Anna Frank: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera con l'indulto.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
m (Annullate le modifiche di 151.64.119.175 (discussione), riportata alla versione precedente di Edoissimo)
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Link a pagina di disambiguazione
 
(159 versioni intermedie di 81 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[File:Terrorista1.jpg|right|thumb|220px|Anna Frank, secondo la [[propaganda]] nazista.]]
{{Cit|Dai mamma adesso basta, sono sei mesi che giochiamo a nascondino...!|Anna Frank. Cosa non raccontano, i genitori, a fin di bene...}}
{{citazione|Per ogni storia triste, c'è sempre il lieto fine!|[[Hitler]] sul diario di Anna Frank.}}
{{Cit|Sto scrivendo il mio diario, mamma. Quando sarà finito lo farò leggere solo ai miei figli.|Mai scrivere i fatti propri su [[My Space]]}}

{{wikipedia}}
{{wikipedia}}
'''Anna Frank''', secondo la versione tradizionale, fu una bambina [[Ebreo|ebrea]] vittima delle persecuzioni [[Nazismo|naziste]]. E su questo non c'è molto da ridere, pertanto se cercavate qualche approfondimento in merito leggete la versione di [[Wikipedia]], ammesso e non concesso che sia più seria di quest'articolo.


'''Anna Frank''' fu una bambina [[Ebreo|ebrea]] famosa per aver passato due anni chiusa in casa nonostante non avesse [[Facebook]].<br />
== Biografia tradizionale ==
Conosciuta anche per aver scritto il [[Diario di Anna Frank]] ed essere così divenuta il simbolo della Shoah, nacque a [[Francoforte sul Meno]] e visse una parte della sua vita ad [[Amsterdam]], in [[Olanda]], per nascondersi dai nazisti che la volevano uccidere, in quanto era ritenuta una pericolosa terrorista in grado di sovvertire il potere nel [[Terzo Reich]] e spodestare il [[Fuhrer]].


== Antefatto ==
[[File:Anna_Frank.jpg|right|thumb|L'ennesima vittima delle macchinette per [[fototessera]]. Un minuto di silenzio.]]
Nel [[1933]] [[Hitler]] salì al potere e promulgò le [[leggi razziali]]. Queste consistevano appunto nel razziare le case di chi non rispettava la legge. E la legge diceva che essere ebrei era contro la legge. E Anna Frank, che era nata ebrea e all'epoca aveva 4 anni, aveva chiaramente sfidato la legge.<br />
Nata da padre ebreo e da madre pure, la sua [[religione]] fu presto chiara a [[tutti]], specie quando, da bambina, indicando il [[crocifisso]] nell'aula del suo [[asilo]], iniziò a dire "''Vogliamo Barabba!!!''". Con i suoi genitori e una sorella maggiore si nascose per tempo indeterminato dietro un armadio, forse nella speranza di trovare [[Narnia]], ma tutto ciò che poté trovare, al massimo, fu un bel nugolo di polvere. In realtà anche un po' di carta e una penna, evidentemente, perché in quel posto - dietro l'armadio, con il buio e l'impossibilità di potersi muovere - redasse il suo celebre [[Il diario di Anna Frank|diario]]. Per questo ci sono seri dubbi sull'attendibilità dei contenuti, opportunatamente tradotti dal padre che lo fece pubblicare.
Fu così che la famiglia Frank decise di trasferirsi in Olanda. Nel [[1940]] la Germania invase l'Olanda, forse attirata dalla sua importanza strategica, forse dai suoi negozi a luci rosse.
I [[Paesi Bassi]], tuttavia, si erano dichiarati neutrali al conflitto: gli olandesi pensarono di poter evitare l'invasione mettendo al confine dei cartelli che indicavano Olanda con una freccia che portava in [[Danimarca]]. Purtroppo non funzionò.


