Letteratura

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Totale dei libri di Federico Moccia bruciati oggi:


Citazione greca sulla letteratura, che dimostra la sua importanza presso quel popolo.
« L'ho inventata io! »
(Pippo Baudo Dante Alighieri su letteratura)
« Letteratura: proclamare di fronte a tutti ciò che si bada a nascondere ai propri conoscenti »
(Jean Rostand su masturbazione letteratura)
« Non riesco a saziarmi di libri. C'hai mica du' etti de bu'hatini? »
(Francesco Petrarca su letteratura.)


La letteratura è l'arte di dire tutto e il contrario di tutto. Si distingue dalla politica per il disinteresse personale.

Cenni storici

Cosa NON dovete fare con le pagine di un poema.

Nessuno sa con esattezza quando nacque la letteratura, ma si suppone che essa sia vecchia tanto quanto il genere umano, dato che l'ha inventata lui. E dato che da esso è stata inventata, avrà assorbito chiaramente le sue migliori caratteristiche, tra cui:

  • violenza;
  • bigottismo sfrenato;
  • maniacale inclinazione verso il sesso.

Queste tre caratteristiche sono tipiche ognuna dei tre generi letterari seguenti:

  • Letteratura epica: la sua forma di espressione prediletta è il poema, che come dice il nome fa diventare un po' emo, poiché è un mattone noiosissimo e ultralungo.

Trama tipo: Un figo della madonna guida la sua popolazione in guerra, litiga con il proprio re, decide di farsi i cazzi suoi, combatte da solo contro millemila uomini armati fino ai denti (dalla spada al bazooka), e li sconfigge tutti quanti con una clava, vestito solo di un perizoma. A questo punto egli ha tre opzioni:

  1. Continuare a farsi i cazzi propri;
  2. Fondare una città che porti il suo nome o quello della sua devota moglie;
  3. Partire per mare per non tornare mai più.

A volte il secondo e il terzo punto possono essere combinati, come nel caso dell'Eneide.

Dante invece ha capito che cosa bisogna fare delle pagine di un poema!
  • Letteratura sacra: ancora una volta abbiamo il poema, ma questa volta esso è ancora più micidiale. Infatti non si dovrà sorbire vita, morte e miracoli (comprese le corse in bagno nei momenti più emozionanti) di un eroe del bene tipo Harry Potter, ma una sfilza di lodi, inni, invocazioni, leccate di culo verso un'entità soprannaturale. Essa è di norma ancora più strafiga dell'eroe precedente.
« Sono figo, sono bello, sono un fotomodello! »
(Dio su letteratura sacra.)

L'opus magnum di questo genere è la Divina Commedia di Dante Alighieri, dove l'autore, dichiarando ogni tre secondi di non avere le parole adatte per descrivere Dio, gli dedica qualcosa come 14000 versi, in piena coerenza.

  • Letetratura pornografica: beh, c'è bisogno che spieghi qualcosa a degli esperti come voi?

Classificazione

Un tipico critico letterario.

"Ma come", direte voi, "questo scemo non ha già classificato la letteratura nel punto precedente?". E invece no! L'autorevole fonte di Wikipedia ci fornisce una propria classificazione. Certo, noi potremmo tranquillamente sbattercene le castagne, ma è interessante prenderla in considerazione per soffermarci su certi punti. Cosa non si fa per amor di conoscenza? Ecco la lista dell'enciclopedia lagnosa:

Le forme della letteratura

una tipica penna. La parte superiore non è visibile perché infilata nell'ano dello scrittore.

