Società Sportiva Lazio: differenze tra le versioni

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== Tifoseria Laziale ==
== Tifoseria Laziale ==

I tifosi della Ladsie si definiscono di estrema destra, ma il motivo è dato da un banale equivoco. Alcuni tra i nipoti di quel famoso gruppo di stallieri, pastori ed agricoltori superarono di molto i loro antenati, ed i migliori tra loro portarono avanti il loro processo di integrazione nella civiltà sino al conseguimento della licenza elementare... a 30 suonati, ma questo è un altro discorso... Costoro furono ovviamente considerati i saggi del gruppo, i portatori della cultura, e per ovvie ragioni divennero i capo-tifosi. Un giorno scoprirono dell'esistenza in un non ben precisato passato di un gruppo tedesco che era stato molto forte e molto duro (anche se a loro non era molto chiaro in quale contesto, ma tant'è) chiamato SS, esattamente come la loro amata Ladsie. Sui libri delle elementari si innamorarono soprattutto delle figure, con quei capelli corti ed il braccio teso per i saluti, e dopo molti sforzi – a gruppi di 15 facevano a rotazione e si davano il cambio per leggere una pagina - riuscirono a capire che erano di estrema destra, ma non sapevano molto altro. Scoprirono che erano tedeschi, e che erano del nord. I tifosi della Ladsie della provincia romana cercarono maggiori informazioni da coloro che erano gli abitanti delle zone più a nord da loro conosciute, i loro cugini della provincia di Viterbo, ma anche loro non sapevano altro che fossero stati molto feroci e che fossero di estrema destra. Nasce così la necessità del tifoso laziale (o “ladsiallo”) di sentirsi di destra, malgrado non sia mai stato loro chiaro cosa questo significasse, e di copiare dai libri delle elementari quanto possibile dai loro – ancora molto oscuri – modelli di comportamento che venivano dal Nord (“addirittura più a norde devviterbo!”).

[[Immagine:Pulcinella3.JPG|right|thumb|200px|Il capo ultrà della curva laziale]]
[[Immagine:Pulcinella3.JPG|right|thumb|200px|Il capo ultrà della curva laziale]]
Un tifoso, per definirsi Laziale, deve:
Un tifoso, per definirsi Laziale, deve:

Versione delle 15:21, 23 lug 2009


Risponderò solo in presenza del mio avvocato!

Lui conosce metodi molto più convincenti dei miei per spiegarti che qui non sei il benvenuto. Sento la necessità impellente di mandarti gentilmente qui, ma il mio amico immaginario Babbi l'orsetto mi suggerisce di mandarti qui.

Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Società Sportiva Lazio.


Lo storico e glorioso stemma della Lanzzie
« Per i tifosi sono una bandiera  »
(Paolo Di Canio ex giocatore di Ternana, Juve, Napoli, Milan, Celtic, Sheffield, West Ham, Charlton. Attualmente alla Cisco Roma. Più che una bandiera una banderuola.)
« Cuesta sCuadra è la più mejo e Cuest'anno lo dimostramo come ebbimo fatto l'anno che avemo vinciuto 'o scudetto W acuilloti »
(laziale analfabeta che scrive un libro sulla propria sCuadra del Quore)
« ho trovatu lo stemmu pe la squadru nostru  »
(Fondatore della Lazie mentre guarda un pollo nel forno )
« Cuest' ano ci togliemus moltum soddisfazionum  »
(Lotirchio prima di passare l' ennesima stagione con la speranza di non retrocedere )
La rosa 2007/08: Lotito li ha già venduti tutti.

La S.S. Lazie (Salumi Sciosciari del Lazie, pronuncia: Lanzzie), chiamata anche Formellese o Ciociaria FC, è una società podistica nata nel 1900, fondata a Valmontone. È indubbiamente la società podistica più antica della Capitale, nota per essere piuttosto snob nonostante le proprie origini burine e trattoresche. Gioca le sue partite nello stadio di Old Trattor situato in aperta campagna, che funge da parcheggio per i trentamila trattori che i tifosi usano per andare a vedere la partita.

Etimologia della parola Ladsie

È estremamente difficile dire con certezza quale sia il vero nome di questa società, anche perché quello biancobuzzurro è popolo nomade (dedito alla transumanza) che non ha sviluppato una cultura scritta, e quindi tutto il loro sapere viene tramandato da padre in figlio, di rutto in rutto o di calcio in culo in calcio in culo, mentre le loro conoscenze sono racchiuse nei canti e nei fischi, nei racconti e nei rutti. Anche gli antropologi che hanno tentato di studiare queste primitive popolazioni che vivono in totale intimità con le loro greggi hanno ottenuto risultati modesti, sia perché il puzzo da loro emanato non permetteva di avvicinarli a distanza consona per vero studio, sia perché il loro linguaggio è di ardua interpretazione, con frasi del tipo: “aho, a noi, che signifiga che io ce semo dandi, ie celo da piace da esse daaalladdsie, freghete, miga che no, sa! Lalla! Della!!! Lalllladsieeee!!!”

Incertezza ancora esiste se la corretta pronuncia della loro “sguadra” sia Lazie, Lanzie o anche Ladsie, ma in alcune delle rare trascrizioni sono apparse forme più complesse, come Lalladsie (o aaaladsie), oppure Daalladsie, come in un documento ritrovato in una caverna della Ciociaria dove stava scritto “meddi na crosce cuà si sii puro tu Daalladsie”.

