Società Sportiva Lazio: differenze tra le versioni

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Vittoria in Campionato (dell'Inter), Coppa Italia (dell'Inter), Champions League (dell'Inter), Salvezza dalla B, cessione di Kolarov per una cifra spropositata<ref>http://sportevai.it/calcio/2010/07/calciomercato-lazio-kolarov-ceduto-al-city-per-18-milioni/</ref>, Supercoppa Italiana (dell'Inter), Mondiale per Club (dell'Inter): si chiude così tra canti e balli di giubilo il 2010, il più importante anno della storia della squadra dell'Agro Burino.
Vittoria in Campionato (dell'Inter), Coppa Italia (dell'Inter), Champions League (dell'Inter), Salvezza dalla B, cessione di Kolarov per una cifra spropositata<ref>http://sportevai.it/calcio/2010/07/calciomercato-lazio-kolarov-ceduto-al-city-per-18-milioni/</ref>, Supercoppa Italiana (dell'Inter), Mondiale per Club (dell'Inter): si chiude così tra canti e balli di giubilo il 2010, il più importante anno della storia della squadra dell'Agro Burino.


Il 2011 si apre con le celebrazioni per il 111° compleanno della podistica, ed i ladsialli lasciano le pianure di Formello per piombare su Roma e scagliare la loro proverbiale bestialità contro la città che da sempre odiano<ref>http://city.corriere.it/2011/01/10/roma/prima-cronaca/festa-lazio-scontri-prati-301023527047.shtml</ref>. Nel frattempo, per festeggiare come è tipico dei lanziesi, PERDENDO e ROSICANDO, la sezione cacio della podistica gioca contro il Lecce. Dopo un autogol regalato da Muslera al Lecce, la ladsie pareggia. Il Lecce poco dopo rende felice i lanziesi rimontando e battendo la squadra di Formello per 2 a 1. LA TRADIZIONE E' RISPETTATA! I ladsialli tornano in campagna felicemente rosicanti.
Il 2011 si apre con le celebrazioni per il 111° compleanno della podistica, ed i ladsialli lasciano le pianure di Formello per piombare su Roma e scagliare la loro proverbiale bestialità contro la città che da sempre odiano<ref>http://www.leggo.it/view.php?data=20110110&ediz=ROMA&npag=21&file=A_258.xml&type=STANDARD</ref>.


== Lo “rgojo ladsiallo” ==
== Lo “rgojo ladsiallo” ==

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Lazio campione d'Italia
Perso l'ennesimo Derby
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Società Sportiva Lazio
(Stemma)
Lo storico e glorioso stemma della Lazzie
Nazione Italia
Città Roma
Fondazione 1900
Motto Gloria gloria Lazzzzie!
Allenatore Edy Reja
Capitano Nessuno lo ha ancora capito, comunque di solito dopo 3-4 partite viene venduto al Milan
Scudetti vinti Scudetti vinti


« Per i tifosi sono una bandiera  »
(Paolo Di Canio ex giocatore di Ternana, Juve, Napoli, Milan, Celtic, Sheffield, West Ham, Charlton, Cisco Roma. Più che una bandiera una banderuola.)
« Cuesta scuadra è la più mejo e cuest'anno lo dimostramo come ebbimo fatto l'hanno che avemo vinciuto 'o scudetto w acuilloti »
(Tifoso laziale medio che scrive un libro sulla propria scuadra del quore)
« Ho trovatu lo stemmu pe la squadru nostru »
(Fondatore della Lazie mentre guarda un pollo nel forno)
« Cuest'ano ci togliemus moltum soddisfazionum  »
(Lotirchio prima di passare l'ennesima stagione con la speranza di non retrocedere)

La S.S. Lazie (Salumi Sciosciari del Lazie, pronuncia: Ladzzie), chiamata anche S.S. Quajie, Formellese o Ciociaria FC, è una società podistica di calcio, fondata a Valmontone o Velletri, nel millenovecendo. È indubbiamente la società podistica più antica della Capitale, nota per essere piuttosto snob nonostante le proprie origini burine, trattoresche e vanghesche. Conosciuta anche come "La terza squadra di Milano" gioca le sue partite nello stadio di Old Trattor situato in aperta campagna, che funge da parcheggio per i trentamila trattori che i tifosi usano per andare a vedere la partita. Ultimamente, per tirare su qualcosa in più dei tre cosci d'abbacchio necessari per acquistare un biglietto, si occupa di calcio scommesse insieme agli onestissimi Bruno Giordano, Pino Wilson e Paolo Rossi.

La rosa 2007/08: Lotito li ha già venduti tutti.
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Etimologia della parola Ladsie

È estremamente difficile dire con certezza quale sia il vero nome di questa società, anche perché quello biancobuzzurro è un popolo nomade (dedito alla transumanza) che non ha sviluppato una cultura scritta e quindi tutto il loro sapere viene tramandato di padre in figlio, di rutto in rutto o di calcio in culo in calcio in culo, mentre le loro conoscenze sono racchiuse nei canti e nei fischi, nei racconti e nei rutti.

Anche gli antropologi che hanno tentato di studiare queste primitive popolazioni che vivono in totale intimità con le loro greggi hanno ottenuto risultati modesti, sia perché il puzzo da loro emanato non permetteva di avvicinarli a distanza consona per vero studio, sia perché il loro linguaggio è di ardua interpretazione, con frasi del tipo:

« Aho, a noi, che signifiga che io ce semo dandi, ie celo da piace da esse daaalladdsie, freghete, miga che no, sa! Lalla! Della!!! Lalllladsieeee!!! »

Incertezza ancora esiste se la corretta pronuncia della loro “sguadra” sia Lazie, Lanzie o anche Ladsie, ma in alcune delle rare trascrizioni sono apparse forme più complesse, come Lalladsie (o aaaladsie), oppure daalladsie, come in un documento ritrovato in una caverna della Ciociaria dove stava scritto “meddi na crosce cuà si sii puro tu daalladsie”.

Storia

Gli inizi

Questa statua mostra la fede calcistica di Pompeo Magno, in netta contrapposizione, durante i derby nell'antica Roma, con Gaio Giulio Cesare, tifoso della A.S. Roma.Il suddetto perse letteralmente la testa durante la trasferta egiziana in uno scontro con alcuni tifosi dell'FC Alto Nilo valevole per la semifinale della Caciotta dei campioni

Le popolazioni che hanno nella Ladsie la loro “sguadra” del cuore sono dislocate nella campagna romana, e soprattutto nelle varie provincie di Rieti, Latina, Frosinone e Viterbo, Castelli romani e hanno come riferimento centrale Roma, dove ha sede la loro “sguadra” perché Roma è al centro del territorio laziale, vaste praterie dove transitano e pascolano le greggi.

Non è infatti un caso che proprio Roma sia stata scelta come luogo dove far nascere la SS Ladsie: nel lontano 1900 pastori ed agricoltori di tutta la regione si recarono a Roma per protestare contro l'aumento delle tasse sulla vendita di formaggi e sull'ipotesi di vietare accoppiamenti con le pecore.

Con carri, carretti, muli e altri estemporanei mezzi di locomozione, decine di fetidi ominidi abbandonarono il loro habitat campagnolo fatto di rutti e ricotte, scoregge e animalesche copule per recarsi in città, scoprire cose sconosciute come i bagni, la luce elettrica, il sapone, ma con il chiaro intento di combattere contro quella ostile civiltà che voleva mettere a repentaglio la loro libertà e le antiche pratiche commerciali basate sul baratto. Fu a Roma che questi bifolchi si incontrarono, quella Roma sede del governo nazionale e fonte di queste leggi da loro temute, una Roma che per loro rappresentava il nemico
ed è qui che si unirono, per fondare una associazione che ne tutelasse i diritti. Quindi non per caso, ma per la volontà di tanti non romani (divenuti fortemente anti-romani) che proprio a Roma nacque la SS (Sporchi Stallieri) Ladsie, società romana in quanto creata a Roma proprio per manifestare l'odio per la città ed il disprezzo della romanità – per il nome si scelse di evitare qualsiasi riferimento alla romanità, chiamandola appunto Ladsie, nome che celebra quell'orgoglio agreste che gli studiosi chiamano “burino e caciottaro”.

