Partito della Rifondazione Comunista

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(Rimpallato da Rifondazione Comunista)
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Presidente di Rifondazione Comunista.
« Noi siamo antistalinisti. Siamo antiautořitaři. Siamo antiřazzisti. Siamo antinazisti. Siamo anticomunisti. »
(Fausto Bertinotti presenta la sua squadra)
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Rifondazione Comunista è un pericoloso crogiuolo di estremisti e terroristi (secondo fonti molto autorevoli). A suo tempo è stata un'associazione culturale per la promozione di aspirapolveri e la vendita per corrispondenza.

Le origini

Dopo la caduta dei comunismi e la fine del PCI, trasformatosi nel PDS (Partito Dei Segaioli), alcuni militanti, scontenti della politica del nuovo partito, decisero di dare vita a un nuovo soggetto, grande e potente. Per fare ciò strinsero un'alleanza (elettorale) con Satana, che, in cambio del sacrificio di una vergine, avrebbe provveduto a regalare un notevole sex appeal alla formazione politica. Siccome però Noemi Letizia, a quel tempo, non possedeva più la caratteristica fondamentale per il sacrificio, i dirigenti secessionisti del PDS (in seguito conosciuti come i glandi Savi) optarono per il sacrificio di Rosy Bindi. Poiché tecnicamente si trattava di un uomo, la cosa scontentò molto Satana, che permise in ogni caso la riuscita del congresso fondativo, ma condannò il partito a un'eterna opposizione (come per il suo predecessore), con la clausola di avere una rilevanza politica pari a un peto di Umberto Smaila.

L'era Bertinotti

Bertinotti felice all'uscita del gabinetto (politico)
La somiglianza con il cartone animato a sinistra è evidente.

Ci sono stati altri segretari generali prima. Ma a nessuno importa. Lui è l'inimitabile. Sbarcato nel 1993 sulle coste pugliesi, come clandestino, a sua volta, su di una nave di clandestini albanesi, Fausto Bertinotti raccolse, per sbaglio, una tessera di Rifondazione, trovata nella spazzatura in cui rovistava. Dopo essersi presentato alla cellula più vicina, la sua ascesa politica fu strabiliante: essendo il primo uomo con un paio di scarpe (anche se rotte) a iscriversi nel partito, non ebbe difficoltà a spodestare gli altri pretendenti. E poi era la copia sputata di un noto personaggio dei cartoni, cosa che ne avrebbe fatto l'idolo dei bambini, smentendo la facile leggenda dei comunisti mangiabambini. Durante il periodo della sua segreteria vennero apportate grandi novità logistiche e ideologiche. Con i soldi ottenuti da uno scippo fu finalmente possibile installare un gabinetto con acqua corrente nella sede centrale del partito, che venne anche spostata: dalle scatole di cartone nel retro di un supermercato Crai a una botte abbandonata dai Rom in un boschetto romano. L'emergere del partito allarmò il nemico storico capitalista, che dalla ridente Arcore guardò con preoccupazione agli eventi. Ma non poté fare molto: Bertinotti chiuse i conti con il comunismo autoritario, inaugurando una nuova era, fondata sulla solidarietà e la nonviolenza alla Gandhi.

« Compagni, dobbiamo faře della nonviolenza la nostřa base ideologica! Il capitale vi attacca? Scořeggiategli in faccia! »
(Memorabile discorso di Bertinotti)
« Banale imitatore... »
(Mahatma Gandhi, che vendeva gelati alla platea durante il suddetto discorso)

Forte di queste intuizioni, il segretarissimo Faust fondò (pure!) una nuova organizzazione sovranazionale: la Sinistra Europea. Marx e la Prima Internazionale? Come paragonare Bombolo a Clark Gable. Grazie all'abile guida di Bertinotti, Rifondazione giunse infine al governo, annientando il nano (anche se formalmente è stata una mortadella a batterlo).

Rifondazione al governo

Il ritorno

La negativa esperienza di governo costrinse Rifondazione a nuove e difficili elezioni. Fausto decise di tentare il tutto per tutto: in un crescente delirio di onnipotenza si fece nominare candidato premier, cambiò il simbolo elettorale e la cravatta.

Una scelta poco appropriata.

Fu una sconfitta, la prima (?) del segretarissimo: avendo preso solo 3 voti in tutta Italia, Bertinotti fu costretto a dimettersi e a lasciare per sempre il partito che aveva creato. Ma non era finita: dopo la segreteria di un certo Giordano, fu eletto alla segreteria un mite pastore nazareno, Paolo Ferrero. Sotto la sua guida si è ritornati a posizioni più rigorose e radicali: per esempio, ora anche gli operai sono diventati un obiettivo elettorale.

