Utente:Milo Laerte Bagat/Dicono di lui

Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Io credo che nessun argomento sia così cretino da non poter essere trattato nei miei articoli! Sappi perciò che la mia risposta alle tue lasagne sarà sempre e comunque questa!

Cordialmente tuo Bagat Laerte Milò

« Non è vero che riempio i miei articoli di "citazioni", semplicemente sono innamorato di questo tipo di scrittura. Insomma, che male c'è? Ok, è vero, serve ad allungare un po' il brodo, però danno un effetto estetico così appariscente, diciamo. Io che ho studiato storia dell'arte, poi, sono particolarmente sensibile a questa tematica. Ah, gli artisti vicentini, che popolo grandioso. Forse perché in fondo siamo uguali. Scorretti ed egoisti. »
(Milo interrogato da una forma di se stesso, apparsa nello specchio)
Il nostro Milo dopo qualche bicchierino, impegnato a scarabocchiare una donna dalle sembianze femminili.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente un articolo in proposito: Milo Laerte Bagat
« Questa è la camera ardente di Milo Laerte Bagat. Se volete onorare la sua memoria ricordatevi: non fiori, ma opere di pene. »
(Milo invita gli utenti a ricordarlo come un morto)
« Ho scritto tanto finora perché in questo periodo sono un ozioso nullafacente totalmente libero a ogni ora del giorno. »
(Scottante confessione di Milo ad un utente inutile)


Milo Laerte Bagat è lo pseudonimo di un ragazzo vicentino che non ha un cazzo da fare tutto il santo giorno.

Anagrammando il falso nome con cui si presenta, scopriamo che dietro di esso si cela Matteo Elia Gralb, residente a Grumolo delle Abbadesse (VI), codice fiscale GRLBMTT89R31MC7AAK, iscritto alla facoltà di Teologia, presso l'università di Padova, e vota UDEUR.

Cenni biografici

Un giovanissimo Milo, quando ancora non era Laerte.

Juventus, cioè Gioventù

Matteo Elia Gralb nasce nel 1989 a Vicenza, un'isola dell'arcipelago indonesiano. Ebbe un'infanzia discretamente felice,[1] Finché ad 8 anni non gli capitò di assistere alla morte dell'amato "Màcia", il suo piccolo gatto maculato, divorato da un gruppo di concittadini affamati.
Profondamente scosso dalla perdita, Matteo sente una grave carenza d'affetto attorno a sè. Per tutta la vita, infatti, avvertirà uno spasmodico bisogno di attenzione, sempre alla ricerca di complimenti e di approvazione.

A 14 anni si iscrive al Liceo Gesù Cristo di Vicenza, sognando di diventare un grande scrittore. Nonostante l'indirizzo artistico della scuola, Matteo impara a parlare l'italiano[2] e si esercita a scrivere barzellette alla Pippo Franco. Desideroso di apprendere i rudimenti della lingua, legge per intero il dizionario Devoto-Oli, l'enciclopedia Treccani e il vocabolario per non-udenti.
Gli insegnanti ricordano la proverbiale loquacità di Matteo nei temi scolastici. A differenza dei compagni di classe, alla fine dell'ora consegnava tre plichi di fogli di protocollo, corredati di note e pagina di discussione. Per aiutarlo a scrivere il saggio breve "Manzoni e il problema della lingua", presentato al docente in 5 volumi, pare che abbia addirittura stipendiato una squadra di stenografi di un noto rotocalco giornalistico.
Incoraggiato dalla famiglia, partecipa ad alcuni concorsi di scrittura giovanile, ma i banditori sembrarono non apprezzare il suo "Trattato sull'obesità senile", in 3 edizioni, e tutto ciò che vinse in fu una visita gratuita dall'urologo.

