Porchetta
La porchetta è un piatto tipico dell'Italia centrale. Consiste in un maiale intero, svuotato, disossato e condito all'interno con sale, pepe, erbe aromatiche, e arrostito in forno. Occorre quindi prestare attenzione e specificare bene al momento dell'ordinazione:
Questa è la formula corretta, sconsigliata invece:
In tal caso, dovrete avere molta fame.
Per ovviare a questo problema, in altre regioni, qualche scellerato si è adoperato per "porchettare" di tutto, dal coniglio alla carpa ma, per quanto leggermente scomodo da cucinare, il porco resta preferibile.
Oltre ad essere un ottimo secondo piatto, può essere consumata anche fuori pasto in panini imbottiti, a patto di berci sopra almeno mezzo litro di vino, altrimenti tende a fare "mappazza" ed ingorgare lo scarico dello stomaco. Questo genere di merenda rende quindi obbligatorio controllare il colesterolo ogni venti minuti e vigilare sulla funzionalità epatica.
Il suo consumo è favorito dai venditori ambulanti che si recano dov'è previsto un notevole afflusso di persone, come ad esempio: feste paesane, manifestazioni di persone che non condividono le scelte di gestione della spesa pubblica, mercati, cortei della CGIL, fiere, proteste dei NO TAV, raduni e concerti. In questo ultimo caso, vedere al concerto degli Iron Maiden uno tutto borchie, pelle e Piercing, che mangia il panino con la porchetta... fa strano!
(...Ed era pure di Liverpool).
Origini
L'epoca e il luogo iniziale in cui sia comparsa la porchetta è a tutt'oggi incerto. I cinesi hanno il maiale tra i segni del loro zodiaco, quindi lo considerano da tempo immemore. Possibile che a loro non sia venuto in mente di "porchettare" il porco? Eppure sono tanti.
La setta degli Adoratori Del Cielo Celeste e Sereno Se Non Piove dicono che nello Yucatán, nella città maya di Tulum, esistono le prove che la porchetta è di provenienza aliena. Possiamo concederglielo, a patto che ritirino la stronzata sul 21 dicembre 2012 (che ci rende inquieti, seppur in misura minimale).
Comunque, vista la particolare proliferazione nel centro Italia, siamo portati a credere che l'abbiano inventata i romani, la prova viene da uno scritto di Plutarco, che descrive un pasto "improvvisato e frugale" a casa di Lucio Licinio Lucullo.
Principali rivendicazioni della paternità:
Comune | Regione | Motivazioni a favore | Motivazioni a sfavore |
---|---|---|---|
Norcia | Umbria | Il maiale lo lavora il norcino, quindi Norcia ovvio. | A casa mia la porchetta la lavora "er porchettaro"!! |
Ariccia | Lazio | Non lo senti come suona bene "Porchetta D'Ariccia"? | Che c'entra? Suona bene anche Elena di Troia!! |
Campli | Abruzzo | Abbiamo trovato dei resti nella necropoli picena. | Vabbè! Tziu meu hat agatadu su porcheddu sou in su nuraghe! |
La ricetta e la preparazione differisce da regione a regione, quello che invece accomuna tutti è la presenza del "porchettaro ambulante". Questo mestiere rende bene e soprattutto a nero. In occasione di particolari eventi, l'incasso è così elevato che spesso il furgone nasconde un caveau blindato. Nel caso dell'ambulante che staziona da anni nei pressi del Vaticano, la banca dello IOR ha provveduto ad installare (in occasione della morte di Giovanni Paolo II) un sistema pneumatico simile a quello della COOP, che spedisce direttamente i proventi della vendita nel conto del titolare (l'Opus Dei), ovviamente esentasse.
Come si fa
Esistono due tipi fondamentali di condimento e quindi di gusto. Nel Lazio e in Toscana si aromatizza con il rosmarino,
in Umbria, nelle Marche e in Romagna invece si aromatizza col finocchio selvatico.
Le fasi della preparazione sono illustrate nella figura a lato. Appena condita, utilizzando il bastone che fuoriesce dalla bocca e dall’altra estremità (utile anche per il trasporto) si mette al forno. La cottura dura quanto le fasi lunari, per regolarsi l'artigiano la inforna all'inizio del primo quarto e poi, la toglie al primo ululato del licantropo che tiene segregato in cantina. Quelli sprovvisti di lupo mannaro si regolano con le mestruazioni della figlia o con la scadenza della rata del mutuo.
La tradizione vuole inoltre che la porchetta sia arrostita nel forno a legna, oppure allo spiedo. Tentare di farlo con un accendino è inutile, ci metti un sacco di tempo. Si potrebbe provare col forno a microonde ma, a parte trovarne uno abbastanza grande, il maiale potrebbe implodere.
