Bagaglino

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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Pippo, poppe e papponi: la formula vincente dello show.
Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Bagaglino.


« Ma quando arriva la pubblicità? »
(Chiunque sul Bagaglino)
« Toccatemi quando devo ridere... »
(Mastella seduto in prima fila in uno spettacolo del Bagaglino)
« Aò, i politici se so magnati tutto! »
(Pippo Franco in qualunque occasione)
« Miiiiiiinghia!!! »
(Leo Gullotta durante un'imitazione di Maria De Filippi)
« Miiiiiiinghia!!! »
(Leo Gullotta durante un'imitazione di Carla Bruni)
« Miiiiiiinghia!!! »
(Leo Gullotta durante un'imitazione di Biscardi)
« Miiiiiiinghia!!! »
(Leo Gullotta durante un'imitazione di Prodi)
« Miiiiiiinghia!!! »
(Leo Gullotta durante un'imitazione di Leo Gullotta)
« Se questa è comicità allora sono un comico anch'io... »
(Tutti sul Bagaglino)


Il Bagaglino è una compagnia comico teatrale fondata nel 1864 da Vittorio Feltri e Tinto Brass. Secondo le statistiche dalla sua fondazione fino ad oggi solo una categoria di persone ride alle loro gag, quelli seduti in prima fila e solo quando sono inquadrati dalle telecamere.

Berlusconi si fa spiegare dal suo staff quando deve ridere.

Il pubblico è spesso composto esclusivamente da politici che per passare la serata diversamente da come farebbe Sircana vanno in TV per rispondere alle incalzanti domande del comico più scarso del mondo, ovvero Pippo Franco. Fedelissimi della trasmissione sono Ignazio La Russa, Paolo Bonaiuti, Antonio Di Pietro e ovviamente non poteva mancare il divo per eccellenza: Clemente Mastella.

Le massime

Non ce ne sono molte, più che altro dei "Miiiiiiiiinghia!" pronunciati da un omosessuale che si veste da donna facendo imitazioni non proprio attinenti al personaggio. La rappresentazione è alquanto discutibile.

I loro show (show?)

La caratteristica più innovativa del programma è la sua assoluta mancanza di nuove idee. Ciò lo rende irresisitibilmente interessante, quando non si è costretti a guardarlo. In circa 26 anni di ostinata attività i suoi spettacoli hanno avuto i nomi più strani (Biberon, Crème caramel, Champagne, Tavernello on the rocks, Gabbia di matti) ma distinguerli l'uno dall'altro è pressoché impossibile, se non dal nome della show girl di turno o dal colore delle tinture di Pippo Franco.

Tra gli ultimi pezzi di bravura di questa compagnia drammatico vegetale si ricorda "E io pago" (o qualcosa del genere) dove si applica ancora una volta la formula vincente elaborata dal direttore di Studio Aperto:

  • Prodi = Ritardato, succhiasoldi e sfigato.
  • Silvio = Bello, figo, furbo, alto, capellone e soprattutto onesto.

Il tutto innaffiato da generosi dosi di demagogia da pullman, dove la morale è sempre la stessa: la politica è una zozzonata, i politici rubano e imbrogliano, Di Pietro sbaglia i congiuntivi, Bruno Vespa è pieno di nei. Che ridere.

Il programma ha avuto stranamente uno share del 0,0013%, un dato che fa riflettere: di solito è molto più basso. L'ipotesi più accreditata è che Pippo Franco stesso abbia lasciato la tv di casa accesa per registrarsi e poi piangere rivedendosi o che il cane di qualche famiglia si sia sintonizzato sulla trasmissione pestando per sbaglio il telecomando.

La fine

Di solito il Bagaglino si prende delle piccole pause tra uno spettacolo e l'altro per dare il tempo al proprio pubblico di riprendersi dalle troppe risate, ma nel 2009 Pingitore torna a deludere le aspettative nazionali di non vederlo più con un nuovo (nuovo??) show chiamato "Bellissima".

La struttura del programma stavolta presenta grossi cambiamenti: la figa è triplicata e Oreste Lionello è morto.

La trasmissione è andata in onda per 8 puntate. Dopo aver scoperto che neanche in regia li stavano guardando, hanno deciso di fare i bagaglini e sbaraccare. Secondo un recente sondaggio Nexus il loro ritorno in Tv è temuto quanto un disastro aereo.

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