lo stesso Mattarella)

Sergio Mattarella è la prova vivente che, per diventare Presidente della Repubblica, non serve avere particolari meriti e neppure avere una personalità. Ricopre tale ruolo dal 3 febbraio 2015 ma nessuno lo sa con certezza, dato che Mattarella dà raramente segni di esistere. Grazie alla sua giovane età, è uno dei primi Presidenti della Repubblica a non essere stato partigiano.

Biografia

File:Sergio Mattarella sulla banconota da mille lire.jpg
Mi sembrava una faccia conosciuta!
Che l'identità segreta di Sergio Mattarella sia Cristiano Malgioglio? L'eroe che l'Italia merita ma non quello di cui ha bisogno.

Sergio Mattarella nacque a Palermo il 23 luglio 1941 da famiglia affetta da una grave forma di democristianicità ereditaria. Sia il padre che il fratello furono due politici DC, ma almeno sul secondo non ci sono dubbi di onestà dato che fu ucciso dalla mafia.

Fin da giovane, Mattarella ebbe in dono la dote di riuscire a non farsi mai notare, in questo modo poteva agire indisturbato e rubare marmellata e biscotti dalla dispensa. Tale dote si rivelò particolarmente utile a scuola, dove le maestre non notavano le sue assenze e non si accorgevano neanche di quando copiava.

Fu così che Sergio iniziò ad ordire il proprio oscuro piano per scalare i vertici della politica italiana.

Il primo passo fu laurearsi in Giurisprudenza all’Università di Roma, persino prima della fondazione della stessa.

Sergio Mattarella si iscrisse poi all’Albo degli avvocati di Palermo nel 1967, anche in questo caso all'insaputa dello stesso e poi, sfruttando le proprie doti di invisibilità, riuscì anche ad intrufolarsi nell'Università di questa città, spacciandosi per Professore di Diritto Costituzionale. Purtroppo nessuno seguiva le sue lezioni.

File:Mattarella rettiliano.jpg
La teoria rettiliana è molto più ragionevole della malgiogliana.
Il vero volto di Sergio Mattarella.

Nel frattempo, però, collaborava con i movimenti giovanili della Democrazia Cristiana preparando la propria carriera futura.

La Carriera Politica

Nel 1983, per riempire una lista a cui mancava un nominativo e per una serie di circostanze fortuite (tra cui una parziale omonimia che lo avvantaggiò nelle preferenze), Sergio Mattarella venne eletto alla Camera dei Deputati.

Da allora, cambiò più partiti di centro di quanto abbia fatto lo stesso Clemente Mastella: Democrazia Cristiana (detta DC), Partito Popolare Italiano (detto pipì), La Margherita (detta "er partito dove ce sta er piacione"), Partito Democratico (detto PD).

La sua capacità di passare inosservato, senza pestare i piedi a nessuno e facendosi trovare sempre disponibile per nuovi incarichi, gli valse numerosi ruoli di rilievo: Presidente del Gruppo parlamentare dei Popolari e Democratici, Ministro dei Rapporti con il Parlamento, Ministro della Pubblica Istruzione, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro della Difesa, Vicepresidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, Giudice Costituzionale.

Il Mattarellum

Sergio Mattarella concentrato mentre scrive la legge elettorale che da lui prende nome.

Nonostante la volontà di passare inosservato di carica in carica, Sergio Mattarella diede involontariamente il nome ad una legge elettorale di cui nessuno voleva risultare responsabile e che venne spregiativamente chiamata "Mattarellum".

Il "Mattarellum" fu la legge elettorale con cui vennero puniti i cittadini italiani dal 1993 al 2005. È un sistema in base al quale non si sa chi vince, ma chi perde sono sempre gli Italiani. Per colpa del "Mattarellum" furono eletti Silvio Berlusconi, Romano Prodi e di nuovo Silvio Berlusconi.

Tale sistema elettorale prevede un misto tra il sistema proporzionale, il maggioritario e l'amatriciana, con una spruzzata di prezzemolo. Dopo le elezioni - non si capisce come mai - chi ha preso meno voti governa con un'ampia maggioranza, ma Bertinotti oppure la magistratura, a estrazione, devono far cadere il governo neoeletto entro due anni. Secondo il "Mattarellum", se non ci dovessero riuscire, dovrebbero subire qualche penitenza, ad esempio correre nudi, indossando solo un tanga, per Piazza Montecitorio.

Ma il problema non si pone, perché riescono sempre a far cadere il governo.

L'elezione alla Presidenza della Repubblica

File:Giorgio Napolitano con Sergio Mattarella.jpg
"Non stressare troppo i corazzieri e, mi raccomando, a fine anno rimbambiscili di cazzate": così Giorgio Napolitano passa il testimone.