I campestri bifolchi bivaccarono settimane nella zona di Formello, e minacciavano di razziare la città, ma nel frattempo le attività ludiche nella SS Ladsie si moltiplicavano, riuscendo ad intrattenere le oramai centinaia di cafoni che minacciavano di fare la marcia su Roma. La SS da associazione per la salvaguardia della burinità stava lentamente vedendo crescere le proprie potenzialità di luogo di aggregazione per competizioni sportive, che permettevano di sfogare i bestiali animi e di mantenere in forma i buzzurri per l'eventuale assalto alla Capitale. Nacque la polisportiva, anche se il nome che si desume dagli archivi è “poli a sporti via” ossia “polli da asporto” o “o polli da portar via”, e pare chiaramente un ennesimo errore di scrittura che in realtà descriveva l'attività della SS Ladsie come rosticceria.

Tifoso laziale in trasferta

Alla non chiarezza dei documenti si aggiunge la ingannevole pretesa dei burini sostenitori biancobuzzurri che la squadra di calcio dell’agro pontino sia nata nel 1900, mentre all’epoca alla “Semo Somari daa Ladsie” tutto facevano (lancio della caciotta, tiri’nculapecora, salto dei pasti, ecc) tranne che giocare a calcio. In realtà tra le varie attività dell'azienda agricola nel 1901 (quindi l'anno successivo a quello preso come riferimento per la celebrazione del centenario) nacque una sezione dedicata alla produzione di caciocavallo, chiamata semplicemente “cacio”, ed a questa, per l'ennesimo errore di scrittura si fa risalire la creazione di una squadra di calcio, mentre in realtà è la squadra della capitale, la AS Roma, che nel 1901 ha avuto nel FC Roman (poi confluito nella AS Roma nel 1927) il primo germoglio della sua storia.

In ogni modo, nelle campagne ancora oggi i tifosi della Ladsie passano le giornate a mungere le vacche ed a scorreggiare inni alla loro squadra, ed a disquisire orgogliosi su quanto sia importante essere la prima squadra di calcio nel Lazio che non giocava a pallone.

La storia di questa antichissima società, orgoglio di tanti (?) appassionati "pastori" e altri perditempo rincoglioniti sparsi per la Ciociaria, si perde nei tempi dell'età giolittiana.

Da questi straordinari reperti risulta che la società fu fondata da un gruppo di ragazzi che un bel giorno decisero di prendere a calci un rotolo di carta igienica raccattato per strada davanti un capannone dal nobile nome degno della prima squadra di Formello cioè il "Pippanera".
Data la scarsa competenza e la poca grazia dei movimenti, codesti soggettoni furono presto dileggiati dai passanti, e invitati ad andare a Fanculo. Essendo tali ragazzi particolarmente sensibili nonché dotati di straordinario acume, furono favorevolmente colpiti dalle reazioni del volgo e passarono dunque il resto del tempo a considerare ogni modo per adempiere al suddetto invito. Siccome a quel tempo andavano di moda le Olimpiadi, optarono per la creazione di una società podistica che, nel futuro, avrebbe avuto anche una tifoseria podistica, insomma al fine di raggiungere Fanculo nel modo più figo possibile.
La società fu chiamata Lazio per il semplice fatto che i tizi erano dei burini devoti alla pastorizia nelle colline del basso Lazio al confine con la Campania e la tenuta sociale divenne bianco celeste, blu e azzurro da cui il coro degli Irriducibili s.P.a Blu is de golor, il celeste in omaggio alla Madonna che li proteggesse sempre, il blu ai puffi, l'azzurro per devozione sia al Napoli soccer sia a Paolo Di Canio e alla sua napoletanità [1].

Un po' dopo gli inizi

File:Mitropacupp.jpg
Prestigioso trofeo di ruzzica vinto dalla Lazio
Un fuoriclasse di napoletanità estrema festeggia il suo ennesimo cambio di maglietta

Da quel momento la società si espanse e numerose altre prestigiose discipline si affiancarono al podismo: atletica leggera, corsa coi trattori, rubacaciotta, corsa campestre sotto la Curva Nord, ruzzica, schiaffo del soldato, ululati, sputo libero, frode sportiva, calcioscommesse, corsa alla retrocessione, pattinaggio sul ghiaccio a -38°, gufaggio.

La disciplina dove la polisportiva eccelle sono indubbiamente le corse sugli spalti, e non solo, sotto la curva nord e in tutta Italia, memorabili le corse con sveje annesse a Pescara e a Foggia cercando riparo nei supermercati dove i laziali detengono il record storico di accelerazioni sui 100 metri superando addirittura la velocità della diretta televisiva durante un derby di coppa Italia, dove il via glielo dettero i cugini romanisti da dietro. È ormai risaputo[2], con somma invidia dei cugini romanisti, che la Lazio ha disputato nel 1900, una partita condominiale di calcio contro una rappresentativa di bambini dell'oratorio. Il risultato di questo eccezionale evento non è chiaro, pare[citazione necessaria] infatti che la partita fu sospesa dalla madre di un ragazzino perché era pronta la cena[3]. E così la Lazie divenne la prima squadra campione della regione, e si perché le altre squadre che vi erano a Roma erano di Roma e non regionali.

Nonostante questo storico antefatto, e non considerando le innumerevoli sfide tra gli associati a Subbuteo, Calcio balilla e torello, la Lazio disputa la sua prima partita ufficiale molto, ma molto più tardi.

Nei gloriosi anni passati nel campionato cadetto ricordiamo una grande azione di gioco della squadra bianco-buzzurra, che qui trascriviamo dall'originale dello speaker ladsiallo

« garciu dar gandone de Manfredonia, 'ngurnata ar volo de Giordano... Trongo!!!!! Lu stadio è 'ndelirio... Ladsie ladsie ladsie »


Lo scampato pericolo del 1927

Il fascismo aveva il vizio di prendere quello che esisteva, cambiargli nome, e poi magari prendersene la paternità. Breuil divenne Cervinia, Il 1927 divenne l'Anno V EF, e cambiamenti furono imposti anche nel calcio. Mentre a Milano l’Inter fu costretta a prendere la denominazione di Ambrosiana ed il Milan ad aggiungere una «o» in fondo al suo nome, a Roma il fascismo impose al Roman di far cadere l'ultima lettera dal nome, vi accorpò le altre squadre della Capitale, e si prese il vanto di aver creato una squadra di calcio.

I presidenti di Roman, Fortitudo, Alba e Ladsie vennero convocati con dei telegrammi per comunicare loro la decisione del partito, ma alla riunione non si presentò il presidente della compagine biancobuzzurra. Quest'ultimo venne quindi immediatamente rintracciato dalla polizia presso un pascolo alla periferia di Formello, recuperato, e condotto a forza anche lui al cospetto del prefetto. Il fetore di tale energumeno invase la stanza, che fu immediatamente evacuata, e la riunione spostata quindi in cortile. Remo Zenobi, presidente della Ladsie, si giustificò dicendo di non saper leggere, e quindi d’essere stato impossibilitato nella comprensione del messaggio ricevuto. Il povero vaccaro venne messo al corrente del desiderio di creare a Roma una squadra di calcio degna della capitale, che le portasse onore e vittorie, e della conseguente decisione del PNF di fondere le squadre della città. Zenobi strabuzzò gli occhi, sbiancò, e cadendo in ginocchio cominciò a piagnucolare parole balbettate e frasi smozzicate, dalle quali si percepiva solo «piedà», «odiamo li romani», «rommemmerd», «viva Milano» e «forza giuvendus».

