Silvio Berlusconi: differenze tra le versioni

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{{protetta}}
{{silvy|Cribbio! Quante illazioni sul mio conto! Ma ora che ho vinto le elezioni vedrete... Muahahahah!|20px|20px}}
{{nota disambigua|altri componenti della famiglia Berlusconi|[[Berlusconi (disambigua)]]|Berlusconi}}
{{sottotitolo|Da Silviopedia, l'enciclopedia senza l'ICI sulla prima casa}}
{{Presidente del Consiglio dei ministri
<!-- NON METTERE ALTRI TEMPLATE DI AVVISO!!!! Due in testa alla pagina sono già troppi! -->
|prefisso onorifico = [[Onorevole]]
{{Nota disambigua|altri Berlusconi|Berlusconi (disambigua)}}
|nome = Silvio Berlusconi
{{capitalismo}}
|immagine = Berlusconi incaricato premier 2008 - 2.jpg
{{Mafia}}
|Luogo nascita = [[Milano]]
<!-- NON METTERE ALTRE FOTO o IMMAGINI! USARE GALLERY SOLO SE DI RILEVANZA! QUESTA PAGINA NON È UN FOTTUTO ALBUM FOTOGRAFICO! -->
|Data nascita = {{Calcola età|1936|9|29}}
[[File:Sua_Maestà.jpg|thumb|right|250px|Sua Maestà [[re Sole|re Sola]], Silvio Berlusconi III re d'Italia. Notare i tacchi e la parrucca portati entrambi con assoluta nonchalance, così come le calze con giarrettiera dono della [[Brambilla]].]]
|Luogo morte =
[[File:Berlusconi struccato.jpg|thumb|right|200px|Il [[presidente]] Berlusconi senza [[trucco]].]]
|Data morte =
[[File:duomo.jpg|thumb|right|200px|L'attentatore kamikaze del [[presidente]] fotografato pochi attimi prima di agire.]]
|Titolo = laurea in [[giurisprudenza]]
{{NonCitazioniLink}}
|Professione = imprenditore; politico
{{NonNotizieLink|Berlusconi: in politica per scommessa, adesso posso andarmene|Berlusconi fonda una nuova squadra di calcio|Attentato natalizio a Silvio Berlusconi|Berlusconi è morto|Berlusconi: «al voto subito, per alzata di mano»|Berlusconi contro Air France|Silvio ha detto "Basta!"|Attentato al presidente|Berlusconi e Obama|Superior stabat Silvio|Sentenza Mills: Berlusconi arrestato|Svelato complotto internazionale|Gaffe al G8 dell'Aquila|Berlusconi:Non sono un Santo. Sgomento del mondo.|False le registrazioni della D'Addario|Berlusconi risponde alle 10 domande su Nonciclopedia|Berlusconi rivela di essere Superman|Berlusconi ricostruisce l'Aquila da solo|Berlusconi sul lastrico|Berlusconi paladino del contraddittorio|Gruppuscolo di estremisti viola assedia piazza San Giovanni|Attentato al Premier|Il premier si droga. Le prove in esclusiva|Da Berlusconi pressioni per chiudere Porta a Porta|Berlusconi debella il cancro|Berlusconi cita Mussolini}}
|Partito = [[Il Popolo della Libertà]], <br>[[Partito Popolare Europeo]]
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|Coalizione =
{{Cit2|Dio, ho pregato perché tu eliminassi quel tipo truccato, pieno di lifting, dalla pelle di colore indefinito, a cui piacevano tanto le ragazzine... E mi hai fatto fuori [[Michael Jackson]]?!|[[Deluso di sinistra]] qualche mese fa}}
|Incarico = [[Governo Berlusconi I|I]]. [[10 maggio]] [[1994]] - [[17 gennaio]] [[1995]]<br/>[[Governo Berlusconi II|II]]. [[11 giugno]] [[2001]] - [[23 aprile]] [[2005]]<br/>[[Governo Berlusconi III|III]]. [[23 aprile]] [[2005]] - [[17 maggio]] [[2006]]<br/>[[Governo Berlusconi IV|IV]]. [[8 maggio]] [[2008]] - ''in carica''
{{Cit2|Basta! Mi hai deluso, Silvio, è l'ultima volta che ti voto e che mi prendi per i fondelli!|[[Elettore berlusconiano|Italiano medio]] qualche mese prima di votare Berlusconi}}
|Vicepresidente =
{{Cit2|Cambia idea con la velocità con cui io cambio mutande.|[[Pier Paolo Pasolini]] su Silvio Berlusconi}}
|Predecessore = I. [[Carlo Azeglio Ciampi]]<br /> II. [[Giuliano Amato]]<br /> III. Silvio Berlusconi<br /> IV. [[Romano Prodi]]
{{Cit2|Vi invito tutti a villa Certosa..!|Berlusconi rispondendo ai giornalisti sul caso Noemi}}
|Successore = I. [[Lamberto Dini]]<br /> II. Silvio Berlusconi<br /> III. [[Romano Prodi]]<br /> IV. in carica
{{Cit2|Nonciclopedia ha fatto un uso criminoso...|Silvio Berlusconi su questo articolo}}
|Coniuge = [[Veronica Lario]]
{{Cit2|Io non ho mai detto che Nonciclopedia ha fatto un uso criminoso...|Silvio Berlusconi 30 secondi dopo}}
}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|istituzione=Camera
|legislatura = [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII]], [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]] Legislatura
|circoscrizione =
XV [[Lazio]] 1 (XII legislatura), III [[Lombardia]] 1 (XIII, XIV legislatura), XIX [[Campania]] 1 (XV legislatura), XVIII [[Molise]] (XVI legislatura)
|collegio = [[Roma]] centro (XII leg), [[Milano]] 1 (XIII, XIV leg.)
|sito = http://www.camera.it/cartellecomuni/leg16/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d35330&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml%2Easp&position=Deputati\La%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati/Composizione/SchedeDeputati/SchedeDeputati.asp%3Fdeputato=d35330&Nominativo=BERLUSCONI%20Silvio
}}
{{Bio
|Titolo=
|Nome = Silvio
|Cognome = Berlusconi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 29 settembre
|AnnoNascita = 1936
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Attività2 = imprenditore
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , detto "il Cavaliere" in ragione dell'onorificenza di [[Ordine al Merito del Lavoro|cavaliere del Lavoro]] conferitagli nel [[1977]]. È l'attuale [[Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio dei ministri]], in carica dall'[[8 maggio]] [[2008]] per il suo [[governo Berlusconi IV|quarto mandato]]
}}


Ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo dell'edilizia. Nel [[1975]] ha fondato la società finanziaria [[Fininvest]] e nel [[1993]] la società di produzione multimediale [[Mediaset]]. Secondo la rivista americana ''[[Forbes]]'', nel [[2010]] Silvio Berlusconi è il terzo [[Classifica degli uomini più ricchi d'Italia secondo Forbes|uomo più ricco]] d'[[Italia]] e il [[Lista degli uomini più ricchi del mondo secondo la rivista Forbes|74º più ricco del mondo]], con un patrimonio stimato in 9,0 miliardi di [[Dollaro statunitense|dollari USA]].<ref>{{cita web|http://www.forbes.com/lists/2010/10/billionaires-2010_Silvio-Berlusconi-family_EEPT.html|#74 Silvio Berlusconi & family|accesso=14-03-2010}}</ref>


Nel gennaio [[1994]] ha fondato il movimento politico di [[centro-destra]] [[Forza Italia]],<ref>http://www.difesa.it/Ministro/Compiti+e+Attivita/Dettaglio+intervista.htm?DetailID=55 Ministero della Difesa, intervista all'On. Antonio Martino: "...Forza Italia è una creazione di Berlusconi ed è legata alla sua presenza. Finché c'è lui, esiste il partito..."</ref><ref>http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/22/Cerchiamo_rispettare_anagrafe_dei_tirolesi_co_0_9710221768.shtml articolo del Corriere della Sera: "...Berlusconi fondo' Forza Italia e si coalizzo' con la Lega nord..."</ref><ref>http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-20/vanity-fair-scandali/vanity-fair-scandali.html Articolo de La Repubblica: "...Nel '93 Berlusconi fonda un partito e diventa presidente del consiglio..."</ref><ref>http://personal.lse.ac.uk/LARCINES/reset_98_2006.pdf Articolo di Reset: "...Silvio Berlusconi fonda un partito dal niente e lo porta a vincere le elezioni in due
<!-- NON METTERE ALTRE CITAZIONI!!!! USARE PAGINA NONCITAZIONI! -->
mesi</ref> poi confluito nel [[2009]] nel [[Popolo della Libertà]].


Da uomo politico siede alla [[Camera dei Deputati]] dal [[1994]], anno della sua prima elezione. Ha ottenuto quattro mandati da [[Presidente del Consiglio dei Ministri|presidente del Consiglio]]: il primo nella [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII legislatura]] ([[1994]]), due consecutivi nella [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]] ([[2001]]-[[2005]] e [[2005]]-[[2006]]);<ref>Nel corso del quale ricoprì gli incarichi ''[[ad interim]]'' di [[Ministero degli Affari Esteri|ministro degli Esteri]], dell'[[Ministero italiano dell'Economia e delle Finanze|Economia]], della [[Ministero della Salute|Salute]] e della [[Ministero delle Riforme e l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione|Funzione Pubblica]]</ref> infine, l'attuale, nella [[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]] ([[2008]]). Complessivamente Silvio Berlusconi detiene il [[record]] di durata in carica come [[presidente del Consiglio]] dell'[[Italia repubblicana]] e ha presieduto il [[gabinetto di governo]] più longevo della [[Repubblica Italiana]] ([[Governo Berlusconi II|Berlusconi II]]).<ref>http://www.asca.it/news-BERLUSCONI__IERI_BATTUTO_RECORD_GIORNI_DI_DE_GASPERI_AL_GOVERNO-857938-ORA-.html</ref>
'''Silvio Berlusconi''' non esiste, o quasi. È un'allucinazione mafiosa<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_09/maroni_berlusconi_mafia_bc01b074-b4ba-11de-939a-00144f02aabc.shtml Berlusconi confessa di essere mafioso]</ref> collettiva multimediale a opera delle reti televisive ''[[Mediaset]]''. Infatti gli scienziati del M.I.B. hanno scoperto che se tutti gli italiani spegnessero contemporaneamente la televisione per una intera settimana, Silvio Berlusconi non esisterebbe più. Berlusconi è il primo Presidente del Consiglio in formato sedici noni. È noto ai più per aver fatto al nostro paese [[sesso anale|quel che non ha potuto fare a sua moglie]] e per essere il gemello malvagio del noto arcinemico di [[Goku]], Pilaf. Tuttora, con il [[Governo Berlusconi IV]], è a un passo dal record di durata politica del precedente primatista italiano, tale [[Benito Mussolini|Mussolini Benito]], vincitore del [[ventennio]] d'oro.<br/>È noto anche per aver stipulato il misterioso Lodo Lucifero con il diavolo, patto che alla sua tarda età gli ha permesso di vincere già 3 campagne elettorali.
Viene spesso indicato (da sé stesso e dai suoi [[Niubbo|seguaci]]) come "l'uomo della provvidenza"; non si è ancora capito chi sia questa "Provvidenza" e perché ce l'abbia tanto con gli italiani.
Silvio Berlusconi è estremamente allergico ai [[giudici]], ai [[comunisti]] e al rosso in generale. Infine è l'unico a poter controllare l'atomo del [[Berluscone]].
Silvio Berlusconi è l'evidente parodia di un gangster. Un certo [[Al Capone]].


Silvio Berlusconi è stato imputato in oltre [[Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi|venti procedimenti giudiziari]], nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna, per via di assoluzioni, declaratorie di [[prescrizione (ordinamento penale italiano)|prescrizione]] e depenalizzazioni dei reati.
== Premessa ==
[[File:GovernoItaliano.jpg|thumb|left|150px|Il prospetto informativo del programma del Governo Berlusconi.]]


== Note biografiche ==
Questo personaggio è la dimostrazione che, in [[Italia]], chiunque abbia un poco (ma molto poco) di cervello e tanto "carisma" ([[soldi]]), possa raggiungere una posizione tanto elevata (anche senza [[Scarpa_col_tacco|tacchi]]) senza che nessuno lo [[calcio rotante|calcioroti]] la prima volta che apre bocca.
È il primogenito di una famiglia della piccola [[borghesia]] milanese. Il padre Luigi<ref>Alla memoria di Luigi Berlusconi, due anni dopo la morte, il figlio intitolerà un [[Trofeo Luigi Berlusconi|trofeo calcistico]]</ref> ([[Saronno]], [[1908]] – Milano, [[1989]]) era impiegato alla [[Banca Rasini]], della quale nel [[1957]] divenne procuratore generale; la madre Rosa Bossi detta Rosella (Milano, [[1911]] – [[2008]]) era casalinga, e in precedenza aveva lavorato come segretaria alla [[Pirelli&C|Pirelli]]. Dal loro matrimonio, oltre a Silvio, nacquero Maria Antonietta (Milano, [[1943]] – [[2009]]), ex ballerina<ref>[http://quotidianonet.ilsole24ore.com/politica/2007/06/14/17935-silvio_cuore_grande_cos.shtml MIO FRATELLO SILVIO, UN CUORE GRANDE COSI']</ref>, e [[Paolo Berlusconi|Paolo]] (Milano, [[1949]]), anch'egli imprenditore.


Nel [[1954]] conseguì la maturità classica al [[liceo]] [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiano]] Sant'Ambrogio di Milano e si iscrisse alla facoltà di [[Giurisprudenza]] presso l'[[Università degli Studi di Milano|Università Statale]] dove, nel [[1961]], si laureò in legge con lode discutendo una tesi in [[diritto commerciale]] con relatore il professor [[Remo Franceschelli]]. La tesi, intitolata "Il contratto di pubblicità per inserzione", fu premiata con due milioni di [[lira italiana|lire]] dall’agenzia pubblicitaria [[A. Manzoni & C.|Manzoni]] di Milano.<ref name=societacivile>{{Cita news|url=http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/vita.html|titolo=Vita, opere e miracoli di Silvio|pubblicazione=societacivile.it|giorno=6|mese=3|anno=2002|accesso=18/10/2009}}</ref> Dopo la laurea, non svolse il [[servizio militare]].<ref>Lo scrittore Mario Guarino, ne ''L'orgia del potere: testimonianze, scandali e rivelazioni su Silvio Berlusconi'', Dedalo, Bari, 2005, p. 18, sostiene che fu dispensato per legge in quanto primo figlio, mentre altri biografi non indicano quale sia il motivo della dispensa.</ref><!-- e si mette in affari acquistando un terreno [è quello di via alciati, vedi sotto. Pequod76]-->
Premettendo che non sa di aver fatto un plagio al povero Licio Gelli solo creando il ''PdL'' ("PdueLoggia"), preparatevi a scoprire cose inedite e/o idiote su questo multiforme personaggio. Ciò è facilmente spiegato dalla natura psichiatrica dello stesso; d'altronde chi parla di sé in terza persona non può essere tanto sano di mente.
Ma è per la [[legge dei grandi numeri]] che le cazzate che scriviamo risultano fatti veri. Oppure no, dipende se rientrano in quei grandi numeri. La probabilità di quest'ultimo evento è molto alta.


Nel [[1964]] conobbe Carla Elvira Lucia Dall'Oglio ([[La Spezia]], [[1940]]), che sposò nel [[1965]] e dalla quale ebbe in seguito i figli: [[Marina Berlusconi|Maria Elvira]] detta Marina (Milano, [[1966]]) e [[Pier Silvio Berlusconi|Pier Silvio]] (Milano, [[1969]]).<ref>Claudia Fusani, [http://www.unita.it/upload/silviostory_1.pdf] Silvio story, L'Unità.</ref> Nel [[1980]], al [[Teatro Manzoni]] di Milano conobbe l'attrice [[Veronica Lario]], [[nome d'arte]] di Miriam Bartolini ([[Bologna]], [[1956]]), intraprendendo subito con lei una relazione extraconiugale, facendola trasferire a vivere insieme alla madre di lei nella sede operativa della Fininvest, presso villa Borletti di via Rovani a Milano.<ref name=societacivile/> Nel [[1985]] Berlusconi divorziò da Carla Dall'Oglio e ufficializzò la relazione con Veronica, che sposò con rito civile nel [[1990]], dopo la nascita dei figli: Barbara ([[1984]]), Eleonora ([[1986]]) e Luigi ([[1988]]). Il [[2 maggio]] [[2009]] Veronica Lario ha annunciato di voler chiedere il [[divorzio]].<ref>{{Cita news|autore=Dario Cresto-Dina
Per la politica di oggi, le cose successe veramente sono ancora meno credibili delle cazzate che scriviamo. Quindi non lamentatevi con noi ma con la legge dei grandi numeri o, al massimo, con chi ha generato Berlusconi (ricordiamo che alcuni sostengono che sia stato generato da sé stesso, dato che lui si definisce sempre self made man).
|url=http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/politica/elezioni-2009-2/veronica-divorzio/veronica-divorzio.html|titolo=Veronica, addio a Berlusconi "Ho deciso, chiedo il divorzio"|pubblicazione=[[la Repubblica]]|giorno=3|mese=5|anno=2009|accesso=26-7-2009}}</ref>


== Attività imprenditoriale ==
== Controindicazioni ==
=== Edilizia ===
[[File:Berlusconi-Darth_Fener.jpg‎|thumb|right|200px|Silvio Berlusconi acquista i soldati di Dart Fener per dominare il mondo.]]
Dopo le prime saltuarie esperienze lavorative giovanili come cantante e intrattenitore sulle navi da crociera insieme all’amico [[Fedele Confalonieri]]<ref>{{Cita news|url=http://www.palazzochigi.it/Presidente/Interventi/testo_int.asp?d=17492|titolo=L’avventura imprenditoriale del fondatore della Ignis, un uomo che aveva fiducia nell’Italia: Borghi, un simbolo del miracolo economico|giorno=8|mese=11|anno=2002|accesso=16/4/2008|autore=Silvio Berlusconi|pubblicazione=Governo italiano}}</ref> e come venditore porta a porta di scope elettriche insieme all’amico [[Guido Possa]]<ref>Nel film ''Sua maestà Silvio Berlusconi'', prodotto da CAPA PRESS T.V. di Parigi (regia di [[Stéphane Bentura]]), [[Guido Possa]], viceministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel governo Berlusconi I, direttore per molti anni della sua segreteria personale, amico fin dai tempi del liceo dai padri Salesiani di Milano, ricorda come il suo primo lavoro sia stato di venditore porta a porta di scope elettriche.</ref>, iniziò l’attività di [[agente immobiliare]]<ref name="edilizia">Il sito di [[Forza Italia]] parla di attività di direttore commerciale e, dopo sei mesi, di direttore generale [http://www.forza-italia.it/silvioberlusconi/051_citta.htm].</ref> e, nel [[1961]], fondò la Cantieri Riuniti Milanesi Srl insieme al costruttore Pietro Canali. Il primo acquisto immobiliare fu un terreno in via Alciati a [[Milano]], per 190 milioni di lire, grazie alla [[fideiussione]] del banchiere Carlo Rasini (titolare e cofondatore della [[Banca Rasini]], nella quale lavorava il padre di Silvio).<ref>[http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/vita.html Una biografia di Berlusconi] su societacivile.it.</ref>
Attenzione! Politico con smanie autoritarie. In soggetti di sana e robusta [[Costituzione Italiana|Costituzione]] particolarmente sensibili ai repentini cambiamenti di libertà può provocare mal di testa, nausea, [[vomito]], [[diarrea]], ulcera perforante, malattie psicosomatiche, danni celebrali permanenti. In soggetti affetti da [[comunismo]] può provocare la [[morte]]. In caso di semplice contatto con gli occhi, cambiare immediatamente canale o leggere un quotidiano. In caso di contaminazione rivolgersi al web per un accurato lavaggio del cervello. Il politico, anche se in apparenza può sembrare integro, presenta nella confezione numerose tracce di [[conflitto di interessi]]. Controllare attentamente la data di scadenza posta sotto il parrucchino. Una volta scelto non lasciare in luoghi aperti se non con una buona scorta. Teme l'acqua, le contestazioni e i souvenir. Per ulteriori informazioni si legga il [[foglietto illustrativo]]. Per la garanzia o l'assistenza rivolgersi alla [[sinistra]].


Nel [[1963]] fonda la Edilnord [[Società in accomandita semplice|Sas]], in cui è socio d'opera [[accomandatario]], mentre Carlo Rasini e il commercialista [[Svizzera|svizzero]] Carlo Rezzonico<!-- omonimo di papa Clemente XIII: se ne tenga conto nel caso di creazione della voce. vd. [[Carlo Rezzonico (disambigua)]], dove indico "Carlo Rezzonico (commercialista)"--> sono [[socio accomandante|soci accomandanti]]. In quest'azienda, Carlo Rezzonico fornisce i capitali attraverso la [[Società finanziaria|finanziaria]] Finanzierungsgesellschaft für Residenzen AG di [[Lugano]].<ref name="Finanzierung">Le due finanziarie che facevano capo a Carlo Rezzonico erano controllate dalla [[Discount Bank Overseas Limited]], con sede a [[Tel Aviv]] e filiali a [[Lugano]], [[Ginevra]] e [[Milano]].</ref> Gli anonimi capitali della finanziaria svizzera vengono in parte depositati presso l'International Bank di [[Zurigo]] e pervengono alla Edilnord attraverso la Banca Rasini.
== Biografia ==
[[File:Silvio berlusconi cantante rock .jpg|320px|left|thumb|Pare abbia intrapreso anche la carriera di [[Rock|rockettaro]]]]
[[File:Conigliette di Playboy con Berlusconi.jpg|thumb|right|175px|Silvio Berlusconi fotografato al '''G69''', tenutosi in [[Sardegna]] nel [[2008]].]]
Silvio Berlusconi (conosciuto anche come ''[[Cetto Laqualunque]]'', ''[[psiconano]]'', ''Truffolo'', ''Testa d'Asfalto'', Papi, Al Tappone o "Colui che poteva non sapere"), Genio Italiota, è nato per partenogenesi ad [[Arcore]], in provincia di [[Betlemme]], il [[25 dicembre]] dell'[[anno 0]].
Alcuni sostengono che in verità sia solo un agglomerato di botulino senziente, ma non si spiega perché non si liquefa al sole. A 2 anni pronuncia la parola: "mamma". Il giorno dopo smentisce di averla mai detta svelando il primo attentato disinformativo comunista nei suoi confronti.


Nel [[1964]], l'azienda di Berlusconi apre un cantiere a [[Brugherio]] per edificare una città modello da 4.000 abitanti. I primi [[condominio|condominî]] sono pronti già nel [[1965]], ma non si vendono con facilità.<ref name="brugherio">Il sito di Forza Italia parla di "terribile crisi del mercato edilizio", pur essendo quello un periodo di pieno boom economico.[http://www.forza-italia.it/silvioberlusconi/051_citta.htm].</ref>


Nel [[1968]] nasce la Edilnord Sas di Lidia Borsani e C. (la Borsani è cugina di Berlusconi), generalmente chiamata Edilnord 2, che acquista 712 mila m<sup>2</sup> di terreni nel comune di [[Segrate]], dove sorgerà [[Milano Due]], a seguito alla dichiarazione del [[1971]] con cui il consiglio dei Lavori Pubblici dichiara ufficialmente residenziale il suolo ed a seguito della concessione delle licenze edilizie da parte del comune di Segrate. La vicenda con cui ottenne a Roma il cambio di talune rotte aeree dell'aeroporto di Linate - le cui intollerabili onde sonore, superiori a 100 [[decibel]], rendevano arrischiato l'investimento e difficoltosa la vendita degli appartamenti - fu ricostruita da Camilla Cederna come frutto di un'intensa attività di ''lobbying'' presso i Ministeri competenti<ref>Camilla Cederna, ''Il nasetto di Silvio'', Milano, 1977, v. ((http://www.rifondazione-cinecitta.org/silvioberlusconi1.html)).</ref>: lo stesso Berlusconi, ricordando anni dopo la sua frequentazione dei ministeri romani di quegli anni, dichiarerà che offrire un mazzo di rose ad una segretaria gli aprì le porte di molti uffici di direttori generali.


Nel [[1972]] viene liquidata la Edilnord e creata la Edilnord Centri Residenziali Sas di Lidia Borsani, quest'ultima socia accomandante, con i finanziamenti della Aktiengesellschaft für Immobilienlagen in Residenzzentren AG di Lugano.
Cresciuto in un lazzaretto post-guerra mondiale, sin da piccolo si diede a qualunque attività commerciale: vendette ghiaccioli e frigoriferi agli eschimesi, stufe agli africani, mitra e cammelli agli arabi, preservativi usati e carta igienica agli indiani, musulmani ai leghisti, terroni agli americani, americani ai russi... Si narra che all'età di 12 anni abbia sottoscritto un contratto con il [[Diavolo]], contratto che gli stessi avvocati del Diavolo hanno cercato di impugnare perché considerato troppo vessatorio per il loro cliente, ma che tuttora non si è riuscito a invalidare. Pare che tale contratto prevedesse il potere, soldi e figa illimitata per un'unica persona, in cambio di circa 30.057.010,5 anime chiavi in mano(la metà della popolazione italiana).


Nel [[1973]] viene fondata la Italcantieri [[Società a responsabilità limitata|Srl]]<!-- [attenzione, non è la [[Italcantieri]]] -->, trasformata poi in [[Società per azioni|SpA]] nel [[1975]], con Silvio Berlusconi quale presidente. I capitali sono di due fiduciarie svizzere e precisamente della Cofigen<ref name="Cofigen">La Cofigen era stata creata qualche settimana prima della Italcantieri ed era controllata per il 50% dalla [[BSI SA|Banca della Svizzera Italiana]] e per il 48% dalla Privat Kredit Bank; quest'ultima era controllata in gran parte dalla Cofi Compagnie de l'Occident pour la Finance et l'Industrie, creazione della stessa Banca della Svizzera Italiana, della Société de Banque Suisse e della [[Cassa Lombarda]] di Milano.</ref>, legata al finanziere Tito Tettamanti e alla [[BSI SA|Banca della Svizzera Italiana]]<ref name="Tettamanti">Tettamanti di fatto controllava la Banca della Svizzera Italiana e {{cn|sembra}} fosse implicato in diversi affari che hanno influenzato l'economia italiana come il caso [[Enimont]] e quello della Merchant Bank di [[Sergio Cragnotti]].</ref> e della Eti AG Holding di [[Chiasso]]<ref name="Etiholding">Di fatto era intestata ad un praticante notaio e ad una casalinga, Stefania Doninelli, moglie di Ercole Doninelli, che è amministratore delegato. La società nasceva da un complesso sistema di [[scatole cinesi]], al cui capo c'era la Interchange Bank, nata con capitali italiani, svizzeri e venezuelani.</ref> il cui amministratore delegato è Ercole Doninelli.<ref name="doninelli">Ercole Doninelli era titolare della Fimo di [[Chiasso]], una finanziaria che in seguito si è trovata coinvolta in diverse indagini giudiziarie sul riciclaggio del denaro derivante dal [[narcotraffico]] colombiano e su diversi crack finanziari in [[Italia]], [[Francia]], [[Belgio]] e [[Paesi Bassi]], come riportato da [http://italia.indymedia.org/news/2001/08/12869.php indymedia.org]. Doninelli fu anche amministratore delegato della Eti AG Holding.<!-- [Ripeto, visto che è una ref name Pequod76]--></ref> Nello stesso anno, tramite l'avvocato [[Cesare Previti]], Berlusconi acquista ad [[Arcore]], pagandola appena 500 milioni di lire, la [[Villa San Martino]] ed alcuni terreni contigui.<ref name="villa_arcore">
[[File:Berlusconi al Toga Party.jpg|left|thumb|250px|"Cribbio, ma come 'Non è un toga party'?"]]
{{Cita news
Proseguì anche l'attività paterna riciclando i proventi di alcuni grandi imprenditori ([[Totò Riina]], [[Bernardo Provenzano]], Raffaele Cutolo, ecc.) e per questo gli fu conferito il titolo di ''Cav. Lup. Mann. [[figlio di puttana|Gran Figl. di Putt.]]''. Infine, il giovane Silvio creò dozzine di canali [[TV]] allo scopo di mostrarsi alle masse, ma mai di spalle, per non far vedere la pelata e per paura di essere inchiappettato da Golda Mayer.
|lingua=
|autore=|
url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/04_Aprile/29/schedaimisir.shtml
|titolo=Chi è Cesare Previti
|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]
|giorno=29
|mese=4
|anno=2003
|pagina=
|accesso=21/5/2008}} Si tratta di una breve biografia di Cesare Previti. Parla diffusamente della vicenda il libro di Giovanni Ruggeri ''Berlusconi. Gli affari del Presidente'', Kaos Edizioni, Milano, 1994, p. 79-90.</ref> La proprietà gli è venduta da Annamaria Casati Stampa di [[Soncino]], ereditiera da una nota famiglia nobiliare lombarda, rimasta orfana nel [[1970]] e in difficoltà finanziarie a causa di debiti con il fisco, di cui l'avvocato Previti è [[Tutore|tutore legale]].<ref name="villa_arcore"/>


Nel [[1974]] viene costituita a [[Roma]] l'Immobiliare San Martino, amministrata da [[Marcello Dell'Utri]] (amico di Berlusconi fin dagli anni universitari con [[Fedele Confalonieri]]), con il finanziamento di due fiduciarie della [[Banca Nazionale del Lavoro]], la Servizio Italia Fiduciaria Spa e la Società Azionaria Fiduciaria.
Preoccupato dagli sviluppi della politica, informò gli [[Italiano|itagliAni]] che alcuni [[alieni comunisti]] mutanti e affamati stavano per invadere la loro Patria, accusando di coglioneria tutti i terrestri che avessero collaborato con loro. La prima volta l'Italia gli credette, ma poi capì che stava solo facendo un provino per Zelig.


Nel [[1977]], a coronamento di questa ampia e riuscita attività edilizia, Silvio Berlusconi viene nominato [[Cavaliere (onorificenza)|cavaliere del lavoro]] dal [[presidente della Repubblica]] [[Giovanni Leone]].
Ad un certo punto decise che era ora di farsi conoscere veramente per quello che è, oltre che per quello che NON è. Iniziò una relazione con un famoso avicoltore, [[Adriano Galliani]], e comprò anche, all'incirca dopo il terzo lifting, il [[Milan]].<br/>
Il nano ha anche messo su moltissimi film che hanno segnato la storia: la trilogia de '''Il Signore dei Tranelli''', '''Pirati delle Libertà''', la mitica saga di '''Ecoballe Spaziali''', tant'è che per un mese intero sfoggiò magliette, ricchi premi e cotillon vari del suddetto film fantascientifico con la celebre scritta "Che la farsa sia con voi!". Adorabile, vero?


Nel gennaio [[1978]], viene liquidata la Edilnord per dare vita alla Milano 2 Spa, costituita a Segrate dalla fusione con l'Immobiliare San Martino Spa.
== Vita religiosa ==
[[File:Berlusconi_Scisma.jpg|right|thumb|300px|La notizia dell'elezione]]
Essendo un [[Dio]] in [[Terra]], nel [[1994]] ha fondato una religione: il [[Berlusconesimo]], i cui dogmi sono: "non avrai altro Dio al di fuori di me" e "evadi le tasse".
Un giorno Berlusconi morirà per colpa dei [[comunista|comunisti]] e dei loro improperi, ma poi risusciterà dopo 3 giorni facendo esplodere il suo mausoleo ad Arcore e a quel punto tutti si convinceranno della sua grandezza e magnificenza.


==== Aspetti controversi dell'attività edilizia: i finanziamenti di origine ignota ====
Allora andrà dagli 11 apostoli (perché [[Pierferdinando Casini|Casini]], il 12°, l'ha tradito): [[Emilio Fede|Fede]], [[Paolo Bonaiuti]], [[Fabrizio Cicchitto]], [[Gianfranco Fini]], [[Maurizio Gasparri|Gasparri]], [[Bruno Vespa]], [[Adriano Galliani|Galliani]], [[Umberto Bossi]], [[Marcello Dell'Utri]], [[Sandro Bondi|Bondi]] e [[Cesare Previti]] e dirà loro di andare e diffondere la sua parola nel mondo. A [[Emilio Fede|Fede]] dirà:
Per avviare la sua attività imprenditoriale nel [[1961]] nel campo dell'edilizia Berlusconi ottenne una fideiussione dalla [[Banca Rasini]], indicata da [[Michele Sindona]] e in diversi documenti della magistratura come la principale banca usata dalla [[mafia]] nel nord Italia per il [[riciclaggio di denaro]] sporco e fra i cui clienti si potevano elencare [[Totò Riina]], [[Bernardo Provenzano]] e [[Pippo Calò]]<ref>[http://www.agoravox.it/Berlusconi-e-la-Banca-Rasini La Padania, 11 domande a Berlusconi]</ref>. Nella società fondata da lui e Pietro Canali impegnò 30 milioni di lire, provenienti, secondo quando da lui affermato, dalla liquidazione anticipata di suo padre Luigi, procuratore della Banca Rasini. Il resto venne da una [[fideiussione]] fornita dalla stessa banca.<ref>[[Guzzanti vs Berlusconi]] - Pg 87</ref>.
{{Quote|Fede, tu sei Fede, e su questa Fede fonderò la mia Fede.}}
A quel punto tornerà in cielo e sederà al posto del padre, che scalerà di un posto sulla sua destra.


Riguardo invece all'origine di alcuni finanziamenti, provenienti da conti svizzeri alla [[Fininvest]] negli anni [[1975]]-[[1978]], dalla fondazione all'articolazione in 22 holding (i quali ammontavano a 93,9 miliardi di lire dell'epoca)<ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/28/troppe-ombre-sul-cavaliere-con-lui-unitalia.html</ref> Berlusconi, interrogato in sede giudiziaria dal [[pubblico ministero]] [[Antonio Ingroia]], si avvalse della facoltà di non rispondere<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/novembre/27/Berlusconi_giudici_non_rispondo_Dell_co_0_0211274792.shtml|titolo=Berlusconi ai giudici: non rispondo su Dell'Utri|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=27|mese=11|anno=2002|pagina=|accesso=28/5/2008}}</ref>; così, anche a causa delle leggi svizzere sul segreto bancario, non è stato possibile accedere alle identità dei possessori dei conti cifrati inerenti al flusso di capitali transitato all'epoca e in piena disponibilità della Fininvest.<ref>{{cita libro|autore=[[Elio Veltri]]|coautori=[[Marco Travaglio]]|titolo=L'odore dei soldi. Origini e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi|url=http://files.meetup.com/206854/E.Veltri%20M.Travaglio%20-%20L%27odore%20dei%20soldi.doc
Gli Apostoli di tale [[profeta]], ispirati dal [[filosofo]] e apostolo Bondi, predicano attraverso i canali mediatici sotto la guida del teorico della Fede, [[Emilio Fede|Fede]]: a tutt'oggi, essi hanno convertito il 500% degli italiani.<br/>
|formato=doc|datadiaccesso=09-11-2008|anno=2001|editore=Editori Riuniti|città=|id=ISBN 88-359-5007-4}}</ref>
La teologia della Nuova Fede, spiegata da [[Emilio Fede|Fede]], afferma che i non adepti sono [[coglione|coglioni]], tanto è vero che sono comunisti e poveri e non sono illuminati dal sorriso del Divino Berlusca.<br/>
Questa Fede, come spiega Fede, crede, nell'ordine, a tre Divinità: Silvio, Arraffo, [[Dio]] (per ultimo, ma solo se riconosce il primato del Silvio).<br/>
A lui è dedicata la [[preghiera]] delle preghiere: ''[[Berlusconesimo#La preghiera che ci ha insegnato lui|Padre nostro]] che sei ad [[Arcore]]...''


In particolare alcune delle "piogge di liquidità" contestate a Berlusconi, dal quotidiano [[la Padania]], sono:
[[File:Silvio Berlusconi papamobile.jpg|right|thumb|250px|Papa Silvio I saluta i fedeli dalla sua papimobile]]
Berlusconi, si sa, è un gran <s>cazz</s> [[cattolicesimo|cattolico]], nonché amico personale e sostenitore assiduo del papa (viene anche chiamato "bacia porpore"). Infatti è ormai certo che, mentre [[Imperatore Palpatine|Ratzinger]] ottiene con la minaccia di soffrire eternamente all'inferno se ordina l'[[otto per mille]] ai suoi [[cattolicesimo|fedeli]], Silvio si accontenta tramite i suoi super poteri di accaparrarsi il restante 992 per mille della ricchezza italiana.


* Il [[26 settembre]] [[1968]], la Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove Berlusconi avrebbe edificato [[Milano 2]]. Berlusconi pagò il terreno 4.250 lire al metro quadro, per un totale di oltre tre miliardi di lire; inoltre nei mesi successivi l'imprenditore edificò un cantiere che costava circa 500 milioni al giorno. All'epoca Berlusconi aveva 32 anni e nessun patrimonio a disposizione sua o della famiglia da cui attingere questa liquidità.<ref name=IndaginePadania>Dal quotidiano ''[[La Padania]]'' del [[19 agosto]] [[1998]].</ref>
Silvio Berlusconi ama la [[Famiglia Cristiana|famiglia]], la ama talmente tanto che ne ha avute due o tre. La ama talmente tanto che è arrivato a pagare i suoi [[berlusconesimo|fedeli]] per accorrere in sua difesa. Certo, è [[divorzio|divorziato]] e ama spassarsela con le sue [[puttana|ragazze facili]] minorenni nella villa abusiva in [[Sardegna]], ma [[a nessuno importa|a nessuno (che non abbia una mente propria) importa nulla]]. È proprio questo che conferma la vicinanza tra Berlusconi e la Chiesa: il comune impegno nel campo della pedofilia. In ciò non c'è neanche il conflitto di interessi: per quanto se ne sa finora, Berlusconi preferisce le femminucce.
* Il [[2 febbraio]] [[1973]], Berlusconi fondò la Italcantieri Srl. Il [[18 luglio]] [[1975]] questa piccola impresa diventò una [[Società per azioni|Spa]] con un aumento di capitale fino a 500 milioni di lire. In seguito, questa cifra aumentò fino a due miliardi e la società emise un prestito obbligazionario per altri due miliardi.<ref name=IndaginePadania/>
* Il [[22 maggio]] [[1974]], la Edilnord Centri Residenziali Sas aumentò il capitale sociale a 600 milioni di lire. Il [[22 luglio]] [[1975]], la medesima società eseguì un altro aumento di capitale, passando a due miliardi di lire.<ref name=IndaginePadania/>
* Nel [[1974]], Berlusconi acquisì il controllo dell'Immobiliare Romana Paltano, una società con 12 milioni di capitale. L'anno successivo, cambiata la ragione sociale in Cantieri Riuniti Milanesi Spa, il capitale di tale società venne aumentato a 500 milioni e nel 1977 ad un miliardo.<ref name=IndaginePadania/>
* Il [[15 settembre]] [[1977]], la società Edilnord Sas cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito di [[Milano 2]] più alcune aree ancora da edificare. In pochi giorni il capitale della Milano2 Spa passò da un milione a 500 milioni, per arrivare il [[19 luglio]] [[1978]] a due miliardi.<ref name=IndaginePadania/>
* La holding capogruppo [[Fininvest]] nacque in due tappe. Il [[21 marzo]] [[1975]], a [[Roma]], Berlusconi diede vita alla Fininvest Srl con 20 milioni di capitale; l'[[11 novembre]] dello stesso anno i 20 milioni divennero 2 miliardi. L'[[8 giugno]] [[1978]] Berlusconi fondò la Finanziaria di Investimento Srl, ancora con 20 milioni di capitale iniziale, ma già il [[30 giugno]] [[1978]] (solo 22 giorni dopo la fondazione) quei 20 milioni aumentarono a 50 e il [[7 dicembre]] raggiunsero quota 18 miliardi. In seguito le due società si fusero.<ref name=IndaginePadania/>
* Il [[4 maggio]] [[1977]], a [[Roma]], Berlusconi fondò l'Immobiliare Idra con capitale di un milione di lire. L'anno successivo la società aumentò il capitale sociale a 900 milioni di lire.<ref name=IndaginePadania/>


Al tempo in cui Luigi Berlusconi era procuratore generale della [[Banca Rasini]], questa entrò in rapporti d'affari con la Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio d'amministrazione figuravano [[Roberto Calvi]], [[Licio Gelli]], [[Michele Sindona]] e monsignor [[Paul Marcinkus]], responsabile dello IOR ([[Istituto per le Opere Religiose]]), di fatto la banca dello Stato della [[Città del Vaticano]]. Tutti questi personaggi hanno poi avuto un grosso rilievo nella cronaca giudiziaria. Secondo Sindona e altri collaboratori di giustizia, la Banca Rasini era coinvolta nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa (il che spiegherebbe la grossa presenza di finanziatori svizzeri nei primi anni di attività di Berlusconi).<ref name="riciclaggio">cfr. [[Jean Ziegler|J.Ziegler]], ''La Svizzera lava più bianco'', 1992, per approfondimenti.</ref>
Se in un prossimo futuro dovesse diventare [[papa]] (la possibilità esiste) ha già deciso che si chiamerà Pio Tutto, nel frattempo è frate con il nome di fra' Inteso.<ref>http://www.facebook.com/group.php?gid=36766542980</ref>.
<br \>


Nel [[1999]] Francesco Giuffrida, vicedirettore della [[Banca d'Italia]] a [[Palermo]], durante il processo Dell'Utri, sostenne (in una consulenza da lui eseguita per conto della Procura di [[Palermo]] riguardante la ricostruzione degli apporti finanziari intervenuti alle origini del gruppo Fininvest tra gli anni [[1975]]-[[1984]]) che non era possibile identificare la provenienza di alcuni fondi Fininvest del valore di 113 miliardi di lire dell'epoca, in contanti e assegni circolari (corrispondenti a circa trecento milioni di euro odierni).<ref>http://www.antimafiaduemila.com/content/view/1238/</ref> La questione riguardava i sospetti di presunti contributi di capitali mafiosi all'origine della [[Fininvest]].
== L'identità segreta ==
[[File:Berlusconi superman.jpg|thumb|200px|left|Varie sono le ipotesi sulla sua vera identità. Questa è una di esse.]]


