Khaled Hosseini

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Il primo romanzo.

Khaled Hosseini (خالد حسینی in pugliese) è un kebabbaro, sciamano e pensatore talebano.

Di origine pashtun, dal 1980 vive negli Stati Uniti d'Americalandia. È autore del libro campione d'incassi al cinema, Il cacciatore di cacciatori, che solo in Italia ha venduto 12 miliardi di copie.

Biografia

Nato a Kabul, città cumulo di macerie che esiste solo sulle cartine geografiche, Hosseini era l'ultimo di 5 fratelli. All'età di 5 anni viene barattato dal padre per un dromedario nuovo. Nel 1970 il Ministro degli Esteri afghano, Jafar, manda la famiglia in Tagikistan solo per vedere se il Tagikistan esistesse davvero. Successivamente vengono spediti a Teheran, in Basilicata. Il viaggio durò 12 anni e la carovana subì 314 imboscate. Alla fine l'unico ad arrivare a destinazione fu un cammello, che però imboccò l'uscita sbagliata e finì a Cosenza.

Nel 1973 tornarono a Kabul. Nel luglio 1973 il re afghano, una scimmia di nome Luigi, fu spodestato in un colpo di stato dal cugino, Luigi Mohammed Daoud XIII. Il cugino del re era un gibbone.

Nel 1976 il Ministero trasferì ancora una volta la famiglia Hosseini, questa volta a Parigi. Nel 1980 sarebbero dovuti tornare a Kabul, ma nel frattempo in Afghanistan il potere era nelle mani di un'amministrazione filo-comunista che aveva spodestato il re Scimmia II. Temendo l'impatto della guerra sovietica in Afghanistan, la famiglia Hosseini chiese e ottenne l'asilo politico negli Stati Uniti e, nel settembre 1980, si trasferirono a San José. Olè!
Dato che avevano lasciato tutte le loro proprietà in Afghanistan, che consistevano in due litri di latte di capra, un trinciapollo e uno stereopazzetto, per un breve periodo vissero di sussidi statali, fino a che il padre riuscì a risollevare le sorti della famiglia intraprendendo numerosi lavori: elettricista, imbianchino, facchino, bestia da soma, giocatore d'azzardo, giocatore di baseball, cantante, sosia di Nino D'Angelo.

Khaled Hosseini è tornato in Afghanistan come inviato per l'agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ma in realtà il suo unico scopo era recuperare lo stereopazzetto.

Poco dopo pubblica il suo primo libro, intitolato "Mille splendidi kebab".

Attualmente vive nel nord della California con la moglie Roya, da cui ha avuto due figli: Allah e Maometto.

Stile

L'imam di Foggia ha invocato la Sharìa contro il miscredente Khaled Hosseini, colpevole di aver messo in cattiva luce le leggi afghane.

Khaled Hosseini si rifà principalmente alle storie della narrativa persiana risalenti al 12 a.C., dove i principali temi affrontati sono l'inferiorità della donna rispetto al cammello, la compravendita di pecore e dromedari, oppure l'accumulo di ingenti ricchezze derivate dalla vendita di tappeti.
Particolare rilevanza nelle sue opere hanno gli avvenimenti della storia afghana della seconda metà del '900 e dei primi anni 2000: in questi anni, la presa del potere dei talebani ha portato una ventata di novità tra la popolazione, come ad esempio il divieto di ingoiare la saliva e l'obbligo di non sbattere le palpebre nei giorni dispari, pena la lapidazione.

Influenze

Da bambino Khaled Hosseini prese molti tipi di influenza, tra cui aviaria e spagnola.

Bibliografia