Fatto calmare, Zenobi chiese un fiasco di vino, che scolò in pochi istanti, ed in un frammisto di rutti e dialetto cominciò a spiegare che loro con Roma non c'entravano niente se non per l'odio che provavano per la città ed i suoi abitanti, adducendo come legittimazione alle proprie sconnesse frasi che i loro colori ed i propri simboli erano stati scelti proprio tra quelli dei nemici storici dell'impero romano, ed in particolare ci si era ispirati ai greci. Il gelo cadde in quello spazio, perché tale discorso sembrava impossibile, ma l'anti-romanità era là, palpabile, dalle frasi farcite di «rommemmerd» di quell'energumeno, e l'aver scelto a modello il nemico storico della romanità, la Grecia, era la più chiara delle conferme.

Zenobi si rimise a piagnucolare, dicendo che loro della Ladsie erano fascisti, che oltre ai romani odiavano gli ebrei ed i negri, che avrebbero sempre servito il PNF. Infine, implorante, promise che se il PNF avesse lasciato la SS Ladsie alla sua vita di podismo e pastorizia in quel di Formello, si sarebbero prodigati nel fornire ricotta e mozzarella fresca a tutte le mogli dei gerarchi del partito.

Era ovvio che la Ladsie non poteva in alcun modo contribuire alla rappresentanza di Roma, e Zenobi venne fatto allontanare con l'accordo «continuità della Ladsie in cambio di prodotti caseari». Grande fu la gioia dei presidenti delle altre società, che per alcuni istanti avevano temuto di dover fondere le loro compagini con quanto e con coloro rappresentati da un tal fetido individuo anti-romano ed anti-romanista. La Ladsie non era stata accomunata alle squadre di Roma soprattutto per una questione morale[4].

Storia recente

Stagionatura 2007/2008

"Nonno" Ballotta, il portiere della Lazie nella stagione 2007/2008

Dopo una gloriosa campagna acquisti, che porta a Formello giocatori del calibro di Giggi Er Buzzicone, la Lazie è finalmente pronta per calcare le scene del campionato italiano e la Champions League. Espulsa dalla Champions dalla formazione giovanile del Real Madrid ancor prima che la UEFA sorteggiasse i gironi, la Lazie si dedica con tutte le sue forze al campionato e soprattutto alla Coppa Italia. Estromessa dalla zona Coppa UEFA dopo la terza giornata e caduta in zona retrocessione già prima di Natale, i guerrieri di Delio Rossi lottarono valorosamente per conquistare una dignitosa salvezza. Tuttavia, fu solo grazie alla magnanima bontà di Luciano Spalletti e dei cugini romanisti, che persero 3-2 il derby di ritorno, che la Lazie riuscì a salvarsi dall'ennesima caduta nell'inferno della B. In seguito alla furibonda ira del presidente Lotito, l'allenatore Delio Rossi decise di aumentare la razione giornaliera di mangime per i giocatori: questa saggia decisione portò la Lazie a disputarsi con la squadra pensionati dell'Inter la semifinale di Coppa Italia, venendo infine cacciata anche da questo essenziale trofeo. A degno coronamento della stagione più gloriosa della Lazie dell'era Lotito, ci fu una risicata vittoria con il Burundi al cospetto di un Olimpico gremito da quattro o cinque pastori, giunti accompagnati dalle loro greggi, che fecero salire il numero degli spettatori a 4000.[5]

Stagionatura 2008/2009

La campagna acquisti estiva della Lazie in vista della stagione 2008/2009 è la più lussuosa dai gloriosi tempi dell'acquisto di Gianni er Puzzone dalla VJS Velletri: il presidente Claudio Lotito infatti firma contratti milionari con giocatori del calibro di Pippo Franco, Nino er caciottaro, Martufello e Antonella Clerici.

Il campionato inizia subito alla grande per la Lazie, che alla prima giornata in trasferta sul Monte Gennargentu con il Cagliari trafigge i rosso-blu con due gol di Mauro Zarate. Si scoprirà in seguito che questo giocatore era stato dopato per aumentarne le prestazioni.[6] A causa di oscure trame di Lotito con il KGB, che porteranno alla sconfitta della A.S. Roma a Palermo e alla disfatta del Milan e della Fiorentina, la Lazie si ritrova così prima in classifica.

Il Prestigioso SuperPortapenne Italiano vinto dalla SS Lazio

La seconda giornata galvanizza ancora i più i laziali, che vincono con la Samp per il vertiginoso risultato di 2-0 (gol di Pandev e di tua madre), seminando i cugini romanisti e confermandosi prima in classifica. L'esultanza laziale si scatenò al di fuori dello Stadio Olimpico nella consueta maniera, ovvero con lanci di caciotte contro i delusi cugini romanisti e invasioni di ovini per le strade della Capitale. Ovviamente già dalla sesta giornata la marcia della Lazzie comincia a fallire miseramente. Infatti, dopo aver perso il derby con la Roma e dopo un pareggio racimolato al 1256' di gioco in casa col Lecce per mano di un giocatore che non segnava dal 12 a.C., la Lazzie ha ripreso a perdere, come sua consuetudine. Per la precisione ha perso contro: Bologna, Napoli, Scafatese, Viribus Unitis, Semproniano, Rho. Negli ultimi tempi Rocchi ha avuto degli screzi con Pandev e Zarate perché essi erano anche compagni di letto e non lo hanno invitato a un'orgia.

Stagionatura 2009/2010

La stagionatura 2009/2010 inizia bene per la ladzie poiché riesce ad esportare il proprio pecorino romano in Cina ed a battere l'Inter, grazie all'ausilio del naso di Matuzalem, aggiudicandosi il prestigiosissimo SuperPortapenne Italiano. Inoltre quest'anno i campagnoli hanno anche avuto l'onore di partecipare, fino a dicembre, alla gloriosa Europa LIG, torneo però non adatto a Zappate e compagni, che già con la vittoria della Coppa Italia avevano superato i loro limiti fisici e mentali, imparando anche a bestemmiare in cinese.

Insomma, gli insuperabili rivali della lazzie europea (non tenendo conto dell'UE però) sono (o erano) il Villa Reale, il Levischi ed i pluricampioni dei Bulli Rossi di Salisburgo, vincitori di 20 Coppe dei Bulloni, e vantano numerosi fan in tutti i bar e pub del mondo.

Dopo la facile vittoria contro il Levischi, i lassiali non hanno potuto niente contro i Bulli Rossi austroungarici, che grazie all'assist del nuovo acquisto Cribari (cribbio!) hanno espugnato l'Old Trattor e portato a casa, sulle montegne innevate, la vittoria ! Dopo la grandiosa trasferta in Spagna (persa solamente 4 - 1), i lazioanali hanno dovuto scalare i monti soleggiati ed innevati per arrivare a Salii'nbuco, la casa dei prepotenti Bulli Rossi: dopo un combattimento combattuto, al 90° ai Bulli Rossi "sono sbucate fuori le ali e hanno spedito la palla in porta alla velocità del buio", come sostiene di aver visto dalla tribuna Museruola[7]. C'è ancora tempo però di dare spettacolo europeo ai burini accorsi nella capitale: davanti a 1.500 esemplari viventi di burinus lazianous, la ladsie riesce a far vincere il Levischi in Italia, cosa che non accadeva dall'estinzione dei dinosauri.

Così finisce l'avventura dei lazioanali in Europa LIG, che così ora avranno tutto il tempo per concentrarsi sulla prossima stagione in Serie B.