Alcuni antropologi hanno notato una interessante somiglianza tra i rutti a bocca aperta costantemente emessi da tali omuncoli - che ha un suono ripetuto, quasi a singhiozzo, come rantoli di vomito del tipo “bra-bra” - e la parola la-la(dsie), sempre pronunciata gutturalmente, ed hanno quindi avanzato l'ipotesi che la parola Ladsie (quasi mai pronunciata da sola, ma sempre come “aaaladsie”) sia onomatopeica, e non altro che un rutto prolungato che degenera in conati di vomito.


Storia

Gli inizi

Le popolazioni che hanno nella Ladsie la loro “sguadra” del cuore sono dislocate nella campagna romana, e soprattutto nelle varie provincie di Rieti, Latina, Frosinone e Viterbo, e hanno come riferimento centrale Roma, dove ha sede la loro “sguadra” perché Roma è al centro del territorio laziale, vaste praterie dove transitano e pascolano le greggi.

Non è infatti un caso che proprio Roma sia stata scelta come luogo dove far nascere la SS Ladsie: nel lontano 1900 pastori ed agricoltori di tutta la regione si recarono a Roma per protestare contro l'aumento delle tasse sulla vendita di formaggi e sull'ipotesi di vietare accoppiamenti con le pecore.

Con carri, carretti, muli e altri estemporanei mezzi di locomozione, decine di fetidi ominidi abbandonarono il loro habitat campagnolo fatto di rutti e ricotte, scoregge e animalesche copule per recarsi in città, scoprire cose sconosciute come i bagni, la luce elettrica, il sapone, ma con il chiaro intento di combattere contro quella ostile civiltà che voleva mettere a repentaglio la loro libertà e le antiche pratiche commerciali basate sul baratto. Fu a Roma che questi bifolchi si incontrarono, quella Roma sede del governo nazionale e fonte di queste leggi da loro temute, una Roma che per loro rappresentava il nemico. Ed è qui che si unirono, per fondare una associazione che ne tutelasse i diritti. Quindi non per caso, ma per la volontà di tanti non romani (divenuti fortemente anti-romani) che proprio a Roma nacque la SS (Sporchi Stallieri) Ladsie, società romana in quanto creata a Roma ma che - proprio per manifestare l'odio per la città ed il disprezzo della romanità – per il nome si scelse di evitare qualsiasi riferimento alla romanità, chiamandola appunto Ladsie, nome che celebra quell'orgoglio agreste che gli studiosi chiamano “burino e caciottaro”.

I campestri bifolchi bivaccarono settimane nella zona di Formello, e minacciavano di razziare la città, ma nel frattempo le attività ludiche nella SS Ladsie si moltiplicavano, riuscendo ad intrattenere le oramai centinaia di cafoni che minacciavano di fare la marcia su Roma. La SS da associazione per la salvaguardia della burinità stava lentamente vedendo crescere le proprie potenzialità di luogo di aggregazione per competizioni sportive, che permettevano di sfogare i bestiali animi e di mantenere in forma i buzzurri per l'eventuale assalto alla Capitale. Nacque la polisportiva, anche se il nome che si desume dagli archivi è “poli a sporti via” ossia “polli da asporto” o “o polli da portar via”, e pare chiaramente un ennesimo errore di scrittura che in realtà descriveva l'attività della SS Ladsie come rosticceria.

Alla non chiarezza dei documenti si aggiunge la ingannevole pretesa dei burini sostenitori biancobuzzurri che la squadra di calcio dell’agro pontino sia nata nel 1900, mentre all’epoca alla “Semo Somari daa Ladsie” tutto facevano (lancio della caciotta, tiri’nculapecora, salto dei pasti, ecc) tranne che giocare a calcio… In realtà tra le varie attività dell'azienda agricola nel 1901 (quindi l'anno successivo alla celebrazione del centenario) nacque una sezione dedicata alla produzione di caciocavallo, chiamata semplicemente “cacio”, ed a questa, per l'ennesimo errore di scrittura si fa risalire la creazione di una squadra di calcio, mentre in realtà è la squadra della capitale, la AS Roma, che nel 1901 ha (metti link blog dajroma) avuto nel FC Roma (poi divenuto Roman per poi confluire nella AS Roma nel 1927) il primo germoglio della sua storia.

In ogni modo, nelle campagne ancora oggi i tifosi dellalladsie passano le giornate a mungere le vacche ed a scorreggiare inni alla loro squadra, ed a disquisire orgogliosi su quanto sia importante essere la prima squadra di calcio nel Lazio che non giocava a pallone…


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La storia di questa antichissima società, orgoglio di tanti (?) appassionati "Pastori" e altri perditempo rincoglioniti sparsi per la Ciociaria, si perde nei tempi dell'età giolittiana.
Fortunatamente, grazie anche al contributo dell'ex Ministro Francesco Rutelli (casualmente laziale poi durante l'elezione romanista), sono stati ritrovati recentemente alcuni preziosissimi documenti attestanti la nascita della Lazio, ora finalmente a disposizione di tutti a questo indirizzo web.

Tifoso laziale in trasferta.

