Arthur Rimbaud: differenze tra le versioni

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{{Cit|Io che tremavo; udendo a cento leghe gemere i Behemot infoiati e i Maelstrom profondi! Io che correvi scortato da ippocampi neri!|Arthur Rimbaud e il resoconto di una gita a Chioggia.}}
{{Cit|Io che tremavo; udendo a cento leghe gemere i Behemot infoiati e i Maelstrom profondi! Io che correvo scortato da ippocampi neri!|Arthur Rimbaud su gita a [[Chioggia]].}}


[[File:Fonzie1.jpg|thumb|right|230px|[[Arthur Fonzarelli|Arthur]] dopo l'adolescenza. O si parla di un altro Arthur?]]


{{Cit|Credete che possa trovare qualcuno disposto a seguirmi nei miei viaggi?|Arthur Rimbaud stra per scoprire il significato della parola NO.}}
{{Cit|Credete che possa trovare qualcuno disposto a seguirmi nei miei viaggi?|Arthur Rimbaud prima di scoprire il significato della parola NO.}}


'''Arthur Rimbaud''' (Cittàdicarlo, 30 febbraio [[1854]] - Chantecler, 31 novembre [[1891]]) è stato un poeta francese di cui l'umanità si è ormai da tempo liberata.


===Biografia===
== Biografia ==


Rimbaud nacque in un minuscolo paesino rurale del Nord della [[Francia]] in una famiglia molto particolare: il padre era un [[Trappola sui ghiacci in fiamme|militare]] di nota militarezza, che uscì a militare ed abbandonò la famiglia alla non militazione, mentre la madre era una giovane [[Santi di ghiaccio|donna]] molto brutta, molto frigida e molto cattolica, che amava vestire di viola, arancione e giallo, ma solo di giovedì.<br />
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I suoi primi anni di vita furono molto allegri: il piccolo Arthur divideva le sue giornate tra scuola, catechismo, sessioni avanzate di catechismo, sessioni iper-avanzate di [[catechismo]] per Christianerd, incontri pomeridiani di preghiera, incontri serali di preghiera, incontri notturni di [[preghiera]], oratorio e lettura della Bibbia, attendendo con ansia la ''Grande festa annuale del Borgo'', che consisteva nella pubblica esibizione della fanfara locale (due trombe e un pianola CASIO) e nella distribuzione di santini ai bambini.


=== Gli anni dell'adolescenza ===


L'occasione di evadere dalla propria cattolica realtà gli fu offerta dal Liceo.
Arthur Rimbaud (1854-1891) nacque in un minuscolo paesino rurale del Nord della [[Francia]], da un famiglia molto particolare: il padre era un militare a cui non importava nulla della propria famiglia (uscito per acquistare le proverbiali sigarette non tornò mai più) e la madre una giovane donna molto brutta, molto frigida e molto cattolica. Prevedibilmente i suoi primi anni di vita non furono molto allegri: il piccolo Arthur divideva le sue giornate tra scuola, catechismo, sessioni avanzate di catechismo, incontri serali di preghiera e flagellazioni.
L'unico momento di svago era la "grande festa annuale del borgo", che consisteva nella pubblica esibizione della fanfara locale (due trombe e un pianola CASIO) e nella distribuzione di santini ai bambini.


Roberto Liceo vide Rimbaud seduto in un cantuccio, taciturno ed intento a sfogliare la sua collezione di Figurine dei santi 1850/1851, e fu colto da un'improvvisa solidarietà nei confronti di quel povero bimbo: lo prese per mano e lo condusse alla scoperta di un [[pornografia|nuovo mondo]], ricco di [[Sesso oculare|sorprese]] e [[tasto qualunque|meraviglie]].<br />
Grazie a Roberto, la mente del giovane Arthur si aprì ed egli divenne assetato di sapere e curioso di capire tutto ciò che lo circondava, finché un giorno non scoprì un portale, che attraversò con l'aiuto della tribù Matassalai, i quali lo trasformarono in un [[Gandalf|piccolo esserino dai capelli bianchi alto mezzo millimetro]].