Il 6 dicembre 2009 dopo una prova strepitosa lalladsie ottiene un grande risultato nel debbi, che crea un distacco dai corregionali della Roma di ben 11 punti, e consolida lalladsie al 5° posto, dopo l'accoppiata Catania e Siena a 9 punti e l'altro duo Atalanta e Livorno a 12. I nostri Eroi sono a quota 13, ma il grande obiettivo del ritorno in serie B si avvicina sempre più!

Eh si signori, l'impresa è riuscita prima del previsto, cioè il 7 Febbbraio, giorno di inizio dell'Era GLaziale: i nostri eroi, oltre a esser rimasti a metà punti precisi dai corregionali per rispetto, hanno guadagnato la posizione tanto ambita che gli garantirebbero finalmente nuovi orizzonti[8].

Stagionatura 2010/2011

La stagionatura si apre con la prestigiosissima vittoria al mitico triangolare di Fiuggi, dove Lalladsie si impone straripante contro le fortissime formazioni del Lat(r)ina e del Sora (Lella). Sembra che Man U e Barcellona avessero declinato l'invito a partecipare per evitare brutte figure, appena si sono rese conto della presenza di squadre avversarie così forti. Malgrado sugli spalti ci sia stato un po' di confusione, coi tifosi del Sora e del Latina indecisi su quale squadra tifare, alla fine c'è stato un vero tripudio in campo e 5 giorni di festeggiamenti indetti a Formello. A Viterbo e Frosinone hanno dichiarato festa cittadina, ed hanno dedicato all'evento le locali sagre della porchetta e del cocomero, destreggiandosi in gare di rutti e di trotto sulle pecore.

Il 7 novembre 2010 per la Ladsie arriva la sconfitta contro la squadra di Roma. In questa giornata i tifosi si attaccarono "ar fumo daa pipa" e fecero in modo che i loro rivali godessero come ricci. Parte della sconfitta è dovuta al portiere Nando Muslera per la papera sul rigore di Marco Borriello.

I tifosi che fanno transumanza a Roma per seguire la loro sguadra si trovarono nella stessa schizofrenica situazione alla 15a giornata, quando affrontarono l'Inter campione d'Europa. Mentre guardavano Olympia svolazzare sulle loro teste e si chiedevano "lu vedi guand'è grosso guello piccione, ma ghe gli danno a magnà?", dibattevano su quale squadra avrebbero tifato quest'anno. Decisero che avrebbero esultato e tifato per quella compagine che avrebbe realizzato il primo gol. Alla fine della gara Lallanzie travolse con un 3-1 gli avversari, ma poi leggendo la formazione mandata in campo dall'allenatore nerazzurro Benitez risaltavano i nomi di illustri sconosciuti come Castellazzi, Natalino, Biabiany e Alibec [9]. Ci si accorse quindi che in realtà si trattava della Vis Velletri rafforzata da un paio di quei giocatori che da titolari avevano vinto la Champions League (il convalescente Sneijder, Lucio e Cambiasso), ma oramai il risultato era stato acquisito. Sciami di trattori si riversarono in centro, e si levarono canti tipo "semo li gambioni da uropa!", "Lallazzio gambiona, nunnè na illusiona!".

Ma la gloria vera deve ancora venire. E' esattamente la sera di Sabato 18 Dicembre 2010 che il tifoso lanziese raggiunge l'estasi. Infatti l'Inter, squadra tifata dai ladsialli [10], vince il Mondiale per Club. I lanziesi, con uno scatto di burino orgoglio, si autoproclamano quindi campioni del mondo, perché Lallanzie aveva battuto l'Inter solo due settimane prima.

Vittoria in Campionato (dell'Inter), Coppa Italia (dell'Inter), Champions League (dell'Inter), Salvezza dalla B, cessione di Kolarov per una cifra spropositata[11], Supercoppa Italiana (dell'Inter), Mondiale per Club (dell'Inter): si chiude così tra canti e balli di giubilo il 2010, il più importante anno della storia della squadra dell'Agro Burino.

Il 2011 si apre con le celebrazioni per il 111° compleanno della podistica, ed i ladsialli lasciano le pianure di Formello per piombare su Roma e scagliare la loro proverbiale bestialità contro la città che da sempre odiano[12].

Lo “rgojo ladsiallo”

Il popolo ladsialle è molto orgoglioso delle proprie umili origine e della propria squadra di calcio, anche se all'atto empirico, vista la modestia dei risultati conseguiti, non risulta alcuna motivazione valida che giustifichi tale atteggiamento. Il bavoso e rabbioso “cugino di campagna” passa la vita a contare i derby vinti, in quello squallido valzer di cifre che non sono altro che la chiara manifestazione di una mentalità da perdente, da fallito. Inoltre i tifosi della podistica Ladsie oggi SS ladsie seguono sempre in TV aRoma imperversare nei campi di mezza Europa: appollaiandosi sul trespolo gufano contro la squadra della Capitale cambiando però continuamente canale, perché per loro uniche soddisfazioni ben rare, altresì sono date dalle sconfitte della AS Roma. E questo li rende orgogliosi anche se non si capisce di cosa. Infatti in 100 anni di inutile esistenza hanno preso solo mazzate e l’unica coppa europea che la Ladsie ha vinto la coppa delle coppe l’anno successivo è stata cancellata, per annullarne l’ignominia di tale evento.

Il grande, anzi, l’unico orgoglio dei tifosi biancobuzzurri è di tifare per quella che ritengono essere la prima squadra di calcio nel Lazio, con nascita assunta nel 1900, anche se il paradosso è che all’epoca non giocavano a calcio. Il ridicolo è che nel 2000 è stato celebrato il centenario calcistico di una società che nata come Podistica Lazio – nel 1900 si dedicava a corsa, ginnastica e nuoto, ma non a calcio. Perché non fare quindi tale celebrazione alle piscine del Foro Italico o sulle piste d’atletica di Caracalla? Diversi gruppi per la salvaguardia delle minoranze e per i diritti dei popoli, dal WWF alla marina militare fino ad Amnesty International si sono mossi per offrire solidarietà ad un popolo piccolo e a rischio estinzione, ma estremamente orgoglioso di tifare per la prima squadra di calcio a Roma che non giocava a pallone.

Rivalità

La Ladsie ha forti rivalità con tutte le squadre del centro Italia al di fuori della propria regione, e nello specifico con Pescara, Ternana, Perugia, contro le quali si è spesso scontrata sia per non retrocedere in B oppure nelle serie minori o anche per altre questioni, come chiarisce l'articolo del 2006 apparso sul settimanale “Ovini e Caprini”: La Ladsie travolge il Perugia. Scontri a fine gara. Rubate 6 pecore poi esposte.

Frattanto si fanno sempre più insistenti le voci di grossi nomi dell'imprenditoria agricola reatina e casearia del litorale sud romano che intenderebbero investire nella società laziale. C'è chi addirittura favoleggia di una fusione col Latina e il Poggibbonzi, anche per cementare il sodalizio con i sostenitori di quelle zone. Questo siringata di risorse finanziarie nelle esangui casse laziali permetterebbe il ritorno di grandi giocatori, primo su tutti Veron, mentre si attendono conferme per Michelino Laudrup, D'Amico e Giorgio Chinaglia.

Sembra oramai certo l'invio dei curricula di Mendieta e Claudio Lopez alla Manpower di Madrid, mentre in caso i progetti del governo Berlusconi per la riapertura delle case chiuse si concretizzassero, per Mihajlovic sarebbe già pronto un ruolo da amministratore delegato di una società a capitale Ladsie dove il serbo si occuperebbe direttamente della selezione e dell'importazione delle lavoratrici.

