Fabrizio Miccoli è un cuoco italiano, ma nel tempo libero si diverte a giocare a calcio con i suoi amichetti e con la sua squadra immaginaria, il Palermo.
Diventò un cuoco di fama internazionale, e perciò venne ingaggiato dal Palermo per fare il loro cuoco. Purtroppo, nutrendo i giocatori di solo pane e nutella (come i giocatori della nazionale) li fece diventare sempre più grassi [1]. Grazie alla sua dieta di solo pane e nutella la squadra passò gloriosamente in serie Z1. L'allenatore, felice del fatto, gli fece fare un provino per entrare in quella prestigiosa squadra. Vide così le sue grandi doti d'attaccante: velocità, tiro preciso e dribbling.
Palermo
Dopo essere stato comprato dalla Juve per la cifra di un rolex 4 000 euro fu subito ridato al Palermo per l'accusa di aver sbagliato 45 volte a porta vuota in cinque minuti. Quando ritornò al Palermo il suo amichetto del cuore Amauri era stato venduto alla juve e Miccoli ci rimase molto male, e castigò l'allenatore facendo un autogoal in ogni partita. Ma, dopo essere stato pestato a sangue dai suoi compagni e dai tifosi,dopo tre anni segnò finalmente il suo primo goal contro il Livorno: dopo un calcio d'angolo la palla colpì la sua faccia, entrò in porta e il giocatore dovette andare all'ospedale. Il suo secondo goal lo segnò contro la Roma: questa volta con un bel tiro da 5 metri dalla porta, prese otto volte il palo ma al nono tiro la palla entrò in rete. Giocò 1 789 456 partite con la maglia del Palermo segnando due goal; un record invidiabili tenendo conto che si tratta di una squadra di terùn.