Attraversato il portale, Arthur si trova nel mondo dei Minimei e scopre che suo nonno, per cercare il tesoro di Necropolis, si è avventurato nelle terre di un malefico personaggio di nome Maltazard, senza fare più ritorno. Il giovane dà così inizio ad un viaggio accompagnato dalla principessa Selenia e dal fratello Bétamèche.<br />
===Gli anni dell'adolescenza===
Arrivato a Necropolis, Arthur si separa da Selenia che, per paura di non tornare, lascia il suo potere di regina dei Minimei ad Arthur, baciandolo (un [[bacio]] per i minimei è matrimonio). Arthur trova il tesoro e lo porta alla nonna per saldare i debiti, poi il nonno ritorna a casa e Arthur continuerà a vivere con la nonna e con il nonno per tutto il resto della sua vita, aspettando con ansia dieci lune per rincontrare la sua amata Selenia diventando ancora una volta un Minimeo.


O forse era un altro Arthur.
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=== Gli ultimi anni ===


Giunto in [[Canadafrica|Africa]] con la speranza di trovare un posto esotico e risorse naturali da sfruttare con facilità, ingannando gli ignoranti indigeni, dovette ricredersi dopo poche ore: contrasse un temibile virus intestinale immediatamente dopo lo sbarco e passò i primi due giorni di vita africana a vomitare nel cesso dell'Autogrill di Tripoli.<br />
L'occasione di evadere dalla propria squallida realtà gli fu offerta dal liceo: la scuola frequentata dal giovane non era quel che si dice il massimo in fatto di didattica (le uniche materie insegnate erano il latino e la filosofia: le altre discipline erano ritenute poco adatte e poco utili) ed era frequentata preponderantemente da sfigati con le Clark's, ma era pur sempre un'alternativa.
Uscito dalla toilette, barcollante e in preda a crisi mistica, urlò, alzando la bottiglietta di Gatorade da ½ litro verso il cielo, la frase che segnò la vita di molti scoiattoli ed ippocampi:
Inoltre, causa la precarietà e la rata ancora da pagare della Scuola Holden, un giovane professore di Parigi, molto cool e ben inserito nel movimento underground del [[Decadentismo]], aveva accettato la cattedra di latino proprio nella classe del giovane Arthur.
Costui lo indirizzò verso la poesia e gli passò le sue riviste free press di letteratura. Fu proprio attraverso una di queste (e precisamente tramite la rubrica "Appunti di un vecchio scimmione") che iniziò una corrispondere con [[Paul Verlaine]].


{{quote|La poesia è merda, io vincerò il caldo e l'ebola e diventerò un ricchissimo petroliere!|}}


Due anni dopo era [[Morte|morto]].
==La relazione con [[Paul Verlaine]]: i migliori anni della nostra vita==


== Poetica e tematiche ==


[[File:Happy Tree Friends.JPG|thumb|right|290px|Illustrazione di una delle sue poesie.]]


Nell'arco della sua carriera letteraria, Arthur Rimbaud non si fossilizzò mai su un solo argomento, ma toccò svariate tematiche, tutte di [[Settima arte mosconiana|fondamentale importanza]] nella società dell'epoca, come ad esempio il ghigno di un pagliaccio putrefatto abbandonato in mezzo all'oceano annegato e poi risorto, l'autoerotismo di una bambina alla vigilia della sua Prima Comunione e il suono prodotto da un criceto spiaccicato sull'autostrada dopo il passaggio di un tir.<br />
I due poeti iniziarono una fitta corrispondenza, si scrissero centinaia di lettere confidandosi i propri dolori:
Rilevante l'originalità dimostrata nella sintassi: l'assenza di punteggiatura e di versetti separati, le maiuscole casuali e i ''colori al posto delle lettere'' rendono l'[[emozione]] della poesia più facilmente assimilabile, e quindi non adatta a pazienti affetti da obesità o di età superiore ai 45 anni e alle donne sotto regime ipocalorico.


Un esempio eclatante del suo immenso talento è dato dal fatto che chiunque conosca almeno un centinaio di parole possa scrivere tali poesie. Non serve una grande abilità né intelligenza. Ne è l'esempio che proprio ora scriverò qualcosa del genere, senza averci mai pensarci prima:
{{quote|Nell'oscuritá della mia mente c'è aria di malinconia:
canzone stridula di sirene della domenica.
Preferivo il sabato, giallo come le penne di un pulcino assetato
Domani è già tempo di tornare alla terra natia
Come se avessi vissuto solo un istante sul divano di casa.


