Mario Rigoni Stern: differenze tra le versioni
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Versione delle 15:24, 23 dic 2008
Solo così potrai dire di avere vissuto veramente. »
Mario Rigoni Stern (Asiago 1921 - Bosco degli urugalli 2008) è stato un testardo montanaro e un convinto oppositore di recenti diavolerie tecnologiche quali l’automobile, la televisione e la biancheria intima [1].
Egli deve la sua popolarità alla prolifica attività letteraria, che gli ha permesso di scrivere un libro ogni venticinque anni, e al suo invidiabile sangue freddo che lo avrebbe portato, secondo il suo dire, a compiere durante la guerra mirabolanti imprese come portare in salvo un battaglione di alpini nel bel mezzo di una bufera di neve o abbattere a colpi di sputi l'imprendibile Barone Rosso.
Mario Rigoni Stern, ribattezzato affettuosamente Vecchio che scassa i maroni con le sue storie di centotrenta anni fa dall'accogliente comunità locale (sempre lieta di ascoltare le sue lamentele su come si stava meglio quando si stava peggio), è stato inoltre l'unico un fiero sostenitore dell'antico dialetto cimbro, basato sull'inserimento di una bestemmia ogni tre parole.
Biografia
La nascita e l'infanzia ad Asiago, la città del formaggio e delle bombe inesplose
Mario va a fare un picnic nella campagna di Russia
Sottufficiale di alti sentimenti, volontario, ardito, incurante del pericolo e dell'igiene intima, durante l’attacco di una forte posizione avversaria, avuti inutilizzati i mortai d’assalto della sua squadra, assumeva il comando di un plotone di fucilieri, che era rimasto senza ufficiale, portandolo arditamente sulla quota assegnata, infondendo in tutti ardimento, calma e serenità. Ferito leggermente fin dall’inizio dell’azione, rifiutava di lasciare il reparto resistendo con mirabile tenacia ai reiterati contrattacchi dell’avversario. Durante la fluttuazione della lotta, con grande rischio della propria vita e profusione di sonore bestemmie si lanciava a riprendere un’arma automatica che aveva dovuto essere abbandonata riportandola in salvo. Fulgido esempio di eroico ardimento, capacità e di sex-appeal montanaro. »
Lo svacco da dipendente statale e l'esordio come scrittore: due attività forse collegate fra loro
Gli ultimi anni
Opere
- Il sergente nella neve
- Il bosco degli urogalli
- Andata sul Don
- Dizionario cimbro, ovvero come bestemmiare la Madonna nella lingua dei nostri nonni
- Ritorno sul Don
- Ri-andata sul Don
- 1001 modi per fare la polenta montanara
- Storia di Tönle
- Uomini, boschi e api
- Uomini, boschi e capre
- Il libro degli animali
- Ri-ritorno sul Don
- Uomini, boschi e stanbecchi
- Le stagioni di Aldo, Giovanni e Giacomo
- Uomini, funghi e formaggio
- Chi ha finito la bottiglia di crinto? Confessioni di un beone
- Racconti di guerra
- Racconti di montagna
- I 37 inverni più freddi della mia vita
- Racconti sugli stanbecchi
Curiosità
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- Nel 1998 l'Università di Padova gli ha conferito la laurea honoris causa in scienze della comunicazione agro-boara.
- Quella che gli adornava le guance non era barba, bensì muschio che Mario Rigoni Stern coltivava con passione.
- Durante la guerra ha ricevuto un encomio ufficiale per aver ucciso ben 24 soldati russi. Veramente gli ultimi tre li ha investiti accidentalmente guidando un cingolato, ma poi per fortuna si è scoperto che erano soldati russi.
Note
- ^ Tanto che per tutta la durata della sua vita si è vestito esclusivamente con comodi mutandoni in lana di pecora cimbra