Prallo

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« Che diabine è un prallo?! Non c'è nemmeno su Google! »
(Tu, nel vedere questa pagina.)
« Sotto coi fagioli: ho chiesto un do# minore! »
(L. van Beethoven nel tentativo di scrivere una variazione a pralli del Chiaro di Luna.)

Il prallo è un oggetto antichissimo, antenato della vanvera da passeggio, il cui scopo è quello di musicare e profumare l'aria calda e pressurizzata proveniente dall'intestino, ed espulsa dall'ano, anchesì detta scoreggia.

Storia

La genesi

Non è ben nota l'origine di codesto strumento, anche se molti esperti archeologi affermano già nell'antico Egitto il prallo era largamente in uso. Si narra l'anonimo inventore fosse un musico di corte, il quale, volendo ampliare i propri orizzonti a livello creativo, progettò uno strumento musicale che potesse essere suonato dallo sfintere, così da poter animare le serate del suo Signore con un terzetto di strumenti, anziché un banale duo. All'inizio, codesto strumento non fu apprezzato, così l'anonimo inventore fu condannato, chiuso in un sarcofago con insetti assassini e, infine, divenne una mummia. Come accade a tutti gli artisti creativi, la loro arte viene riconosciuta solo post-mortem. Così, dopo che l'inventore morì, diventò mummia, resuscitò grazie al Libro dei Morti, morì di nuovo, resuscitò ancora[1], diventò un vampiro, gli regalarono dell'aglio, gli infilarono un palo nel cuore e gli tagliarono la testa così morì definitivamente, finalmente il prallo ottenne consensi e successo. Ed ebbe talmente tanto successo, che fu adottato da tutta la nobiltà egizia e, successivamente, greca, romana ecc...

Il Medioevo e il declino

Tra la fine del 12° e gli inizi del 13° secolo d.C., il prallo cominciò a scomparire a seguito delle repressioni ecclesiastiche. Tre sono le motivazioni di tale repressione:

  1. Gli inquisitori ritenevano il prallo troppo simile alla pera, indi non volevano i sodomiti avessero un'anteprima della tortura a loro riservata. AL ROGO!
  2. Gli inquisitori ritenevano i concerti scritti per prallo fossero anticlericali e blasfemi: come osare inserire incensi[2] nel prallo per produrre aromi e musica?! AL ROGO!
  3. Gli inquisitori ritenevano il prallo un oggetto troppo bello e utile perché potesse essere lasciato nelle mani[3] della nobiltà. Meglio ne beneficiasse solo la Chiesa, scrivendo bellissimi concerti per organi per animare le sere del dì di festa. AL ROGO!

L'evoluzione: Vanvera da Passeggio

Purtroppo, però, coll'eliminazione del prallo, le emissioni di CO2, gas nervino e acido cianidrico contaminarono l'atmosfera terrestre, portando, così, all'estinzione dei dinosauri. Dal momento che anche la razza umana era minacciata da codesto pericolo, la Chiesa decise di appellarsi a Dio, nel tentativo di creare un oggetto similare al prallo, ma meno blasfemo, meno eccitante e più silenzioso. Insomma, un oggetto noioso. Fu così creata la vanvera da passeggio: oggetto in pelle disponibile in vari colori (blu, rosso, giallo, terra di siena bruciata), realizzato su misura per aderire perfettamente alle vostre chiappe! La parte aderente ai glutei è fatta a coppa e comunica, attraverso un collo, ad una sacca preposta a contenere le vostre flatulenze, terminante in un pertugio munito di solida e comoda chiusura con spaghetto, per consentire lo sfiato. Se sei un uomo, puoi indossarla comodamente sotto il mantello per recarti al Caffé del Corso o al Medusa Multisala; se sei una donna, puoi indossarla comodamente sotto la gonna[4] per recarti al Bar della Via o al The Space Cinema. Ogni rumore è assolutamente diminuito e ogni odore è evitato. Attenzione: all'apertura dello spago o alla rimozione della vanvera può seguire vomito e/o svenimento e/o morte.

Conformazione

Il prallo è un oggetto in legno o in ceramica, delle dimensioni e delle fattezze di un uovo di gallina (anche se sono stati trovati esempi di pralli delle dimensioni di uova di struzzo[5], così come, per i giapponesi, sono stati prodotti delle dimensioni di uova di quaglia[6]), dotato di due fori comunicanti e un comodo cordoncino nella parte esterna, per facilitarne l'estrazione. Al suo interno possono essere poste erbe aromatiche, sicché, all'espulsione della flatulenza, sia possibile rinfrescare l'aria, meglio di un diffusore elettrico.

Il tipico suono del prallo, quando la scoreggia vi passa all'interno, è molto simile a quello di una trombetta, anche se, a seconda della potenza dell'aria emessa, questo suono può variare dalla similitudine con un fischietto a quella con un bassotuba[7].

Manuale d'uso

  1. Prendete il prallo tenendolo tra il pollice, l'indice e il medio della mano dominante[8].
  2. Assicuratevi che il cordoncino a forma di scopino per la polvere sia rivolto verso il vostro palmo e non verso l'esterno della mano.
  3. Avvicinate il prallo allo sfintere.
  4. Spingete all'interno, assicurandovi il cordoncino non penetri troppo a fondo (altrimenti l'unico modo per rimuoverlo sarà attendere uno stimolo maggiore, con conseguente difficoltà nel recupero).
  5. Bene, ora avete il vostro prallo nella posizione corretta. Andate e petate in pace, musicando le strade con concerti di sfiati e riempiendole di gradevoli profumi!

Avvertenze

  • Un uso improprio del prallo può essere adoperato dai bardassi per trarne piacere sessuale.
  • Non inserire all'interno della vagina; per ciò esistono i vibratori.
  • Non inserire all'interno del prallo sostanze chimiche che producano reazioni a contatto con aerosol solfurei: l'omicidio è reato.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • La Raid, nel 600 a.C. brevettò il "Prallo Anti-Zanzara", inserendo citronella e geranio nell'utile strumento.
  • W.A. Mozart compose la sinfonia KV 297 inserendo i pralli nell'orchestra[9]. Da qui il nome della sinfonia: "Sinfonia Concertante per Sfiati[10]".

Note

  1. ^ vedi Dragon Ball per scoprire il segreto
  2. ^ contaminandoli con le flatulenze poi!
  3. ^ si fa per dire, tutti noi sappiamo che il prallo non era precisamente tenuto in mano
  4. ^ perché disturbarsi a mettere il mantello? È così fuori moda!
  5. ^ per i culi più esigenti
  6. ^ si sa che i giapponesi si fanno fare le supposte su misura[citazione necessaria]
  7. ^ da qui l'impiego del prallo nelle maggiori orchestre del mondo
  8. ^ se siete ambidestri usatele entrambe
  9. ^ d'altronde si sa: Mozart era un burlone
  10. ^ for Winds/Vents

Voci correlate