Utente:Rum e pera/Sandbox3: differenze tra le versioni

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Cristoforo ''mammà m'dato nu cognom do'cazz'' di Messisbugo.}}}}
Cristoforo ''mammà m'dato nu cognom do'cazz'' di Messisbugo.}}}}
Qualche anno dopo Bartolomeo Scappi (dove?) cuoco del Papa (nel senso che talvolta cucinava i padri della chiesa), lo stesso che qualche anno dopo cucinerà [[Giodano Bruno]] con patate e origano, ebbe la buona idea di spiegare come fare la pizza nonostante l'avesse confusa con il pizzo chiesto fa una femmina, nel libro: ''Come preparare la vostra pizza, feat: [[Gesù Cristo]]''
Qualche anno dopo Bartolomeo Scappi (dove?) cuoco del Papa (nel senso che talvolta cucinava i padri della chiesa), lo stesso che qualche anno dopo cucinerà [[Giodano Bruno]] con patate e origano, ebbe la buona idea di spiegare come fare la pizza nonostante l'avesse confusa con il pizzo chiesto fa una femmina, nel libro: ''Come preparare la vostra pizza, feat: [[Gesù Cristo]]''
{{foglio
Giovan Battista del Tufo, famoso per essere appunto fatto di tufo, tentò di illustrare come fosse la cucina napoletana, purtroppo fu arrestato per violazione di domicilio e dopo aver tentato di fotografare una cucina di una vecchia pensionata a Napoli.
|carattere= Comic Sans MS
|testo=A Gesù Cristo è piaciuto, quindi se non lo accattate vi mandiamo all'[[Inquisizione]]<br />
{{Allinea|center|Come farsi una pizza}}<br />
Le pizzerie sono chiuse? Probabilmente la prima verrà inventata all'incirca nell'Ottocento? Nessun problema, tranne che se cucinare male la pizza diventarà un essere molto malvagio e diabolico<br />
Assicuratevi di avere un po' di soldi, trovate il ristorante più famoso e quindi più costoso della città. Ora prenotate '''senza farvi scoprire'' da nessuno o il vostro piano andrà a pezzi. Chiamate la vostra pizza, ditele che le volete parlare, ma vista l'eccezionalità dell'evento avete deciso di farla al ristorante più bello e gagliardo. Non potrà avere dubbi su cosa volete fare, andatela a prendere a casa e aspettate la fuori la porta, apritele la porta e richiudetela facendo attenzione a non schiaccarle le dita o il piano andrà in fumo. Appena arrivati, portatela al tavolo, ordina per lei le cose più costose e dichiarati regalandole un anello da venti carati: non opporrà resistenza.<br />
Ora vi potrete fare la vostra pizza.<br />
Costo finale: la vostra anima<br />
{{allinea|center|E mi raccomando, mettete un preservativo: mica vorrete avere un figlio metà umano metà pizza!<br />
Bartolomeo Scappi, a Napoli a magnà.}}}}
Giovan Battista del Tufo, famoso per essere appunto fatto di tufo, tentò di far vedere come fosse la cucina napoletana, purtroppo fu arrestato per violazione di domicilio e dopo aver tentato di fotografare una cucina di una vecchia pensionata a Napoli. Tuttavia elaborerà il modo più economico per farsi una pizza ribattendo Scappi:
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|carattere= Comic Sans MS
|testo=A Gesù Cristo è piaciuto, quindi se non lo accattate vi mandiamo all'[[Inquisizione]]<br />
{{Allinea|center|Come farsi una pizza senza spendere troppi soldi}}<br />
Siete dei poveri pezzenti? Puzzate di povertà? Spero che muoriate presto, ma oggi vi spiegherò come farsi una pizza senza spendere troppi soldi<br />
Soluzioni:
# Prendete l'auto, trovate una strada non troppo popolata e potrete farvi la vostra pizza dai facili pomodori
# Comprate il Ruphlin, mettetelo nel drink della vostra ragazza e fatevela, il giorno dopo non ricorderà nulla
{{allinea|center|E mi raccomando, non dite chi ha scritto questo libro!<br />
Giovan Battista del Tufo.}}}}
{{Napoli}}
{{Napoli}}
{{Mondocucina}}
{{Mondocucina}}