Da questi straordinari reperti risulta che la società fu fondata da un gruppo di ragazzi che un bel giorno decisero di prendere a calci un rotolo di carta igienica raccattato per strada davanti un capannone dal nobile nome degno della prima squadra di Formello cioè il "Pippanera".
Data la scarsa competenza e la poca grazia dei movimenti, codesti soggettoni furono presto dileggiati dai passanti, e invitati ad andare a Fanculo (sic!). Essendo tali ragazzi particolarmente sensibili nonché dotati di straordinario acume, furono favorevolmente colpiti dalle reazioni del volgo e passarono dunque il resto del tempo a considerare ogni modo per adempiere al suddetto invito. Siccome a quel tempo andavano di moda le Olimpiadi, optarono per la creazione di una società podistica che, nel futuro, avrebbe avuto anche una tifoseria podistica, insomma al fine di raggiungere Fanculo nel modo più figo possibile.
La società fu chiamata Lazio per il semplice fatto che i tizi erano dei burini devoti alla pastorizia nelle colline del basso Lazio al confine con la Campania e la tenuta sociale divenne bianco celeste, blu e azzurro, il celeste in omaggio alla Madonna che li proteggesse sempre, il blu ai puffi, l'azzurro per devozione sia al Napoli soccer sia a Paolo Di Canio e alla sua napoletanità.

Un po' dopo gli inizi

File:Mitropacupp.jpg
Prestigioso trofeo di ruzzica vinto dalla Lazio.

Da quel momento la società si espanse e numerose altre prestigiose discipline si affiancarono al podismo: atletica leggera, corsa coi trattori, rubacaciotta, corsa campestre sotto la Curva Nord, ruzzica, schiaffo del soldato, ululati, sputo libero, frode sportiva, calcioscommesse, corsa alla retrocessione, pattinaggio sul ghiaccio a -38°, gufaggio.

Un fuoriclasse di napoletanità estrema festeggia il suo ennesimo cambio di maglietta.

La disciplina dove la polisportiva eccelle sono indubbiamente le corse sugli spalti, dove i laziali detengono il record storico di accelerazioni sui 100 metri superando addirittura la velocità della diretta televisiva durante un derby di coppa Italia, dove il via glielo dettero i cugini romanisti da dietro. È ormai risaputo[1], con somma invidia dei cugini romanisti, che la Lazio ha disputato nel 1900,5 una partita condominiale di calcio contro una rappresentativa di bambini dell'oratorio. Il risultato di questo eccezionale evento non è chiaro, pare[citazione necessaria] infatti che la partita fu sospesa dalla madre di un ragazzino perché era pronta la cena[2]. E così la Lazie era la prima squadra campione della regione, e si perché le altre squadre che vi erano a Roma erano di Roma e non regionali.

Nonostante questo storico antefatto, e non considerando le innumerevoli sfide tra gli associati a Subbuteo, Calcio balilla e torello, la Lazio disputa la sua prima partita ufficiale molto, ma molto più tardi.


Lo “rgojo ladsiallo”

Il popolo ladsiale è molto orgoglioso delle proprie umili origine e della propria squadra di calcio, anche se all'atto empirico, vista la modestia dei risultati conseguiti, non risulta alcuna motivazione valida che giustifichi tale atteggiamento. Il bavoso e rabbioso “cugino di campagna” passa la vita a contare i derby vinti, in quello squallido valzer di cifre che non sono altro che la chiara manifestazione di una mentalità da perdente, da fallito. Inoltre i tifosi della podistica ladsie - oggi SS ladsie – seguono sempre in TV la Roma imperversare nei campi di mezza Europa: appollaiandosi sul trespolo gufano contro la squadra della Capitale, perché per loro uniche soddisfazioni – ben rare, altresì – sono date dalle sconfitte della AS Roma. E questo li rende orgogliosi... anche se non si capisce di cosa. Infatti in 100 anni di inutile esistenza hanno preso solo mazzate e l’unica coppa europea che la ladsie ha vinto – la coppa delle coppe - l’anno successivo è stata cancellata, per annullarne l’ignominia di tale evento.

Il grande, anzi, l’UNICO orgoglio dei tifosi biancobuzzurri è di tifare per quella che ritengono essere la prima squadra di calcio nel Lazio, con nascita assunta nel 1900, anche se il paradosso è che all’epoca non giocavano a calcio. Il ridicolo è che nel 2000 è stato celebrato il centenario calcistico di una società che – nata come Podistica Lazio – nel 1900 si dedicava a corsa, ginnastica e nuoto, ma non a calcio. Perché non fare quindi tale celebrazione alle piscine del Foro Italico o sulle piste d’atletica di Caracalla? Diversi gruppi per la salvaguardia delle minoranze e per i diritti dei popoli, dal WWF a Nessuno Tocchi Caino fino ad Amnesty International si sono mossi per offrire solidarietà ad un popolo piccolo e a rischio estinzione, ma estremamente orgoglioso di tifare per la prima squadra di calcio a Roma che non giocava a pallone!


Rivalità

La Ladsie ha forti rivalità con tutte le squadre del centro Italia al di fuori della propria regione, e nello specifico con Pescara, Ternana, Perugia, contro le quali si è spesso scontrata sia per non retrocedere in B oppure nelle serie minori... o anche per altre questioni, come chiarisce l'articolo del 2002 apparso sul settimanale “Ovini e Caprini”

Micragnotti: “questa è la Ladsie che mi piace a me, la Ladsie imprenditoriale che fa tremare il mondo" La Ladsie travolge il Perugia 5 a 0

Tafferugli tra i tifosi. Rubate 6 pecore

Domenica 20 gennaio 2002 si è rischiato il rinvio della partita del campionato interregionale Ladsie-Perugia per le pessime condizioni del campo di Formello, congelato dai -14 dell'ultima settimana ... mentre a Roma si era a 39!

