Charles Dickens

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« Allora, tieniti forte: quest'anno per il racconto di Natale pensavo alla storia di...umh... di una... abat-jour, sì! Un'abat-jour tirchia che alla vigilia di Natale viene visitata dai fantasmi di... di ... di tre paralumi, che gli mostrano il suo futuro fatto di solitudine! Allora, come ti pare come idea? »
(Charles Dickens al suo editore)
« Prendo tutti i giorni il rimedio che l'incomparabile Dickens prescriveva contro il suicidio. Consiste in un bicchiere di vino, un boccone di pane e di formaggio e una pipa di tabacco. »
(Il suicida Vincent Van Gogh testimonia che i rimedi casalinghi sono i migliori)
Charles Dickens ai tempi delle contestazioni giovanili.

Charles Oliver Carol Dickens (bassifondi di Portsmouth 1812 - bassifondi di Londra, 1870) è stato uno scrittore britannico di indubbia fama e dubbia moralità.
A lui dobbiamo, tra le altre cose, l'invenzione del romanzo sociale, del panciotto e del the corretto con grappa e noce moscata.

Di modesta famiglia, passò la giovinezza fra gli sterpi: il padre era una guardia forestale. In seguito all'incarcerazione dei genitori per debiti (avevano speso tutti i loro averi nell'acquisto di toner per stampanti), Charles iniziò a lavorare in una fabbrica di lucido per scarpe, dapprima come operaio e poi come supervisore addetto alla flagellazione degli altri operai.
Si impiegò poi come leccatore di francobolli e cronista parlamentare per una tv locale. Ottenne infine il riscatto sociale e la sicurezza economica che meritava spacciando oppio ai rampolli della Londra bene.


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Charles Dickens

Opere

Il circolo Pickwick

Le avventure di Oliver Twist

David Copperfield

Tempi difficili

Grandi speranze

A Christmas Carol

L'incidente

Nel 1865 il romanziere fu il principale testimone nonché artefice dell'incidente ferroviario di Staplehurst, che costò la vita a 137 passeggeri, che rimasero irrimediabilmente obesi. Dickens, gonfio di alcool dopo una nottata passata giocare a Texas Hold'em, si ritrovò a vagare per la stazione di Staplehurst in vestaglia. Salì senza motivo sul primo treno che vide, il Folkestone Express.
Qui venne riconosciuto dai passeggeri, che gli chiedevano chi un autografo, chi una ciocca di capelli, chi un molare; Dickens, ringalluzzito dalla devozione dei fan, volle far colpo sui presenti mettendosi alla guida del treno. Il macchinista tentò una timida protesta ma venne buttato fuori dal finestrino dalla folla inferocita.
Tenendo gli occhi fissi sulla prosperosa scollatura di una fan, Dickens lanciò il treno a folle velocità e imboccò i binari che portavano a un ponte così moderno, ma così moderno che avrebbero cominciato a costruirlo solo l'anno seguente: le sei carrozze del Folkestone Express precipitarono in mare.

Dickens non superò mai lo shock dovuto all'incidente ferroviario di Staplehurst.

Charles Dickens riuscì miracolosamente a salvarsi, grazie alla prontezza di spirito e all'agilità dovute all'alto tasso alcolemico. Con un balzo poderoso raggiunse l'uscita, si fece spazio calpestando una signora grassa e un vecchio paraplegico e con le ultime stille di energia si aggrappò a un pilone del ponte, mentre sotto di lui il treno veniva inghiottito dal mare.
Qunado sopraggiunsero i soccorsi Dickens era disperato: quanti morti! Quanto sangue! E soprattutto, il manoscritto del suo ultimo romanzo era perduto per sempre!

Questa sconvolgente esperienza traumatizzò Dickens per tutto il resto della sua vita. Per cancellare il senso di colpa e onorare la memoria delle vittime pubblicò col giornalista Andrew McCarls il romanzo inchiesta Treno di panna [1], che dedicò "alla signora grassa, al vecchio paraplegico e alla tettona con cui, ahimè, non ho combinato niente".
L'incidente ebbe ampi strascichi sulla sua salute mentale: Charles Dickens morì esattamente cinque anni dopo. In punto di morte indossò un cappello da capostazione, agitò un'ultima volta la paletta e lasciò il mondo con le parole:

« Ciuf ciuf! »

Critiche

Dickens venne accusato di aver scritto opere demagogiche in uno stile volgare e sciatto, di non aver creato caratteri ma caricature, di essersi sempre abbandonato al più deplorevole sentimentalismo e di non lavarsi sotto le ascelle.
Queste accuse, mossegli dagli estetizzanti e dai consumatori abituali di deodoranti, se pur hanno qualche elemento di verità, sono esagerate e superficiali.
Certo Dickens in parte della sua opera era più melodrammatico di un politico in campagna elettorale, sentimentale come una fan accanita di Tempesta d'amore e volgare quanto uno scaricatore di porto che ha appena perso il biglietto vincente della lotteria. Era però un grande scrittore, e per di più si lavava ogni primo venerdì del mese.

Note a piè di pagina

  1. ^ in seguito riadattato per il cinema nel Ciclo "Alta Tensione" di Canale Cinque