== Clandestinità ==
Dopo un periodo di piacevole e intensa vita passata dietro un [[armadio]] Anna, i genitori, la sorella e tutti gli altri residenti dell'armadio stesso (tra cui il suo fidanzatino, i genitori di lui e un dentista, molto probabilmente lì per garantir loro assistenza odontoiatrica) la donna delle pulizie si decise a ripulire anche il buco in cui si erano nascosti e, scambiandoli per ladri, li denunciò alle autorità. Tuttavia la polizia nazista si accorse presto del fatto che il gruppo fosse prettamente ebreo. Dannati kippah.
[[File:Anna_Frank.jpg|right|thumb|220px|L'ennesima vittima delle macchinette per [[fototessera]]. Un [[minuto di silenzio]].]]
=== La fuga dalla Germania ===
Nata da padre ebreo e da madre pure, la sua religione fu presto chiara a tutti quando, da bambina, indicando il [[crocifisso]] nell'aula del suo [[asilo]] iniziò a dire ''"Vogliamo Barabba!!"''.
La famiglia Frank, dichiarata fuorilegge, era ricercata dalla polizia tedesca coadiuvata dal nonno del [[Commissario Rex]]: dovevano rispondere del reato di essere ebrei. Questo perché, dopo l'invasione, furono esportate le leggi razziali anche in Olanda. La famiglia Frank, composta da padre, madre e due figlie, dovette quindi trovare un rifugio valido: si nascosero così al secondo piano di un edificio di [[Amsterdam]]...


=== Il soggiorno ad Amsterdam ===
Mandati nei vari campi di concentramento in Olanda, in seguito deportati ad [[Auschwitz]] dove, in un modo o nell'altro caddero tutti come mosche. Mosche morte. Morte per intossicazione da gas, per avere un'idea. L'unico che si salvò fu proprio il diario della Frank, senza il quale avremmo potuto continuare a ignorare l'esistenza di [[Auschwitz]] e delle sue incredibili e mirabilanti attività di divertimento.
Anna Frank con i suoi genitori e una sorella rimasero nascosti per tempo indeterminato dietro un armadio. Qui, in condizioni che facevano sembrare la prigionia di [[Silvio Pellico]] un soggiorno in un albergo di Porto Cervo, Anna Frank iniziò a scrivere il suo celebre [[Il diario di Anna Frank|diario]].


Anna, i genitori, la sorella e tutti gli altri residenti dell'armadio stesso vennero scoperti dalla [[donna delle pulizie]] che, scambiandoli per ladri, li denunciò alla polizia, alle [[SS]], al [[telefono azzurro]] e pure sul modulo delle tasse. Tuttavia la polizia nazista si accorse presto che fossero tutti ebrei. Dannati kippah. Per quasi due anni riuscirono a sopravvivere praticando il [[cannibalismo]], così al momento in cui la [[gestapo]] giunse al loro nascondiglio degli originari componenti erano rimasti solo [[tutti]].<br />
== Diario ==
Anna Frank e gli altri clandestini vennero deportati ad [[Auschwitz]] e, come se non bastasse, il loro treno era un [[Intercity]] delle [[Ferrovie dello Stato]]. Lì vennero sottoposti alle più indicibili torture: il cuoco cucinava solo piatti tipici tedeschi.


== Ultimi giorni di vita di Anna Frank ==
Il diario scolastico di Anna Frank è tutt'ora il diario più acquistato dagli studenti italiani dopo la ''Smemoranda''. È un diario pieno di giochi da risolvere, quiz e curiosità interessanti sui mille modi che usa un [[ebreo]] per evitare di pagare il conto dal droghiere.
[[File:Adolf e Anna show.jpeg|left|thumb|300px|Uno show che all'epoca spopolava, soprattutto nei campi di concentramento.]]
Quando i clandestini furono trovati dalla polizia, l'unico che poteva fare tana e liberare tutti era il dentista. Il codardo, però, se la diede a gambe pensando di farla franca e condannando gli altri. Venne ritrovato due giorni dopo da una pattuglia di SS e condannato a fare la conta nella partita di [[nascondino]]. Quanto agli altri che furono catturati, le loro vie si separarono. Alcuni morirono nelle camere a gas, altri invece nel campo di concentramento di Gardaland e qualcun altro ancora si salvò grazie all'arrivo delle forze alleate. Anna e sua sorella Margot morirono di [[tifo]] durante una partita di calcio Ebrei contro Nazisti organizzata nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.