Ottimo lavoro della Forestale che ha evitato che trattori e carretti delle relative tifoserie di agricoltori e fattori entrassero in contatto prima e dopo la partita.

Sono stati costruiti due recinti separati, in modo da permettere ai tifosi di sventolare le bandiere biancoazzurre in groppa a montoni e buoi, senza incorrere nel rischio di uno scontro tra le due fazioni, tra cui non corre buon sangue anche per furti di bestiame verificatisi in passato. Per questo si è faticato non poco a convincere i sostenitori delle due squadre a lasciare pecore e vacche fuori dal campo di gioco.

Alla fine della partita - vinta per la cronaca dalla Ladsie - i perugini sono stati scortati fino al confine umbro, mentre è stato più difficile redistribuire i giubilanti sostenitori della Ladsie per le campagne dell'agro romano e le province di Latina, Frosinone e Viterbo.

Per festeggiare la vittoria e l'allontanamento dalla zona retrocessione il presidente Micragnotti a fine partita ha offerto caciocavallo e pecorino, annaffiati da ampie messi di vino rosso dei castelli. Nella goliardia e gioia generale sono nate spontaneamente gare di rutto libero e tornei di corse in groppa ai montoni.

Malgrado tutto si sono comunque verificati dei tafferugli e alcuni energumeni delle opposte fazioni si sono affrontati vanghe alla mano. Il bilancio è di 20 feriti, 5 arresti e 6 pecore rubate. Alcuni difosi della Ladsie, inoltre, sono stati denunciati a piede libero per atti osceni in luogo pubblico perché sorpresi in atteggiamenti intimi con pecore sottratte agli umbri.

Frattanto si fanno sempre più insistenti le voci di grossi nomi dell'imprenditoria agricola reatina e casearia del litorale sud romano che intenderebbero investire nella società laziale. C'è chi addirittura favoleggia di una fusione col Latina e il Poggibbonzi, anche per cementare il sodalizio con i sostenitori di quelle zone. Questo siringata di risorse finanziarie nelle esangui casse laziali permetterebbe il ritorno di grandi giocatori, primo su tutti Veron, mentre si attendono conferme per Michelino Laudrup, D'Amico e Giorgione Chinaglia.

Sembra oramai certo l'invio dei curricula di Mendieta e Lopez alla Manpower di Madrid, mentre in caso i progetti del governo Berlusconi per la riapertura delle case chiuse si concretizzassero, per Mihajlovic sarebbe già pronto un ruolo da amministratore delegato di una società a capitale Ladsie dove il serbo si occuperebbe direttamente della selezione e dell'importazione delle lavoratrici.


Storia recente

Staggione 2007/2008

"Nonno" Ballotta, il portiere della Lazie nella staggione 2007/2008.

Dopo una gloriosa campagna acquisti, che porta a Formello giocatori del calibro di Giggi Er Buzzicone, la Lazie è finalmente pronta per calcare le scene del campionato italiano e la Champions League. Espulsa dalla Champions dalla formazione giovanile del Real Madrid ancor prima che la UEFA sorteggiasse i gironi, la Lazie si dedica con tutte le sue forze al campionato e soprattutto alla Coppa Italia. Estromessa dalla zona Coppa UEFA dopo la terza giornata e caduta in zona retrocessione già prima di Natale, i guerrieri di Delio Rossi lottarono valorosamente per conquistare una dignitosa salvezza. Tuttavia, fu solo grazie alla magnanima bontà di Luciano Spalletti e dei cugini romanisti, che persero 3-2 il derby di ritorno, che la Lazie riuscì a salvarsi dall'ennesima caduta nell'inferno della B. In seguito alla furibonda ira del presidente Lotito, l'allenatore Delio Rossi decise di aumentare la razione giornaliera di mangime per i giocatori: questa saggia decisione portò la Lazie a disputarsi con la squadra pensionati dell'Inter la semifinale di Coppa Italia, venendo infine cacciata anche da questo essenziale trofeo. A degno coronamento della stagione più gloriosa della Lazie dell'era Lotito, ci fu una risicata vittoria con il Burundi al cospetto di un Olimpico gremito da quattro o cinque pastori, giunti accompagnati dalle loro greggi, che fecero salire il numero degli spettatori a 4000.[3]

Staggione 2008/2009

La campagna acquisti estiva della Lazie in vista della stagione 2008/2009 è la più lussuosa dai gloriosi tempi dell'acquisto di Gianni er Puzzone dalla VJS Velletri: il presidente Claudio Lotito infatti firma contratti milionari con giocatori del calibro di Pippo Franco, Mauro Zarate, Nino er Caciottaro e il portiere della nazionale di calcio della Svervegia, Carrizo.

Il campionato inizia subito alla grande per la Lazie, che alla prima giornata in trasferta sul Monte Gennargentu con il Cagliari trafigge i rosso-blu con due gol di Mauro Zarate. Si scoprirà in seguito che questo giocatore era stato dopato per aumentarne le prestazioni.[4] A causa di oscure trame di Lotito con il KGB, che porteranno alla sconfitta della A.S. Roma a Palermo e alla disfatta del Milan e della Fiorentina, la Lazie si ritrova così prima in classifica. La seconda giornata galvanizza ancora i più i laziali, che vincono con la Samp per il vertiginoso risultato di 2-0 (gol di Pandev e di tua madre), seminando i cugini romanisti e confermandosi prima in classifica. L'esultanza laziale si scatenò al di fuori dello Stadio Olimpico nella consueta maniera, ovvero con lanci di caciotte contro i delusi cugini romanisti e invasioni di ovini per le strade della Capitale. Ovviamente già dalla sesta giornata la marcia della Lazzie comincia a fallire miseramente. Infatti ,dopo aver perso il derby con la Roma e dopo un pareggio racimolato al 1256' di gioco in casa col Lecce per mano di un giocatore che non segnava dal 12 a.C., la Lazzie ha ripreso a perdere, come sua consuetudine. Per la precisione ha perso contro: Bologna, Napoli, Scafatese, Viribus Unitis, Semproniano, Rho. Negli ultimi tempi Rocchi ha avuto dei screzzi con Pandev e Zarate perché essi erano anche compagni di letto e non lo hanno invitato a un orgia.

Ghiaccio e Sveglia

Nota per avere portato il calcio a Valmontone e per avere scelto il nome della propria regione anziché quello della propria città,cosa che ormai non fanno manco a Pro Evolution Soccer, la Lazzie, in perenne lotta con la Cisco Roma e il Frosinone per il ruolo di seconda squadra della regione,ha il merito di avere portato per la prima volta il ghiaccio a Roma. Nella stagione 2007-2008, infatti, le lande biancocelesti, da sempre rattristite da un palmares imbarazzante che ha portato il primo scudetto dopo 74 anni di storia e che ha fatto sì che venisse sculacciata sin dai primi derby da una squadra molto più giovane, sono state invase dai fiordi, dato il freddissimo -36 nei confronti dei ben più prestigiosi cugini della Roma. La Lazzie è nota anche per aver portato la prima sveglia europea a Roma . Infatti, nel 1977,la Lazzie fu sconfitta per 6-0 dal Lens (2-0 dopo i 90min) squadra francese paragonabile al Derthona in Italia. Per inciso il Lens è giallorossa, motivo di ulteriore rappresentazione di agonizzanti incubi per il popolo pastorizio lanziele.

Derby e incubi

La Lanzie ha portato il ca(l)cio a Roma... ma nonostante questo è riuscita a perdere il primo storico derby, destino che si è protratto a lungo nella storia. Finalmente negli ultimi anni la Lanzie è riuscita nell'impresa di vincere un paio di derby, festeggiandoli come se fosse la quarta Champions League di fila... Anche l'ultimo derby è stata una sconfitta bestiale

La Lazie

Atto sessuale tra due laziali, in questo caso tra Angelo Peruzzi e Paolo di Canio.

I colori sociali della Lazie sono il bianco il celeste, l'azzurro come tributo d'onore ripetiamo al Napoli il celeste alla Romanissima Grecia e il blu alla Polizia di Stato. . . Il simbolo L'Aquila Laziale e no romana intendiamoci come quei 3 pipparoli di Bigiarelli e co.
Si erano illusi di intendere, l'aquila della Lazie simboleggia, oltre che esteticamente, un gabbiano con un paralisi facciale la diversità della squadra, sia nel senso sessuale sia in quello umanitario oltre che rappresenta la natura selvaggia della società in quanto emblema l'Aquila del Parco Nazionale d'Abruzzo. Da qui infatti, la celeberrima frase testaccina: "Ma te immaggini se me nasceva un fijo laziale...?? Mejo frocio!"

In precedenza, dagli albori agli anni sessanta, veniva usato un bufalo come stemma al posto del povero volatile.

La rosa

Tifoseria Laziale

I tifosi della Ladsie si definiscono di estrema destra, ma il motivo è dato da un banale equivoco. Alcuni tra i nipoti di quel famoso gruppo di stallieri, pastori ed agricoltori superarono di molto i loro antenati, ed i migliori tra loro portarono avanti il loro processo di integrazione nella civiltà sino al conseguimento della licenza elementare... a 30 suonati, ma questo è un altro discorso... Costoro furono ovviamente considerati i saggi del gruppo, i portatori della cultura, e per ovvie ragioni divennero i capo-tifosi. Un giorno scoprirono dell'esistenza in un non ben precisato passato di un gruppo tedesco che era stato molto forte e molto duro (anche se a loro non era molto chiaro in quale contesto, ma tant'è) chiamato SS, esattamente come la loro amata Ladsie. Sui libri delle elementari si innamorarono soprattutto delle figure, con quei capelli corti ed il braccio teso per i saluti, e dopo molti sforzi – a gruppi di 15 facevano a rotazione e si davano il cambio per leggere una pagina - riuscirono a capire che erano di estrema destra, ma non sapevano molto altro. Scoprirono che erano tedeschi, e che erano del nord. I tifosi della Ladsie della provincia romana cercarono maggiori informazioni da coloro che erano gli abitanti delle zone più a nord da loro conosciute, i loro cugini della provincia di Viterbo, ma anche loro non sapevano altro che fossero stati molto feroci e che fossero di estrema destra. Nasce così la necessità del tifoso laziale (o “ladsiallo”) di sentirsi di destra, malgrado non sia mai stato loro chiaro cosa questo significasse, e di copiare dai libri delle elementari quanto possibile dai loro – ancora molto oscuri – modelli di comportamento che venivano dal Nord (“addirittura più a norde devviterbo!”).

Il capo ultrà della curva laziale

Un tifoso, per definirsi Laziale, deve:

  • NON essere nato a Roma (se è nato a Napoli è meglio)
  • Essere un fascista
  • Essere un razzista e inneggiare cori antisemiti repressi anche quando la persona in questione si definisce politicamente schierata dall'altra parte.
  • Non mollarlo mai
  • Essere un pecoraro
  • Avere una mandria
  • Essere Ciociaro
  • Essere consapevole che non vincerà mai più un tricolore
  • Possedere una mietitrebbia
  • Possedere un pandino 4x4
  • Avere sempre la caciotta in frigo
  • Andare allo stadio con panino Cipolla,Caciotta e Pecorino
  • Saper mungere una mucca
  • Possedere un trattore.
  • Godere esclusivamente delle sconfitte altrui (non avendo mai soddisfazioni sul campo)
  • Avere la spocchia di spacciare se stesso e i suoi simili come Ultras su stile inglese
  • Puzzare di caciotta
  • Puzzare di pecora
  • Nascondersi d'istinto uscendo fuori solamente quando la Roma perde (un po' come le lumache quando piove)
  • Festeggiare una coppa der maiale come uno sculetto
  • Definire Coppa Italia "Coppa der Nonno" quando la vince la Roma, e fare i caroselli quando la vince lui


Altri segni distintivi e particolarità


  • Lo stemma della tifoseria laziale è una pecora bianco-celeste.

  • I tifosi laziali sono famosi in Italia e nel resto del Mondo per la loro totale incapacità nello scrivere una frase di senso compiuto.
  • Nella capitale è assai difficile trovare un vero romano tifare la S.S. Lazzie, difatti i laziali, data la loro evidente inferiorità numerica/mentale, crescono nella maggior parte dei casi come individui complessati e poco raccomandabili.
  • La tifoseria bianco-celeste viene usata dagli esponenti di grandi club quali Chelsea e Real Madrid, come capro-espiatorio per qualsiasi malefatta commessa dalle due.
  • Nella stagione 2007/2008 la sucietà spurtiva lazzie ha venduto ben 12 abbonamenti per la curva nord al modico prezzo di 53 centesimi di euro.


Le tipiche frasi del laziale:

  • Szo da lazie
  • Duce-duce-duce....
  • Iul never uolc alon
  • So sciosciaro
  • Szo de tivoli.. noo sendi l'accentu?
  • Si ma noi semo nati prima (quando perdono il derby)
  • Si ma voi avete scajato in ciempionz (quando perdono pesantemente retrocedendo dalle zone basse)
  • Si ma noi amo vintu lu derby (quando la roma vince qualcosa)
  • Hu-hu...hu-hu... (appollaiati sui pini che contornano l'olimpico quando la roma gioca in champions)
  • Lotito deve morì (quando nel frattempo gli stà salvando la squadra da un mare di merda)
  • Uè uagliò, vuò A PIZZ?
  • FORZA INTER!!! (se l'inter vince contro la roma)
  • FORZA MILAN (se il milan vince contro la roma)
  • FORZA NAPOLI (se il napoli vince!!)
  • Avemo portato er cacio a Roma
  • Semo i discendenti de Julio Cesar
  • Noi semo sa squadra fori dar comune!!! (Comune di Roma n.d.r.)

Lo stadio del futuro

A causa dell'elevata presenza di trattori e banconi per la vendita del pecorino fresco il grandissimo presidente Lotito ha deciso di facilitare i pastori e i pecorari, che costituiscono il 101% della tifoseria laziale, iniziando a progettare lo stadio con il più grande campo da pascolo mai creato, con capienza per oltre 50 trattori. La scelta del luogo era tra Fraschette e Valmontone, è stato scelto il secondo vista l'intrinseca fratellanza tra la squadra e il nome del posto. Piccola curiosità: verrà chiamato Stadio delle Aquile, e non sarà quindi attribuito a un particolare presidente o calciatore del loro passato. Anche perchè "Stadio Cragnotti" o "Stadio Chinaglia" non suonano granchè.

Forma societaria

Nel corso della propria storia ultrasupercentenaria, la Lazio ha cambiato più volte forma societaria. Ricapitoliamo i passaggi più interessanti:

  • 1900-1925: Gruppo di scemi (S.S. Lazzio)
  • 1925-1945: Corporazione de bburini (SS. Lazzio)
  • 1945-1970: Azienda Agricola (SS. Lazzie)
  • 1970-1990: Società che si accomandita in serie B (SS. Lanzzie)
  • 1990-2003: Società dei magnaccioni de pecorino (SS. Lazìe)
  • dal 2003: In serie A annaSPA (Lazialese SPA)

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

L'aquila della Lazio.
  • La S.S. Lazzie ha vinto due scudetti, esattamente come il Napoli e senza Cragnotti e Cirio je stava pure sotto.
  • La divisa della S.S. Lazzie è bianco celeste (o azzurra che dir si voglia), comunque sempre come il Napoli.
  • La S.S. Lazzie ha avuto come bandiere Paolo Di Canio e Bruno Giordano, esattamente come il Napoli.
  • La S.S. Lazzie è una società sportiva, esattamente come il Napoli.
  • La S.S. Lazzie ha portato la prima sveglia dall'europa nel Lazio: da ricordare infatti la partita persa per 6a 0 contro il Lens in sedicesimi di Uefa.
  • La S.S. Lazzie è finita sotto le procedure penali del pubblico ministero di Roma per: frode sportiva, falso in bilancio, calunnie, burinaggine, racket sportivi, apologia di reato, vendita di diritti falsi, calcio scommesse e doping; però, dato che l'amministrazione della S.S. Lazzie è formata da quasi tutti camorristi, ancora non è incriminata del tutto a causa della sua influenza nella giurisdizione napoletana.
  • I Tifosi della S.S. Lazzie sono gemellati con i Tifosi del F.C. Ambrosiana Inter, quando tutti sappiamo che: "IL VERO ROMANO NON GEMELLA CON MILANO".
  • I Tifosi della S.S. Lazzie sono tutti pecorari, eccezion fatta di Lotito che ha una Vaccheria ad Amatrice e una fabbrica di water.
  • I Tifosi della S.S. Lazzie non parlano italiano, in quanto sono Di paese; il loro dialetto è il ciociaro burino.
  • Dice il saggio: "La Lazio non conta un cazzio".
  • La S.S. Lazzie presenta una tradizione di giocatori provenienti dal nobile est Europa, stile ex Jugoslavia, Romania, Albania sebbene i suoi tifosi pastori siano fascistissimi.
  • Il nuovo stadio della S.S.Lazzie si troverà in aperta campagna ciociara e ci sono varie ipotesi sul nuovo nome:Old Trattor, Higburin, Emigrates Stadium, Santiago Bernabue, Camp Muu o Lu Camp Nou.
  • I tifosi della S.S.Lazzie si sono ormai convertiti al buddhismo per credere che non ci sia il male nel mondo.
  • La S.S. Lazzie è una squadra(?) che non ha mai avuto bandiere, al massimo uno stendardo.
  • La S.S. Lanzzie si ritiene una squadra romana, nonostante porti il nome di una regione che comprende la Ciociaria, abbia i colori della Grecia e che ci sia almeno una proporzione lenzzieli/romanisti pari a 1/3 nella capitale.
  • Benedetto XVI è diventato un romanista incallito da quando ha saputo che la Lazio vince a ogni morte di papa.
  • La S.S. Lazzio è una squadra fuori dal comune... di Roma.
  • La S.S. Lazzio si considera un "ente morale" malgrado sia stata coinvolta praticamente in tutti gli scandali calcistici italiani.
  • La S.S. Lazio è stata insignita della "stella di latta", come premio per gli oltre 10 campionati disputati in serie B (nonostante ne abbia vinto uno solo).
  • La S.S. Lazzie è l'unica squadra italiana in cui ha militato un giocatore nero ed ebreo, Aaron Winter, nonostante la sua tifoseria si dichiari fascistissima.

Collegamenti esterni

Fonti, fontine e pecorino de Ariccia

  1. ^ da Wikipedia, l'ha scritto un 15enne fomentato perciò ci crediamo
  2. ^ Il risultato comunque vedeva soccombere la Lazio per 3-1.
    Il ragazzino ha mangiato fave con il pecorino e cicoria all'agro.
  3. ^ Fonte: Mia cognata che abita a Monte Mario e tiene d'occhio l'Olimpico.
  4. ^ Fonte: il cugino del vicino di casa di Delio Rossi.


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Ruoli PortiereDifensoreTerzinoStopperLiberoMedianoCentrocampistaAlaTrequartistaAttaccanteRegistaPrima puntaSeconda puntaPanchinaroEx giocatore dell'Inter
Giornalisti e programmi BagniBartolettiBergomiBiscardiCaressaCiottiCivoliCompagnoniCornooo!CriscitielloCrudeliStefano De Grandis da BordocampoFaillaGaleazziJacobelliMarianellaMauroMoscaMughiniOrdineParisPellegattiPiccininiPizzulRecalcatiSumaTosattiVarriale
Telecronista90°ControcacchioLa domenica sul divanoQuelli che... il ca...Qui Qualunquismo a Voi Capi UltràTutte le interruzioni minuto per minuto
Dirigenti AbramovichAgnelli IAgnelli IIBeckenbauerBerlusconiBettegaCairoDe LaurentiisDella ValleFranzaGallianiGaucciLotitoMarottaMatarrese IMatarrese IIMoggiMorattiPreziosiRaiolaRossiSeccoSensi ISensi IITavecchioZamparini
Allenatori Allenatore dell'U.S. Città di PalermoAncelottiBagnoliBaldiniBearzotBoskovCapelloCloughDelneriDomenechDonadoniFergusonGrazianiGuidolinGullitLeonardoLippiMalesaniManciniMazzarriMazzoneMihajlovicMourinhoRejaRanieriSacchiSimoniSpallettiTrapVenturaZaccheroniZemanZengaZolaMutande di Bendtner
Club Bisnes Clas: il BergamoSoccmelSalto CarpiatoChiavo VeronaHeavoniaFootball MaremmamaialaFrocinoneGenoa Per NoiInteLGiuveLazieFozza MilaNapulePaleeeemmmo'A MaggicaSampeiCazzuoloGranata al LimoneMandimandimandiPirlas Verona

Classe Economica: Olive F.C.AvellinobanfiU' BàarUccellacci bianchiCastedduC'è SenoComodinoScrotoneLatrina CalcioBoiadèTortellino PowerVecchiaraMelugiaRapugnetta'sPro VermicelliThe PesciarolsSpezzatinoThyssenKruppBlack and DeckerBOH Dal MicinChiava(to)riLinciano

Derelitti e sfigati misti: AlbinoCHE?Lu CataniaCentro Scommesse CremonaScatarraroLusulelumareluientuParmacotto FCScorregginaCozzballBora BoraSvarionese

Ministero degli esteri:

Albione: ScarsenalChel$ki AbramogradNevertonLiwhirlpoolMinaretochester United 2Ducato di Ferguson

