Giuliano Amato: differenze tra le versioni

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Su proposta del Ministro della Giustizia [[Giovanni Conso]] (avvalsosi a sua volta della consulenza di [[Pietro Gambadilegno]]), il Consiglio dei Ministri presieduto da Amato elabora dunque un decreto legge per porre fine all'ingiusta persecuzione dei politici da parte di [[Antonio Di Pietro|Di Pietro]] e dei suoi sadici colleghi.
Su proposta del Ministro della Giustizia [[Giovanni Conso]] (avvalsosi a sua volta della consulenza di [[Pietro Gambadilegno]]), il Consiglio dei Ministri presieduto da Amato elabora dunque un decreto legge per porre fine all'ingiusta persecuzione dei politici da parte di [[Antonio Di Pietro|Di Pietro]] e dei suoi sadici colleghi.


Anziché subire l'umiliazione di una condanna per [[corruzione]] o [[concussione]], con le nuove disposizioni i malcapitati politici sarebbero stati assolti, dopo aver recitato per penitenza tre "Ave Maria", due "Padre Nostro" e con una tirata d'orecchi da parte del [[Pubblico ministero|pm]].<br/> Inoltre, grazie al valore retroattivo della norma, persino [[Gaio Licinio Verre|Verre]] e altri politici corrotti dell'[[antica Roma]] sarebbero stati così sdoganati.
Anziché subire l'umiliazione di una condanna per [[corruzione]] o [[concussione]], con le nuove disposizioni i malcapitati politici sarebbero stati assolti, dopo aver recitato per penitenza tre "Ave Maria" e due "Padre Nostro" e con una tirata d'orecchi da parte del [[Pubblico ministero|pm]].<br/> Inoltre, grazie al valore retroattivo della norma, persino [[Gaio Licinio Verre|Verre]] e altri politici corrotti dell'[[antica Roma]] sarebbero stati così sdoganati.


Il "colpo di spugna", così definito tale decreto da certa stampa faziosa e sicuramente vicina alle [[Toga rossa|toghe rosse]], fallì a causa dell'intervento di quel guastafeste di [[Oscar Luigi Scalfaro|Scalfaro]], che rifiutò di firmare il decreto, opponendo un laconico ''“Io non ci sto!”''.
Il "colpo di spugna", così definito tale decreto da certa stampa faziosa e sicuramente vicina alle [[Toga rossa|toghe rosse]], fallì a causa dell'intervento di quel guastafeste di [[Oscar Luigi Scalfaro|Scalfaro]], che rifiutò di firmare il decreto, opponendo un laconico ''“Io non ci sto!”''.

Versione delle 00:52, 18 set 2012

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Il fedele Giuliano Amato intento a servire il suo padrone Bettino Craxi.
« Amor, ch'a nullo Amato amar perdona »
(Inferno, canto V, verso 103)

Giuliano Amato è un politico e pensionato d'oro italiano, ribatezzato dagli italiani "Giuliano Detestato" dopo la manovra finanziaria "lacrime e sangue" varata dal suo Governo.

Gavetta politica

Laureatosi in Giurisprudenza con una tesi intitolata "Fatta la legge, trovato l'inganno", il giovane Giuliano Amato, non troppo allettato dalla prospettiva di lavorare per guadagnarsi da vivere, decise di imboccare la carriera politica, partecipando, insieme a Fabrizio Cicchitto e Gerry Scotti, al talent show "Amici di Bettino Craxi" e aggiudicandosi un ruolo da esponente di spicco del Partito Socialista.
Nelle fila del PSI Amato si fa notare per il suo acume giuridico e per il suo talento da azzeccagarbugli, diventando in breve tempo uno dei pupilli del segretario Craxi:

« Un avvocato con la borsa può rubare più di cento uomini con la rivoltella. »
(Don Vito Corleone Bettino Craxi nominando Giuliano Amato suo consigliere)

Presidenza del Consiglio

Per la sua solerzia viene nel 1992 premiato con la nomina a Presidente del Consiglio. Per affrontare l'allora difficile situazione finanziaria, il suo esecutivo deliberò il prelievo forzoso del 6 per mille dai conti correnti bancari per un "interesse di straordinario rilievo", ovvero per l'indispensabile ampliamento delle ville di Craxi, Martelli e degli altri dirigenti del PSI, Amato compreso.

