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'''Josef Mengele''' (Strünzburg, [[16 marzo]] [[1911]] - Bertioga, [[7 febbraio]] [[1979]]) fu un medico [[tedesco|germanico]], poi proclamato [[santo]] per aver curato da malattie legate alla [[ariania|razza]] molti [[ebrei]] e [[zingari]], nel ridente villaggio di soggiorno vacanze di [[Auschwitz]].
'''Josef Mengele''' (Strünzburg, [[16 marzo]] [[1911]] - Bertioga, [[7 febbraio]] [[1979]]) fu un medico [[tedesco|germanico]], poi proclamato [[santo]] per aver curato da malattie legate alla [[ariania|razza]] molti [[ebrei]] e [[zingari]], nel ridente villaggio di soggiorno vacanze di [[Auschwitz]].


== Vita morte ed olocausti ==
== Vita, morte ed olocausti ==
[[File:Josef Mengele drogato.jpg|thumb|250px|Un giovane Josef Mengele alle prese col suo lavoro. Giusto il tempo di una sigaretta gusto zingaro.]]
[[File:Josef Mengele drogato.jpg|thumb|250px|Un giovane Josef Mengele alle prese col suo lavoro. Giusto il tempo di una sigaretta gusto zingaro.]]



Versione delle 23:38, 30 giu 2009

Template:Hitlerapprova

Uno dei tanti bambini curati da Mengele.
« A volte si sentiva particolarmente ben disposto verso gli altri ed in quelle occasioni manifestava sentimenti umani »
(Trio medusa su Josef Mengele)
« Dottore, chiami un dottore! »
(Chiunque sull'essere soccorso dal Dr. Mengele.)
« KIUNQUE ABBIA SCRITTO QST COSE DLE MIO IDOLO, DEL MIO AMORE, DELL UOMO K AMO DA ANNI SE NE VADA A FARE IN CULO MALEDUCATI E CRETINI IGNORANTI SKIFOSI K NN SIETE ALTRO... MI FATE PENA!!!!!!!!SIETE INVIDIOSI DEL TALENTO E DELLA BELLEZZA D UNO DELGI MEDICHI + BRAVI DEL MONDO!!!!!!!!!MI FATE SKIFO!!!!!!!!!! »
(Bimbaminkia che non fa i compiti di storia su Josef Mengele.)
« Ecco chi ha operato Luxuria... »
(Riflessione sugli insuccessi del Dr. Mengele.)
« Al gas! Al gas! »
(Josef Mengele su variante di "Al lupo! Al lupo!")

Josef Mengele (Strünzburg, 16 marzo 1911 - Bertioga, 7 febbraio 1979) fu un medico germanico, poi proclamato santo per aver curato da malattie legate alla razza molti ebrei e zingari, nel ridente villaggio di soggiorno vacanze di Auschwitz.

Vita, morte ed olocausti

Un giovane Josef Mengele alle prese col suo lavoro. Giusto il tempo di una sigaretta gusto zingaro.

Origini

Josef Mengele nacque a Strünzburg, nelle antiche e rigogliose fiandre tedesche, in strane circostanze da una vergine di nome Maria (detta La Verginella) e da una colonna imponente di muscoli di nome Beppe (detto 'O mone). La tipica famigliola tedesca, con nomi tedeschi e residenza a Napoli, dovette però affrontare una grave tragedia: durante il parto oltre a Josef venne al mondo un altro bambino che venne chiamato Denny de Vito Mengele. Questo parto gemellare segnò per sempre l'infanzia del piccolo Josef che in età adulta produrrà, in collaborazione con Medusa film, il lungometraggio "I gemelli" con Schwarzenegger nel ruolo di Josef.

La carriera medica

Già da piccolo cominciò ad avere un forte interesse per la medicina, giocando con le siringhe che trovava nella borsetta del padre, insieme a rossetto, fondotinta e phard. Divenuto adolescente, cominciò a sezionare, nel laboratorio di scienze del suo liceo, le ranocchie, gli insetti e i bidelli. Ormai era chiaro che la sua passione era la medicina, nel senso che amava le pasticche. Prese così la decisione di iscriversi alla facoltà di medicina, dove conobbe il Dr. Gregorio Casa, con cui terminò il corso presentando una tesi con il titolo: "Differenze genetiche, caratteriali e mentali che contraddistinguono le razze europee", che tradotto in una lingua civilizzata significa "Ma quanto siamo fichi". Anche dopo la laurea continuò lo studio sui gemelli che lo ossessiona fin dall'infanzia nel vano tentativo di capire perché lui fosse così alto, bello, forte, biondo e occhi azzurri mentre suo fratello gemello somigliasse tanto ad una cacca stirata da un tir in superstrada. La brama di conoscenza e di sangue fresco di Josef lo portò tuttavia ad abbandonare la sua terra natale per trasferirsi a sull'Isola di Pasqua: era il gennaio del 1930 e in quegli anni Mengele si entusiasmò per i discorsi di Hitler e iniziò a leggere assiduamente le opere di Kohota Hirano e molti libri della collana Harmony.

File:Bushmacaco.jpg
Ecco a voi l'ariano perfetto.

L'entrata nelle S.S.

