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Ominide dall'intelligenza non particolarmente sviluppata, ma dal potentissimo fiuto che caratterizza ogni essere primitivo, Gasparri capì che per fare carriera doveva essere amico e sostenitore del vincente. Fu così che strinse amicizia con [[Gianfranco Fini]] che successivamente ottenne la carica di segretario del partito. Da quel momento la carriera di Gasparri fu una continua ascesa: all'interno dell'MSI ricoprì ruoli di spicco, come la punta dell'albero di natale. Tra il [[1991]] e il [[1994]] Grasparri, nonostante non sapesse nè leggere nè scrivere, fu nominato anche direttore del [[Secolo d'Italia]]. Per tre anni questa fu la prima pagina ricorrente del giornale: |
Ominide dall'intelligenza non particolarmente sviluppata, ma dal potentissimo fiuto che caratterizza ogni essere primitivo, Gasparri capì che per fare carriera doveva essere amico e sostenitore del vincente. Fu così che strinse amicizia con [[Gianfranco Fini]] che successivamente ottenne la carica di segretario del partito. Da quel momento la carriera di Gasparri fu una continua ascesa: all'interno dell'MSI ricoprì ruoli di spicco, come la punta dell'albero di natale. Tra il [[1991]] e il [[1994]] Grasparri, nonostante non sapesse nè leggere nè scrivere, fu nominato anche direttore del [[Secolo d'Italia]]. Per tre anni questa fu la prima pagina ricorrente del giornale: |
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Versione delle 14:16, 9 gen 2011
Homo Gasparrensis | |
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[[File:|220px]] Esemplare di Homo Gasparrensis | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Hominum dis-habilis |
Phylum | Parlamentare |
Famiglia | PdL |
Genere | Asessuato |
Maurizio Gasparri è l'unico esemplare conosciuto di Homo Gasparrensis, un primitivo ominide appartenete al regno degli Homines dis-habilis. Dall'analisi condotta da un pool di eminenti scienziologi capitanati da Roberto Giacobbo, Gasparri sarebbe l'anello di congiunzione tra l'homo erectus e la scimmia: infatti, dal primo eredita le caratteristiche fisiche come le ciglia pronunciate e lo sguardo assente, mentre dal secondo la capacità di emettere varsi sconclusionati dall'orifizio orale, che l'italiano medio scambia per un discorso da prendere sul serio.
Secondo un'indagine condotta da autorevoli testate come Donna Moderna, Giardinaggio Oggi e Topolino, Maurizio Gasparri sarebbe invece l'erede naturale di statisti del calibro di De Gasperi, John Kennedy e Cavour.[citazione necessaria] La sua nomina a ministro riempie di speranza il cuore di ogni italiano: questo paese dà un'opportunità veramente a tutti, altro che sogno americano.
Biografia
Nascita
Maurizio Gsparri venne creato nel 1956 da un gruppetto di gaudiosi ricercatori post-fascisti aderenti all' MSI guidati da Giorgio Almirante. Il loro esperimento, a seguito di decenni di studi teorici condotti sui ceppi di DNA delle popolazioni italico-latine, si prefiggeva l'obiettivo di creare l'italiano puro avente le seguenti caratteristiche: alto, bello, intelligente, perspicace, di successo con le donne, abile oratore e politoco. l'esperimento si risolse in un completo fallimento (o almeno si spera, altrimenti c'è da preoccuparsi!) in quanto il risultato fu appunto Gasparri.
Dopo mesi di indagini venne scovato l'errore: la donna delle pulizie scambiò, per sbaglio, la fiala contenete il DNA dell'italiano puro con quella di un primitivo ominide ancora sconosciuto. Tuttavia ciò portò serendipicamente alla scoperta dell'anello mancante che prova inconfutabilmente la correttezza della teoria evolutiva Darwiniana, che vuole che l'uomo discenda dalla scimmia. A quest' essere venne dato il nome scientifico di Homo Gasparrensis, poi affettuosamente ribattezzato Maurizio Gasparri.
I primi anni e l'entrata in politica
Dopo essere stato abbandonato in un'orfanotrofio dai ricercatori dell' MSI, e adottato da un'esponente di spicco del PCI di allora, che per pudore preferisce rimanere nell'anonimato. Maurizio Gasparri ebbe una gioventù colma di difficoltà: imparò a gattonare a 4 anni e a 7 a camminare, pronunciò la sua prima parola a 9 anni, anche se Mumuh viene considerato più un verso che una parola; a 12 anni risultò pronto per effettuare gli studi che terminò dignitosamente, bocciato una sola volta, dopo 6 anni, presso la scuola materna statale di Roma.
Terminati gli studi, Gasparri aveva di fronte a se due possibilità conformi alle sue capacità mentali: fare l'imbianchino o intraprendere la carriera politica (ricordiamoci che siamo in Italia). Nonostante avesse una spiccata predilezione per la prima, dovette rinunciare poichè, così funzionano le cose nel nostro Paese, era sprovvisto di qualcuno che lo raccomandasse. Al contrario la via politica era completamente spianata in quanto conosceva ed era amico di diversi politici.