== Il Diario ==
Pubblicato negli anni 40 dal padre di Anna Frank, Franko Frank, il diario è diventato per gli studenti un vero status symbol, come lo zaino Invicta o il motorino truccato.
Il [[Diario di anna Frank|diario scolastico di Anna Frank]], nelle sue varie edizioni, è tuttora il diario più acquistato dagli studenti tedeschi dopo la ''Smemoraten'' (il diario tedesco sull'intera Storia tedesca, tranne un piccolo vuoto tra il '33 e il '45). È un diario pieno di giochi da risolvere, quiz e curiosità interessanti sul [[Pentateuco]].


Pubblicato negli [[anni '50]] dal prozio di Anna Frank, Franko Frank, il diario è diventato per gli studenti un vero status symbol, come lo zaino Invicta o il motorino truccato. È tuttora un best seller della collana "sensi di colpa": i ricavi delle vendite vengono donati allo stato di [[Israele]] per aiutarli nello sterminio dei palestinesi.
== Il curioso caso di Frank Anna ==


== Cose che si rivelano solo a un diario ==
Secondo una più recente teoria, '''Frank Anna''' è stato invece uno [[scrittore]] [[Olanda|olandese]]. La teoria - frutto di un ''brainstorming'' effettuato da [[Giornalista|giornalisti]] di Novella 2000, scrittori di copioni per il [[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Bordello]] e qualche buffo razionalista - in sintesi spiega come si sia sempre fatta confusione con i nomi, perché, a modo loro, son tutti [[coglioni]].
[[File:Anna Frank e Adolf Hitler.jpg|right|thumb|240px|Il lieto fine del diario.]]
Nel libro sono contenuti anche fatti privati che la Frank ha scritto proprio perché quello era il suo diario, e mai si sarebbe aspettata che milioni di persone avrebbero letto un giorno tutti i cazzi suoi. Tra questi ricordiamo:
*suo cugino ''Falstaff'', ebreo come lei, nazista della prima ora ed entusiasta del Führer, salvo poi rimanere inculato quando Hitler cominciò a parlar male degli ebrei. Era talmente obnubilato dal nazionalsocialismo che quando i suoi compagni lo picchiavano, in quanto ebreo, lui ne era contento;
*il vicino ''Krassen'', nazista convinto, ma omosessuale represso, che la Frank vedeva più volte vestirsi da donna o avere strani atteggiamenti con il suo cane di notte, dalla finestra di casa sua, salvo far finta di nulla di giorno e andare in giro vestito in uniforme e manganello;
*il suo cane ''Achtung'', che soffriva di [[scolo]] e pisciava un po' ovunque;
*il suo amico ''Krauto'', che si mangiava le sue caccole.
== Altre opere ==
Nonostante la tragica fine della famiglia Frank, Anna avrebbe scritto tanti altri romanzi:
*Il diario di Anna Frank parte 2
*Il diario di Anna Frank parte 3 (dove la ragazza s'inventa l'arrivo di [[Batman]] in un finale a sorpresa)
*[[Il diario di Bridget Jones]]
*Tutte le barzellette sugli ebrei che i nazisti ci raccontavano credendo di essere divertenti


== Anna Frank nella cultura popolare ==
=== La doppia [[vita]] di Frank Anna/Anna Frank ===
[[File:Brumak.jpg|thumb|260px|right|Waffen-SS presente nel gioco.]]
Nel [[2004]] la casa produttrice di videogiochi [[Ubisoft]] ha sviluppato un adattamento videoludico dell'opera chiamato ''The Anna Frank's revenge - da povera ragazza a prigioniera che s'incazza'', con alcune revisioni nella trama per venire incontro ai gusti delle nuove generazioni: i nazisti diventeranno "forze di occupazione", Anna Frank sarà una ragazza sulla ventina a capo della [[resistenza]] e con in mano un [[kalashnikov]]. Il ruolo dei genitori verrà ridimensionato in favore del dentista coinquilino, trasformato per motivi di marketing in un hacker [[nero]], che diverrà la spalla comica del duo. Nella soffitta sarà possibile acquistare potenziamenti e sbloccare bonus raccogliendo pagine del diario sparse nei vari livelli; nell'ultimo livello sarà inoltre possibile affrontare [[Adolf Hitler|Hitler]] in pigiama, durante un blitz nella sua camera da letto.


