Pino Rauti

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera su cauzione.
Versione del 1 ott 2012 alle 14:41 di MFHbot (rosica | curriculum) (Bot: Sostituzione di tag obsoleti)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Nazifascismo/Stile Duce


Pino K. Rauti (Predappio, 8 settembre 1943 - vivente) è un illustre esponente del sindacato dei tabaccai.

Vita e carriera

Pino Rauti in una recente foto.

Rampollo della celebre famiglia italo-tedesca proprietaria della celebre fabbrica di fiammiferi Fiamma, il giovane Pino s'impegnava già giovanissimo mattino e sera nella gestione dell'azienda. Le attività affidategli erano in sostanza testare i fiammiferi sui più svariati prodotti, come bandiere rosse, sindacalisti e libri (da lui) giudicati inutili; i colloqui di lavoro, in cui assumeva per simpatia gente di nero vestita o con la paresi al braccio destro; l'attività di rappresentanza nel mondo, specialmente in Gran Bretagna, con l'ausilio del commercialista Roberto Fiore, in Spagna, dove era appoggiato addirittura dall'allora più importante membro del governo e in Cile, dove coi fiammiferi Fiamma ci si divertiva accendendoli tra le dita di qualche malcapitato.
Rauti, ormai un nome celebre, divenne un noto appassionato di Risiko e Monopoli e con alcuni amici organizzò a metà dei Sessanta dei campionati di una variante che combinava entrambi i giochi: la contrapposizione tra due blocchi in ambiente urbano. Dopo un anno di allenamenti in Grecia, la prima manche si disputò il 12 dicembre del 1969 in Piazza Fontana: lo scopo era di mandare in bancarotta la Banca dell'Agricoltura lì presente, riuscendoci pienamente. Siccome a fine d'ogni mano era tutto uno sfacelo, con pezzi del gioco sparsi qua e là, Rauti creò un'impresa di pulizie, Ordine Nuovo, che diventata centro culturale degli spazzini di mezza Italia, teorizzò per prima la raccolta differenziata (un bidone della spazzatura diverso per bianchi e immigrati).

Rauti uomo politico

Il piccolo Rauti (in primo piano) durante una gita scolastica con i suoi camerati e i suoi insegnanti.

Datosi alla politica assieme al vecchio

amico Giorgio Almirante, Rauti crebbe in prestigio e autorevolezza all'interno del suo partito, l'MSI, così chiamato perché presieduto dai Monopoli (di Stato, eh!) e perché i membri che lo formavano erano tutti forti fumatori, tanto che ogni congresso di partito era definito "la fumata nera". Grazie ai suoi fiammiferi, Rauti era la persona giusta nel posto giusto; peccato che un ex esponente di Azione Giovani, Gianfranco Fini, fosse a lui preferito dal vecchio Almirante, tanto da diventare nuovo segretario di partito al posto del più esperto Krauti. In séguito, Gianfranchino, in visita coi compari di partito alle terme di Fiuggi con l'intenzione[1] di spurgare l'organismo dal catrame (notoriamente nero), si convertì alla democrazia e al salutismo, cosa che non piacque al vecchio che creò uno scisma in seno al nuovo partito, Alleanza Nazionale, prendendo con sé coloro che non volevano rinunciare alle tradizionali fumate. Il nuovo partito fu chiamato Movimento Idea Sociale, ma il riferimento alle MS rimase.

Voci correlate

Note

Template:Legginote

  1. ^ Malriuscita, col senno di poi