Beppe Fenoglio: differenze tra le versioni

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== I 23 giorni della città di Alba ==
'''I 23 giorni della città di Alba'''


Trascurabile pout pourri di anedottica resistenziale.
Trascurabile pout pourri di anedottica resistenziale.

Versione delle 23:08, 21 lug 2009

« Hai una sigaretta? »
(Qualsiasi personaggio di Fenoglio a proposito di tutto.)


« ... il sangue scorreva a fiumi per la strada, insieme a pezzi di cervello... »
(Descrizione di un'eroica azione di guerriglia.)


Beppe Fenoglio è uno scrittore italiano famoso per i suoi emozionanti best seller, per la scrittura vivace e giovanile e per la grande varietà dei temi.

Biografia

Beppe nasce in Piemonte, per la precisione a Cuneo: il papà fa il macellaio, cosa che influenzerà grandemente la vita futura del ragazzino. I compagni lo ricordano come un bambino taciturno, scontroso e antisociale.
La sua adolescenza è la tipica adolescenza di un teen ager alternativo di provincia con turbe mentali che sogna di uccidere e stuprare per riscattare la propria condizione di sfigato. La sua vita avrebbe potuto concludersi banalmente con un suicidio emo o continuare a trascinarsi come vita di merda se non fosse arrivata la seconda guerra mondiale a vivacizzare la situazione: il giovane Beppe infatti, al posto di nascondersi in soffita o di travestirsi da cassonetto per salvarsi dai crucchi, si infila un paio di all star viola, prende con sè una stecca di camel silver e un fucile e si unisce ai partigiani.
Contro ogni previsione il giovane non solo riesce a non farsi fare a pezzi entro le 48 ore ma addirittura diventa un eroe: si racconta che abbia squartato 8 fascisti in 7 minuti, e sempre tenendo la sigaretta in bocca. Purtroppo dopo 2 anni di sangue e lividi la guerra finisce e Beppe è costretto a tornare alla sua anonima vita di provincia: si sposa e muore poco dopo di tumore ai polmoni. È triste pensare che proprio le sua amate camel silver lo abbiano ucciso in modo così spietato. Negli ultimi anni di vita, per supplire alla noia data dal troppo tempo libero e alla mancanza di nemici da uccidere si è dedicato con ( poco ) successo alla scrittura.

Pensiero politico

Contrariamente a quello che sostengono i professori di italiano e Giorgio Bocca, Beppe Fenoglio non aveva un pensiero politico: lui uccideva per il semplice piacere di farlo e se si unì ai partigiani e non ai fascisti fu soltanto perchè secondo lui faceva figo. I libri che ha scritto nel dopoguerra avevavo un taglio di sinistra soltanto perchè così vendeva di più: la macelleria del padre aveva chiuso e lui teneva famiglia. Per cui smettetela di far leggere "Una questione privata" agli alunni dei licei: non è stata scritta con i migliori sentimenti e in più nessuno ha capito come finisce.

Stile e temi

Vario, creativo, fantasioso non sono aggettivi che useremmo per descrivere l'opera di Beppe Fenoglio, visto che il tema di tutti i suoi libri è uno e uno solo: LA RESISTENZA™. Dicendo questo possiamo tranquillamente esaurire il discorso sulle tematiche fenogliane. E se il tema è sempre lo stesso anche nelle sue numerose opere i personaggi e la trama sono praticamente sempre gli stessi:

  • Un partigiano intelligente e nerd che passa i ¾ del tempo a scroccare sigarette, ma si rivela essere un figo smisurato capace di uccidere millemila nemici al secondo. Di solito costui è il protagonista.
  • Un partigiano stupido che si fa uccidere o rapire per i motivi più idioti, come ad esempio recarsi alla lavanderia del paese per lavare il proprio pigiama di seta. Viene salvato o sepolto a seconda dei casi dal protagonista.
  • Uno o più fascisti stupidi e brutti che uccidono o si fanno uccidere per i motivi più idioti, di solito mentre vanno a puttane. Hanno divise e armi fighe e sono sempre riforniti di sigarette. Costoro non hanno un ruolo ben definito, ma vengono impiegati come scenografie o comprimari a seconda di come gira all'autore.
  • Una tipa, non bella ma sgargiante che non la dà MAI al protagonista, ma occasionalmente ama concedersi a chiunque.

Lo stile di Fenoglio di solito viene definito "sperimentale" dai professori di italiano, perchè usa la punteggiatura in modo casuale e inserisce parole inglesi random.

Opere

Il partigiano Johnny

Johnny, uno studente piemontese nerd, snob e cagacazzi diventa partigiano. Resta sui monti 2 anni, passando il tempo libero tra una sparatoria e l'altra a scroccare sigarette e apensare a quanto odia i suoi compagni, che sono ignoranti, comunisti, non sanno l'inglese e puzzano. Due ragazzi della sua brigata, impietositi, gli diventeranno amici e cercheranno di guarira la sua antisocialità, ma moriranno in modo brutale verso la fine del libro, proprio quando il protagonista inizia a sentirsi vagamente normale. Il libro in realtà non ha una fine, poiche è incompiuto. Le ultime,enigmatiche righe vedono Johnny impazzire durante una battaglia, mentre corre con un fucile in mano ridendo istericamente, in preda allo sclero.

Una questione privata

Milto e Giorgio, sono partigiani e sono migliori amici, probabilmente anche qualcosa di più, visto che dormono sempre teneramente abbracciati. Insieme formano un contrasto delizioso: il primo è moro e nerd, il secondo è biondo e bello, ma ha una mente squisitamente umile. Il loro idillio si infrange quando Giorgio viene rapito da una banda di fascisti, che lo hanno sopreso mentre era intento a raccogliere ghiande cantando. Milton si attiva per salvarlo, e in un rantolo di dinamicità cattura dei prigioniri per scambiarli con l'amico. Putroppo Milton oltre ad essere un nerd è anche sociopatico e aggressivo e uccide i prigionieri a mitragliate quando li scopre interisti. Una classe di Balilla di 6 anni, in gita da quelle parti, viene attratta dal rumore degli spari e lincia il povero Milton. Nessuno sa che fine faccia Giorgio.


I 23 giorni della città di Alba

Trascurabile pout pourri di anedottica resistenziale.

Curiosità

  • Fenoglio è la mascotte dell' ANPI.
  • Esiste un "Festival Fenogliano".
  • Esiste una trasposizione filmica de "Il partigiano Johnny", con Fabio de Luigi nel ruolo de " il fascista tonto".