Brian Clough
Brian Clough (Middlesbrough, 1935 - Pale Ale, 2004) è stato il Mourinho dei poveri. Viene ricordato per aver vinto due Coppe dei Campioni alla guida del Nottingham Forest, in barba agli scettici e al fatto che il Nottingham Forest fosse una squadra di cheerleader.
Carriera
Calciatore
Brian Clough inizia a giocare a calcio nella squadra della sua città, il Middlesbrough. A sedici anni capisce che lo scopo del gioco è quello di colpire la palla e da quel momento le sue prestazioni in campo migliorano sensibilmente. Attaccante dotato di fisico massiccio (1,80 m per 80 kg, per una capacità idraulica pari a 25 litri di bourbon), si segnala per la sua classe cristallina e per lo sgradevole vizio di strizzare lo scroto ai difensori avversari e talvolta anche ai compagni di squadra.
Passato al Sunderland, Clough trova come partner d'attacco Jack Daniel's, con il quale va a formare un'affiatata coppia dentro e fuori dal campo. Nel 1963 si prende lo sfizio di segnare al Manchester United campione d'Inghilterra ed esulta sventolando il toupet di Bobby Charlton sotto la curva.
Bobby Charlton non la prende benissimo e nella gara di ritorno gli entra da dietro. Guidando una Harley-Davidson. Clough riporta la rottura del legamento crociato di un orecchio e si ritira a soli 29 anni.
Allenatore
Ottenuto il patentino di allenatore pur essendosi iscritto a Giurisprudenza, Clough diventa il nuovo CT della Nazionale di calcio degli Alcolisti Anonimi. La squadra gioca un calcio vivace e arriva fino ai quarti di finale del VII° Torneo Poco Amichevole Città di Scampia, battuta solo ai rigori dalla Rappresentativa Ergastolane del Regina Coeli. Per festeggiare l'ottimo piazzamento, Clough porta in spogliatoio dieci fusti di birra. Grave errore: l'intera squadra finisce in coma etilico e Clough, fermato dalla Polstrada mentre fa jogging sulla corsia d'emergenza dell'Autostrada del Sole, conosce l'amaro sapore dell'esonero.
Non ancora ripresosi dalla sbornia, firma con il Derby County, che non sono nemmeno sicuro che sia una squadra di calcio. In sei anni porta il Derby a vincere una Premier League, una Coppa di Lega e un paio di pacchianissimi dadi peluche da auto. Un'impresa che ha dell'incredibile, come se in Italia la Juventus vincesse senza aiuti arbitrali.
Per un curioso scherzo del destino, è proprio la Juventus l'avversario del Derby nella semifinale della Coppa dei Campioni 1972-73. Gli inglesi giocano bene ma vengono eliminati da un discusso gol di mano di Roberto Bettega, siglato al 15° minuto di recupero.
Al triplice fischio Brian Clough scatta verso la panchina bianconera roteando in aria la prima cosa che gli capita sotto mano: il suo vice Peter Taylor. Abbatte Altafini, Causio, Cuccureddu, un massaggiatore, cinque uomini della sicurezza e Nando Martellini che attirato dagli strepiti era sceso a commentare l'evento. I NOCS lo trascinano via di peso mentre urla come un pazzo:
La UEFA usa il pugno duro e lo condanna a una squalifica di un anno, che in appello diventano due perché Clough si presenta in aula nudo e rutta in faccia alla giuria. Dopo la squalifica lavora per breve tempo al Brighton & Hove, che stando ai risultati di Google dovrebbe essere un negozio di scarpe, e al Leeds United, una squadra che gli sta sul cazzo e che riesce brillantemente a far retrocedere.
L'ultima tappa della sua carriera è il Nottingham Forest, che languisce da trent'anni in seconda divisione. A un osservatore poco accorto la decisione di allenare una squadra semisconosciuta potrebbe sembrare la mossa disperata di un uomo ormai alla canna del gas. E in effetti è proprio così.
Nonostante le premesse poco incoraggianti, Clough imbastisce una squadra competitiva, pescando a piene mani dal fruttuoso e sottovalutato mercato dei penitenziari locali. La formazione tipo del Nottingham è la seguente:
- Peter Shilton in porta;
- Anderson, Clark, Lloyd e Burns a comporre la celebre "difesa John Deere": l'avversario non subisce fallo. Viene direttamente arato.
- Centrocampo formato da Robertson, McGovern, Bowyer e Fuffi, il mastino napoletano di Bowyer.
- In attacco il talentuoso Trevor Francis, unico giocatore della rosa a saper fare più di tre palleggi consecutivi, supportato da O'Hare, detto lo scozzese volante per i suoi tuffi carpiati in area.
Con un simile squadrone Clough vince il campionato 1977-78 e l'anno seguente strabilia il mondo mettendo le mani sulla sua prima Coppa dei Campioni. La finale, giocata contro gli ostici svedesi del Malmö, che tra le loro fila possono schierare un orso polare, è decisa da un preciso colpo di culo di Trevor Francis sugli sviluppi di un corner. Nel 1980 la squadra bissa il successo continentale battendo in finale l'Amburgo nonostante la pesante assenza di O'Hare, arrestato con l'accusa di violenza sessuale su una bandierina del calcio d'angolo.
È un periodo d'oro per Brian Clough, che viene nominato Manager of the Year e riceve un invito a cena da Margaret Thatcher, a cui però non risponde temendo che la Lady di ferro, nota cannibale, voglia servirlo come portata principale. Nel frattempo continua a confermarsi persona piacevole quanto un tumore ai testicoli: il suo gusto per la polemica a tutti i costi raggiunge l'apice dopo un Nottingham - Everton, quando definisce l'arbitro Cattermole "un incapace di proporzioni epiche" nonostante in quella partita Cattermole gli abbia concesso due rigori a favore.
Dopo alcune stagioni anonime, Brian Clough si commiata dal mondo del calcio alla sua maniera, mandando a fare in culo Joseph Blatter che voleva stringergli la mano.
Muore nel 2004, non prima di aver spinto al suicidio Justin Fashanu dandogli della checca.
Curiosità
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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci? |
- A Brian Clough è ispirato il film Trappola al Leeds United, con Steven Seagal nella parte del cesto delle magliette sporche.
- Pur di impedire a Francis di trasferirsi alla Sampdoria gli ha spezzato le ginocchia con un ferro da stiro.