Carro armato

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« Questa è l'arma definitiva, che ci porterà alla vittoria totale e porrà fine a tutte le guerre »
(Idiota assiro che ha appena inventato il carro da guerra)
« Questa è l'arma definitiva, che ci porterà alla vittoria totale e porrà fine a tutte le guerre »
(Idiota tedesco che ha appena concepito il Panzer)
« Un ottimo modo per morire tra le fiamme in una scatola di latta »
(Settimanale "Begonie al burro e cingolati pesanti")
« se arriviamo a 1000 punti, vinciamo un carro armato vero! »
(Roberto Benigni a Jousvè su gara di peti del campo di concentramento)

Il carro armato è nella Top Ten delle invenzioni più inutili & dannose dell'Universo (e oltre), ed è nella Top Five delle "soluzioni a problemi che creano altri problemi, solitamente più grossi", come le donne, la tequila, i tostapane e il Progresso in generale.


La genesi

[Con tono da papà Castoro] Dovete sapere, castorini miei, che millanta anni fa, un emerito genio [sarcasmo, n.d.a.] di un qualche paese mediorientale tradizionalmente pacifico e tollerante nei confronti dei vicini ebbe l'idea (dopo aver visto gli incidenti stradali del film "The Blues Brothers") di investire la soldataglia nemica con la sua biga. L'idea ebbe un grande successo, perché nella successiva battaglia di Falluja, il genio travolse due fantaccini nemici (sordociechi e sorpresi alle spalle mentre stavano cagando) ferendoli gravemente, prima di essere disarcionato da un soldato nemico (solo cieco, questo) e brutalmente ucciso. Tuttavia i popoli mediorientali, a riprova della loro intelligenza tecnico-tattica, come direbbe Fabio Capello, adottarono in
Un valoroso prode soldato Sumero guida la sua fiera cavalcatura contro le orde dei Mitanni.
massa la tattica dei carri da guerra, e non a caso, dopo aver dominato militarmente e culturalmente il mondo per 6000 anni, furono sconfitti da chiunque. Famosa è la Persia, che vide il proprio esercito di miliardi di milioni di uomini e migliaia di centinaia di carri da guerra sconfitto da una banda di dilettanti pederasti greci guidati da un ragazzino megalomane e pederasta a sua volta, tale Alessandro Magno (il quale, per farvi capire che genio fosse, dopo essersi sentito male allo stomaco decise di farsi un bel bagno, della serie "viva le congestioni"... inaspettatamente morì). Quindi il lettore attento sarà giunto alla giusta conclusione che non solo i carri sono inutili nonché dannosi, ma portano pure sfiga a chi gli sta vicino.

I Secoli Bui

Romani de Roma e popoli medievali, infatti, non ci pensarono nemmeno a costruire quelle macchine infernali, anzi, i Romani le confinarono in strutture apposite a forma solitamente ellittica ove i carri potessero correre, giocare e distruggersi tra di loro guidati da schiavi come Ben Hur, per il sollazzo del pubblico. Questo è un modo intelligente di usare i carri.