L'industria del cinema si è gettata a corpo morto sul diario: che è stato adattato per diventare un musical, un'opera lirica, un film d'azione con [[Jean Claude Van Damme]], e, nel nostro piccolo, una commedia di [[Neri Parenti]] (''Natale a Bergen-Belsen''). Inoltre, è stato di ispirazione per un quadro espressionista e un concerto per pianoforte e maracas.
Secondo questa teoria Frank Anna fu [[figlio]] di Franky Frank e Hannah Annette e fin da piccolo mostrò molto interesse per il mondo attorno a sé.


== Autenticità del Diario ==
A scuola era il primo della classe, infatti il suo cognome cominciava per A; a casa era sempre gentile, aiutava i genitori, i vicini e a volte anche qualche gerarca nazista, Frank non riusciva a dire di no a [[nessuno]].
{{cit2|Anna Frank? È come [[Beatrice Portinari|Beatrice di Dante]]: mica è esistita veramente.|Un [[negazionista]] giustifica le sue posizioni con un arguto esempio.}}
[[File:Casa_di_Anna_Frank.jpg|thumb|180px|left|Quei negazionisti che non negano l'esistenza della casa, negano però che Anna Frank e la famiglia si siano potuti nascondere per anni: ''Nascondersi? Con quelle finestre da esibizionisti? Ma andiamo!'' è il loro ragionamento.]]
Nel corso degli anni in molti hanno messo in dubbio l'autenticità del Diario. [[David Irving]], ad esempio, nel suo controcorrente ''pamphlet'' del 1974 ''Il diario di Anna Frank è un complotto sionista. {{carattere|arial|75%|E io ho bisogno di soldi}}'', mette in discussione l'esistenza stessa del Diario. Per avvalorare la sua ipotesi, Irving parte subito dalla negazione dell'[[Olanda]].
{{quote|Un paese che è per buona parte sotto il livello del mare non può, a rigor di logica, esistere. Se esiste l'Olanda, allora esiste anche Atlantide.|}}
Risolta la questione dei Paesi Bassi, Irving si sofferma sui problemi tecnico/materiali, dimostrando una ''consecutio logica'' fuori dal comune. L'appartamento in cui si era nascosta Anna Frank con la sua famiglia non è mai esistito e quello odierno è una ricostruzione ad uso e consumo dei turisti: è risaputo dell'idiosincrasia dei nazisti per gli edifici in mattoni.{{quote|Se l'efficiente amministrazione nazista si fosse accorta di un tale obbrobrio architettonico, l'avrebbe abbattuto per far posto a un funzionale chiosco dei wurstel per la ''Hitlerjugende''.}}
Altri brillanti studiosi negazionisti hanno approfondito questo aspetto, sostenendo che in realtà l'edificio (se fosse esistito), sarebbe stato comunque abusivo in quanto sorto sopra un tipico [[mulino a vento]] olandese: di conseguenza la famiglia Frank (se fosse esistita) sarebbe stata scovata da una semplice ispezione dell'agente del fisco olandese, a caccia di banali evasori nascosti nei sottotetti.


Sul fatto che il Diario sia stato scritto da Anna Frank in persona, inoltre, Irving è oltremodo scettico: {{quote|A parte che nell'edizione che ho comprato - pardon mi hanno regalato, il testo è in Arian 12, e non vedo come Anna Frank abbia potuto utilizzare un font del genere date le sue ascendenze ebraiche; e poi è evidente che un'adolescente non avrebbe mai potuto scrivere un Diario del genere. Io a quell'età giocavo coi Puffi, mica scrivevo.|}}
Fu probabilmente per questo che un suo compagno di classe, [[Eric Cartman]], denunciò la sua famiglia alle SS, all'[[ONU]], al [[telefono azzurro]] e pure sul modulo delle tasse. Il perché di tale denuncia ce lo spiega il massimo esponente razionalista, facendo sfoggio di tutta la sua cultura, a pag. 157 del postulato ''Le verità su Frank Anna. Tutto ciò che avete letto finora erano solo stronzate'' che propone appunto la teoria di cui sopra:
C'è una questione, però, sulla quale Irving è ancora titubante: ossia una controversa datazione del Diario col metodo del carbonio 14 (<sup>14</sup>C), effettuata nel 1989 da David Irving jr; il Diario, stando all'esame, risulta vecchio di 4 milioni e mezzo di anni. Attualmente lo studioso (senior) sta cercando di conciliare questa scoperta con la teoria a lui cara del Creazionismo. Si attendono sviluppi.


