Michail Aleksandrovič Bakunin

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« Quel bastardo »
(Engels su Bakunin)
I presidenti di URSS e Germania Est che seguono fedelmente gli ideali di Marx ed Engels
« Quell'idiota »
(Marx su Bakunin)
« Quei due sono sempre in giro assieme, non è che son finocchi? »
(Bakunin su Marx e Engels)

Michail Aleksandrovič Bakunin (Михаи́л Алекса́ндрович seи²α Баку́нин) (Prjamuchino, governatorato di Tver', in provincia di Como, 1814 - Berna 1876 - Galilea 3 giorni dopo), detto anche Vulgo o Marx 2 la Vendetta, è considerato uno dei padri fondatori dell'anarchismo moderno e della rivista Anarchica 2000. Autore di molti scritti, tra i quali Stato e Anemonia, Stato e Anartrìa e L'impero Knouto-germanico.

Vita

Uno dei lavori di ripiego di Bakunin prima di fondare la rivista Anarchica 2000.

Nato a Prjamuchino, nei pressi di Como, no di Mantova... ma che dico, è in Francia ... o forse in Russia, Bakunin, dopo un promettente inizio come ufficiale d'artiglieria di parte bianca, dovette lasciare l'esercito dopo che le sue simpatie per l'armata nera divennero palesi a tutti: lo beccarono mentre truccava i dadi per il turno successivo. si diede quindi alla ricerca di una motivazione plausibile per la sua situazione di disoccupato incolpando l'amministrazione statale di antisemitismo (cosa che tra l'altro non lo riguardava), che era tanto in voga allora.

Fu a causa delle sue continue proteste, recriminazioni, discorsi sovversivi e truffe ai danni degli anziani, che Bakunin trovò finalmente un impiego: recensiva gli alloggi delle prgioni per conto di Anarchica 2000, la rivista di moda femminile da lui fondata. Grazie a questo suo nuovo lavoro poté visitare le peggiori galere d'Europa per lunghi periodi di soggiorno, tra queste ricordiamo: Dresda (1849), a lui si deve l'aggiunta della piscina per interrogatori; Praga (1851), che fece chiudere dall'ufficio d'igiene; San Pietroburgo (1851), nel residence La Fortezza di San Pietro e San Paolo (Петропавловская крепость) e un villaggio vacanze in Siberia (1857), da cui fuggì nel 1861 per una questione di accapatoi rubati, travestito da cetaceo. Il suo travestimento gli provocò non pochi problemi una volta arrivato nei mari del Giappone, dove venne pescato.

File:Free willy.jpg
Bakunin ripreso mentre scappa dal villaggio vacanze in Siberia.

Dopo aver passato una settimana in una cella frigorifera di un peschereccio, Bakunin riuscì a raggiungere gli Stati Uniti, da cui venne cacciato perché considerato “pesce avariato”. Nel 1865 ebbe inizio il suo soggiorno in Italia, a Napoli, da dove cominciò a far danni organizzando proteste, rivolte, picchetti fuori dalle fabbriche, attentati, raccolte di fondi con la vendita di torte di mele agli angoli delle strade. Furono gli anni ruggenti di Bakunin in cui non solo tentò un'azione contro Mazzini ma dovette anche difendersi dalle accuse che gli rivolgeva Karl Marx di essere una spia delle armate viola che allora controllavano l'Est eurpopeo.

Nell’estate del 1873, grazie ai soldi donatigli dall'amichetto Carlo Cafiero, poté acquistare un ampio appezzamento a Minuscolion, dove, da bravo capitalista... ehm intellettuale di successo, fece costruire una nuova abitazione dove sembra che organizzasse molte riunoni tra anarchici, che lui stesso presiedeva.

Morte

Ebbene sì, egli morì. Più precisamente il fatto avvenne a Berna nel 1876. Si dice che sia stato incontrato in Galilea tre giorni dopo da due viandanti; il fatto che i due stessero tornando a casa dopo una festa ha dato adito a molti scetticismi da parte della comunità filosofica o di chiunque abbia un minimo di cervello.

Pensiero (?)

In apparenza asistematico, il pensiero di Bakunin è asistematico. No, scherzo: esso ruota attorno a tre idee fondamentali, quella di natura (come materia), quella di libertà e quella di qualcos'altro[citazione necessaria].

Il materialismo di Bakunin è monistico e deterministico: egli ha dell'universo una concezione armonicistica e unitaria, secondo la quale tutto si concatena e progredisce insieme, dove le leggi che governano la materia brutta sono armonizzate con quelle che promuovono lo sviluppo dello spirito umano giungendo quindi al contrasto e all'incoerenza con l'idea di libertà, simile a quella degli Stoici, cioè di fare ciò che è già scritto dalle leggi della materia. Questa visione universalistica si riassume nell'aforisma “Se una farfalla batte le ali a New York, c'è una rivoluzione in Ungheria.

« L'uomo non è libero e quindi deve potersi liberare da questo vincolo di prigionia; una volta liberato, però, si trova a essere obbligato a seguire il corso della storia, eterno fluire in cui l'uomo può solo soccombere. Da ciò deriva che l'uomo non può che rassegnarsi alla mancanza di libertà del corso umano, quindi se fosse rimasto a casa a guardare Amici di Maria De Filippi sarebbe stato meglio. Da ciò deriva il fatto che con l'anarchia non si arriva da nessuna parte, ma tanto so' cazzi vostri. Suca! »
(Michail Aleksandrovič Bakunin)

Ormai assodato il fatto che il pensiero filosofico di Bakunin è utile come molestare una vecchia possiamo passare alle cose serie come la descrizione della futura società anarchica, allora siete pronti? Via!

Una scala di assemblee.

Ah ah ah! ma davvero credevate che quello lì si fosse preso la briga di descrivere la società giunta al gioioso avvenire? Poveri idioti. No, Bakunin non ha mai fatto un tubo in vita sua e tanto meno ha pensato a strutturare una nuova società. L'unico sforzo compiuto è stato di riprendere dal pensiero di Proudhon il cosiddetto federalismo libertario, teoria che prevede una scala di assemblee organizzate dal basso verso l'alto.

Opere

  • Stato e Anemonia, è l'opera in cui propugna la convinzione che si debba abbattere il sitema corallino per poter assicurare la piena evoluzione e uguaglianza di ogni singolo anemone, altrimenti oppresso dal granitico sistema dei coralli e deriso dalle forze dei P.P. (Pesci Pagliaccio), una fazione di orientamento social-illiberale.
  • Stato e Anartrìa, un saggio medico-filologico sulla necessità di slegare le parole da un qualsiasi sistema sintattico-periodico repressivo.
  • L'impero Knouto-germanico (o Das Klingor-krukken Imperen), è il reseconto dei suoi anni trascorsi in Cermania, per lo più nel carcere di Dresda, e di come esso sia strutturato.

Opere di altri

  • Il diavolo al Pontelungo di R. Bacchelli, è il romanzo che prende spunto dalle parti non protette da copyright delle opere di Bakunin. In esso viene narrata la vicenda italiana di Bakunin e di come egli sia riuscito a fregare tutti non andando mai realmente in Italia.
« Mo' te fo' vede' io, bella fia, 'uanto l'è lungo il mi' ponte »
(da Il Diavolo al Pontelungo di R. Bacchelli)

Curiosità

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  • Si dice che Berlusconi abbia preso spunto dai suoi ideali per l'abbattimento dello stato liberale.
  • Questa pagina verrà abbattuta al prossimo congresso della Lega per la Pace e la Libertà.