Versione delle 17:25, 4 giu 2013

Il bollettino di guerra di Rum e pera

BOLLETTINO DI GUERRA

LA RUBRICA BELLICA DI RUM E PERA

Questo è l'angolo delle mie riflessioni, so pensare e decido quindi di trasmettere in modo indelebile ogni mio pensiero e fidatevi: questa è unica nel suo genere
Qui parlo di Nonciclopedia e di tutti gli utenti senza peli sulla lingua e non mi faccio scrupoli. Quindi buon ragazzo, se vedi scritto il tuo nome è proprio così e se hai da lamentarti vai direttamente qui, sappi che risponderò in un modo od in un altro

Da il Mattino:
rileggendo questo bel post mi sono venute in mente due cose. 1) al posto suo, lo girerei (dietro compenso, s'intende) all'Assessorato al Turismo: è più turisticamente invitante lui che le gare di varchetelle su cui si è fissato il capellaio matto incidentalmente sindaco. la seconda: capisco che lei sarà sposatissimo perciò non poteva dirla, ma in questo suo affascinante quadretto manca una cosa: il conturbante (per qualsiasi ometto dai 15 in su) sciamare, nei luoghi suddetti di frotte di studentesse in fiore. ricordo una volta che detti un appuntamento a un amico in cima alla salita di mezzocannone, alla mezza di un giorno fine aprile (e non mi dica che non capisce il riferimento climatico-stagionale....): benchè fosse sposatissimo, innamoratissimo, fedelissimo, dopo due decenni di tran tran casa ufficio casa, gli bastarono venti minuti di quel traffico ininterrotto di belle figliole (tra cui veri e propri miracoli della natura) per sbottare in un "maro' ma 'cca è nu paradiso!", detto con l'aria intontita-estatica di chi aveva raggiunto il nirvana.... ps. ribadisco che o' boss nun me piace. e che darei per vederla fra un mese con bandana in testa urlare a squarciagola in piazza plebiscito "booooorn in theee iuuusseeeeiii"...ahahahaha
20/3/13 di Atem 61

Ex cane antidroga tossicodipendente

« L'ho trovata! L'ho trovata! Son felice di aiutare altre persone! »
(Prima.)
« DOVE CAZZO È!!! DOVE CAZZO È!!! »
(Dopo.)

Madagascar

M A D A G A S C A R
Nome ufficiale: Madagascar
Nome al contrario: Racsagadam
Capitale: Non hanno una lira
Città importanti: Non ce ne sono altre
In guerra con: Gli avversari del Madagascar
Posizione: Sul pianeta Terra
Lingua: Tra il rosa e il rosso
Abitanti: Qualcuno ce n'è, basta trovarli
Sport Nazionale: Sopravvivere
Densità: Simile a quella delle bistecche
« Sai che ti dico? Ci vorrei andare »
(Qualcuno riferendosi alle isole Samoa.)

Il Madagascar è un'isola a forma di isola dalla forma ellittica discoidale curva calcolabile al cubo da discoteca a forma di uccello; questa cosa è molto dibattuta da alcuni scienziati che affermano al contrario che assomigli ad un cacatua, altri invece dicono che assomigli ad un ornitorinco che prende il sole sulla spiaggia. Altre dicerie vogliono che sia bagnata dal mare, cosa impossibile altrimenti ci dovrebbero essere migliaia di piaghe e comunque li fa un caldo allucinante quindi anche se si fa una nuotata piuttosto lunga si dovrebbe asciugare subito. Non sono molti i turisti in Madagascar, per i pochi che ci vanno sono state vagliate delle ipotesi:

  • Ci sono finiti per sbaglio
  • Il pilota era ubriaco
  • Dovevano trovare un cesso pubblico
  • Motivi di famiglia

L'isola non è molto abitata, non solo perché non esiste e l'evoluzione si è fermata ai plesiosauri, ma è talmente povera che persino l'ossigeno è emigrato all'estero in cerca di fortuna, una probabile fidanzata con le tette grosse.