In ogni caso, Irving riconosce comunque il successo ottenuto dal Diario. E si pone la domanda capitale: "''Lo so, se è come dico io, allora chi ha scritto il Diario di Anna Frank? E perché è così accurato?''" Nell'ultima pagina del ''pamphlet'', la risposta:
{{quote|Frank era un ebreo. Su su, non fate quelle facce, vi capisco benissimo. Credere di essere di fronte a un mito ingiustamente perseguitato e scoprire che invece tutte quelle sventure se le era cercate! È comprensibile. Fatevi una passeggiata, guardate il [[panorama]]. Quando avete riacquistato la stima in voi stessi, continuate pure a leggere.|}}


{{Cassetto
Nel lontano [[1942]], in una soffitta polverosa in un grattacielo di [[Berlino]], trovarono rifugio Frank - i genitori malvoluti da tutta [[Hollywood]] - un dentista, i vicini di casa, un passante, un cantante jazz, un astronauta, un giocatore di curling professionista, un ex tennista, un senzatetto, un tecnico dei computer, un complesso musicale.
|colore=#dddddd
|coloresfondo=white
|colorebordi=#a7d7f9
|titolo= {{Carattere|Helvatica|200%|Chi ha scritto il diario di Anna Frank?|#4171a2}}
|testo=
[[File:Mago Merlino - Anacleto.gif|300px|center]]


Per quasi due anni riuscirono a sopravvivere praticando il cannibalismo, così al momento in cui la gestapo giunse al loro nascondiglio degli originari componenti erano rimasti solo [[tutti]]. La spiegazione scientifica sta nella famosissima [[legge di Archimede]], anch'essa magnificamente espressa nel postulato di cui sopra:


{{Allinea|center|{{carattere|garamond|400%|Magia!|#4271a2}}}}}}
Ad essere spediti nei parchi giochi furono solo gli ebrei. A [[Gardaland|Bergen-Belsen]] il comandante era il temutissimo ''generale Haaprikiappen'', che lasciò in vita almeno per il momento la famiglia di Frank. Questi, sconvolto dall'esperienza, decise di cambiare sesso e si fece un nome con lo pseudonimo di Anna Frank per poi trasferirsi in [[Inghilterra]] dove pubblicò il suo diario diventanto parecchio ricco grazie ad esso, più della regina in persona, record che mantenne fino all'avvento di [[J.K. Rowling]].

Ovviamente queste teorie sono state tutte ritenute attendibilissime e inoppugnabili perché mancano prove contrarie ad esse.

=== La morte ===
Secondo il gruppo di <s>dementi</s> studiosi, Frank Anna morì nel 1980 in seguito a una lite tra le sue due personalità che sfociò nel dramma: Frank, deciso a tornare uomo, accusò apertamente Anna di aver monopolizzato il loro corpo per troppo tempo.

Frank si cremò autonomamente dandosi fuoco. Dunque si tagliò il capo e si gettò in un inceneritore. Nonostante il gesto chiaramente legato a disturbi psichici di Frank e della sua controparte Anna, la colpa fu data a un innocente soldato tedesco che passava di lì per caso.

=== Il diario ===

Il diario comincerebbe come una libera espressione dei propri pensieri sulla vita di tutti i giorni, delle proprie fantasie erotiche e del proprio graduale cambiamento di orientazione sessuale.
Nel [[1944]], dopo aver sentito alla radio la voce del celebre scrittore [[Alessandro Baricco]] che cercava nuove opere sconosciute da plagiare, Frank decise di riadattare i propri scritti allo scopo di diventare ricco.
Esistono dunque svariate versioni del diario:
# la versione originale di Frank;
# la versione riadattata per essere pubblicata;
# una speciale edizione limitata che contiene entrambe le precedenti, con prefazione di [[Jessica Fletcher]];
# la versione censurata per i minori;
# la solita banale e malriuscita copia tarocca prodotta in [[Cina]];
# la copia in possesso della biblioteca di [[Vergate sul Membro]] a cui mancano due pagine, sicuramente per via della censura della [[loggia massonica]];
# la versione smielata [[Federico Moccia|Moccia]] style.
Negli anni successivi alla pubblicazione il diario venne adattato per diventare un musical, un'opera lirica, un film d'azione con [[Jean Claude Van Damme]], una commedia con [[Christian De Sica]], un quadro espressionista e un concerto per pianoforte e maracas.