Ad un certo punto anche i genitori cominciarono a spazientirsi della prolissità del figlio, e siccome i complimenti non glieli faceva nessuno cominciò a farseli da solo. Autodefinitosi "il più bravo scrivitore mai esistito sul serio", venne puntualmente smentito all'esame di stato del 2008, quando venne cacciato con 60. Un sospiro di sollievo da parte del corpo docenti.
Grande appassionato di calcio, è tifoso dell'A.C. Rigoni Stern, squadra locale vicentina, che vanta un secondo posto al Torneo dell'Amicizia nel 1992.

Milo Laerte Bagat ci insegna che le scatolette di tonno contengono il tonno.

Ahi noi, eccolo su Nonciclopedia

Dopo aver causato il fallimento delle multinazionali di Fabriano e aver scatenato ondate di protesta presso le associazioni ambientaliste, in rivolta per l'abnorme consumo di carta nel vicentino, Matteo comprende che è ora di esprimere il suo estro verboso in altri modi. Nell'estate del 2008, insieme all'acqua corrente, Vicenza viene finalmente dotata di accesso ad Internet, e Matteo coglie subito l'opportunità. Bighellonando per il Uebb scopre Nonciclopedia, un sito dove è possibile scrivere puttanate di vario genere, e causare l'ilarità dei bambini spastici che le leggono.
Felice quanto un rumeno nel paese di Cuccagna, Matteo si iscrive immediatamente. Pensando che non fosse opportuno utilizzare il proprio buffo nome di battesimo come nickname,[3] pensa inizialmente di registrarsi come Matty_cazzoduro. Prevedendo forse infauste conseguenze, decide di anagrammare il suo nome in Milo Laerte Bagat.

Il primo contributo di "Milo" è una vandalizzazione della sua stessa pagina utente, in cui, da una parte sciorina un'identità misteriooosa, mentre dall'altra millanta legami con Wikipedia. Ma si sa, dai diamanti non nasce nulla, dalla merda nascono i fiori.[4]
E non passa molto perché pubblichi i suoi primi articoli: Gianluca Zambrotta e Giampaolo Pazzini.
A dire il vero, esisteva già un articolo titolato "Pazzini", scritto dall'utente Sborra69, ma il buon Milo voleva rifarlo e fregarsi tutto il merito. Anche in questo caso è esilarante andare ad analizzare la leggera niubbezza che caratterizzava Milo di una volta. Pensando giustamente di scrivere sull'enciclopedia di Chuck-emo-truzzo-gay, propaganda il suo articolo Pazzini praticamente ovunque:

« Nuova voce su Pazzini
Ciao.sono nuovo di nonciclopedia.ho scritto una nuova voce su pazzini che secondo me e' scritta molto bene,si chiama GIAMPAOLO PAZZINI.purtroppo io non so bene come adattarla ai canoni di nonciclopedia.puoi darci un'occhiata e darmi qualche consiglio?grazie »
(Milo Laerte Bagat, 30 luglio 2008)

Ora, al di là della e' selvaggia e della sindrome da odio per le maiuscole dopo i punti, è tutto ok a prima vista...
Peccato che l'intervento sia stato scritto nella pagina di discussione di Chuck Norris! A chi domandava di darci un'occhiata? A Chuck?!

Sandra Milo osserva sconcertata la natura del suo omonimo nonciclopedico. «Dio bono...»

Un complimento a tutti i costi

« Pazzini
ciao.ho migliorato la voce PAZZINI unendo pezzi della voce Pazzini.a mio parere il risultato è buono. »
(Milo cerca disperatamente approvazione presso Salvatore Zeta. Solo ad agosto lo contattò pentamila volte.)

