Brigantaggio

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« Questa è Africa! Altro che Italia! I beduini, a riscontro di questi cafoni, sono fior di virtù civili. »
(Enrico Cialdini, sotto effetto di stupefacenti, che confonde l'Africa con l'Italia)
« Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell'Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio. »
(Garibaldi fa da capro espiatorio al Regno d'Italia; si sa, se si fa una cazzata in politica, bisogna scaricare la colpa sui militari)
« Sono stato frainteso! »
(Vittorio Emanuele II su repressione armata del brigantaggio)
Tipico sabato sera di una banda di briganti.

Il Brigantaggio è un fenomeno che andava di moda sopratutto nell'Italia del Sud negli anni successivi all'Unificazione Italiana; esso consiste in atti violenti verso ignari passanti a scopo di estorsione: proprio come la Mafia, ma meno elegante.

Storia

Esimi professori di storia hanno teorizzato, seguendo fonti attendibili[1] che il brigantaggio esistesse anche nel Periodo Romano, ma si scoprì che in realtà erano solo 7000 rivoltosi che non sapevano come passare il sabato sera. Gli archivi riportano anche un'altra testimonianza storica, più legata con il nazismo che con il brigantaggio: l'imperatore Tiberio deportò 4000 ebrei per paura che diventassero briganti.

Medioevo

I banditi erano chiaramente preoccupati dall'arrivo dell'esercito polentone.

In questo periodo storico si affermò un canone: il terrone come brigante; si formavano, nel sud Italia, bande di contadini ubriachi, sfigati a cui erano stati confiscati i beni e avversari politici.

Sopratutto verso la metà del XIV secolo, in Italia alcuni banditi, famosi ma anonimi, si fecero protagonisti di atti di brigantaggio pesante, quale scippo di galline e caramelle. In Toscana vi era la copia tutta Italiana di Lupin, Ghino di Tacco, bandito gentiluomo[2].

Risorgimento

Le scorribande dei banditi finivano sempre così....

Saltando secoli di storia noiosi, saltiamo subito alla parte dove i briganti diventano famosi. Con la proclamazione del Regno d'Italia, gli abitanti del paese del sole si videro conquistati dai polentoni che, oltretutto, li resero ancora più poveri: infatti, com'è sempre stato, il Nord ruba al Sud. Così, in quello che era il Regno delle 2 Sicilie, si formarono bande di briganti composte da giovani che non volevano andare a fare il militare e che volevano continuare a spassarsela e a fumare sigarette di contrabbando, ex-soldati borbonici rimasti senza un soldo e briganti veri e propri che volevano divertirsi[3].

I primi tempi, il Regno si limitò a dare la colpa alla polizia locale, agli avversari politici e a essere frainteso; ma, ad un certo punto, si decise di intervenire: fu spedito così l'esercito che, in un solo anno, ripulì il Sud dai terroni banditi. Qualche regista fantasioso acquistò i diritti per un film e girò Il Gattopardo, che fu censurato dal Regno[4].

E, ora, diamo i numeri

Le brigantesse erano abituate a maneggiare pistoloni...

Il nostro inviato del TG, in diretta, ci da i numeri:

  • 8.964 fucilati,
  • 10.604 feriti,
  • 6.112 prigionieri,
  • 64 sacerdoti uccisi,
  • 22 frati uccisi,
  • 60 ragazzi uccisi,
  • 50 donne uccise,
  • 13.529 arrestati,
  • 918 case incendiate,
  • 6 paesi dati a fuoco,
  • 3.000 famiglie perquisite,
  • 12 chiese saccheggiate,
  • 1.428 comuni sollevati;

Il Vaticano commenta:

« Cazzo fa il regno? Viola le chiese, uccide i sacerdoti... Scommetto che, tra qualche anno, vorranno pure il mio regno. Ma non ce la faranno a fregarmi! »

Il Re:

« Cosa dovevo fare? »

Francesco II Di Borbone:

« Sono estraneo alla faccenda, non sto incitando alla sommossa popolare, al brigantaggio e non sto tramando con il Papa contro lo stato. Infine, non ho mai finanziato i cosiddetti briganti ne ho mai mandato dei sicari contro il Re. Occazzo! »
(Francesco II di Borbone)

Curiosità

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  • I briganti riuscirono a tenere testa all'esercito[5].
  • Nonostante molti affermano che i Borbone sostenessero il brigantaggio, gli ex-dominatori delle Due Sicilie se ne sbatterono le balle della vicenda.
  • Idem per il Papa.
  • Curiosamente il Papa e l'ultimo re Borbone, Francesco II Di Borbone, si trovavano a Roma durante il periodo del brigantaggio. Allora, a chi dobbiamo credere?!

Note

  1. ^ La biblioteca comunale di Paperopoli
  2. ^ Ma, al contrario del cugino francese, protagonista di libri, e di quello nipponico, famoso per i manga, lui ricavò soltanto la fucilazione.
  3. ^ Poverini, da quando dominavano i Borbone non c'era gusto nel rapinare i passanti...
  4. ^ Ecco perché si pensa che risalga al '900
  5. ^ Voci di corridoio dicono che l'esercito, invece di reprimere i banditi attaccavano le città e stupravano le donne, accusando gente innocente di collaborare con i briganti