Come si mangia
Fondamentalmente con la bocca. Qualcuno ha tentato di sniffarla, ma la gran quantità di pepe contenuta nel condimento fa starnutire. La porchetta dev'essere consumata il giorno stesso dell’acquisto e la freschezza si riconosce dalla croccantezza della crosta. Secondo voci non confermate, sembra che esistano individui che non gradiscono la crosta, alcuni addirittura si alterano col venditore e se la fanno levare. Nel caso doveste incontrare un soggetto simile telefonate immediatamente al 055-2743000, alla centralinista chiedete di farvi passare il Dipartimento di Biologia Evoluzionistica, annunciando che avete trovato l'anello di congiunzione tra l'uomo e l'ameba.
Per mantenerne la fragranza bisogna evitare di riporla in frigorifero, potete metterne la maggior parte nel cassetto delle mutande, un paio di fette sotto le ascelle e altre due come soletta nelle scarpe.
Certa gente l'accompagna con del pane arabo, evidentemente non conoscono il filone casareccio di Genzano (RM), che sta al pane come la Ferrari sta alle automobili.
Sagre
La porchetta è protagonista in diverse feste e sagre, che si svolgono in località anche molto distanti tra loro:
- a Sant'Antonio Abate (NA) la sagra è giunta alla sua 32ª edizione, ed è abbinata alla famosa Fiera Campionaria delle Schiave Nigeriane;
- a Campli (TE) è giunta alla 40ª edizione, è stata riconosciuta "miglior porchetta italiana" in un concorso gastronomico tenutosi a Venezia nel 2009, ma è risaputo che i "lagunari" hanno il senso del gusto "distorto" da fegato e cipolla;
- a Poggio Bustone (RI) si celebra, nella prima domenica di ottobre, una festività religiosa della Madonna, cosa c'entri quest'ultima con la porchetta non l'hanno mai spiegato, sarà un simbolismo tipicamente poiano o una bestemmia sottintesa?;
- a Monte San Savino si è celebrata quest'anno la seconda sagra della porchetta, l'evento vanta una tradizione millenaria e si svolge: ogni seconda domenica di settembre (se il sindaco è donna, ha sei figli maschi ed è mestruata in quel momento), oppure ogni terza domenica di ottobre (se il sindaco è maschio, è sposato in seconde nozze con una finlandese e ha la macchina verde scuro), oppure salta;
- a San Terenziano, che è una frazione del comune di Gualdo Cattaneo (PG), la sagra si accompagna al Gran Salone delle Esposizioni degli Strumenti di Tortura, evento che richiama i sadici di tutto il mondo;
- a FrauBlücher, cittadina dell'Alta Slesia, la sagra della porchetta è alla 58ª edizione ma gli abitanti non se ne sono mai accorti.
La più imponente si tiene però ad Ariccia (RM) ad inizio settembre. Durante la sobria festicciola nel borgo:
- ci sono danzatrici nude in ogni vicolo,
- le fontane buttano vino,
- le donne fanno vedere le tette dalle finestre ai passanti,
- se suoni un campanello a caso e indovini il nome di una residente in quella casa, lei è tenuta a farti un pompino,
- a fine serata vengono estratti i biglietti vincenti della lotteria "Porta un maiale a casa tua", il primo premio è un maiale di circa 130 kg, oppure il sindaco.
- a mezzanotte si pratica l'orgia propiziatoria nella piazza principale, viene allestito un letto di 120 mq e tutti possono partecipare liberamente.
Curiosità
- Ad una porchetta di Monte San Savino il nuovo Guinness World Records. Il giudice Marco Frigatti ha misurato ben 44,93 metri, dunque rappresenta il nuovo record di porchetta più lunga del mondo, battendo il precedente che era Franco Fiorito.
- Il termine "porchettare" si riferisce ad un particolare metodo di condire e preparare il cibo, quindi non ci si deve rivolgere al partner dicendo: "Vorrei porchettare con te!", il galateo suggerisce di usare "Se famo du porcate?" oppure, per quelli che fanno delle buone maniere un'arma di seduzione, l'evergreen "Vié qquà bella majala, che te scrofolo la patacca!".
- La porchetta di Ariccia ha ricevuto recentemente il marchio IGP (Indecente Grasso Porco), ma non lo meritava perché, malgrado si possa pensare il contrario, la porchetta non è un alimento grasso. Infatti, durante la fase di cottura, i grassi vengono sciolti dal calore e raccolti in speciali vaschette. A questo punto la domanda è lecita: "Se le vaschette sono speciali, cosa se ne fanno del grasso?". Gli artigiani niente, ma vengono a ritirarle alcune ditte che fanno un lavoro strano: idrogenano i grassi. Avete presente quando li leggete nella composizione delle merendine che date ai vostri figli? Ecco! Ora sapete.