Querelato per diffamazione da [[Mediaset]], nel [[2007]] Giuffrida giunse a un [[transazione (diritto)|accordo transattivo]] con i legali di questa, per il quale il consulente della Procura ha riconosciuto i limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato e delle dichiarazioni fornite durante il processo (definite incomplete e parziali a causa della scadenza dei termini di indagine, che non gli avevano permesso di approfondire a sufficienza l'origine di otto transazioni dubbie) e la dichiarazione conseguente che le «operazioni oggetto del suo esame consulenziale erano tutte ricostruibili e tali da escludere l'apporto di capitali di provenienza esterna al gruppo [[Fininvest]]».<ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo372760.shtml «Mafia, Fininvest: “Teoremi smentiti”], da ''Tgcom.it'', [[27 luglio]] [[2007]].</ref>
Anche grazie al dono dell'ubiquità, Berlusconi è in grado di trasformarsi in un [[supereroe]], ''Il Cavaliere Mascarato'', non entrando in una cabina telefonica come [[Superman]], bensì in una sala trucco.


I legali di Giuffrida nel processo per diffamazione hanno comunque rilasciato una dichiarazione, riportata dall'[[ANSA]], in cui sostengono di essere stati avvertiti solo pochi giorni prima (il [[18 luglio]]) del fatto che i legali [[Mediaset]] avevano proposto una transazione al loro assistito, di non condividere né quel primo documento ("una bozza di accordo che gli stessi non hanno condiviso, ritenendo che quanto affermato nel documento non corrispondesse alle reali acquisizioni processuali"), né la versione definitiva leggermente corretta ("non sottoscriveranno non condividendo la ricostruzione dei fatti e le affermazioni in esso contenute").
La sua identità segreta venne svelata nel corso del programma di enogastronomia balistica dei [[RIS]] "''[[Striscia la notizia|Striscia la Perizia]]''". La memoria di tutti coloro che videro la trasmissione fu in seguito cancellata dal ''neuralizzatore'' dei Men in black e l'autore del servizio, Daniele Piombi, fu direttamente [[calcio rotante|calciorotato]] fuori dal palinsesto televisivo e dall'universo conosciuto. Nei pochi frammenti di memoria rimasti nei telespettatori [[lobotomia|lobotomizzati]], a distanza di anni riaffiorano alcuni dei superpoteri del Cavaliere Mascarato:
*Dono di prendere voti nonostante la gente conosca che racconta cagate.
*Lifting (tendendo la pelle in modo inimmaginabile diventa invulnerabile).
*Dire cazzate in continuazione, e poi, non domo,[[Ipnosi|Ipoannoionizzare]] gli [[italiani|itaglioni]] facendogli credere di non averle mai proferite e nel contempo tramutare le pagine dei giornali che le riportano in schede elettorali pre-compilate a nome di un certo [[Berlusconi|Silvio B]]. Cribbio!
*Girare su una slitta volante rossa (prestatagli da un [[babbo natale|conoscente del Polo Nord Delle Libertà]]) trainata da magici giudici comunisti nella notte prima delle elezioni per moltiplicare i cartelloni propagandistici del suo partito arrivando a sostituirli alla specchiera del bagno degli elettori indecisi durante il sonno, cosicchè, alzandosi per la consueta pisciatina notturna, lo vedano come un segno del destino.
*Riportare in vita i defunti (specialmente in periodo elettorale, nel quale i suoi poteri si accrescono) con la fatidica frase: Lazzaro, alzati e vai alle urne!
*Sorriso ad 84 denti (superando lo Stregatto, per abbagliare e poi ''mordere''): è molto contento pensando a tutti i soldi che ci ha fregato.
*Dono del [[conflitto di interessi]] (per diventare il proprietario di qualsiasi cosa gli capiti sotto mano e poi creare conflitti di interessi che prontamente non saranno risolti dal governo che gli succederà).
*Ciuffo di tre capelli (con cui capta e riceve onde radio a frequenza nascosta).
*Metamorfosi (trasfigurandosi in [[Napoleone]], [[Gesù]], [[Superman]], ecc.)
[[File:berlusconi vetraio.jpg|thumb|right|220px|Berlusconi impegnato a fabbricare l'ennesima [[palla]]]]
*Op-op [[ispettore Gadget|Gadget]] scarpe (che lo elevano da terra dandogli la statura di un centro dell'[[NBA]]).
*Cantare con [[Mariano Apicella]] (è un'[[arma di distruzione di massa]]).
*Alterare la taglia (possibile solo quando nessuno può vederlo. Ai nostri occhi si finge un nano pelato).
*Spendere tutti i soldi delle casse dello stato e poi dire: "[[non sono stato io!]]"
*Guarire gli infermi al grido: "Chi non salta Berlusconi è!"
*[[Falso in bilancio]] (spacciato per rimborso spese).
*Immunità Plenaria, concessagli da [[Padre Mastella]] in persona.
*Ubiquità: gli consente di essere in villa, a "[[Porta a Porta]]", in Yacht, nella tenuta di Arcore, nella residenza in Sardegna e nelle mutande di 10 soubrette contemporaneamente.
*Smentire le dichiarazioni pesanti e antidemocratiche e fare finta che non sia successo niente.
*Abbassare le tasse prendendo i soldi mancanti dalle tasse.
[[File:Berlusconi vs benito.jpg|thumb|200px|left|Molti altri la pensano invece diversamente...]]
*Multifunzione: gli concede il potere di controllare contemporaneamente reti televisive, telegiornali, giornali, riviste, decisioni politiche, decisioni economiche, imprese, fabbriche, sondaggi, squadre di calcio, programmi televisivi e il pensiero degli italiani.
*Multicitazione: ha il potere di essere citato in infiniti processi per infinite ragioni.
*Annettere al suo harem qualunque troietta gli passi davanti (se la troietta è minorenne, questo potere si amplifica con ubiquità e multifunzione e diventa devastante).
*Invocazione della Brambilla: la Giarrettiera Ardente delle Libertà scatenerà i terribili Circoli delle Libertà del Partito Unico del Popolo delle Libertà che le faranno girare a tutti e rigirerà la frittata a favore del nostro sempre amatissimo Cavaliere (un inchino). Da notare che quest'invocazione ha sostituito l'invocazione della Prestigiacomo, nettamente più bella, ma troppo fine per attirare vecchi porci e troppo intelligente per non mettere soggezione al nostro Cavaliere (un inchino).
*Dono delle lingue (o Maccheronico): per farci fare figure di [[merda]] ovunque nel mondo.
*Battuta letale: ha il potere di dire sempre freddure in grado di scaldare il soggetto della battuta stessa (se applicato in meeting internazionali molto importanti può portare alla terza e ultima guerra mondale).
*Manifesto antisinistra: ha il potere di mettere in circolazione infiniti manifesti diversi che elencano tutti i difetti dei suoi avversari politici affermando sempre e comunque che lui e i suoi insostituibili (finché non lo tradiscono o finisce i soldi) collaboratori farebbero l'esatto opposto, salvando l'Italia.
*Potere di preveggenza, dovuto alla testa [[calvo|pelata]], gli consente continuamente di evitare la [[galera]], mandandoci al suo posto l'amico Previti (che però se l'era ben guadagnata), sapendo comunque che l'indulto gli avrebbe salvato il fondoschiena.
*Potere "Cucù" con il quale si nasconde al nemico e poi lo prende di sorpresa grazie a una trionfale e gloriosa entrata in scena.
*ha in oltre il potere di ridurre il numero dei manifestanti da vari milioni in "centomila facinorosi"
Il Cavaliere Mascarato, in associazione con altri <s>esponenti [[mafia|mafiosi]]</s> supereroi, ha composto il gruppo de "''[[I Superamici]]''", che vagano per la foresta di Sherwood rubando ai poveri per dare ai ricchi (fra l'altro si sono trovati in difficoltà al momento di affrontare il gruppo de "''I ricchi e poveri''").


La perizia di Giuffrida era stata ritenuta dai giudici già al tempo basata su "una parziale documentazione", ma era stata ritenuta valida anche in virtù del fatto che non aveva "trovato smentita dal consulente della difesa Dell’Utri", in quanto lo stesso professor Paolo Iovenitti (perito della difesa), davanti alle conclusioni di Giuffrida, aveva ammesso che alcune operazioni erano "potenzialmente non trasparenti" e non aveva "fatto chiarezza sulla vicenda in esame, pur avendo il consulente della difesa la disponibilità di tutta la documentazione esistente presso gli archivi della Fininvest".<ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo372760.shtml Mafia, Fininvest: "Teoremi smentiti"], articolo di Tgcom del 27 luglio 2007.</ref> <ref>''[http://www.canisciolti.info/articoli_dettaglio.php?id=6912 Il caso Giuffrida: Perché Berlusconi non dice dove ha preso i capitali Fininvest?]'', articolo di Marco Travaglio, del 1º agosto 2007, che cita tra le altre cose la nota dell'ANSA degli avvocati difensori di Giuffrida e le dichiarazioni dei giudici e di Paolo Iovenitti.</ref>
{{censura|Top Secret: A costo della vita, un gruppo di ribelli ha trafugato <s>i piani della Morte Nera</s> un documento storico segreto di avventure del Cavaliere Mascarato: [[:File:Articolo olbia Berlusconi.JPG|fate che il loro sacrificio non sia stato vano]]!}}


Tale ritrattazione, contenuta nell'accordo transattivo raggiunto dai legali Mediaset ed il professor Giuffrida a composizione della controversia instaurata dalla Mediaset stessa per diffamazione, non consente comunque di fare chiarezza sulla provenienza dei capitali del gruppo societario facente capo a Silvio Berlusconi.
== Politica internazionale ==
[[File:Berlusconi e Bush a Roma.jpg|right|thumb|200px|Silvio Berlusconi e George W. Bush per le strade di Roma.]]
Silvio Berlusconi ama condurre una [[Politica estera|politica internazionale]] basata esclusivamente su legami di amicizia palesemente non ricambiati con i capi di stato esteri. È molto interessato ad avere contatti con Stati esteri che producono la tinta con il quale si dipinge i capelli in testa. Così può ottenere forti sconti.


Berlusconi, essendo iscritto alla [[loggia massonica]] [[P2|Propaganda 2]]<ref>Per inquadrare il riferimento temporale, sebbene la loggia sia assurta alla cronaca nel [[1981]] con la scoperta degli elenchi degli associati, nondimeno essa era attiva fin dalla metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] e, tra i mezzi che allora teorizzò per realizzare il c.d. [[Piano di Rinascita Democratica]], vi era anche quello di ottenere il controllo dell'opinione pubblica tramite il dissolvimento della TV di Stato e la crescita delle - allora - televisioni via cavo, e l'infiltrazione nelle redazioni dei maggiori quotidiani nazionali.[http://www.esmartstart.com/_framed/50g/berlusconi/inchiesta/start.htm]</ref> di [[Licio Gelli]]<ref>Il numero di tessera di Berlusconi era 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione [[26 gennaio]] [[1978]].</ref> aveva accesso a finanziamenti altrimenti inottenibili: la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica [[P2]]<ref>La Commissione era fornita di poteri ispettivi analoghi a quelli della magistratura, secondo la lettera della legge istitutiva [[23 settembre]] [[1981]], n. 527.</ref>, infatti, affermò, nella relazione di maggioranza firmata da [[Tina Anselmi]], che alcuni operatori appartenenti alla Loggia (tra cui Genghini, Fabbri e Berlusconi), trovarono appoggi e finanziamenti presso le banche ai cui vertici risultavano essere personaggi inclusi nelle liste P2 "al di là di ogni merito creditizio".<ref>Nella sezione dedicata ai rapporti finanziari della loggia della relazione della Commissione emerse che «...non vanno peraltro trascurati anche altri interventi con identici fini, anche se di portata minore, che la Loggia [[P2]] pone in essere sia tramite il Banco Ambrosiano, sia tramite altre banche ove alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi, ecc.), trovano appoggi e finanziamenti al di là di ogni merito creditizio. Molti degli istituti bancari, ai cui vertici risultavano essere persone incluse nelle liste P2, non hanno effettuato in merito opportune indagini, ma l'esistenza di una vasta rete di sostegno creditizio per le operazioni interessanti la loggia risulta provata dalla già citata inchiesta portata a termine dal Collegio sindacale dei Monte dei Paschi di Siena...».[http://www.loggiap2.com/membri_p2.htm Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2 capitolo «Il mondo degli affari - Il mondo degli affari e dell'editoria», Camera dei Deputati, 1983, cit. in ''LoggiaP2.com''].</ref>
Due dei suoi più grandi amici sono [[George W. Bush|Bush]] e [[Tony Blair|Blair]], solamente perché i loro cognomi iniziano per la lettera "B", che notoriamente è facile da trovare nell'agenda dei suoi amici di penna. Alla stessa lettera si trova anche [[Umberto Bossi|Bossi]], Presidente della [[Padania|Repubblica Padana]] con capitale a [[Roma]]. Ma questa è un'altra storia.


===== La difesa =====
La Politica Internazionale nei confronti di [[USA]] e [[Gran Bretagna]] è molto semplice: l'[[Italia]] garantisce il suo incondizionato appoggio a ogni fregnaccia partorita da USA e Inghilterra in cambio di tralicci dell'ENEL prefabbricati nelle potenti acciaierie estere.
Le ipotesi di riciclaggio non hanno mai trovato conferma, anche a causa del [[segreto bancario]] vigente in [[Svizzera]].
È molto importante anche il suo rapporto (anale) con [[Vladimir Putin]], suo compagno di classe ai tempi del corso per majorette. Berlusconi e Putin sono soliti scambiarsi regali e gadget in occasione dei loro frequenti incontri. Nell'ultimo di questi, Berlusconi ha regalato a Putin la [[Puglia]], Putin ha ricambiato con un dito medio appena tagliato al Cuompagno Strasbuijtiev, noto astronauta.


Stando alle dichiarazioni dello stesso Silvio Berlusconi, fu la liquidazione del padre Luigi Berlusconi, divenuto poi collaboratore del figlio all'Edilnord e in molti altri momenti cruciali della sua vita imprenditoriale, che servì a finanziare gli inizi della sua attività imprenditoriale e a costituire la metà del capitale dei Cantieri Riuniti Milanesi.
Nei confronti della [[Russia]] la politica di Berlusconi è la seguente ''"Vai avanti tu, che a me scappa da ridere"''.


Silvio Berlusconi si definisce un "uomo che si è fatto da solo" perché il suo successo - stando a queste dichiarazioni - si basa sulle sue "capacità imprenditoriali", sul suo "fiuto per gli affari", sul suo "lavoro indefesso" e su una serie di "fortuite circostanze", che gli avevano garantito la fiducia dei vari finanziatori.<ref name="difesa">«Berlusconi deve tirar fuori tutta la sua creatività e la sua tenacia. Lavora giorno e notte, sabato e domenica. Inventa nuove formule di pubblicità e di promozione diretta, di commercializzazione...»
I suoi amici, stranamente, finiscono qui.
Frase una volta presente a [http://www.forzaitalia.it/silvioberlusconi/051_citta.htm questo indirizzo], rimossa dopo il 1 aprile 2007 e recuperabile da [http://web.archive.org/web/20060502180445/http://forzaitalia.it/silvioberlusconi/051_citta.htm qui].</ref>


=== Televisioni ===
[[File:Bud Spencer forza italia.jpg|left|thumb|200px|Summit tra Berlusconi e lo stato indipendente di [[Bud Spencer]].]]
{{F|televisione|ottobre 2009}}
Vale la pena soffermarsi quindi sulla politica tenuta nei confronti delle nazioni più importanti del mondo:
[[File:Silvio Berlusconi e Mike Bongiorno anni 80.JPG|200px|thumb|right|Silvio Berlusconi e Il ''Re del Quiz'' [[Mike Bongiorno]], dal [[1979]] al [[2009]] conduttore sulle televisioni commerciali dell'imprenditore.]]
* La politica verso l'[[Albania]] è alquanto aggressiva, a volte arriva addirittura a punire l'impero adriatico affondando le barche di clandestini.
Dopo l'esperienza in campo edilizio Berlusconi allarga il proprio raggio d'affari anche al settore della [[comunicazione]] e dei [[media]]. Nel [[1976]], infatti, la sentenza n. 202 della [[Corte costituzionale della Repubblica italiana|Corte costituzionale]] apre la strada all'esercizio dell'editoria televisiva, fino ad allora appannaggio esclusivo dello [[Stato]], anche ad emittenti locali.
* Nei confronti della [[Francia]] si limita a inviare all'Eliseo migliaia di telefoni cordless al giorno.
* Verso la [[Germania]] è in vigore una vantaggiosissima politica di scambi commerciali: in [[Italia]] vengono importati articoli [[Sadomaso]] in cambio di [[Piccioni]] utilizzati dai governanti tedeschi al solo scopo di insozzare i propri monumenti. I rapporti con quest'ultima, tuttavia, stanno migliorando da quando come cancelliere tedesco è stata eletta Angela Merkel che, come tutte le donne, non può resistere al grande fascino da [[playboy]] di Silvio.
* Ha inoltre avuto rapporti con la nazione indipendente di [[Bud Spencer]]. Anzi, sembra che proprio uno dei famosi cazzotti in testa del gigante [[Napoli|napoletano]] sia la causa del suo nanismo, nonché della ricrescita dei capelli che fino a oggi era attribuita erroneamente a un miracolosa [[bandana]] donatagli dall'amico Blair.
* Con la [[Libia]] invece assume una posizione subalterna, ricordiamo infatti i [[millemila]] milioni di [[euro]] che ha promesso a [[Gheddafi]] per evitare che costui faccia giocare di nuovo il figlio nel [[Serie A|campionato italiano]].


Nel [[1978]], Berlusconi rileva [[Telemilano]] dal fondatore [[Giacomo Properzj]]. Si tratta di una [[televisione via cavo]], operante dall'[[autunno]] del [[1974]] nella zona residenziale di [[Milano 2]]. A tale società due anni dopo viene dato il nome di [[Canale 5]] ed assume la forma di [[Emittente televisiva|rete televisiva]] a livello nazionale, comprendente più emittenti. Sempre nel 1978, Berlusconi fonda [[Fininvest]], una [[holding]] che coordina tutte le varie attività dell'imprenditore.
Ricordiamo inoltre il suo importante contributo alla caccia al [[terrorismo]]: pare che la sua idea geniale per sconfiggere [[Osama bin Laden]] sia quella di costringerlo alla resa intasando tutti i [[cesso|WC]] dell'[[Afghanistan]] con i [[manifesto elettorale|manifesti elettorali]] di [[Umberto Bossi]].


Il canale nel [[1981]] trasmette il ''[[Mundialito]]'', un torneo di [[Calcio (sport)|calcio]] fra nazionali sudamericane ed europee, compresa quella italiana. Per tale evento, nonostante gli iniziali pareri sfavorevoli da parte di ministri del [[governo Forlani]], ottiene dalla [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]] l'uso del [[satellite artificiale|satellite]] e la diretta per la trasmissione in [[Lombardia]], mentre nel resto d'[[Italia]] l'evento viene trasmesso in [[differita]].
A novembre 2008 Silvio si riporta sul palcoscenico internazionale e, in seguito alla Riforma [[Mariastella Gelmini|Gelmini]] e alle sue battute del cazzo su [[Barack Hussein Obama|Obama]], l'Università La Sapienza gli conferisce la [[Coglione|Laurea di Coglione]] ad honorem e l'Unesco, per proteggerlo dalla [[Bomba atomica|reazione americana]], lo ha dichiarato '''Patrimonio Mondiale dell'Umanità'''.


A partire dal [[1981]], Berlusconi inizia ad utilizzare la propria [[Emittente televisiva|rete]] di emittenti locali come se fosse un'unica emittente nazionale: si registra con un giorno d'anticipo il palinsesto e le [[pubblicità]] e li si trasmette il giorno seguente in contemporanea in tutta [[Italia]].
== La famiglia ==
=== La moglie ===
{{vedianche|Veronica Lario}}
{{lettera|Ao' cari ciociari de repubblica, io devo vendicarmi di quel sant'uomo di mio marito voi scrivete le prime cazzate che vi vengono in mente e attribuitele a me, ok, allego a questa lettera un assegno in bianco per motivarvi<br />''Moglie di Silvio''}}
[[File:Barbara Berlusconi 1.jpg|left|thumb|100px|Barbara Berlusconi discute la sua tesi di laurea.]]


Nel [[1982]] il gruppo si allarga con l'acquisto di [[Italia 1]] dall'editore [[Edilio Rusconi]] e di [[Rete 4]] nel [[1984]] dal gruppo editoriale [[Arnoldo Mondadori Editore]] (all'epoca controllato dall'editore Mario Formenton).
Si sa, Berlusconi è un uomo fedele e casto, e non tradirebbe mai la moglie, ma la moglie, nel suo essere una malvagia [[comunista]] lo tradisce, [[cribbio]] se lo tradisce! Ma essendo [[comunista]] e visto che i [[comunista|comunisti]] pensano che tutto è di tutti, [[condivisione della propria donna|anche la moglie del cavaliere è di tutti]].
Studiosi di tutto il mondo la tengono perennemente sotto esame per capire quale male la affligga al punto da non accorgersi dell'infinito palco di corna che le troneggia sopra il capo.


Nel [[1984]] i pretori di Torino, Pescara e Roma oscurano le reti Fininvest per violazione della legge che proibiva alle reti private di trasmettere su scala nazionale. L'azione giudiziaria viene fermata dopo pochi giorni dal governo guidato da [[Bettino Craxi]] che con un apposito [[Decreto Berlusconi|decreto legge]] legalizza la situazione della Fininvest.
Esclusa la cecità, ci sono opinioni contrastanti sul motivo che la spinge a non chiedere il divorzio. Forse non si voglia accontentare di una sola metà del patrimonio e aspetti la morte del nano per poi uccidere anche il figlio e diventare il nuovo boss???


Il gruppo Fininvest riesce perciò, seppur con strumenti non legali per la legislazione di quegli anni, a spezzare l'allora monopolio televisivo [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]]. Nel [[1990]] fu la [[Legge Mammì]] a stabilizzare le situazione presente rendendo definitivamente legale la diffusione a livello nazionale di programmi radiotelevisivi privati.
Nel frattempo oltre a tutti gli italiani se la ridono di gusto anche le nostre nuove ministre che tengono numerose riunioni sulle abilità amatorie del Cavaliere. Viene spesso invitata anche la moglie ma non ha mai potuto partecipare a causa del palco che le impedisce di attraversare la porta.


Negli anni seguenti il gruppo si diffonde in [[Europa]]: in [[Francia]] fonda, nel [[1986]], [[La Cinq]] (chiusa nel [[1992]]), in [[Germania]], nel [[1987]], [[Tele 5]] (si legge ''Telefünf''; chiuderà nel [[1992]], per poi riaprire nel [[2002]]), in [[Spagna]] [[Telecinco]] (fondata nel [[1990]] e ancora oggi attiva).
Quando fanno sesso lei ama stare sopra di lui, in modo da poter appoggiare il suo enorme seno naturale sul suo scalpo. Eccitante dice. Mah!
Come tutti i vecchi [[puttaniere|puttanieri]], anche Silvio dichiara di non aver mai [[Prostituzione|pagato una donna]]. L'unico motivo che ci spinge a credergli, è l'abitudine di Silvio ad usare soldi altrui... In pratica le mignotte gliele paghiamo noi.


==== Aspetti controversi delle attività nel campo televisivo ====
=== I figli ===
La creazione di un gruppo di canali televisivi appariva di fatto in contrasto con la legge in vigore e con le sentenze della [[Corte costituzionale della Repubblica italiana|Corte costituzionale]] che, sin dal [[1960]] ([[s:Sentenza della Corte costituzionale n.59/1960|n. 59/1960]]), aveva mostrato il suo orientamento in materia. Un tema ripreso anche dal più recente [[s:Sentenza della Corte costituzionale n.148/1981|pronunciamento del 1981]], dove veniva riaffermata la mancanza di costituzionalità nell'ipotesi di permettere ad un soggetto privato il controllo di una televisione nazionale, considerando questa possibilità, visti gli spazi limitati a disposizione, come una lesione al diritto di libertà di manifestazione del proprio pensiero, garantito dall'articolo 21 della [[Costituzione italiana|Costituzione]].
Dei tre di secondo letto, due hanno preso fortunatamente dalla madre, ma con Barbara purtroppo la natura non è stata altrettanto compassionevole. I due di primo letto, invece, hanno preso fortunatamente da un vecchio [[vicino]] di casa.


Tre [[Pretore (ordinamenti moderni)|pretori]] da [[Roma]], [[Milano]] e [[Pescara]] intervennero il [[16 ottobre]] [[1984]], disponendo - in base al codice postale dell'epoca - il sequestro nelle regioni di loro competenza del sistema che permetteva la trasmissione simultanea nel Paese dei tre canali televisivi. In conseguenza di ciò e per protesta, le emittenti Fininvest interessate dal provvedimento apposero sul video un messaggio, rinunciando a trasmettere la programmazione canonica.
== Controversie ==
[[File:Berlusconi.jpg|right|thumb|150px|Silvio punta il dito contro il colpevole. Lui vorrebbe costituirsi, ma una speciale legge glielo impedisce.]]


Dopo quattro giorni, il 20 ottobre 1984, il [[governo]] di [[Bettino Craxi]] intervenne direttamente nella questione aperta dalla [[magistratura]], emanando un [[decreto legge]] in grado di rimettere in attività il gruppo. Ma il 28 novembre il [[Parlamento]], invece di convertirlo in legge, lo rifiutò, giudicandolo incostituzionale e permettendo alla magistratura di riprendere l'azione penale contro Fininvest. Craxi varò quindi il 6 dicembre 1984 un nuovo decreto, ponendo al Parlamento la [[questione di fiducia]], che ottenne. La Corte Costituzionale esaminò la legge <!-- n.10/1985 --> solo tre anni dopo<!-- Sentenza n. 826/1988 -->, mantenendola in vigore, ma sottolineandone la dichiarata transitorietà<!--cfr. Massima n. 11990 -->.
C'è chi afferma che Berlusconi sia di sinistra, dichiarando lui che un buon cattolico non può essere di sinistra. Avendo lui più di una famiglia, può essere considerato un buon cattolico? Secondo il [[Vatikan]] la risposta è sì, in quanto chiunque voti più a sinistra di FI viene scomunicato.


L'approvazione del provvedimento fu da alcuni giustificata nella stretta e mai celata amicizia tra [[Bettino Craxi]] e Silvio Berlusconi. Secondo altri, invece, il disegno di modernizzazione del Paese del segretario socialista passava per lo scardinamento del monopolio culturale che - attraverso la RAI - era esercitato dalla Democrazia cristiana sulla programmazione radiotelevisiva nazionale; l'oligopolio a cui si giunse, però, probabilmente non corrispondeva alla ''ratio'' con cui la Corte costituzionale nel 1976 (invocando l'articolo 21 della Costituzione) aveva ammesso ''a latere'' della concessionaria pubblica un sistema plurale di molteplici reti, distribuite sul territorio a livello esclusivamente locale.
Frange estremiste del Tg3 sostengono comunisticamente che Berlusconi abbia contatti con Satana, ma Silvio nega qualsiasi amicizia rossa.


Il rapporto con Craxi fu documentato nell'archivio dell'ex-presidente del Consiglio, in cui fu trovata anche una lettere a firma di Berlusconi:
Frange estremiste delle Micro Machines dichiarano che Berlusconi sia in realtà una Cadillac del 1962 dopo un brutto incidente.
{{Quote|Caro Bettino grazie di cuore per quello che hai fatto. So che non è stato facile e che hai dovuto mettere sul tavolo la tua credibilità e la tua autorità. Spero di avere il modo di contraccambiarti. Ho creduto giusto non inserire un riferimento esplicito al tuo nome nei titoli-tv prima della ripresa per non esporti oltre misura. Troveremo insieme al più presto il modo di fare qualcosa di meglio. Ancora grazie, dal profondo del cuore. Con amicizia, tuo Silvio.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/archivio-craxi/archivio-craxi/archivio-craxi.html Il Psi, il governo, Tangentopoli ecco le carte dell'archivio Craxi - Repubblica.it]</ref>}}


Nel [[1990]] con la [[legge Mammì]] si tornò a legiferare in materia e fu stabilito che non si poteva essere proprietari di più di tre canali<!--art. 15-->, non introducendo però limiti che compromettessero l'estensione assunta dalle reti di Berlusconi. L'approvazione della legge rinnovò forti polemiche e cinque ministri del [[Governo Andreotti VI|Governo Andreotti]] si dimisero per protesta. Berlusconi, essendo state decise anche norme volte a impedire posizioni dominanti contemporaneamente nell'editoria di quotidiani, venne costretto a cedere le proprie quote della società editrice de ''[[Il Giornale]]'', che vendette al fratello Paolo.
La moglie, rivedendolo in casa dopo che si era trapiantato i capelli, ha detto che non aveva richiesto nessun idraulico.


Nel [[1994]], una nuova sentenza della Corte (la [[s:Sentenza della Corte costituzionale n.420/1994|n. 420]]) dichiarò incostituzionale parte della legge, richiamando la necessità di porre limiti più stretti nella concentrazione di possedimenti in campo mediatico.
[[Qualcuno]] sostiene che [[nessuno]] al mondo abbia più capelli di lui. Tuttavia [[nessuno]] smentisce.


===== La legge Gasparri e il lodo Retequattro =====
== Problemini giudiziari ==
{{vedi anche|Lodo Retequattro|Legge Gasparri}}
{{vedianche|Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi}}
La situazione di [[Retequattro]] è incerta dalla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]], dove si iniziò a discutere di concentrazione dei mezzi di informazione, in seguito all'acquisto della Mondadori da parte di Fininvest. Tale situazione perdura tutt'oggi nonostante la giurisprudenza si è pronunciata in più occasioni sulla destinazione del canale, il quale avrebbe dovuto migrare dal sistema analogico a quello digitale e le cui frequenze analogiche sarebbero dovute passare ad un diverso concessionario, vincitore legittimo della gara d'appalto: [[Francesco Di Stefano]], proprietario dell'emittente televisiva [[Europa 7]] .
[[File:Silvio Berlusconi scappa dal Duomo di Milano.jpg|right|320px|thumb|"Cribbio, va bene la miniatura, ma questo è troppo!"]]
Con la [[legge Gasparri]] Retequattro ha potuto invece continuare a trasmettere in chiaro senza risolvere la succitata discriminazione. Tale legge a luglio 2006 è stata bocciata dall'Unione Europea, che ha chiesto all'Italia di cambiare le regole sulla tv, altrimenti scatterebbe una multa di 300.000 euro al giorno.<ref>{{cita web|url= http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/politica/legge-gasparri/parte-infrazione/parte-infrazione.html|titolo= Legge Gasparri, la Ue avvia la procedura d'infrazione|editore= La Repubblica|data= 19-07-2006}}</ref>
* 1970 - '''Mancato pagamento del biglietto sul rapido Rimini-Bologna''' (Assolto perché il controllore era un comunista)
* 1972 - '''Schiamazzi notturni''': cantava ''Torna a Surriento'' alle quattro del mattino a piazza San Babila (Prescritto)
* 1976 - '''Atti osceni in luogo pubblico''': si toccava osservando un manifesto di [[Veronica Lario]] (Assolto ma condannato a sposare la Lario)
*1981 - '''Associazione sovversiva''', si iscriveva alla bocciofila P2 di Castiglion Fibocchi. (Assolto perché non sapeva giocare a bocce)
*1986 - '''Aggiotaggio''', tentava di comprare ''Il Corriere della Sera''. (Assolto perché non sapeva leggere)
*1992 - '''Falso in bilancio''', faceva la cresta sulla spesa per ricavare i soldi per comprare i dischi di [[Franco Califano]]. (Prescritto grazie al ''Lodo Califano'')
*1996 - '''Traffico di valuta''', portava franchi di cioccolato dall'Italia alla Svizzera. (Assolto raccontando la barzelletta nella quale ci sono: uno svizzero, un americano e un napoletano...)
*2000 - '''Falsa testimonianza''', Durante un'udienza in tribunale, dichiarava di essere più virile di [[Rocco Siffredi]] (Assolto per prescrizione - il giudice ha riso per più di cinque anni)
*2001 - '''Corruzione''', pagava (con la carta di credito di [[Adriano Galliani|Zio Fester]]) una cenetta con annessa mignotta all'arbitro di Milan-Cesena (Prescritto perché la mignotta era un trans)
*2008 - '''Disturbo alla quiete pubblica''', Alzava il volume dello stereo a tutto volume così che il suo album inciso con [[Mariano Apicella]], ''La vita è 'nu babbà'' si sentiva da Villa Certosa a Villa San Giovanni (Prescritto in virtù del ''Lodo Apicella'')
*2009 - '''Atti osceni in luogo pubblico''', si autoaccusava di aver copulato pubblicamente e per sei ore con dieci pulzelle. Assolto perché nessuno gli ha creduto.


Berlusconi continua ad operare nel settore (tramite l'azienda [[Mediaset]]) con concessioni a valenza transitoria.
*2009 - Per risolvere i suoi problemi giudiziari, il Cavaliere ha ricorso prima al Lodo Schifani (bocciato perché incostituzionale), e poi al Lodo Alfano (identico e quindi ri-bocciato perché incostituzionale); infine ha pertanto deciso di raccogliere le [[Sfere del Drago]] perché gli fosse concessa l'immunità contro i giudici comunisti. La risposta del [[Drago Shenron]], documentata da Emilio Fede nella puntata n. 666 di "Dragonball PdL", è stata: "Sti cazzi". Proprio per questo, Sua Nanezza ha intentato causa al Supremo, con l'accusa di essere una spia comunista proveniente dalla colonia sovietica di Namecc. In risposta a tale calunnia, i Guerrieri Z hanno organizzato un corteo di protesta contro Silvio Berlusconi ed in supporto del Supremo, cui hanno partecipato anche numerosi giudici, intonando all'unisono "Meno male che Shenron c'è!"


=== Editoria e altri media ===
Nonostante alcuni (i giudici cattivoni comunisti, e i loro complici i collaboratori di giustizia) sostengano che Berlusconi sia mafioso, l'accusa è falsa. Il cavaliere non è assolutamente schierato dalla parte della [[Mafia]], ma è uno statista equilibrato e super partes, con un alto senso morale dell'amicizia, come sanno bene gli amici degli amici. Ha infatti appoggiato ad esempio il politico camorrista Nicola Cosentino allo stesso modo del mafioso [[Totò Cuffaro]], e dopo la monnezza a [[Napoli]], ha provveduto per equità a riempire di spazzatura anche [[Palermo]]. Possiamo quindi rassicurare la [[Camorra]] che non ci sarà danneggiata dai favoritismi.
Nel campo editoriale diventa, ed è, il principale editore italiano nel settore libri e periodici; nel [[gennaio]] [[1990]] acquisisce la maggioranza azionaria di [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] (in cui è confluita negli [[anni 1990|anni novanta]] la [[Silvio Berlusconi Editore]], fondata dal magnate milanese negli [[anni 1980|anni ottanta]] e attiva nella stampa periodica, e che comprò ''[[Tv Sorrisi e Canzoni]]'') con una manovra che causerà un contenzioso (vedi [[Lodo Mondadori]]) e la [[Giulio Einaudi Editore]] (comprata dalla prima), e di alcune rilevanti case minori ([[Elemond]], [[Sperling & Kupfer]], [[Grijalbo]], [[Le Monnier]], [[Pianeta scuola]], [[Frassinelli]], [[Electa Napoli]], [[Riccardo Ricciardi editore]], [[Editrice Poseidona]]).


Nel campo della distribuzione audiovisiva, Berlusconi è stato socio dal [[1994]] al [[2002]], attraverso Fininvest, di [[Blockbuster]] Italia. Controlla inoltre il gruppo [[Medusa Film]].
=== Sondaggio ===


Nel [[2007]], Berlusconi, tramite Trefinance (una controllata del gruppo [[Fininvest]]), ha finanziato [[OVO s.r.l.]], una media company il cui progetto è realizzare una enciclopedia video formata da centinaia di brevi clip di carattere enciclopedico (storia, fisica, arte, letteratura, biografie, ecc.); uno dei canali della stessa doveva chiamarsi OVOpedia.
<poll>
Pensi che Berlusconi sia onesto?
Certo che è onesto: mi ha appena pagato 600 mila dollari per testimoniare la sua onestà al processo.
Ho paura a rispondere sinceramente: se lo faccio il colore dei miei calzini verrà sputtanato in diretta tv.
Sì che è onesto: Emilio Fede lo ha appena detto su Rete 4.
Minchia, Berlusconi non esiste: un'invenzione dei giornalisti è.
Berlusconi è ''diversamente'' onesto.
Berlusconi è onesto e vuole solo riparare i torti di Robin Hood; quindi ruba ai poveri, per dare a se stesso.
Ancora con le insinuazioni delle toghe rosse?! In base alla nuova legge che abbiamo approvato, Berlusconi è onesto.
</poll>


Il progetto, sebbene non fosse ancora stato reso pubblico (il lancio era previsto nel primo trimestre del 2009), è stato accusato di [[revisionismo storiografico|revisionismo]], perché sarebbe stato teso a controbattere la storiografia dominante che secondo Berlusconi sarebbe controllata dalla [[sinistra (politica)|sinistra]]; la società è attualmente in liquidazione.<ref>http://www.ilbenecomune.net/2008/ovopedia-la-prima-enciclopedia-storica-in-videoclip-secondo-verso-berlusconiano/</ref>
== Amici ==
[[File:silvio-scope.jpg|right|200px|thumb|Una schermata del ''Silvio-scope'', il rivoluzionario sistema che permette di conoscere il prezzo di qualsiasi uomo.]]
[[File:Singing.jpg|thumb|right|200px|Il nuovo spettacolo messo in scena in fretta e furia dalla Compagnia teatrale del Nano.]]


=== Grande distribuzione e assicurazioni ===
<!-- NON NE AGGIUNGERE PIÙ!!! -->
Berlusconi effettua anche investimenti nel settore delle grandi distribuzioni, acquisendo il gruppo [[Standa]] dalla [[Montedison]] nel [[1988]] e i [[Supermercati Brianzoli]] dalla famiglia Franchini nel [[1991]]. Nel [[1995]] il gruppo Standa vende Euromercato al gruppo [[Promodès]]-[[Supermercati GS|GS]].
[[Immagine:Logo-standa-fininvest1.PNG|thumb|left|Logo [[Standa]] con lo slogan "La casa degli italiani"]]
Nel [[1998]] scorpora e vende il gruppo Standa; la parte "non alimentare" al gruppo [[Coin]] e la parte "alimentare" a [[Gianfelice Franchini]], ex proprietario dei Supermercati Brianzoli. A tal proposito Berlusconi dichiarerà in seguito di esser stato costretto a vendere la Standa successivamente alla sua entrata in [[politica]], affermando che in [[Comune|comuni]] gestiti da giunte di [[centrosinistra]] non gli concedevano le necessarie autorizzazioni per aprire nuovi punti vendita. Secondo i critici di Berlusconi l'acquisizione e la successiva vendita della Standa sarebbe stata determinata dalla volontà di creare una liquidità per il gruppo Fininvest, che attraversava un difficile periodo tra il [[1990]] e il [[1994]] (egli stesso aveva asserito di essere esposto con le banche per una cifra in lire di diverse migliaia di miliardi).<ref>
{{Cita news
|lingua =
|autore = Ettore Livini
|url = http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/politica/berincassa/berincassa/berincassa.html
|titolo = Berlusconi incassa 141 milioni Nel 2005 dividendi raddoppiati
|pubblicazione = la Repubblica
|giorno = 23
|mese = 02
|anno = 2006
|pagina =
|accesso = 19-12-2006
|cid =
}}
</ref>


Il Gruppo Fininvest, con le partecipazioni nelle società [[Mediolanum (azienda)|Mediolanum]] e [[Programma Italia]], ha una forte presenza anche nel settore delle [[assicurazione|assicurazioni]] e della vendita di prodotti finanziari.
* [[Romano Prodi]]
* [[Walter Veltroni]]
* [[Bernardo Provenzano]]
* [[Vittorio Mangano]]
* [[Marcello Dell'Utri]]
* Licio Gelli (Compagno di merende e "Gran Maestro Mafioso" ai tempi della scuola privata "Liceo Paritario Loggia P2")
* [[Mariastella Gelmini]]
* [[Umberto Smaila]]
* [[Omino Silvio]] (fratello dell'Omino Sentenzioso)
* [[Totò Riina]]
* [[Joker]]
* Il [[Dragon Ball|Comandante Red del Red Ribbon]] (vanno spesso a Gardaland senza pagare perché più bassi di un metro)
* [[Cesare Previti]]
* [[Gianni Baget Bozzo]]
* [[Wikipedia]]
* L'[[ano]] degli italiani
* [[Renato Schifani]]
* [[Sandro Bondi]] (amico e attuale amante)
* [[Mussolini]]
* Il [[bisturi]]
* [[Emilio Fede]]
* [[Tu]]
* [[Satana]]
* [[Antonio Bassolino]] (Totonno a' Fetamma)
* [[Cthulhu]]
* Il chirurgo dei trapianti di capelli
* [[Bruno Vespa]]


=== Sport ===
<!-- NON NE AGGIUNGERE PIÙ!!! -->
Dopo un iniziale interessamento all'acquisto dell'Inter<ref>Gino Bacci, ''Berlusconi, il premier e il mister'', Eco libri, 2004</ref>, dal [[20 febbraio]] [[1986]] Silvio Berlusconi è proprietario dell'[[Associazione Calcio Milan]], club [[calcio (sport)|calcistico]] del quale resse la presidenza dal giorno dell'acquisto fino al [[21 dicembre]] [[2004]], quando lasciò la carica a seguito dell'approvazione di una legge disciplinante i conflitti d'interesse. Ha ricoperto di nuovo la carica dal [[15 giugno]] [[2006]] all'aprile [[2008]] quando è stato rieletto alla presidenza del Consiglio dei ministri.