Storia

I primi ad avvistare il Madagascar si suicidarono, quindi non sappiamo chi fossero. I secondi invece non venivano serviti e si preferiva arrivare al dessert. Il terzo a vedere il Madagascar fu Maometto, totalmente fatto di datura, si schiantò col suo yatch, le venti prostitute vergini e i suoi uomini. Come prima cosa si fece una pisciata scrivendo il suo nome sulla sabbia, la baciò e su quell'isola abbandonò i derelitti delle sua nave: pazzi, cuochi pazzi, marinai pazzi, pazzi pazzi, hipster pazzi, cani pazzi, uomini col pizzetto, gente con i capelli rossi e la sua suocera, che aveva inverno tentato di uccidere scambiando l'insulina con il cioccolato. I poveracci abbandonati iniziarono a costruire delle case, come avrebbe fatto chiunque sano di mente. Sott'acqua. Poi fu la volta di Marco Polo, dopo aver ascoltato delle leggende locali che volevano che ci fosse la figa a volontà, cattiveria detta da alcuni suoi amici che un anno prima gli avevano fatto mettere la testa in bocca ad un leone dicendogli che avesse un dente d'oro. Marco Polo, con la sua ingrifatissimi ciurma, parti con la nave San Carlo protettore delle patatine e in pochi giorni arrivò in Madagascar, schiantandosi rovinosamente sugli scogli. Appena visto quel luogo, talmente brutto che le agenzie viaggi per commisurarne la bellezza usavano i cessi anziché le stelle, si fece catturare dai pirati pur di fuggire, mentre i suoi sottoposti si sottoposero a un harakiri di gruppo. Nei secoli succedenti la Francia si assicurò il possesso del caso geografico, dopo aver vinto una partita a uno con gli indigeni, ma nel 1960, nonostante i francesi avessero tentato di affibbiarla più volte spacciandola per l'Australia, a causa della mancanza di compratori, abbandonarono l'isola. Fino a oggi non è successo nulla dal momento che gli umani non esistono: tranne i venditori ambulanti, ecco, una leggenda vuole che si materializzino li: stesso motivo per cui c'è l'intenzione da parte degli usa di disintegrare il caso geografico.

Tradizioni

Clima

Turismo

Ambiente

Cucina Napoletana

Template:Cucina

OCCHIU VIVU E MANU O CUTIEDDU!!!
L'essenza vitale di questo utente è altamente terrona. Quindi, se sei un leghista o un fan dell'allegro folletto verde (o del food blogger che ne fa le veci) blinda pure la porta di casa tua: i nostri amici stanno già arrivando...
« MWAHAHAHAH!!! »
(Sfogliatella mentre si arriccia i suo baffi ricci.)
« O'purp se coce ind'all'acqua soja »
(Antico detto napoletano, magari riuscissimo a tradurvelo.)

La cucina napoletana (Neapolitan cook in inglese, Neapolitan cook in irlandese e Neapolitan cook in cinese perché copiano sempre) è una serie di tecniche particolarmente diaboliche tutte intente a uccidere o ferire mortalmente qualcuno.
Spesso la cucina napoletana è incredibilmente napoletana, ma gli abitanti degli altri pianeti vicini come Salerno e Avellino tentano di farsi valere copiando quella partenopea. Considerata arma di distruzione di massa e proibita dagli accordi di Ginevra, questo particolare tipo di c-ccu-l-linar-ria sta letteralmente invadendo il pianeta, grazie ai vari nativi che si trasferiscono all'estero (Milano, Pavia, Bergamo) e tentano di uccidere i loro barbari concittadini. Nell'elenco dei cibi più pericolosi del pianeta si posiziona al terzo posto:

Posizione Nazione di provenienza E se lo mangio?
1
Cina
Ti ammazza due volte: prima ti uccide, poi ti riporta in vita per farlo ancor più dolorosamente.
2
Russia
Non tu mangi cibo russo, è cibo russo mangiare te!
3
Napoli
Non è che ti mandano all'ospedale, è il cibo che ti prende l'auto e ti porta.