=== Sequel ===

Nonostante la tragica morte della famiglia in seguito alla rottura dei freni delle montagne russe, Anna non si sarebbe tirato/a indietro e scrisse tanti altri romanzi di fantasia esattamente come lo è l'opera che l'ha portata alla ribalta:
*Il diario 2;
*Il diario 3;
*Una borsa in pelle umana
*Stivaletti in pelle umana
*Un cappello in pelle umana
*Il mio cool look in pelle umana


== Altre cose simili ==
== Altre cose simili ==

* [[Auschwitz]]
* [[Auschwitz]]
* [[Diario]]
* [[Diario]]
* [[Ebraismo]]
* [[Ebraismo]]
* [[Nazismo]]
* [[Nazismo]]

== Altri progetti senza cuore ==
*[[File:LogoNonNotizie.png|40px]] '''[[NonNotizie]]''' contiene diffamazioni riguardanti '''[[NonNotizie:Nonciclopedia è antisemita|Anna Frank]]'''

{{note}}
<references />


{{Scrittori}}
{{Scrittori}}
Riga 83: Riga 93:
[[Categoria:Morti]]
[[Categoria:Morti]]
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Scrittori]]

[[en:Anne Frank]]
[[es:Anna Frank]]
[[fi:Anne Frank]]
[[he:אנה פרנק]]

Versione attuale delle 01:25, 21 mag 2024

Anna Frank, secondo la propaganda nazista.
« Per ogni storia triste, c'è sempre il lieto fine! »
(Hitler sul diario di Anna Frank.)
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Anna Frank

Anna Frank fu una bambina ebrea famosa per aver passato due anni chiusa in casa nonostante non avesse Facebook.
Conosciuta anche per aver scritto il Diario di Anna Frank ed essere così divenuta il simbolo della Shoah, nacque a Francoforte sul Meno e visse una parte della sua vita ad Amsterdam, in Olanda, per nascondersi dai nazisti che la volevano uccidere, in quanto era ritenuta una pericolosa terrorista in grado di sovvertire il potere nel Terzo Reich e spodestare il Fuhrer.

Antefatto

Nel 1933 Hitler salì al potere e promulgò le leggi razziali. Queste consistevano appunto nel razziare le case di chi non rispettava la legge. E la legge diceva che essere ebrei era contro la legge. E Anna Frank, che era nata ebrea e all'epoca aveva 4 anni, aveva chiaramente sfidato la legge.
Fu così che la famiglia Frank decise di trasferirsi in Olanda. Nel 1940 la Germania invase l'Olanda, forse attirata dalla sua importanza strategica, forse dai suoi negozi a luci rosse. I Paesi Bassi, tuttavia, si erano dichiarati neutrali al conflitto: gli olandesi pensarono di poter evitare l'invasione mettendo al confine dei cartelli che indicavano Olanda con una freccia che portava in Danimarca. Purtroppo non funzionò.

Clandestinità

L'ennesima vittima delle macchinette per fototessera. Un minuto di silenzio.

La fuga dalla Germania

Nata da padre ebreo e da madre pure, la sua religione fu presto chiara a tutti quando, da bambina, indicando il crocifisso nell'aula del suo asilo iniziò a dire "Vogliamo Barabba!!". La famiglia Frank, dichiarata fuorilegge, era ricercata dalla polizia tedesca coadiuvata dal nonno del Commissario Rex: dovevano rispondere del reato di essere ebrei. Questo perché, dopo l'invasione, furono esportate le leggi razziali anche in Olanda. La famiglia Frank, composta da padre, madre e due figlie, dovette quindi trovare un rifugio valido: si nascosero così al secondo piano di un edificio di Amsterdam...

Il soggiorno ad Amsterdam

Anna Frank con i suoi genitori e una sorella rimasero nascosti per tempo indeterminato dietro un armadio. Qui, in condizioni che facevano sembrare la prigionia di Silvio Pellico un soggiorno in un albergo di Porto Cervo, Anna Frank iniziò a scrivere il suo celebre diario.