Voglio dormire, ma il rumore di lame mi uccide.
{{Cit|Mia madre è coooosì caaativa! Il giorno del mio compleanno ho organizzato una festa con i miei amici e lei è rimasta tutto il tempo in casa!|Arthur}}
Muoio, anche se tanti so che risorgerò dopo tre giorni.
Saluto il fuoco dentro di me e vado in un immenso torpore.|Poesia di Rimbaud improvvisata}}


== Voci correlate ==
{{Cit|Oh pooovero caro! Come ti capisco! Mia mogli fa lo stesso quando organizzo una lettura poetica in casa nostra!|Testo sotto}}


*[[Paul Verlaine]]
*[[Poesia metasemantica|Poesia]]
*[[Letteratura]]
*[[Donna|Emozioni]]


{{Scrittori}}
Il tempo passava e la loro amicizia diventava sempre più profonda e "speciale"!
Il punto di non ritorno fu la foto che il giovane Arthur inviò al maturo Paul: questi se ne innamoro perdutamente, al punto che gli propose una romantica fuga d'amore e di poesia:


[[Categoria:Poeti]]


[[fr:Arthur Rimbaud]]
{{Cit|Sei bellissimo! Tua madre è una stronza e mia moglie una puttana! Scappiamo insieme a Londra: lì saremo liberi, punk, belli e ribelli! W la poesia. W il rock!|Testo sotto}}

Arthur accettò: un rapporto anale con Verlaine non è il massimo ma è sempre meglio di una vita a due con la propria madre affetta de demenza senile. E poi una volta a Londra poteva sempre scaricarlo.
Dopo due settimane fu chiaro ad entrambi: ''Ooooh noes! Abbiamo fatto una cazzata!''
Si ritrovarono infatti ad essere non due eccentrici poeti maledetti ma soltanto due culattoni francesi disoccupati. Paul lavorava come donna della pulizie da Starbucks mentre Arthur si occupava della casa, si disperava perchè non riusciva a rimanere incinta e pubblicava le proprie poesie su [[Deviantart]].
Inizialmente vivere in miseria non li disturbò molto ma le privazioni minarono in fretta il rapporto, fino all'implosione:


{{Cit|Oh Paullll!!! Voglio una Moleskine blu per scriverci tutte le mie poesiieee! Sai un semplice quaderno avrebbe poco stile e non mi darebbe un'aria abbastanza Indie!|Arthur}}

{{Cit|Mi dispiace. Non ce la possiamo permettere. Abbiamo speso gli ultimi 15 euro per comprare due pacchetti di patatine e un sigaro|Paul}}

{{Cit|Sei un fallito! Avrei dovuto restare con la mamma! E poi con te non riesco mai a GODERE!|Arthur}}

Quest'ultimo insulto fu troppo per il povero Paul: sparò ad Arthur ad una mano e tornò a casa dalla moglie con la coda tra le gambe. Arthur incassò il premio assicurativo dopo l'incidente e se ne andò in Africa.

==Gli ultimi anni==

Versione attuale delle 23:10, 18 dic 2015

« Io che tremavo; udendo a cento leghe gemere i Behemot infoiati e i Maelstrom profondi! Io che correvo scortato da ippocampi neri! »
(Arthur Rimbaud su gita a Chioggia.)
Arthur dopo l'adolescenza. O si parla di un altro Arthur?
« Credete che possa trovare qualcuno disposto a seguirmi nei miei viaggi? »
(Arthur Rimbaud prima di scoprire il significato della parola NO.)

Arthur Rimbaud (Cittàdicarlo, 30 febbraio 1854 - Chantecler, 31 novembre 1891) è stato un poeta francese di cui l'umanità si è ormai da tempo liberata.

Biografia

Rimbaud nacque in un minuscolo paesino rurale del Nord della Francia in una famiglia molto particolare: il padre era un militare di nota militarezza, che uscì a militare ed abbandonò la famiglia alla non militazione, mentre la madre era una giovane donna molto brutta, molto frigida e molto cattolica, che amava vestire di viola, arancione e giallo, ma solo di giovedì.
I suoi primi anni di vita furono molto allegri: il piccolo Arthur divideva le sue giornate tra scuola, catechismo, sessioni avanzate di catechismo, sessioni iper-avanzate di catechismo per Christianerd, incontri pomeridiani di preghiera, incontri serali di preghiera, incontri notturni di preghiera, oratorio e lettura della Bibbia, attendendo con ansia la Grande festa annuale del Borgo, che consisteva nella pubblica esibizione della fanfara locale (due trombe e un pianola CASIO) e nella distribuzione di santini ai bambini.