Ghiaccio e sveglia

Nota per avere portato il calcio a Valmontone e per avere scelto il nome della propria regione anziché quello della propria città, cosa che ormai non fanno manco a Pro Evolution Soccer, la Lazzie, in perenne lotta con la Cisco Roma e il Frosinone per il ruolo di seconda squadra della regione, ha il merito di avere portato per la prima volta il ghiaccio a Roma. Nella stagione 2007-2008, infatti, le lande biancocelesti, da sempre rattristite da un palmares imbarazzante che ha portato il primo scudetto dopo 74 anni di storia e che ha fatto sì che venisse sculacciata sin dai primi derby da una squadra molto più giovane, sono state invase dai fiordi, dato il freddissimo -36 nei confronti dei ben più prestigiosi cugini della Roma. La Lazzie è nota anche per aver portato la prima sveglia europea a Roma. Anfatti, nel 1977, la Lazzie fu sconfitta per 6-0 dal Lens (2-0 dopo i 90min) squadra francese paragonabile al Derthona in Italia. Per inciso il Lens è giallorossa, motivo di ulteriore rappresentazione di agonizzanti incubi per il popolo pastorizio lanziele. Anche oggi la Lazio è una squadra molto forte: le amichevoli giocate con il Sassuolo e con la Proviterbese Latina Terme (ovviamente perse) fanno notare il miracolo della permanenza in A della squadra di pecorari. I tempi sono tuttavia maturi per un nuovo soggiorno in Serie B, dove attualmente milita il Frosinone. In caso la Lazzie retrocedesse (con grande gioia di tutti) il derby potrebbe finalmente essere una partita di campionato.

Lo sogno de LoT(r)ito

"Calcium est bonum si numme chiedunt li sordorum!" è la ennesima dotta citaziona delu nostro dotto presidende dopo aver sfiorado lo quisto de ElAno, "lo giogadore pa comincià la costruzziona daa Lazzio deli nostri sogni", dice un articolo di "Ovini e Caprini". Inoltre l'allenatore Reja ha le idee chiare per rendere imbattibile la Lazio: avere un attaccante che segni sempre[13], ed un portiere che le pari tutte. All'intelligente osservazione dell'allenatore risponde il presidente, con una intervista alla stessa rivista di zootecnia e lazialità: "Costruirò una Lazio europea" disce lu presidende ai cronisti presenti alla sagra della ricotta di Frosinone "Non ci poniamo obiettivi, ma programmi per fare della Lazio un grandissimo club". [14] "Presidende, cumprace Pastore! Cun nome accuscì solo pela lazzio po dà ggiocà" urla qualcuno durante l'intervista, ma Lotito si schernisce e chiosa "Palermo vole li sordorum, ma io ho già una lista di giocatori che faranno grandissima la Lazio".

Ecco gua la sguadra che farà tremare lu mondo indero: una sguadra ariana, senza negri, ebbrei o romani!

Nummero da maja Como sa chiama Rolo Nazzionalidà Commento
1 Grouviere portiere Scvizziero colu passeporto franciese Imbè, ecco...
2 Caciottari difenzore È de viterbo! È uno de noi!
3 Lupash Tore difenzore Arbanese, natularizzato daa lazzie! C'ha puro na ditta de trasporti su gommone.
4 Burini immediano È dellagro pondino! La nostra bandiera, è tutto noi!
5 Kékkonèn Difenzore marcadore, che marca stretto! Fillo andese Sattacca all'omo e nullo lascia ppiù!
6 Pipponen Difenzore esterno de zinistra Puro lui è fillo andese Ecco, magara nunnè proppio forte forte, mapperò sampegna!
7 Kàkka Alla destra È gizziano Provviene dallo Intestino Centraal

(3a cacatoria lusso imborghese)

8 Meerdah Cientro cambista Olandese Puro lui provviene dallo Intestino Centraal
9 Bostik attaccande Cruado ma tiene lu passapordo slioveno Na garansia!
10 Ordinho È aa bomba daalladsie! Brasigliano ma naturalizzado daallazzie berchè cià la mamma de varmondone! brasigliano biango!
11 Rosiquinho Alla zinistra Brasigliano puro lui Se magna na cifra de go, e sta sembre a rosicà, peccuesto è nostro begnamino.

Puro lui è bianco: noi li negri naalladsie nucelivolemo!

imbanghina
Nummero da maja Como sa chiama Rolo Nazzionalidà Commento
12 Citofoni Segonno portiere Boh, nzesa!

(curcheduno disce que è romano e ebbreo, ma savvergognerebbe da dillo berchè sabbene che noi li romani naalladsie nunce li volemo! E nimmanco lebbrei!)

Prima lavvorava na portinnieria do stabbile ndo gli abbida lu nostro presidende Dott. Claudio Lotrito
13 Sarvezza difenzore Deli castelli romani (ufficiarmente èr più romano de tutti, ma ingora ingora è accettabbile...) Co cuer nome solo ar nummero 13 poteva da giocà!
14 Lazzievic attaccande Kosovaro Connome così, ma indove andro ie podeva da giocà!

Giornata tipo della Lazzie

Ore 6:30 – Lotito si sveglia e pensa se è il caso di comprare un centravanti.

Ore 6.40 - Lotito telefona a Tare e gli chiede se conosce un calciatore che costi meno di 10.000 euro e abbia uno stipendio inferiore ai 1000 euro al mese.

Ore 6:45 – Zarate tenta di sabotare la doccia di Kolarov.

Ore 6:47 – Kolarov scopre Zarate e lo riempie di mazzate. Zarate va a piangere da Lotito che per consolarlo gli aumenta lo stipendio di 3 euro all'anno.

Ore 7:12 – La squadra scende a fare colazione. Mauri si incazza perché Brocchi gli ha fregato il posto a capotavola.

Ore 8:00 – Inizia l'allenamento. Tutti in campo. A parte Mauri che è ancora offeso con Brocchi.

Ore 8:10 – Ballardini spiega alla squadra il modulo "1-2-3-4+1", detto il modulo "Cazzone" o dei "Sboroni"

Ore 8:11 – Ballardini si affida ad un più semplice 4-4-2.

Ore 8:18 – Inizia la corsetta quotidiana.Pandev e Ledesma per il loro brutto comportamento vegono inchiodati alla panchina della tribuna con in testa il cappello asino

Ore 8:56 – Firmani si rompe il menisco sputando. Tre mesi di stop.

Ore 9:30 – Rocchi tenta il tiro in porta da 80 mt. Per lui solo un lampione.

Ore 9:55 - Meghni tossisce. 7 mesi di stop.

Ore 10:10 – Muslera ha il solito attacco di diarrea. Corsa in bagno.

Ore 10:45 – Eliseu si fa tradurre “'tacci tua” in portoghese da Floccari.

Ore 10:50 - Ballardini vede Bonetto, Scaloni, Berni, perpetuini e pensa "Ma chi cazzo so sti sboroni?!".

Ore 11:30 – Lotito annuncia l'acquisto di un nuovo attaccante, si chiama Abdil Allu e fa il carpenteire; scoperto da Tare mentre palleggiava con un mattone.

Ore 12:20 – La squadra viene chiamata a pranzare. Oggi maialetto arrosto e peperonata.

Ore 12:30 - Viene presentano Abdil Allu, che Lotito definisce il nuovo Maradona.

Ore 12:54 – Baronio s'offende perché a lui hanno dato meno peperonata.

Ore 13:20 – Un tifoso romanista fa irruzione nella sala da pranzo laziale. Prontamente fatto fuori con un calcio rotante da Foggia.

Ore 14:34 – Floccari tenta ancora di integrarsi nella squadra. Per prima cosa, compra un trattore.

Ore 15:30 – La squadra inizia una partitella d'allenamento. Zarate non la passa a nessuno perché si sente ancora offeso per lo scherzo di Kolarov.

Ore 15:35 - Ballardini regala un chupa-chupa a Zarate per tranquillizzarlo.

