Rosa Russo Iervolino: differenze tra le versioni

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=== L'infanzia e l'adolescenza ===
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Figlia del [[mago Zurlì]] e sorella di [[Calimero]], Rosa Russo Jervolino nasce a Napoli e viene allevata alle pendici del Vesuvio da Amelia, la fattucchiera che ammalia, la quale le trasmette tutti i suoi poteri e uno straordinario fascino che, sin da bambina, la rendono una delle più procaci bellezze partenopee, seconda solo a Tina Pica. L'infanzia sul Vesuvio è per lei triste e segnata da grande povertà, tanto che, dopo aver mangiato il corvo Gennarino, si nutre ingoiando pulcini vivi che continuano a pigolare dallo stomaco mentre lei parla. Sin da piccola, dopo che li ha digeriti, Rosetta emette un [[rutto]] di tale potenza da far crollare le strade di Napoli (e difatti ne crollano un paio al giorno), mentre il [[23 novembre]] del [[1980]], per festeggiare un terno al lotto, consuma una lauta cena in un ristorante dell'Irpinia e, dopo il consueto rutto, provoca un potente terremoto.
Figlia del [[mago Zurlì]] e sorella di [[Calimero]], Rosa Russo Jervolino nasce a Napoli e viene allevata alle pendici del Vesuvio da Amelia, la fattucchiera che ammalia, la quale le trasmette tutti i suoi poteri e uno straordinario fascino che, sin da bambina, la rendono una delle più procaci bellezze partenopee, seconda solo a Tina Pica. L'infanzia sul Vesuvio è per lei triste e segnata da grande povertà, tanto che, dopo aver mangiato il corvo Gennarino, si nutre ingoiando pulcini vivi che continuano a pigolare dallo stomaco mentre lei parla. Sin da piccola, dopo che li ha digeriti, Rosetta emette un [[rutto]] di tale potenza da far crollare le strade di Napoli (e difatti ne crollano un paio al giorno), mentre il [[23 novembre]] del [[1980]], per festeggiare un terno al lotto, consuma una lauta cena in un [[ristorante]] dell'Irpinia e, dopo il consueto rutto, provoca un potente terremoto.


Giovanissima, inizia a studiare [[canto]] al Conservatorio di Napoli sotto la guida del maestro Stecca che le presenta i [[Cugini di Campagna]]. Con loro interpreta da solista la celebre canzone "Anima Mia", ma interrompe la sua carriera musicale poiché, dopo la morte del fratello Calimero, viene chiamata dalla ditta di destersivi Ava per doppiarlo in alcuni popolari [[pubblicità|spot]].
Giovanissima, inizia a studiare [[canto]] al Conservatorio di Napoli sotto la guida del maestro Stecca che le presenta i [[Cugini di Campagna]]. Con loro interpreta da solista la celebre canzone "Anima Mia", ma interrompe la sua carriera musicale poiché, dopo la morte del fratello Calimero, viene chiamata dalla ditta di destersivi Ava per doppiarlo in alcuni popolari [[pubblicità|spot]].

Versione delle 20:25, 6 ott 2009

AAAAAAAAAARGH!!!

Questo utente è in realtà un MOSTRO ORRENDO!!!
PRESTO!! SCAPPA A GAMBE LEVATE!!
File:Iervolinodesktop.jpg
Il desktop della sindaca durante l'ultima crisi dei rifiuti.
« Pare a parera uallarosa »
(Cittadino napoletano a proposito di Rosa Russo Jervolino)
« Eh, dai, non è mica morto nessuno! »
(Rosa Russo Jervolino sulla situazione dei rifiuti in Campania)

Rosa Russo Jervolino è un classico esempio di splendida bellezza mediterranea, nonché vice-Sindaco di Napoli su commissione di Antonio Bassolino (detto "Totonno a' fetamma").

Biografia

L'infanzia e l'adolescenza

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Rosa Russo Iervolino.

Figlia del mago Zurlì e sorella di Calimero, Rosa Russo Jervolino nasce a Napoli e viene allevata alle pendici del Vesuvio da Amelia, la fattucchiera che ammalia, la quale le trasmette tutti i suoi poteri e uno straordinario fascino che, sin da bambina, la rendono una delle più procaci bellezze partenopee, seconda solo a Tina Pica. L'infanzia sul Vesuvio è per lei triste e segnata da grande povertà, tanto che, dopo aver mangiato il corvo Gennarino, si nutre ingoiando pulcini vivi che continuano a pigolare dallo stomaco mentre lei parla. Sin da piccola, dopo che li ha digeriti, Rosetta emette un rutto di tale potenza da far crollare le strade di Napoli (e difatti ne crollano un paio al giorno), mentre il 23 novembre del 1980, per festeggiare un terno al lotto, consuma una lauta cena in un ristorante dell'Irpinia e, dopo il consueto rutto, provoca un potente terremoto.

