Valerio Massimo Manfredi, meglio noto al pubblico come Valerio Massimo Manfredi, è un archeologo[citazione necessaria], scrittore[citazione necessaria], conduttore televisivo di successo[citazione necessaria]. È anche il sosia di Ricky Tognazzi[1]

Valerio Massimo Manfredi quando sorride

Biografia

 
V. M. Manfredi dopo uno spinello.

Nato ad Empoli, città dove si fermò Gesù per una piccola vacanza, da un esimio storico ed una soubrette televisiva non poteva non ereditare le passioni dei genitori nella sua brillante[2] carriera: la televisione dal padre e l'archeologia dalla madre.
Nel 1954 ottiene la Laurea in Lettere Classiche all'Università di Bologna, rovistando nel cassonetto della carta dell'Ateneo, mentre dal 1974 è ordinario presso la Bocconi di Milano dove detiene la cattedra di Taglio e cucito. Dal 1980 si improvvisa scrittore, inventandosi di sana pianta l'intera storia, descrivendo minuziosamente come furono costruite le piramidi (grazie all'ausilio degli UFO), come cadde l'Impero Romano (scivolando su una buccia di banana) e qual era il vero nome di Mulan (Ernesto).
Nel 199X vinse il Premio Strega perché in quella data unico partecipante (gli altri concorrenti non capirono di quale anno si trattasse) e tale premio invogliò diversi registi a volerlo in qualità di sceneggiatore per film in costume: suoi infatti Cabiria, Troy e Natale in Bikini. L'esperienza cinematografica lo invogliò ad accedere in televisione, in maniera da vedersi comunque garantita un'entrata economica, visto e constatato che in archeologia non avrebbe potuto guadagnare nemmeno l'obolo per Caronte.
In TV vide il grosso del suo successo: prima come spalla a Giacobbo, in seguito come suo sostituto nella conduzione di Stargate - Linea di confine dove poter raccontare che le piramidi furono erette dagli alieni; poi divenne conduttore di Impero, programma atto a testimoniare come le bucce di banana siano piuttosto rischiose per la vita degli imperi, in quanto il pericolo di caduta è sempre dietro l'angolo; infine diventa conduttore di Tetris, un programma che è tutto un nome.

L'archeologo Gaio Cesare Marco Valerio Dacio Massimo Manfredi è noto al mondo per le sue importanti scoperte, tra cui un importante lettore Mp3 del III secolo a.C., la Pentola a pressione di Zurigo databile al XII millennio a.C., nonché il Manuale del perfetto truffatore archeologico del 2001. In Italia ha lavorato un po' dappertutto, limitandosi di solito a dare una picconata su ogni scavo (che credete? Per essere presente in tutti gli scavi italiani deve limitarsi necessariamente al minimo indispensabile).
Il suo impegno e la costante dedizione per gli scavi svolti in Sicilia gli hanno valso il premio dell' Archeologo siciliano dell'anno alla quale ha risposto con la toccante frase: "Vi ringrazio molto per questo premio che mi state dando, ma davvero è la prima volta che vengo in Sicilia!!!"[3].
Tra le varie cose ha anche ritrovato l'antico lavatoio comunale del Regno Persiano, il Calendario Pirelli dei Maya, nonché l'antica Autostrada del sole lungo la riviera romagnola. Secondo una ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (il ciennerre) egli è il secondo archeologo più ricco al mondo, secondo solo a Dennis Swift, l'americano che vende su Ebay le Pietre di Ica.

Lo scrittore

 
Manfredi da giovane sbarcava il lunario come Imperatore Romano col nome d'arte di Diocleziano.

La passione per i romanzi storici gli viene dopo aver letto I ragazzi della via Pal, testo molto profondo, ma che di storico non ha una beneamata cippa. Colto da un improvviso raptus inizia a scrivere e a scrivere e a scrivere che ad un certo punto gli venne il "gomito del tennista" e un principio di cecità. La quantità di libri prodotti fu tale che da solo riuscì a riempire l'intera biblioteca di Vergate sul Membro, e solo con le edizioni in lingua italiana. Il genere ovviamente è il romanzo storico, almeno è quanto egli sostiene, ma giungono forti sospetti che si tratti perlopiù di fantasy.
Il suo più grande successo fu Alexander, trasposto in film, che narra le avventure di Alexandros Mograine, ma ancora nessuno se ne è accorto e lo scambiano per un altro. Suo anche L'armata perduta, quinto capitolo di Indiana Jones.
Infine a tutt'oggi collabora con Panorama e con Focus, quasi a voler dimostrare l'autorevolezza di ciò che scrive.

Il conduttore televisivo

Come conduttore televisivo ha portato un'ondata di novità alle reti televisive italiane, in particolare per quanto riguarda i contenuti dei programmi: con Stargate ha dimostrato che non serve una laurea per far credere che le piramidi sono costruzioni extraterrestri, a maggior ragione se la laurea ce l'ha; con Impero ha dimostrato che oltre a quello romano sono esistiti anche quello Klingon e quello galattico, ben più potenti e longevi; infine col programma Tetris ha dimostrato che il blocco a forma di "S" rompe sempre i coglioni.

Il docente universitario

Ebbene sì, fa anche questo, ma siccome come insegnante è piuttosto improponibile e, sinceramente, non fa ridere, meglio forse non approfondire.

Curiosità

 
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  • Valerio Massimo è stato un Imperatore romano, Manfredi un Imperatore del SRI. Valerio Massimo Manfredi ha condotto Impero ed è un sosia perfetto di Diocleziano. manie di grandezza?
  • Alessandro Magno non lo conosce, anche se lui sostiene il contrario.
  • Nei licei classici si studiano i suoi libri per imparare la Storia. Allora è proprio vero che la cultura e l'istruzione in Italia stanno andando a farsi benedire...

Note

  1. ^ La somiglianza è notevole.
  2. ^ Inteso come "esplosiva", giacché ha fatto esplodere i testicoli a parecchia gente.
  3. ^ Premio Poesia e Cultura “Città di Ispica”: a Valerio Massimo Manfredi la 14° edizione.

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