Anna, i genitori, la sorella e tutti gli altri residenti dell'armadio stesso vennero scoperti dalla donna delle pulizie che, scambiandoli per ladri, li denunciò alla polizia, alle SS, al telefono azzurro e pure sul modulo delle tasse. Tuttavia la polizia nazista si accorse presto che fossero tutti ebrei. Dannati kippah. Per quasi due anni riuscirono a sopravvivere praticando il cannibalismo, così al momento in cui la gestapo giunse al loro nascondiglio degli originari componenti erano rimasti solo tutti.
Anna Frank e gli altri clandestini vennero deportati ad Auschwitz e, come se non bastasse, il loro treno era un Intercity delle Ferrovie dello Stato. Lì vennero sottoposti alle più indicibili torture: il cuoco cucinava solo piatti tipici tedeschi.

Ultimi giorni di vita di Anna Frank

Uno show che all'epoca spopolava, soprattutto nei campi di concentramento.

Quando i clandestini furono trovati dalla polizia, l'unico che poteva fare tana e liberare tutti era il dentista. Il codardo, però, se la diede a gambe pensando di farla franca e condannando gli altri. Venne ritrovato due giorni dopo da una pattuglia di SS e condannato a fare la conta nella partita di nascondino. Quanto agli altri che furono catturati, le loro vie si separarono. Alcuni morirono nelle camere a gas, altri invece nel campo di concentramento di Gardaland e qualcun altro ancora si salvò grazie all'arrivo delle forze alleate. Anna e sua sorella Margot morirono di tifo durante una partita di calcio Ebrei contro Nazisti organizzata nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.

Il Diario

Il diario scolastico di Anna Frank, nelle sue varie edizioni, è tuttora il diario più acquistato dagli studenti tedeschi dopo la Smemoraten (il diario tedesco sull'intera Storia tedesca, tranne un piccolo vuoto tra il '33 e il '45). È un diario pieno di giochi da risolvere, quiz e curiosità interessanti sul Pentateuco.

Pubblicato negli anni '50 dal prozio di Anna Frank, Franko Frank, il diario è diventato per gli studenti un vero status symbol, come lo zaino Invicta o il motorino truccato. È tuttora un best seller della collana "sensi di colpa": i ricavi delle vendite vengono donati allo stato di Israele per aiutarli nello sterminio dei palestinesi.

Cose che si rivelano solo a un diario

Il lieto fine del diario.

Nel libro sono contenuti anche fatti privati che la Frank ha scritto proprio perché quello era il suo diario, e mai si sarebbe aspettata che milioni di persone avrebbero letto un giorno tutti i cazzi suoi. Tra questi ricordiamo:

  • suo cugino Falstaff, ebreo come lei, nazista della prima ora ed entusiasta del Führer, salvo poi rimanere inculato quando Hitler cominciò a parlar male degli ebrei. Era talmente obnubilato dal nazionalsocialismo che quando i suoi compagni lo picchiavano, in quanto ebreo, lui ne era contento;
  • il vicino Krassen, nazista convinto, ma omosessuale represso, che la Frank vedeva più volte vestirsi da donna o avere strani atteggiamenti con il suo cane di notte, dalla finestra di casa sua, salvo far finta di nulla di giorno e andare in giro vestito in uniforme e manganello;
  • il suo cane Achtung, che soffriva di scolo e pisciava un po' ovunque;
  • il suo amico Krauto, che si mangiava le sue caccole.

Altre opere

Nonostante la tragica fine della famiglia Frank, Anna avrebbe scritto tanti altri romanzi:

  • Il diario di Anna Frank parte 2
  • Il diario di Anna Frank parte 3 (dove la ragazza s'inventa l'arrivo di Batman in un finale a sorpresa)
  • Il diario di Bridget Jones
  • Tutte le barzellette sugli ebrei che i nazisti ci raccontavano credendo di essere divertenti

Anna Frank nella cultura popolare

Waffen-SS presente nel gioco.