Gli anni dell'adolescenza

L'occasione di evadere dalla propria cattolica realtà gli fu offerta dal Liceo.

Roberto Liceo vide Rimbaud seduto in un cantuccio, taciturno ed intento a sfogliare la sua collezione di Figurine dei santi 1850/1851, e fu colto da un'improvvisa solidarietà nei confronti di quel povero bimbo: lo prese per mano e lo condusse alla scoperta di un nuovo mondo, ricco di sorprese e meraviglie.
Grazie a Roberto, la mente del giovane Arthur si aprì ed egli divenne assetato di sapere e curioso di capire tutto ciò che lo circondava, finché un giorno non scoprì un portale, che attraversò con l'aiuto della tribù Matassalai, i quali lo trasformarono in un piccolo esserino dai capelli bianchi alto mezzo millimetro.

Attraversato il portale, Arthur si trova nel mondo dei Minimei e scopre che suo nonno, per cercare il tesoro di Necropolis, si è avventurato nelle terre di un malefico personaggio di nome Maltazard, senza fare più ritorno. Il giovane dà così inizio ad un viaggio accompagnato dalla principessa Selenia e dal fratello Bétamèche.
Arrivato a Necropolis, Arthur si separa da Selenia che, per paura di non tornare, lascia il suo potere di regina dei Minimei ad Arthur, baciandolo (un bacio per i minimei è matrimonio). Arthur trova il tesoro e lo porta alla nonna per saldare i debiti, poi il nonno ritorna a casa e Arthur continuerà a vivere con la nonna e con il nonno per tutto il resto della sua vita, aspettando con ansia dieci lune per rincontrare la sua amata Selenia diventando ancora una volta un Minimeo.

O forse era un altro Arthur.

Gli ultimi anni

Giunto in Africa con la speranza di trovare un posto esotico e risorse naturali da sfruttare con facilità, ingannando gli ignoranti indigeni, dovette ricredersi dopo poche ore: contrasse un temibile virus intestinale immediatamente dopo lo sbarco e passò i primi due giorni di vita africana a vomitare nel cesso dell'Autogrill di Tripoli.
Uscito dalla toilette, barcollante e in preda a crisi mistica, urlò, alzando la bottiglietta di Gatorade da ½ litro verso il cielo, la frase che segnò la vita di molti scoiattoli ed ippocampi:

« La poesia è merda, io vincerò il caldo e l'ebola e diventerò un ricchissimo petroliere! »

Due anni dopo era morto.

Poetica e tematiche

Illustrazione di una delle sue poesie.

Nell'arco della sua carriera letteraria, Arthur Rimbaud non si fossilizzò mai su un solo argomento, ma toccò svariate tematiche, tutte di fondamentale importanza nella società dell'epoca, come ad esempio il ghigno di un pagliaccio putrefatto abbandonato in mezzo all'oceano annegato e poi risorto, l'autoerotismo di una bambina alla vigilia della sua Prima Comunione e il suono prodotto da un criceto spiaccicato sull'autostrada dopo il passaggio di un tir.
Rilevante l'originalità dimostrata nella sintassi: l'assenza di punteggiatura e di versetti separati, le maiuscole casuali e i colori al posto delle lettere rendono l'emozione della poesia più facilmente assimilabile, e quindi non adatta a pazienti affetti da obesità o di età superiore ai 45 anni e alle donne sotto regime ipocalorico.

Un esempio eclatante del suo immenso talento è dato dal fatto che chiunque conosca almeno un centinaio di parole possa scrivere tali poesie. Non serve una grande abilità né intelligenza. Ne è l'esempio che proprio ora scriverò qualcosa del genere, senza averci mai pensarci prima:

« Nell'oscuritá della mia mente c'è aria di malinconia:

canzone stridula di sirene della domenica. Preferivo il sabato, giallo come le penne di un pulcino assetato Domani è già tempo di tornare alla terra natia Come se avessi vissuto solo un istante sul divano di casa.

Voglio dormire, ma il rumore di lame mi uccide. Muoio, anche se tanti so che risorgerò dopo tre giorni.

Saluto il fuoco dentro di me e vado in un immenso torpore. »
(Poesia di Rimbaud improvvisata)

Voci correlate