Enrico Letta

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Politica

Ti ricordi quando Bersani parlava di cambiamento?
« Ma chi cazzo è Enrico Letta? »
(Elettore medio dopo aver sentito il nome Enrico Letta)
« Ah! È quello del PDL! »
« Ho tanta fiducia su di lui come ne ho per Bersani »
(Matteo Renzi su Letta)
« Tranquilli è il nipote di Gianni Letta! »
(Silvio Berlusconi rassicura la maggioranza del Governo Letta)
« Che figata questo governo! Fa i miei interessi e ci mette la faccia il Partito Democratico! »

Enrico Lexotan, è l'attuale Presidente del consiglio italiano eletto dal nuovo[come no] presidente della repubblica Giorgio Napolitano.

Intellettuale di sinistra dall'emblematico portamento da pupazzo, viene apprezzato per lo stile politico trasparente e fine, talmente sottile e fine, ma così fine, da risultare invisibile. Infatti nessuno sappe niente di lui finché il PD non decise di metterlo in prima linea, nel ruolo di foglia di fico per coprire le vergogne del partito. Ma Letta è un pensatore più fine e sottile di un filo interdentale, purtroppo per il PD gli si vede tutto attraverso.

Storia

Infanzia

Nessuno conosceva Enrico Letta fino all'altro ieri. Questo ha giocato enormemente a suo vantaggio, dato che la conoscenza di Letta nuoce alla sua immagine politica. Di conseguenza nessuno conosce la sua infanzia, per ora ci sono solo leggende. Alcuni dicono che sia un infiltrato di Berlusconi nel Partito Democratico, ma questa ipotesi è caduta quando è stato fatto notare che un infiltrato agisce sempre celando la sua vera identità doppiogiochista, Letta neppure c'ha avuto il buon gusto di provarci. Altri credono che sia un robot creato con i rimborsi elettorali. La leggenda più plausibile è che sia il nipote di Gianni Letta.

File:Enrico Letta su manifesto di Cetto la Qualunque.jpg
Volantino illustrativo della linea politica di Enrico Lettola Qualunque

Carriera politica

Essendo un grande fan di Berlusconi, alla sua discesa in campo Enrico Letta decise di iscriversi a Forza Italia ma per una fortuita serie di strani eventi si ritrovò iscritto ai DS in cui ha vissuto nell'anonimato fino a tempi recenti.

Tuttavia secondo recenti rivelazioni Enricuzzo è sempre stato un uomo chiave del partito, anche se non si sa di quali. Ottenne il suo primo incarico politico ufficiale come capo classe nel liceo politico Bettino Craxi, all'età di soli 37 anni. Nel 1999 diviene presidente di zona del Partito Popolare Italiano nella circoscrizione di Utopia Planitia (Marte, emisfero australe), dove riuscirà ad essere eletto deputato con 0 voti, la totalità e quindi la maggioranza dell'ellettorato locale. Successivamente viene scelto come ministro delle politiche comunitari e poi ministro dell'industria nel governo D'Alema II, ma nessuno se lo ricorda.

Tra il 2001 e il 2004 milita nella Margherita come chirichetto, ma neppure il prete se lo ricorda. Durante questo periodo viene nominato illusionista economico del partito, poi illusione e basta. Nel 2004 viene eletto in Europa nella lista alleanza dei liberali e democratici per la rivoluzione immobile in europa assegnato subito alla commissione per l'incremento dei problemi economici e monetari. Nel 2007 riceve da Bruxelles un nuovo incarico degno del suo spessore politico, entrando nella commissione europea delle Relazioni diplomatiche con il Maghreb, con il Khanato di Crimea, il Sultanato di Brunei e analoghi luoghi inutilmente lotani da qualsivoglia scopo che mai possa avere l'UE. Letta è subito nominato presidente della commessione diplomatica, anche perché ne è l'unico membro. Dopo questa punizione forzata, ormai in disgrazia come europarlamentare, ma tanto nessuno se lo ricorda, è pronto per tornare nel Bel Paese e candidarsi a testa alta alle primarie del PD del 2007, dove si candita arrivando terzo alle spalle di Shrek e di candidato intercambiabile del PD 4.0, modello ritirato dal mercato.

Nel 2010 esce nuovamente dall'anonimato firmando il decreto per incentivare il ritorno dei lavoratori italiani dall'estero, detto decreto del contro-esodo, così che chiunque abbia fatto fortuna altrove possa finalmente tornare in Italia per essere impiegato come disoccupato.

Enrico Letta e Angelino Alfano durante una seduta di governo.

Presidente del consiglio

Dopo mesi di stallo politico Giorgio Napolitano continuava ad essere indeciso su chi affidare il mandato. Uno era troppo masochista, uno troppo odiato, uno che insulta troppo e uno troppo Silvio Berlusconi, così perse la pazienza, prese l'elenco telefonico e scelse a caso. Il fortunato vincitore fu Enrico Letta. Il suo governo è stato già rinominato "Governo Berlusconi V".

« Io sono per il sì, ovvero per il no, sarebbe da irresponsabili non prendere una posizione, forse, ma parrebbe anche il contrario, probabilmente »
(Enrico Letta espone le sue idee)

La sua leadership nel governo rispecchia in pieno la sua idea della politica, ovvero il nulla cosmico. Ciò è un notevole passo in avanti per il suo partito, bisogna infatti riconoscere che il nulla non può fare danni, a differenza dei passati governi della sinistra. Ma purtroppo, avendo lui un carattere volubile come un burattino, il suo unico scopo è presto diventato quello di difendere lo status quo del PDL, un po' come vedere un interista che difende l'onestà di Moggi, ti strofini gli occhi credendo di aver avuto un calo di vista, vai a farti visitare dall'oculista perché ancora non credi ai tuoi occhi, ma dopo averlo guardato e riguardato ti convinci che non ci sono fili sospesi sopra a Enrico Letta, e neppure il solito Gasparri che lo manovra da dietro con una mano infilata su per il popò, eppure non riesci a convincerti lo stesso.

Il documento di identità ci fornisce utili informazioni sulla sua origine.

Controversie

Dopo la condanna definitiva di Silvio Berlusconi la premiership di Letta è stata messa in discussione dal PDL. Al principiò fu Brunetta a sollevare (non di molto da terra) la questione di ineleggibilità di Enrico Letta, sostenendo che la sua fedina penale immacolata getta cattivo odore sui colleghi della destra, quindi dovrebbe provvedere a sporcarsela per il bene del paese. Fabrizio Cicchitto rincara la dose, indicando Letta come colpevole della mancata instaurazione del regime autoritario da tutti auspicato. L'attacco più duro arriva dal coordinatore del PDL, l'onorevole Joker, che lo accusa apertamente di essere favorevo ad infliggere una pena giudiziaria a un delinquente giudicato un delinquente e riconosciuto come tale, come se il paese fosse basato veramente sul principio di legalità e di separazione del potere, inaudito. Letta ha reagito alle accuse rimanendo fedele al suo stile, ovvero replicando qualcosa di così incisivo e profondo che quasi nessuno lo ha sentito, e quei pochi che lo hanno sentito se lo sono dimenticato il giorno dopo.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Preceduto da:
Mario Monti

Presidente del consiglio
2013 - Presto
Succeduto da:
Mussolini