Ore 15:38 – Rocchi segna di testa. Ballardini parte con il suo trattore e va allo Stadio Olimpico. Anche se vuota (come la solito), corre a braccia aperte sotto la Nord.

Ore 15:55 – Ballardini ritorna a Formello.

Ore 16:21 – Zarate ha un'indigestione da peperonata. Stop di 1 mese.

Ore 17:01 – Lichtsteiner scopre di essere svizzero ed incomincia ad abbuffarsi di cioccolata. Svizzero? No, Novi.

Ore 17:40 – Ledesma pensa se sia il caso di andare alla Juventus.

Ore 17:44 – De Blanc dice a Ledesma di lasciar stare.

Ore 18:27 – Siviglia si mette a cucinare l'arrosto con patate.

Ore 19:40 – La squadra cena.

Ore 19:50 – Baronio è ancora arrabbiato perché ha meno arrosto, e piange.

Ore 21:40 – Tutti a guardarsi i bei tempi della Lazio. Molti si annoiano. Zarate gioca con il Nintendo, Rocchi si auto-complimenta per la sua bravura.

Ore 22:30 – Tutti a dormire, a parte Lotito che pensa se sia il caso di comprare un centravanti.

Derby e incubi

I Tre Derby Vinti Dalla Lazie.

La Lanzie ha portato il ca(l)cio a Roma ma nonostante questo è riuscita a perdere il primo storico derby, destino che si è protratto a lungo nella storia. Finalmente negli ultimi anni la Lanzie è riuscita nell'impresa di vincere un paio di derby, festeggiandoli come se fosse la quarta Champions League di fila. Tutti i derby vinti, più o meno 3, sono ricordati da secoli dai tifosi lazziali, anche perché sono forse l'unica cosa di cui possono essere fieri.

Colori e simboli

Atto sessuale tra due laziali, in questo caso tra Peruzzi e di Canio

I colori sociali della Lazie sono il bianco il celeste, l'azzurro come tributo d'onore ripetiamo al Napoli il celeste alla romanissima Grecia e il blu alla Polizia di Stato. In precedenza, dagli albori agli anni sessanta, veniva usato un bufalo come stemma al posto del povero volatile; il simbolo dell'aquila laziale e no romana intendiamoci come quei 3 pipparoli di Bigiarelli e co.
si erano illusi di intendere, l'aquila della Lazie simboleggia, oltre che esteticamente, un gabbiano con un paralisi facciale la diversità della squadra, sia nel senso sessuale sia in quello umanitario oltre che rappresenta la natura selvaggia della società in quanto emblema l'aquila del Parco Nazionale d'Abruzzo. Da qui infatti, la celeberrima frase testaccina:

« "Ma te immaggini se me nasceva un fijo laziale...?? Mejo frocio!" »

La rosa

Tifoseria lazialle

I tifosi della Ladsie (Irriducibili s.P.a, In basso a destra, Ultrasse 84) per la maggiore burini dell'hinterland romano, Ciociaria, Castelli Romani, Agro Pontino, alto Lazio che insieme ai loro pari fighetti di Prati e Parioli si definiscono di estrema destra, ma il motivo è dato da un banale equivoco. Alcuni tra i nipoti di quel famoso gruppo di stallieri, pastori ed agricoltori superarono di molto i loro antenati, ed i migliori tra loro portarono avanti il loro processo di integrazione nella civiltà sino al conseguimento della licenza elementare a 30 anni suonati, ma questo è un altro discorso. Costoro furono ovviamente considerati i saggi del gruppo, i portatori della cultura, e per ovvie ragioni divennero i capo-tifosi. Un giorno scoprirono dell'esistenza in un non ben precisato passato di un gruppo tedesco che era stato molto forte e molto duro (anche se a loro non era molto chiaro in quale contesto, ma tant'è) chiamato SS, esattamente come la loro amata Ladsie. Sui libri delle elementari si innamorarono soprattutto delle figure, con quei capelli corti ed il braccio teso per i saluti, e dopo molti sforzi a gruppi di 15 facevano a rotazione e si davano il cambio per leggere una pagina riuscirono a capire che erano di estrema destra, ma non sapevano molto altro. Scoprirono che erano tedeschi, e che erano del nord. I tifosi della Ladsie della provincia romana cercarono maggiori informazioni da coloro che erano gli abitanti delle zone più a nord da loro conosciute, i loro cugini della provincia di Viterbo, ma anche loro non sapevano altro che fossero stati molto feroci e che fossero di estrema destra. Nasce così la necessità del tifoso laziale (o “ladsiallo”) di sentirsi di destra, malgrado non sia mai stato loro chiaro cosa questo significasse, e di copiare dai libri delle elementari quanto possibile dai loro – ancora molto oscuri – modelli di comportamento che venivano dal Nord (“addirittura più a norde devviterbo!”).

Un tifoso, per definirsi Laziale, deve:

Il capo ultrà della curva laziale
File:Laziale Interista.jpg
Tipico esempio di tifoso laziale fedele all'ultimo punto della lista qui a fianco.
  • Non essere nato a Roma (se è nato a Napoli è meglio)
  • Essere un fascista
  • Essere un razzista e inneggiare cori antisemiti repressi anche quando la persona in questione si definisce politicamente schierata dall'altra parte.
  • Non mollarlo mai
  • Essere un pecoraro
  • Avere una mandria
  • Essere Ciociaro
  • Essere consapevole che non vincerà mai più un tricolore
  • Possedere una mietitrebbia
  • Possedere un pandino 4x4
  • Avere sempre la caciotta in frigo
  • Andare allo stadio con panino Cipolla, Caciotta e Pecorino
  • Saper mungere una mucca
  • Possedere un trattore.
  • Godere esclusivamente delle sconfitte altrui (non avendo mai soddisfazioni sul campo)
  • Avere la spocchia di spacciare se stesso e i suoi simili come ultras su stile inglese mettendo pezze che sembrano tovaglie tra l'altro sporche di sugo
  • Puzzare di caciotta
  • Puzzare di pecora
  • Nascondersi d'istinto uscendo fuori solamente quando la Roma perde (un po' come le lumache quando piove)
  • Festeggiare una Coppa der Maiale come uno Sculetto
  • Definire Coppa Italia "Coppa der Nonno" quando la vince la Roma, e fare i caroselli quando la vince lui
  • Portare la caciotta e la porchetta allo stadio.
  • Cantare allo stadio "Blue is the colour", (pron. Bblù is de Golor)
  • Vincere uno scudetto ogni 300 anni rubando e rinfacciare la vittoria per almeno altri 5000 anni
  • Essere stato bocciato in 2° elementare per avere la cultura ai livelli dei giocatori che militano nella sottospecie di club
  • Aver conseguito il diploma delle elementari all'età minima di 30 anni per assicurare una corretta assimilazione delle nozioni
  • Essere pronto a tifare contro la propria squadra, preferendo la Serie B alla vittoria dello scudetto della Roma.
  • Tifare Inter.
  • Fare il saluto Romano, con la canna in mano.

La Burino Card (la tessera del tifoso ladsiallo)

Progetto che ha come obiettivo i tifosi residenti nell’agro romano e nelle remote province del Lazio, detti anche biancobuzzurri, per lo sbiadito colore della maglia e per il loro atteggiamento. La carta prepagata per i ladsialli - la Burino Card – è offerta dalla dalla SS Ladsie in cambio di un pagamento previo formaggi e salumi vari. La SS Ladsie fa da intermediaria con le pay TV.

Inoltre la SS Ladsie si è mossa affinché queste pay TV il mercoledì ripristinino Twin-Peaks (da loro tanto amato negli anni ‘90) o comunque durante le partite di Champions League – competizione cui notoriamente non partecipano - trasmettano programmi che possano interessare i pastori tifosi dellallanzie, tipo “come mungere una vacca senza pensare alla propria compagna”, oppure “pascolare le pecore, ma senza sesso”, o anche “il trattore, un mezzo di trasporto globale”.