Sotto la sua gestione, l'AC Milan si è laureato 7 volte [[Campionato italiano di calcio|campione d’Italia]], 5 volte [[UEFA Champions League|campione d’Europa]] e 3 volte [[Coppa Intercontinentale (calcio)|campione del mondo]]; ha vinto inoltre 5 [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppe nazionali]] e 5 [[Supercoppa UEFA|europee]] nonché una [[Coppa Italia (calcio)|Coppa Italia]]. L'unico trofeo ufficiale che non è stato vinto durante la sua gestione è stata la [[Coppa UEFA]], ora [[Europa League]], dove in quattro partecipazioni la squadra ha ottenuto, come migliore risultato, una semifinale. Da notare che le quattro eliminazioni in questa competizione sono avvenute tutte contro le squadre che poi hanno perso in finale.
[[File:Berlusconi_Televisoni.gif|thumb|right|200px| "[[ma anche no|La televisione italiana è comunista!]]"]]


Nei primi [[anni 1990|anni novanta]], Berlusconi estese l’attività sportiva del Milan, cambiandone il nome in Athletic Club (per mantenere l’acronimo) e trasformandolo in società polisportiva, costituita comprando i titoli sportivi di società lombarde di varie discipline quali [[baseball]], [[rugby]], [[hockey su ghiaccio]], [[pallavolo]], e acquistando per importi mai visti in precedenza i migliori giocatori a disposizione. La polisportiva si sciolse nel [[1994]], dopo la vittoria elettorale, e le squadre in essa accorpate ([[Amatori Rugby Milano|Amatori Milano]] di rugby, [[Gonzaga Milano]], già Mantova, di pallavolo, [[Hockey Club Devils Milano|Devils Milano]] di hockey e [[Baseball Milano]]) seguirono destini diversi.
== Nemici ==
[[File:prodi dito medio.jpg|thumb|right|152px|[[Romano Prodi|Lui]] vorrebbe pulire il culo al Berlusca (con la carta vetrata non abrasiva).]]


=== Assetto societario ===
<!-- NON NE AGGIUNGERE PIÙ!!! -->
{{cn|In seguito all'entrata in politica Silvio Berlusconi ha lasciato la gestione delle società in suo possesso ai suoi familiari, rimanendo tuttavia proprietario di quote in diverse aziende}}.


Nel [[2010]] Forbes stima tutto il patrimonio del Cavaliere in 9,0 miliardi di dollari americani. Questa stima è fatta tenendo conto che Silvio Berlusconi risulta in possesso del 99,5% delle azioni della società Dolcedrago [[Società per azioni|S.p.A]] (il restante 0,5% è diviso in parti uguali tra i figli [[Marina Berlusconi|Marina]] e [[Piersilvio Berlusconi|Piersilvio]])<ref name=graficogruppo>{{cita web|http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/infografica/200905articoli/43421girata.asp|lastampa.it|13-05-2009}}</ref>. La Dolcedrago possiede e gestisce le principali proprietà immobiliari di Berlusconi, tra cui la [[Villa San Martino]] ad [[Arcore]], due ville a [[Porto Rotondo]] (le confinanti Villa Certosa e Villa Stephanie), una a [[Macherio]], [[Lesa]], [[Lesmo]] e alle [[Bermuda]]. La Dolcedrago S.p.A controlla anche le quote di maggioranza di altre piccole e medie società immobiliari italiane e detiene il totale controllo della [[Videodue]] [[Società a responsabilità limitata|S.r.l]], società che gestisce i diritti di 106 film.<ref name=graficogruppo>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2009/maggio/04/Dolcedrago_controllo_delle_ville_co_8_090504001.shtml|corriere.it|13-05-2009}}</ref>
*La [[Costituzione Italiana]]
*La [[Toghe_rosse|Magistratura]]
*La [[Guardia di Finanza]]
*Gli [[studente universitario|Studenti Universitari]] (tranne il 99,9% dei Bocconiani)
*Il [[Conflitto di interessi]]
*L'[[intelligenza]]
*Il [[diritto]]
*L'uguaglianza
*L'informazione
*L'onestà
*La [[Rai]]
*[[Antonio Di Pietro]]
*[[Massimo Tartaglia]]
*[[Martin Schulz]]
*La [[moglie]]
*[[Io]]
*[[Marco Travaglio]]
*[[Michele Santoro]]
*I [[Power Rangers]], specialmente quello [[rosso]]
*La Kriptonite
*Gli [[alieni comunisti]]
*[[Daniele Luttazzi]]
*La [[calvizie]]
*L'altezza
*[[Death Note|Light Yagami]] che, come risaputo, perseguita i criminali.
*[[Phoenix Wright]], il servitore della giustizia eterna
*[[Nonciclopedia]]
*[[Dio]], dopo essersi accorto del grave errore fatto


Silvio Berlusconi possiede inoltre il 61% di [[Fininvest]]<ref name=graficogruppo/>. La quota restante è nelle mani dei cinque figli (7,65% a testa per Marina e Piersilvio e 7,143% a testa a Barbara, Eleonora e Luigi). Fininvest controlla a sua volta Mediaset (38%), Mondadori (50%), A. C. Milan (100%), Mediolanum (35%) e Teatro Manzoni (100%).
<!-- NON NE AGGIUNGERE PIÙ!!! -->


Intestati alla persona di Silvio Berlusconi risultano inoltre cinque appartamenti a [[Milano]] (di cui uno in comproprietà), un terreno in [[Antigua e Barbuda]]<!-- c'era scritto "ad Antigua", ma non era chiaro se si trattava dello stato o dell'isola che allo stato appartiene --> e tre imbarcazioni di varie dimensioni.<ref name=graficogruppo/>


== Curiosità ==
== Attività politica ==
=== Gli inizi e il sostegno al Partito Socialista Italiano ===
{{Curiosità}}
[[File:Berlusconi Foto Segnaletica.jpg|thumb|right|200px|Belusconi dopo l'[[Fine del Governo Berlusconi|Apocalisse]], in una foto segnaletica dell'epoca]]
[[File:Berlusconi 1984.jpg|thumb|200px|Silvio Berlusconi nel [[1984]] insieme a [[Bettino Craxi]], allora a capo del governo italiano]]
Le primissime prese di posizione politiche di Berlusconi in pubblico risalgono al luglio [[1977]], allorché sostenne la necessità che il [[Partito Comunista Italiano]] (che l'anno precedente aveva superato il 34% dei voti) "rimanesse confinato all'opposizione dall'azione di una [[Democrazia Cristiana]] trasformata in modo da recuperare al governo il [[Partito Socialista Italiano]]"<ref name="berlusconicraxi">[http://www.esmartstart.com/_framed/50g/berlusconi/inchiesta/cap3.2.htm Il periodo socialista di Silvio Berlusconi]</ref>, alla segreteria del quale era asceso nel luglio del [[1976]] il suo amico [[Bettino Craxi]]. L'incontro tra i due era stato propiziato nei primi anni settanta dall'uomo di fiducia di Craxi, l'architetto milanese [[Silvano Larini]]. Craxi e il PSI mostreranno per tutti gli anni successivi una significativa apertura verso le TV private, culminata con il varo del cosiddetto "[[decreto Berlusconi]]" del 16 ottobre 1984 e con la sua reiterazione attraverso il "Berlusconi bis" nel successivo 28 novembre.
[[File:Berlusconi cherubino.jpg|thumb|200px|right|[[Personaggi_di_Neon_Genesis_Evangelion#Adults_only_.28non_leggere_se_in_terapia_di_qualunque_tipo.29|Qualcuno]] sospetta che sia persino una [[Angelo|creatura angelica]]...]]
[[File:Mara Carfagna su lunghezza fava Berlusconi 2.jpg|right|thumb|200px|Un [[Mara Carfagna|componente del governo]] mentre snocciola facile ironia riguardo le dimensioni del suo membro.]]
[[File:Berlusconi escort.jpg|right|thumb|200px|Una escort sviluppa foto sul suo più fedele ed affezionato cliente.]]
*Il suo cervello è come un elettrone: di massa trascurabile.
*Se si digita "[[merda]]" su [[Google]], apparirà come primo risultato un suo video. [http://www.google.it/search?hl=it&q=merda&btnG=Cerca+con+Google&meta= Clicca qui].
*Come sopra, se invece di "[[merda]]" si digita "buffone", il suo cognome farà capolino già dal primo risultato, sempre seguito dall'immancabile pagina di [[Wikipedia]] dedicata al termine in questione. [http://www.google.it/search?hl=it&q=buffone&btnG=Cerca+con+Google&meta= Clicca qui].
*Nano Silvio è capace di trasformare l'acqua in vino.
*Silvietto è così pieno di silicone che galleggia anche in verticale (è a lui che si è ispirato Gesù...).
*Si deve a lui la diffusione della frase: "Mi sono fatto da solo" con la quale ha dato un grande insegnamento alle generazioni future che già da tempo osano profanare tale passo biblico sostenendo che sono uomini che si fanno... da soli... senza manco usare il laccetto.
*Berlusconi è diversamente onesto.
*Berlusconi è stato a lungo in lizza per il ruolo di protagonista nel famoso videogioco President Evil.
*È il più importante esponente dei Cavalieri della Tavola Rotonda: con la carica di "Condottiero del [[PDL|Polo delle Libertà]]" ha fermato lo strapotere dell'[[comunismo|Impero rosso]] nel nostro paese, l'[[Italia]].
*Di lui si sa che possiede un esercito privato di Pinguini De Longhi, con cui ha vinto moltissime battaglie, tra cui quella di Trafalgar assieme all'ammiraglio [[Nelson Dida]] e la [[Guerre pubiche|prima guerra punica]].
*Possiede una squadra di [[calcio]] chiamata [[Milan]] ed ha messo a dirigerla [[Adriano Galliani|Fester Addams]], solo per poter dire che il dirigente del Milan ha meno capelli di lui.
*Il presidente Berlusconi è il presidente di tutti, infatti ha processi in atto con metà della popolazione italiana.
*È il maggior esponente del movimento relativo al [[bla bla bla]]...
*È una delle menti dietro il [[Grande Complotto Internazionale]].
*Ha tentato di comprare la multinazionale [[Mastercard]], così avrebbe potuto dire "Comprare l'Italia, qualche milionuccio, con Mastercard. Sapere che l'Italia pensa che questo sia giusto, non ha prezzo."
*Molte persone considerano Berlusconi una persona così importante che molte persone vorrebbero pulirgli il culo con il dito medio.
*Di recente ha partecipato a un match di boxe contro [[Romano Prodi|Mortadella]].
*Silviuccio era molto legato alla madre, che secondo 40 milioni di italiani sarebbe morta [[vergine]].
*Manipolatore della mente, ha fatto dell'immagine e dell'informazione i cardini principali su cui poggia il suo benessere.
*Recentemente ha rilasciato una dichiarazione secondo cui sostiene che in Italia occorrerebbe un soldato per ogni piacente donna presente sul territorio. Come si può interpretare tale dichiarazione? Le belle donne le proteggiamo, le brutte che si arrangino.
*Il governo ha preservato gli spermatozoi del giovane Silvio. Nonappena morirà, ne verranno creati molti altri.
*L'unico uomo che può abbattere Silvio è Superman.
*Per prevenienza, i capelli di Silvio contengono kryptonite.
*Si dice sia un bravo burattinaio, famoso per la sua destrezza a maneggiare il pupazzo Emilio Fede, a strumentalizzare i telegiornali, ed usare i mezzi d'informazione per attaccare la chiesa, in modo da avere il loro favore.
*Ha ispirato un personaggio dei cartoni animati, il celeberrimo Plancton, nemico di [[Spongebob]].
*Non gli è mai stato consegnato un tapiro (a Prodi sì)
*Non è stato quasi mai intervistato da ''Le Iene'', al contrario dei suoi rivali politici (e l'unica volta che è successo ciò è stata STRANAMENTE l'ultima...).
*Detiene il record mondiale di processi subiti, ben 5678, sempre prescritto.
*Ha subito 10 by-pass al cuore.
*Secondo un famoso luogo comune, i [[negri]] sono fortissimi a [[basket]]. Ma per Silvio non esistono negri, solo persone abbronzate: quindi, dopo un'estate passata al sole, [[tu]] sei fortissimo a basket.
*Quest'anno il record di [[messaggi subliminali]] è stato... detenuto da '''Silvio Berlusconi'''.
*È l'unico capace di rendere costituzionale una legge anticostituzionale.
*Gli piacerebbe tanto se Fiammetta della timtribù al prossimo concerto pop suonasse il flauto. Perché lui ha fiuto nel scoprire le giovani talenti italiane. Come [[Maria De Filippi]].
*Recentemente in una conferenza ha dichiarato di aver pagato i giudici, poi si accorse dell'errore e pensò ''"Non è vero che io ho pagato i giudici... ho pagato pure altra gente!!!"''.
*Berlusconi presenta una curiosa allergia verso le statuette del [[Duomo di Milano]]: al solo contatto gli sanguina tutta la faccia e gli si rompono i denti.
*Il gruppo Brutal Metal [[Cannibal Corpse]], ha dedicato una canzone al Cavaliere, intitolata "Cathedral Smashed Face"


Nel corso degli anni ottanta e fino al [[1992]], Berlusconi sosterrà sui suoi network con molteplici spot elettorali il PSI e l'amico Bettino. Nel 1984, Craxi è padrino di battesimo di [[Barbara Berlusconi]]. Nel 1990, alla celebrazione del matrimonio tra [[Veronica Lario]] e Silvio Berlusconi, Anna Craxi (moglie del leader socialista) e [[Gianni Letta]] sono i testimoni di nozze per la sposa, mentre Craxi e [[Fedele Confalonieri]] lo sono per lo sposo.<ref>''[http://archiviostorico.corriere.it/1995/novembre/24/Silvio_non_rinnega_mai_gli_co_8_9511242321.shtml Silvio non rinnega mai gli amici]'', da ''[[Il corriere della Sera]]'' del 24 novembre 1995.</ref><ref>[http://www.giannivattimo.it/menu/libro_berl.html Vita di Berlusconi - Cronologia], da giannivattimo.it.</ref> Come ulteriore testimonianza della vicinanza di Berlusconi a Craxi, va ricordata la realizzazione di uno spot televisivo di ben 12 minuti, girato dalla regista [[Sally Hunter]]<ref>''[http://archiviostorico.corriere.it/1992/marzo/13/Berlusconi_testimonial_per_Craxi_co_0_92031316422.shtml Berlusconi testimonial per Craxi]'', Corriere della Sera, 13 marzo 1992].</ref> e presentato nella primavera del 1992 per essere trasmesso sulle emittenti di Berlusconi nel corso della campagna elettorale, nel quale compare lo stesso Berlusconi vicino ad un pianoforte che, commentando l'esperienza dei governi presieduti da Bettino Craxi (1983-1987), dichiara: {{Quote|Ma c'è un altro aspetto che mi sembra importante, ed è quello della grande credibilità politica di quel governo. La grande credibilità politica sul piano internazionale, che è - per chi da imprenditore opera sui mercati - qualcosa che è necessario per poter svolgere un'azione positiva in ambienti anche politici sempre molto difficili per noi italiani, e qualche volta addirittura ostili.<ref name="berlusconicraxi"/>}} In più occasioni, inoltre, Craxi, nel suo ruolo di presidente del Consiglio, affiderà sue esternazioni alle reti di Berlusconi e ignorerà la TV di stato.
== Denominazioni ==
[[File:Silviospartaaaaaaaa.jpg|right|thumb|250px|Berlusconi in campagna elettorale.]]
[[File:Silvio Berlusconi vagina.jpg|right|thumb|250px|Questa è la dimostrazione che Silvio non lo mette nel culo agli italiani... A lui piace soltalto la [[figa]].]]
Il soggetto si è procurato negli anni numerosi titoli, tutti meritatissimi.<br/>
Ecco una breve lista.<br/>
Riassumendo:
*[[Dio]]
*Silvio Provenzoni
*Pirluscone
*Burlesconi
*Psico-nano malefico
*Portatore sano di democrazia
*Truffolo
*Frottolo
*Portatore nano di democrazia
*Unto del Signore
*Il signore dei tranelli
*Napoleone
*L'ottavo nano
*Psiconano
*Bubusettete
*Berluscon de' Berlusconi
*Papi
*Presidente operaio
*Pallino gonfiato
*Nano pelato
*Bandana
*Sua impunità
*Plastic-face
*Sua emittenza
*Al Tappone
<!-- NON NE AGGIUNGERE PIÙ!!! -->


Infine, nell'ultimo periodo politico di Craxi (autunno del [[1993]]), in occasione dell'ennesima [[autorizzazione a procedere]] avanzata dalla magistratura contro Craxi e respinta dalla [[Camera dei deputati|Camera]], Berlusconi espresse pubblicamente la propria solidale soddisfazione.
== La prima pagina del vangelo di san Silvio ==
[[File:Google_ricerca_Berlusconi.png‎|right|thumb|300px|Oh beh, almeno [[Google]] è ottimista sul nostro premier.]]
{{vedianche|Vangelo Apocrifo di Arcore}}
Santo silvio da Arcore
ti porto sempre nel mio cuore;[ora pronobis]


=== La "discesa in campo" ===
Tu che fai sempre tutto in un botto
{{vedi anche|Ingresso in politica di Silvio Berlusconi}}
facci presto vincere al superenalotto; [ora pronobis]
[[File:Bill Clinton, George H. W. Bush, George W. Bush and Silvio Berlusconi.jpg|thumb|250px|right|Tre presidenti degli [[Stati Uniti d'America]] (da sinistra, [[Bill Clinton]], [[George H. W. Bush]] e il figlio [[George W. Bush]]) insieme a Silvio Berlusconi]]


Nel novembre [[1993]], in occasione delle elezioni comunali di [[Roma]], intervistato all'uscita dell'[[Euromercato]] di [[Casalecchio di Reno]], auspicò la vittoria di [[Gianfranco Fini]], all'epoca segretario del [[Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale]], che correva per la carica di sindaco contro [[Francesco Rutelli]].
Tu con la tua grande coscienza
donaci presto l'incontinenza; [ora pronobis]


Nell'inverno del [[1993]], in seguito al vuoto politico che si era formato dopo lo scandalo di [[Tangentopoli]], Berlusconi decide di scendere direttamente in prima persona nell'arena politica italiana. Dall'esperienza dei club dell'Associazione Nazionale Forza Italia, guidati da [[Giuliano Urbani]] e dalla diretta discesa in campo di funzionari delle sue imprese, soprattutto di Publitalia 80, nasce così il nuovo movimento politico [[Forza Italia]], uno schieramento di centrodestra che, nelle intenzioni, deve restituire una rappresentanza agli elettori moderati e contrapporsi ai partiti di centrosinistra. Allo stesso tempo Berlusconi dà le dimissioni da alcuni incarichi di imprenditore presso il gruppo da lui fondato (affidando la gestione ai figli o a persone di fiducia e mantenendone la proprietà).
Tu che ad Obama dici negretto
prendilo a calci e buttalo sul tetto; [ora pronobis]


L'eleggibilità di Berlusconi è anche oggetto di dibattito, in relazione all'articolo 10 della legge n. 361 del [[1957]], secondo cui «non sono eleggibili [...] coloro che [...] risultino vincolati con lo Stato [...] per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica». Nel luglio [[1994]] la [[Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari|Giunta per le elezioni]] (con un terzo dei deputati assenti) respinge a maggioranza tre ricorsi che lamentavano l'illegittimità dell'elezione di Berlusconi.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/21/compatibili_mandato_del_Cavaliere_co_0_9407212114.shtml Compatibili tv e mandato del Cavaliere], [[Corriere della Sera]], [[21 luglio]] 1994.</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1278598 GIUNTA ELEZIONI Si', il Cavaliere era eleggibile], [[la Stampa]], 21 luglio 1994.</ref><ref>[http://www.syloslabini.info/online/?p=419 Noi Berlusconi l’Opposizione], [[Paolo Sylos Labini]], tratto da [[l'Unità]], [[24 novembre]] [[2001]].</ref>
Tu che vuoi fare una buona azione
La stessa questione verrà ridiscussa nell'ottobre [[1996]] dalla Giunta per le elezioni che, a maggioranza, delibererà di archiviare i reclami per "manifesta infondatezza". <ref>{{cita web|url=http://leg13.camera.it/_dati/leg13/lavori/bollet/199610/1017/pdf/16.pdf| titolo=Giunta delle elezioni del 19 ottobre 1996|accesso=22-10-2009|editore=camera.it}}</ref>
alla Fiat mandali in [[cassa integrazione]]; [ora pronobis]


=== Campagna elettorale ed elezioni del 1994 ===
Tu che ami gli italiani
{{vedi anche|XII Legislatura della Repubblica Italiana}}
falli vivere tutti come animali; [ora pronobis]
Sovvertendo le previsioni espresse dai principali quotidiani nazionali,<ref>[http://www.repubblica.it/2004/a/sezioni/politica/festaforza/coccode/coccode.html La Repubblica, "Scende in campo il ragazzo coccodè"]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/27/strappo_del_Cavaliere_co_0_9401277413.shtml Corriere della Sera, "Lo strappo del Cavaliere"]</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1199323 La Stampa, SONDAGGIO CIRM Ppi-Segni e pds al 22%]</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1201336 IL CASO <MESSAGGIO> AL PAESE Il Cavaliere regista di se stesso Trucchi e seduzioni nel giorno del debutto]</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1202829 <FORZA ITALIA> Uno spottino in grigio per il timido Cavaliere]</ref> le [[Elezioni politiche italiane del 1994|elezioni politiche]] del [[27 marzo]] [[1994]] si concludono con la vittoria elettorale di [[Forza Italia]] in corsa con la [[Lega Nord]] di [[Umberto Bossi]] nelle regioni settentrionali e l'[[Movimento Sociale Italiano|MSI]] di [[Gianfranco Fini]] nel resto d'Italia. Negli ultimi mesi di campagna elettorale, alcuni fra i volti più famosi delle reti Fininvest<ref> Tra questi [[Mike Bongiorno]], [[Raimondo Vianello]] e [[Sandra Mondaini]], [[Ambra Angiolini]] e [[Iva Zanicchi]], che in un programma d'intrattenimento della domenica pomeriggio dichiara che la sua mamma voterà per Silvio «perché i ricchi, essendosi già arricchiti, non avrebbero interesse a rubare dalle tasche dei cittadini».</ref> dichiarano in televisione il loro appoggio politico, all'interno dei programmi di intrattenimento da loro condotti, scatenando reazioni che in seguito determineranno l'emanazione delle regole per la cosiddetta ''[[par condicio]]'' elettorale.


La [[Governo Berlusconi I|prima esperienza di governo]] di Silvio Berlusconi, avviata il [[10 maggio]] [[1994]], ha però vita dura e breve, e si conclude nel dicembre dello stesso anno, quando la [[Lega Nord]] ritira l'appoggio al Governo e avvia una violenta campagna ai danni dell'ex alleato Berlusconi, esplicitamente accusato di appartenere alla [[mafia]]<ref>http://www.brianzapopolare.it/sezioni/politica/berlusconi_mafioso_lega_2001feb16.htm</ref>. Il [[22 dicembre]] Berlusconi rassegna le proprie dimissioni al presidente della Repubblica [[Oscar Luigi Scalfaro]]. Al suo posto viene formato un governo tecnico guidato dal [[ministro del Tesoro]] uscente, [[Lamberto Dini]]. Berlusconi, che aveva chiesto invano le elezioni anticipate, non sosterrà il [[governo Dini|nuovo governo]].
Ora pronobis; ma ci devi lasciare, solo senza di te possiamo pensare, Ora pronobis
Negli anni successivi, Berlusconi attribuirà la responsabilità della caduta del suo governo all'inaffidabilità di Bossi.<ref> «Non mi siederò mai più ad un tavolo a cui ci sia il signor Bossi e non sosterrò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno perché è una persona totalmente inaffidabile.» Da una [http://video.google.com/videoplay?docid=6851543285887127277&pl=true intervista televisiva].</ref> In seguito, anche per il riavvicinamento con la Lega Nord in occasione delle [[Elezioni politiche italiane del 2001|elezioni politiche del 2001]], accuserà la magistratura e Scalfaro, il quale, secondo lo stesso Berlusconi, avrebbe indotto Bossi a ritirare l'appoggio all'esecutivo<ref>In un'intervista pubblicata il 9 settembre 2003 sul quotidiano ''La voce di Cremona'' Berlusconi dice «nel 1994 il mio governo è caduto perché mi hanno accusato di corruzione e poi io sono stato assolto in appello e in cassazione, dopo sei anni, per non aver commesso il fatto. Eppure hanno fatto cadere il mio governo con quelle accuse. Perché il capo dello Stato di allora ha chiamato Bossi e gli ha detto "guarda che è sicuro che Berlusconi cada e ti porta con lui nel baratro" e Bossi poi me lo ha raccontato.» (Da [http://www.welfareitalia.it/contents.php?cid=575 welfareitalia.it]).</ref>, compiendo «un [[golpe]]».<ref>«Nel 1994 ci fu un [[golpe]]. Scalfaro disse a Bossi: "Berlusconi è nel baratro, i giudici di Milano lo condanneranno. In quel baratro non finirci anche tu". I giudici di Milano dopo sette anni mi assolsero, ma gli italiani nel frattempo non ci videro più al governo, ma all'opposizione». ([http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/politica/versoelezioni7/cassintegrato/cassintegrato.html repubblica.it Intervista] di Berlusconi a ''[[La Repubblica]]'', 28 gennaio 2006.</ref>


=== Campagna elettorale 1996 e capo dell'opposizione fino al 2001 ===
== Futuro ==
{{vedi anche|XIII Legislatura della Repubblica Italiana}}
Grazie all'utilizzo di ormone somatotropo (che gli ha restituito i capelli persi prima di diventare una divinità) Berlusconi è destinato a vivere molto a lungo, questo ovviamente gli permette di fare programmi a lungo termine, pare infatti che abbia intenzione di diventare prima presidente della repubblica, poi [[papa]] e infine [[Dio]]! Il berlusconismo smettera quindi di essere una forma politica è diventerà una religione! Gli angeli custudi saranno [[Angelino_Alfano|Alfano]] e [[Totò Riina]]. La [[Bibbia]] verrà eliminata e sostituita dal manuale del mafioso perfetto. [[Dio]], [[Gesù]], [[Budda]], [[Allah]] si stanno cagando sotto dalla paura!
Le [[Elezioni politiche italiane del 1996|successive elezioni]] sono vinte da [[L'Ulivo]] (con l'appoggio esterno di [[Rifondazione Comunista]]), la coalizione di [[centrosinistra]] capeggiata da [[Romano Prodi]]. Berlusconi guida l'opposizione di centrodestra fino al [[2001]].


Durante la legislatura collabora con [[Massimo D'Alema]] alla Bicamerale, che si occupa principalmente di riforme costituzionali e giudiziarie (per approfondimenti si veda la voce sulle [[Riforme giudiziarie del centrosinistra#Legislatura 1996-2001|riforme giudiziarie dell'Ulivo]]).
== La fine di Berlusconi ==
Anche con tutta la sua buona volontà, la sag(r)a dell'uomo di Arcore prima o poi dovrà finire. Fermo restando l'augurio al Cavaliere di rimanere in vita almeno fino a che possa essere giudicato da un giudice, della fine di Silvio parla persino una quartina di [[Nostradamus]], e già [[A nessuno importa|circolano vari sondaggi sull'argomento]] (forse richiesti da Lui in persona).


=== Campagna elettorale 2001 e capo del governo fino al 2006 ===
Molto più interessante è l'ipotesi che la [[Mafia]] Siciliana, cara signora dell'isola accanto, si stanchi di lui e gli bruci i peli del sedere prima della beatificazione. Schifani intanto dispensa i doni sul ponte di vicolo Stretto (di [[Messina]]).
[[File:President George W. Bush shakes hands with Italian Prime Minister Silvio Berlusconi.jpg|250px|thumb|left|Silvio Berlusconi nello [[Studio Ovale]] della [[Casa Bianca]] nel 2005 insieme con [[George W. Bush]], allora [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]]]
==Documenti multimediali: Il suo inno personale==
{{vedi anche|XIV Legislatura della Repubblica Italiana}}
<center><youtube width="420" height="260">vIOM407p-eI</youtube></center>
Le [[Elezioni politiche italiane del 2001|elezioni del 2001]] portano alla vittoria la [[Casa delle Libertà]], una coalizione capeggiata da Silvio Berlusconi e comprendente, oltre a [[Forza Italia]], i principali partiti di centrodestra (inclusa la Lega Nord), mentre il centrosinistra si presenta diviso. Durante la campagna elettorale Berlusconi sigla, presso la trasmissione ''[[Porta a Porta]]'' di [[Bruno Vespa]], il cosiddetto [[Contratto con gli italiani]]: un accordo fra lui ed i suoi potenziali elettori in cui si impegna, in caso di vittoria, a realizzare ingenti sgravi fiscali, il dimezzamento della disoccupazione, l'avviamento di centinaia di opere pubbliche, l'aumento delle pensioni minime e la riduzione del numero di reati; impegnandosi altresì a non ricandidarsi alle successive elezioni nel caso in cui almeno quattro dei cinque punti principali non fossero stati mantenuti.
== Galleria: i milleuno volti del Cavaliere ==
<center><gallery caption=widths="180px" heights="200px" perrow="4">
Immagine:Silviobama.jpg|Anche Berlusconi tempo fa era giovane, bello e abbronzato.
Immagine:Berlusconi_fa_kaka.jpg|Berlusconi sostituisce [[Kakà]] nel derby Milan-Inter (segnerà 5 gol dal 90° al 91° minuto).
Immagine:Berlusconi_re.jpg‎|Berlusconi diventa re d'Italia.
Immagine:Politici.jpg|[[Romano Prodi|Mortadella]] tira un gancio all'onnipotente
Immagine:Darthsilvius.jpg|Darth Silvius punta il dito verso la base ribelle di Montecicoria.
Immagine:Madonna1.jpg|Silvio mentre appare alla [[Madonna]].
Immagine:batwings.jpg|Il nuovissimo progetto del nostro leader per la sua propria salvaguardia.
Immagine:Pedobear_Berlusconi.jpg|Dopo il recente scandalo di Silvio Berlusconi e sulla sua storia d'amore con [[Noemi Letizia]] la famiglia [[PedoBear|Pedobear]] si è allargata.
Immagine:BerlusconiBush.jpg|Silvio e [[Bush|George]] sono sempre d'accordo, anche fuori dalla politica.
File:Silvio Berlusconi prima e dopo il restauro mattutino.jpg|Silvio prima e dopo il restauro mattutino.
File:Silvio Berlusconi dopo esperimento genetico.jpg|Silvio Berlusconi dopo aver contratto l'[[influenza suina]] in seguito a un esperimento di ingegneria genetica per diventare immortale.
Immagine:Ente.jpg|Silvio partecipa al Milionario: tenta la fortuna dopo aver perso tutti i suoi soldi in una gara a poker con [[Rosi Bindi]].
File:Berlusconi_manette.jpg|Berlusconi nell'atto di vantarsi dinanzi al solito uditorio di coglioni delle sue esperienze erotiche estreme della notte precedente (ovviamente, non ci sembra neanche il caso di dirlo, non con la moglie).
File:Berlusconi_habbo.gif‎|Il personaggio del cavaliere su [[Habbo Hotel|habbo]].
File:Alieno_Berlusconiano.jpg|Esempi di specie berlusconiane si possono trovare anche sulla luna.
File:Berlusconi crescina.jpg|La grande marca per cui è diventato famoso!
File:Berlusconi borat.jpg‎|Una rara immagine di Silvio Boratsconi ripreso con le giornaliste del Tg4 nella passeggiata di Porto Cervo.
File:Silvio berlusconi.jpg|Il [[presidente]] '''Berlusconi''' aggredito da tre [[comunisti]].
File:Berlusconi incerottato.jpg|La [[Sacra Sindone]] viene esposta al pubblico.
File:Ali_B-Indahouse-Frontal.jpg|Ali B Indahouse</gallery>
</center>


L'[[11 giugno]] Berlusconi viene per la seconda volta nominato Presidente del Consiglio, dando inizio al [[Governo Berlusconi II]]. Durante il secondo semestre del [[2003]] ricopre la carica di Presidente del [[Consiglio dell'Unione Europea]] in quanto capo del Governo italiano.


[[File:Silvio_Berlusconi_to_a_joint_session_of_Congress.jpg|250px|thumb|right|[[1° marzo]] [[2006]], Silvio Berlusconi parla innanzi al [[Congresso degli Stati Uniti]] riunito in sessione plenaria.]]
{| border="1" cellpadding="4" cellspacing="0" style="border-collapse: collapse; margin:0 auto;"
Dopo la pesante sconfitta della Casa delle Libertà alle [[elezioni regionali del 2005]], si apre una rapida crisi di governo: Berlusconi si dimette il [[20 aprile]] e dopo due giorni viene varato il [[Governo Berlusconi III]] che ricalca in gran parte come composizione e azione politica il precedente Governo Berlusconi II.
|- style="text-align: center;"
| width="30%" |Preceduto da:<br />'''[[Carlo Azeglio Ciampi]]'''
| width="40%" style="text-align: center;" |'''[[File:Stemma_Italia.png|50px]]<br>[[Presidente del consiglio]]'''<br>[[1994]] - [[1995]]
| width="30%" |Succeduto da:<br />'''[[Lamberto Dini]]'''
|}


A marzo [[2006]], durante la visita ufficiale negli Stati Uniti, è invitato a pronunciare un discorso ai due rami del [[Congresso degli Stati Uniti]] riuniti in seduta comune, come era precedentemente accaduto a [[Alcide De Gasperi|De Gasperi]], [[Bettino Craxi|Craxi]] e [[Giulio Andreotti|Andreotti]]. Durante l'orazione, il presidente del Consiglio ringrazia gli [[Stati Uniti]] per la liberazione dell'[[Italia]], durante la [[seconda guerra mondiale]].
{{Quote|Sarò sempre grato agli Stati Uniti per aver salvato il mio Paese dal fascismo e dal nazismo a costo del sacrificio di tante giovani vite americane.<ref> [[:S:it:USA - 1 marzo 2006, Discorso del Presidente del Consiglio al Congresso degli Stati Uniti d'America|Il testo del discorso]] </ref>}}


[[File:Putin Erdogan Berlusconi.JPG|250px|thumb|left|Da sinistra, il capo del governo russo [[Vladimir Putin]], il premier turco [[Recep Tayyip Erdoğan]] e Silvio Berlusconi]]
{| border="1" cellpadding="4" cellspacing="0" style="border-collapse: collapse; margin:0 auto;"
|- style="text-align: center;"
| width="30%" |Preceduto da:<br />'''[[Giuliano Amato]]'''
| width="40%" style="text-align: center;" |'''[[File:Stemma_Italia.png|50px]]<br>[[Presidente del consiglio]]'''<br><small>e [[Ministro degli Esteri]] part time</small><br>[[2001]] - 2005
| width="30%" |Succeduto da:<br />'''Silvio Berlusconi'''
|}


=== Campagna elettorale 2006 ===
{{vedi anche|XV Legislatura della Repubblica Italiana|Elezioni politiche italiane del 2006}}
Il periodo pre-elettorale è infiammato dalla pubblicazione di sondaggi, commissionati prevalentemente dai quotidiani nazionali, che prevedono una vittoria de [[L'Unione]], la coalizione di centrosinistra formatasi a sostegno della ricandidatura di [[Romano Prodi]] alla carica di capo del governo, con circa il 5% di vantaggio rispetto alla [[Casa delle Libertà]]. Solo tre sondaggi elaborati su commissione di Berlusconi da una società statunitense attribuiscono un lieve vantaggio per la Casa delle Libertà.


Silvio Berlusconi e Romano Prodi si incontrano in due dibattiti televisivi molto seguiti, andati in onda su [[Raiuno]]. Berlusconi conclude il secondo dibattito il [[3 aprile]] annunciando a sorpresa, di voler eliminare l'[[Imposta Comunale sugli Immobili]] (ICI) sulla prima casa.<ref>[http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=6a7b8686-c35e-11da-9ad9-0003ba99c667 Video su mediacenter.corriere.it]</ref> Nei giorni successivi, durante la trasmissione [[Radio anch'io]] su [[Radio Uno]] e promette anche l'eliminazione della [[Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani|tassa sui rifiuti]].<ref>[http://www.radio.rai.it/radio1/radioanchio/view.cfm?Q_EV_ID=171492 Radio anch'io - Trasmissione del [[7 aprile]] [[2006]]]</ref>
{| border="1" cellpadding="4" cellspacing="0" style="border-collapse: collapse; margin:0 auto;"
|- style="text-align: center;"
| width="30%" |Preceduto da:<br />'''Silvio Berlusconi'''
| width="40%" style="text-align: center;" |'''[[File:Stemma_Italia.png|50px]]<br>[[Presidente del consiglio]]'''<br><small>e [[Ministro delle Finanze]] part time</small><br>[[2005]] - [[2006]]
| width="30%" |Succeduto da:<br />'''[[Romano Prodi|Mortadella]]'''
|}


L'esito delle [[Elezioni politiche italiane del 2006|elezioni del 2006]] è caratterizzato da una forte incertezza perdurata fino al termine dello scrutinio delle schede e si risolve con una leggera prevalenza della coalizione di centrosinistra capeggiata da [[Romano Prodi]], che vince le elezioni.


Dopo l'esito del voto, Berlusconi inizialmente contesta il risultato delle votazioni denunciando brogli e chiedendo il riconteggio dei voti. Successivamente giudica l'esito un «sostanziale pareggio», e suggerisce di formare un governo istituzionale di coalizione ispirato alla "Große Koalition" tedesca. La proposta è però rifiutata dai partiti del centrosinistra e dalla [[Lega Nord]]. Il governo va così a Prodi e al [[centrosinistra]].
{| border="1" cellpadding="4" cellspacing="0" style="border-collapse: collapse; margin:0 auto;"

|- style="text-align: center;"
Le Giunte per le elezioni, attivatesi per il riconteggio delle schede bianche e nulle,<ref>Senato della Repubblica, Giunta elezioni e immunità parlamentari: [http://www.senato.it/commissioni/4577/3666/101293/101294/130034/schedasedutacommissione.htm scheda] della seduta del 6 dicembre 2006 ([http://www.senato.it/istituzione/29380/genpagina.htm Regolamento per la verifica dei poteri], si veda art. 12, c.2 e c.3)</ref> nel settembre [[2007]] confermeranno il risultato elettorale.<ref>Senato della Repubblica, Giunta elezioni e immunità parlamentari: [http://www.senato.it/commissioni/4577/3666/101293/132948/142830/schedasedutacommissione.htm scheda] della seduta del 18 settembre 2007</ref> Tuttavia Berlusconi non riconoscerà la vittoria dell'avversario.
| width="30%" |Preceduto da:<br />'''[[Romano Prodi|Mortadella]]'''

| width="40%" style="text-align: center;" |'''[[File:Stemma_Italia.png|50px]]<br>[[Presidente del consiglio]]'''<br><small>e [[Ministro della Salute]] per due giorni</small><br>[[2008]] - In carica
=== La nascita del Popolo della Libertà e la vittoria del 2008 ===
| width="30%" |Succeduto da:<br />'''Silvio Berlusconi'''
{{vedi anche|Il Popolo della Libertà}}
[[File:Berlusconi Napolitano Aquila 2009.jpg|thumb|left|220px|Silvio Berlusconi con il [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Giorgio Napolitano]], in occasione del pranzo offerto ai Capi di Stato partecipanti al [[G8]] tenutosi a [[L'Aquila]], [[9 luglio]] [[2009]]]]
Dal [[16 novembre|16]] al [[18 novembre]] [[2007]] Berlusconi ha organizzato una petizione popolare per richiedere elezioni anticipate, con l'obiettivo di raccogliere almeno 5 milioni di firme. Il risultato comunicato da [[Sandro Bondi]] è stato di 7.027.734,<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.1570180192 «FI: raccolte oltre 7 milioni di firme contro il governo»], da ''AdnKronos.com'', [[18 novembre]] [[2007]].</ref> sebbene ci sia chi ha avanzato dubbi sulla cifra e sulla verifica della regolarità delle adesioni via [[Internet]] e via SMS.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/cdl11/gazebo-berlusconi/gazebo-berlusconi.html «"In sette milioni per mandare via Prodi", ma restano i dubbi sul valore delle firme»], ''la Repubblica'', [[19 novembre]] [[2007]].</ref> Con questa cifra alla mano, il 18 novembre durante un comizio in piazza San Babila a [[Milano]] Berlusconi ha annunciato lo scioglimento di Forza Italia e la nascita del [[Popolo della Libertà]], un nuovo soggetto politico contro i «parrucconi della politica», che fonderà insieme a [[Gianfranco Fini]].<ref>Gian Antonio Stella. [http://www.corriere.it/politica/07_novembre_19/stella_berlusconi_guerra_ai_parrucconi.shtml «La seconda discesa in campo contro i politici “parrucconi”], ''[[Corriere della Sera|Corriere.it]]'', [[19 novembre]] [[2007]]</ref> Il giorno successivo, in una conferenza stampa tenuta a [[Roma]] in Piazza di Pietra ha sostenuto che «il [[bipolarismo]] […] nella presente situazione italiana, con la frammentazione dei partiti che esiste, non è qualcosa che può funzionare per il governo del Paese»<ref>[http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=tgcom&data=2007/11/19&id=26387&categoria=servizio/cronaca&from=email Conferenza trasmessa in diretta su [[Rete 4]]]</ref> e ha dichiarato la sua disponibilità a trattare per la realizzazione di un sistema elettorale proporzionale puro con sbarramento alto per evitare il frazionamento dei partiti.

Berlusconi ha affermato che il nuovo partito «intende rovesciare la piramide del potere»<ref>.[http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/politica/rep_politica_n_2701245.html «PDL: Berlusconi scrive a coordinatori FI, serviva svolta], ''[[la Repubblica|Repubblica.it]]'', [[18 novembre]] [[2007]].</ref> e che la scelta del nome, dei valori, dei programmi, dei rappresentanti e del leader del nuovo soggetto politico spetta ai cittadini e non alle segreterie. Una successiva petizione popolare tenutasi il [[1 dicembre|1°]] e [[2 dicembre]] [[2007]] ha stabilito, con il 63,14% delle preferenze, che il nome di tale formazione politica fosse Il Popolo della Libertà. Tale nome era già stato utilizzato per definire i partecipanti alla manifestazione contro il [[Governo Prodi II|Governo Prodi]] tenutasi il [[2 dicembre]] [[2006]] che aveva visto, secondo gli organizzatori, scendere in piazza 2.200.000 persone.
[[File:3684018560 ca14639e91 o Barack Obama with Silvio Berlusconi ORIGINAL SIZE.jpg|thumb|right|220px|Silvio Berlusconi nello [[Studio Ovale]] della [[Casa Bianca]] nel 2009 insieme al [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] [[Barack Obama]]]]

Durante la [[XV Legislatura]] Berlusconi come deputato è stato l'onorevole più assenteista: 4623 assenze su 4693 votazioni parlamentari.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = http://www.ilsole24ore.com/includes2007/speciali/tools/assenteismo-parlamentare/assenteismo-parlamentare.shtml
|titolo = L'assenteismo degli eletti: le classifiche con i dati delle presenze/assenze al voto dei parlamentari
|pubblicazione = [[Il Sole 24 Ore]]
|giorno = 19
|mese = 12
|anno = 2007
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|accesso = 28-5-2008
}}</ref><br />
Il [[14 aprile]] [[2008]] la coalizione formata da [[Popolo della Libertà]], [[Lega Nord]] e [[Movimento per l'Autonomia]] a sostegno della candidatura di Silvio Berlusconi a [[Presidente del Consiglio]] ha vinto le elezioni politiche con circa il 47% dei voti e ha ottenuto un'ampia maggioranza<ref>[http://www.corriere.it/Politica/2008/elezioni08/elezioni_dati_8868a4f4-0a1e-11dd-bdc8-00144f486ba6.shtml «Vince il Pdl, la Lega avanza»], da ''Corriere.it'', [[14 aprile]] [[2008]].</ref> in entrambi i rami del [[Parlamento]]. Il successivo [[8 maggio]], con il giuramento nelle mani del presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]], Berlusconi ha inaugurato il suo [[Governo Berlusconi IV|quarto governo]].<ref>{{cita web
|url= http://www.quirinale.it/Comunicati/Comunicato.asp?id=35776
|titolo= Giuramento del Governo Berlusconi
|editore= Presidenza della Repubblica
|data= 08-05-2008
|accesso= 08-05-2008
}}</ref>

Il [[29 marzo]] [[2009]] Silvio Berlusconi viene eletto all'unanimità e per alzata di mano presidente del [[Popolo della Libertà]].<ref>[http://it.euronews.net/2009/03/29/berlusconi-eletto-presidente-del-pdl/ Berlusconi eletto Presidente del PdL] it.euronews.net</ref>

=== Aspetti controversi dell'attività politica ===
[[File:Licio Gelli sui quotidiani.jpg|thumb|left|Licio Gelli, "Maestro Venerabile" della loggia massonica P2]]
==== Appartenenza alla loggia massonica P2 ====
L’iscrizione di Berlusconi alla loggia massonica [[P2]] avviene il [[26 gennaio]] [[1978]] nella sede di [[via dei Condotti|via Condotti]] a Roma, all'ultimo piano del palazzo che ospita il gioiellere [[Bulgari (azienda)|Bulgari]] insieme a [[Roberto Gervaso]] <ref>[http://news.kataweb.it/item/524397/licio-gelli-berlusconi-venne-iniziato-alla-p2-con-il-rito-della-spada Kataweb News, Licio Gelli: “Berlusconi venne iniziato alla P2 con il rito della spada”]</ref>; la tessera è la n. 1816, codice E. 19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, come risulta dai documenti e dalle ricevute sequestrate ai capi della loggia. Berlusconi ha negato la sua partecipazione alla P2<ref name=berluscabuferaP2>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/03/08/bufera-su-berlusconi-la-p2-setta-segreta.html La Repubblica, Bufera su Berlusconi La P2 setta segreta]</ref>, ma ha ammesso in tribunale di essere stato iscritto<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/10/04/angius-silvio-ex-piduista-ricco.html La Repubblica Angius: Silvio, ex piduista ricco]</ref>.
Nell'autunno del 1988 (nel corso di un processo contro due giornalisti accusati di averlo diffamato celebrato dal tribunale di Verona<ref name=berluscagiudice>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/02/14/berlusconi-dal-giudice-per-un-interrogatorio-sull.html La Repubblica, Berlusconi dal giudice per un interrogatorio sull'iscrizione alla P2]</ref>), Berlusconi dichiarò: «Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo. [...] Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata chiesta»<ref>[http://www.caffeeuropa.it/attualita/75lettere-berlusca.html Caffè Europa]</ref>.

Per tali dichiarazioni il pretore di Verona Gabriele Nigro ha avviato nei confronti di Berlusconi un procedimento per falsa testimonianza. Al termine il magistrato veronese ha prosciolto in istruttoria l'imprenditore perché il fatto non costituisce reato <ref name=berluscagiudice/>.
Il sostituto procuratore generale Stefano Dragone ha però successivamente impugnato il proscioglimento<ref name=berluscagiudice/> e la Corte d'appello di Venezia ha avviato un nuovo procedimento in esito al quale ha stabilito che «Berlusconi, deponendo davanti al Tribunale di Verona nella sua qualità di teste-parte offesa, ha dichiarato il falso» ma che «il reato attribuito all’imputato va dichiarato estinto per intervenuta amnistia»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/04/21/quando-berlusconi-testimonio-sulla-p2.html Repubblica, Quando Berlusconi testimoniò sulla P2]</ref>.

Successivamente dichiarò: "Non sono mai stato piduista, mi mandarono la tessera e io la rispedii subito al mittente: comunque i tribunali hanno stabilito che gli iscritti alla P2 non commisero alcun reato, e quindi essere stato piduista non è titolo di demerito".<ref name=berluscabuferaP2 />
In altra occasione, ha affermato che la P2 "per la verità allora appariva come una normalissima associazione, come se fosse un Rotary, un Lions, e non c'erano motivi, per quello che se ne sapeva, per pensare che la cosa fosse diversa. Io resistetti molto a dare la mia adesione, e poi lo feci perché Gervaso insistette particolarmente dicendomi di rendere una cortesia personale a lui".<ref name="Guarino"> [http://www.esmartstart.com/_framed/50g/berlusconi/inchiesta/cap3.3.htm Giovanni Ruggeri e Mario Guarino, ''Berlusconi: inchiesta sul signor tv''].</ref>

Secondo la [[Commissione parlamentare d'inchiesta]] [[Tina Anselmi|Anselmi]] la loggia massonica era "eversiva". Essa fu sciolta con un'apposita legge, la n. 17 del 25 gennaio 1982.<ref>[http://www.esoteria.org/documenti/massoneria/sentenzastrasburgo.htm Sentenza] della [[Corte Europea dei diritti dell'uomo]] di [[Strasburgo]] del 2 agosto 2001 (nel caso Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani c. Italia), dove si fa riferimento alla legge 17/82, "attuazione dell'art. 18 della Costituzione in materia di associazioni segrete e quelle concernenti lo scioglimento dell'associazione denominata Loggia P2".</ref>

La P2 era "un'organizzazione che mirava a prendere il possesso delle leve del potere in Italia attraverso il «piano di rinascita democratica», un elaborato a mezza via tra un manifesto e uno «studio di fattibilità». Conteneva una sorta di ruolino di marcia per la penetrazione di esponenti della loggia nei settori chiave dello Stato, indicazioni per l'avvio di opere di selezionato proselitismo e anche un preventivo dei costi per l'acquisizione delle funzioni vitali del potere".<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/06/quegli-ex-affiliati-alla-p2-di-gelli.html Da repubblica.it].</ref> Il Piano programmava la dissoluzione dei partiti e la costruzione di due poli organizzati in club territoriali e settoriali; tendeva al monopolio dell'informazione, al controllo della banche, alla Repubblica presidenziale e al controllo della magistratura da parte del potere politico.<ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/06/quegli-ex-affiliati-alla-p2-di-gelli.html</ref><ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/10/bettazzi-berlusconi-realizza-il-piano-di.html</ref><ref name="Santi">{{cita news|titolo=Dalla P2 a Forza Italia autore=Simone Santi|giorno=21|mese=11|anno=2003|url=http://www.controcorrente.info/Dossier/dallaP2pag1.htm|pubblicazione=ControCorrente.info|accesso=2/9/2008}}</ref>
[[File:Ricevuta_di_pagamento_per_l'iscrizione_del_dott._Silvio_Berlusconi_alla_loggia_massonica_P2.gif|thumb|300px|right|Ricevuta di pagamento della quota di iscrizione di Silvio Berlusconi alla [[Loggia P2]].]]
Secondo il fondatore della P2 [[Licio Gelli]], Berlusconi "ha preso il nostro [[Piano di rinascita democratica|Piano di rinascita]] e lo ha copiato quasi tutto".<ref name="BarbacettoP2">{{cita news|url=http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/massoni/p2.html|autore=Gianni Barbacetto|titolo=La P2 ieri. La sua vittoria oggi|anno=2001|accesso=2/9/2008|pubblicazione=SocietàCivile.it}}</ref> Anche il vescovo di Ivrea [[Luigi Bettazzi]] rimprovera al [[Governo Berlusconi I|primo governo Berlusconi]], al momento della sua caduta ([[1995]]), di essere "l'attuazione fatta e programmata da Berlusconi del Piano di rinascita democratica proposto dalla Loggia P2 già nel 1976".<ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/10/bettazzi-berlusconi-realizza-il-piano-di.html</ref> D'altra parte, l'affermazione di Gelli sembrerebbe sottointendere una certa estraneità di Berlusconi al tentativo che la loggia fece di attuare il suo piano, mentre, al di là delle analogie reali o apparenti, i contatti tra Berlusconi e personaggi legati alla loggia appaiono piuttosto concreti e provati e viaggiano per le vie degli affari, in particolare attraverso il canale internazionale rappresentato dal [[Banco Ambrosiano]]. Nell'organigramma complessivo della P2, incentrato, come detto, sulla segreta penetrazione dei più diversi luoghi del potere (finanza, politica, media), il ruolo dei giornali e della televisione appare decisivo. Lo stesso Gelli ha anche affermato: "Il vero potere risiede nelle mani di chi ha in mano i mass media".<ref>M. Guarino - F. Raugei, ''Gli anni del disonore'', edizioni Dedalo, 2006, pag. 35.</ref>

A partire dal [[1985]], gli archivi di Gelli testimoniano l'intervento della P2 nell'acquisizione da parte di Berlusconi dell’allora più diffuso settimanale popolare italiano<ref name="Guarino"></ref>, ''[[Tv Sorrisi e Canzoni]]''.<ref name="Teodori">{{cita news|url=http://www.radioradicale.it/exagora/p2-la-controstoria-17-di-fronte-allasse-p2-vaticano-la-banca-ditalia-arretra|titolo=P.2, la controstoria: di fronte all’asse P.2 - Vaticano la Banca d’Italia arretra|autore=[[Massimo Teodori]]|giorno=1°|mese=12|anno=1985|pubblicazione=RadioRadicale.it|accesso=2/9/2008}}</ref><ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/01/14/la-benedizione-di-gelli.html</ref> La transazione, se vista come una delle tante compiute all'interno della stessa intricata ragnatela di imprese legate al sistema creditizio vaticano, risulta quasi solo un passaggio di consegna per la realizzazione del programma. È il giugno del [[1983]] quando la consociata all'estero Ambrosiano Group Banco Comercial di [[Managua]] cede a Berlusconi il 52% del pacchetto azionario della rivista. A interessarsi dell'affare sono i finanzieri [[Roberto Calvi]] e [[Umberto Ortolani]].
A seguito della presentazione delle conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla P.2, la loggia fu sciolta per legge in ragione dei «fini eversivi» che si prefiggeva. Gelli fu condannato e arrestato, benché al riguardo Berlusconi sostenne di essere «...sempre in curiosa attesa di conoscere quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati a Licio Gelli...».<ref>{{Cita web|titolo=Considerazioni sulla P.2 e Berlusconi|autore=[[Antonino Caponnetto]]|url=http://digilander.libero.it/xuxo/Caponnetto-P2.htm|giorno=21|mese=4|anno=1998|pubblicazione=[[la Repubblica]]|accesso=2/9/2008}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Quando Berlusconi testimoniò sulla P.2|autore=[[Antonino Caponnetto]]|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/04/21/quando-berlusconi-testimonio-sulla-p2.html|giorno=21|mese=4|anno=1998|pubblicazione=[[la Repubblica]]|accesso=2/9/2008}}</ref>

Al momento del suo ingresso ufficiale in politica ([[1993]]), Berlusconi presentò un partito la cui struttura e programma parvero ad alcuni, simili a quelle prefigurate nel disegno eversivo della [[P2]]: «Club dove siano rappresentati... operatori imprenditoriali, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori» e solo «pochissimi e selezionati» politici di professione.
Fin dal primo governo Berlusconi i titolari di diversi incarichi sono risultati appartenenti alle liste segrete scoperte nella residenza di Licio Gelli a [[Castiglion Fibocchi]]<ref>{{Cita news|titolo=Berlusconi: Inchiesta sul signor TV|autore=Giovanni Ruggeri e Mario Guarino|url=http://www.esmartstart.com/_framed/50g/berlusconi/inchiesta/start.htm|anno=1994|accesso=2/9/2008}}</ref>.

Il 13 marzo 2006 la maggioranza parlamentare guidata da Berlusconi approvò una modifica dell'articolo 283 del [[Codice Penale]] sulla base del quale era stata messa sotto processo (e poi assolta) la P2. Il testo precedente era questo:
:"Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni".
il testo modificato è invece il seguente:
:"Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni".<ref>http://gazzette.comune.jesi.an.it/2006/60/3.htm</ref>

==== Conflitto di interessi ====
Un [[conflitto di interessi]] emerge in presenza di proprietari di imprese che vengono ad assumere cariche pubbliche. La contemporanea proprietà di società di assicurazione, di colossi dell'editoria, di imprese turistiche, e così via, acuisce questo problema nella figura di Silvio Berlusconi.

Secondo il settimanale [[Regno Unito|britannico]] ''[[The Economist]]'', Berlusconi, nella sua doppia veste di proprietario di [[Mediaset]] e Presidente del Consiglio, deteneva il controllo di circa il 90% del panorama televisivo italiano.<ref name="economistfit">{{en}} [http://www.economist.com/displaystory.cfm?story_id=593654 «Fit to run Italy?»] dall’''[[The Economist|Economist]]'', [[16 aprile]] [[2001]].</ref> Questa percentuale include sia le stazioni da lui direttamente controllate, sia quelle su cui il suo controllo può essere esercitato in maniera indiretta attraverso la nomina (o l'influenza sulla nomina) degli organismi dirigenti della televisione pubblica. Questa tesi viene respinta da Berlusconi che nega di controllare la RAI. Egli sottolinea il fatto che durante il suo governo siano stati nominati presidente della RAI persone facenti riferimento al centrosinistra, in primo luogo [[Lucia Annunziata]]. Attualmente il presidente della RAI è [[Paolo Garimberti]], di centro-sinistra, mentre il ruolo di direttore generale è ricoperto da [[Mauro Masi]].
Di fatto durante il governo Berlusconi il [[Consiglio d'amministrazione|CdA]] della RAI era a maggioranza di nomina della Casa delle Libertà.

Il vasto controllo sui media esercitato da Berlusconi è stato collegato da molti osservatori italiani e stranieri alla possibilità che i media italiani siano soggetti ad una reale limitazione delle [[libertà di espressione]]. L'''Indagine mondiale sulla libertà di stampa'' (''Freedom of the Press 2004 Global Survey''), uno studio annuale pubblicato dall'organizzazione americana [[Freedom House]], ha retrocesso l'Italia dal grado di "Libera" (Free) a quello di "Parzialmente Libera" (Partly Free)<ref name = "FreedomHouse2004" > ''Map of Press Freedom 2004'', dal sito della ''Freedom House'' [http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2004]</ref> sulla base di due principali ragioni, la concentrazione di potere mediatico nelle mani del Presidente del consiglio Berlusconi e della sua famiglia, e il crescente abuso di potere da parte del governo nel controllo della televisione pubblica RAI.<ref name="FreedomHouse2005statement">''Freedom House Statement on Italy's Press Freedom Rating'' New York, 21 novembre 2005 [http://gabrieleparadisi.splinder.com/post/6366913]</ref> L'indagine dell'anno successivo ha confermato questa situazione con l'aggravante di ulteriori perdite di posizione in classifica.<ref name ="FreedomHouse2005"> ''Map of Press Freedom 2005'', dal sito della ''Freedom House'' [http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2005] </ref>

[[Reporter Senza Frontiere|Reporter senza frontiere]] dichiara inoltre che nel 2004, «Il conflitto d'interessi che coinvolge il primo ministro Silvio Berlusconi e il suo vasto impero mediatico non è ancora risolto e continua a minacciare la libertà d'espressione».<ref>http://www.rsf.org/article.php3?id_article=10148</ref> Nell'[[aprile]] [[2004]], la [[Federazione Internazionale dei Giornalisti]] si unisce alle critiche, obiettando al passaggio di una legge firmata da [[Carlo Azeglio Ciampi]] nel [[2003]], che i detrattori di Berlusconi ritengono sia destinata a proteggere il suo controllo dichiarato del 90% dei media nazionali.<ref>[http://www.ifj-europe.org/default.asp?index=2451&Language=EN http://www.ifj-europe.org/]</ref>

Lo stesso Berlusconi, per rispondere alle critiche su un suo conflitto di interessi, pochi giorni prima delle [[Elezioni politiche italiane del 2001|elezioni politiche del 2001]], in un'intervista al ''[[The Sunday Times|Sunday Times]]'' annunciò di aver contattato tre esperti stranieri («un americano, un britannico e un tedesco»"), di cui però non fece i nomi, che lo consigliassero nel trovare una soluzione alla questione. Pochi giorni dopo ribadì al TG5 la sua decisione, specificando che:
{{Quote|In cento giorni farò quel che la sinistra non ha fatto in sei anni e mezzo: approverò un disegno di legge che regolamenterà i rapporti tra il Presidente del Consiglio e il gruppo che ha fondato da imprenditore}}
a cui fecero eco le parole del presidente di AN [[Gianfranco Fini]] e di altri politici della CdL, i quali nei giorni seguenti confermarono più volte che, in caso di vittoria alle elezioni, l'intenzione del governo era quella di presentare entro i primi 100 giorni un [[Progetto di legge|disegno di legge]] per risolvere la questione tramite un [[blind trust]]. Non vennero mai resi noti i nomi dei tre esperti stranieri che si sarebbero dovuti occupare della questione, ma venne presentato un disegno di legge, poi approvato, che regolamentava il conflitto d'interesse.

Il centrosinistra, al governo dal [[1996]] al [[2001]], non intervenne invece sul tema del conflitto d'interessi. Nel [[2003]] [[Luciano Violante]], allora capogruppo DS alla Camera, dichiarò in Parlamento che il centrosinistra aveva dato nel 1994 la garanzia a Berlusconi e Letta che le "televisioni non sarebbero state toccate" con il cambio di governo. Inoltre sottolineò che nel [[1994]] ha votato a favore per l'eleggibilità di Berlusconi a deputato quando essa fu contestata (la Costituzione nega l'eleggibilità per i concessionari dello Stato) e rimarcò il fatto che durante il governo di centrosinistra il fatturato di Mediaset era cresciuto di 25 volte<ref>Il discorso di Violante alla Camera riportato da un documentario di [[Sabina Guzzanti]] http://www.youtube.com/watch?v=GJUamGyaANY</ref>.

Il 13 luglio 2004 il Parlamento Italiano varava la Legge n. 215, recante "Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi", c.d. [[legge Frattini]]. Tale legge riceveva in seguito le dure critiche della Commissione di Venezia del [[Consiglio d'Europa]]<ref>Commissione di Venezia, [http://www.venice.coe.int/docs/2005/CDL(2005)051-ita.asp ''Considerazioni della Dott.Ssa Sabrina Bono (Presidenza del Consiglio dei Ministri) sulla compatibilità della legge “Frattini” con gli standard del Consiglio d'Europa in materia di libertà di espressione e pluralismo dei media''], [[13 giugno]] [[2005]], </ref>.

A tutt'oggi il conflitto di interessi non è stato ancora risolto da nessun governo.<ref>http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/dibattiti/conflitto/pace.html</ref>

==== Accuse di approvazione di leggi ''ad personam'' ====
Con la locuzione [[legge ad personam|legge ''ad personam'']] si intende un provvedimento approvato ''ad hoc'' a scopi prettamente personali.

Durante i governi Berlusconi succedutisi tra il 1994 e il 2006 il Parlamento ha varato una serie di provvedimenti legislativi aspramente contestati dall'opposizione e da alcuni settori della stampa i quali ritenevano che questi provvedimenti fossero stati approvati appositamente per favorire la posizione di Berlusconi. Dette leggi sarebbero collegate sia al conflitto di interessi del politico-imprenditore<ref>[http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/politica/rai/pd-polemiche/pd-polemiche.html repubblica.it]</ref>, sia del politico imputato nei processi in corso<ref>[http://canali.libero.it/affaritaliani/leggiadpersonamscontroberlusconilega160608.html libero.it]</ref>.
Altre ancora riferibili a familiari o colleghi di partito<ref>[http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/politica/previtiemenda/passaaula/passaaula.html repubblica.it]</ref>.
Tra queste vi sarebbero:
* modifiche strutturali e di pena alla disciplina del [[falso in bilancio]] <small>(legge n. 61/2002)</small>
* la legge sulle [[rogatoria|rogatorie]] <small>(legge n. 367/2001)</small>
* l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica<small> ("[[Lodo Maccanico|Lodo Schifani]]", 140/2003)</small>, dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale e riproposta nella attuale legislatura come Ddl con alcune modifiche rese necessarie dai rilievi della Corte<ref>[http://www.corriere.it/politica/08_luglio_10/napolitano_giustizia_cb2a0c9c-4e3e-11dd-a6e8-00144f02aabc.shtml Corriere.it]</ref>.</small>, legge peraltro poi ugualmente bocciata dalla Corte Costituzionale
* la "legge Cirami" sul legittimo sospetto <small>(Legge n. 248/2002)</small>
* la riduzione della [[prescrizione]] (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di contestazione nel processo sui diritti TV verso Berlusconi e favoriva la scarcerazione dell'amico e collega di partito [[Cesare Previti]]) <small>("Legge ex-Cirielli", 251/2005)</small>
* l'estensione del condono edilizio alle zone protette <small>(legge delega 308/2004)</small> (comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi)
* la legge "[[Legge Pecorella]]" <small>(legge n.46/2006)</small>, proposta dal parlamentare [[Gaetano Pecorella]], avvocato di Silvio Berlusconi, che sanciva l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento<small> (DL n. 3600)</small>, bocciata quasi integralmente nel 2007 dalla [[Corte Costituzionale]]<ref>[http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/politica/pecorella-uno/pecorella-uno/pecorella-uno.html Repubblica.it]</ref>
* la [[legge Gasparri]] sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni<small> (Legge 112/2004)</small>. Nel 2004 il presidente di Mediaset [[Fedele Confalonieri]] ha stimato i vantaggi derivanti dalla legge Gasparri per il gruppo di Silvio Berlusconi fra 1 e 2 miliardi di Euro.<ref>La Repubblica, 'Effetto governo per Berlusconi: patrimonio familiare triplicato' [http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/economia/patriberlu/patriberlu/patriberlu.html Repubblica.it]</ref>
* il [[Lodo Alfano]], riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della conclusione del processo per corruzione dell'avvocato [[David Mills]] in cui il Presidente Berlusconi era coimputato. David Mills è stato poi condannato a 4 anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari perché come riportato nelle motivazioni della sentenza agì da falso testimone per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati.<ref>[http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/mills-condannato/mills-condannato/mills-condannato.html Repubblica.it]</ref> Dichiarata incostituzionale il [[7 ottobre]] [[2009]].
* l' abolizione dell'[[IVA]] agevolata del 10% sulla [[pay tv]] via satellite (dominata da [[Sky Italia]]) che viene così equiparata all'[[IVA]] del 20% delle pay tv sul digitale terrestre (dominate da [[Mediaset]]). Un allineamento delle imposte era stato richiesto dalla Commissione UE in seguito ad un reclamo presentato alla commissione stessa<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/12/sky-ue-iva-procedura.shtml?uuid=c3fb7298-c135-11dd-b2c0-736ae4b7529a&DocRulesView=Libero&fromSearch Articolo sul ''Sole24Ore'']</ref>. L'iniziativa legislativa ha suscitato nell'opposizione (principalmente per voce di [[Antonio di Pietro]])<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/11/berlusconi-mediaset-iva-sky.shtml?uuid=f9a4f822-bee4-11dd-a7e6-159b8087b4f8&DocRulesView=Libero Fonte Ilsole24ore.com]</ref> diverse polemiche poiché viene visto in questo provvedimento un desiderio di aiutare [[Mediaset]] penalizzando la principale concorrenza privata.
Anche se non rientra nel novero delle leggi, possiamo citare a tal proposito il ricorso del governo contro la legge della regione [[Sardegna]] al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004) (che bloccava, tra l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia Alta Italia di [[Marina Berlusconi]]).

== Procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi ==
{{vedi anche|Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi}}
Silvio Berlusconi è stato oggetto di numerosi procedimenti penali, nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna.

Alcuni di questi [[Processo (diritto)|procedimenti]] sono stati archiviati in fase di indagine; a seguito di altri è stato instaurato un processo nel quale Berlusconi è stato [[Assoluzione|assolto]]. In altri processi, infine, sono state pronunciate, in primo grado o in appello, [[sentenza|sentenze]] di condanna per reati quali [[corruzione]] giudiziaria, finanziamento illecito a partiti e [[falso in bilancio]].
In alcuni casi, dopo un esito del primo o del secondo grado di giudizio sfavorevole a Berlusconi, i procedimenti non si sono conclusi con una sentenza di condanna: ciò grazie a sopravvenuta [[amnistia]], al riconoscimento di circostanze attenuanti che, influendo sulla determinazione della pena, hanno comportato il sopravvenire della [[prescrizione]] oppure a nuove norme che hanno modificato le pene e la struttura di taluni reati a lui contestati, come nel caso del reato di [[falso in bilancio]]. Dette norme, approvate in [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]] dalla maggioranza di centro-destra mentre Silvio Berlusconi ricopriva la carica di Presidente del consiglio, in taluni casi hanno imposto una valutazione di non rilevanza penale di alcuni dei fatti contestati, poiché il fatto non è più previsto dalla legge come reato; in altri casi la riduzione della pene prevista per le fattispecie di reato contestate ha fatto sì che i termini di prescrizione maturassero prima che fosse pronunciata sentenza definitiva.

Di seguito viene fornito uno schema delle sentenze:
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:2px; text-align:center">
{| {{prettytable|width=100%}}
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Tipo di sentenza
!
! Procedimento
|-
| rowspan="2" align=center | Sentenze di non doversi procedere
| align=center | Reati estinti per [[prescrizione]]
| style="text-align:justify" |
* [[Lodo Mondadori]], corruzione giudiziaria (attenuanti generiche, sentenza definitiva)
* All Iberian 1, 23 miliardi di lire in tangenti a [[Bettino Craxi]] (sentenza definitiva)
* Caso Lentini, falso in bilancio (sentenza definitiva)
|-
| align=center | Reati estinti per intervenuta [[amnistia]]
| style="text-align:justify" |
* Falsa testimonianza [[P2]] (amnistia applicata in fase istruttoria)
* Terreni Macherio, imputazione per uno dei due falsi in bilancio (amnistia applicata in seguito al condono fiscale del 1992)
|-
| rowspan="2" align=center | Sentenze di assoluzione
| align=center | Assoluzioni per intervenuta modifica della legge (il fatto non costituisce più reato)
| style="text-align:justify" |
* All Iberian 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
* Sme-Ariosto 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
|-
| align=center | Altre assoluzioni
| style="text-align:justify" |
* Sme-Ariosto 1, imputazione su vendita Iri, corruzione giudiziaria (sentenza di I grado)
* Tangenti alla guardia di finanza (assolto per non aver commesso il fatto, sentenza definitiva)
* Medusa cinematografica, falso in bilancio (assolto in quanto per la sua ricchezza potrebbe non essersene accorto, sentenza definitiva)
* Sme-Ariosto 1, corruzione in atti giudiziari per due versamenti a [[Renato Squillante]] (assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste, sentenza definitiva)
* Terreni Macherio, imputazione per appropriazione indebita, frode fiscale, e uno dei due falsi in bilancio (sentenza definitiva)
* Diritti televisivi, falso in bilancio, frode fiscale, appropriazione indebita (il fatto non sussiste, sentenza definitiva)
|-
| rowspan="2" align=center | Procedimenti archiviati
| align=center | Archiviazioni per intervenuta modifica della legge (il fatto non costituisce più reato)
| style="text-align:justify" |
* Bilanci Fininvest, falso in bilancio e appropriazione indebita (archiviato a causa della nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
* Consolidato Fininvest, falso in bilancio (archiviato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
|-
| align=center | Altre archiviazioni
| style="text-align:justify" |
* Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest (archiviato per insufficienza di prove)
* Traffico di droga
* Tangenti fiscali Pay-tv
* Stragi 1992-1993, concorso in strage
* Concorso esterno in associazione mafiosa assieme a [[Marcello Dell'Utri]], riciclaggio di denaro sporco
|-
| colspan="2" align=center | Procedimenti in corso
| style="text-align:justify" |
* Tangenti a [[David Mills]], corruzione giudiziaria (rinviato a giudizio)
* Frode fiscale, avrebbe creato fondi neri gestendo i diritti tv di Mediaset<ref>[http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=2&pm=2&IDmsezione=17&IDalbum=21161&tipo=FOTOGALLERY#mpos]</ref>
* Inchiesta Mediatrade, Berlusconi insieme ad un socio occulto, l'egiziano Frank Agrama, si sarebbe appropriato di fondi della società<ref>[http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=2&pm=3&IDmsezione=17&IDalbum=21161&tipo=FOTOGALLERY#mpos]</ref>
* Corruzione nei confronti di senatori per far cadere il governo Prodi (atti trasferiti da Napoli a Roma per incompetenza territoriale<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=274409
|titolo = Rai-Berlusconi, atti trasferiti a Roma
|pubblicazione =ilgiornale.it
|giorno = 7
|mese = 7
|anno = 2008
|pagina =
|accesso = 7/7/2008
}}
</ref>)
|-
|}
|}
</div>
== Voci correlate ==

{{box|
Su molti dei procedimenti giudiziari contro Berlusconi, alcuni dei quali ancora in corso, c'è acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori.
id=crimethink|bg=#d3d3d3|border=3px solid #001|tony ciccione.jpg|120px|

<br/>
*Berlusconi ed i suoi sostenitori affermano che tutti i processi relativi alla sua attività imprenditoriale sono cominciati dopo la sua [[discesa in campo]], ed esclusivamente a scopo persecutorio nei suoi confronti. Sostengono che tali processi, che ritengono basati su mere illazioni (spesso definite, singolarmente, "[[Teorema|teoremi]]") prive di riscontro probatorio, siano stati istruiti nell'ambito di una persecuzione giudiziaria orchestrata delle "toghe rosse", ossia da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra (iscritti a [[Magistratura democratica]]), che utilizzerebbero illegittimamente la giustizia a fini di lotta politica.<ref name="VespaLaScossa"> Silvio Berlusconi intervistato da [[Bruno Vespa]] nel libro ''La scossa'' (Bruno Vespa, [[2001]], [[Mondadori]], ISBN)</ref> <ref name="togherosse">Dichiarazioni del [[21 luglio]] [[1994]], [[5 aprile]] [[1995]], [[16 gennaio]] [[1996]], [[8 agosto]] [[1998]], [[17 marzo]] [[1999]] riportate sul libro ''Le mille balle blu'', pp. 73, 77-79, 87 (Peter Gomez e Marco Travaglio, 2006, [[Rizzoli]], ISBN).</ref> A questo proposito [[Fedele Confalonieri]] dichiarò che se Berlusconi non fosse entrato in politica sarebbe stato condannato o costretto al [[fallimento]].<ref name="PrevitiSuScecaInCampo">[[Fedele Confalonieri]] intervistato su ''[[la Repubblica]]'' del [[25 giugno]] [[2000]], p.11: «La verità è che, se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremo sotto un ponte o in galera con l'accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento nel Lodo Mondadori».</ref> Essi affermano inoltre che Berlusconi è uscito a testa alta da tutti i processi, pienamente scagionato da ogni accusa.
<big><big>'''COMUNICATO STAMPA'''</big></big>|

'''[[L'autore di questo articolo]] si dissocia completamente da quanto scritto fin qui, ed è indignato che le sue parole siano state distorte da questo sito di chiaro stampo giustizialista. Il fatto che la sua casa sia bruciata non ha alcun rapporto con questa dichiarazione spontanea.'''
*I critici di Berlusconi sostengono invece che i processi siano iniziati prima della [[discesa in campo]], asserendo che se non fosse entrato in politica sarebbe finito in bancarotta e probabilmente in galera, e che, grazie alle cosiddette [[legge ad personam|leggi ''ad personam'']] varate dal suo governo, avrebbe evitato di essere condannato<ref name="accuse_ad_personam">
*[http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/prescrizione-sme/prescrizione-sme/prescrizione-sme.html Articolo di Repubblica sul processo Sme]
*[http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_30/sme_assolto_berlusconi_7c7a3ac2-cf13-11dc-8e3f-0003ba99c667.shtml Dichiarazioni] di [[Giovanni Russo Spena]] (dal Corriere della Sera)
*[http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=71399 Accuse] de ''[[l'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'' sul processo Mills
</ref>. Essi inoltre sottolineano che, sebbene Berlusconi non abbia mai subìto alcuna condanna definitiva, svariate pronunce di proscioglimento non ne dichiarano l'assoluzione, ma la sopravvenuta prescrizione del processo: affermano quindi che, se avesse voluto che fosse riconosciuta la propria innocenza anche in tali processi, avrebbe potuto rinunciare espressamente alla prescrizione<ref name="accuse_prescrizione">
*[http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/mediaset-frode-fiscale/mediaset-frode-fiscale/mediaset-frode-fiscale.html Articolo de ''La Repubblica'']
*[http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=71399 Accuse] de ''[[l'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'' sul processo Mills
</ref>. Riguardo alle accuse di parzialità dei giudici, infine, essi osservano che Berlusconi, rispetto ad altri imputati, abbia al contrario giovato del vedersi riconoscere dai giudici le attenuanti generiche.<ref>"Art. 62 bis Codice penale - Attenuanti generiche: Il giudice, indipendentemente dalle circostanze prevedute nell'art. 62, può prendere in considerazione altre circostanze diverse, qualora le ritenga tali da giustificare una diminuzione della pena. Esse sono considerate, in ogni caso, ai fini della applicazione di questo capo, come una sola circostanza, la quale può anche concorrere con una o più delle circostanze indicate nel predetto articolo 62". La concessione delle attenuanti generiche è dunque rimessa alla valutazione discrezionale del giudice.</ref>

Silvio Berlusconi ha però più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua scesa in campo, e ha denunciato i magistrati milanesi, presso la procura di [[Brescia]], per il reato di «attentato ad organo costituzionale»; la denuncia è stata archiviata, e nelle motivazioni si legge:
{{quote|Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scendere in campo"|Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, [[15 maggio]] [[2001]]}}

== Critiche e aspetti controversi ==
=== Il "berlusconismo" ===
{{vedi anche|Berlusconismo}}

=== Aspetti controversi delle modificazioni indotte nella società civile ===
Il regista e drammaturgo [[Dario Fo]], lo scrittore [[Umberto Eco]], il regista [[Nanni Moretti]] e il comico [[Beppe Grillo]] hanno rilasciato pubbliche dichiarazioni circa le conseguenze che i valori veicolati dai media di Berlusconi potrebbero avere, secondo la loro opinione, alla lunga sulla stessa società civile, indirizzandone gusti e tendenze allo scopo di favorire la sua parte politica.<ref>{{Cita news|titolo=Nanni torna girotondino|url=http://magazine.libero.it/cinema/generali/ne8523.phtml|pubblicazione=LiberoNews.it|giorno=15|mese=8|anno=2008|accesso=25/8/2008}}{{Cita news|autore=Deborah Solomon|titolo=Populismo e controllo totale dei media: rischio-Berlusconi anche in altri Paesi|url=http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/inte-eco/inte-eco/inte-eco.html|pubblicazione=[[la Repubblica]]|giorno=27|mese=11|anno=2007|accesso=25/8/2008}}</ref><ref>http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/spettacoli_e_cultura/bicefalo/chatforame/chatforame.html</ref><ref>http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/vaffa-day-25aprile/v-day-25-aprile/v-day-25-aprile.html</ref> A questo proposito, [[Dario Franceschini]], leader del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], è arrivato a dire: {{quote|Alle italiane e agli italiani vorrei rivolgere una semplice domanda: fareste educare i vostri figli da quest'uomo? Chi guida un Paese ha il dovere di dare il buon esempio, di trasmettere valori positivi.<ref>[http://www.agi.it/politica/notizie/200905271932-pol-rt11333-franceschini_fareste_educare_i_vostri_figli_da_berlusconi Agi News: FRANCESCHINI: EDUCHERESTE VOSTRI FIGLI DA BERLUSCONI?]</ref>|[[Dario Franceschini]]}}

Secondo questa linea di pensiero, la comparsa sulla scena politica di Berlusconi avrebbe causato profonde mutazioni di costume nel tessuto civile del Paese e tra le sue diverse componenti sociali. Essi sostengono che sarebbe improprio, in un sistema democratico, esercitare al contempo azione di governo e di controllo su fonti di informazione a causa dell'influenza che i mass media ([[televisione|tv]], [[Radio (mass media)|radio]], [[stampa]], [[Internet]]) possono esecitare sulla società.<ref>{{Cita news|titolo=Il ritorno dell’''One Man Show''|pubblicazione=Der Standard|autore=Gregor Auenhammer|url=http://italiadallestero.info/archives/363|giorno=29|mese=6|anno=2008|accesso=25/8/2008}}</ref> L'opposizione ha chiesto invano a Berlusconi di rinunciare alla proprietà dei mass media giudicando anomala una simile concentrazione in mano al capo di una coalizione politica.<ref>http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=40&ID_articolo=114&ID_sezione=55&sezione=</ref><ref>http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/Notizie/Politiche2006/articoli/04_Aprile/13/verderami.shtml</ref>

La tesi di tale denuncia è che in Italia ci sarebbe uno sbilanciamento mediatico, possibile veicolo di orientamento dell’opinione pubblica attraverso metodi di propaganda più o meno nascosta, e che guidare una coalizione politica e al contempo un gruppo mediatico editoriale risulta contrario ai principi di equilibrio stabiliti dalla [[Costituzione italiana]]; tali principi trovano concreta tutela anche per mezzo dell'articolo 10 t.u. 30 marzo 1957 n.361, ove si prevede la "ineleggibilità di coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o imprese private risultano vincolati allo Stato per contratti di opere o di somministrazioni oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica".<ref>http://www.ares2000.net/ricerche/conflitto/documentazione.htm</ref><ref>http://www.marcotravaglio.it/conflitto.htm</ref>

=== I rapporti con Dell'Utri e Mangano ===
Nella prima metà degli [[anni 1970|anni settanta]] diverse organizzazioni criminali (non ultima la [[mafia]]) usavano ricorrere alla pratica del [[sequestro di persona]] nei confronti di imprenditori (o di loro familiari) non molto noti al grande pubblico per autofinanziarsi, e Berlusconi, all'epoca già padre di due figli, era tra questi: il [[7 luglio]] [[1974]] l'avvocato [[palermo|palermitano]] [[Marcello Dell'Utri]] (all'epoca collaboratore di Berlusconi e che in seguito fu eletto [[Senato della Repubblica|senatore]] per il partito da quest'ultimo fondato), mise in contatto Berlusconi con [[Vittorio Mangano]]. L'incontro avvenne nella neoacquistata [[villa San Martino]] ad [[Arcore]], e il motivo ufficiale della presenza di Mangano fu quello di assumere le mansioni di fattore e stalliere. In realtà, Mangano si occupò anche della sicurezza della villa e dell'incolumità dei figli di Silvio Berlusconi, che era solito anche accompagnare a scuola. Disse anni dopo Dell'Utri: «Berlusconi ha assunto Mangano, gliel'ho presentato io, è verissimo, tra tante persone che c'erano in concorso per quella posizione, e ai quali Berlusconi ha addirittura affidato la casa, e il signor Mangano accompagnava anche i figli di Berlusconi a scuola. Non vedo niente di strano nel fatto che io abbia frequentato in questa maniera il signor Mangano, e lo frequenterei ancora adesso».<ref name="DellUtriTgrSicilia">Intervista a Marcello Dell'Utri dal ''Tgr Sicilia'', Rai, [[1º luglio]] [[1996]].</ref> Vittorio Mangano si licenziò nel [[1976]]. A suo carico, nel periodo successivo all'impiego a villa San Martino, vi furono una condanna per traffico di droga e un'altra per associazione mafiosa semplice. Fu inoltre sospettato del rapimento di Luigi D'Angerio, avvenuto nella notte di [[7 dicembre|Sant'Ambrogio]] del [[1974]], subito dopo una cena ad Arcore. La [[Procura della Repubblica]] di Palermo sostiene che Marcello Dell'Utri era a conoscenza dei precedenti penali di Mangano: al tempo in cui Dell'Utri, infatti, lasciò l'impiego in banca per diventare collaboratore di Berlusconi e successivamente chiamò Mangano ad Arcore, la locale stazione dei [[Carabinieri]] ricevette un'informativa dai colleghi [[palermo|palermitani]] che segnalava Mangano quale persona con precedenti giudiziari e Dell'Utri quale persona che era informata di ciò.<ref>Atti citati in E. Veltri, M. Travaglio. ''L'odore dei soldi'', [[2001]], pp. 27-28.</ref>

Il [[26 maggio]] [[1975]] una bomba esplose nella villa di Berlusconi in via Rovani a [[Milano]]<ref>Mario Guarino, ''L'orgia del potere. Testimonianze, scandali e rivelazioni su Silvio Berlusconi'', Bari, Dedalo, 2005, p. 90.</ref>, provocando ingenti danni con lo sfondamento dei muri perimetrali e il crollo del pianerottolo del primo piano.