Eletto alla camera con la carica di sottosegretario e portaborse dell'Onorevole Polentino, nonostante fosse cresciuto in una famiglia adottiva comunista, Gasparri fu colto da un dilemma esistenziale: da che parte dell'emiciclo sedersi? Infatti il povero Maurizio non era al corrente della differenza tra destra e sinistra nel senso spaziale dei termini, poichè era rimasto assente il giorno in cui alla materna lo avevano insegnato. Fu così che, dopo aver fatto la conta con la filastrocca Ambarabaciccicoccò, si ritrovò schierato tra gli esponenti dell'MSI, ripudiato per sempre da quelli del PCI e, anacronismi a parte, dopo che un debole e anziano Giorgio Almirante lo riconobbe, si accasciò colpito da un infarto esclamando: "Per il duce, ma è una persecuzione!"
L'ascesa nell'MSI
Ominide dall'intelligenza non particolarmente sviluppata, ma dal potentissimo fiuto che caratterizza ogni essere primitivo, Gasparri capì che per fare carriera doveva essere amico e sostenitore del vincente. Fu così che strinse amicizia con Gianfranco Fini che successivamente ottenne la carica di segretario del partito. Da quel momento la carriera di Gasparri fu una continua ascesa: all'interno dell'MSI ricoprì ruoli di spicco, come la punta dell'albero di natale. Tra il 1991 e il 1994 Grasparri, nonostante non sapesse nè leggere nè scrivere, fu nominato anche direttore del Secolo d'Italia. Per tre anni questa fu la prima pagina ricorrente del giornale:
Nel 1992 durante lo sconvolgimento di Tangentopoli Maurizio Gasparri prese una posizione (dietro suggerimento di Fini ovviamente!) totalmente favorevole a Di Pietro. Famose sono le sue dichiarazioni sul magistrato: "Per noi è un mito, Di Pietro è meglio di Mussolini." Che, anche se non si direbbe, doveva essere un complimento, nessuno lo capì e lo stesso PM replicò: "E che c'azzecco io con Mussolini? Ma questo è completamente scemo!"
Quando sembrava che nulla potesse intaccare il suo prestigio e il suo onore, così faticosamente guadagnati, il comico napoletano Dario Chillemi lo ha apostrofato usando termini offensivi come "Dottor Gasparri" e "Onorevole". Il povero Maurizio, visibilmente sconvolto da tale offesa gratuita, sembra che gli abbia replicato"Ahooo! Ma a 'cchì gl'hai detto DOTTO'??? Ma guarda 'n po', questo è più scemo de me...".
Da AN al PdL
Negli ultimi tempi il nostro eroe è divenuto oggetto di un'odiosa campagna di disinformazione che vorrebbe farlo passare per un povero decerebrato. La solita propaganda comunista non gli perdona la sua naturale difficoltà a compiere azioni impegnative come capire le leggi, allacciarsi le scarpe o contare fino a 28 senza l'aiuto di un pallottoliere. Attraverso alcune ricerche di grande valore scientifico è stato confermato che se uno guarda Gasparri per più di 30 secondi gli viene labirintite.
Legge Gasparri
Tra i provvedimenti politici da lui proposti e approvati si ricorda la celeberrima "Legge Gasparri", che ha modificato l'assetto italiano nel campo delle telecomunicazioni. La legge prevede:
- Tutti i programmi TV rivolti agli adulti saranno adattati alle capacità mentali dei bambini di 10 anni. Tutti i programmi rivolti ai bambini saranno adattati alle capacità di Gasparri.
- La nomina a Presidente e Vicepresidente della RAI di Tonio Cartonio e Luca Giurato;
- Borghezio membro onorario del circolo MENSA del PdL. Così finalmente il QI del circolo raggiunge addirittura le 2 cifre.
- La divisione di tutti programmi TV in due categorie: quelli che osannano il mitico Silvio e quelli che non andranno mai in onda.
- La satira non dovrà occuparsi di temi più controversi della nuova cravatta di Schifani.
- Il Presidente del Consiglio può possedere solo una rete televisiva per ogni capello sul suo capo.
In un'intervista fattagli da una giornadista di El Pais l'ex-ministro Gasparri spiega nel dettaglio agli italiani i complesi e astrusi articoli della sua legge:
Carriera da attore
È da ricordare la partecipazione di Gasparri al film Frankenstein Junior di cui fu uno degli interpreti più acclamati. Ancor oggi, a distanza di decenni, la sua interpretazione del servo Igor, e la mitica scena del trapianto, conosciuta anche come "cervello ab.norme", oltre che sintomo di preveggenza politica sul destino del proprietario del PdL, è studiata all'Actor Studio di new york con l'intento di capire le modalità di movimento globo-oculare in presenza di emozioni intrauterine.
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Lo storico personaggio da lui magistralmente interpretato.
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Un tributo di Matt Groening al nostro Maurizio. Notate come lo sguardo acuto e intelligente è stato riportato fedelmente.
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Gasparri ha fatto da testimonial a una linea di lampade stroboscopiche.
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Il buon Maurizio ha a cuore la vita, per questo ha partecipato a una campagna contro il suicidio.
Collegamenti interni
- Dimostrazione scientifica per cui Gasparri ed Hinoa sono la stessa persona
- Idiota
- Ipocrisia
- Leccaculo
Note
Cazzari in giacca e cravatta