Altri segni distintivi e particolarità

  • Lo stemma della tifoseria laziale è una pecora bianco-celeste.
  • I tifosi laziali sono famosi in Italia e nel resto del Mondo per la loro totale incapacità nello scrivere una frase di senso compiuto.
  • Nella capitale è assai difficile trovare un vero romano tifare la S.S. Lazzie, difatti i laziali, data la loro evidente inferiorità numerica/mentale, crescono nella maggior parte dei casi come individui complessati e poco raccomandabili.
  • La tifoseria bianco-celeste viene usata dagli esponenti di grandi club quali Chelsea e Real Madrid, come capro-espiatorio per qualsiasi malefatta commessa dalle due.
  • Nella stagione 2007/2008 la sucietà spurtiva lazzie ha venduto ben 12 abbonamenti per la curva nord al modico prezzo di 53 centesimi di euro.

Le tipiche frasi del laziale

  • Szo da lazie
  • Duce-duce-duce....
  • Iul never uolc alon
  • So sciosciaro
  • Szo de tivoli.. noo sendi l'accentu?
  • Si ma noi semo nati prima (quando perdono il derby)
  • Si ma voi avete scajato in ciempionz (quando perdono pesantemente retrocedendo dalle zone basse)
  • Si ma noi amo vintu lu derby (quando la roma vince qualcosa)
  • Hu-hu...hu-hu... (appollaiati sui pini che contornano l'olimpico quando la roma gioca in champions)
  • Lotito deve morì (quando nel frattempo gli stà salvando la squadra da un mare di merda)
  • Uè uagliò, vuò A PIZZ?
  • FORZA INTER ! (se l'inter vince contro la roma)
  • FORZA MILAN ! (se il milan vince contro la roma)
  • FORZA NAPOLI ! (se il napoli vince)
  • Avemo portato er cacio a Roma.
  • Semo i discendenti de Julio Cesar.
  • Noi semo sa squadra fori dar comune! (Comune di Roma n.d.r.)
  • Ce piace lo pane, ce piace lo vino, ce piace la fava co lu pecurino.
  • Se vedemo allo derbi (che poi puntualmente perdono in maniera inguardabile)
  • Nooo, nooo, noooo! Nun è giusto! Nun è giusto! Nun è giusto!
  • Nun succede, ma se suscede... nunn'è susceszo, alééé, ha vinto l'Inter!
  • SPQR! Esseppiccuerre! So' porci questi romanisti! OH! 'Sta qui era bella fratellu eh!
  • Avemu portatu lu cacio a Roma e lu pecorino a Pechino (finale supercoppa italiana giocata in collaborazione con l'inter)

Forma societaria

Nel corso della propria storia ultrasupercentenaria, la Lazio ha cambiato più volte forma societaria. Ricapitoliamo i passaggi più interessanti:

  • 1900-1925: Gruppo di scemi (S.S. Lazzio)
  • 1925-1945: Corporazione de bburini (SS. Lazzio)
  • 1945-1970: Azienda Agricola (SS. Lazzie)
  • 1970-1990: Società che si accomandita in serie B (SS. Lanzzie)
  • 1990-2003: Società dei magnaccioni de pecorino (SS. Lazìe)
  • 2003-2010: In serie A annaSPA (Lazialese SPA)
  • dal 2010: SS Interlazionale (Società Straccioni un po' d'a Lazio e un po' dell'Inter)
  • da sempre: Società di pecorari

Curiosità

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L'aquila della Lazio
  • La S.S. Lazzie ha vinto due scudetti, esattamente come il Napoli e senza Cragnotti e Cirio je stava pure sotto.
  • La divisa della S.S. Lazzie è bianco celeste (o azzurra che dir si voglia), comunque sempre come il Napoli.
  • La S.S. Lazzie ha avuto come bandiere Paolo Di Canio e Bruno Giordano, esattamente come il Napoli.
  • La S.S. Lazzie ha portato la prima sveglia dall'Europa nel Lazio: da ricordare infatti la partita persa per 6 a 0 contro il Lens ai sedicesimi di Uefa.
  • La S.S. Lazzie è finita sotto le procedure penali del pubblico ministero di Roma per: frode sportiva, falso in bilancio, calunnie, burinaggine, racket sportivi, apologia di reato, vendita di diritti falsi, calcio scommesse e doping; però, dato che l'amministrazione della S.S. Lazzie è formata da quasi tutti camorristi, ancora non è incriminata del tutto a causa della sua influenza nella giurisdizione napoletana.
  • I tifosi della S.S. Lazzie sono gemellati con i tifosi del F.C. Ambrosiana Inter, quando tutti sappiamo che: "IL VERO ROMANO NON GEMELLA CON MILANO".
  • I tifosi della S.S. Lazzie sono tutti pecorari, eccezion fatta di Lotito che ha una Vaccheria ad Amatrice e una fabbrica di water.
  • I tifosi della S.S. Lazzie non parlano italiano, in quanto sono di paese; il loro dialetto è il ciociaro burino.
  • Dice il saggio: "La Lazio non conta un cazzio".
  • La S.S. Lazzie presenta una tradizione di giocatori provenienti dal nobile est Europa, stile ex Jugoslavia, Romania, Albania sebbene i suoi tifosi pastori siano fascistissimi.
  • I tifosi della S.S. Lazzie si sono ormai convertiti al buddhismo per credere che non ci sia il male nel mondo.
  • La S.S. Lazzie è una squadra(?) che non ha mai avuto bandiere, al massimo uno stendardo.
  • La S.S. Lanzzie si ritiene una squadra romana, nonostante porti il nome di una regione che comprende la Ciociaria, abbia i colori della Grecia e che ci sia almeno una proporzione lenzzieli/romanisti pari a 1/3 nella capitale.
  • Benedetto XVI è diventato un romanista incallito da quando ha saputo che la Lazio vince a ogni morte di papa.
  • La S.S. Lazzio è una squadra fuori dal comune... di Roma.
  • La S.S. Lazzio si considera un "ente morale" malgrado sia stata coinvolta praticamente in tutti gli scandali calcistici italiani ed abbia costruito il suo primo stadio fregando i soldi alla croce rossa dopo la prima guerra mondiale.[15]
  • La S.S. Lazio è stata insignita della "Stella di Latta", come premio per gli oltre 10 campionati disputati in serie B (nonostante ne abbia vinto uno solo).
  • La S.S. Lazzie è l'unica squadra italiana in cui ha militato un giocatore nero ed ebreo, Aaron Winter, nonostante la sua tifoseria si dichiari fascistissima.
  • I tifozi della Lazzie non hanno ancora finito i festeggiamenti, infatti si incontrano tutt'ora nelle sagre di paese per mostrare gli amati trofei.
  • La S.S. Lazzie ogni volta che nomina un capitano lo vende; attualmente il capitano è uno dei raccattapalle
  • Un giocatore della Lazzie, poco prima di essere venduto, diventa capitano
  • I capitani storici della Lazzie giocano con altre squadre
  • La S.S. Lazzie ha ritirato la maglia numero 12 in onore del 12° campionato in serie B che tra non molto disputerà.

