Sandro Pertini: differenze tra le versioni
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'''Sandro Pertini''' (Stella San Giovanni, provincia di [[Savona]], [[1896]] - [[Roma]], [[1990]] -?-), noto anche come il '' |
'''Sandro Pertini''' (Stella San Giovanni, provincia di [[Savona]], [[1896]] - Circolo Partigiani e Reduci di Guerra di [[Roma]], [[1990]] -?-), noto anche come il ''Suocero della Patria'' (nonostante la buonanima dell'on. [[Ugo La Malfa]] non sia d'accordo su quest'ultima attribuzione) è stato settimo [[Presidente della Repubblica]] [[Italia|Italiana]], [[partigiano]], [[esilio|esiliato politico]], [[socialista]] (ma non nel [[ladro|senso craxiano del termine]]), capo [[ultrà]], campione nazionale di [[scopone scientifico]] nel 1982, nonché [[sponsor]] ufficiale di note marche di [[pipa|pipe]], attività che condivideva col sindacalista [[Luciano Lama]]. È ricordato come il Presidente più amato dagli Italiani, tranne forse che da quelli che hanno in casa l'[[merda|opera omnia]] di [[Pansa]]. |
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===Infanzia e adolescenza=== |
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[[File:Pipe.jpg|thumb|right|180px|Una rara foto della famiglia Pertini. Sandro è quello al centro(sinistra).]] |
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⚫ | Nacque [[ligure]] in famiglia ligure in terra eminentemente ligure, e ciò può far ben capire come fosse già destinato a fulgida e duratura carriera; Pertini ci tenne sempre a ricordare le sue origini, tant'è che durante il periodo del suo Settennato, i menù dei ristoranti situati presso il Quirinale dovevano comprendere, per Decreto Presidenziale, troffie al pesto e farinata di ceci. |
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⚫ | Il piccolo Sandro, in un'era in cui il termine "salutismo" sarebbe stato accolto con un "[[Eh?]]" da chiunque l'avesse sentito, fu ben presto introdotto da un [[Popeye|marinaio]] della zona all'uso della pipa, senza che ci fossero [[MOIGE|associazioni di genitori]] che protestassero o intervenissero. Il fatto che il futuro Nonno della Patria sia poi campato sino ai 93 inoltrati fa pensare... |
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⚫ | Nacque in famiglia ligure in terra, e ciò può far ben capire come fosse già destinato a fulgida e duratura carriera; Pertini ci tenne sempre a ricordare le sue origini, tant'è che durante il periodo del suo Settennato, i menù dei ristoranti situati presso il Quirinale dovevano |
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===Pertini nella Grande Guerra=== |
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A partire dal [[1968]], l'on. Pertini ebbe il rognoso incarico di rivestire il ruolo di [[Presidente della Camera]], proprio alla vigilia degli anni più caldi di quei periodi già caldi per conto loro. Il suo piglio non venne meno, e anzi, fu autore di alcuni azioni che alimentarono l'ormai enorme mole di leggende e aneddotti sulla sua persona. Pipa in bocca, il vecchio Sandro seppe affrontare di petto situazioni come la Strage di Piazza Fontana, l'aumento dei prezzi, l'autunno caldo, la rivolta studentesca, l'omicidio Calabresi, il fallimento della [[Nazionale]] ai Mondiali del '74 e il caro carburante, che paralizzò i trasporti, tra cui quelli degli autotreni carichi di |
A partire dal [[1968]], l'on. Pertini ebbe il rognoso incarico di rivestire il ruolo di [[Presidente della Camera]], proprio alla vigilia degli anni più caldi di quei periodi già caldi per conto loro. Il suo piglio non venne meno, e anzi, fu autore di alcuni azioni che alimentarono l'ormai enorme mole di leggende e aneddotti sulla sua persona. Pipa in bocca, il vecchio Sandro seppe affrontare di petto situazioni come la Strage di Piazza Fontana, l'aumento dei prezzi del legname da pipa, l'autunno caldo, l'aumento del prezzo dei cerini, la rivolta studentesca, l'aumento del prezzo del tabacco da pipa, l'omicidio Calabresi, l'aumento del prezzo delle pipe di spugna, il fallimento della [[Nazionale]] ai Mondiali del '74 e il caro carburante, che paralizzò i trasporti, tra cui quelli degli autotreni carichi di pipe sempre nuove per il sempre più importante uomo politico ligure, che intervistato a tal prorposito disse: |