Berlusconi, dopo aver ricevuto varie minacce, si trasferì per qualche mese con la famiglia in [[Svizzera]] e successivamente in [[Spagna]].

Il [[28 novembre]] [[1986]] un altro attentato alla villa milanese creò danni unicamente alla cancellata esterna. Berlusconi, nel mezzo di un'intercettazione telefonica, commentò con Dell'Utri l'attentato definendolo scherzosamente un atto fatto «con affetto», proseguendo sullo stesso tono che «secondo me, come un altro manderebbe una lettera o farebbe una telefonata, lui metterebbe una bomba» e sottolineando che la natura del gesto è da ricercarsi nel fatto «che non sa scrivere».<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=ZqjAuF-eyxU&mode=related&search= Video dell'intercettazione], da ''YouTube.com''.</ref> Contrariamente a quanto Berlusconi pensava, invece, l'attentato non è attribuibile a Mangano, che all'epoca del fatto era detenuto. Esso è ascrivibile altresì (come risulta dalle dichiarazioni di Antonino Galliano) alla mafia catanese: una volta raccordatosi con il suo sodale [[Nitto Santapaola]] di Catania, [[Totò Riina]], il capo di [[Cosa nostra]], aveva, come si suol dire, «preso in mano la situazione» relativa a Berlusconi e Dell'Utri, che (per concorde dichiarazione di Ganci, Anzelmo e Galliano) sarebbe stata sfruttata non soltanto per fini prettamente estorsivi, ma anche per potere “agganciare” politicamente [[Bettino Craxi]].

Un rapporto della Criminalpol del [[13 aprile]] [[1981]]<!-- LE DATE PAIONO NON QUADRARE, È NECESSARIO TROVARE UNA FONTE: IL RAPPORTO È ASCRITTO AL 1981 E L'INTERCETTAZIONE AL 1986? --> recita che «L'aver accertato attraverso la citata intercettazione telefonica il contatto tra Mangano Vittorio, di cui è bene ricordare sempre la sua particolare pericolosità criminale, e Dell'Utri Marcello ne consegue necessariamente che anche la Inim spa e la Raca spa (società per le quali il Dell'Utri svolge la propria attività), operanti in Milano, sono società commerciali gestite anch'esse dalla mafia e di cui la mafia si serve per riciclare il denaro sporco, provento di illeciti».<ref>M. Guarino, ''L'orgia del potere'', [[2005]], [http://books.google.com/books?id=5af1MQ9Vcy4C&pg=PA162&dq=l+aver+accertato+attraverso+la+citata+intercettazione+telefonica+il+contatto+tra+mangano+vittorio&hl=it&sig=XFYxBoJ_XrWy-UNA0920ZsCejuc p. 162].</ref>

Sull'attività di Mangano nello stesso periodo in cui prestava servizio come stalliere di Berlusconi, il giudice [[Paolo Borsellino]] rilasciò, poco prima di essere ucciso in un attentato mafioso, un'intervista a un giornalista francese nella quale definiva il Mangano come una delle [[testa di ponte|teste di ponte]] di Cosa Nostra nel nord Italia.<ref>L'intervista di Borsellino su Mangano a Milano [http://www.youtube.com/watch?v=H3dUAsRljkg www.youtube.com] e il [http://web.tiscali.it/scudit/mdfalconeinter.htm testo integrale].</ref> Mangano morì in carcere nel 2000, pochi giorni dopo essere stato condannato all'[[ergastolo]] per duplice [[omicidio]]. Dell'Utri commentò, in seguito, che Mangano era un eroe <ref>[http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/verso-elezioni-18/berlusconi-toghe/berlusconi-toghe.html La Repubblica, Berlusconi: "Perizie per i pm". Dell'Utri: "Mangano un eroe"]</ref>, concetto poi ribadito successivamente da Berlusconi stesso<ref>[http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=34702&format=html Estense.com, ''Mangano eroe'', Berlusconi: ''Dell'Utri dice bene'']</ref>.

La procura di [[Palermo]] ha indagato su Silvio Berlusconi e su [[Marcello Dell'Utri]] per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro. Nel [[1998]] la posizione di Berlusconi è stata archiviata al termine delle indagini preliminari, che erano state prorogate per la massima durata prevista dalla legge, mentre Dell'Utri è stato rinviato a giudizio. Nel [[2004]] Marcello Dell'Utri è stato poi condannato in primo grado a [[Palermo]] a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa; secondo la sentenza, [[Forza Italia]] sarebbe stata fondata per fornire nuovi agganci politici alla mafia e [[Marcello Dell'Utri|Dell'Utri]] sarebbe stato l'intermediario tra l'organizzazione mafiosa [[Cosa nostra]] e Silvio Berlusconi fin dal [[1974]]<ref>[http://www.narcomafie.it/articoli_2005/dos_09_2005.htm Narcomafie (gruppo Abele), Dossier La sentenza Dell'Utri]</ref>. Il processo di appello è ancora in corso.

=== I rapporti con il mondo dell'informazione ===
==== Dichiarazione contro Biagi, Santoro e Luttazzi ====
{{vedi anche|Editto bulgaro}}
[[File:Berlusconi-Biagi.jpg|thumb|220px|Berlusconi e Biagi nel [[1986]]]]
Il [[18 aprile]] [[2002]], durante la visita di Stato a [[Sofia]] in [[Bulgaria]] Berlusconi, da circa un anno [[Presidente del Consiglio dei Ministri|Presidente del Consiglio]] rende una assai discussa dichiarazione (soprannominata dai suoi oppositori il "[[diktat bulgaro]]" o l'"editto di Sofia"):
{{quote|L'uso che [[Enzo Biagi|Biagi]], come si chiama quell'altro...? [[Michele Santoro|Santoro]], ma l'altro... [[Daniele Luttazzi|Luttazzi]], hanno fatto della televisione pubblica, pagata coi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga.}}

I tre non vennero più chiamati a condurre programmi in RAI: di fatto la nuova dirigenza RAI insediatasi all'epoca del governo Berlusconi e da esso spronata a prendere provvedimenti, espulse Biagi, Santoro e Luttazzi da tutte le programmazioni televisive.
La situazione perdurò fino al 2006 quando, in seguito ad azioni giudiziarie che li hanno visti vincenti sulla dirigenza RAI, Biagi e Santoro hanno ripreso a condurre programmi giornalistici.

==== Dissapori con la TV pubblica ====
Berlusconi ha sempre avuto rapporti contrastati con la televisione pubblica, da lui spesso accusata di essere, se non totalmente schierata a sinistra, per gran parte controllata dai partiti dell'opposizione (soprattutto [[Raitre]], definita da Berlusconi «una macchina da guerra contro il Presidente del Consiglio»). Questa visione è ovviamente ribaltata secondo il punto di vista dei suoi oppositori che lo accusano di averla pesantemente occupata nel periodo in cui è stato capo del governo.

È del [[12 marzo]] [[2006]] (durante la campagna elettorale per le [[elezioni politiche del 2006|elezioni politiche]]) la polemica, in occasione del programma di [[Raitre]], "In 1/2 h" (''In mezz'ora''), tra Berlusconi che accusava la conduttrice [[Lucia Annunziata]] di muoversi sulla base di posizioni di pregiudizio nei suoi confronti e di aperta partigianeria in appoggio della sinistra, e la giornalista stessa che gli rimproverava l'incapacità di trattare con i giornalisti. Silvio Berlusconi lasciò lo studio dopo 17 minuti.<ref>[http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,In1-2h%5E1881,00.html il video]</ref>

==== Il caso Saccà ====
Nel [[2007]] la [[Procura della Repubblica|procura]] di Napoli apre un'inchiesta su Berlusconi (allora leader dell'opposizione) sospettato di aver corrotto [[Agostino Saccà]], direttore generale della [[RAI]]. Tra gli atti dell'inchiesta c'è una intercettazione telefonica trai due imputati che viene pubblicata in tutti i media quando l'indagine è ancora in corso.
<ref>{{cita web
|autore= Giuseppe D'Avanzo
|url= http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/berlusconi-indagato/berlusconi-regime/berlusconi-regime.html
|titolo= Inchiesta Berlusconi "Saccà va sospeso" - L'ex premier: "Solleva il morale del Capo"
|accesso= 29-3-2008
|editore= la Repubblica
|data= 13 dicembre 2007
}}</ref> <ref>{{cita web
|url= http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_12/berlusconi_indagato_corruzione_sacca_a47dd26e-a884-11dc-8e86-0003ba99c53b.shtml
|titolo= Berlusconi indagato per corruzione - Avrebbe coinvolto Saccà, dirigente Rai, nel tentativo di convincere alcuni senatori a tradire Prodi|accesso= 29-3-2008
|editore= Corriere della Sera
|data= 12 dicembre 2007
}}</ref>

Nella telefonata si ascolta Saccà esprimere una posizione di appassionato appoggio politico a Berlusconi e di critica per il comportamento degli alleati. Berlusconi sollecita Saccà a mandare in onda una trasmissione voluta da Umberto Bossi e Saccà si lamenta del fatto che ci sono persone che hanno diffuso voci su questo accordo provocandogli problemi. Berlusconi poi chiede a Saccà di dare una sistemazione in una [[fiction]] ad una ragazza spiegando in modo molto esplicito che questo servirebbe per uno scambio di favori con un senatore della maggioranza che lo aiuterebbe a far cadere il governo. Saccà saluta esortando Berlusconi a impadronirsi della maggioranza quanto prima possibile.<ref>{{cita web
|autore=
|url= http://espresso.repubblica.it/multimedia/1471644
|titolo= L'audio dell'intercettazione della conversazione tra Agostino Saccà e Silvio Berlusconi
|accesso= 29-3-2008
|editore= L'espresso
|data= 20 dicembre 2007
}}</ref>

Berlusconi ha sostenuto in sua difesa: "lo sanno tutti nel mondo dello spettacolo, in certe situazioni in Rai si lavora soltanto se ti prostituisci oppure se sei di sinistra. Io ho fatto diversi interventi per personaggi che non sono di sinistra e che sono stati messi completamente da parte dalla Rai".<ref>{{cita web
|autore=
|url= http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_20/berlusconi_rai_sinistra_4933f5e8-aefe-11dc-8fe5-0003ba99c53b.shtml
|titolo= Berlusconi: «In Rai tutti raccomandati»
|accesso= 29-3-2008
|editore= Corriere della Sera
|data= 20 dicembre 2007
}}</ref>

L'indagine napoletana è giunta a Gennaio alla richiesta di rinvio a giudizio ma, prima che si aprisse il processo, nel luglio [[2008]] gli avvocati di Berlusconi chiesero ed ottennero dal [[giudice per le indagini preliminari|GIP]] lo spostamento dell'indagine a Roma per incompetenza territoriale<ref>http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/05/mossa_del_premier_portare_inchiesta_co_9_080705028.shtml</ref>. Nel [[2008]] i [[pubblico ministero|pm]] romani nuovi titolari dell'inchiesta hanno chiesto l'archiviazione dell'inchiesta e la distruzione delle intercettazioni argomentando che «Non c' è alcuna certezza del "do ut des". Lo stretto legame tra l' onorevole Berlusconi e Saccà, che emerge con evidenza dall' attività investigativa, era tale da consentire al primo di effettuare segnalazioni al secondo senza dover promettere o ottenere nulla in cambio».<ref>http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/26/Distruggere_nastri_archiviare_chiude_caso_co_9_090226090.shtml</ref>

=== Il caso Carfagna ===
{{vedi anche|Mara Carfagna|Sabina Guzzanti|Paolo Guzzanti}}
Nel [[Governo Berlusconi IV|quarto governo Berlusconi]], l'onorevole [[Mara Carfagna]], ex [[showgirl]], è stata scelta per ricoprire il ruolo di [[ministro delle Pari Opportunità]].

Secondo il quotidiano argentino ''[[Clarín|El Clarín]]'' alcune intercettazioni avrebbero prodotto materiale non penalmente rilevante riguardante presunti favori sessuali ottenuti dal [[Presidente del Consiglio dei ministri]] Berlusconi in cambio della poltrona da ministro.<ref>
{{Cita news
|lingua = es
|autore = Julio Algañaraz
|url = http://www.clarin.com/diario/2008/07/05/elmundo/i-01708762.htm
|titolo = Sexgate a la italiana: el escándalo salpica a Berlusconi y una ministra
|pubblicazione = El Clarin
|giorno = 05
|mese = 07
|anno = 2008
|pagina =
|accesso = 22-12-2008
|cid =
}}
</ref> Di tali intercettazioni esisterebbero ormai solo copie, essendo stati distrutti, ai sensi della legge, gli originali in quanto non rilevanti ai fini del processo per corruzione a carico di Berlusconi.<ref>
{{Cita web
|autore = Alessandro D'Amato (Gregorj)
|url = http://www.giornalettismo.com/archives/1222/le-intercettazioni-di-silvio-distrutte-meno-male/
|titolo = Le intercettazioni di Silvio distrutte? Meno male
|accesso = 22-12-2008
|data = 04-07-2008
}}
}}
</ref>
{{Colonne|col=3|
*[[Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi]]
*[[NonLibri:Omaggi poetici a Silvio Berlusconi|Omaggi poetici a Silvio]]
*[[Mafia]]
*[[Falso in bilancio]]
*[[Processo SME]]
*[[Lodo Mondadori]]
*[[Vittorio Mangano]]
*[[Veronica Lario]]
*[[Piersilvio Berlusconi]]
*[[Diversamente onesto]]
*[[Popolo delle Libertà (Mie)]]
*[[Figure di merda]]
*[[Omino Silvio]]
*[[Berlusconesimo]]
*[[Berlusca City]]
*[[Arcore]]
*[[Villa Certosa]]
*[[Berlusca Channel]]
*[[P2]]
*[[Vangelo apocrifo di Arcore]]
*[[Esercito degli omini che salutano]]
*[[Tipica giornata di Silvio]]
*[[Italiano medio]]
*[[Nani]]
*[[Lancio dello Stronzo]]
*[[Calvizie]]
*[[Berluscamon]]
*[[Diario segreto di Silvio Berlusconi]]
*[[Manuali:Silvio Berlusconi: istruzioni per l'uso]]
*[[Traduzioni automatiche:Silvio Berlusconi]]
*[[Cosa avrà voluto dire?]]
*[[Tecnica della smentita fulminante]]
*[[Berlusconia]]
*[[Veltrusconi]]
*[[F.I.A.S.]]
*[[Programma di Governo del Centrodestra]]
*[[Diffamazione]]
*[[Evasione fiscale]]
*[[Attentato a Silvio Berlusconi]]
*[[Massimo Tartaglia]]
*[[Editto bulgaro]]
*[[Martin Schulz]]


Dell'esistenza delle intercettazioni parlarono prima [[Sabina Guzzanti]] durante la manifestazione di [[piazza Navona]] l'[[8 luglio]] [[2008]],<ref>
{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = http://www.corriere.it/politica/08_luglio_08/manifestazione_navona_di_pietro_grillo_32d649d8-4cf4-11dd-b408-00144f02aabc.shtml
|titolo = Il 'No Cav Day' non risparmia nessuno Attacchi a Quirinale, Carfagna, Papa
|pubblicazione = Corriere della sera
|giorno = 08
|mese = 07
|anno = 2008
|pagina =
|accesso = 22-12-2008
|cid =
}}
}}
</ref> poi il deputato PdL [[Paolo Guzzanti]] sul suo [[blog]], ritenendo esistessero «proporzionati motivi per temere che la signorina in questione occupi il posto per motivi che esulano dalla valutazione delle sue capacità di servitore dello Stato, sia pure apprendista».<ref>
{{Cita web
|autore = Paolo Guzzanti
|url = http://www.paologuzzanti.it/?p=856
|titolo = NON PARLIAMO DELLA SIGNORINA MARA CARFAGNA, CALENDARISTA DALLE PARI OPPORTUNITA', MA...
|accesso = 22-12-2008
|data = 02-11-2008
}}
</ref>


Le dichiarazioni sortirono una citazione in sede civile per Sabina Guzzanti.<ref>
== Collegamenti esterni ==
{{Cita web
*[http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi Anche Wikipedia dice la sua]
|autore = Sabina Guzzanti
*[http://silvioperilnobel.sitonline.it/ Berlusconi candidato per il Nobel della pace/]
|url = http://www.sabinaguzzanti.it/2008/10/09/calendario-ottobre-carfagna-posizione-matrix/
*[http://www.berlutube.com È nato Berlutube!]
|titolo = calendario ottobre: carfagna posizione matrix
*[http://it.netlog.com/Silvio___Berlusconi Non ci crederete ma Silvio Berlusconi è anche in netlog! È proprio lui!]
|accesso = 28-12-2008
*[http://www.youtube.com/watch?v=QBniTvkmCf8 Video immunità]
|data = 09-10-2008
*[http://it.youtube.com/watch?v=KJpranABjOc Video-metafora del rapporto di Silvio con gli italiani]
}}
*[http://it.youtube.com/watch?v=E9z8P-NNncA Le avventure di Silvioman]
</ref> Anche al padre, il deputato PdL Paolo Guzzanti arriva una minaccia di querela, a cui risponde: "Mi è capitato di imbattermi in persone, parlo di membri del parlamento, che mi hanno raccontato di avere letto le intercettazioni e di avere da esse tratto certe sensazioni e a loro parere fondate sulla vicenda. Se dovessi essere chiamato da un magistrato per difendermi sarei pronto a dire i nomi di questi autorevoli membri del parlamento", la vicenda si conclude quindi con una riconciliazione formale e con una precisazione:" Parlavo di una questione più generale: se i ministri debbano essere nominati solo perché in rapporti molto personali".<ref>http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=34097&sez=HOME_INITALIA&ctc=40</ref><ref>«vorrei chiudere, per parte mia e unilateralmente, sempre pronto ad affrontare il processo penale che mi è stato preannunciato, la questione con Mara Carfagna. [...] Mara Carfagna non è il mio obiettivo e le mando idealmente una rosa bianca in segno di pace» <br />
*[http://silvioberlusconi.splinder.com Tutto quello che ho detto e che non avresti mai voluto sentire]
{{Cita web
*[http://www.vernacoliere.com/locandine/2000/l00nov.gif Il miracolo di Berlusconi]
|autore = Paolo Guzzanti
*[http://web.tiscali.it/markbernardini/Berluska.htm La campagna elettorale]
|url = http://www.paologuzzanti.it/?p=857
*[http://www.youtube.com/watch?v=_Ptm1aW9szY Berlusconi Transformer]
|titolo = CHIUDO OGGI LA QUESTIONE CARFAGNA: QUESTO BLOG E’ DIVENTATO ANCHE UN MATTATOIO, COLPA MIA, E VOGLIO DIRE PAROLE CHIARE SU QUESTA VICENDA CHE RICONDUCANO DIGNITA’ E POLITICA ALLA POLITICA DELLA DIGNITA'.
*[http://www.youtube.com/watch?v=9OHZiCyuVgw Berlusconi Transformer 2]
|accesso = 22-12-2008
*[http://it.youtube.com/watch?v=x5qU-bebsH8 Ecco cosa fa Berlusconi al parlamento europeo]
|data = 05-11-2008
*[http://it.netlog.com/Silvio_Berlusconi_PDL Berlusconi su Netlog]
}}
*[http://brindaconpapi.blogspot.com/ Brinda_con_Papi]
</ref> <ref>«Una rosa bianca come segno di pace è sempre ben accetta prendo atto delle scuse e considero chiusa la vicenda»<br />
*[http://www.youtube.com/watch?v=PQHbUwE-RCI Berlusconi in una vita precedente]
{{Cita web
*[http://www.youtube.com/watch?v=xsx_2Oc2GUA Berlamù]
|autore =
*[http://www.youtube.com/watch?v=dUVBkujnXuU He nan e i dominatori del nano universo]
|url = http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo432250.shtml
*[http://www.youtube.com/watch?v=xsx_2Oc2GUA I sogni del Berlusca]
|titolo = Carfagna, Paolo Guzzanti si scusa
*[http://www.youtube.com/watch?v=EJ12d3A2pYQ Silvio di Milano - Sono un eroe]
|accesso = 22-12-2008
*[http://www.youtube.com/watch?v=iBf8AieUsV4&feature=related Silvio non ha capito che il papa si chiama Benedetto XVI]
|data = 05-11-2008
*[http://www.berlusgoogle.com/index2.php Berlusconi conquista anche Google]
|editore = TGCOM
*[http://www.youtube.com/watch?v=qR5oolE_COU La sigla del nuovo governo]
}}
*[http://www.flashgames.it/hurl.berl.html Venghino siori e siore a vedere l'incredibile nano volante]
</ref>


=== Dichiarazioni e comportamenti controversi ===
== Altri progetti ==
<!--Ricorda: Wikipedia non è una collezione indiscriminata di informazioni. Valuta ogni evento in prospettiva storica e non inserire recentismi.-->
*[[File:LogoNonCommons.png|30px]] '''[[NonCommons]]''' contiene foto compromettenti su '''[[:Categoria:Immagini Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]]'''

In Italia e all'estero grande risalto mediatico hanno ricevuto alcune sue dichiarazioni, battute di spirito e comportamenti irrituali che gli hanno dato una fama di ''[[gaffe]]ur'', contribuendo nel contempo a caratterizzare la sua immagine pubblica.<ref>{{cita news|autore=Francesco Verderami|url=http://www.corriere.it/politica/09_aprile_04/verderami_berlusconi_gesti_pop_amico_tra_amici_e6d3b1ca-20c8-11de-94b6-00144f02aabc.shtml|titolo=Il premier e quei gesti pop: «Sembra un amico tra amici»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=4|mese=4|anno=2009|accesso=24-4-2009}}</ref>

Nel settembre [[2001]], in seguito agli [[attentati dell'11 settembre 2001|attentati terroristici]] sferrati da [[Al-Qaida]] agli [[Stati Uniti]], dichiarò: «Noi [occidentali] dobbiamo essere consapevoli della superiorità della [[civiltà occidentale|nostra civiltà]], il nostro è un sistema che ha garantito il benessere, il rispetto dei diritti umani e, a differenza dei paesi [[Islam|islamici]], il rispetto dei diritti religiosi e politici. Un sistema che ha come valore la comprensione delle diversità e la tolleranza». L'affermazione suscitò le proteste di diverse nazioni islamiche e della [[Lega araba]].<ref>{{cita news|url=http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=13709|titolo=Berlusconi e la "superiorità dell'Occidente", dure le critiche|pubblicazione=RaiNews24|giorno=27|mese=9|anno=2001|accesso=24-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=13738|titolo=Attacco agli USA. L'autogol di Berlusconi: la 'superiorità dell'Occidente' diventa caso diplomatico e politico|pubblicazione=RaiNews24|giorno=27|mese=9|anno=2001|accesso=24-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/settembre/28/Occidente_Islam_accuse_Berlusconi_co_0_01092811052.shtml|titolo=Occidente e Islam, accuse a Berlusconi|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=28|mese=9|anno=2001|accesso=24-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|autore=Paola Di Caro|url=
http://archiviostorico.corriere.it/2001/settembre/28/Islam_Occidente_Berlusconi_non_torna_co_0_01092811105.shtml|titolo=Islam e Occidente, Berlusconi non torna indietro|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=28|mese=9|anno=2001|accesso=24-4-2009}}</ref>

Nel [[2003]], particolarmente controversa fu la polemica che al [[Parlamento europeo]] – in occasione del suo esordio come [[presidente del Consiglio dell'Unione europea|presidente del Consiglio dell'UE]] – lo vide opposto all'eurodeputato socialista tedesco [[Martin Schulz]], che lo criticò per i suoi problemi giudiziari, per il suo rapporto con l'informazione, e che lo accusò di avere un conflitto d'interessi. Berlusconi replicò all'intervento dell'eurodeputato dicendo: «Signor Schulz, so che in Italia c'è un produttore che sta facendo un film sui [[lager|campi di concentramento nazisti]]. La suggerirò per il ruolo di [[kapò]], lei sarebbe perfetto». Alle critiche da parte di alcuni europarlamentari, Berlusconi rispose rivolgendo un «turisti della democrazia» all'ala sinistra del Parlamento che lo contestava. Il presidente [[Pat Cox]] lo invitò a scusarsi, ma Berlusconi replicò: «Il signor Schulz mi ha offeso gravemente e personalmente, era solo una battuta ironica e non la ritiro». Accettò poi di scusarsi con il popolo tedesco, ma non con Schulz e l'Europarlamento. La controversia coinvolse anche il cancelliere [[Gerhard Schröder|Schröder]], che convocò l'ambasciatore italiano a [[Berlino]] spingendo il governo italiano a fare lo stesso con quello tedesco a [[Roma]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/esteri/semestredue/litigio/litigio.html|titolo=Il duello verbale Schulz-Berlusconi|pubblicazione=La Repubblica|giorno=2|mese=7|anno=2003|accesso=21-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|autore=Claudio Lindner|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/luglio/03/Scontro_all_esordio_europeo_Berlusconi_co_0_030703022.shtml|titolo=Scontro all'esordio europeo di Berlusconi|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=3|mese=7|anno=2003|accesso=21-4-2009}}</ref>

Successivamente Berlusconi dichiarò che in Italia «girano da anni storielle sull'[[Olocausto]]» perché «gli italiani sanno scherzare su tragedie come quella nel tentativo di superarle», provocando le proteste della [[Ebreo|comunità ebraica]] di Roma e dell'[[ANED]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/esteri/semestredue/scuse/scuse.html|titolo=Berlusconi: "Chiedo scusa al popolo tedesco"|pubblicazione=La Repubblica|giorno=2|mese=7|anno=2003|accesso=21-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/esteri/semestredue/ebrei/ebrei.html |titolo=Gli ebrei contro il Presidente del Consiglio "Un'offesa agli italiani"|pubblicazione=La Repubblica|giorno=2|mese=7|anno=2003|accesso=21-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/luglio/03/Italia_storielle_sull_Olocausto_Offesa_co_0_030703004.shtml|titolo=«In Italia storielle sull'Olocausto». Offesa la comunità ebraica di Roma|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=3|mese=7|anno=2003|accesso=21-4-2009}}</ref> Qualche mese dopo, gli procurò altre critiche dalla comunità israelita, unite a quelle di alcuni familiari delle vittime dello [[squadrismo]] fascista, l'intervista rilasciata al periodico britannico ''The Spectator'' in cui disse che [[Mussolini]], a differenza di [[Saddam Hussein]], non avrebbe «mai ammazzato nessuno» e si sarebbe limitato a mandare «la gente a fare vacanza al [[confino]]».<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/berlugiudici/spectator/spectator.html|titolo=Berlusconi si corregge. "Mai difeso Mussolini"|pubblicazione=La Repubblica|giorno=11|mese=9|anno=2003|accesso=21-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|autore=Marco Galluzzo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/12/Mussolini_non_Saddam_non_ucciso_co_0_030912002.shtml|titolo=«Mussolini non è Saddam, non ha ucciso nessuno»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=12|mese=9|anno=2003|accesso=21-4-2009}}</ref> Della stessa intervista fu contestato anche il giudizio espresso sui giudici, definiti «mentalmente disturbati», che spinse il presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi|Ciampi]] ad intervenire in difesa della magistratura.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/09_Settembre/04/belrusconi.shtml|titolo=Berlusconi: «I giudici matti». Replica di Ciampi|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=4|mese=9|anno=2003|accesso=21-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=40836|titolo=Giustizia. Riesplode violenta la polemica. Berlusconi attacca i giudici Ciampi li difende|pubblicazione=RaiNews24|giorno=5|mese=9|anno=2003|accesso=21-4-2009}}</ref>

Ripercussioni sul piano diplomatico ci furono anche in altre occasioni. Nel [[2005]], quando irritò il governo [[Finlandia|finlandese]] dicendo di aver «rispolverato tutte le arti da playboy» con [[Tarja Halonen]], capo di Stato della nazione scandinava, per fare in modo che ritirasse la candidatura di [[Helsinki]] a sede dell'[[Autorità europea per la sicurezza alimentare]] in favore di [[Parma]], non essendoci per lui «alcuna possibilità di confronto tra il [[culatello di Zibello|culatello di Parma]] e la [[renna]] affumicata».<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/06_Giugno/21/berlu.shtml|titolo=«Ho fatto il playboy per far vincere Parma»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=22|mese=6|anno=2005|accesso=23-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/politica/berluparma/convfinl/convfinl.html|titolo=Helsinki convoca ambasciatore italiano dopo le dichiarazioni di Berlusconi|pubblicazione=La Repubblica|giorno=22|mese=6|anno=2005|accesso=23-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|autore=Mario Porqueddu|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/07_Luglio/06/finlandia.shtml|titolo=Finlandia, la tentazione di boicottare l’Italia|pubblicazione=Il Corriere della Sera|giorno=6|mese=7|anno=2005|accesso=23-4-2009}}</ref> Nel [[2006]], quando contrariò il governo cinese dichiarando durante un comizio: «Leggetevi [[il libro nero del comunismo]] e scoprirete che nella [[Cina]] di [[Mao Zedong|Mao]] i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi».<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/03_Marzo/28/cina.shtml|titolo=«Bambini bolliti», la Cina protesta|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=29|mese=3|anno=2006|accesso=23-4-2009}}</ref>

Nel febbraio [[2009]], Berlusconi affermò in un comizio: «Di me hanno detto di tutto i signori della sinistra, [...] che sono come quel dittatore [[Argentina|argentino]] che faceva fuori i suoi oppositori [[voli della morte|portandoli in aereo]] con un pallone, poi apriva lo sportello e diceva: C'è una bella giornata, andate fuori un po' a giocare. Fa ridere ma è drammatico». Il Ministero degli esteri argentino convocò l'ambasciatore italiano Stefano Ronca per esprimere «la profonda preoccupazione» per le frasi dette sui cosiddetti ''[[voli della morte]]'',<ref>{{cita news|autore=Lorenzo Fuccaro|url=http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/19/premier_desaparecidos_caso_Buenos_Aires_co_9_090219007.shtml|titolo=Il premier e i desaparecidos. Un caso a Buenos Aires|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=19|mese=2|anno=2009|accesso=24-4-2009}}</ref> per il governo italiano si trattò di uno stravolgimento delle parole pronunciate dal Presidente del Consiglio, un «finto caso».<ref>{{cita news|url=http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp?cat=esteri&id_video=22687|titolo=L'Argentina protesta per la battuta di Berlusconi sui Desaparecidos|pubblicazione=La7|giorno=19|mese=2|anno=2009|accesso=2-1-2010}}</ref>

Sempre nel [[2009]], secondo indiscrezioni di un [[Tabloid#Periodici scandalistici|tabloid]] inglese, durante un vertice di capi di governo dell'Unione Europa a Bruxelles per discutere le questioni relative al cambiamento climatico in vista del summit di Copenhagen, alla presenza di leader quali [[Gordon Brown]], [[Brian Cowen]], [[Angela Merkel]] e [[Nicolas Sarkozy]], Berlusconi avrebbe scarabocchiato disegnini di "mutande femminili nel corso della storia" sotto il titolo "Mutandine da donna attraverso i secoli", passando i suoi bozzetti agli altri premier affinché potessero apprezzarli, creando ilarità e imbarazzo fra i presenti.<ref>{{cita news|autore=Enrico Franceschini|url=http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/berlusconi-varie-3/berlusconi-disegni/berlusconi-disegni.html|titolo=Berlusconi, imbarazzo a Bruxelles. Al vertice disegna mutande da donna|pubblicazione=la Repubblica|giorno=13|mese=12|anno=2009|accesso=2-1-2010}}</ref> <ref>{{cita news|autore=Simon Walters|url=http://www.dailymail.co.uk/news/worldnews/article-1235414/Berlusconis-new-international-bloomer-sends-EU-leaders-womens-underwear-doodles.html|titolo=Berlusconi's new bloomer as he sends EU leaders doodles of women's knickers at summit|pubblicazione=Mail Online|giorno=12|mese=12|anno=2009|accesso=3-1-2010}}</ref>

Hanno suscitato clamore anche alcuni comportamenti scherzosi tenuti in presenza di ministri e governanti stranieri. Nel [[2002]] fece discutere la foto di gruppo dei [[Ministero degli Esteri|ministri degli Esteri]] riuniti a [[Cáceres (Spagna)|Cáceres]], in cui Berlusconi, titolare [[ad interim]] della Farnesina, fu immortalato mentre faceva il [[gesto delle corna]] alle spalle del suo omologo [[Spagna|spagnolo]] per divertire un gruppo di [[boy-scout]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/politica/gesto/gesto/gesto.html|titolo=Berlusconi fa le corna nella foto del vertice Ue|pubblicazione=La Repubblica|giorno=8|mese=2|anno=2002|accesso=25-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/02/10/le-corna-fanno-il-giro-europa.html|titolo=Le corna fanno il giro d'Europa|pubblicazione=La Repubblica|giorno=10|mese=2|anno=2002|accesso=25-4-2009}}</ref> Nel [[2008]], durante una conferenza stampa con il presidente [[Russia|russo]] uscente [[Vladimir Putin]], dopo che una giornalista pose a quest'ultimo una domanda sgradita circa una sua presunta relazione extra-coniugale, Berlusconi mimò un mitra che le sparava. Il gesto fu criticato dalla [[Federazione Nazionale Stampa Italiana]] a causa dei numerosi casi di giornalisti assassinati in Russia. La cronista coinvolta successivamente puntualizzò: «Ho visto il gesto del vostro presidente e so che scherza sempre. So che il gesto non avrà alcuna conseguenza».<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/politica/gesto/gesto/gesto.html|titolo=Putin, è vero che divorzia? E Berlusconi fa il gesto del mitra|pubblicazione=La Repubblica|giorno=18|mese=4|anno=2008|accesso=25-4-2009}}</ref>

Lo stesso anno, in seguito all'elezione dell'[[afro-americano]] [[Barack Obama]] alla [[Presidente degli Stati Uniti|presidenza degli Stati Uniti]], Berlusconi, durante una conferenza stampa congiunta con il nuovo presidente russo [[Dmitrij Medvedev]] al [[Cremlino]], affermò: «Ho detto a Medvedev che Obama ha tutto per andare d'accordo con lui: è giovane, bello e anche abbronzato». La frase suscitò polemiche poiché il termine "abbronzato" (in [[lingua inglese|inglese]] ''tanned'' o ''suntanned'') è stato talvolta impiegato in maniera dispregiativa nei confronti delle persone di colore. In seguito Berlusconi affermò che la sua intenzione era quella di rivolgere ad Obama «una carineria assoluta, un grande complimento», e definì «imbecilli» chi aveva criticato la dichiarazione. I media internazionali diedero ampio risalto alla vicenda.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/08_novembre_06/berlusconi_obama_abbronzato_141c1e10-ac16-11dd-9d45-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano|titolo=Berlusconi: «Obama? Bello e abbronzato»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=6|mese=11|anno=2008|accesso=26-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=87987|titolo=Berlusconi: "Obama è bello e abbronzato". La gaffe rimbalza sui media internazionali|pubblicazione=RaiNews24|giorno=6|mese=11|anno=2008|accesso=26-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/gaffe-berlusconi/1.html|titolo=Berlusconi, la frase su Obama "abbronzato" fa il giro del mondo|pubblicazione=La Repubblica|accesso=26-4-2009}}</ref>

L'anno successivo, durante la riunione del [[G20 (paesi industrializzati)|G20]] a [[Londra]], dopo la foto di rito Berlusconi chiamò il presidente statunitense a voce alta attirando l'attenzione della regina [[Elisabetta II]] che, giratasi per capire da dove e da chi provenisse il richiamo, apparentemente irritata esclamò: «Che cos'è? Ma perché deve urlare?» (''What is it? Why does he have to shout?'').<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/esteri/09_aprile_02/berlusconi_regina_foto_603b8cca-1f86-11de-956a-00144f02aabc.shtml|titolo=E la regina rimprovera Silvio «Perché deve urlare così?»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=2|mese=4|anno=2009|accesso=26-4-2009}}</ref><ref>{{en}}{{cita news|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6027841.ece|titolo='Why does he have to shout?' - video shows exasperated Queen ticking off Silvio Berlusconi|pubblicazione=Times Online|giorno=3|mese=4|anno=2009|accesso=26-4-2009}}</ref> L'episodio ricevé ampio eco mediatico da parte della stampa internazionale<ref>{{cita news|autore=Elysa Fazzino|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/04/berlusconi-regina-urla.shtml?uuid=395c8012-2041-11de-8728-be8857ca1711&DocRulesView=Libero|titolo=Il rimbrotto della Regina a Berlusconi sui giornali stranieri|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|giorno=3|mese=4|anno=2009|accesso=26-4-2009}}</ref>. Il giorno successivo [[Buckingham Palace]] intervenne puntualizzando che la sovrana non era affatto infastidita dall'irritualità del capo di governo italiano.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/esteri/09_aprile_03/regina_smentita_berlusconi_b28fca22-205d-11de-9058-00144f02aabc.shtml|titolo=«Berlusconi? La regina non si è offesa»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=3|mese=4|anno=2009|accesso=26-4-2009}}</ref>

In Italia hanno sollevato polemiche alcune sue esternazioni rivolte agli avversari politici ed alla magistratura. Nel [[2006]], in prossimità delle [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche]] che lo avrebbero contrapposto al candidato del [[centro-sinistra]] [[Romano Prodi]], durante un discorso alla [[Confcommercio]] affermò: «Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi». Definì inoltre la magistratura «il cancro del paese».<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/politica/elezioni-2006-3/berlusconi-confcommercio/berlusconi-confcommercio.html|titolo=Berlusconi: "Voto alla sinistra? Non ci sono tutti questi coglioni|pubblicazione=La Repubblica|giorno=4|mese=4|anno=2006|accesso=26-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/Notizie/Politiche2006/articoli/04_Aprile/04/coglioni.shtml|titolo=Berlusconi:«Non credo tanti coglioni....»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=6|mese=4|anno=2006|accesso=26-4-2009}}</ref> Due anni dopo, alla [[Confesercenti]], ribadì lo stesso concetto definendo «i giudici e i pm ideologizzati» una «metastasi della nostra democrazia». L'[[Associazione Nazionale Magistrati|ANM]] protestò per la dichiarazione temendo una delegittimazione dell'intera categoria.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/08_giugno_25/berlusconi_confesercenti_a63176fa-429f-11dd-94ab-00144f02aabc.shtml?fr=correlati|titolo=Berlusconi: «I giudici sono un cancro». E la Confesercenti fischia il premier|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=28|mese=6|anno=2008|accesso=26-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/politica/giustizia-3/confesercenti-fischi/confesercenti-fischi.html|titolo=Confesercenti, fischi a Berlusconi. "Giudici politicizzati, una metastasi|pubblicazione=La Repubblica|giorno=28|mese=6|anno=2008|accesso=26-4-2009}}</ref>