Storia

Tutto iniziò qunado alcune famiglie di Osci, Sanniti e immigrati clandestini, decisero di invitare tutti i loro parenti che tempi prima erano emigrati in Grecia in ricerca di fortuna. Questi, dopo aver apprezzato la possibilità di non fare nulla e di essere disoccupati non prendendolo in culo, decisero di restare nei luoghi natii e introdussero tutte le tradizioni culinarie greche. Alcuni romani, strafatti di extasy, iniziano a distruggere e uccidere tutto quel che vedevano e da bravi romani costruirono strade, acquedotti e il Colosseo. Le due colture, pian piano si fondettero, dando il vero inizio della culinaria napoletana, esempio la celebre salsa garum, un guazzabuglio pseudo commestibile talmente vomitevole che per comprarlo al supermercato bisognava avere la ricetta del medico. Alcuni ricercatori, dopo aver osservato i vari quadri esistenti a Pompei, ipotizzarono che quei plebei mangiavano frutta, verdura, pesce e carne. Sempre quegli scienziati ipotizzano che i pompeiani fossero delle scimmie molto evolute altresì note come Homo sapiens sapiens e che respiravano ossigeno. La cucina partenopea del tempo fu plasmata in toto da Apicio, gastronomo talmente grasso che le analisi del sangue gliele facevano con una pompa, e con lui prende piede (nel senso cucinava coi piedi) quel particolare stile di condire tutto con l'uva passa, dalla pizza alle scarole al maiale alla brace. La fama del cibo napoletano ebbe un triste epilogo, con la tragica storia di Lucullo, che si ritirò ad ingozzarsi a Napoli fino ad ingrassare abbastanza da modificare le maree a suo piacimento, scatenando le proteste dei dietologi.

Medioevo

Il Medioevo fu un periodo di pace a Napoli, nessuno faceva nulla, nessuno aveva voglia di far nulla, nessuna si interessava di nulla, in poche parole il mondo si era napoletanizzato. A confermare questa cosa, memorabili i dialoghi tra Federico II e il suo maggiordomo:

- Maggiordomo: “Signore, oggi deve andare a caccia di falconi e deve mettere apposto i conti della nazione.”
-
Federico II: “All'anema e chella bucchin' e'mammeta, non voglio fatica' oggi!”

L'imperatore, che morì di colesterolo, insegnò ai regnanti successivi che non bisognava eccedere col mangiare, purtroppo i suoi successori erano francesi e non capirono quello che il fagocitatore aveva detto: sappiamo tutti come è andata a finire. Infatti, dagli Angiò a Diavolò, tutti fecero la stessa fine, i fenomeni da barraccone immortalati dalle telecamere di programmi dietetici per far fare due risate ai telespettatori.

il cinquecento

Mentre a Firenze Da Vinci dipingeva la Gioconda, Raffaello era Roma a fare la cappella sistina e a fare foto coi turisti, Mchelangelo stava finendo il suo David e Thomas Alva Edison ultimava il dildo, a Napoli tutti erano a casa a digerire l'abbuffata del secolo scorso. Intanto la culinaria partenopea era diventata famosa in tutto il mondo, tutti i programmi di cucina erano occupati a spiegare come si facesse il casatiello e persino gli antichi leghisti iniziarono a mettere dentro la polenta sugo e mozzarella di bufala campana. Cristoforo di Messisbugo, probabilmente nato a Cristoforo, buontempone napoletano scrisse il primo libro sulla cucina napoletana:

Io vi dico già ora non saccio niente dei prodotti legalmente illegali che uso
Come fare i maccheroni