Dopo aver passato qualche tempo su Nonciclopedia, Milo Laerte Bagat comincia ad evolvere[5] da niubbo ad utente ambizioso. Dopo aver salvato la sorella di Pfenner, entra nel team dei Pulisher, i netturbini di Nonciclopedia, di cui comunque fa parte solo nominalmente, ma che ad ogni modo gli ha accattivato le simpatie di numerosi vandali e rosiconi. L'entusiasmo di sentirsi considerato da qualcun altro, dopo che anche i genitori gli si rivolgevano ormai solo con sporadici vaffanculo, ha giustamente inorgoglito il nostro, che non ha mancato di incorniciare gli apprezzamenti ricevuti nel suo personalissimo Ossario dei Nemici Caduti.
Dopo l'esordio con articoli su calciatori e panchinari, Milo comincia a dar sfogo alla propria vena creativa: ma varicosa, come direbbe lo Stronzo. Infatti, aveva da poco scoperto l'esistenza del premio Articolo della Settimana, un riconoscimento formale alle nuove pagine divertenti. Abbiamo già citato come il nostro Milo avverta un costante e spasmodico bisogno di attenzione, di riconoscimento altresì, per il lavoro che quotidianamente svolge. Quale occasione più ghiotta di vedere il proprio articolo in prima pagina, per dimostrare al mondo la sua bravura?!
L'assidua frequentazione di Nonciclopedia ha tuttavia minato in maniera vistosa la sua salute: da mesi Milo soffre di una grave forma di sindrome della vittoria nell'AdS, ovvero un incontrollato bisogno patologico di vincere l'ambita[citazione necessaria] competizione. Ossessione maniacale, sbalzi di umore, bava alla bocca e piaghe sono i sintomi tipici che il corpo di Matteo Elia Gralb presenta nelle settimane in cui, sul sito, si sta votando per un suo articolo.

Innegabili pregi di Milo, di Laerte, e perché no, anche di Bagat

Vicenza, città natale di Milo. I cittadini sono fieri che sia andato a studiare a Padova.
« Se l'Università è dura anche solo metà di come dicono, mi sa che vedrò Nonci dieci minuti a settimana! »
(Milo Laerte Bagat ad un utente. Evidentemente si sbagliava.)

Nonostante si discuta molto sulla controversa figura che rappresenta l'utente Milo, è doveroso osservarne gli indiscutibili pregi.

  • Innanzitutto è un grande conoscitore della lingua ipagliana, sa utilizzare gli apostrofi, padroneggia la punteggiatura e coniuga correttamente i tempi verbali. Non è una cosa comune per una ragazzo veneto, per questo molti sospettano che, prima di pubblicarla, faccia leggere ogni pagina a sua madre, un magistrato fiorentino.
  • Il patriottismo veneto e l'amore verso l'ospitale città è un carattere importante. Ha scritto in suo onore pagine come Mario Rigoni Stern, Andrea Palladio o Vicenza Calcio, di cui nessuno sentiva assolutamente il bisogno.
  • Assumendo che abbia candidato a votazione AdS almeno 35 suoi articoli,[6] risulta un percentuale di vittorie del 20%. Gli fa quindi certamente onore la costante sportività e probità dimostata nelle votazioni, senza esercitare pressioni palesi sul voto. O meglio, gli fa onore la capacità di cancellarne le tracce.
  • Non unanimamente considerato un valore, Milo è un fan degli articoli lunghissimi: particolare tipo di pagine che contengono dal miliardo allo zilione di parole. Per paragrafo. Pochissimi dei suoi articoli sono corti, e li considera tutti macchie di disonore.
Un Articolo classico di Milo. Rispetta tutti i canoni standard.

Articolo classico di Milo

Con il passare del tempo, Milo Laerte Bagat ha raffinato la propria tecnica di formattazione[7] fino a raggiungere una serie di canoni standard. Ovvero un determinato TOT di caratteristiche, che 90 volte su 100 vengono ripetute in ogni suo articolo. Il suo modus operandi è stato attentamente analizzato: verificare per credere.

  • L'Articolo classico di Milo, che d'ora in poi chiameremo ACM, è una biografia. Milo scrive solo e unicamente biografie, anche se non sembra. Pure il manuale sull'AdS e la modestia sono, sotto-sotto, la biografia di vari tipi di persone.
  • L'ACM comincia con una larga profusione di citazioni di tipo "Cit2". Probabilmente Milo ama questo carattere di scrittura, o semplicemente vuol far sembrare l'articolo più lungo di quello che è. Spesso non ha nulla da scrivere nelle citazioni, ma le utilizza ugualmente per puro effetto estetico.
  • Quanto alla lunghezza della pagina, Milo Laete Bagat si conforma ai canoni estetici dettati nel "Codice di Giallo Antracite":
« Più un articolo è lungo, più un articolo è bello. »
(Canone 3, Cod. G.A., III sec a.C.)

In virtù di questa norma, l'ACM si presenta spesso come un papiro di sediciassedici-sediciassettedicimila parole. Soltanto i primi 2-3 paragrafi dell'articolo hanno un senso, gli altri sono tutte parole a caso sapientemente ordinate.

  • Nonostante conosca la punteggiatura, Milo dimentica a volte di utilizzare Virgola. Non il gattino, il segno di interpunzione. In questo modo i suoi lunghi discorsi riecheggiano come ridondanti parole una posizionata seguentemente all'altra ma senza che ci sia alcuno spazio per far riposare il fiato al lettore che è costretto a seguire l'intero discorso fino al manifestarsi di una crisi asmatica o altro disturbo respiratorio oppure si stanca prima di leggere e pianta tutto lì.
Volti grotteschi e facce buffe. Milo spera di muovere a simpatia con sordidi trucchetti.
  • Le immagini giocano un ruolo fondamentale nell'ACM. Innanzitutto sono sempre posizionate a destra. Non si sa bene il perché, che sia un'ossessione, un messaggio subliminale o una perversione estetica?
All'inizio della pagina c'è sempre una grossa foto, che ritrae esemplarmente il soggetto in questione, nella sua più classica delle espressioni. Le immagini seguenti, invece, raramente mostrano gli aspetti salienti della vita del personaggio. Presentano volti bislacchi, espressioni bizzarre e vignette comiche, che in qualche modo invogliano il lettore a sorridere. Ingegnose trovate da bar, un po' come quando Pippo Franco racconta le sue barzellette patetiche e, per far sorridere gli spettatori, calpesta la sua dignità facendo smorfie da pagliaccio.
  • Milo non conosce l'esistenza dei link rossi. Probabilmente odia la sinistra,[8] oppure è un'altra sua fissazione estetica. Fino a marzo 2009 era conosciuto come uno dei linkatori più fantasiosi di Nonciclopedia, finché la famosa crociata di Sanjessika non invertì la moda. Iniziata l'epurazione di migliaia di collegamenti inutili da parte del gerarca Cugino, Milo, da ligio perbenista-conformista, si è adattato.
  • Adora inserire le "note" in fondo alle sue pagine. Tutti sanno perfettamente che le note non le legge mai nessuno, eppure Milo le considera un elemento di alta esteticità. Ma siccome non ha mai nulla da scriverci, l'ACM è sempre ricco di note perfettamente inutili.
  • Alcuni articolisti poco avveduti, noob arrivisti più che altro, hanno trovato molto pratico il format dell'ACM, e l'hanno ricalcato in ogni loro articolo. L'autore di questo articolo ritiene più opportuno non fare nomi, nonostante si tratti di niubbi, e lascia all'indagine del lettore il gusto della scoperta. In ogni caso, Milo ha saputo abilmente sfruttare questi utenti-clone, offrendo competenze tecniche in cambio di voti e falsi elogi pubblici.