Amato prende la mira prima di assestare un letale "colpo di spugna".

Nel 1993 Amato si trova a dover fronteggiare la grave crisi politica apertasi con lo scandalo di Tangentopoli. Ancora una volta Amato potè dare dimostrazione di tutto il proprio ingegno politico, trovando la logica soluzione al problema di Mani pulite: lavarsene le mani.
Su proposta del Ministro della Giustizia Giovanni Conso (avvalsosi a sua volta della consulenza di Pietro Gambadilegno), il Consiglio dei Ministri presieduto da Amato elabora dunque un decreto legge per porre fine all'ingiusta persecuzione dei politici da parte di Di Pietro e dei suoi sadici colleghi.

Anziché subire l'umiliazione di una condanna per corruzione o concussione, con le nuove disposizioni i malcapitati politici sarebbero stati assolti, dopo aver recitato per penitenza tre "Ave Maria" e due "Padre Nostro" e con una tirata d'orecchi da parte del pm.
Inoltre, grazie al valore retroattivo della norma, persino Verre e altri politici corrotti dell'antica Roma sarebbero stati così sdoganati.

Il "colpo di spugna", così definito tale decreto da certa stampa faziosa e sicuramente vicina alle toghe rosse, fallì a causa dell'intervento di quel guastafeste di Scalfaro, che rifiutò di firmare il decreto, opponendo un laconico “Io non ci sto!”. Da quell'episodio Amato è comunque considerato maestro indiscusso della pratica del "colpo di spugna", divenuta nel frattempo disciplina olimpica, di cui gli atleti italiani detengono un indiscusso e orgoglioso primato mondiale.

Altri incarichi

Da riconosciuto esperto del campo, Amato illustra al pubblico da casa le proprietà delle tangenti.

Attualmente Giuliano Amato è il detentore del record mondiale, considerato insuperabile, di poltrone occupate: tra i tanti incarichi ricoperti in carriera, è da menzionare il suo ruolo di presidente dell'Enciclopedia Tre Cani, la quale si propone di raccogliere tutto lo scibile riguardante tre celebri personaggi canini quali Rex, Pluto e Lassie (anche se i maligni asseriscono che si tratti in realtà di Craxi, Martelli e Chiesa).

Nel 2012 Amato viene dalla RAI chiamato a condurre il programma "Lezioni dalla crisi", trasmissione divulgativa rivolta a tutti gli ignoranti in materia economica e, in special modo, all'ex ministro Giulio Tremonti: analizzando le cause dell'attuale crisi economica italiana Amato ha scoperto con imbarazzo che la sua lauta pensione grava da sola per il 20% del debito pubblico del Paese.

Curiosità


Cazzari in giacca e cravatta


Noi siamo di sinistra, ma anche di destra. Zzzzzzzzzzzzzzzz... Sono l'ultimo degli immortali, tiè! Aaaaaaaaaa... Asgratbhsfhgbcchdinbsnfa Padania! ♪♫ L'unico frutto dell'amor, è la patonza, è la patonza ♫♪

Rive Gauche Il sindacalista usurpatoreLo smacchiatore di giuaguariL'ammeriganoIl figlio di Topo GigioMortadellaTafazziIl nipotino dalle larghe inteseSherlock HolmesBandiera Rosso CachemireGrissino TorineseDottor SottileBill KaulitzEmmadonnaPiss-ky and SodaMani zozzeMani ancora più zozzeIl gaudente De MaialisFabbrica Tasse Padoa&SchioppaIl Webmaster dei RedditiIl verde non padanoMister FrollinoEr monnezzaLa gnocconaLa mummia di LeninCraxers salatiArturo ParigiLa VentolaIl grillo smerdanteLa cugina di campagnaIl TransitIl suo compareMassimo TonnatoL'oste del senatoRe Giorgio IIRe Carlo Azeglio IIl rottamatoreIl parcheggiatore abusivoQuello che è sempre colpa sua'O bello guaglioneFaccetta neraRumoreGiovanni CiccioliniIl becco sacrificale


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