Allora se vostra nonna è morta e non può più cucinare, e sapete di non poterla riportare in vita, io ora vi spiego come si fanno i maccheroni: Prima prendete un po' di soldi, statevi accuorti che ne siano abbastanza, aspettate la mezzanotte e scendete da casa. Prendete il motorino, dirigetevi in un vicolo stretto e buio; lo vedere quel tipo lì dalla faccia da bravo guaglione? Ecco dategli i soldi e lui vi darà 50 gr di cocaina e una pistola.
Tornare a casa, date la polverina al vostro maccherone, aspettate che abbia finito di sniffare e avrete fatto i vostri maccheroni.
Se volete mangiarli, sparate al vostro fattone fino a che non vedrete il suo corpo esangue e buttatelo in pentola, cuocetelo e quando vedrete che è ben cotto mettici sopra dell'olio e una foglia.
Questo procedimento vale con ogni razza di pasta, dalla pugliese orecchietta al tipo spaghetto terrone: tanto sono tutti tossici.

E mi raccomando, corrompete qualche poliziotto, non si sa mai
Cristoforo mammà m'dato nu cognom do'cazz di Messisbugo.


Qualche anno dopo Bartolomeo Scappi (dove?) cuoco del Papa (nel senso che talvolta cucinava i padri della chiesa), lo stesso che qualche anno dopo cucinerà Giodano Bruno con patate e origano, ebbe la buona idea di spiegare come fare la pizza nonostante l'avesse confusa con il pizzo chiesto fa una femmina, nel libro: Come preparare la vostra pizza, feat: Gesù Cristo

A Gesù Cristo è piaciuto, quindi se non lo accattate vi mandiamo all'Inquisizione
Come farsi una pizza

Le pizzerie sono chiuse? Probabilmente la prima verrà inventata all'incirca nell'Ottocento? Nessun problema, tranne che se cucinare male la pizza diventarà un essere molto malvagio e diabolico
Assicuratevi di avere un po' di soldi, trovate il ristorante più famoso e quindi più costoso della città. Ora prenotate 'senza farvi scoprire da nessuno o il vostro piano andrà a pezzi. Chiamate la vostra pizza, ditele che le volete parlare, ma vista l'eccezionalità dell'evento avete deciso di farla al ristorante più bello e gagliardo. Non potrà avere dubbi su cosa volete fare, andatela a prendere a casa e aspettate la fuori la porta, apritele la porta e richiudetela facendo attenzione a non schiaccarle le dita o il piano andrà in fumo. Appena arrivati, portatela al tavolo, ordina per lei le cose più costose e dichiarati regalandole un anello da venti carati: non opporrà resistenza.
Ora vi potrete fare la vostra pizza.
Costo finale: la vostra anima

E mi raccomando, mettete un preservativo: mica vorrete avere un figlio metà umano metà pizza!
Bartolomeo Scappi, a Napoli a magnà.


Giovan Battista del Tufo, famoso per essere appunto fatto di tufo, tentò di far vedere come fosse la cucina napoletana, purtroppo fu arrestato per violazione di domicilio e dopo aver tentato di fotografare una cucina di una vecchia pensionata a Napoli. Tuttavia elaborerà il modo più economico per farsi una pizza ribattendo Scappi:

A Gesù Cristo è piaciuto, quindi se non lo accattate vi mandiamo all'Inquisizione
Come farsi una pizza senza spendere troppi soldi

Siete dei poveri pezzenti? Puzzate di povertà? Spero che muoriate presto, ma oggi vi spiegherò come farsi una pizza senza spendere troppi soldi
Soluzioni:

  1. Prendete l'auto, trovate una strada non troppo popolata e potrete farvi la vostra pizza dai facili pomodori
  2. Comprate il Ruphlin, mettetelo nel drink della vostra ragazza e fatevela, il giorno dopo non ricorderà nulla
E mi raccomando, non dite chi ha scritto questo libro!
Giovan Battista del Tufo.


A città do'sol, do'mar e de'i muturin
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