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{{Cit|Perdio, non posso mica accontentarmi ancora di quegli affari con cui mi avvelenavo i polmoni a Ventotene!}} |
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===Senatore a vita=== |
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==Come |
==Come la finì== |
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==Attività più o meno secondarie di Sandro Pertini== |
==Attività più o meno secondarie di Sandro Pertini== |
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===Il capo ultrà=== |
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===Sponsor dell'industria nazionale delle pipe=== |
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===Primato nella disciplina dello scopone scientifico=== |
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==Eredità== |
==Eredità== |
Versione delle 17:06, 6 mag 2012
Sandro Pertini (Stella San Giovanni, provincia di Savona, 1896 - Circolo Partigiani e Reduci di Guerra di Roma, 1990 -?-), noto anche come il Suocero della Patria (nonostante la buonanima dell'on. Ugo La Malfa non sia d'accordo su quest'ultima attribuzione) è stato settimo Presidente della Repubblica Italiana, partigiano, esiliato politico, socialista (ma non nel senso craxiano del termine), capo ultrà, campione nazionale di scopone scientifico nel 1982, nonché sponsor ufficiale di note marche di pipe, attività che condivideva col sindacalista Luciano Lama. È ricordato come il Presidente più amato dagli Italiani, tranne forse che da quelli che hanno in casa l'opera omnia di Pansa.
Vita
Infanzia e adolescenza
Nacque ligure in famiglia ligure in terra eminentemente ligure, e ciò può far ben capire come fosse già destinato a fulgida e duratura carriera; Pertini ci tenne sempre a ricordare le sue origini, tant'è che durante il periodo del suo Settennato, i menù dei ristoranti situati presso il Quirinale dovevano comprendere, per Decreto Presidenziale, troffie al pesto e farinata di ceci. Il piccolo Sandro, in un'era in cui il termine "salutismo" sarebbe stato accolto con un "Eh?" da chiunque l'avesse sentito, fu ben presto introdotto da un marinaio della zona all'uso della pipa, senza che ci fossero associazioni di genitori che protestassero o intervenissero. Il fatto che il futuro Nonno della Patria sia poi campato sino ai 93 inoltrati fa pensare...
Fu un bravo studente, e assorbiva come una spugna tutte le nozioni inculcategli a scuola, poi al suonar della campanella, festeggiava la fine delle lezioni (era sì bravo, ma pur sempre un ragazzo!) fumando da una pipa di spugna.
Pertini nella Grande Guerra
L'avvocatura e l'opposizione al fascismo
Gli anni dell'esilio e il carcere
Gli anni della Resistenza
Pertini nel Dopoguerra
La carriera politica di Zio Sandro
Un deputato in trincea
Come deputato, Pertini si fece ancora una volta valere. Ai suoi occhi, l'Aula della Camera era un'immensa trincea, e quindi, per forma mentis, si relazionò di conseguenza col sistema parlamentare, come se i fischi degli avversari durante i suoi interventi fossero quelli delle pallottole sul camnpo di battaglia e come se la proposta di una mozione fosse una missione spericolata e all'ultimo sangue oltre le linee nemiche. Si fece molti nemici, compresi diversi tra i compagni di partito. Era una vitaccia, perbacco!
Nel mentre della sua carriera parlamentare,
Presidente della Camera tra bombe, rapimenti e sinistre arrampicate sociali
A partire dal 1968, l'on. Pertini ebbe il rognoso incarico di rivestire il ruolo di Presidente della Camera, proprio alla vigilia degli anni più caldi di quei periodi già caldi per conto loro. Il suo piglio non venne meno, e anzi, fu autore di alcuni azioni che alimentarono l'ormai enorme mole di leggende e aneddotti sulla sua persona. Pipa in bocca, il vecchio Sandro seppe affrontare di petto situazioni come la Strage di Piazza Fontana, l'aumento dei prezzi del legname da pipa, l'autunno caldo, l'aumento del prezzo dei cerini, la rivolta studentesca, l'aumento del prezzo del tabacco da pipa, l'omicidio Calabresi, l'aumento del prezzo delle pipe di spugna, il fallimento della Nazionale ai Mondiali del '74 e il caro carburante, che paralizzò i trasporti, tra cui quelli degli autotreni carichi di pipe sempre nuove per il sempre più importante uomo politico ligure, che intervistato a tal prorposito disse: