Utente:Il Commendatore/Dicono di lui

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
COSA?
Questo sgorbio provoca ripetuti e persistenti conati di vomito, pertanto verrà calciorotato via da Nonciclopedia quanto prima. Se ti stai chiedendo il perché significa che non hai letto i manuali! Guarda che sono pieni di figure... non ti annoieranno!
motivo: Oltre al fatto che nessuno ha pensato di CHIEDERMI il permesso DI modificare nel MIO namespace utente, trovo che sia una grossolana mancanza di RISPETTO!
firma/data: 22:44, 14 giu 2009 (CEST)


File:Marxhead.jpg
Il Partito approva questo utente!

Questo utente tuttavia non approva il Partito, visto che non ha chiesto nessun permesso di approvarlo. È un segno di rispetto: prima di approvare, si chiede. E chi cazzo ha dato al Partito l'autorizzazione di comparire nel namaspace utente del Commendatore, eh?


« Le idee si propongono in Parlamento e si votano a maggioranza, non si impongono con la forza »
(Il Commendatore poiché la nonna aveva messo il rosmarino sulla bistecca)
« IL FATTO CHE SIAMO UNA COMUNITÀ NON SIGNIFICA CHE UN PUGNO DI PERSONE PUÒ DECIDERE LIBERAMENTE PER CONTO DI TUTTI GLI ALTRI »
(Il Commendatore a sua madre, rea di aver cambiato marca di bagnoschiuma)
« La cosa ignobile è che nessuno mi abbia chiesto il permesso. Cazzo, ditelo! E non dite che non so stare agli scherzi e frasi del genere, sono anni che ne ho le palle piene di sentirmelo dire. Cosa ci voleva a venire da me e chiedermi il permesso? »
(In prima liceo, dopo uno sparticulo)

Il Commendatore è un utente di Nonciclopedia con il sogno di diventare il più grande degli articolisti, di creare una volta tanto templates che servano a qualcosa e di brillare per l'abilità nel fotoritocco[1]. Nel frattempo riversa la sua sconfinata misericordia in tribunale, dove il suo animo sensibile opera affinché gli articoli processati non subiscano l'onta e la vergogna di essere disprezzati dalla comunità proponendo la cancellazione per ogni singola pagina. E con motivazioni che possono rivaleggiare con i motivi dei ban di Zaza, per giunta.

Vita di un inquisitore

Una missione morale...

Generatosi per partenogenesi poiché non aveva modo di chiedere il permesso di sfondare l'utero di sua madre, il Commendatore visse i primi mesi della sua vita in totale serenità e pace con il mondo. La prima parola che disse, fra il plauso dei parenti, fu N:TRIB: avviluppato in una coperta rosso fiamma (della quale si liberò subito dopo perché nessuno le aveva dato il permesso di scaldarlo), procedette quindi con il primo grande discorso ai proletari, attribuendo le colpe della povertà del popolo e dello sfruttamento degli operai a chi si ostinava a voler restaurare cose che potevano essere benissimo eliminate.

Un bel giorno scoprì Nonciclopedia. Riconoscendo nella libertà di pensiero propria del sito una conformità al suo pensiero sovietico, piombò su articoli gracili ed insicuri, pronto a purgare lo Stato da articoli che vivono della fama altrui. Questo sapiente mix potrà un giorno essere la base di nuove forme di energia. Appena il Commendatore entra in contatto con Nonciclopedia, infatti, annichilisce.
Era il 21 dicembre[2] 2008 quando il Commendatore, fresco di quattro articoli fatti cancellare per merito dei suoi insidiosi sockpuppets (Il Cummenda, Commendatore Il, Il Commendattore, per citarne solo alcuni), comincia a piazzare qui e là le prime accuse. Il metodo è semplice ed efficace: Una pagina a caso --> modifica/vandalizza --> Accusa --> Salva. Le motivazioni delle accuse poi possono essere le più svariate, per quello c'è spazio alla fantasia! Talvolta le prende da ciò che dicono alla radio, talvolta aprendo a caso il vocabolario, talvolta dall'articolo stesso.

Vengono così fuori capolavori come "Accusa:Del Piero passa a Camoranesi... tira... ed è GOAL!" o "Accusa:La bilancia è uno strumento per misurare i pesi in base ad unità predefinite". Con questo sistema si scontra quindi con un articolo molto particolare, l'ormai cancellato Truzzo gallipolino, che il nostro saggio Commendatore accusò con la migliore delle accuse da lui lanciate: "Mancanza di rispetto verso i gallipolini".

Il Tribunale

Poi, stanco di veder ancora integri gli articoli che aveva passato con amore e metodo ad accusare, decise di entrare nelle profondità del sistema per scovare e distruggere definitivamente i nemici del proletariato che aveva contribuito ad accusare. Scoprì il Tribunale, e, in conformità al suo pensiero, giurò sul libro dei pensieri di Mao Zedong che niente e nessuno l'avrebbe fermato dal votare rosso sempre e comunque.

Quando qualcuno gli fece notare che

« in cancellazione vanno mandati solo articoli veramente brutti, non "scarsamente ridicoli" o sui quali si potrebbe scrivere molto di più. Non metti in eliminazione potenziale una pagina fatta poco bene! Per cose come questa ci sono la categoria degli stub e degli articoli da formattare. Con appositi template. In secondo luogo, comportandoti così intasi il tribunale! Già ha un sacco di problemi, è sempre pieno, ha una lista d'attesa di settimane... continuare a mettere accuse alla cazzo di cane significa rallentare significativamente il sistema. »

Lui si limitò a mettere in cancellazione la pagina utente del povero Imperatore, ma non appena si accorse di aver modificato il namespace principale di un altro utente senza chiedere il permesso prima, digiunò per due settimane e si costrinse alla vestizione del cilicio.

Note

  1. ^ Che brilli e basta è invece il sogno di tutti gli altri
  2. ^ Data quanto mai significativa...