Grezzo

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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Tipico esemplare di grezzo. Si notino la barba lunga e la camicia a quadri, caratteristiche comuni a tutti gli esemplari della razza.

Il grezzo è il principale soggetto della Sagrezza; esso incarna tutta la durezza, la scortesia, l'intrattabilità e l'istinto primitivo dell'uomo, in poche parole: un animale. I rudi vivono principalmente in zone di alta montagna nell'Italia del nord, specialmente in Trentino Alto Adige. Non sono rari gli avvistamenti in zone collinari ai bordi della Padania notoriamente indipendente che confinano con i monti. Non sono ancora note le cause della sua estinzione lungo la catena montuosa appenninica.

Caratteristiche fisiche

Il rude è normalmente muscoloso di corporatura robusta, solitamente alto da 1,50 m a 2,30 m, il suo peso generalmente si attesta attorno alle 5 damigiane (damigiana = 16l = 16kg in linea di massima) ma può arrivare a pesare, quando ben carburato (ubriaco n.d.r.), fino a 110kg. Il colore della pelliccia è nero e si estende su buona parte del corpo. Questa caratteristica fisica può portare a problemi di termoregolazione, in particolare in estate, quando il rude suda abbondantemente diventando inavvicinabile dalle persone raffinate. I grezzi più sofisticati usano dei profumi per rendersi più gradevoli come ad esempio letame ed escrementi vari degli animali che possiedono (compresi i propri famigliari).

Stile di vita

La vita media di un rude si aggira attorno ai 120 anni. Non sono note le cause di questo fenomeno. Se il rude si trova in cattività, cioè quando viene adottato come rude domestico da un raffinato, la sua vita non supera i 30 anni.

Il suo stile di vita è dominato dall'alternarsi delle stagioni in perfetta integrazione con l' ambiente rurale delle campagne, la sua lunga vita è essenzialmente ripetitiva, scandita dalle sagre, le vendemmie, il bar.

Alimentazione

L'alimentazione del rude è basata sui prodotti agricoli e della cacciagione che personalmente si procura. Ha un fabbisogno giornaliero di 10 kg di polenta, e di 1 ettolitro di vino novello. I suoi metodi di caccia sono molto variegati, si parte dal normale fucile, alla mitragliatrice, ai metodi di bracconaggio, al napalm. Le sue prede preferite sono caprioli e selvaggina di piccola taglia come lepri e uccelli. Sono noti attacchi diretti e volontari contro l'uomo. La produzione agricola è invece incentrata sulla vigna e sugli ortaggi.

La migliore amica di ogni buon grezzo.

La coltivazione di ortaggi raggiunge livelli di eccellenza, vedi gli ortaggi della Val di Gresta.

Comportamento sociale

Il rude vive in clan organizzati chiamati paesi. I paesi sono governati da due entità distinte assolute, il prete e il Nelo. Il prete è l'autorità religiosa assoluta del clan, con un potere non dichiarato ma subdolo ed effettivo (i rudi sono in combutta col Vaticano per la conquista del mondo) che condiziona pesantemente anche se non esplicitamente la vita del paese. Il Nelo è l'autorità del paese, questo dirige le operazioni di vendemmia, decide quando l'uva è matura, è capo della cantina sociale, risolve le dispute interne al paese (a roncolate), è anche un capo militare e dirige periodicamente tutte le offensive volte alla conquista di nuovi territori da coltivare sottraendoli agli altri paesi.

Il comportamento del rude è molto scortese e burbero, rude è molto legato alle tradizioni che è pronto a difendere a colpi di manarot o di focol.

Breve storia dei rudi

  1. Compaiono sulla terra i primi organismi fotosintetici;
  2. Compaiono sulla terra le prime vigne selvatiche;
  3. Compare sulla terra la prima forma di rude: il porco;
  4. Il porco si evolve e diventa un rude;
  5. Comparsa dell'uomo sulla terra;
  6. Un ramo della specie rude si evolve dando origine all'orso Grezzly;
  7. Preistoria: comincia l'ascesa dei rudi;
  8. Età antica: Si forma l' impero rudano nella Padania e nelle Alpi;
  9. Medioevo: Cade l'impero rudano e si istituisce il feudo sotto il comando del Nelo;
  10. 1200: nascita del comune di Isera, il comune più rude del Trentino;
  11. 1492: scoperta del zaldo (mais) per fabbricare la polenta;
  12. 1915: inizia la prima guerra mondiale, i rudi vengono impiegati con successo come truppe d'assalto e come muli;
  13. 1918: fine della guerra;
  14. 1945: sgancio della prima polenta atomica;

Voci correlate