Olio di ricino

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Nota bevanda balsamica dalla consistenza leggermente oleosa ad uso medicinale molto in voga soprattutto negli anni tra le due guerre mondiali.

Somministrata quotidianamente ai pazienti affetti da lenincomunistite, sindrome di Matteotti, immunorepressione anale da manganello o da judaite congenita, da parte di coraggiosi ed aitanti medici volontari, chiaramente distinguibili dal rassicurante abito scuro, portava immediato giovamento e senso di piacere nella zona analrettale con conseguente evacuazione liberatoria (nota come "corsa al cesso").

Preparazione

L'olio si ottiene sminuzzando pazientemente il ricino, un piccolo animaletto che vive dentro l'antro anale delle mucche. La sapienza pololare tramanda quindi il proverbio: "Cacca bovina, streccia intestina", che ci ricorda come un tempo chi fosse affetto da stitichezza andasse per prati consumando le molte soffici zolle terrose lasciate dai noti bovini, nei quali si ritrovano i cadaveri dei ricini, traendo immediato giovamento con la produzione di ulteriori zolle terrose.

Indicazioni

Per curare e prevenire pericolose deviazioni al pensiero dominante del nostro Grande Padre "Grande Fratello".

Somministrazione e dosaggi

Ogni qual volta ci si trovi, in missione o bighellonando, a bazzicare per il domicilio o o luogo di lavoro del nostro caro sostenitore dei "diritti" di donnicciuole, negri, sodomiti e Berlusconi. Per sommo sadico piacere lo si può anche imporre al "paziente" come automedicazione obbligatoria prima dei pasti; in tal caso, dopo il trattamento spesso i pasti poi non hanno nemmeno più luogo d'essere... Dimagrire! Giuova al fisico come alla mente!