Olio di ricino

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Sempre meglio averne una buona scorta, no?.

L'olio di ricino è una nota bevanda balsamica dalla consistenza leggermente oleosa, molto in voga a uso medicinale soprattutto negli anni di transizione tra le due guerre mondiali. È un ottimo lubrificante, poco infiammabile, e per giunta non secca all'aria e se vuoi ti lava anche i piatti. Non solo, ma viene usato nei motori nelle gare di rally, soprattutto nei tratti percorribili della Salerno-Reggio Calabria. Non ti basta? È anche un ottimo ammorbidente, utile per capelli secchi, sfibrati, o pieni di doppie punte, pensa un po'... I suoi derivati vengono inoltre utilizzati anche nella manifattura di saponi, lubrificanti (di qualsivoglia uso e tipo), fluidi per freni, coloranti, rivestimenti di vibratori, inchiostri, plastiche resistenti al freddo, al caldo, all'eletricità e alla faccia di Rosy Bindi, cere sintetiche e/o logorroiche, nylon, biodiesel, prodotti farmaceutici e profumi.

Proprio per la sua versatilità, tale prodotto è spesso pubblicizzato da Roberto Da Crema.

Il maggior produttore al mondo di ricino è l'India, ma si dice che anche nel Corno d'Africa se ne potessero scorgere, in tempi non troppo lontani, varie aziende di coltivazione casareccia.

Un ex addetto alla somministrazione del farmaco.

Cenni storici

Si narra che un bel dì del luglio 1920-'21 un automobilista, mentre tornava a casa da una stressante giornata lavorativa (svolgeva infatti la professione di contachicchidiriso), sia rimasto imbottigliato nel traffico, nell'ora di punta, sotto il cocente astro. Stremato da tanta arsura, cercò disperatamente una bevanda colla quale dissetarsi, ma non trovò che un flacone del suddetto olio. Pochi giorni dopo, il preclaro contastorie Gabriele D'Annunzio, ascoltando il finale della vicenda in un'osteria, ebbe l'illuminate idea di fare del prezioso unguento l'uso che lo rese, poi,tanto celebre ed apprezzato.

Somministrata quotidianamente ai pazienti affetti da lenincomunistite, sindrome di Matteotti, immunorepressione anale da manganello o da judaite congenita, da parte di coraggiosi e aitanti medici volontari, chiaramente distinguibili dal rassicurante abito scuro, la bevanda portava immediato giovamento e senso di piacere nella zona analrettale con conseguente evacuazione liberatoria (nota come "corsa al cesso") durante quello che è riportato dagli annali storiografici come il "periodo più radioso e soprattutto più stimolante della storia itagliana".

Preparazione

L'olio si ottiene sminuzzando pazientemente il ricino, un piccolo animaletto che vive dentro l'antro anale delle mucche. La sapienza pololare tramanda quindi il proverbio: "Cacca bovina, streccia intestina", che ci ricorda come un tempo chi fosse affetto da stitichezza andasse per prati consumando le molte soffici zolle terrose lasciate dai noti bovini, nei quali si ritrovano i cadaveri dei ricini, traendo immediato giovamento con la produzione di ulteriori zolle terrose.

Una volta ridotto a brandelli, ciò che resta della bestiòla secernerà il prezioso unguento. Ogni esemplare di ricino ne rilascia dai 100 ai 200 nl (nanolitri), ed è quindi comprensibile il motivo della sua larga produzione in India: la grande reperibiltà di vacche e la pazienza dei monaci buddisti (a tale scopo sfruttati ed importati dalla vicina Cina) ne rendono poco dispendiosa la lavorazione.

Indicazioni

  • Per curare e prevenire pericolose deviazioni al pensiero dominante del nostro Grande Padre "Grande Fratello".
  • Per tenere lontani i cari Testimoni di Geova, offrite loro una rinfrescante pausa dal pellegrinaggio domenicale, in pieno e caritatevole spirito cristiano! E se rifiuteranno, con la solita scusa del "Sono in servizio", beh, c'è bisogno che ve lo consigli io l'uso della forza?
  • Per costruire un laboratorietto simile a quello di Ginevra.[1]

Somministrazione e dosaggi

Ogni qual volta ci si trovi, in missione o bighellonando, a bazzicare per il domicilio o o luogo di lavoro del nostro caro sostenitore dei "diritti" di donnicciuole, negri, sodomiti e Berlusconi. Per sommo sadico piacere lo si può anche imporre al "paziente" come automedicazione obbligatoria prima dei pasti; in tal caso, dopo il trattamento spesso i pasti poi non hanno nemmeno più luogo d'essere... Dimagrire! Giuova al fisico come alla mente!


Effetti collaterali e/o indesiderati

Assolutamente nessuno! Come si può considerare indesiderabile la libertà nella sua espressione più pura? Non sarai mica un Bolscevico??

Note

  1. ^ Che c'è? Me l'ha detto MacGyver!