Tupè

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(Rimpallato da Toupet)
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Spesso il tupè, come per questo nobile francese, è fonte di totale perdita di dignità.
« Il tupè si chiama così perché è l'abbreviazione dell'espressione francese "Tu pè faire quel che tu veux ma se ved toujours que c'est un paruchin" »

Il Tupè, detto anche parrucchino, è un oggetto di straordinaria importanza nella vita di tutti i giorni.

Deriva dal francese Toupet che vuol dire cravatta per la testa.

Cenni storici

Il primo tupè si narra che risalga al 3000 a.C.: fu rinvenuto in Egitto, in testa al faraone Alithòsis III, chiuso nel suo sarcofago puzzolente. La leggenda narra che prima di morire abbia indossato il suo tupè, per arrivare nell'aldilà in maniera almeno presentabile.

Altri esempi di tupè sono rintracciabili all'epoca romana. Erodoto nella sua Storia mondiale -prima e dopo il 2012 d.C. ci racconta che Giulio Cesare, pomiciando con Cleopatra all'ombra della piramide più "in" dell'epoca, quella di Alithosis III, avesse per la prima volta indossato un tupè vista l'età che avanzava. Sempre Erodoto cita nella sua opera un altro personaggio storico importante quale Napoleone Bonaparte: il famoso nano francese per uscire dal carcere di S.Elena si sarebbe dapprima strappato tutti i capelli e poi li avrebbe intrecciati per formarne una lunga (ma nemmeno tanto) corda grazie alla quale scendere verso la libertà. Dopo ciò, avrebbe fatto ricorso a un tupè di visone con brillanti per rimpiazzare la desolante pelata.

Evoluzione

La figura del tupè si è evoluta di pari passo con l'evoluzione dell'uomo:

Negli anni '80 andava di moda il parrucchino sul petto.
  • I primi esemplari di tupè erano di terracotta (ed erano abbastanza scomodi N.d.r.).
  • Poi si passò al bronzo: più comodi e leggeri, ma facevano un caldo boia. Si narra che ogni tanto a Tebe, nei primi anni dopo Cristo, a qualche distinto signore che sorseggiava il suo tè sotto il sole con nonchalanche, gli prendeva fuoco la testa dal nulla.
  • Si passò in breve alla paglia, ma quello che si guadagnava in comodità lo si perdeva scandalosamente in estetica.
  • Durante in medioevo i parrucchini erano in cuoio: chiunque quindi era costretto ad avere i capelli marrone.
  • Nel 1700 i nobili francesi svilupparono il tupè in modo decisivo. Tagliavano i peli di marmotte, bufali e gnù e li cucivano su una base con la possibilità di colorarli, dando sfogo al buongusto e alla fantasia. Infatti i parrucchini dei nobili francesi erano talmente belli ed elaborati da far impallidire perfino i bellissimi esemplari di gatto morto indossati ai nostri tempi da esteti quali Pippo Baudo e Paolo Limiti.
  • Nel 1800 lo sviluppo parrucchinico era in mano alla potenza industriale inglese: essi inventarono il Tupè autoriscaldante, il Tupè al cioccolato e il Tupè masticabile, al gusto di fragola o melanzana.
  • Nel ultimo secolo Cesare Ragazzi, Silvio Berlusconi, Antonio Conte e gli altri teorici del trapianto stanno crudelmente uccidendo questa tradizione millenaria, per anni simbolo dello sviluppo umano, morale e tecnologico.