Giovanissima, inizia a studiare canto al Conservatorio di Napoli sotto la guida del maestro Stecca che le presenta i Cugini di Campagna. Con loro interpreta da solista la celebre canzone "Anima Mia", ma interrompe la sua carriera musicale poiché, dopo la morte del fratello Calimero, viene chiamata dalla ditta di destersivi Ava per doppiarlo in alcuni popolari spot.

L'entrata in Politica

La carriera di doppiatrice, però, non la soddisfa e il dover interpretare sempre spot sui detersivi le provoca una forte avversione per la pulizia, in specie quella urbana. Inizia allora a collezionare sacchetti della monnezza fin quando, sempre per la sua bellezza esplosiva, viene accolta in parlamento come intrattenitrice di politici impotenti e persino finocchi. Diventa in breve tempo ministra e lei stessa non sembra crederci.

Dimenticata da tutti si dedica al porno imitando Lucia Bosè e tingendosi capelli di blu, mentre Michele Zarrillo scrive per lei la canzone "Una Rosa blu". Resa quasi calva dalle tinture troppo aggressive perde il suo proverbiale fascino ed è costretta a tornare al doppiaggio prestando la voce a Sandra Milo fin quando l'annuncio datole in diretta tv che l'ultimo uomo diposto a trombarsela era stato ricoverato la fa esplodere in un urlo diperato (chi? Ciro? dove? oddiodiodiodio) che causa la fine della sua carriera.

Sindaco di Napoli

Fu tolta dalla naftalina da "zi Totonno" Bassolino e fatta Sindaca di Napoli. In tale ruolo vince il Guinness dei Primati come il Sindaco più bello del mondo e viene invitata in una trsmissione tv da Barbara D'Urso. In quell'occasione, tornando in aereo da Milano a Napoli, si invagische di un'hostess lesbica e si fa assumere dall'Alitalia.

Le sue foto in divisa da hostess, dopo una cura di bellezza che la portò a somigliare a una checca da marciapiede, vennero utilzzate per la sua campagna elettorale accompagnate dallo slogan "Io ci credo". Fu appunto grazie a questo stratagemma che molti elettori, credendo che quell'uomo in divisa sui manifesti fosse il questore Franco Malvano di Forza Italia, la riconfermarono per errore sindaco di Napoli.

Dopo un annoso processo riesce a farsi registrare all'anagrafe come di sesso femminile (vai un po' a capire..), ma i problemi burocratici e il fatto che ella soffra notoriamente di anchilosi della mano destra, la costringono a far sì che le sue delibere siano firmate, ma anche scritte, pensate e contrattate con gli interessati da "zi Totonno".

Superati i 70 anni è ancora tanto bella da essere costretta a dichiarare in una trasmissione tv sui mali di Napoli di "non essere la fata turchina", mentre Bassolino ripone il lei grandi speranze e, con i soldi della regione, finanzia un corso per veline iscrivendola. Dopo poco tempo esordisce in tv come velina, ma al tempo stesso si dedica con passione alla sua passione segreta, il calcio, che la induce a proporre di intitolare lo Stadio San Paolo a Maradona togliendogli la vecchia denominazione di Stadio San Paolo. La sua scelta fa infuriare il cardinale di Napoli e quindi è costretta a desistere dal sui proposito.

L'emergenza rifiuti

Per svagarsi continua quindi la sua collezione di sacchetti della monnezza, tanto che i napoletani gliene donano a migliaia ogni giorno e lei - non avendo spazio in casa per conservarli tutti - li deposita in strada e, per rispetto, lì lascia li per almeno 6 mesi.

Berlusconi e Prodi, gelosi della sua collezione, hanno più volte inviato a Napoli vari commissari straordinari per rubarglieli, ma lei è sempre riuscita ad ammaliarli con la sua bellezza e la voce soave, impedendogli di portare a termine i loro incarichi.

È scomparsa da alcuni anni, ma nessuno se ne è accorto, tranne Bassolino che si è rivolto a Chi l'ha visto?. La trasmissione si è più volte occupata del suo caso, ma nonostante molte segnalazioni l'abbiano individuata individuata tra l'amata immondizia, finora non è stata ritrovata.

Curiosità

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  • In molte occasioni viene doppiata da Nanni Moretti, e altre volte è lei che presta la sua voce al regista.
  • Rosa Russo ha avuto un solo amore segreto, nella sua turpe esistenza: l'avvenente politico campano Francesco De Lorenzo, liberale e libertino, già ministro della prima repubblica e star del parlamento italiano, travolto miseramente dallo scandalo di Tangentopoli.

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