Dal titolo voi starete subito pensando alle prosperose tette di una ignota signora Letteratura, ma devo deludervi. La letteratura può essere scritta in diversi modi, alcuni che prevedono l'utilizzo della penna, altri del sangue, altri di martello e scalpello (si sospetta che Bruno Vespa scriva i suoi libri con l'ausilio della lingua e che il colore dello scritto sia marrone scuro). Indipendentemente da ciò, e in dipendenza dal tasso alcolico e dalla quantità di sostanze stupefacenti ingerite dal letterato, esso può scrivere nei seguenti modi:

  • Prosa: Non è la rosa di Eta Beta[1], bensì un insieme di parole buttate giù alla cazzo di cane senza nessun criterio. Potrete avere frasi lunghe come il ponte di Brooklin e altre composte da un singolo segno di interpunzione.
« ; »
(Letterato Moderno su profondità di pensiero.)
Foto scattata Fiera del Libro di Torino 2009, manifestazione per promuovere la lettura.

Si può quindi passare dall'estremo di non capire una santa mazza di ciò che state leggendo a quello di capirlo fin troppo bene. Se è così, ho brutte notizie per voi. Ecco comunque un ottimo esempio di prosa:

« No, mi permetta. No, io... scusi, noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribài con cofandina? Come antifurto, per esempio. No, aspetti, mi porga l'indice; ecco lo alzi così... guardi, guardi, guardi. Lo vede il dito? Lo vede che stuzzica? E brematura anche? Ma allora io le potrei dire, anche con il rispetto per l'autorità, che anche soltanto le due cose come vice-sindaco, capisce? »
(Ugo Tognazzi su prosa letteraria)
  • Poesia: il termine viene da un verbo greco che significa "fare[2]. Infatti chi scrive in poesia è sempre un fattone cronico, il che è evidente dai suoi versi, che assomigliano molto a quelli emessi dai babbuini durante la stagione degli accoppiamenti. La densità di significato in poesia è incrementata mediante l'utilizzo sapiente delle cosiddette figure retoriche che, come le domande omonime, non servono a una beneamata mazza. Per approfondimenti, vedi Poesia o chiedi a tua sorella, ma non adesso; adesso serve a me.
  • Teatro: il top dell'assurdo. In questa forma di letteratura, la gente si veste in modo ridicolo e sale su di un palco in attesa di farsi deridere dal pubblico pagante, proprio come qualunque programma televisivo di cattivo gusto. La quantità di trucco usato sui visi degli attori è paragonabile a quella usata per evitare il disfacimento delle facce di Nilla Pizzi o di Berlusconi. Alcuni individui perversi amano travestirsi da piante, animali, pezzi d'arredamento ed escrementi.

Ecco un estratto di uno spettacolo (indecente) teatrale:

« Sgnac, tric trac, gnam gnam, om nom crac staqquà il cosciott' de la mosca lo magno, e 'l rosmarin, salvia bollire blobloblboblboblboblbo aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! L'è cott' mo magn la mosc' de cosciott' oooooh... »
(Dario Fo su teatro)

Letteratura scritta e orale

Tipico esempio di letteratura orale.
«  »
(Pier Paolo Pasolini su letteratura orale.)

I componimenti letterari possono essere sia scritti che orali, ma la letteratura orale viene prima di quella scritta, così come il sesso orale dei preliminari viene prima di quello propriamente detto. La letteratura scritta subentrò perché nessuno si ricordava mai che cazzarola avesse detto il saggio del villaggio il giorno prima, e questo poteva costituire un problema: essendo il saggio il legiferatore, poteva pronunciare frasi come "Domani avrò il diritto di insidiare tua moglie e tua sorella" o "Fra un mese dovrai essere scorticato vivo da una mandria di Gnu", per metterle in atto con il beneplacito della tribù una volta che il malcapitato se ne fosse scordato. Così questi poveri sfigati decisero di iniziare a scrivere ciò che il saggio diceva, iniziando così a fregarlo nel modo più assoluto. Al giorno d'oggi ci si dimentica tuttavia anche della letteratura scritta, con il risultato che buona gente si preoccupa di noi.