Rifondazione oggi

La storia è sempre quella: migranti, Che Guevara, canne, diritti, LGBTQ, operai (saltuariamente), escort di seconda scelta, cani randagi. E il segretario è sempre Ferrero. Ma c'è una novità: è nata la Lista Anticapitalista! Un nuovo soggetto politico (cartello elettorale, come precisano gli eruditi) che si unirà alla formazione internazionale della Sinistra Europea nella lotta al Capitale! La lista, oltre a Rifondazione, vede coinvolti anche i Comunisti Italiani, di Oliver Filibert, e Socialismo 2000: la clonazione, di un ex barbone alcolista, Cesare Salvi. I Comunisti Italiani, dopo essersi staccati da Rifondazione, si sono riavvicinati proprio con questa innovativo e coraggioso progetto politico (cartello); Salvi invece, passava per caso davanti al palasport nel quale si teneva il congresso e decise di sedersi di fianco a Ferrero, sul palco.

Le correnti

Il simbolo di una delle innumerevoli correnti

Rifondazione Comunista crede che Lenin sia un tipo di pentola a pressione. Ha pertanto costruito una propria originale struttura di partito, che funziona pressappoco così: ognuno può iscriversi, fare quello che vuole, anche imbrattare le tessere disegnandoci dei cazzi. Per cui, è logico che siano permessi dei "gruppi di lavoro" autonomi e indipendenti rispetto agli organismi centralizzati. Ecco i principali spifferi e le correnti più importanti:

  • L'Ernesto: ammiratori di Oscar Wilde, redigono una rivista settimanale.
  • Essere Comunisti o non essere Comunisti?: drammaturghi falliti che creano decorazioni natalizie con uova colorate.
  • Amici della Maria: il nome dice tutto.
  • Cashmere e Martello: l'ala menscevica.
  • Compagni di Mario: conta un solo membro, Leone di Lernia. Mario ha lasciato Rifondazione prima della sua stessa fondazione.

La militarizzazione del partito: le Brigate di Solidarietà Attiva

Uno dei potenti mezzi in dotazione alle brigate.
Un miliziano delle Brigate si appresta a mitragliare un asilo.

Per contrastare in modo efficace gli assalti del capitale, sono state create delle forze paramilitari, direttamente controllate dal partito. Queste truppe violente e senza scrupoli, nella migliore tradizione dei partiti novecenteschi, si sono rese responsabili di massacri e violenze nei confronti della popolazione civile. Emblematico è il caso de L'Aquila, dove i solidaristi (o brigatisti...?) si sono resi responsabili del massacro di millemila civili, della distruzione di trenta chiese e del furto di un lecca-lecca ai danni di un bambino. È inoltre presente un distaccamento operante in vietnam: grazie all'uso sistematico di agenti tossici e batteriologici, le Brigate di Solidarietà Attiva hanno permesso l'instaurarsi di un nonviolento regime comunista, fedele alla causa rifondarola e baluardo della rivoluzione mondiale. Con la costituzione di questi terribili nuclei armati si è aperta una nuova stagione del terrorismo nonviolento.

I Giovani Comunist*

Un dirigente dei Giovani Comunist*.
Un migrante osserva un corteo antirazzista dei G.C.
« Agli italiani interessa solo la FIGA! »
(La delusione di un giovane comunista dopo le elezioni politiche)
« Io credo nell'autogoverno delle masse. Sono per il popolo, voglio tutto il potere al popolo. I rappresentanti devono essere revocabili sempre, non ci devono essere leaders, capi o dirigenti. Io sono un servo del popolo! »
(Simpatico rappresentante dei G.C.)
« Io sono un dirigente del Partito Comunista, stronzo di un moccioso! Se non vuoi mettere una molotov nelle mutande di quella fascista di tua madre ti mando in siberia! »
(Lo stesso rappresentante, in un delirio di autostima)

Giovani Comunist* è l'organizzazione giovanile di Rifondazione, impegnata costantemente a combattere il Male. I militanti semplici (dal pelo scuro), inquadrati in falangi, sono individui addestratissimi e pronti a tutto: solitamente si tratta di giovani che si portano addosso circa 500 € di vestiti e hanno difficoltà a comprendere l'uso di un bidet. La loro formazione politica, lasciata alla loro libera iniziativa, può contare sulla lettura di grandi classici del comunismo, come Il Capitale e Di più TV. Allo stadio di militante semplice è richiesta un'attiva opposizione al Male, ma solo durante cortei antirazzisti, a favore della libertà di stampa, per la legalizzazione dello sterco di muflone o contro il ministro dell'istruzione di turno. Il livello successivo nell'evoluzione del giovane comunista è quello del dirigente. In questo stadio, i soggetti presentano tratti somatici più marcati e inoltre il pelo sulla schiena comincia a diventare argentato. Gli obiettivi si fanno più consistenti, infatti è richiesto di combattere, oltre ai fascisti semplici, fascisti più potenti, gli astronauti, il capitale, la trimurti e i generici nemici del popolo, tra cui ricordiamo:

L'ultimo stadio del giovane comunista è quello di maestro del giovane proletariato: i membri in questo livello sono massicci e il loro pelo è completamente grigio argentato.

Curiosità

  • Se credi che Rifondazione sia un partito marxista, sei pazzo, oppure Silvio Berlusconi™.
  • Roger Rabbit è stato commissario per i diritti degli omosessuali nell'era bertinottiana.