Nel 2004 la casa produttrice di videogiochi Ubisoft ha sviluppato un adattamento videoludico dell'opera chiamato The Anna Frank's revenge - da povera ragazza a prigioniera che s'incazza, con alcune revisioni nella trama per venire incontro ai gusti delle nuove generazioni: i nazisti diventeranno "forze di occupazione", Anna Frank sarà una ragazza sulla ventina a capo della resistenza e con in mano un kalashnikov. Il ruolo dei genitori verrà ridimensionato in favore del dentista coinquilino, trasformato per motivi di marketing in un hacker nero, che diverrà la spalla comica del duo. Nella soffitta sarà possibile acquistare potenziamenti e sbloccare bonus raccogliendo pagine del diario sparse nei vari livelli; nell'ultimo livello sarà inoltre possibile affrontare Hitler in pigiama, durante un blitz nella sua camera da letto.

L'industria del cinema si è gettata a corpo morto sul diario: che è stato adattato per diventare un musical, un'opera lirica, un film d'azione con Jean Claude Van Damme, e, nel nostro piccolo, una commedia di Neri Parenti (Natale a Bergen-Belsen). Inoltre, è stato di ispirazione per un quadro espressionista e un concerto per pianoforte e maracas.

Autenticità del Diario

« Anna Frank? È come Beatrice di Dante: mica è esistita veramente. »
(Un negazionista giustifica le sue posizioni con un arguto esempio.)
Quei negazionisti che non negano l'esistenza della casa, negano però che Anna Frank e la famiglia si siano potuti nascondere per anni: Nascondersi? Con quelle finestre da esibizionisti? Ma andiamo! è il loro ragionamento.

Nel corso degli anni in molti hanno messo in dubbio l'autenticità del Diario. David Irving, ad esempio, nel suo controcorrente pamphlet del 1974 Il diario di Anna Frank è un complotto sionista. E io ho bisogno di soldi, mette in discussione l'esistenza stessa del Diario. Per avvalorare la sua ipotesi, Irving parte subito dalla negazione dell'Olanda.

« Un paese che è per buona parte sotto il livello del mare non può, a rigor di logica, esistere. Se esiste l'Olanda, allora esiste anche Atlantide. »

Risolta la questione dei Paesi Bassi, Irving si sofferma sui problemi tecnico/materiali, dimostrando una consecutio logica fuori dal comune. L'appartamento in cui si era nascosta Anna Frank con la sua famiglia non è mai esistito e quello odierno è una ricostruzione ad uso e consumo dei turisti: è risaputo dell'idiosincrasia dei nazisti per gli edifici in mattoni.

« Se l'efficiente amministrazione nazista si fosse accorta di un tale obbrobrio architettonico, l'avrebbe abbattuto per far posto a un funzionale chiosco dei wurstel per la Hitlerjugende. »

Altri brillanti studiosi negazionisti hanno approfondito questo aspetto, sostenendo che in realtà l'edificio (se fosse esistito), sarebbe stato comunque abusivo in quanto sorto sopra un tipico mulino a vento olandese: di conseguenza la famiglia Frank (se fosse esistita) sarebbe stata scovata da una semplice ispezione dell'agente del fisco olandese, a caccia di banali evasori nascosti nei sottotetti.

Sul fatto che il Diario sia stato scritto da Anna Frank in persona, inoltre, Irving è oltremodo scettico:

« A parte che nell'edizione che ho comprato - pardon mi hanno regalato, il testo è in Arian 12, e non vedo come Anna Frank abbia potuto utilizzare un font del genere date le sue ascendenze ebraiche; e poi è evidente che un'adolescente non avrebbe mai potuto scrivere un Diario del genere. Io a quell'età giocavo coi Puffi, mica scrivevo. »

C'è una questione, però, sulla quale Irving è ancora titubante: ossia una controversa datazione del Diario col metodo del carbonio 14 (14C), effettuata nel 1989 da David Irving jr; il Diario, stando all'esame, risulta vecchio di 4 milioni e mezzo di anni. Attualmente lo studioso (senior) sta cercando di conciliare questa scoperta con la teoria a lui cara del Creazionismo. Si attendono sviluppi.

In ogni caso, Irving riconosce comunque il successo ottenuto dal Diario. E si pone la domanda capitale: "Lo so, se è come dico io, allora chi ha scritto il Diario di Anna Frank? E perché è così accurato?" Nell'ultima pagina del pamphlet, la risposta:


Chi ha scritto il diario di Anna Frank?


Magia!

Altre cose simili

Altri progetti senza cuore