Fu così che si arrivò ai primi mesi del 2015, quando Giorgio Napolitano, rieletto contro la sua volontà per un secondo settennato come Presidente della Repubblica, decise di dimettersi anzitempo, come consigliatogli da Papa Joseph Ratzinger, per andarsi a fare la settimana bianca.

Saputo dell'abbandono di Giorgio Napolitano, Matteo Renzi si informò anzitutto se potesse cumulare per sé le due cariche di Presidente del Consiglio e di Presidente della Repubblica. Purtroppo, c'erano due ostacoli. In primo luogo, le due cariche non sono compatibili, ma a questo Renzi avrebbe potuto ovviare con l'ennesima riforma costituzionale. In secondo luogo, per diventare Presidente della Repubblica occorre essere votati dal Parlamento in seduta comune.

Matteo Renzi, perciò, decise di orientarsi diversamente.

Gli Stati Generali del centrodestra, ovvero Silvio Berlusconi e il suo cane Dudù, si autoconvocarono per ricordare a Renzi che il Patto del Nazareno, prevedeva, tra l'altro, l'obbligo di decidere insieme il successore di Napolitano al Quirinale.

Renzi, però, non era di questo avviso, e, per dimostrare quanto valgano per lui patti e promesse, scartò tutte le proposte fattegli da Silvio Berlusconi, ponendo il veto sui nomi di Giuliano Amato e Pierferdinando Casini. Renzi, per fare dispetto al Cavaliere, propose Romano Prodi, pur già silurato nel 2013, l'unico in grado di battere due volte Berlusconi nelle urne. Niente valsero le minacce di rapire la moglie di Renzi, il quale, sperava anzi, con l'occasione, di liberarsi della consorte Agnese.

Quando, però, Silvio Berlusconi arrivò a minacciare di vendere tutti i giocatori del Milan alla Fiorentina, Matteo Renzi si arrese: Romano Prodi non sarebbe stato Presidente della Repubblica.

Essendo rimasto a corto di nomi, Matteo Renzi decise di estrarre un nome a caso dall'elenco telefonico. Non sapeva che, nottetempo, Sergio Mattarella, a degna conclusione dell'oscura trama che ordiva da decenni, aveva modificato tutti gli elenchi telefonici di Palazzo Chigi, inserendo solo ed esclusivamente il proprio nome e numero. La scelta ricadde, quindi, giocoforza su Mattarella.

Il 31 gennaio 2015, al quarto scrutinio, Sergio Mattarella venne eletto Presidente della Repubblica con 665 preferenze, mancando per un solo voto il proprio obiettivo di diventare il primo Presidente della Repubblica Satanica Italiana, con 666 voti.

Sergio Mattarella sta preparando l'invasione del Principato di Seborga e dell'Unione Sovietica: avvisatelo che l'URSS non esiste più!!!

La sua attività come Presidente della Repubblica

Eletto il 31 gennaio 2015, Sergio Mattarella impiegò tre giorni per arrivare al Quirinale a giurare, riuscendo però così a evitare tutti i giornalisti.

È il primo siciliano a ricoprire la carica di Presidente della Repubblica e, per smentire i luoghi comuni che vogliono i siciliani omertosi, si è immediatamente chiuso in silenzio stampa, affiggendo al Colle il cartello "Do not disturb". Purtroppo, i giornalisti italiani non conoscono l'inglese e continuano a rompere, tentando di intervistarlo.

Mattarella ha cominciato il proprio mandato caratterizzandosi per gesti di grande sobrietà, tra cui la rinuncia, a maggio 2015, al vitalizio da professore universitario per tenersi quello, molto più alto, da Presidente della Repubblica.

Da Capo Supremo delle Forze Armate, sta organizzando le truppe italiane contro due dei tre grandi nemici dell'Italia: il Principato di Seborga e l'Unione Sovietica. La nazionale francese di calcio, per il momento, può attendere.

Il 31 dicembre 2015 è apparso per la sua prima volta in televisione, in occasione del Messaggio di fine anno. Il discorso, intitolato "Non esistono più le mezze stagioni", era imperniato sul complesso concetto filosofico per cui è meglio stare bene che stare male ed era coprodotto da Monsieur de Lapalisse e dagli autori del Bagaglino.

Voci correlate


Preceduto da:
Giorgio Napolitano
Monarca della Repubblica Italiana
15 maggio 2006 - 14 gennaio 2015
Sergio Mattarella
Un mattarello qualunque
3 febbraio 2015 - infinito
Succeduto da:
Guerra civile e/o Fine del mondo