Cécile Kyenge: differenze tra le versioni
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Kashetu Kyenge (Kam-Bove, Negrolandia, anno X), conosciuta anche come Cécile fra gli uomini dalla pelle color vaniglia, è un medico[citazione necessaria] oftalmologo[citazione necessaria] e una politica piddina africana, nota ai più per essere divenuta la prima ministra ad alta pigmentazione della storia d'Italia.
Biografia
La Kyenge nasce circa una cinquantina di anni fa[1] nella fiorente[citazione necessaria] cittadina di Kam-Bove (chiamta anche, secondo la dizione britannica, Cum-Above), nel Congo belga, nel centro dell'Africa Centrale. Suo padre, funzionario statale al soldo dei colonialisti, capovillaggio nonché sciamano del posto, era un devotissimo cattolico praticante poligamo di etnia bakunda; sua madre era una casalinga.
Cécile crebbe durante l'era democratica del grand gourmet Mobutu Sese Seko, il quale mutò il nome del Congo in Zarre, per onorare un'antica divinità pagana[2].
La sua era una famiglia di modeste proporzioni[3] e, pertanto, Kyenge trascorse la sua infanzia e la sua adolescenza in solitudine, schernita dai compagni di classe che vivevano in famiglie più prolifiche, coltivando in segreto il sogno di diventare un giorno una grande attrice di cinema o una cantante soul o una cordon bleu a 5 stelle Michelin e di riprodursi bellamente; però si sarebbe accontentata pure di diventare medico, ministro o stripper, riproducendosi bellamente. Arrivata sulla soglia dei vent'anni, oramai troppo vecchia per guadagnare danaro lavorando onestamente nello Zarre, decise di darsi alla clandestinità. Un trentennio fa, sicché, sbarcò a Lampedusa su un elegante[citazione necessaria] panfilo da diporto e s'inguattò nel Bel Paese. Dopo qualche tempo, Cécile decise di sistemarsi finanziariamente. Per riuscire ad ingannare l'attento occhio del masculo italiano doc e a far confondere lucciole per lanterne,si risolse di studiare scientificamente il senso della vista maschile: diventò quindi oculista. Grazie a questi suoi alti studi universitari ed alla sua esotica avvenenza[citazione necessaria] zarrese, la futura ministra per l'integrazione riesce a sedurre un ingegnere del Sud. Dalla loro unione nasceranno due bambine, ambedue attualmente teenager: Anoukah Carmela Lumumbusha e Francesca Bamboula Ugama, detta Uga. Cécile, tramite matrimonio, acquisisce la cittadinanza e diviene a tutti gli effetti[citazione necessaria] italiana.
Cursus (dis)honorum
Da sempre impegnata a favore degli immigrati, nel 2004 viene eletta nel comune di Modena con i democratici di sinistra. Poi nel 2009 diventa consigliere provinciale con il PD e nel 2013 viene eletta deputata sempre col PD. Grazie alla grande sensibilità e alla lungimiranza del giovane Enrico Letta, Kashetu Kyenge entra ufficialmente nel gabinetto governativo della XVII Legislatura come ministro per l'integrazione e la cooperazione internazionale.
Punti programmatici salienti
Ius soli |
Legalizzazione dell'immigrazione clandestina |
Ponte sullo Stretto... di Sicilia[4]! |
Critiche
E' diversamente negra
Note
Cazzari in giacca e cravatta