Nel [[2009]], fu protagonista di uno scontro istituzionale con il presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano|Napolitano]], che rifiutò di firmare il [[decreto legge]] approvato dal Consiglio dei ministri che avrebbe vietato l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale di [[Eluana Englaro]].<ref>{{cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/02/lettera-napolitano-berlusconi.shtml?uuid=d4ce6c70-f465-11dd-abee-65a3c57bba01|titolo=Caso Englaro: la lettera di Napolitano a Berlusconi|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|giorno=6|mese=2|anno=2009|accesso=23-5-2009}}</ref> Berlusconi, contrariato dalla mancata firma, dichiarò: «si vogliono attribuire dei poteri che secondo l'interpretazione mia e del governo non sono del capo dello Stato ma semmai spettano al governo», quindi sollecitò una riforma
della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], da lui ritenuta necessaria «perché la Carta è una legge fatta molti anni fa sotto l'influenza della fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di forze ideologizzate che hanno guardato alla [[Costituzione sovietica del 1936|Costituzione russa]] come a un modello da cui prendere molte indicazioni».<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_07/berlusconi_costituzione_bd1e8990-f53f-11dd-a70d-00144f02aabc.shtml|titolo=Berlusconi: «Costituzione ideologizzata»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=7|mese=2|anno=2009|accesso=27-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-2/eluana-chigi-quirinale/eluana-chigi-quirinale.html|titolo=Berlusconi attacca la Costituzione "E' filosovietica, va cambiata"|pubblicazione=La Repubblica|giorno=7|mese=2|anno=2009|accesso=27-4-2009}}</ref> La dichiarazione fu accolta da diverse polemiche a cui Berlusconi replicò: «Ho giurato sulla Costituzione. La rispetto. È la prima legge alla base dello Stato. Non ho mai pensato di attaccarla», poi aggiunse: «La Costituzione però non è un [[Moloch (divinità)|Moloch]]: può evolvere con i tempi», ma ribadì: «Che i valori costituzionali abbiano guardato alla Carta dell'[[Unione Sovietica]] è una realtà storica».<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/09/ho-giurato-sulla-carta-del-48.html|titolo=«Ho giurato sulla Carta del '48 la rispetto ma si può cambiare»|pubblicazione=La Repubblica|giorno=9|mese=2|anno=2009|accesso=27-4-2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_12/berlusconi_costituzione_9a614938-f8dc-11dd-bd31-00144f02aabc.shtml|titolo=«Non ho mai attaccato la Costituzione»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=12|mese=2|anno=2009|accesso=27-4-2009}}</ref>

Il [[10 dicembre]] 2009, in una seduta del [[Partito Popolare Europeo]], Berlusconi individua in un presunto "partito dei giudici della sinistra" un grave ostacolo per la propria attività di governo, affermando di voler cambiare questa situazione anche attraverso una riforma della Costituzione. Le affermazioni suscitano le reazioni del Presidente della Repubblica che esprime il suo rammarico, mentre il Presidente della Camera invita il premier a chiarire.<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_dicembre_10/berlusconi-partito-giudici-congresso-ppe_080f069e-e579-11de-9093-00144f02aabc.shtml Berlusconi, nuovo attacco ai magistrati «Contro partito giudici cambiamo Carta»] ''Corriere della Sera'' <small>URL consultato il 12 dicembre 2009</small></ref>

=== Il caso Letizia e le escort===

Il [[28 aprile]] [[2009]], la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, scrisse una e-mail all'[[ANSA]], esprimendo il suo sdegno per la scelta del marito di candidare giovani ragazze di bella presenza, alcune delle quali senza esperienza politica, per le vicine [[Elezioni europee 2009|Elezioni europee]].
[[File:Noémie Laetizia, 66ème Festival de Venise (Mostra).jpg|thumb|right|Noemi Letizia al [[Festival di Venezia]] nel [[2009]].]]
[[File:Veronica_Lario.svg|thumb|right|Veronica Lario]]
Il [[2 maggio]] del 2009, dopo aver saputo che Berlusconi si era recato alla festa del diciottesimo compleanno di Noemi Letizia<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/03/veronica-addio-berlusconi-ho-deciso-chiedo-il.html Veronica, addio a Berlusconi Ho deciso, chiedo il divorzio], [[la Repubblica]], [[3 maggio]] [[2009]].</ref><ref>[http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/2238546.html Politica under 18]</ref> (una ragazza di [[Portici]]), Veronica Lario ha affidato ad un [[avvocato]] l'incarico di presentare richiesta di separazione dal marito<ref>[http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE54200E20090503 Notizia su ''Reuters'']</ref>. La Lario ha, a questo punto, fatto menzione di una supposta abitudine del marito di frequentare minorenni: "Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile".<ref>[http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/politica/elezioni-2009-2/veronica-divorzio/veronica-divorzio.html Lario Divorzio].</ref>

Il 14 maggio il quotidiano ''[[La Repubblica]]'' pubblica un articolo in cui mostra le molte contraddizioni e discordanze della versione di Berlusconi concernente le sue frequentazioni con Noemi Letizia con le dichiarazioni degli altri protagonisti della vicenda, chiedendo al Presidente del Consiglio di rispondere a dieci domande<ref>{{cita web
|url= http://temi.repubblica.it/repubblicaspeciale-dieci-domande-a-berlusconi/|titolo= Dieci domande a Berlusconi|editore= la Repubblica|accesso= 24-5-2009}}</ref>, poi riformulate. Berlusconi non ritenne opportuno rispondere a queste domande, e il 28 agosto dà mandato al suo avvocato, [[Niccolò Ghedini]], di intentare una causa civile di risarcimento contro il quotidiano per il danno di immagine causatogli (lo stesso avviene contestualmente anche nei confronti de [[L'Unità]]). Successivamente rispose alle 10 domande di Repubblica sul libro di [[Bruno Vespa]] "Donne di Cuori" <ref>{{cita web
|url= http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-31/berlusconi-domande/berlusconi-domande.html|titolo= Berlusconi riponde alle domande|editore= la Repubblica|accesso= 10-5-2010}}</ref>

Il 28 maggio Berlusconi giura sulla testa dei suoi figli che non ha mai avuto relazioni "piccanti" con minorenni, e che se stesse mentendo si dimetterebbe immediatamente.<ref>[http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=tuttiivideo&vxClipId=2524_bf1b3f46-4b79-11de-a6f4-00144f02aabc&vxBitrate=300 Video della conferenza, da ''Il Corriere'']</ref><ref>[http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6382925.ece Timesonline.co.uk]</ref>
La questione è stata ampiamente trattata dalla stampa estera (per esempio dai quotidiani britannici ''[[The Times]]'',<ref>[http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6211287.ece Da timesonline.co.uk].</ref> ''[[Financial Times]]''<ref>[http://www.ft.com/cms/s/0/9f53066a-4a22-11de-8e7e-00144feabdc0.html?nclick_check=1 Ft.com]</ref> e dalla [[BBC]]).<ref>[http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/8084694.stm Bbc.co.uk]</ref>

L'attenzione dei giornali è stata in seguito attirata da numerose foto che il fotografo Antonello Zappadu aveva scattato in diverse occasioni: alcune documentano una vacanza del maggio 2008 nella residenza estiva di Berlusconi a [[Porto Rotondo]] e vi appare l'allora primo ministro della Repubblica Ceca [[Mirek Topolanek]] in veste adamitica: durante la festa si vedono giovani ragazze in bikini o in topless.<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_maggio_30/berlusconi_garante_foto_784e933c-4cdd-11de-82fb-00144f02aabc.shtml Corriere.it]</ref> Il 5 giugno 2009 il quotidiano spagnolo ''El País'' pubblica 5 delle 700 foto della festa.<ref>[http://www.elpais.com/articulo/internacional/The/pictures/vetoed/by/Berlusconi/elpepuint/20090605elpepuint_3/Tes Elpais.com]</ref> La Procura di Roma, su segnalazione di Berlusconi, ha sequestrato il materiale fotografico per violazione della privacy.

Nel luglio 2009 il giornale ''[[L'Espresso]]'' pubblica sul suo sito le registrazioni audio degli incontri tra Silvio Berlusconi e la [[Accompagnatore|escort]] Patrizia D'Addario (da lei stessa effettuate). Tali registrazioni risalgono all'ottobre 2008 e sono state depositate dalla stessa D'Addario presso la Procura di Bari, che le ha ascoltate e pubblicate in quanto rilevanti - insieme ad altre intercettazioni - per far luce sulla natura dei rapporti tra Berlusconi e l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini indagato per corruzione e associazione a delinquere nell'ambito di un'inchiesta su tangenti e affari a danno della sanità pugliese.<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2009/17-giugno-2009/inchiesta-bari-fratelli-tarantini-spuntano-feste-palazzo-grazioli-1601473934032.shtml] corrieredelmezzogiorno.corriere.it</ref>

Poco dopo il Premier dichiarò: "Non sono un santo, spero lo capiscano anche quelli di Repubblica". <ref>http://www.corriere.it/politica/09_luglio_22/berlusconi_non_sono_un_santo_6731ad64-76ae-11de-829e-00144f02aabc.shtml</ref>

Al di là dell'interesse di natura scandalistica, le vicende riguardanti i presunti rapporti extraconiugali di Berlusconi con escort e giovani ragazze dello spettacolo hanno attirato l'attenzione dell'opinione pubblica e di parte del mondo politico, in quanto paiono essere in più punti intrecciate con la promessa di candidature politiche nelle liste del Pdl e affiliate ([[La Puglia prima di tutto]]) in occasione delle elezioni europee e delle [[elezioni amministrative|amministrative]] del giugno 2009<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_giugno_17/sarzanini_patrizia_daddario_220cce4c-5b03-11de-8305-00144f02aabc.shtml]</ref><ref>[http://www.affaritaliani.it/politica/inchiesta_bari_montereale_liste_interecettazioni_sicurezza_berlusconi230609.html]</ref>.

== Le aggressioni ==
* Il [[31 dicembre]] [[2004]], in [[piazza Navona]] a [[Roma]], Silvio Berlusconi venne colpito con il treppiede di una macchina fotografica da Roberto Dal Bosco, un operaio di [[Mantova]]<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/cronaca/aggrebe/aggrebe/aggrebe.html|titolo=Un giovane turista aggredisce Berlusconi a piazza Navona|pubblicazione=[[La Repubblica]] |giorno=31|mese=12|anno=2004|accesso=14-12-2009}}</ref>. Dopo essere stato diciannove ore in arresto, Dal Bosco fu scarcerato e inviò le sue scuse al primo ministro italiano che decise di non sporgere denuncia. Il comitato ''"L'altrainformazione"'' e il senatore [[Mario Luzi]] ipotizzarono, in seguito, una possibile strumentalizzazione di Silvio Berlusconi dell'aggressione subita<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/cronaca/aggrebe/arrivato/arrivato.html|titolo=Berlusconi, scuse dell'aggressore ma è bufera sulla scarcerazione|pubblicazione=[[La Repubblica]]|giorno=02|mese=01|anno=2005|accesso=29-12-2009}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/cronaca/aggrebe/fattapace/fattapace.html|titolo=Dal Bosco scrive a Berlusconi e il premier gli telefona|pubblicazione=[[La Repubblica]] |giorno=04|mese=01|anno=2005|accesso=29-12-2009}}</ref>.
* Il [[13 dicembre]] [[2009]], dopo un comizio in [[Piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo]] a [[Milano]], Silvio Berlusconi venne colpito al volto con una riproduzione in miniatura del [[Duomo di Milano|duomo]], lanciata da distanza ravvicinata da Massimo Tartaglia, riportando diverse ferite al volto, nonché la frattura del setto nasale e di due denti dell'arcata superiore.<ref>{{Cita news|autore=Alessandro Sala |url=http://www.corriere.it/politica/09_dicembre_13/berlusconi-colpito-al-viso-da-manifestante_0cd154c4-e80e-11de-8657-00144f02aabc.shtml|titolo=Premier colpito al viso dopo il comizio «Sto bene, sto bene». Ma resta in ospedale|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |giorno=13|mese=12|anno=2009|pagina=|accesso=14-12-2009}}</ref> Tartaglia, nato nel [[1967]], incensurato e precedentemente in cura per problemi psichici, fu subito arrestato<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_dicembre_13/tartaglia-aggressore-berlusconi_f2d9378c-e815-11de-8657-00144f02aabc.shtml|titolo=Arrestato l'aggressore: si chiama Massimo Tartaglia|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |giorno=13|mese=12|anno=2009|pagina=|accesso=14-12-2009}}</ref> e dal [[1 febbraio]] [[2010]] è agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2010/02/01/news/aggressione_a_premier_tartaglia_esce_dal_carcere_agli_arresti_domicliari_in_comunit-2155444/|titolo=Il gip decide su Tartaglia "Domiciliari in una comunità"|pubblicazione=[[La Repubblica]]|giorno=01|mese=02|anno=2010|pagina=|accesso=04-02-2010}}</ref>

== Riconoscimenti ==
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere OML BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine al merito del Lavoro
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito del Lavoro
|motivazione=Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti, decise di dar vita ad una attività indipendente nel settore dell'industria edile fondando la Società "Cantieri Riuniti Milanesi S.p.A.". Nel 1963 ha costituito la Società "Edilnord" che ha realizzato, tra l'altro, in provincia di Milano, un centro per quattromila abitanti, il primo in Lombardia dotato di centro commerciale, centro sportivo, campi di giuoco, scuole materne ed elementari. Dal 1969 al 1975, in applicazione di una nuova concezione urbanistica, Silvio Berlusconi ha realizzato la costruzione di "Milano 2", una città per diecimila abitanti contigua a Milano, dotata di tutte le più moderne attrezzature pubbliche e sociali, la prima unità urbana in Italia con tre circuiti differenziali per auto, ciclisti e pedoni. È Presidente e Direttore Generale della Edilnord progetti S.p.A. e Presidente della Fininvest S.p.A.
|luogo=1977, nominato dal [[presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Giovanni Leone]].
|fonte=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Star of Romania Ribbon.PNG
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Stella di Romania
|collegamento_onorificenza=Ordine della Stella di Romania
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce di merito con placca d'oro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
|collegamento_onorificenza=Ordine Costantiniano di San Giorgio (Napoli)
|motivazione=
|fonte=[http://www.realcasadiborbone.it/ita/oggi/marzo_2003.htm articolo sull'investitura dal sito della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Laurel wreath.svg
|nome_onorificenza=[[Laurea honoris causa]] in [[ingegneria gestionale]] dall'[[Università della Calabria]]
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[27 novembre]] [[1991]]<ref>{{cite web |url=http://www.unical.it/portale/didattica/guida/guida0708/parte_generale/guida_generale.pdf|title=Guida degli studenti 2007-2008|publisher=[[Università della Calabria]]|accessdate=21-04-2008}}</ref>
}}
*Il [[23 settembre]] [[2003]], a New York, gli è stato consegnato il premio "Statista dell'anno" dalla ''[[Anti-Defamation League]]'', l'organizzazione ebraica che combatte l'antisemitismo nel mondo.<ref>La motivazione è stato per «il coraggio mostrato nell'appoggio a Israele, alla guerra degli Stati Uniti in Iraq e agli sforzi contro il terrorismo»; in occasione di tale riconoscimento alcuni docenti americani, fra cui i tre [[Premio Nobel|premi Nobel]] per l'economia [[Franco Modigliani]], [[Paul Samuelson]] e [[Robert Solow]], hanno contestato Berlusconi per le affermazioni fatte sulla dittatura di Mussolini ([http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/berlugiudici2/trenobel/trenobel.html Tre Nobel contro Berlusconi] ''Repubblica.it'', [[23 settembre]] [[2003]])</ref>
*Il [[2 marzo]] [[2006]], negli [[Stati Uniti d'America]], durante l'annuale celebrazione del "saluto alla Libertà", la Intrepid Foundation, ente privato statunitense, lo ha insignito del premio Libertà Intrepid 2006 per «la coraggiosa leadership contro il terrorismo».
*Il [[27 settembre]] [[2006]], gli viene riconosciuto il premio "Madonnina d'oro" offerto dalla Comunità Incontro di Don Gelmini per il contributo personale dato alla ricostruzione di alcune strutture in Bolivia e in Thailandia, dopo lo tsunami.

== Rivisitazioni artistiche di Silvio Berlusconi ==
{{vedi anche|Silvio Berlusconi nell'arte}}

La figura dell'imprenditore milanese è stata rivisitata molto spesso da cineasti, cantanti, fumettisti e letterati.


== Note ==
== Note ==
{{Note scorrevoli|2}}
{{Legginote}}
{{Note}}


== Bibliografia ==
{{Silvio}}
{{vedi anche|Bibliografia su Silvio Berlusconi}}


== Documentari ==
{{dei}}
*''[["Sua maestà" Silvio Berlusconi]]'' di [[Stéphane Bentura]]
*''[[Citizen Berlusconi|Citizen Berlusconi - The Prime Minister and the Press]]'' di [[Andrea Cairola]] e [[Susan Gray]], [[Public Broadcasting Service|PBS]] ([[2003]])
*''[[Viva Zapatero!]]'' di [[Sabina Guzzanti]] ([[2005]])
*''[[Quando c'era Silvio|Quando c'era Silvio - Storia del periodo berlusconiano]]'' di [[Beppe Cremagnani]], [[Enrico Deaglio]] e [[Ruben Oliva]] ([[2006]])
*''[[Uccidete la democrazia!|Uccidete la democrazia! Memorandum sulle elezioni di aprile]]'' di [[Beppe Cremagnani]], [[Enrico Deaglio]] e [[Ruben H. Oliva]] ([[2006]])
*''[[Berlusconi, Affaire Mondadori]]'' di [[Mosco Boucault]] ([[2006]])
*''[[Videocracy - Basta apparire]]'' di [[Erik Gandini]] ([[2009]])
*''[[Draquila - L'Italia che trema]]'' di [[Sabina Guzzanti]] ([[2010]])


== Voci correlate ==
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* [[Governo Berlusconi I]]
* [[Governo Berlusconi II]]
* [[Governo Berlusconi III]]
* [[Governo Berlusconi IV]]
* [[Forza Italia]]
* [[Casa delle Libertà]]
* [[Il Popolo della Libertà]]
* [[Berlusconismo]]
* [[Veronica Lario]]
* [[Editto bulgaro]]
* [[Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi]]
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Disambiguazione – "Berlusconi" rimpalla qui. Magari hai fumato troppo. Se cercavi altri componenti della famiglia Berlusconi, vedi Berlusconi (disambigua).

Template:Presidente del Consiglio dei ministri Template:Membro delle istituzioni italiane Template:Bio

Ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo dell'edilizia. Nel 1975 ha fondato la società finanziaria Fininvest e nel 1993 la società di produzione multimediale Mediaset. Secondo la rivista americana Forbes, nel 2010 Silvio Berlusconi è il terzo uomo più ricco d'Italia e il 74º più ricco del mondo, con un patrimonio stimato in 9,0 miliardi di dollari USA.[1]

Nel gennaio 1994 ha fondato il movimento politico di centro-destra Forza Italia,[2][3][4][5] poi confluito nel 2009 nel Popolo della Libertà.

Da uomo politico siede alla Camera dei Deputati dal 1994, anno della sua prima elezione. Ha ottenuto quattro mandati da presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006);[6] infine, l'attuale, nella XVI (2008). Complessivamente Silvio Berlusconi detiene il record di durata in carica come presidente del Consiglio dell'Italia repubblicana e ha presieduto il gabinetto di governo più longevo della Repubblica Italiana (Berlusconi II).[7]

Silvio Berlusconi è stato imputato in oltre venti procedimenti giudiziari, nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna, per via di assoluzioni, declaratorie di prescrizione e depenalizzazioni dei reati.

Note biografiche

È il primogenito di una famiglia della piccola borghesia milanese. Il padre Luigi[8] (Saronno, 1908 – Milano, 1989) era impiegato alla Banca Rasini, della quale nel 1957 divenne procuratore generale; la madre Rosa Bossi detta Rosella (Milano, 19112008) era casalinga, e in precedenza aveva lavorato come segretaria alla Pirelli. Dal loro matrimonio, oltre a Silvio, nacquero Maria Antonietta (Milano, 19432009), ex ballerina[9], e Paolo (Milano, 1949), anch'egli imprenditore.

Nel 1954 conseguì la maturità classica al liceo salesiano Sant'Ambrogio di Milano e si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza presso l'Università Statale dove, nel 1961, si laureò in legge con lode discutendo una tesi in diritto commerciale con relatore il professor Remo Franceschelli. La tesi, intitolata "Il contratto di pubblicità per inserzione", fu premiata con due milioni di lire dall’agenzia pubblicitaria Manzoni di Milano.[10] Dopo la laurea, non svolse il servizio militare.[11]

Nel 1964 conobbe Carla Elvira Lucia Dall'Oglio (La Spezia, 1940), che sposò nel 1965 e dalla quale ebbe in seguito i figli: Maria Elvira detta Marina (Milano, 1966) e Pier Silvio (Milano, 1969).[12] Nel 1980, al Teatro Manzoni di Milano conobbe l'attrice Veronica Lario, nome d'arte di Miriam Bartolini (Bologna, 1956), intraprendendo subito con lei una relazione extraconiugale, facendola trasferire a vivere insieme alla madre di lei nella sede operativa della Fininvest, presso villa Borletti di via Rovani a Milano.[10] Nel 1985 Berlusconi divorziò da Carla Dall'Oglio e ufficializzò la relazione con Veronica, che sposò con rito civile nel 1990, dopo la nascita dei figli: Barbara (1984), Eleonora (1986) e Luigi (1988). Il 2 maggio 2009 Veronica Lario ha annunciato di voler chiedere il divorzio.[13]

Attività imprenditoriale

Edilizia

Dopo le prime saltuarie esperienze lavorative giovanili come cantante e intrattenitore sulle navi da crociera insieme all’amico Fedele Confalonieri[14] e come venditore porta a porta di scope elettriche insieme all’amico Guido Possa[15], iniziò l’attività di agente immobiliare[16] e, nel 1961, fondò la Cantieri Riuniti Milanesi Srl insieme al costruttore Pietro Canali. Il primo acquisto immobiliare fu un terreno in via Alciati a Milano, per 190 milioni di lire, grazie alla fideiussione del banchiere Carlo Rasini (titolare e cofondatore della Banca Rasini, nella quale lavorava il padre di Silvio).[17]

Nel 1963 fonda la Edilnord Sas, in cui è socio d'opera accomandatario, mentre Carlo Rasini e il commercialista svizzero Carlo Rezzonico sono soci accomandanti. In quest'azienda, Carlo Rezzonico fornisce i capitali attraverso la finanziaria Finanzierungsgesellschaft für Residenzen AG di Lugano.[18] Gli anonimi capitali della finanziaria svizzera vengono in parte depositati presso l'International Bank di Zurigo e pervengono alla Edilnord attraverso la Banca Rasini.

Nel 1964, l'azienda di Berlusconi apre un cantiere a Brugherio per edificare una città modello da 4.000 abitanti. I primi condominî sono pronti già nel 1965, ma non si vendono con facilità.[19]

Nel 1968 nasce la Edilnord Sas di Lidia Borsani e C. (la Borsani è cugina di Berlusconi), generalmente chiamata Edilnord 2, che acquista 712 mila m2 di terreni nel comune di Segrate, dove sorgerà Milano Due, a seguito alla dichiarazione del 1971 con cui il consiglio dei Lavori Pubblici dichiara ufficialmente residenziale il suolo ed a seguito della concessione delle licenze edilizie da parte del comune di Segrate. La vicenda con cui ottenne a Roma il cambio di talune rotte aeree dell'aeroporto di Linate - le cui intollerabili onde sonore, superiori a 100 decibel, rendevano arrischiato l'investimento e difficoltosa la vendita degli appartamenti - fu ricostruita da Camilla Cederna come frutto di un'intensa attività di lobbying presso i Ministeri competenti[20]: lo stesso Berlusconi, ricordando anni dopo la sua frequentazione dei ministeri romani di quegli anni, dichiarerà che offrire un mazzo di rose ad una segretaria gli aprì le porte di molti uffici di direttori generali.

Nel 1972 viene liquidata la Edilnord e creata la Edilnord Centri Residenziali Sas di Lidia Borsani, quest'ultima socia accomandante, con i finanziamenti della Aktiengesellschaft für Immobilienlagen in Residenzzentren AG di Lugano.

Nel 1973 viene fondata la Italcantieri Srl, trasformata poi in SpA nel 1975, con Silvio Berlusconi quale presidente. I capitali sono di due fiduciarie svizzere e precisamente della Cofigen[21], legata al finanziere Tito Tettamanti e alla Banca della Svizzera Italiana[22] e della Eti AG Holding di Chiasso[23] il cui amministratore delegato è Ercole Doninelli.[24] Nello stesso anno, tramite l'avvocato Cesare Previti, Berlusconi acquista ad Arcore, pagandola appena 500 milioni di lire, la Villa San Martino ed alcuni terreni contigui.[25] La proprietà gli è venduta da Annamaria Casati Stampa di Soncino, ereditiera da una nota famiglia nobiliare lombarda, rimasta orfana nel 1970 e in difficoltà finanziarie a causa di debiti con il fisco, di cui l'avvocato Previti è tutore legale.[25]

Nel 1974 viene costituita a Roma l'Immobiliare San Martino, amministrata da Marcello Dell'Utri (amico di Berlusconi fin dagli anni universitari con Fedele Confalonieri), con il finanziamento di due fiduciarie della Banca Nazionale del Lavoro, la Servizio Italia Fiduciaria Spa e la Società Azionaria Fiduciaria.

Nel 1977, a coronamento di questa ampia e riuscita attività edilizia, Silvio Berlusconi viene nominato cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Giovanni Leone.

Nel gennaio 1978, viene liquidata la Edilnord per dare vita alla Milano 2 Spa, costituita a Segrate dalla fusione con l'Immobiliare San Martino Spa.

Aspetti controversi dell'attività edilizia: i finanziamenti di origine ignota

Per avviare la sua attività imprenditoriale nel 1961 nel campo dell'edilizia Berlusconi ottenne una fideiussione dalla Banca Rasini, indicata da Michele Sindona e in diversi documenti della magistratura come la principale banca usata dalla mafia nel nord Italia per il riciclaggio di denaro sporco e fra i cui clienti si potevano elencare Totò Riina, Bernardo Provenzano e Pippo Calò[26]. Nella società fondata da lui e Pietro Canali impegnò 30 milioni di lire, provenienti, secondo quando da lui affermato, dalla liquidazione anticipata di suo padre Luigi, procuratore della Banca Rasini. Il resto venne da una fideiussione fornita dalla stessa banca.[27].

Riguardo invece all'origine di alcuni finanziamenti, provenienti da conti svizzeri alla Fininvest negli anni 1975-1978, dalla fondazione all'articolazione in 22 holding (i quali ammontavano a 93,9 miliardi di lire dell'epoca)[28] Berlusconi, interrogato in sede giudiziaria dal pubblico ministero Antonio Ingroia, si avvalse della facoltà di non rispondere[29]; così, anche a causa delle leggi svizzere sul segreto bancario, non è stato possibile accedere alle identità dei possessori dei conti cifrati inerenti al flusso di capitali transitato all'epoca e in piena disponibilità della Fininvest.[30]

In particolare alcune delle "piogge di liquidità" contestate a Berlusconi, dal quotidiano la Padania, sono:

  • Il 26 settembre 1968, la Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove Berlusconi avrebbe edificato Milano 2. Berlusconi pagò il terreno 4.250 lire al metro quadro, per un totale di oltre tre miliardi di lire; inoltre nei mesi successivi l'imprenditore edificò un cantiere che costava circa 500 milioni al giorno. All'epoca Berlusconi aveva 32 anni e nessun patrimonio a disposizione sua o della famiglia da cui attingere questa liquidità.[31]
  • Il 2 febbraio 1973, Berlusconi fondò la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa piccola impresa diventò una Spa con un aumento di capitale fino a 500 milioni di lire. In seguito, questa cifra aumentò fino a due miliardi e la società emise un prestito obbligazionario per altri due miliardi.[31]
  • Il 22 maggio 1974, la Edilnord Centri Residenziali Sas aumentò il capitale sociale a 600 milioni di lire. Il 22 luglio 1975, la medesima società eseguì un altro aumento di capitale, passando a due miliardi di lire.[31]
  • Nel 1974, Berlusconi acquisì il controllo dell'Immobiliare Romana Paltano, una società con 12 milioni di capitale. L'anno successivo, cambiata la ragione sociale in Cantieri Riuniti Milanesi Spa, il capitale di tale società venne aumentato a 500 milioni e nel 1977 ad un miliardo.[31]
  • Il 15 settembre 1977, la società Edilnord Sas cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito di Milano 2 più alcune aree ancora da edificare. In pochi giorni il capitale della Milano2 Spa passò da un milione a 500 milioni, per arrivare il 19 luglio 1978 a due miliardi.[31]
  • La holding capogruppo Fininvest nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975, a Roma, Berlusconi diede vita alla Fininvest Srl con 20 milioni di capitale; l'11 novembre dello stesso anno i 20 milioni divennero 2 miliardi. L'8 giugno 1978 Berlusconi fondò la Finanziaria di Investimento Srl, ancora con 20 milioni di capitale iniziale, ma già il 30 giugno 1978 (solo 22 giorni dopo la fondazione) quei 20 milioni aumentarono a 50 e il 7 dicembre raggiunsero quota 18 miliardi. In seguito le due società si fusero.[31]
  • Il 4 maggio 1977, a Roma, Berlusconi fondò l'Immobiliare Idra con capitale di un milione di lire. L'anno successivo la società aumentò il capitale sociale a 900 milioni di lire.[31]

Al tempo in cui Luigi Berlusconi era procuratore generale della Banca Rasini, questa entrò in rapporti d'affari con la Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio d'amministrazione figuravano Roberto Calvi, Licio Gelli, Michele Sindona e monsignor Paul Marcinkus, responsabile dello IOR (Istituto per le Opere Religiose), di fatto la banca dello Stato della Città del Vaticano. Tutti questi personaggi hanno poi avuto un grosso rilievo nella cronaca giudiziaria. Secondo Sindona e altri collaboratori di giustizia, la Banca Rasini era coinvolta nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa (il che spiegherebbe la grossa presenza di finanziatori svizzeri nei primi anni di attività di Berlusconi).[32]

Nel 1999 Francesco Giuffrida, vicedirettore della Banca d'Italia a Palermo, durante il processo Dell'Utri, sostenne (in una consulenza da lui eseguita per conto della Procura di Palermo riguardante la ricostruzione degli apporti finanziari intervenuti alle origini del gruppo Fininvest tra gli anni 1975-1984) che non era possibile identificare la provenienza di alcuni fondi Fininvest del valore di 113 miliardi di lire dell'epoca, in contanti e assegni circolari (corrispondenti a circa trecento milioni di euro odierni).[33] La questione riguardava i sospetti di presunti contributi di capitali mafiosi all'origine della Fininvest.

Querelato per diffamazione da Mediaset, nel 2007 Giuffrida giunse a un accordo transattivo con i legali di questa, per il quale il consulente della Procura ha riconosciuto i limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato e delle dichiarazioni fornite durante il processo (definite incomplete e parziali a causa della scadenza dei termini di indagine, che non gli avevano permesso di approfondire a sufficienza l'origine di otto transazioni dubbie) e la dichiarazione conseguente che le «operazioni oggetto del suo esame consulenziale erano tutte ricostruibili e tali da escludere l'apporto di capitali di provenienza esterna al gruppo Fininvest».[34]

I legali di Giuffrida nel processo per diffamazione hanno comunque rilasciato una dichiarazione, riportata dall'ANSA, in cui sostengono di essere stati avvertiti solo pochi giorni prima (il 18 luglio) del fatto che i legali Mediaset avevano proposto una transazione al loro assistito, di non condividere né quel primo documento ("una bozza di accordo che gli stessi non hanno condiviso, ritenendo che quanto affermato nel documento non corrispondesse alle reali acquisizioni processuali"), né la versione definitiva leggermente corretta ("non sottoscriveranno non condividendo la ricostruzione dei fatti e le affermazioni in esso contenute").

La perizia di Giuffrida era stata ritenuta dai giudici già al tempo basata su "una parziale documentazione", ma era stata ritenuta valida anche in virtù del fatto che non aveva "trovato smentita dal consulente della difesa Dell’Utri", in quanto lo stesso professor Paolo Iovenitti (perito della difesa), davanti alle conclusioni di Giuffrida, aveva ammesso che alcune operazioni erano "potenzialmente non trasparenti" e non aveva "fatto chiarezza sulla vicenda in esame, pur avendo il consulente della difesa la disponibilità di tutta la documentazione esistente presso gli archivi della Fininvest".[35] [36]

Tale ritrattazione, contenuta nell'accordo transattivo raggiunto dai legali Mediaset ed il professor Giuffrida a composizione della controversia instaurata dalla Mediaset stessa per diffamazione, non consente comunque di fare chiarezza sulla provenienza dei capitali del gruppo societario facente capo a Silvio Berlusconi.

Berlusconi, essendo iscritto alla loggia massonica Propaganda 2[37] di Licio Gelli[38] aveva accesso a finanziamenti altrimenti inottenibili: la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2[39], infatti, affermò, nella relazione di maggioranza firmata da Tina Anselmi, che alcuni operatori appartenenti alla Loggia (tra cui Genghini, Fabbri e Berlusconi), trovarono appoggi e finanziamenti presso le banche ai cui vertici risultavano essere personaggi inclusi nelle liste P2 "al di là di ogni merito creditizio".[40]

La difesa

Le ipotesi di riciclaggio non hanno mai trovato conferma, anche a causa del segreto bancario vigente in Svizzera.

Stando alle dichiarazioni dello stesso Silvio Berlusconi, fu la liquidazione del padre Luigi Berlusconi, divenuto poi collaboratore del figlio all'Edilnord e in molti altri momenti cruciali della sua vita imprenditoriale, che servì a finanziare gli inizi della sua attività imprenditoriale e a costituire la metà del capitale dei Cantieri Riuniti Milanesi.

Silvio Berlusconi si definisce un "uomo che si è fatto da solo" perché il suo successo - stando a queste dichiarazioni - si basa sulle sue "capacità imprenditoriali", sul suo "fiuto per gli affari", sul suo "lavoro indefesso" e su una serie di "fortuite circostanze", che gli avevano garantito la fiducia dei vari finanziatori.[41]

Televisioni

File:Silvio Berlusconi e Mike Bongiorno anni 80.JPG
Silvio Berlusconi e Il Re del Quiz Mike Bongiorno, dal 1979 al 2009 conduttore sulle televisioni commerciali dell'imprenditore.

Dopo l'esperienza in campo edilizio Berlusconi allarga il proprio raggio d'affari anche al settore della comunicazione e dei media. Nel 1976, infatti, la sentenza n. 202 della Corte costituzionale apre la strada all'esercizio dell'editoria televisiva, fino ad allora appannaggio esclusivo dello Stato, anche ad emittenti locali.

Nel 1978, Berlusconi rileva Telemilano dal fondatore Giacomo Properzj. Si tratta di una televisione via cavo, operante dall'autunno del 1974 nella zona residenziale di Milano 2. A tale società due anni dopo viene dato il nome di Canale 5 ed assume la forma di rete televisiva a livello nazionale, comprendente più emittenti. Sempre nel 1978, Berlusconi fonda Fininvest, una holding che coordina tutte le varie attività dell'imprenditore.

Il canale nel 1981 trasmette il Mundialito, un torneo di calcio fra nazionali sudamericane ed europee, compresa quella italiana. Per tale evento, nonostante gli iniziali pareri sfavorevoli da parte di ministri del governo Forlani, ottiene dalla RAI l'uso del satellite e la diretta per la trasmissione in Lombardia, mentre nel resto d'Italia l'evento viene trasmesso in differita.

A partire dal 1981, Berlusconi inizia ad utilizzare la propria rete di emittenti locali come se fosse un'unica emittente nazionale: si registra con un giorno d'anticipo il palinsesto e le pubblicità e li si trasmette il giorno seguente in contemporanea in tutta Italia.

Nel 1982 il gruppo si allarga con l'acquisto di Italia 1 dall'editore Edilio Rusconi e di Rete 4 nel 1984 dal gruppo editoriale Arnoldo Mondadori Editore (all'epoca controllato dall'editore Mario Formenton).

Nel 1984 i pretori di Torino, Pescara e Roma oscurano le reti Fininvest per violazione della legge che proibiva alle reti private di trasmettere su scala nazionale. L'azione giudiziaria viene fermata dopo pochi giorni dal governo guidato da Bettino Craxi che con un apposito decreto legge legalizza la situazione della Fininvest.

Il gruppo Fininvest riesce perciò, seppur con strumenti non legali per la legislazione di quegli anni, a spezzare l'allora monopolio televisivo RAI. Nel 1990 fu la Legge Mammì a stabilizzare le situazione presente rendendo definitivamente legale la diffusione a livello nazionale di programmi radiotelevisivi privati.

Negli anni seguenti il gruppo si diffonde in Europa: in Francia fonda, nel 1986, La Cinq (chiusa nel 1992), in Germania, nel 1987, Tele 5 (si legge Telefünf; chiuderà nel 1992, per poi riaprire nel 2002), in Spagna Telecinco (fondata nel 1990 e ancora oggi attiva).

Aspetti controversi delle attività nel campo televisivo

La creazione di un gruppo di canali televisivi appariva di fatto in contrasto con la legge in vigore e con le sentenze della Corte costituzionale che, sin dal 1960 (n. 59/1960), aveva mostrato il suo orientamento in materia. Un tema ripreso anche dal più recente pronunciamento del 1981, dove veniva riaffermata la mancanza di costituzionalità nell'ipotesi di permettere ad un soggetto privato il controllo di una televisione nazionale, considerando questa possibilità, visti gli spazi limitati a disposizione, come una lesione al diritto di libertà di manifestazione del proprio pensiero, garantito dall'articolo 21 della Costituzione.

Tre pretori da Roma, Milano e Pescara intervennero il 16 ottobre 1984, disponendo - in base al codice postale dell'epoca - il sequestro nelle regioni di loro competenza del sistema che permetteva la trasmissione simultanea nel Paese dei tre canali televisivi. In conseguenza di ciò e per protesta, le emittenti Fininvest interessate dal provvedimento apposero sul video un messaggio, rinunciando a trasmettere la programmazione canonica.

Dopo quattro giorni, il 20 ottobre 1984, il governo di Bettino Craxi intervenne direttamente nella questione aperta dalla magistratura, emanando un decreto legge in grado di rimettere in attività il gruppo. Ma il 28 novembre il Parlamento, invece di convertirlo in legge, lo rifiutò, giudicandolo incostituzionale e permettendo alla magistratura di riprendere l'azione penale contro Fininvest. Craxi varò quindi il 6 dicembre 1984 un nuovo decreto, ponendo al Parlamento la questione di fiducia, che ottenne. La Corte Costituzionale esaminò la legge solo tre anni dopo, mantenendola in vigore, ma sottolineandone la dichiarata transitorietà.

L'approvazione del provvedimento fu da alcuni giustificata nella stretta e mai celata amicizia tra Bettino Craxi e Silvio Berlusconi. Secondo altri, invece, il disegno di modernizzazione del Paese del segretario socialista passava per lo scardinamento del monopolio culturale che - attraverso la RAI - era esercitato dalla Democrazia cristiana sulla programmazione radiotelevisiva nazionale; l'oligopolio a cui si giunse, però, probabilmente non corrispondeva alla ratio con cui la Corte costituzionale nel 1976 (invocando l'articolo 21 della Costituzione) aveva ammesso a latere della concessionaria pubblica un sistema plurale di molteplici reti, distribuite sul territorio a livello esclusivamente locale.

Il rapporto con Craxi fu documentato nell'archivio dell'ex-presidente del Consiglio, in cui fu trovata anche una lettere a firma di Berlusconi:

« Caro Bettino grazie di cuore per quello che hai fatto. So che non è stato facile e che hai dovuto mettere sul tavolo la tua credibilità e la tua autorità. Spero di avere il modo di contraccambiarti. Ho creduto giusto non inserire un riferimento esplicito al tuo nome nei titoli-tv prima della ripresa per non esporti oltre misura. Troveremo insieme al più presto il modo di fare qualcosa di meglio. Ancora grazie, dal profondo del cuore. Con amicizia, tuo Silvio.[42] »

Nel 1990 con la legge Mammì si tornò a legiferare in materia e fu stabilito che non si poteva essere proprietari di più di tre canali, non introducendo però limiti che compromettessero l'estensione assunta dalle reti di Berlusconi. L'approvazione della legge rinnovò forti polemiche e cinque ministri del Governo Andreotti si dimisero per protesta. Berlusconi, essendo state decise anche norme volte a impedire posizioni dominanti contemporaneamente nell'editoria di quotidiani, venne costretto a cedere le proprie quote della società editrice de Il Giornale, che vendette al fratello Paolo.

Nel 1994, una nuova sentenza della Corte (la n. 420) dichiarò incostituzionale parte della legge, richiamando la necessità di porre limiti più stretti nella concentrazione di possedimenti in campo mediatico.

