Petomane

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Ma dov'è finito il mio peto?
« Hai da accendere? »
(Petomane durante il campionato nazionale di fiammata anale)
« È la porta che ha fatto rumore »
(Petomane su peto)
« Il peto è il sale della vita! »
(Cuoco Petomane su esistenza)
« Dopo averlo montato non riesco più a trovarlo. »
(Petomane su silenziatore cilindrico)

Il petomane, dal ferrandinese pethumanix, è una figura di spicco del panorama mondiale di 'sta cippa e va annoverato tra i membrocefali.

Storia

Roma, edizione numero settecento dell'annuale gara di peto creativo. Siamo nell'anno solare millequattrocentosettantatre fratto quattro il tutto elevato alla decima, volgarmente detto anno zero, in nome del Renato dal cognome qualificato. Questo stando ai referti dell'epoca, in realtà la figura del petomane risale all'antichità, addirittura ai tempi della scoperta del fagiolo e del cavolo.

Il letale ortaggio e il famoso legume, se fagocitati in parti uguali e nell'ordine del chilogrammo pro capite quotidianamente nella dieta di un umano comune, provocano trasformazioni chimiche a dir poco intriganti all'interno del suo stomaco. In primis l'organo si ingrossa fino al limite fisico della sua parete (uno stomaco di cartongesso o uno comperato all'Ikea non reggerebbero), raggiungendo dimensioni ragguardevoli e schiacciando contro costole e compagnia bella le restanti interiora. La metamorfosi sopracitata e la dieta sono le uniche differenze fra un petomane e un umano ordinario.

Il petomane tipo è una figura insospettabile, e di norma non fa sfoggio della propria insana arte. L'Ars Petoria, infatti, venne proibita nel Mediovevo occidentale da Sisto VI (che gli storici sospettano essere stato lui stesso un petomane, visti i tipici segni di bruciatura "grandis petis" rinvenuti sul dorso di una enciclica). Pene severe, come l'amputazione dell'anis petorum, ritenuto tra l'altro un dono del diavolo, vennero messe in atto da boia professionisti tutti rigorosamente provenienti dalla Vecchia Romagna.

Ai giorni nostri, l'arte del peto sembra gradualmente tornare in voga, con gli artisti, in questo caso i Petomani, che portano ovunque il loro sound ricercato e unico a seconda del soggetto.

Un uomo distrutto, la ragazza l'ha lasciato quando ha scoperto che era un petomane.

In luoghi chiusi, come gli ascensori, o durante lezioni e/o riunioni, talvolta della durata di diversi anni giubilari, il petomane dà il meglio di sé, emettendo varie tipologie di peto, da quelli con suoneria e tanfo a quelli caratterizzati da una devastante quanto silenziosa ascesa dell'aria merdurizzata, che sale nel naso e scende nella gola. Il peto passivo è più dannoso del peto attivo, motivazione per la quale un petomane colto in flagrante è perseguibile a norma di legge come untore non autorizzato.

Ma è nell'intimità che il petomane dà il massimo, arrivando, con una vera e propria orgia abilmente orchestrata di soffi smorzati, geyser fetenti ed eruzioni talvolta merdaminose, a comporre lunghe sinfonie intervallate da fasi di intenso godimento. Durante la notte un petomane può arrivare a emettere un totale di sedicimila peti, contaminando l'atmosfera con polveri merdastiche e/o quantità devastanti di gas sulfurei. Oltre naturalmente a petopropanolo e merdene, materiali prodotti dalle falde merdogene situate all'interno dei meandri lerci e pulsanti del suo malsano intestino.

Un petomane soddisfatto è un petomane felice. Se è libero di appestare il petomane ha tutto ciò di cui necessita, indi per cui si sente realizzato e sicuro. Un petomane represso invece, quello obbligato a coprire le fragorose emissioni gassose con rumori ambientali indotti artificialmente o colpi di tosse interpretati con abilità e tempismo, è un petomane infelice. E l'infelicità lo porterà a manie compulsive di assunzioni leguminose, alzando pericolosamente il livello di gas petogeni nel suo corpo. Ed un petomane represso che esplode genera una potenza pari a quella del Vesuvio quando si sveglia con la luna storta e non riesce a raddrizzarla.

È impossibile trattenere un peto. Il peto può essere solo smorzato, ritardato o diviso in puntate di durata variabile e di tanfo pari al 10% del totale su base annua, IVA inclusa. Il peto smorzato ha un suono cupo ma al contempo melodioso al punto giusto, una finezza musicale regalataci da uno sfintere contratto a mo' di clarinetto e in csi particolari a valvola tricuspide. Il peto ritardato è invece quello che richiede maggiore sforzo. Lo sfintere si chiude a saracinesca, ma può reggere alla pressione del gas solo per poche dozzine di picosecondi. Il tempo sufficiente a raggiungere la toilette del ristorante. Il peto diviso in puntate è generato da un gioco di apro non aprodell'ano, con il gluteo che talvolta vibra generando fastidiosi rumori di adipe appiccicaticcia in movimento. E quando il petomane applica la teoria del lanciafiamme al proprio apparato escretore, incendiando i propri peti, si ha il fenomeno della petofiamma che taluni innalzano al rango di arte diabolica.

La maggior parte dei petomani tende a perfezionare il proprio stile durante lo stazionamento nel letto. Nelle ore notturne, viene usata la coperta come una cassa di espansione. Il petomane tende pertanto ad esprimersi con lo stile che più lo aggrada e, immediatamente dopo, abbassando sapientemente il capo per infilare il naso sotto le coperte, odora avidamente l'opera d'arte. Tale culto di "auto-somministrazione", "autovalutazione" ed "auto-godimento" può dare però dei falsi positivi: una coppia di piedi non lavati, il sudore irrancidito, le ascelle putrefatte, le mutande o il pigiamone incrostati, possono infatti determinare delle alterazioni anche evidenti dell'aroma e della genuinità della sana produzione. Ovviamente quest'ultimo esemplare può essere malvisto da eventuali ospiti che condividono il letto con il cultore della nobile arte. Tra gli animali che peggio sopportano l'esercizio si ricordano i gatti, che di solito scappano con un miagolio di protesta, e le mogli, che rispondono scalciando all'indietro anche a rischio di colpire l'artista sui gemelli, temendo di rimanere incenerite nel sonno.

Curiosità

  • Il 90% dei petomani è uomo.
  • Il peto da ascensore causa migliaia di decessi in ogni anno liturgico.
  • Il peto di una donna causa l'80% in più di risate e goliardia.
  • Una virago petomane deve richiedere il porto d'armi per poter detenere il culo.

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