Poco dopo la laurea, entrò nel Club di Scacchi e Secchioni dove, durante una partita contro uno scacchista sovietico, si slogò un polso e, piangendo e invocando la mamma, si ritirò in Polonia, cominciando a fare opere di bene. Venne trasferito nel villaggio vacanze di Auschwitz dove entrò nello staff di animatori. Qui cominciò a curare i bambini malati di "ebreità" e "zingarismo", due gravi malattie considerate mortali a quell'epoca, e le sue eroiche azioni nel tentativo di curare le malattie che infestavano la vita della razza umana, come l'introduzione di nuove tecniche sperimentali come la "cenerizzazione" o le "docce con antibiotico ad aerosol", gli valsero il nome di "Angelo dei pampini". Oltre ai sui studi avanzati nel campo della pediatria Mengele effettuò numerosi esperimenti "scientifici" nel campo della gemellarità, selezionando, sezionando e studiando coppie di bambini gemelli volontari come le gemelle Kappa, i gemelli Diversi, i gemelli Derrick, Paolo Villaggio e Fantozzi, le gemelle Olsen e i Bee Geesl. Oltre alle ricerche sulla gemellarità, Mengele effettuò studi sulle forme di nanismo in collaborazione con Fritz Friedmann e sull'atrofia cancrenosa legata alla denutrizione e all'abuso di gas poco gradito al corpo umano.

Gli studi ossessivi sui gemelli

La passione di Mengele per la medicina si intensificò fino a diventare un'ossessione per i gemelli, specialmente per le femmine dalla "carne tenera". Il dottor Nyiszli, deportato ad Auschwitz, era solito trovare sul tavolo anatomico due gemelli zingari e a fianco, su un tavolino, una confezione vuota di preservativi alla banana, gusto delicato. Un giorno, Nyiszli:

« Asportando il cuore il cuore per via rettale, in modo da non danneggiare gli organi interni, lo lavai sotto acqua corrente. Niente di abnorme ma la facilità con cui uscì dall'orifizio mi fece comprendere la terribile realtà sul dottore... »
(Nyiszli)

E così capisce come venivano uccisi quei bambini: con una supposta di 15 centimetri di diametro a base di cloroformio effervescente. Un brivido scosse i nervi di Nyiszli. Una scoperta simile era davvero rischiosa, ma egli non poteva fare cenno di ciò che aveva visto; il “materiale” e le cartelle cliniche dovevano essere inviati direttamente a Berlino.

« Per la spedizione bisognava servirsi della scritta – materiale scottante- da consegnare urgentemente a Playboy. Qui è la volta che divento ricco! »
(Nyiszli)

Il progetto TBC

Dopo la passione per i gemelli e per le costruzioni lego, il genio della medicina si propose anche di trovare una cura della TBC (Terribile Baccello della Culattonaggine) attraverso lo studio dei suoi amati e fidati bambini. Dopo numerose ricerche, Mengele giunse alla conclusione che la causa della malattia poteva essere solo una: possessione satanica dell'individuo. Chiamò quindi un grande luminare dell'epoca: Don Vito Corleone, un prete esperto specializzato in tecniche di esorcismo, famoso all'epoca per la sua frase: "Nessun paziente può rifiutare la mia offerta..." Egli, accompagnato dal suo fidato assistente padre Maronno tentò di estirpare il male dalle cavie praticando loro un'incisione cruciforme ed introducendo poi con una spatola gli ingredienti per la cura:

  • 250 gr. di farina bianca tipo 00;
  • 150 gr. di burro;
  • 100 gr. di zucchero;
  • 1 uovo intero, possibilmente non sodo;
  • 1/2 bustina di lievito;
  • 2 etti di fragole.

I primi esperimenti furono però un vero e proprio fiasco dato che, oltre a far crescere una torta alle fragole al posto dei capezzoli dei pazienti, non diede altri esiti. I bambini vennero quindi tutti infornati per ordine arrivato direttamente da Berlino:

« I campi di concentramento come quello di Auschwitz devono essere “ripuliti” dei loro orrori e i responsabili, qualora fosse stato possibile, dovevano fuggire. Ma almeno quella sera abbiamo mangiato il dolce. »
(Anonimo su fuga da Auschwitz)


Il periodo buio del dopoguerra

Nel novembre del 1944 decise di lasciare volontariamente gli studi di animazione e medicina ad Auschwitz. Dopo la fine del conflitto fu catturato dagli Alleati che però lo rilasciarono poco dopo. Mengele si trasferì a Günzburg, in Baviera, dove iniziò anche una temporanea collaborazione nell'azienda familiare produttrice di macchinari agricoli, la Karl Mengele und Sōhne.


Mengle in Sud America

Con il passare del tempo Mengele cominciò a invecchiare finché non arrivò nell'età in cui una volta al mese è il tuo compleanno. Decise così di trasferirsi in Brasile, dove si rese conto di aver bisogno di un erede. Non avendo avuto figli, cominciò a fare esperimenti per creare l'essere perfetto, l'essere che rispecchiava a pieno le ideologie di Hitler. Lo trovarono morto in un ufficio postale; in mano aveva una bolletta del gas, probabilmente inviatagli da Hitler, che si suicidò non avendo soldi per pagarla.