La legge Gasparri e il lodo Retequattro
   La stessa cosa ma di più: Lodo Retequattro, Legge Gasparri.

La situazione di Retequattro è incerta dalla fine degli anni ottanta, dove si iniziò a discutere di concentrazione dei mezzi di informazione, in seguito all'acquisto della Mondadori da parte di Fininvest. Tale situazione perdura tutt'oggi nonostante la giurisprudenza si è pronunciata in più occasioni sulla destinazione del canale, il quale avrebbe dovuto migrare dal sistema analogico a quello digitale e le cui frequenze analogiche sarebbero dovute passare ad un diverso concessionario, vincitore legittimo della gara d'appalto: Francesco Di Stefano, proprietario dell'emittente televisiva Europa 7 . Con la legge Gasparri Retequattro ha potuto invece continuare a trasmettere in chiaro senza risolvere la succitata discriminazione. Tale legge a luglio 2006 è stata bocciata dall'Unione Europea, che ha chiesto all'Italia di cambiare le regole sulla tv, altrimenti scatterebbe una multa di 300.000 euro al giorno.[43]

Berlusconi continua ad operare nel settore (tramite l'azienda Mediaset) con concessioni a valenza transitoria.

Editoria e altri media

Nel campo editoriale diventa, ed è, il principale editore italiano nel settore libri e periodici; nel gennaio 1990 acquisisce la maggioranza azionaria di Mondadori (in cui è confluita negli anni novanta la Silvio Berlusconi Editore, fondata dal magnate milanese negli anni ottanta e attiva nella stampa periodica, e che comprò Tv Sorrisi e Canzoni) con una manovra che causerà un contenzioso (vedi Lodo Mondadori) e la Giulio Einaudi Editore (comprata dalla prima), e di alcune rilevanti case minori (Elemond, Sperling & Kupfer, Grijalbo, Le Monnier, Pianeta scuola, Frassinelli, Electa Napoli, Riccardo Ricciardi editore, Editrice Poseidona).

Nel campo della distribuzione audiovisiva, Berlusconi è stato socio dal 1994 al 2002, attraverso Fininvest, di Blockbuster Italia. Controlla inoltre il gruppo Medusa Film.

Nel 2007, Berlusconi, tramite Trefinance (una controllata del gruppo Fininvest), ha finanziato OVO s.r.l., una media company il cui progetto è realizzare una enciclopedia video formata da centinaia di brevi clip di carattere enciclopedico (storia, fisica, arte, letteratura, biografie, ecc.); uno dei canali della stessa doveva chiamarsi OVOpedia.

Il progetto, sebbene non fosse ancora stato reso pubblico (il lancio era previsto nel primo trimestre del 2009), è stato accusato di revisionismo, perché sarebbe stato teso a controbattere la storiografia dominante che secondo Berlusconi sarebbe controllata dalla sinistra; la società è attualmente in liquidazione.[44]

Grande distribuzione e assicurazioni

Berlusconi effettua anche investimenti nel settore delle grandi distribuzioni, acquisendo il gruppo Standa dalla Montedison nel 1988 e i Supermercati Brianzoli dalla famiglia Franchini nel 1991. Nel 1995 il gruppo Standa vende Euromercato al gruppo Promodès-GS.

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Logo Standa con lo slogan "La casa degli italiani"

Nel 1998 scorpora e vende il gruppo Standa; la parte "non alimentare" al gruppo Coin e la parte "alimentare" a Gianfelice Franchini, ex proprietario dei Supermercati Brianzoli. A tal proposito Berlusconi dichiarerà in seguito di esser stato costretto a vendere la Standa successivamente alla sua entrata in politica, affermando che in comuni gestiti da giunte di centrosinistra non gli concedevano le necessarie autorizzazioni per aprire nuovi punti vendita. Secondo i critici di Berlusconi l'acquisizione e la successiva vendita della Standa sarebbe stata determinata dalla volontà di creare una liquidità per il gruppo Fininvest, che attraversava un difficile periodo tra il 1990 e il 1994 (egli stesso aveva asserito di essere esposto con le banche per una cifra in lire di diverse migliaia di miliardi).[45]

Il Gruppo Fininvest, con le partecipazioni nelle società Mediolanum e Programma Italia, ha una forte presenza anche nel settore delle assicurazioni e della vendita di prodotti finanziari.

Sport

Dopo un iniziale interessamento all'acquisto dell'Inter[46], dal 20 febbraio 1986 Silvio Berlusconi è proprietario dell'Associazione Calcio Milan, club calcistico del quale resse la presidenza dal giorno dell'acquisto fino al 21 dicembre 2004, quando lasciò la carica a seguito dell'approvazione di una legge disciplinante i conflitti d'interesse. Ha ricoperto di nuovo la carica dal 15 giugno 2006 all'aprile 2008 quando è stato rieletto alla presidenza del Consiglio dei ministri.

Sotto la sua gestione, l'AC Milan si è laureato 7 volte campione d’Italia, 5 volte campione d’Europa e 3 volte campione del mondo; ha vinto inoltre 5 Supercoppe nazionali e 5 europee nonché una Coppa Italia. L'unico trofeo ufficiale che non è stato vinto durante la sua gestione è stata la Coppa UEFA, ora Europa League, dove in quattro partecipazioni la squadra ha ottenuto, come migliore risultato, una semifinale. Da notare che le quattro eliminazioni in questa competizione sono avvenute tutte contro le squadre che poi hanno perso in finale.

Nei primi anni novanta, Berlusconi estese l’attività sportiva del Milan, cambiandone il nome in Athletic Club (per mantenere l’acronimo) e trasformandolo in società polisportiva, costituita comprando i titoli sportivi di società lombarde di varie discipline quali baseball, rugby, hockey su ghiaccio, pallavolo, e acquistando per importi mai visti in precedenza i migliori giocatori a disposizione. La polisportiva si sciolse nel 1994, dopo la vittoria elettorale, e le squadre in essa accorpate (Amatori Milano di rugby, Gonzaga Milano, già Mantova, di pallavolo, Devils Milano di hockey e Baseball Milano) seguirono destini diversi.

Assetto societario

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Nel 2010 Forbes stima tutto il patrimonio del Cavaliere in 9,0 miliardi di dollari americani. Questa stima è fatta tenendo conto che Silvio Berlusconi risulta in possesso del 99,5% delle azioni della società Dolcedrago S.p.A (il restante 0,5% è diviso in parti uguali tra i figli Marina e Piersilvio)[47]. La Dolcedrago possiede e gestisce le principali proprietà immobiliari di Berlusconi, tra cui la Villa San Martino ad Arcore, due ville a Porto Rotondo (le confinanti Villa Certosa e Villa Stephanie), una a Macherio, Lesa, Lesmo e alle Bermuda. La Dolcedrago S.p.A controlla anche le quote di maggioranza di altre piccole e medie società immobiliari italiane e detiene il totale controllo della Videodue S.r.l, società che gestisce i diritti di 106 film.[47]

Silvio Berlusconi possiede inoltre il 61% di Fininvest[47]. La quota restante è nelle mani dei cinque figli (7,65% a testa per Marina e Piersilvio e 7,143% a testa a Barbara, Eleonora e Luigi). Fininvest controlla a sua volta Mediaset (38%), Mondadori (50%), A. C. Milan (100%), Mediolanum (35%) e Teatro Manzoni (100%).

Intestati alla persona di Silvio Berlusconi risultano inoltre cinque appartamenti a Milano (di cui uno in comproprietà), un terreno in Antigua e Barbuda e tre imbarcazioni di varie dimensioni.[47]

Attività politica

Gli inizi e il sostegno al Partito Socialista Italiano

Silvio Berlusconi nel 1984 insieme a Bettino Craxi, allora a capo del governo italiano

Le primissime prese di posizione politiche di Berlusconi in pubblico risalgono al luglio 1977, allorché sostenne la necessità che il Partito Comunista Italiano (che l'anno precedente aveva superato il 34% dei voti) "rimanesse confinato all'opposizione dall'azione di una Democrazia Cristiana trasformata in modo da recuperare al governo il Partito Socialista Italiano"[48], alla segreteria del quale era asceso nel luglio del 1976 il suo amico Bettino Craxi. L'incontro tra i due era stato propiziato nei primi anni settanta dall'uomo di fiducia di Craxi, l'architetto milanese Silvano Larini. Craxi e il PSI mostreranno per tutti gli anni successivi una significativa apertura verso le TV private, culminata con il varo del cosiddetto "decreto Berlusconi" del 16 ottobre 1984 e con la sua reiterazione attraverso il "Berlusconi bis" nel successivo 28 novembre.

Nel corso degli anni ottanta e fino al 1992, Berlusconi sosterrà sui suoi network con molteplici spot elettorali il PSI e l'amico Bettino. Nel 1984, Craxi è padrino di battesimo di Barbara Berlusconi. Nel 1990, alla celebrazione del matrimonio tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi, Anna Craxi (moglie del leader socialista) e Gianni Letta sono i testimoni di nozze per la sposa, mentre Craxi e Fedele Confalonieri lo sono per lo sposo.[49][50] Come ulteriore testimonianza della vicinanza di Berlusconi a Craxi, va ricordata la realizzazione di uno spot televisivo di ben 12 minuti, girato dalla regista Sally Hunter[51] e presentato nella primavera del 1992 per essere trasmesso sulle emittenti di Berlusconi nel corso della campagna elettorale, nel quale compare lo stesso Berlusconi vicino ad un pianoforte che, commentando l'esperienza dei governi presieduti da Bettino Craxi (1983-1987), dichiara:

« Ma c'è un altro aspetto che mi sembra importante, ed è quello della grande credibilità politica di quel governo. La grande credibilità politica sul piano internazionale, che è - per chi da imprenditore opera sui mercati - qualcosa che è necessario per poter svolgere un'azione positiva in ambienti anche politici sempre molto difficili per noi italiani, e qualche volta addirittura ostili.[48] »

In più occasioni, inoltre, Craxi, nel suo ruolo di presidente del Consiglio, affiderà sue esternazioni alle reti di Berlusconi e ignorerà la TV di stato.

Infine, nell'ultimo periodo politico di Craxi (autunno del 1993), in occasione dell'ennesima autorizzazione a procedere avanzata dalla magistratura contro Craxi e respinta dalla Camera, Berlusconi espresse pubblicamente la propria solidale soddisfazione.

La "discesa in campo"

   La stessa cosa ma di più: Ingresso in politica di Silvio Berlusconi.
Tre presidenti degli Stati Uniti d'America (da sinistra, Bill Clinton, George H. W. Bush e il figlio George W. Bush) insieme a Silvio Berlusconi

Nel novembre 1993, in occasione delle elezioni comunali di Roma, intervistato all'uscita dell'Euromercato di Casalecchio di Reno, auspicò la vittoria di Gianfranco Fini, all'epoca segretario del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale, che correva per la carica di sindaco contro Francesco Rutelli.

Nell'inverno del 1993, in seguito al vuoto politico che si era formato dopo lo scandalo di Tangentopoli, Berlusconi decide di scendere direttamente in prima persona nell'arena politica italiana. Dall'esperienza dei club dell'Associazione Nazionale Forza Italia, guidati da Giuliano Urbani e dalla diretta discesa in campo di funzionari delle sue imprese, soprattutto di Publitalia 80, nasce così il nuovo movimento politico Forza Italia, uno schieramento di centrodestra che, nelle intenzioni, deve restituire una rappresentanza agli elettori moderati e contrapporsi ai partiti di centrosinistra. Allo stesso tempo Berlusconi dà le dimissioni da alcuni incarichi di imprenditore presso il gruppo da lui fondato (affidando la gestione ai figli o a persone di fiducia e mantenendone la proprietà).

L'eleggibilità di Berlusconi è anche oggetto di dibattito, in relazione all'articolo 10 della legge n. 361 del 1957, secondo cui «non sono eleggibili [...] coloro che [...] risultino vincolati con lo Stato [...] per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica». Nel luglio 1994 la Giunta per le elezioni (con un terzo dei deputati assenti) respinge a maggioranza tre ricorsi che lamentavano l'illegittimità dell'elezione di Berlusconi.[52][53][54] La stessa questione verrà ridiscussa nell'ottobre 1996 dalla Giunta per le elezioni che, a maggioranza, delibererà di archiviare i reclami per "manifesta infondatezza". [55]

Campagna elettorale ed elezioni del 1994

   La stessa cosa ma di più: XII Legislatura della Repubblica Italiana.

Sovvertendo le previsioni espresse dai principali quotidiani nazionali,[56][57][58][59][60] le elezioni politiche del 27 marzo 1994 si concludono con la vittoria elettorale di Forza Italia in corsa con la Lega Nord di Umberto Bossi nelle regioni settentrionali e l'MSI di Gianfranco Fini nel resto d'Italia. Negli ultimi mesi di campagna elettorale, alcuni fra i volti più famosi delle reti Fininvest[61] dichiarano in televisione il loro appoggio politico, all'interno dei programmi di intrattenimento da loro condotti, scatenando reazioni che in seguito determineranno l'emanazione delle regole per la cosiddetta par condicio elettorale.

La prima esperienza di governo di Silvio Berlusconi, avviata il 10 maggio 1994, ha però vita dura e breve, e si conclude nel dicembre dello stesso anno, quando la Lega Nord ritira l'appoggio al Governo e avvia una violenta campagna ai danni dell'ex alleato Berlusconi, esplicitamente accusato di appartenere alla mafia[62]. Il 22 dicembre Berlusconi rassegna le proprie dimissioni al presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Al suo posto viene formato un governo tecnico guidato dal ministro del Tesoro uscente, Lamberto Dini. Berlusconi, che aveva chiesto invano le elezioni anticipate, non sosterrà il nuovo governo. Negli anni successivi, Berlusconi attribuirà la responsabilità della caduta del suo governo all'inaffidabilità di Bossi.[63] In seguito, anche per il riavvicinamento con la Lega Nord in occasione delle elezioni politiche del 2001, accuserà la magistratura e Scalfaro, il quale, secondo lo stesso Berlusconi, avrebbe indotto Bossi a ritirare l'appoggio all'esecutivo[64], compiendo «un golpe».[65]

Campagna elettorale 1996 e capo dell'opposizione fino al 2001

   La stessa cosa ma di più: XIII Legislatura della Repubblica Italiana.

Le successive elezioni sono vinte da L'Ulivo (con l'appoggio esterno di Rifondazione Comunista), la coalizione di centrosinistra capeggiata da Romano Prodi. Berlusconi guida l'opposizione di centrodestra fino al 2001.

Durante la legislatura collabora con Massimo D'Alema alla Bicamerale, che si occupa principalmente di riforme costituzionali e giudiziarie (per approfondimenti si veda la voce sulle riforme giudiziarie dell'Ulivo).

Campagna elettorale 2001 e capo del governo fino al 2006

Silvio Berlusconi nello Studio Ovale della Casa Bianca nel 2005 insieme con George W. Bush, allora Presidente degli Stati Uniti d'America
   La stessa cosa ma di più: XIV Legislatura della Repubblica Italiana.

Le elezioni del 2001 portano alla vittoria la Casa delle Libertà, una coalizione capeggiata da Silvio Berlusconi e comprendente, oltre a Forza Italia, i principali partiti di centrodestra (inclusa la Lega Nord), mentre il centrosinistra si presenta diviso. Durante la campagna elettorale Berlusconi sigla, presso la trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa, il cosiddetto Contratto con gli italiani: un accordo fra lui ed i suoi potenziali elettori in cui si impegna, in caso di vittoria, a realizzare ingenti sgravi fiscali, il dimezzamento della disoccupazione, l'avviamento di centinaia di opere pubbliche, l'aumento delle pensioni minime e la riduzione del numero di reati; impegnandosi altresì a non ricandidarsi alle successive elezioni nel caso in cui almeno quattro dei cinque punti principali non fossero stati mantenuti.

L'11 giugno Berlusconi viene per la seconda volta nominato Presidente del Consiglio, dando inizio al Governo Berlusconi II. Durante il secondo semestre del 2003 ricopre la carica di Presidente del Consiglio dell'Unione Europea in quanto capo del Governo italiano.

1° marzo 2006, Silvio Berlusconi parla innanzi al Congresso degli Stati Uniti riunito in sessione plenaria.

Dopo la pesante sconfitta della Casa delle Libertà alle elezioni regionali del 2005, si apre una rapida crisi di governo: Berlusconi si dimette il 20 aprile e dopo due giorni viene varato il Governo Berlusconi III che ricalca in gran parte come composizione e azione politica il precedente Governo Berlusconi II.

A marzo 2006, durante la visita ufficiale negli Stati Uniti, è invitato a pronunciare un discorso ai due rami del Congresso degli Stati Uniti riuniti in seduta comune, come era precedentemente accaduto a De Gasperi, Craxi e Andreotti. Durante l'orazione, il presidente del Consiglio ringrazia gli Stati Uniti per la liberazione dell'Italia, durante la seconda guerra mondiale.

« Sarò sempre grato agli Stati Uniti per aver salvato il mio Paese dal fascismo e dal nazismo a costo del sacrificio di tante giovani vite americane.[66] »
Da sinistra, il capo del governo russo Vladimir Putin, il premier turco Recep Tayyip Erdoğan e Silvio Berlusconi

Campagna elettorale 2006

   La stessa cosa ma di più: XV Legislatura della Repubblica Italiana, Elezioni politiche italiane del 2006.

Il periodo pre-elettorale è infiammato dalla pubblicazione di sondaggi, commissionati prevalentemente dai quotidiani nazionali, che prevedono una vittoria de L'Unione, la coalizione di centrosinistra formatasi a sostegno della ricandidatura di Romano Prodi alla carica di capo del governo, con circa il 5% di vantaggio rispetto alla Casa delle Libertà. Solo tre sondaggi elaborati su commissione di Berlusconi da una società statunitense attribuiscono un lieve vantaggio per la Casa delle Libertà.

Silvio Berlusconi e Romano Prodi si incontrano in due dibattiti televisivi molto seguiti, andati in onda su Raiuno. Berlusconi conclude il secondo dibattito il 3 aprile annunciando a sorpresa, di voler eliminare l'Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) sulla prima casa.[67] Nei giorni successivi, durante la trasmissione Radio anch'io su Radio Uno e promette anche l'eliminazione della tassa sui rifiuti.[68]

L'esito delle elezioni del 2006 è caratterizzato da una forte incertezza perdurata fino al termine dello scrutinio delle schede e si risolve con una leggera prevalenza della coalizione di centrosinistra capeggiata da Romano Prodi, che vince le elezioni.

Dopo l'esito del voto, Berlusconi inizialmente contesta il risultato delle votazioni denunciando brogli e chiedendo il riconteggio dei voti. Successivamente giudica l'esito un «sostanziale pareggio», e suggerisce di formare un governo istituzionale di coalizione ispirato alla "Große Koalition" tedesca. La proposta è però rifiutata dai partiti del centrosinistra e dalla Lega Nord. Il governo va così a Prodi e al centrosinistra.

Le Giunte per le elezioni, attivatesi per il riconteggio delle schede bianche e nulle,[69] nel settembre 2007 confermeranno il risultato elettorale.[70] Tuttavia Berlusconi non riconoscerà la vittoria dell'avversario.

La nascita del Popolo della Libertà e la vittoria del 2008

   La stessa cosa ma di più: Il Popolo della Libertà.
Silvio Berlusconi con il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, in occasione del pranzo offerto ai Capi di Stato partecipanti al G8 tenutosi a L'Aquila, 9 luglio 2009

Dal 16 al 18 novembre 2007 Berlusconi ha organizzato una petizione popolare per richiedere elezioni anticipate, con l'obiettivo di raccogliere almeno 5 milioni di firme. Il risultato comunicato da Sandro Bondi è stato di 7.027.734,[71] sebbene ci sia chi ha avanzato dubbi sulla cifra e sulla verifica della regolarità delle adesioni via Internet e via SMS.[72] Con questa cifra alla mano, il 18 novembre durante un comizio in piazza San Babila a Milano Berlusconi ha annunciato lo scioglimento di Forza Italia e la nascita del Popolo della Libertà, un nuovo soggetto politico contro i «parrucconi della politica», che fonderà insieme a Gianfranco Fini.[73] Il giorno successivo, in una conferenza stampa tenuta a Roma in Piazza di Pietra ha sostenuto che «il bipolarismo […] nella presente situazione italiana, con la frammentazione dei partiti che esiste, non è qualcosa che può funzionare per il governo del Paese»[74] e ha dichiarato la sua disponibilità a trattare per la realizzazione di un sistema elettorale proporzionale puro con sbarramento alto per evitare il frazionamento dei partiti.

Berlusconi ha affermato che il nuovo partito «intende rovesciare la piramide del potere»[75] e che la scelta del nome, dei valori, dei programmi, dei rappresentanti e del leader del nuovo soggetto politico spetta ai cittadini e non alle segreterie. Una successiva petizione popolare tenutasi il e 2 dicembre 2007 ha stabilito, con il 63,14% delle preferenze, che il nome di tale formazione politica fosse Il Popolo della Libertà. Tale nome era già stato utilizzato per definire i partecipanti alla manifestazione contro il Governo Prodi tenutasi il 2 dicembre 2006 che aveva visto, secondo gli organizzatori, scendere in piazza 2.200.000 persone.

Silvio Berlusconi nello Studio Ovale della Casa Bianca nel 2009 insieme al Presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama

Durante la XV Legislatura Berlusconi come deputato è stato l'onorevole più assenteista: 4623 assenze su 4693 votazioni parlamentari.[76]
Il 14 aprile 2008 la coalizione formata da Popolo della Libertà, Lega Nord e Movimento per l'Autonomia a sostegno della candidatura di Silvio Berlusconi a Presidente del Consiglio ha vinto le elezioni politiche con circa il 47% dei voti e ha ottenuto un'ampia maggioranza[77] in entrambi i rami del Parlamento. Il successivo 8 maggio, con il giuramento nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Berlusconi ha inaugurato il suo quarto governo.[78]

Il 29 marzo 2009 Silvio Berlusconi viene eletto all'unanimità e per alzata di mano presidente del Popolo della Libertà.[79]

Aspetti controversi dell'attività politica

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Licio Gelli, "Maestro Venerabile" della loggia massonica P2

Appartenenza alla loggia massonica P2

L’iscrizione di Berlusconi alla loggia massonica P2 avviene il 26 gennaio 1978 nella sede di via Condotti a Roma, all'ultimo piano del palazzo che ospita il gioiellere Bulgari insieme a Roberto Gervaso [80]; la tessera è la n. 1816, codice E. 19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, come risulta dai documenti e dalle ricevute sequestrate ai capi della loggia. Berlusconi ha negato la sua partecipazione alla P2[81], ma ha ammesso in tribunale di essere stato iscritto[82]. Nell'autunno del 1988 (nel corso di un processo contro due giornalisti accusati di averlo diffamato celebrato dal tribunale di Verona[83]), Berlusconi dichiarò: «Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo. [...] Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata chiesta»[84].

Per tali dichiarazioni il pretore di Verona Gabriele Nigro ha avviato nei confronti di Berlusconi un procedimento per falsa testimonianza. Al termine il magistrato veronese ha prosciolto in istruttoria l'imprenditore perché il fatto non costituisce reato [83]. Il sostituto procuratore generale Stefano Dragone ha però successivamente impugnato il proscioglimento[83] e la Corte d'appello di Venezia ha avviato un nuovo procedimento in esito al quale ha stabilito che «Berlusconi, deponendo davanti al Tribunale di Verona nella sua qualità di teste-parte offesa, ha dichiarato il falso» ma che «il reato attribuito all’imputato va dichiarato estinto per intervenuta amnistia»[85].

Successivamente dichiarò: "Non sono mai stato piduista, mi mandarono la tessera e io la rispedii subito al mittente: comunque i tribunali hanno stabilito che gli iscritti alla P2 non commisero alcun reato, e quindi essere stato piduista non è titolo di demerito".[81] In altra occasione, ha affermato che la P2 "per la verità allora appariva come una normalissima associazione, come se fosse un Rotary, un Lions, e non c'erano motivi, per quello che se ne sapeva, per pensare che la cosa fosse diversa. Io resistetti molto a dare la mia adesione, e poi lo feci perché Gervaso insistette particolarmente dicendomi di rendere una cortesia personale a lui".[86]

Secondo la Commissione parlamentare d'inchiesta Anselmi la loggia massonica era "eversiva". Essa fu sciolta con un'apposita legge, la n. 17 del 25 gennaio 1982.[87]

La P2 era "un'organizzazione che mirava a prendere il possesso delle leve del potere in Italia attraverso il «piano di rinascita democratica», un elaborato a mezza via tra un manifesto e uno «studio di fattibilità». Conteneva una sorta di ruolino di marcia per la penetrazione di esponenti della loggia nei settori chiave dello Stato, indicazioni per l'avvio di opere di selezionato proselitismo e anche un preventivo dei costi per l'acquisizione delle funzioni vitali del potere".[88] Il Piano programmava la dissoluzione dei partiti e la costruzione di due poli organizzati in club territoriali e settoriali; tendeva al monopolio dell'informazione, al controllo della banche, alla Repubblica presidenziale e al controllo della magistratura da parte del potere politico.[89][90][91]

Ricevuta di pagamento della quota di iscrizione di Silvio Berlusconi alla Loggia P2.

Secondo il fondatore della P2 Licio Gelli, Berlusconi "ha preso il nostro Piano di rinascita e lo ha copiato quasi tutto".[92] Anche il vescovo di Ivrea Luigi Bettazzi rimprovera al primo governo Berlusconi, al momento della sua caduta (1995), di essere "l'attuazione fatta e programmata da Berlusconi del Piano di rinascita democratica proposto dalla Loggia P2 già nel 1976".[93] D'altra parte, l'affermazione di Gelli sembrerebbe sottointendere una certa estraneità di Berlusconi al tentativo che la loggia fece di attuare il suo piano, mentre, al di là delle analogie reali o apparenti, i contatti tra Berlusconi e personaggi legati alla loggia appaiono piuttosto concreti e provati e viaggiano per le vie degli affari, in particolare attraverso il canale internazionale rappresentato dal Banco Ambrosiano. Nell'organigramma complessivo della P2, incentrato, come detto, sulla segreta penetrazione dei più diversi luoghi del potere (finanza, politica, media), il ruolo dei giornali e della televisione appare decisivo. Lo stesso Gelli ha anche affermato: "Il vero potere risiede nelle mani di chi ha in mano i mass media".[94]

A partire dal 1985, gli archivi di Gelli testimoniano l'intervento della P2 nell'acquisizione da parte di Berlusconi dell’allora più diffuso settimanale popolare italiano[86], Tv Sorrisi e Canzoni.[95][96] La transazione, se vista come una delle tante compiute all'interno della stessa intricata ragnatela di imprese legate al sistema creditizio vaticano, risulta quasi solo un passaggio di consegna per la realizzazione del programma. È il giugno del 1983 quando la consociata all'estero Ambrosiano Group Banco Comercial di Managua cede a Berlusconi il 52% del pacchetto azionario della rivista. A interessarsi dell'affare sono i finanzieri Roberto Calvi e Umberto Ortolani. A seguito della presentazione delle conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla P.2, la loggia fu sciolta per legge in ragione dei «fini eversivi» che si prefiggeva. Gelli fu condannato e arrestato, benché al riguardo Berlusconi sostenne di essere «...sempre in curiosa attesa di conoscere quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati a Licio Gelli...».[97][98]

Al momento del suo ingresso ufficiale in politica (1993), Berlusconi presentò un partito la cui struttura e programma parvero ad alcuni, simili a quelle prefigurate nel disegno eversivo della P2: «Club dove siano rappresentati... operatori imprenditoriali, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori» e solo «pochissimi e selezionati» politici di professione. Fin dal primo governo Berlusconi i titolari di diversi incarichi sono risultati appartenenti alle liste segrete scoperte nella residenza di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi[99].

Il 13 marzo 2006 la maggioranza parlamentare guidata da Berlusconi approvò una modifica dell'articolo 283 del Codice Penale sulla base del quale era stata messa sotto processo (e poi assolta) la P2. Il testo precedente era questo:

"Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni".

il testo modificato è invece il seguente:

"Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni".[100]

Conflitto di interessi

Un conflitto di interessi emerge in presenza di proprietari di imprese che vengono ad assumere cariche pubbliche. La contemporanea proprietà di società di assicurazione, di colossi dell'editoria, di imprese turistiche, e così via, acuisce questo problema nella figura di Silvio Berlusconi.

Secondo il settimanale britannico The Economist, Berlusconi, nella sua doppia veste di proprietario di Mediaset e Presidente del Consiglio, deteneva il controllo di circa il 90% del panorama televisivo italiano.[101] Questa percentuale include sia le stazioni da lui direttamente controllate, sia quelle su cui il suo controllo può essere esercitato in maniera indiretta attraverso la nomina (o l'influenza sulla nomina) degli organismi dirigenti della televisione pubblica. Questa tesi viene respinta da Berlusconi che nega di controllare la RAI. Egli sottolinea il fatto che durante il suo governo siano stati nominati presidente della RAI persone facenti riferimento al centrosinistra, in primo luogo Lucia Annunziata. Attualmente il presidente della RAI è Paolo Garimberti, di centro-sinistra, mentre il ruolo di direttore generale è ricoperto da Mauro Masi. Di fatto durante il governo Berlusconi il CdA della RAI era a maggioranza di nomina della Casa delle Libertà.

Il vasto controllo sui media esercitato da Berlusconi è stato collegato da molti osservatori italiani e stranieri alla possibilità che i media italiani siano soggetti ad una reale limitazione delle libertà di espressione. L'Indagine mondiale sulla libertà di stampa (Freedom of the Press 2004 Global Survey), uno studio annuale pubblicato dall'organizzazione americana Freedom House, ha retrocesso l'Italia dal grado di "Libera" (Free) a quello di "Parzialmente Libera" (Partly Free)[102] sulla base di due principali ragioni, la concentrazione di potere mediatico nelle mani del Presidente del consiglio Berlusconi e della sua famiglia, e il crescente abuso di potere da parte del governo nel controllo della televisione pubblica RAI.[103] L'indagine dell'anno successivo ha confermato questa situazione con l'aggravante di ulteriori perdite di posizione in classifica.[104]

Reporter senza frontiere dichiara inoltre che nel 2004, «Il conflitto d'interessi che coinvolge il primo ministro Silvio Berlusconi e il suo vasto impero mediatico non è ancora risolto e continua a minacciare la libertà d'espressione».[105] Nell'aprile 2004, la Federazione Internazionale dei Giornalisti si unisce alle critiche, obiettando al passaggio di una legge firmata da Carlo Azeglio Ciampi nel 2003, che i detrattori di Berlusconi ritengono sia destinata a proteggere il suo controllo dichiarato del 90% dei media nazionali.[106]

Lo stesso Berlusconi, per rispondere alle critiche su un suo conflitto di interessi, pochi giorni prima delle elezioni politiche del 2001, in un'intervista al Sunday Times annunciò di aver contattato tre esperti stranieri («un americano, un britannico e un tedesco»"), di cui però non fece i nomi, che lo consigliassero nel trovare una soluzione alla questione. Pochi giorni dopo ribadì al TG5 la sua decisione, specificando che:

« In cento giorni farò quel che la sinistra non ha fatto in sei anni e mezzo: approverò un disegno di legge che regolamenterà i rapporti tra il Presidente del Consiglio e il gruppo che ha fondato da imprenditore »

a cui fecero eco le parole del presidente di AN Gianfranco Fini e di altri politici della CdL, i quali nei giorni seguenti confermarono più volte che, in caso di vittoria alle elezioni, l'intenzione del governo era quella di presentare entro i primi 100 giorni un disegno di legge per risolvere la questione tramite un blind trust. Non vennero mai resi noti i nomi dei tre esperti stranieri che si sarebbero dovuti occupare della questione, ma venne presentato un disegno di legge, poi approvato, che regolamentava il conflitto d'interesse.

Il centrosinistra, al governo dal 1996 al 2001, non intervenne invece sul tema del conflitto d'interessi. Nel 2003 Luciano Violante, allora capogruppo DS alla Camera, dichiarò in Parlamento che il centrosinistra aveva dato nel 1994 la garanzia a Berlusconi e Letta che le "televisioni non sarebbero state toccate" con il cambio di governo. Inoltre sottolineò che nel 1994 ha votato a favore per l'eleggibilità di Berlusconi a deputato quando essa fu contestata (la Costituzione nega l'eleggibilità per i concessionari dello Stato) e rimarcò il fatto che durante il governo di centrosinistra il fatturato di Mediaset era cresciuto di 25 volte[107].

Il 13 luglio 2004 il Parlamento Italiano varava la Legge n. 215, recante "Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi", c.d. legge Frattini. Tale legge riceveva in seguito le dure critiche della Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa[108].

A tutt'oggi il conflitto di interessi non è stato ancora risolto da nessun governo.[109]

Accuse di approvazione di leggi ad personam

Con la locuzione legge ad personam si intende un provvedimento approvato ad hoc a scopi prettamente personali.

Durante i governi Berlusconi succedutisi tra il 1994 e il 2006 il Parlamento ha varato una serie di provvedimenti legislativi aspramente contestati dall'opposizione e da alcuni settori della stampa i quali ritenevano che questi provvedimenti fossero stati approvati appositamente per favorire la posizione di Berlusconi. Dette leggi sarebbero collegate sia al conflitto di interessi del politico-imprenditore[110], sia del politico imputato nei processi in corso[111]. Altre ancora riferibili a familiari o colleghi di partito[112]. Tra queste vi sarebbero:

  • modifiche strutturali e di pena alla disciplina del falso in bilancio (legge n. 61/2002)
  • la legge sulle rogatorie (legge n. 367/2001)
  • l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica ("Lodo Schifani", 140/2003), dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale e riproposta nella attuale legislatura come Ddl con alcune modifiche rese necessarie dai rilievi della Corte[113]., legge peraltro poi ugualmente bocciata dalla Corte Costituzionale
  • la "legge Cirami" sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002)
  • la riduzione della prescrizione (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di contestazione nel processo sui diritti TV verso Berlusconi e favoriva la scarcerazione dell'amico e collega di partito Cesare Previti) ("Legge ex-Cirielli", 251/2005)
  • l'estensione del condono edilizio alle zone protette (legge delega 308/2004) (comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi)
  • la legge "Legge Pecorella" (legge n.46/2006), proposta dal parlamentare Gaetano Pecorella, avvocato di Silvio Berlusconi, che sanciva l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento (DL n. 3600), bocciata quasi integralmente nel 2007 dalla Corte Costituzionale[114]
  • la legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni (Legge 112/2004). Nel 2004 il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ha stimato i vantaggi derivanti dalla legge Gasparri per il gruppo di Silvio Berlusconi fra 1 e 2 miliardi di Euro.[115]
  • il Lodo Alfano, riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della conclusione del processo per corruzione dell'avvocato David Mills in cui il Presidente Berlusconi era coimputato. David Mills è stato poi condannato a 4 anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari perché come riportato nelle motivazioni della sentenza agì da falso testimone per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati.[116] Dichiarata incostituzionale il 7 ottobre 2009.
  • l' abolizione dell'IVA agevolata del 10% sulla pay tv via satellite (dominata da Sky Italia) che viene così equiparata all'IVA del 20% delle pay tv sul digitale terrestre (dominate da Mediaset). Un allineamento delle imposte era stato richiesto dalla Commissione UE in seguito ad un reclamo presentato alla commissione stessa[117]. L'iniziativa legislativa ha suscitato nell'opposizione (principalmente per voce di Antonio di Pietro)[118] diverse polemiche poiché viene visto in questo provvedimento un desiderio di aiutare Mediaset penalizzando la principale concorrenza privata.

Anche se non rientra nel novero delle leggi, possiamo citare a tal proposito il ricorso del governo contro la legge della regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004) (che bloccava, tra l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia Alta Italia di Marina Berlusconi).

Procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi

   La stessa cosa ma di più: Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi.

Silvio Berlusconi è stato oggetto di numerosi procedimenti penali, nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna.

Alcuni di questi procedimenti sono stati archiviati in fase di indagine; a seguito di altri è stato instaurato un processo nel quale Berlusconi è stato assolto. In altri processi, infine, sono state pronunciate, in primo grado o in appello, sentenze di condanna per reati quali corruzione giudiziaria, finanziamento illecito a partiti e falso in bilancio. In alcuni casi, dopo un esito del primo o del secondo grado di giudizio sfavorevole a Berlusconi, i procedimenti non si sono conclusi con una sentenza di condanna: ciò grazie a sopravvenuta amnistia, al riconoscimento di circostanze attenuanti che, influendo sulla determinazione della pena, hanno comportato il sopravvenire della prescrizione oppure a nuove norme che hanno modificato le pene e la struttura di taluni reati a lui contestati, come nel caso del reato di falso in bilancio. Dette norme, approvate in Parlamento dalla maggioranza di centro-destra mentre Silvio Berlusconi ricopriva la carica di Presidente del consiglio, in taluni casi hanno imposto una valutazione di non rilevanza penale di alcuni dei fatti contestati, poiché il fatto non è più previsto dalla legge come reato; in altri casi la riduzione della pene prevista per le fattispecie di reato contestate ha fatto sì che i termini di prescrizione maturassero prima che fosse pronunciata sentenza definitiva.

Di seguito viene fornito uno schema delle sentenze:

Tipo di sentenza Procedimento
Sentenze di non doversi procedere Reati estinti per prescrizione
  • Lodo Mondadori, corruzione giudiziaria (attenuanti generiche, sentenza definitiva)
  • All Iberian 1, 23 miliardi di lire in tangenti a Bettino Craxi (sentenza definitiva)
  • Caso Lentini, falso in bilancio (sentenza definitiva)
Reati estinti per intervenuta amnistia
  • Falsa testimonianza P2 (amnistia applicata in fase istruttoria)
  • Terreni Macherio, imputazione per uno dei due falsi in bilancio (amnistia applicata in seguito al condono fiscale del 1992)
Sentenze di assoluzione Assoluzioni per intervenuta modifica della legge (il fatto non costituisce più reato)
  • All Iberian 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
  • Sme-Ariosto 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
Altre assoluzioni
  • Sme-Ariosto 1, imputazione su vendita Iri, corruzione giudiziaria (sentenza di I grado)
  • Tangenti alla guardia di finanza (assolto per non aver commesso il fatto, sentenza definitiva)
  • Medusa cinematografica, falso in bilancio (assolto in quanto per la sua ricchezza potrebbe non essersene accorto, sentenza definitiva)
  • Sme-Ariosto 1, corruzione in atti giudiziari per due versamenti a Renato Squillante (assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste, sentenza definitiva)
  • Terreni Macherio, imputazione per appropriazione indebita, frode fiscale, e uno dei due falsi in bilancio (sentenza definitiva)
  • Diritti televisivi, falso in bilancio, frode fiscale, appropriazione indebita (il fatto non sussiste, sentenza definitiva)
Procedimenti archiviati Archiviazioni per intervenuta modifica della legge (il fatto non costituisce più reato)
  • Bilanci Fininvest, falso in bilancio e appropriazione indebita (archiviato a causa della nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
  • Consolidato Fininvest, falso in bilancio (archiviato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
Altre archiviazioni
  • Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest (archiviato per insufficienza di prove)
  • Traffico di droga
  • Tangenti fiscali Pay-tv
  • Stragi 1992-1993, concorso in strage
  • Concorso esterno in associazione mafiosa assieme a Marcello Dell'Utri, riciclaggio di denaro sporco
Procedimenti in corso
  • Tangenti a David Mills, corruzione giudiziaria (rinviato a giudizio)
  • Frode fiscale, avrebbe creato fondi neri gestendo i diritti tv di Mediaset[119]
  • Inchiesta Mediatrade, Berlusconi insieme ad un socio occulto, l'egiziano Frank Agrama, si sarebbe appropriato di fondi della società[120]
  • Corruzione nei confronti di senatori per far cadere il governo Prodi (atti trasferiti da Napoli a Roma per incompetenza territoriale[121])

Su molti dei procedimenti giudiziari contro Berlusconi, alcuni dei quali ancora in corso, c'è acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori.

  • Berlusconi ed i suoi sostenitori affermano che tutti i processi relativi alla sua attività imprenditoriale sono cominciati dopo la sua discesa in campo, ed esclusivamente a scopo persecutorio nei suoi confronti. Sostengono che tali processi, che ritengono basati su mere illazioni (spesso definite, singolarmente, "teoremi") prive di riscontro probatorio, siano stati istruiti nell'ambito di una persecuzione giudiziaria orchestrata delle "toghe rosse", ossia da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra (iscritti a Magistratura democratica), che utilizzerebbero illegittimamente la giustizia a fini di lotta politica.[122] [123] A questo proposito Fedele Confalonieri dichiarò che se Berlusconi non fosse entrato in politica sarebbe stato condannato o costretto al fallimento.[124] Essi affermano inoltre che Berlusconi è uscito a testa alta da tutti i processi, pienamente scagionato da ogni accusa.
  • I critici di Berlusconi sostengono invece che i processi siano iniziati prima della discesa in campo, asserendo che se non fosse entrato in politica sarebbe finito in bancarotta e probabilmente in galera, e che, grazie alle cosiddette leggi ad personam varate dal suo governo, avrebbe evitato di essere condannato[125]. Essi inoltre sottolineano che, sebbene Berlusconi non abbia mai subìto alcuna condanna definitiva, svariate pronunce di proscioglimento non ne dichiarano l'assoluzione, ma la sopravvenuta prescrizione del processo: affermano quindi che, se avesse voluto che fosse riconosciuta la propria innocenza anche in tali processi, avrebbe potuto rinunciare espressamente alla prescrizione[126]. Riguardo alle accuse di parzialità dei giudici, infine, essi osservano che Berlusconi, rispetto ad altri imputati, abbia al contrario giovato del vedersi riconoscere dai giudici le attenuanti generiche.[127]

Silvio Berlusconi ha però più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua scesa in campo, e ha denunciato i magistrati milanesi, presso la procura di Brescia, per il reato di «attentato ad organo costituzionale»; la denuncia è stata archiviata, e nelle motivazioni si legge:

« Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scendere in campo" »
(Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, 15 maggio 2001)

Critiche e aspetti controversi

Il "berlusconismo"

   La stessa cosa ma di più: Berlusconismo.

