Pesto

« Un vero pasto si fa col pesto! »

« Don’t eat the yellow snow! »

(Frank Zappa. Non c’entra un cazzo, ma è sempre bene ricordarselo)

« Vattene o ti sugo! No, cioè... »

(Un ex amico su perché insidiare le ragazze degli altri?)

Il pesto è, specialmente per i liguri, una perfetta metafora del nucleare nel mondo. Nessuno dovrebbe averlo, tranne te.

Storia

Se l’Italia è famosa nel mondo per la pizza e la mafia, la Liguria lo è per il pesto. Il pesto, specialità olimpica tra le più antiche, è una lotta originaria del Mozambico. È simile alla Lotta Greco Romana, ma è fatta da uomini prodi, per questo spesso è chiamata “Lotta Romana Prodi”. Come ben descritto da Manzoni ne “I promessi sposi”, il pesto è stato inventato nel 1600 e subito piacque a tutti. La voglia di provarlo fu tale e tanta, che si sviluppò un’epidemia. La gente andava in appositi ristoranti chiamati lazzaretti, per degustarlo e tanti ne fecero una vera e propria malattia. Nel corso degli ultimi secoli tutto il mondo civilizzato ha avuto modo di assaporare questa prelibatezza e si hanno notizie di ricette personalizzate per ogni nazione.

Tipica donna cilena che ha acquistato il basilico per fare il pesto.

Un’altra teoria sulla sua invenzione risale a giovedì. Pare infatti che lo scorso giovedì la mamma, chiamando Gigi ed esortandolo ad andare a tavola, gli avesse preparato gnocchi al pesto, da cui la famosa frase: “giovedì gnocca!”. In realtà quella gnocca aveva un occhio pesto, dovuto a un litigio con il marito, ma siamo al limite dell’infamia.

Cosa è esattamente il pesto?

Il componente principale del pesto è il basilico. Pianta carnivora vermiforme, nota per aver girato una scena in un film di Harry Potter.

Gli altri componenti della band sono: i pinoli alle tastiere, l’aglio alla voce, il formaggio grana alla chitarra e il formaggio pecorino alla batteria. Questi componenti vengono amalgamati in un mortaio con uno strumento in legno che si chiama pestello. Il risultato deve essere un prodotto fluido, ma non liquido, denso, ma non duro, verde, ma non giallo.

La ricetta è segreta, ma la professoressa di matematica ha perso un foglietto sul quale c’era scritto “FORMULA DI PESTOFERESI” e, sotto, la seguente formula che riteniamo la ricetta originale: $\cot \alpha \pm \cot \beta ={\frac {\sin(\beta \pm \alpha )}{\sin \alpha \sin \beta }}$ dove : $p^{2}-e^{2}=s-t-o^{3}$

Negli ultimi anni è trapelata la voce secondo la quale la vera origine del pesto sarebbe il pianeta Tatooine. Pare che prima della forte siccità il pianeta fosse completamente ricoperto di basilico e che il pesto fosse la primaria fonte di cibo del pianeta. Sempre secondo questa voce, un esule dal nome altisonante di Superman sarebbe arrivato sulla Terra con le ultime pianticelle sane e le avrebbe piantate vicino al luogo di sbarco cioè a Prà, quartiere di Genova dalle puzze onomatopeiche.