Iberia: Solari BilbaoFC PorcellonaRepubblican Madrid

Gallia: Merz CalcioOlympique SimbaOmmmmmmmmmmParigi San MosconiGiacobini violetti

Crucchia: Baiern FrateBorussia DormiMusicanti VerdiForza PaninoBaier quell'altro

Continente: Ajax PavimentiDinamo BadantiBentopaI texaniI padaniMonte OlympiakosLe Panatine

Nazionali Carampano Continente: Andostà?SacherlandiaCavol(ett)i (di Bruxelles) RossiCraxiaLa leva calcistica del '92Fare le OreFrociarìaCrukkiaMacachi FCSpartaaai pionieriPOPOPOEminflexoniaAmaro MonteabbronzatoTulipaniaPolacchiaPortoGaioCecatiaROMlandiaUЯSSSan CulamoBanda delle CornamuseSerbi della Glebale Furie MosseSchfizeraFigoniaI kebabbariFamiglia ShevchenkoQuelli che erano invincibili

Suonatori di bonghi: Camerun da lettoUna massa di DrogbatiLe MummieGhana PadanoIl figlio di GheddafiLavavetri UnitedAgbonavbarèI Ricchi e PoveriOlympique Hammamet

Asia Argento e i mari del Sud: La Rabbia SubitaQuelli a capasottaCinciuèI dentistiByron MorenoAlfieri dell'Uomo del GiapponePersiaUSA 2Ka mate! Ka ora!I numeri ultimi

Sudditi della Casabbianca e Mangiacucujanji: MaradonidiJoga BollitoI CaimaniCileccail cartello di MedellinTosta PheecaRastamenArribarribarribaAcciuffainghippiQuelli che il "Soccer"...Urrà Gay

Boschetto della mia fantasia: PadaniaNazionale cantanti
Tecniche Colpo di testaCalcio rotanteRovesciataAutogolSimulazione di falloTestata SardaTrivelaPallonettoCucchiaioCatapulta infernaleCatenaccioContropiedeDoppie punteFalloFuorigiocoMarcaturaRigorePunizioneVuvuzela attacksSbagliare un calcio di rigoreTiki-taka
Videogiochi FIGAFIGA StreetFootball ManagerHattrickWinning Eleven + Patch - Potenza e superpotenza
I Calciattori
Portieri AbbiatiBorucButtChimentiDidaDoniDudekFioriKalacManningerMarchettiMattoliniMusleraNeuerPizzaballaRossiSovieroWarner
Difensori AronicaBagniBaresiBenettiBergomiBettariniBoumsongBurdissoCarrozzieriChielliniCirilloCocoDavid LuizFerriGreškoIulianoKaladzeLúcioMaiconMaldiniMellbergMolinaroMonteroNeqrouzOkanOnyewuRuganiSantonSenderosTerryZanettiZapataZé MariaZenoni
Centrocampisti AndradeBaBeckhamBiapirljiderBoatengBrocchiCaniggiaCapparellaCasertaDiegoDzemailiFelipe MeloFellainiFlaminiGheddafiGiaccheriniGnocchiHamsikLampardLedesmaManciniMontolivoMorfeoNakataNedvedNserekoQuaresmaPadoinPerdomoPlatiniPogbaPoulsenRenatoSeedorfSissokoStrootmanTedescoTiagoValderramaVerrattiVidalVolpi
Attaccanti AdrianoAguileraAltafiniAmauriAmorosoAmorusoBaggioBalotelliBatistutaBendtnerBestBettegaBorrielloBrienzaCalaiòCaraccioloCassanoCavaniChinagliaCorradiCrouchCruzDi NataleEijkelkampEto'oFindleyFlachiFrickGiovincoHuntelaarIbrahimovicInsigneIturbeJacobsenKakàLarriveyLavezziLendersMakinwaMarachellaMatriMessiMiccoliMilitoMoscardelliMutuNappiNeymarOliveiraOsvaldoPančevPandevPatoPazziniPeléPlasmatiPoggiQuagliarellaRecobaRivaRocchiRonaldinhoC. RonaldoRonaldoRooneyG. RossiP.RossiSchillaciShevchenkoSimoneSuazoTareTevezToffoliTorresTrezeguetVan NistelrooyVerpakovskisVieriVucinicZalayetaZampagnaZarateZidaneMutande di BendtnerJuan Manuel IturbeMartinez
Allenatori Allenatore dell'U.S. Città di PalermoAncelottiBagnoliBaldiniBearzotBeckenbauerBenettiBenitezBoskovCapelloCloughConteCoriniDi CanioDelneriDomenechDonadoniFergusonFerraraGarciaGascoigneGiordanoGrazianiGuidolinGullitHiddinkLeonardoLippiLöwManciniMaradonaMazzarriMihajlovicMourinhoPrandelliRanieriSacchiSimoniSpallettiTrapVenturaZaccheroniZemanZengaZola
Campioni del mondo 2006 1 Buffon • 2 Zaccardo • 3 Grosso • 4 De Rossi• 5 Cannavaro • 6 Barzagli • 7 Del Piero • 8 Gattuso • 9 Toni • 10 Totti • 11 Gilardino • 12 Peruzzi • 13 Nesta • 14 Amelia • 15 Iaquinta • 16 Camoranesi • 17 Barone • 18 Inzaghi • 19 Zambrotta • 20 Perrotta • 21 Pirlo • 22 Oddo • 23 Materazzi