La Ribalta

Come prova che la Storia non ha un andamento lineare bensì ciclico (immagino che sappiate tutti a quale teoria filosofica mi sto rifacendo, quindi evito di perdere tempo in altre dissertazioni inutili, dissertazioni che tra l'altro mi fanno perdere un sacco di tempo che dovrei passare a studiare, tra l'altro il termine dissertazione deriva da "dissertatio" ahia ahia, ok, la pianto, ma togli quel coltello dal costato che fa male...), nel XX secolo, secolo tra l'altro in cui la stupidità umana pare raggiungere i suoi apici, ma non temete, al peggio non c'è mai fine (e quest'individuo ne è la riprova), torna di moda l'idea del carro. Perché? Perché durante Star Wars Volume 1, i comandanti non sapevano come riuscire a far passare i propri soldati attraverso i reticolati di filo spinato nemici senza che dovessero rimanere fermi per 10 minuti a fare da paperelle bersaglio in mezzo al campo di battaglia. Gli Italiani ebbero la brillante idea di ricoprire alcuni pazzi suicidi con delle armature medievali e dotarli di un paio di cesoie, dicendogli "vai e taglia!" (e al contempo cercando di terrorizzare gli austriaci con grida quali "oddio, i fantasmi dei cavalieri della Tavola Rotonda! Ah, fuggiamo fuggiamo!") con risultati decisamente scarsi. I popoli civilizzati pescarono l'idea del famoso "tank" o "panzer"
Un temibile Panzerkampfwagen IV nascosto sul parquet delle Ardenne.
(dipende se siete coi buoni o coi cattivi), cioè un trattore con un cannone e qualche lamiera a protezione. Nasce così un grosso scatolone dall'eleganza di un tapiro obeso che tocca la mirabolante velocità di 6,5 km/h e che si rivela del tutto inutile se non utilizzato in quantità industriali e con una schiacciante superiorità numerica (in quelle condizioni anche un'orda di criceti potrebbe travolgere una trincea nemica, non ci sarebbe bisogno dei carri armati, ma vabbe'). Tuttavia il momento di gloria dei carri armati si ha nel Volume 2, dove i Tedeschi credono che i Panzer siano l'arma definitiva perché travolgono la brigata di cavalleria polacca Pomorska (che era andata loro incontro armata di lancia e scudo, un grosso bersaglio dipinto sui cavalli e la scritta "sono stupido: uccidimi" sull'elmetto di ogni soldato) e i Francesi, che, a causa del loro stato mentale a dir poco "confuso", sarebbero stati sconfitti persino dai peloponnesiaci.
L'orgoglio dell'industria bellica italiana! A chi gli Stati Uniti? A noi!
Tuttavia, nella loro inutilità, si possono trovare considerevoli differenze tra i vari carri armati delle varie nazionalità.
  • Panzer III, IV, V e VI Tedeschi: Giganteschi, corazzatissimi, veloci, cattivi e ottimamente armati; vengono sconfitti perché di solito finiscono il carburante; per farci un buco devi sparare con il cannone più grosso che hai e sperare in Padre Pio;
  • Matilda e Churchill Inglesi: molto grossi, molto lenti e mediamente armati; infatti l'Inghilterra deciderà poi di comprare carri americani; comunque per farci un buco devi sparare con un cannone esagerato;
  • M4 Sherman Americani: leggerini, veloci ma armati con lancia-palline da tennis (a confronto con gli armamenti tedeschi e russi); vengono distrutti dai Panzer Tiger con la sola imposizione dello sguardo, ma sono più numerosi delle zecche su un cane randagio, perciò alla fine vincono sempre;
  • T-34/76 e KV-I Sovietici: giusto un gradino al di sotto dei Tedeschi, ma numerosissimi; poi ci si chiede come hanno fatto i Russi a vincere la guerra; per farci un buco dei sparare con un cannone molto grosso;
    Un T-72 Sovietico avanza in territorio nemico con circospezione, ma in lontananza il nemico lo ha già avvistato...
  • FIAT L2 e M-13/40 Italiani: ridicolmente male armati, ridicolmente lenti e ridicolmente leggeri; spesso non hanno nemmeno il cannone, ma solo una mitragliatrice; per farci un buco basta sparare con un liquidator o tirare qualche sasso. Il motore è quello ad aste e bilancieri di una FIAT 126 a bestemmie e petrolio turco.;
  • Cagate Giapponesi: l'equivalente scomodo dei carri italiani, ma almeno loro avevano la scusa che non ha molto senso impiegare un carro da 50 tonnellate in un'isola del diametro di 16 metri... altrimenti l'isola si inabissa. Il motore era quello molto più performante della FIAT Panda 900 i.e.

Ai Giorni Nostri

Visto che viviamo nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo della Guerra Fredda, i carri armati stanno passando un periodo un po' così, depressi, lasciati a fare la ruggine nei capannoni delle grandi basi militari del Texas, anche perché cercare di "sconfiggere il terrorismo" usando i carri armati è come cercare di schiacciare una lucertola con un camion a sei assi: certo che se la trovi la cancelli dalla faccia della Terra, il problema è trovare la lucertola. Comunque, nonostante la lobby dei produttori di veicoli corazzati sia meno potente della lobby dell'aeronautica, che "convince" a suon di "documentate argomentazioni" (leggasi: mazzette) i politici a comprare ogni anno novemila
L'utilizzo contemporaneo dei carri armati, specialmente americani: barbecue
caccia intercettori oceanici di ultima generazione, anche se noi l'oceano non ce l'abbiamo, alcuni Paesi continuano a produrre carri armati in grandi quantità:

Come sopravvivere a un attacco corazzato - Breve guida

Tutto dipende molto da quale nemico avete davanti. Se davanti avete i Russi, potete uscire dalla vostra buca, alzare le mani e piangere, non prima di aver fatto testamento. Non importa quanti ne possiate distruggere (sempre che ne riusciate a distruggere) l'Armata Rossa ha sempre un carro armato in più. Ma di solito più d'uno. Se davanti avete i Tedeschi, fate sempre testamento, scrivete alla mamma che le avete voluto bene, scrivete alla ragazza che lo sapete benissimo che è una zoccola e se la sta facendo con qualche imboscato e che la perseguiterete come incubi per tutta la vita e giocate per l'ultima volta la schedina. Poi tirate addosso al Panzer tutto quello che avete: libri di Tolstoj, lavandini, bottiglie molotov, tette finte di Valeria Marini possono essere utili. Avete scarse probabilità di sopravvivenza, ma non siete spacciati. Quasi spacciati. Contenti?

Se davanti avete Americani o Inglesi, non guardate i carri armati, sono una trappola! Nessuna battaglia è stata vinta da loro grazie ai carri, sono lì per distrarvi mentre sta arrivando uno stormo di mille bombardieri che con la famosa tattica del "Piccione di Venezia" copre di bombe (come il piccione copre di guano) tutto ciò che trova da un punto A a un punto B (dove con A si intende Dresda e B Nagasaki, ma passando per le Falklands). Aprite l'ombrello di vostra nonna e pregate.
Arma anticarro Made in Italy

Se davanti avete un carro armato italiano, mettete le dita a mo' di pistola e fate "bang!" con la bocca. Il corazzato erutterà in una spettacolare esplosione arancione, sparando rottami a metri e metri di distanza.

In ogni caso se vi mettete a correre è probabile che la scamperete, visto che quei bestioni ciucciano un litro di gasolio ogni 250 metri. Probabilmente finirà il carburante, sempre che il carrista decida di bruciarsi il pieno che ha fatto quella mattina per correre dietro a gente come te. Fantascienza.

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