Aspetti controversi delle modificazioni indotte nella società civile

Il regista e drammaturgo Dario Fo, lo scrittore Umberto Eco, il regista Nanni Moretti e il comico Beppe Grillo hanno rilasciato pubbliche dichiarazioni circa le conseguenze che i valori veicolati dai media di Berlusconi potrebbero avere, secondo la loro opinione, alla lunga sulla stessa società civile, indirizzandone gusti e tendenze allo scopo di favorire la sua parte politica.[128][129][130] A questo proposito, Dario Franceschini, leader del Partito Democratico, è arrivato a dire:

« Alle italiane e agli italiani vorrei rivolgere una semplice domanda: fareste educare i vostri figli da quest'uomo? Chi guida un Paese ha il dovere di dare il buon esempio, di trasmettere valori positivi.[131] »

Secondo questa linea di pensiero, la comparsa sulla scena politica di Berlusconi avrebbe causato profonde mutazioni di costume nel tessuto civile del Paese e tra le sue diverse componenti sociali. Essi sostengono che sarebbe improprio, in un sistema democratico, esercitare al contempo azione di governo e di controllo su fonti di informazione a causa dell'influenza che i mass media (tv, radio, stampa, Internet) possono esecitare sulla società.[132] L'opposizione ha chiesto invano a Berlusconi di rinunciare alla proprietà dei mass media giudicando anomala una simile concentrazione in mano al capo di una coalizione politica.[133][134]

La tesi di tale denuncia è che in Italia ci sarebbe uno sbilanciamento mediatico, possibile veicolo di orientamento dell’opinione pubblica attraverso metodi di propaganda più o meno nascosta, e che guidare una coalizione politica e al contempo un gruppo mediatico editoriale risulta contrario ai principi di equilibrio stabiliti dalla Costituzione italiana; tali principi trovano concreta tutela anche per mezzo dell'articolo 10 t.u. 30 marzo 1957 n.361, ove si prevede la "ineleggibilità di coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o imprese private risultano vincolati allo Stato per contratti di opere o di somministrazioni oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica".[135][136]

I rapporti con Dell'Utri e Mangano

Nella prima metà degli anni settanta diverse organizzazioni criminali (non ultima la mafia) usavano ricorrere alla pratica del sequestro di persona nei confronti di imprenditori (o di loro familiari) non molto noti al grande pubblico per autofinanziarsi, e Berlusconi, all'epoca già padre di due figli, era tra questi: il 7 luglio 1974 l'avvocato palermitano Marcello Dell'Utri (all'epoca collaboratore di Berlusconi e che in seguito fu eletto senatore per il partito da quest'ultimo fondato), mise in contatto Berlusconi con Vittorio Mangano. L'incontro avvenne nella neoacquistata villa San Martino ad Arcore, e il motivo ufficiale della presenza di Mangano fu quello di assumere le mansioni di fattore e stalliere. In realtà, Mangano si occupò anche della sicurezza della villa e dell'incolumità dei figli di Silvio Berlusconi, che era solito anche accompagnare a scuola. Disse anni dopo Dell'Utri: «Berlusconi ha assunto Mangano, gliel'ho presentato io, è verissimo, tra tante persone che c'erano in concorso per quella posizione, e ai quali Berlusconi ha addirittura affidato la casa, e il signor Mangano accompagnava anche i figli di Berlusconi a scuola. Non vedo niente di strano nel fatto che io abbia frequentato in questa maniera il signor Mangano, e lo frequenterei ancora adesso».[137] Vittorio Mangano si licenziò nel 1976. A suo carico, nel periodo successivo all'impiego a villa San Martino, vi furono una condanna per traffico di droga e un'altra per associazione mafiosa semplice. Fu inoltre sospettato del rapimento di Luigi D'Angerio, avvenuto nella notte di Sant'Ambrogio del 1974, subito dopo una cena ad Arcore. La Procura della Repubblica di Palermo sostiene che Marcello Dell'Utri era a conoscenza dei precedenti penali di Mangano: al tempo in cui Dell'Utri, infatti, lasciò l'impiego in banca per diventare collaboratore di Berlusconi e successivamente chiamò Mangano ad Arcore, la locale stazione dei Carabinieri ricevette un'informativa dai colleghi palermitani che segnalava Mangano quale persona con precedenti giudiziari e Dell'Utri quale persona che era informata di ciò.[138]

Il 26 maggio 1975 una bomba esplose nella villa di Berlusconi in via Rovani a Milano[139], provocando ingenti danni con lo sfondamento dei muri perimetrali e il crollo del pianerottolo del primo piano.

Berlusconi, dopo aver ricevuto varie minacce, si trasferì per qualche mese con la famiglia in Svizzera e successivamente in Spagna.

Il 28 novembre 1986 un altro attentato alla villa milanese creò danni unicamente alla cancellata esterna. Berlusconi, nel mezzo di un'intercettazione telefonica, commentò con Dell'Utri l'attentato definendolo scherzosamente un atto fatto «con affetto», proseguendo sullo stesso tono che «secondo me, come un altro manderebbe una lettera o farebbe una telefonata, lui metterebbe una bomba» e sottolineando che la natura del gesto è da ricercarsi nel fatto «che non sa scrivere».[140] Contrariamente a quanto Berlusconi pensava, invece, l'attentato non è attribuibile a Mangano, che all'epoca del fatto era detenuto. Esso è ascrivibile altresì (come risulta dalle dichiarazioni di Antonino Galliano) alla mafia catanese: una volta raccordatosi con il suo sodale Nitto Santapaola di Catania, Totò Riina, il capo di Cosa nostra, aveva, come si suol dire, «preso in mano la situazione» relativa a Berlusconi e Dell'Utri, che (per concorde dichiarazione di Ganci, Anzelmo e Galliano) sarebbe stata sfruttata non soltanto per fini prettamente estorsivi, ma anche per potere “agganciare” politicamente Bettino Craxi.

Un rapporto della Criminalpol del 13 aprile 1981 recita che «L'aver accertato attraverso la citata intercettazione telefonica il contatto tra Mangano Vittorio, di cui è bene ricordare sempre la sua particolare pericolosità criminale, e Dell'Utri Marcello ne consegue necessariamente che anche la Inim spa e la Raca spa (società per le quali il Dell'Utri svolge la propria attività), operanti in Milano, sono società commerciali gestite anch'esse dalla mafia e di cui la mafia si serve per riciclare il denaro sporco, provento di illeciti».[141]

Sull'attività di Mangano nello stesso periodo in cui prestava servizio come stalliere di Berlusconi, il giudice Paolo Borsellino rilasciò, poco prima di essere ucciso in un attentato mafioso, un'intervista a un giornalista francese nella quale definiva il Mangano come una delle teste di ponte di Cosa Nostra nel nord Italia.[142] Mangano morì in carcere nel 2000, pochi giorni dopo essere stato condannato all'ergastolo per duplice omicidio. Dell'Utri commentò, in seguito, che Mangano era un eroe [143], concetto poi ribadito successivamente da Berlusconi stesso[144].

La procura di Palermo ha indagato su Silvio Berlusconi e su Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro. Nel 1998 la posizione di Berlusconi è stata archiviata al termine delle indagini preliminari, che erano state prorogate per la massima durata prevista dalla legge, mentre Dell'Utri è stato rinviato a giudizio. Nel 2004 Marcello Dell'Utri è stato poi condannato in primo grado a Palermo a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa; secondo la sentenza, Forza Italia sarebbe stata fondata per fornire nuovi agganci politici alla mafia e Dell'Utri sarebbe stato l'intermediario tra l'organizzazione mafiosa Cosa nostra e Silvio Berlusconi fin dal 1974[145]. Il processo di appello è ancora in corso.

I rapporti con il mondo dell'informazione

Dichiarazione contro Biagi, Santoro e Luttazzi

   La stessa cosa ma di più: Editto bulgaro.
File:Berlusconi-Biagi.jpg
Berlusconi e Biagi nel 1986

Il 18 aprile 2002, durante la visita di Stato a Sofia in Bulgaria Berlusconi, da circa un anno Presidente del Consiglio rende una assai discussa dichiarazione (soprannominata dai suoi oppositori il "diktat bulgaro" o l'"editto di Sofia"):

« L'uso che Biagi, come si chiama quell'altro...? Santoro, ma l'altro... Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata coi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga. »

I tre non vennero più chiamati a condurre programmi in RAI: di fatto la nuova dirigenza RAI insediatasi all'epoca del governo Berlusconi e da esso spronata a prendere provvedimenti, espulse Biagi, Santoro e Luttazzi da tutte le programmazioni televisive. La situazione perdurò fino al 2006 quando, in seguito ad azioni giudiziarie che li hanno visti vincenti sulla dirigenza RAI, Biagi e Santoro hanno ripreso a condurre programmi giornalistici.

Dissapori con la TV pubblica

Berlusconi ha sempre avuto rapporti contrastati con la televisione pubblica, da lui spesso accusata di essere, se non totalmente schierata a sinistra, per gran parte controllata dai partiti dell'opposizione (soprattutto Raitre, definita da Berlusconi «una macchina da guerra contro il Presidente del Consiglio»). Questa visione è ovviamente ribaltata secondo il punto di vista dei suoi oppositori che lo accusano di averla pesantemente occupata nel periodo in cui è stato capo del governo.

È del 12 marzo 2006 (durante la campagna elettorale per le elezioni politiche) la polemica, in occasione del programma di Raitre, "In 1/2 h" (In mezz'ora), tra Berlusconi che accusava la conduttrice Lucia Annunziata di muoversi sulla base di posizioni di pregiudizio nei suoi confronti e di aperta partigianeria in appoggio della sinistra, e la giornalista stessa che gli rimproverava l'incapacità di trattare con i giornalisti. Silvio Berlusconi lasciò lo studio dopo 17 minuti.[146]

Il caso Saccà

Nel 2007 la procura di Napoli apre un'inchiesta su Berlusconi (allora leader dell'opposizione) sospettato di aver corrotto Agostino Saccà, direttore generale della RAI. Tra gli atti dell'inchiesta c'è una intercettazione telefonica trai due imputati che viene pubblicata in tutti i media quando l'indagine è ancora in corso. [147] [148]

Nella telefonata si ascolta Saccà esprimere una posizione di appassionato appoggio politico a Berlusconi e di critica per il comportamento degli alleati. Berlusconi sollecita Saccà a mandare in onda una trasmissione voluta da Umberto Bossi e Saccà si lamenta del fatto che ci sono persone che hanno diffuso voci su questo accordo provocandogli problemi. Berlusconi poi chiede a Saccà di dare una sistemazione in una fiction ad una ragazza spiegando in modo molto esplicito che questo servirebbe per uno scambio di favori con un senatore della maggioranza che lo aiuterebbe a far cadere il governo. Saccà saluta esortando Berlusconi a impadronirsi della maggioranza quanto prima possibile.[149]

Berlusconi ha sostenuto in sua difesa: "lo sanno tutti nel mondo dello spettacolo, in certe situazioni in Rai si lavora soltanto se ti prostituisci oppure se sei di sinistra. Io ho fatto diversi interventi per personaggi che non sono di sinistra e che sono stati messi completamente da parte dalla Rai".[150]

L'indagine napoletana è giunta a Gennaio alla richiesta di rinvio a giudizio ma, prima che si aprisse il processo, nel luglio 2008 gli avvocati di Berlusconi chiesero ed ottennero dal GIP lo spostamento dell'indagine a Roma per incompetenza territoriale[151]. Nel 2008 i pm romani nuovi titolari dell'inchiesta hanno chiesto l'archiviazione dell'inchiesta e la distruzione delle intercettazioni argomentando che «Non c' è alcuna certezza del "do ut des". Lo stretto legame tra l' onorevole Berlusconi e Saccà, che emerge con evidenza dall' attività investigativa, era tale da consentire al primo di effettuare segnalazioni al secondo senza dover promettere o ottenere nulla in cambio».[152]

Il caso Carfagna

   La stessa cosa ma di più: Mara Carfagna, Sabina Guzzanti, Paolo Guzzanti.

Nel quarto governo Berlusconi, l'onorevole Mara Carfagna, ex showgirl, è stata scelta per ricoprire il ruolo di ministro delle Pari Opportunità.

Secondo il quotidiano argentino El Clarín alcune intercettazioni avrebbero prodotto materiale non penalmente rilevante riguardante presunti favori sessuali ottenuti dal Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi in cambio della poltrona da ministro.[153] Di tali intercettazioni esisterebbero ormai solo copie, essendo stati distrutti, ai sensi della legge, gli originali in quanto non rilevanti ai fini del processo per corruzione a carico di Berlusconi.[154]

Dell'esistenza delle intercettazioni parlarono prima Sabina Guzzanti durante la manifestazione di piazza Navona l'8 luglio 2008,[155] poi il deputato PdL Paolo Guzzanti sul suo blog, ritenendo esistessero «proporzionati motivi per temere che la signorina in questione occupi il posto per motivi che esulano dalla valutazione delle sue capacità di servitore dello Stato, sia pure apprendista».[156]

Le dichiarazioni sortirono una citazione in sede civile per Sabina Guzzanti.[157] Anche al padre, il deputato PdL Paolo Guzzanti arriva una minaccia di querela, a cui risponde: "Mi è capitato di imbattermi in persone, parlo di membri del parlamento, che mi hanno raccontato di avere letto le intercettazioni e di avere da esse tratto certe sensazioni e a loro parere fondate sulla vicenda. Se dovessi essere chiamato da un magistrato per difendermi sarei pronto a dire i nomi di questi autorevoli membri del parlamento", la vicenda si conclude quindi con una riconciliazione formale e con una precisazione:" Parlavo di una questione più generale: se i ministri debbano essere nominati solo perché in rapporti molto personali".[158][159] [160]

Dichiarazioni e comportamenti controversi

In Italia e all'estero grande risalto mediatico hanno ricevuto alcune sue dichiarazioni, battute di spirito e comportamenti irrituali che gli hanno dato una fama di gaffeur, contribuendo nel contempo a caratterizzare la sua immagine pubblica.[161]

Nel settembre 2001, in seguito agli attentati terroristici sferrati da Al-Qaida agli Stati Uniti, dichiarò: «Noi [occidentali] dobbiamo essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà, il nostro è un sistema che ha garantito il benessere, il rispetto dei diritti umani e, a differenza dei paesi islamici, il rispetto dei diritti religiosi e politici. Un sistema che ha come valore la comprensione delle diversità e la tolleranza». L'affermazione suscitò le proteste di diverse nazioni islamiche e della Lega araba.[162][163][164][165]

Nel 2003, particolarmente controversa fu la polemica che al Parlamento europeo – in occasione del suo esordio come presidente del Consiglio dell'UE – lo vide opposto all'eurodeputato socialista tedesco Martin Schulz, che lo criticò per i suoi problemi giudiziari, per il suo rapporto con l'informazione, e che lo accusò di avere un conflitto d'interessi. Berlusconi replicò all'intervento dell'eurodeputato dicendo: «Signor Schulz, so che in Italia c'è un produttore che sta facendo un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò, lei sarebbe perfetto». Alle critiche da parte di alcuni europarlamentari, Berlusconi rispose rivolgendo un «turisti della democrazia» all'ala sinistra del Parlamento che lo contestava. Il presidente Pat Cox lo invitò a scusarsi, ma Berlusconi replicò: «Il signor Schulz mi ha offeso gravemente e personalmente, era solo una battuta ironica e non la ritiro». Accettò poi di scusarsi con il popolo tedesco, ma non con Schulz e l'Europarlamento. La controversia coinvolse anche il cancelliere Schröder, che convocò l'ambasciatore italiano a Berlino spingendo il governo italiano a fare lo stesso con quello tedesco a Roma.[166][167]

Successivamente Berlusconi dichiarò che in Italia «girano da anni storielle sull'Olocausto» perché «gli italiani sanno scherzare su tragedie come quella nel tentativo di superarle», provocando le proteste della comunità ebraica di Roma e dell'ANED.[168][169][170] Qualche mese dopo, gli procurò altre critiche dalla comunità israelita, unite a quelle di alcuni familiari delle vittime dello squadrismo fascista, l'intervista rilasciata al periodico britannico The Spectator in cui disse che Mussolini, a differenza di Saddam Hussein, non avrebbe «mai ammazzato nessuno» e si sarebbe limitato a mandare «la gente a fare vacanza al confino».[171][172] Della stessa intervista fu contestato anche il giudizio espresso sui giudici, definiti «mentalmente disturbati», che spinse il presidente della Repubblica Ciampi ad intervenire in difesa della magistratura.[173][174]

Ripercussioni sul piano diplomatico ci furono anche in altre occasioni. Nel 2005, quando irritò il governo finlandese dicendo di aver «rispolverato tutte le arti da playboy» con Tarja Halonen, capo di Stato della nazione scandinava, per fare in modo che ritirasse la candidatura di Helsinki a sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare in favore di Parma, non essendoci per lui «alcuna possibilità di confronto tra il culatello di Parma e la renna affumicata».[175][176][177] Nel 2006, quando contrariò il governo cinese dichiarando durante un comizio: «Leggetevi il libro nero del comunismo e scoprirete che nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi».[178]

Nel febbraio 2009, Berlusconi affermò in un comizio: «Di me hanno detto di tutto i signori della sinistra, [...] che sono come quel dittatore argentino che faceva fuori i suoi oppositori portandoli in aereo con un pallone, poi apriva lo sportello e diceva: C'è una bella giornata, andate fuori un po' a giocare. Fa ridere ma è drammatico». Il Ministero degli esteri argentino convocò l'ambasciatore italiano Stefano Ronca per esprimere «la profonda preoccupazione» per le frasi dette sui cosiddetti voli della morte,[179] per il governo italiano si trattò di uno stravolgimento delle parole pronunciate dal Presidente del Consiglio, un «finto caso».[180]

Sempre nel 2009, secondo indiscrezioni di un tabloid inglese, durante un vertice di capi di governo dell'Unione Europa a Bruxelles per discutere le questioni relative al cambiamento climatico in vista del summit di Copenhagen, alla presenza di leader quali Gordon Brown, Brian Cowen, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, Berlusconi avrebbe scarabocchiato disegnini di "mutande femminili nel corso della storia" sotto il titolo "Mutandine da donna attraverso i secoli", passando i suoi bozzetti agli altri premier affinché potessero apprezzarli, creando ilarità e imbarazzo fra i presenti.[181] [182]

Hanno suscitato clamore anche alcuni comportamenti scherzosi tenuti in presenza di ministri e governanti stranieri. Nel 2002 fece discutere la foto di gruppo dei ministri degli Esteri riuniti a Cáceres, in cui Berlusconi, titolare ad interim della Farnesina, fu immortalato mentre faceva il gesto delle corna alle spalle del suo omologo spagnolo per divertire un gruppo di boy-scout.[183][184] Nel 2008, durante una conferenza stampa con il presidente russo uscente Vladimir Putin, dopo che una giornalista pose a quest'ultimo una domanda sgradita circa una sua presunta relazione extra-coniugale, Berlusconi mimò un mitra che le sparava. Il gesto fu criticato dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana a causa dei numerosi casi di giornalisti assassinati in Russia. La cronista coinvolta successivamente puntualizzò: «Ho visto il gesto del vostro presidente e so che scherza sempre. So che il gesto non avrà alcuna conseguenza».[185]

Lo stesso anno, in seguito all'elezione dell'afro-americano Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti, Berlusconi, durante una conferenza stampa congiunta con il nuovo presidente russo Dmitrij Medvedev al Cremlino, affermò: «Ho detto a Medvedev che Obama ha tutto per andare d'accordo con lui: è giovane, bello e anche abbronzato». La frase suscitò polemiche poiché il termine "abbronzato" (in inglese tanned o suntanned) è stato talvolta impiegato in maniera dispregiativa nei confronti delle persone di colore. In seguito Berlusconi affermò che la sua intenzione era quella di rivolgere ad Obama «una carineria assoluta, un grande complimento», e definì «imbecilli» chi aveva criticato la dichiarazione. I media internazionali diedero ampio risalto alla vicenda.[186][187][188]

L'anno successivo, durante la riunione del G20 a Londra, dopo la foto di rito Berlusconi chiamò il presidente statunitense a voce alta attirando l'attenzione della regina Elisabetta II che, giratasi per capire da dove e da chi provenisse il richiamo, apparentemente irritata esclamò: «Che cos'è? Ma perché deve urlare?» (What is it? Why does he have to shout?).[189][190] L'episodio ricevé ampio eco mediatico da parte della stampa internazionale[191]. Il giorno successivo Buckingham Palace intervenne puntualizzando che la sovrana non era affatto infastidita dall'irritualità del capo di governo italiano.[192]

In Italia hanno sollevato polemiche alcune sue esternazioni rivolte agli avversari politici ed alla magistratura. Nel 2006, in prossimità delle elezioni politiche che lo avrebbero contrapposto al candidato del centro-sinistra Romano Prodi, durante un discorso alla Confcommercio affermò: «Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi». Definì inoltre la magistratura «il cancro del paese».[193][194] Due anni dopo, alla Confesercenti, ribadì lo stesso concetto definendo «i giudici e i pm ideologizzati» una «metastasi della nostra democrazia». L'ANM protestò per la dichiarazione temendo una delegittimazione dell'intera categoria.[195][196]

Nel 2009, fu protagonista di uno scontro istituzionale con il presidente della Repubblica Napolitano, che rifiutò di firmare il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri che avrebbe vietato l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale di Eluana Englaro.[197] Berlusconi, contrariato dalla mancata firma, dichiarò: «si vogliono attribuire dei poteri che secondo l'interpretazione mia e del governo non sono del capo dello Stato ma semmai spettano al governo», quindi sollecitò una riforma della Costituzione, da lui ritenuta necessaria «perché la Carta è una legge fatta molti anni fa sotto l'influenza della fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di forze ideologizzate che hanno guardato alla Costituzione russa come a un modello da cui prendere molte indicazioni».[198][199] La dichiarazione fu accolta da diverse polemiche a cui Berlusconi replicò: «Ho giurato sulla Costituzione. La rispetto. È la prima legge alla base dello Stato. Non ho mai pensato di attaccarla», poi aggiunse: «La Costituzione però non è un Moloch: può evolvere con i tempi», ma ribadì: «Che i valori costituzionali abbiano guardato alla Carta dell'Unione Sovietica è una realtà storica».[200][201]

Il 10 dicembre 2009, in una seduta del Partito Popolare Europeo, Berlusconi individua in un presunto "partito dei giudici della sinistra" un grave ostacolo per la propria attività di governo, affermando di voler cambiare questa situazione anche attraverso una riforma della Costituzione. Le affermazioni suscitano le reazioni del Presidente della Repubblica che esprime il suo rammarico, mentre il Presidente della Camera invita il premier a chiarire.[202]

Il caso Letizia e le escort

Il 28 aprile 2009, la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, scrisse una e-mail all'ANSA, esprimendo il suo sdegno per la scelta del marito di candidare giovani ragazze di bella presenza, alcune delle quali senza esperienza politica, per le vicine Elezioni europee.

Noemi Letizia al Festival di Venezia nel 2009.
Veronica Lario

Il 2 maggio del 2009, dopo aver saputo che Berlusconi si era recato alla festa del diciottesimo compleanno di Noemi Letizia[203][204] (una ragazza di Portici), Veronica Lario ha affidato ad un avvocato l'incarico di presentare richiesta di separazione dal marito[205]. La Lario ha, a questo punto, fatto menzione di una supposta abitudine del marito di frequentare minorenni: "Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile".[206]

Il 14 maggio il quotidiano La Repubblica pubblica un articolo in cui mostra le molte contraddizioni e discordanze della versione di Berlusconi concernente le sue frequentazioni con Noemi Letizia con le dichiarazioni degli altri protagonisti della vicenda, chiedendo al Presidente del Consiglio di rispondere a dieci domande[207], poi riformulate. Berlusconi non ritenne opportuno rispondere a queste domande, e il 28 agosto dà mandato al suo avvocato, Niccolò Ghedini, di intentare una causa civile di risarcimento contro il quotidiano per il danno di immagine causatogli (lo stesso avviene contestualmente anche nei confronti de L'Unità). Successivamente rispose alle 10 domande di Repubblica sul libro di Bruno Vespa "Donne di Cuori" [208]

Il 28 maggio Berlusconi giura sulla testa dei suoi figli che non ha mai avuto relazioni "piccanti" con minorenni, e che se stesse mentendo si dimetterebbe immediatamente.[209][210] La questione è stata ampiamente trattata dalla stampa estera (per esempio dai quotidiani britannici The Times,[211] Financial Times[212] e dalla BBC).[213]

L'attenzione dei giornali è stata in seguito attirata da numerose foto che il fotografo Antonello Zappadu aveva scattato in diverse occasioni: alcune documentano una vacanza del maggio 2008 nella residenza estiva di Berlusconi a Porto Rotondo e vi appare l'allora primo ministro della Repubblica Ceca Mirek Topolanek in veste adamitica: durante la festa si vedono giovani ragazze in bikini o in topless.[214] Il 5 giugno 2009 il quotidiano spagnolo El País pubblica 5 delle 700 foto della festa.[215] La Procura di Roma, su segnalazione di Berlusconi, ha sequestrato il materiale fotografico per violazione della privacy.

Nel luglio 2009 il giornale L'Espresso pubblica sul suo sito le registrazioni audio degli incontri tra Silvio Berlusconi e la escort Patrizia D'Addario (da lei stessa effettuate). Tali registrazioni risalgono all'ottobre 2008 e sono state depositate dalla stessa D'Addario presso la Procura di Bari, che le ha ascoltate e pubblicate in quanto rilevanti - insieme ad altre intercettazioni - per far luce sulla natura dei rapporti tra Berlusconi e l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini indagato per corruzione e associazione a delinquere nell'ambito di un'inchiesta su tangenti e affari a danno della sanità pugliese.[216]

Poco dopo il Premier dichiarò: "Non sono un santo, spero lo capiscano anche quelli di Repubblica". [217]

Al di là dell'interesse di natura scandalistica, le vicende riguardanti i presunti rapporti extraconiugali di Berlusconi con escort e giovani ragazze dello spettacolo hanno attirato l'attenzione dell'opinione pubblica e di parte del mondo politico, in quanto paiono essere in più punti intrecciate con la promessa di candidature politiche nelle liste del Pdl e affiliate (La Puglia prima di tutto) in occasione delle elezioni europee e delle amministrative del giugno 2009[218][219].

Le aggressioni

  • Il 31 dicembre 2004, in piazza Navona a Roma, Silvio Berlusconi venne colpito con il treppiede di una macchina fotografica da Roberto Dal Bosco, un operaio di Mantova[220]. Dopo essere stato diciannove ore in arresto, Dal Bosco fu scarcerato e inviò le sue scuse al primo ministro italiano che decise di non sporgere denuncia. Il comitato "L'altrainformazione" e il senatore Mario Luzi ipotizzarono, in seguito, una possibile strumentalizzazione di Silvio Berlusconi dell'aggressione subita[221][222].
  • Il 13 dicembre 2009, dopo un comizio in piazza del Duomo a Milano, Silvio Berlusconi venne colpito al volto con una riproduzione in miniatura del duomo, lanciata da distanza ravvicinata da Massimo Tartaglia, riportando diverse ferite al volto, nonché la frattura del setto nasale e di due denti dell'arcata superiore.[223] Tartaglia, nato nel 1967, incensurato e precedentemente in cura per problemi psichici, fu subito arrestato[224] e dal 1 febbraio 2010 è agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica.[225]

Riconoscimenti

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  • Il 23 settembre 2003, a New York, gli è stato consegnato il premio "Statista dell'anno" dalla Anti-Defamation League, l'organizzazione ebraica che combatte l'antisemitismo nel mondo.[226]
  • Il 2 marzo 2006, negli Stati Uniti d'America, durante l'annuale celebrazione del "saluto alla Libertà", la Intrepid Foundation, ente privato statunitense, lo ha insignito del premio Libertà Intrepid 2006 per «la coraggiosa leadership contro il terrorismo».
  • Il 27 settembre 2006, gli viene riconosciuto il premio "Madonnina d'oro" offerto dalla Comunità Incontro di Don Gelmini per il contributo personale dato alla ricostruzione di alcune strutture in Bolivia e in Thailandia, dopo lo tsunami.

Rivisitazioni artistiche di Silvio Berlusconi

   La stessa cosa ma di più: Silvio Berlusconi nell'arte.

La figura dell'imprenditore milanese è stata rivisitata molto spesso da cineasti, cantanti, fumettisti e letterati.

Note

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Bibliografia

   La stessa cosa ma di più: Bibliografia su Silvio Berlusconi.

Documentari

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I portali: Biografie e Televisione non esistono

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  1. ^ Template:Cita web
  2. ^ http://www.difesa.it/Ministro/Compiti+e+Attivita/Dettaglio+intervista.htm?DetailID=55 Ministero della Difesa, intervista all'On. Antonio Martino: "...Forza Italia è una creazione di Berlusconi ed è legata alla sua presenza. Finché c'è lui, esiste il partito..."
  3. ^ http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/22/Cerchiamo_rispettare_anagrafe_dei_tirolesi_co_0_9710221768.shtml articolo del Corriere della Sera: "...Berlusconi fondo' Forza Italia e si coalizzo' con la Lega nord..."
  4. ^ http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-20/vanity-fair-scandali/vanity-fair-scandali.html Articolo de La Repubblica: "...Nel '93 Berlusconi fonda un partito e diventa presidente del consiglio..."
  5. ^ http://personal.lse.ac.uk/LARCINES/reset_98_2006.pdf Articolo di Reset: "...Silvio Berlusconi fonda un partito dal niente e lo porta a vincere le elezioni in due mesi
  6. ^ Nel corso del quale ricoprì gli incarichi ad interim di ministro degli Esteri, dell'Economia, della Salute e della Funzione Pubblica
  7. ^ http://www.asca.it/news-BERLUSCONI__IERI_BATTUTO_RECORD_GIORNI_DI_DE_GASPERI_AL_GOVERNO-857938-ORA-.html
  8. ^ Alla memoria di Luigi Berlusconi, due anni dopo la morte, il figlio intitolerà un trofeo calcistico
  9. ^ MIO FRATELLO SILVIO, UN CUORE GRANDE COSI'
  10. ^ 10,0 10,1 Template:Cita news
  11. ^ Lo scrittore Mario Guarino, ne L'orgia del potere: testimonianze, scandali e rivelazioni su Silvio Berlusconi, Dedalo, Bari, 2005, p. 18, sostiene che fu dispensato per legge in quanto primo figlio, mentre altri biografi non indicano quale sia il motivo della dispensa.
  12. ^ Claudia Fusani, [1] Silvio story, L'Unità.
  13. ^ Template:Cita news
  14. ^ Template:Cita news
  15. ^ Nel film Sua maestà Silvio Berlusconi, prodotto da CAPA PRESS T.V. di Parigi (regia di Stéphane Bentura), Guido Possa, viceministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel governo Berlusconi I, direttore per molti anni della sua segreteria personale, amico fin dai tempi del liceo dai padri Salesiani di Milano, ricorda come il suo primo lavoro sia stato di venditore porta a porta di scope elettriche.
  16. ^ Il sito di Forza Italia parla di attività di direttore commerciale e, dopo sei mesi, di direttore generale [2].
  17. ^ Una biografia di Berlusconi su societacivile.it.
  18. ^ Le due finanziarie che facevano capo a Carlo Rezzonico erano controllate dalla Discount Bank Overseas Limited, con sede a Tel Aviv e filiali a Lugano, Ginevra e Milano.
  19. ^ Il sito di Forza Italia parla di "terribile crisi del mercato edilizio", pur essendo quello un periodo di pieno boom economico.[3].
  20. ^ Camilla Cederna, Il nasetto di Silvio, Milano, 1977, v. ((http://www.rifondazione-cinecitta.org/silvioberlusconi1.html)).
  21. ^ La Cofigen era stata creata qualche settimana prima della Italcantieri ed era controllata per il 50% dalla Banca della Svizzera Italiana e per il 48% dalla Privat Kredit Bank; quest'ultima era controllata in gran parte dalla Cofi Compagnie de l'Occident pour la Finance et l'Industrie, creazione della stessa Banca della Svizzera Italiana, della Société de Banque Suisse e della Cassa Lombarda di Milano.
  22. ^ Tettamanti di fatto controllava la Banca della Svizzera Italiana e Template:Cn fosse implicato in diversi affari che hanno influenzato l'economia italiana come il caso Enimont e quello della Merchant Bank di Sergio Cragnotti.
  23. ^ Di fatto era intestata ad un praticante notaio e ad una casalinga, Stefania Doninelli, moglie di Ercole Doninelli, che è amministratore delegato. La società nasceva da un complesso sistema di scatole cinesi, al cui capo c'era la Interchange Bank, nata con capitali italiani, svizzeri e venezuelani.
  24. ^ Ercole Doninelli era titolare della Fimo di Chiasso, una finanziaria che in seguito si è trovata coinvolta in diverse indagini giudiziarie sul riciclaggio del denaro derivante dal narcotraffico colombiano e su diversi crack finanziari in Italia, Francia, Belgio e Paesi Bassi, come riportato da indymedia.org. Doninelli fu anche amministratore delegato della Eti AG Holding.
  25. ^ 25,0 25,1 Template:Cita news Si tratta di una breve biografia di Cesare Previti. Parla diffusamente della vicenda il libro di Giovanni Ruggeri Berlusconi. Gli affari del Presidente, Kaos Edizioni, Milano, 1994, p. 79-90.
  26. ^ La Padania, 11 domande a Berlusconi
  27. ^ Guzzanti vs Berlusconi - Pg 87
  28. ^ http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/28/troppe-ombre-sul-cavaliere-con-lui-unitalia.html
  29. ^ Template:Cita news
  30. ^ Template:Cita libro
  31. ^ 31,0 31,1 31,2 31,3 31,4 31,5 31,6 Dal quotidiano La Padania del 19 agosto 1998.
  32. ^ cfr. J.Ziegler, La Svizzera lava più bianco, 1992, per approfondimenti.
  33. ^ http://www.antimafiaduemila.com/content/view/1238/
  34. ^ «Mafia, Fininvest: “Teoremi smentiti”, da Tgcom.it, 27 luglio 2007.
  35. ^ Mafia, Fininvest: "Teoremi smentiti", articolo di Tgcom del 27 luglio 2007.
  36. ^ Il caso Giuffrida: Perché Berlusconi non dice dove ha preso i capitali Fininvest?, articolo di Marco Travaglio, del 1º agosto 2007, che cita tra le altre cose la nota dell'ANSA degli avvocati difensori di Giuffrida e le dichiarazioni dei giudici e di Paolo Iovenitti.
  37. ^ Per inquadrare il riferimento temporale, sebbene la loggia sia assurta alla cronaca nel 1981 con la scoperta degli elenchi degli associati, nondimeno essa era attiva fin dalla metà degli anni sessanta e, tra i mezzi che allora teorizzò per realizzare il c.d. Piano di Rinascita Democratica, vi era anche quello di ottenere il controllo dell'opinione pubblica tramite il dissolvimento della TV di Stato e la crescita delle - allora - televisioni via cavo, e l'infiltrazione nelle redazioni dei maggiori quotidiani nazionali.[4]
  38. ^ Il numero di tessera di Berlusconi era 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978.
  39. ^ La Commissione era fornita di poteri ispettivi analoghi a quelli della magistratura, secondo la lettera della legge istitutiva 23 settembre 1981, n. 527.
  40. ^ Nella sezione dedicata ai rapporti finanziari della loggia della relazione della Commissione emerse che «...non vanno peraltro trascurati anche altri interventi con identici fini, anche se di portata minore, che la Loggia P2 pone in essere sia tramite il Banco Ambrosiano, sia tramite altre banche ove alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi, ecc.), trovano appoggi e finanziamenti al di là di ogni merito creditizio. Molti degli istituti bancari, ai cui vertici risultavano essere persone incluse nelle liste P2, non hanno effettuato in merito opportune indagini, ma l'esistenza di una vasta rete di sostegno creditizio per le operazioni interessanti la loggia risulta provata dalla già citata inchiesta portata a termine dal Collegio sindacale dei Monte dei Paschi di Siena...».Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2 capitolo «Il mondo degli affari - Il mondo degli affari e dell'editoria», Camera dei Deputati, 1983, cit. in LoggiaP2.com.
  41. ^ «Berlusconi deve tirar fuori tutta la sua creatività e la sua tenacia. Lavora giorno e notte, sabato e domenica. Inventa nuove formule di pubblicità e di promozione diretta, di commercializzazione...» Frase una volta presente a questo indirizzo, rimossa dopo il 1 aprile 2007 e recuperabile da qui.
  42. ^ Il Psi, il governo, Tangentopoli ecco le carte dell'archivio Craxi - Repubblica.it
  43. ^ Template:Cita web
  44. ^ http://www.ilbenecomune.net/2008/ovopedia-la-prima-enciclopedia-storica-in-videoclip-secondo-verso-berlusconiano/
  45. ^ Template:Cita news
  46. ^ Gino Bacci, Berlusconi, il premier e il mister, Eco libri, 2004
  47. ^ 47,0 47,1 47,2 47,3 Template:Cita web Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "graficogruppo" è stato definito più volte con contenuti diversi
  48. ^ 48,0 48,1 Il periodo socialista di Silvio Berlusconi
  49. ^ Silvio non rinnega mai gli amici, da Il corriere della Sera del 24 novembre 1995.
  50. ^ Vita di Berlusconi - Cronologia, da giannivattimo.it.
  51. ^ Berlusconi testimonial per Craxi, Corriere della Sera, 13 marzo 1992].
  52. ^ Compatibili tv e mandato del Cavaliere, Corriere della Sera, 21 luglio 1994.
  53. ^ GIUNTA ELEZIONI Si', il Cavaliere era eleggibile, la Stampa, 21 luglio 1994.
  54. ^ Noi Berlusconi l’Opposizione, Paolo Sylos Labini, tratto da l'Unità, 24 novembre 2001.
  55. ^ Template:Cita web
  56. ^ La Repubblica, "Scende in campo il ragazzo coccodè"
  57. ^ Corriere della Sera, "Lo strappo del Cavaliere"
  58. ^ La Stampa, SONDAGGIO CIRM Ppi-Segni e pds al 22%
  59. ^ IL CASO <MESSAGGIO> AL PAESE Il Cavaliere regista di se stesso Trucchi e seduzioni nel giorno del debutto
  60. ^ <FORZA ITALIA> Uno spottino in grigio per il timido Cavaliere
  61. ^ Tra questi Mike Bongiorno, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, Ambra Angiolini e Iva Zanicchi, che in un programma d'intrattenimento della domenica pomeriggio dichiara che la sua mamma voterà per Silvio «perché i ricchi, essendosi già arricchiti, non avrebbero interesse a rubare dalle tasche dei cittadini».
  62. ^ http://www.brianzapopolare.it/sezioni/politica/berlusconi_mafioso_lega_2001feb16.htm
  63. ^ «Non mi siederò mai più ad un tavolo a cui ci sia il signor Bossi e non sosterrò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno perché è una persona totalmente inaffidabile.» Da una intervista televisiva.
  64. ^ In un'intervista pubblicata il 9 settembre 2003 sul quotidiano La voce di Cremona Berlusconi dice «nel 1994 il mio governo è caduto perché mi hanno accusato di corruzione e poi io sono stato assolto in appello e in cassazione, dopo sei anni, per non aver commesso il fatto. Eppure hanno fatto cadere il mio governo con quelle accuse. Perché il capo dello Stato di allora ha chiamato Bossi e gli ha detto "guarda che è sicuro che Berlusconi cada e ti porta con lui nel baratro" e Bossi poi me lo ha raccontato.» (Da welfareitalia.it).
  65. ^ «Nel 1994 ci fu un golpe. Scalfaro disse a Bossi: "Berlusconi è nel baratro, i giudici di Milano lo condanneranno. In quel baratro non finirci anche tu". I giudici di Milano dopo sette anni mi assolsero, ma gli italiani nel frattempo non ci videro più al governo, ma all'opposizione». (repubblica.it Intervista di Berlusconi a La Repubblica, 28 gennaio 2006.
  66. ^ Il testo del discorso
  67. ^ Video su mediacenter.corriere.it
  68. ^ Radio anch'io - Trasmissione del 7 aprile 2006
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  226. ^ La motivazione è stato per «il coraggio mostrato nell'appoggio a Israele, alla guerra degli Stati Uniti in Iraq e agli sforzi contro il terrorismo»; in occasione di tale riconoscimento alcuni docenti americani, fra cui i tre premi Nobel per l'economia Franco Modigliani, Paul Samuelson e Robert Solow, hanno contestato Berlusconi per le affermazioni fatte sulla dittatura di Mussolini (Tre Nobel contro Berlusconi Repubblica.it, 23 settembre 2003)