Letteratura nel mondo

"Sì Penelope, fra dieci minuti sono a casa"

Ogni nazione nel mondo ha la sua propria letteratura che, curiosamente, prende l'aggettivo dal nome della nazione stessa. In Tanzania, quindi, in modo alquanto stupefacente la letteratura sarà letteratura tanzana. Ognuna di queste letterature ha le sue caratteristiche peculiari, che riassumeremo in un elenco qui seguente e lungo quanto una riga dell'indice di un libro qualunque di Umberto Eco:

  • Letteratura greca: la capostipite. Nata attorno all'anno X dalle parti dello Stretto di Bering, la letteratura greca non è ancora stata decifrata. Tutta colpa degli incomprensibili caratteri usati per scriverla (pensate, ce n'è uno che sembra un culo![3]). Da ciò ne consegue che tutti i letterati moderni hanno finto di tradurla e l'hanno invece reinventata tutta di sana pianta.

I principali componimenti di questa letteratura sono i tre grandi componimenti epici Iliade, Odissea e Le mirabolanti avventure del paguro Pancrazio, opera che è andata purtroppo perduta nel corso dei secoli. I primi due sono attribuiti a un poeta cieco, mezzo gobbo e malandato che nessuno si cagava, il quale...no, che cosa dite, non è Leopardi, è Omero!

« Troiate! »
uno dei senatori nel periodo di Caligola.
  • Letteratura latina: la figlia figa della letteratura greca. Dalla madre eredita l'estenuante lunghezza e la tendenza all'incomprensibilità da parte di chiunque, ma con una sostanziale variante. Infatti, se nella letteratura greca erano direttamente usati simboli incomprensibili, la letteratura latina fa uso delle nostre lettere dell'alfabeto, poste in modo tale da formare parole simili alle nostre ma seza un reale significato, degne quindi della migliore supercazzola.

Di importanza particolare per la letteratura latina è la storiografia, e cioè la narrazione secondo per secondo di ogni fatto avvenuto nel periodo compreso tra la nascita della lingua latina e l'altroieri. Fatti storici di importanza rilevante sono:

1) La fondazione di Roma da parte di Romolo e Remolo;

2) L'assassinio di Caio Giulio Cesare da parte dei terroristi comunisti;

3) Gli infruttuosi tentativi di Nerone di accendere la stufa in estate;

4) La storia d'amore segreta tra Caligola e un proprio senatore.

Il più importante poema della letteratura latina è l'Eneide, scritta da Virginio, per la trama della quale rimandaiamo alla sezione iniziale. L'unica cosa da far osservare è che il figlio di Enea ha più nomi di qualunque persona al mondo, compreso il nome completo di Totò.

  • Letteratura italiana, figlia legittima della letteratura latina, prende caratteristiche e della madre e della nonna. Dalla prima, ancora una volta, l'impossibilità a capirsi, dalla seconda l'alfabeto. Cosa incredibile, pur usando parole a noi note risulta comunque un gran casino impossibile da decifrare. Da buon prodotto dell'ingegno italiano, è suddivisa in millemila categorie, tutte con un nome diverso ma tutte pressappoco uguali: questo diverrà chiaro nel novecento, quando i seguaci di Ungaretti e Montale faranno a cazzotti tra di loro pur dicendo le medesime cose.

I tre più grandi esponentidella letteratura italiana sono Dante Alighieri, Ciccio Petrarca e Nane Boccaccio. Il primo ha scritto un polpettone eretico-religioso rivolto a Dio, il secondo per la stessa cosa e il terzo per aver scritto in buona sostanza un libro pornografico. I sacerdoti odierni continuano a propagandare questa vicinanza tra religione e sesso tramite la violenza sui minori divulgazione della Sacra Scrittura.

  • Letteratura tedesca: composta esclusivamente da manuali sull'utilizzo delle armi da fuoco;
  • Letteratura russa: l'unica letteratura che non sei tu a scrivere, perché è LEI che scrive TE!

Note

  1. ^ Leggi Topolino e capirai, figliolo
  2. ^ Sul serio, ignorante!
  3. ^ guarda:ω!

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