Cosa ne pensano gli utenti

Milo, Laerte e Bagat(ta)
  • Anonimo con tanto senso dell'umorismo[9]: ooo Milo laerte bagat la merda ki si rivede.....sono XXX....ciao frocio di merda inutile...sei un figliio di puttana coglione del kazzo terun e anke comunista,,,,merda!
  • Malaugurio: Nonostante studi in una fuckoltà satura di figa, non mi ha ancora fatto conoscere nessuna sua compagna di classe, 'sto egoista! Comincio a pensare che non mi voglia più bene... o che sia diventato uomosessuale.
  • I Al Purg Vompo: Aah, che individuo!! Sordo da un orecchio e col capello sbarazzino. Penso che sia un parente prossimo di Disco Stu!
  • Citroen CX: Stupisce notare la qualità e la vastità della sua produzione, specie se si considera che fino a pochi mesi fa leggeva ogni settimana le risposte di Susanna Agnelli, sperando che finalmente pubblicasse una delle sue lettere. E comunque per me in realtà si chiama Mgetlao Elriatab.
  • Lo Stronzo: Se non fossi uscito dall'ano di una donna[10] non sarei mai stato in grado di comprendere la profonda carica scatologica che lo pervade. Una volta eravamo molto amici, ma dopo che ha scritto in mio proposito un'indecente presentazione, gli ho tolto il saluto.
  • L'Imperatore: Questo è per non aver fatto il cazzuto e aver votato il mio articolo! E poi dicono che non sono riconoscente... Grazie ancora!! [Allega un bacio perugina]
  • eeeeee: Chi?? Ah, sì, quello di Mila e Shiro!
  • Fallenangel: Se è vero che hai la prostata non è escluso che prima o poi mi capiti sotto le zampe...hihi! ma giuro,(come dicono sempre gli uomini prima di fregarti) lo farò solo per il tuo bene.. Cazzo!
  • Cugino di mio cugino: Uno dei suoi articoli che preferisco è Richard Nixon. Ah... non l'ha scritto lui? Vabbé pazienza.

Particolare attenzione all'opinione di Giallo Antracite

Che dire, massì, è un utente bravino. Ha vinto qualcosa, scrive in italiano semi corretto. Ma siamo sinceri, chi di noi ha mai letto fino in fondo uno dei suoi articoli? Solo le citazioni sono lunghe otto pagine! Insomma, anche io scrivo pagine molto lunghe, ma la differenza è che le mie sono divertenti! Le sue, beh, chiaramente senza nulla togliere a Milo, sono... come dire, mediocri. Ecco, mediocre, ordinario, è il termine corretto. Confrontate per esempio il mio RICHARD NIXON<----------Articolo della settimana con il suo misero geraldford... evidente la differenza tra di noi. Dovessi dargli un voto? 6.5 stiracchiato. Anzi, nemmeno così tanto.

Sondaggio

<poll> Indagine ISTAT: tu che ne pensi di Milo? Mi sta antipatico, e posso finalmente dirlo perchè il sondaggio è anonimo Mi ha chiesto di votare "È molto simpatico" Simpaticissimo! Grandissimo! Il mio preferito dopo L'Imperatore!! </poll>

Note ♪

  1. ^ Come del resto tutti i personaggi delle mie biografie.
  2. ^ Una lingua che non è insegnata quasi mai negli istituti del Veneto.
  3. ^ Oddio, c'è chi l'ha fatto. Voi non lo sapete, ma Lutherigo si chiama davvero "Lutherigo". E non ha il cognome.
  4. ^ Ok, ok, questa è di De André.
  5. ^ Esatto, come i pokèmon.
  6. ^ Percentuale ottenuta non con calcolo empirico, ma su stima dell'autore.
  7. ^ Si invita il lettore a leggere la prima e inumana versione di Gianluca Zambrotta. Grazie al cielo, ha fatto molta strada da allora...
  8. ^ Strano. Perché sul forum utilizza come avatar una foto di Sandro Pertini?!
  9. ^ Chi di noi non ne ha mai incontrato uno??
  10. ^ Eh già, perché pensate che si chiami lo Stronzo?!


La visione di questa pagine è consigliata ai bambini solo se in compagnia di un Niubbysitter