Collegamenti esterni

Fonti, fontine e pecorino de Ariccia


Questo gioco del ca...lcio
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Arbitri e istituzioni FIFAUEFAUFOFIGCMichel PlatiniJoseph BlatterArbitroGuardalineeQuarto uomoArbitro di portaCollinaItoMorenoTomboliniBomberismoDiscriminazione territorialeRivalità calcistica Italia-Germania
Ruoli PortiereDifensoreTerzinoStopperLiberoMedianoCentrocampistaAlaTrequartistaAttaccanteRegistaPrima puntaSeconda puntaPanchinaroEx giocatore dell'Inter
Giornalisti e programmi BagniBartolettiBergomiBiscardiCaressaCiottiCivoliCompagnoniCornooo!CriscitielloCrudeliStefano De Grandis da BordocampoFaillaGaleazziJacobelliMarianellaMauroMoscaMughiniOrdineParisPellegattiPiccininiPizzulRecalcatiSumaTosattiVarriale
Telecronista90°ControcacchioLa domenica sul divanoQuelli che... il ca...Qui Qualunquismo a Voi Capi UltràTutte le interruzioni minuto per minuto
Dirigenti AbramovichAgnelli IAgnelli IIBeckenbauerBerlusconiBettegaCairoDe LaurentiisDella ValleFranzaGallianiGaucciLotitoMarottaMatarrese IMatarrese IIMoggiMorattiPreziosiRaiolaRossiSeccoSensi ISensi IITavecchioZamparini
Allenatori Allenatore dell'U.S. Città di PalermoAncelottiBagnoliBaldiniBearzotBoskovCapelloCloughDelneriDomenechDonadoniFergusonGrazianiGuidolinGullitLeonardoLippiMalesaniManciniMazzarriMazzoneMihajlovicMourinhoRejaRanieriSacchiSimoniSpallettiTrapVenturaZaccheroniZemanZengaZolaMutande di Bendtner
Club Bisnes Clas: il BergamoSoccmelSalto CarpiatoChiavo VeronaHeavoniaFootball MaremmamaialaFrocinoneGenoa Per NoiInteLGiuveLazieFozza MilaNapulePaleeeemmmo'A MaggicaSampeiCazzuoloGranata al LimoneMandimandimandiPirlas Verona

Classe Economica: Olive F.C.AvellinobanfiU' BàarUccellacci bianchiCastedduC'è SenoComodinoScrotoneLatrina CalcioBoiadèTortellino PowerVecchiaraMelugiaRapugnetta'sPro VermicelliThe PesciarolsSpezzatinoThyssenKruppBlack and DeckerBOH Dal MicinChiava(to)riLinciano

Derelitti e sfigati misti: AlbinoCHE?Lu CataniaCentro Scommesse CremonaScatarraroLusulelumareluientuParmacotto FCScorregginaCozzballBora BoraSvarionese

Ministero degli esteri:

Albione: ScarsenalChel$ki AbramogradNevertonLiwhirlpoolMinaretochester United 2Ducato di Ferguson

Iberia: Solari BilbaoFC PorcellonaRepubblican Madrid

Gallia: Merz CalcioOlympique SimbaOmmmmmmmmmmParigi San MosconiGiacobini violetti

Crucchia: Baiern FrateBorussia DormiMusicanti VerdiForza PaninoBaier quell'altro

Continente: Ajax PavimentiDinamo BadantiBentopaI texaniI padaniMonte OlympiakosLe Panatine

Nazionali Carampano Continente: Andostà?SacherlandiaCavol(ett)i (di Bruxelles) RossiCraxiaLa leva calcistica del '92Fare le OreFrociarìaCrukkiaMacachi FCSpartaaai pionieriPOPOPOEminflexoniaAmaro MonteabbronzatoTulipaniaPolacchiaPortoGaioCecatiaROMlandiaUЯSSSan CulamoBanda delle CornamuseSerbi della Glebale Furie MosseSchfizeraFigoniaI kebabbariFamiglia ShevchenkoQuelli che erano invincibili

Suonatori di bonghi: Camerun da lettoUna massa di DrogbatiLe MummieGhana PadanoIl figlio di GheddafiLavavetri UnitedAgbonavbarèI Ricchi e PoveriOlympique Hammamet

Asia Argento e i mari del Sud: La Rabbia SubitaQuelli a capasottaCinciuèI dentistiByron MorenoAlfieri dell'Uomo del GiapponePersiaUSA 2Ka mate! Ka ora!I numeri ultimi

Sudditi della Casabbianca e Mangiacucujanji: MaradonidiJoga BollitoI CaimaniCileccail cartello di MedellinTosta PheecaRastamenArribarribarribaAcciuffainghippiQuelli che il "Soccer"...Urrà Gay

Boschetto della mia fantasia: PadaniaNazionale cantanti
Tecniche Colpo di testaCalcio rotanteRovesciataAutogolSimulazione di falloTestata SardaTrivelaPallonettoCucchiaioCatapulta infernaleCatenaccioContropiedeDoppie punteFalloFuorigiocoMarcaturaRigorePunizioneVuvuzela attacksSbagliare un calcio di rigoreTiki-taka
Videogiochi FIGAFIGA StreetFootball ManagerHattrickWinning Eleven + Patch - Potenza e superpotenza
I Calciattori
Portieri AbbiatiBorucButtChimentiDidaDoniDudekFioriKalacManningerMarchettiMattoliniMusleraNeuerPizzaballaRossiSovieroWarner
Difensori AronicaBagniBaresiBenettiBergomiBettariniBoumsongBurdissoCarrozzieriChielliniCirilloCocoDavid LuizFerriGreškoIulianoKaladzeLúcioMaiconMaldiniMellbergMolinaroMonteroNeqrouzOkanOnyewuRuganiSantonSenderosTerryZanettiZapataZé MariaZenoni
Centrocampisti AndradeBaBeckhamBiapirljiderBoatengBrocchiCaniggiaCapparellaCasertaDiegoDzemailiFelipe MeloFellainiFlaminiGheddafiGiaccheriniGnocchiHamsikLampardLedesmaManciniMontolivoMorfeoNakataNedvedNserekoQuaresmaPadoinPerdomoPlatiniPogbaPoulsenRenatoSeedorfSissokoStrootmanTedescoTiagoValderramaVerrattiVidalVolpi
Attaccanti AdrianoAguileraAltafiniAmauriAmorosoAmorusoBaggioBalotelliBatistutaBendtnerBestBettegaBorrielloBrienzaCalaiòCaraccioloCassanoCavaniChinagliaCorradiCrouchCruzDi NataleEijkelkampEto'oFindleyFlachiFrickGiovincoHuntelaarIbrahimovicInsigneIturbeJacobsenKakàLarriveyLavezziLendersMakinwaMarachellaMatriMessiMiccoliMilitoMoscardelliMutuNappiNeymarOliveiraOsvaldoPančevPandevPatoPazziniPeléPlasmatiPoggiQuagliarellaRecobaRivaRocchiRonaldinhoC. RonaldoRonaldoRooneyG. RossiP.RossiSchillaciShevchenkoSimoneSuazoTareTevezToffoliTorresTrezeguetVan NistelrooyVerpakovskisVieriVucinicZalayetaZampagnaZarateZidaneMutande di BendtnerJuan Manuel IturbeMartinez
Allenatori Allenatore dell'U.S. Città di PalermoAncelottiBagnoliBaldiniBearzotBeckenbauerBenettiBenitezBoskovCapelloCloughConteCoriniDi CanioDelneriDomenechDonadoniFergusonFerraraGarciaGascoigneGiordanoGrazianiGuidolinGullitHiddinkLeonardoLippiLöwManciniMaradonaMazzarriMihajlovicMourinhoPrandelliRanieriSacchiSimoniSpallettiTrapVenturaZaccheroniZemanZengaZola
Campioni del mondo 2006 1 Buffon • 2 Zaccardo • 3 Grosso • 4 De Rossi• 5 Cannavaro • 6 Barzagli • 7 Del Piero • 8 Gattuso • 9 Toni • 10 Totti • 11 Gilardino • 12 Peruzzi • 13 Nesta • 14 Amelia • 15 Iaquinta • 16 Camoranesi • 17 Barone • 18 Inzaghi • 19 Zambrotta • 20 Perrotta • 21 Pirlo • 22 Oddo • 23 Materazzi