Utente:Zurpillondo Autofranchettamente

Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Sì, esisto! E ho una Sandbox

Mi chiamo Zurpillondo Autofranchettamente e sono il risultato di un esperimento genetico perfettamente riuscito. Lo ben so

Tu che leggi, muori dalla voglia di sapere in cosa sia consistito l'esperimento, vero? Allora leggi, poi muori pure.

Era il tardo febbraio 2016. Era così tardo che che se gli dicevi: "parla!" lui rispondeva: "favorisca i documenti!" Nella tipica atmosfera febbraiosa, buia, umida e inconcludente, una figura misteriosa vagava con aria apparentemente svagata tra i sonnacchiosi utenti di Nonciclopedia. Un ignaro admin a corto di ispirazione, senza più vandali da bannare e senza più ACFC da cancellare, notò quella presenza che gli si faceva sempre più dappresso.

« Oh, finalmente si muove qualcosa! »
(L'ignaro admin)

Non aveva ancora finito di pensarlo che la figura misteriosa gli si era parata davanti uscendo le tette proprio sotto al suo naso. L'ignaro admin, miope da sempre e presbite per raggiunti limiti di età, non se ne accorse neppure.

Ebbe luogo un fugace scambio di battute:

« Ho un desiderio di materpaternità! Qui! Ora! Subito! »
(Era una minaccia? Sì.)
« E a me che me ne fre... »
« Ho detto QUI! ORA! SUBITO! »
« Ahia! Mi fai male! »

L'ignaro admin non fu capace di opporre resistenza davanti a tale forza della natura, ma proprio in quel momento, attirati dal trambusto, si avvicinarono uno scimmione super dotato di senso dell'umorismo e un nobile decaduto con l'hobby della caccia al Nusbari. Entrambi videro che era in atto uno stupro in piena regola ma, lungi dal denunciare l'accaduto alla buoncostume, domandarono all'unisono:

« Ehi, possiamo scattarvi delle foto compromettenti da inviare ai vostri rispettivi partners? »

La risposta della figura misteriosa non si fece attendere:

« Voi due debosciati, venite QUI, ORA, SUBITO! »

Gli ultimi arrivati si guardarono in faccia ed esclamarono:

« Oh, che bello! Una gang bang! »

Si avvicinarono baldanzosamente alla figura misteriosa, che stringeva con forza lo scroto dell'ignaro admin, il quale si contorceva dal dolore piangendo calde lacrime, amare come lo Jägermeister. La figura misteriosa agguantò per la collottola i due nuovi arrivati e si calò le braghe. I suoi tre prigionieri guardarono con orrore tra le sue gambe: la figura misteriosa era dotata di una pericolosissima vagina dentata. Tentarono la fuga, invano. L'apparato genitale della figura misteriosa digrignò le grandi labbra scoprendo una dentatura simile a quella di una tigre dai denti a sciabola. I tre malcapitati furono morsi a più riprese nelle parti basse, divenendo all'istante invalidi civili. Non paga di tanta efferatezza, la figura misteriosa estrasse dalla sua borsetta quello che sembrava uno strap-on, ma non era come tutti gli altri sex toys: era composto di una sfera centrale dalla quale si dipartivano tre lunghe protuberanze. La figura misteriosa lo indossò e disse con voce stentorea:

« Tricazzo monopalla! Va' e fa' il tuo dovere! »

A questo punto la ricostruzione degli eventi è lacunosa e frammentaria. L'unica certezza è che i tre malcapitati riuscirono a scappare dopo ore di sevizie inconfessabili.

Qualche giorno dopo, l'ignaro admin si recò al cesso per espletare un bisogno fisiologico. Da quella sera terribile provava un fastidioso prurito, che attribuiva alle sue emorroidi di vecchia data. Poco prima di tirare lo sciacquone buttò l'occhio nella tazza del wc e ciò che vide gli provocò uno stupore tale che per un attimo (ma solo per un attimo) gli erano ricresciuti i capelli.

(continua)

Zurpillondo

Zurpillondo Autofranchettamente è un bambino sfortunato. Appena nato dimostrava 200 anni e i genitori, la mamma e i tre padri, invece di portarlo nella carrozzella lo abbandonarono in carrozzina nel giardino di un ricovero per anziani.
A scoprirlo fu Adenulfa, vice-sotto-aiuto-aspirante novizia presso l'ospizio, che già alle 2:18 iniziava ad adempiere alle mansioni affidategli dalla Madre Superiora, l'austera Suor Grinta, che prevedevano per prima cosa: bastonare la faina che nottetempo faceva scempio delle galline.
Adenulfa osservò perplessa ciò che giaceva sulla carrozzina: "Per quale diavolo di motivo metterci sopra quel ceppo rugoso?!" A guardarlo non sembrava poi così pesante, ma a parte questo, non riusciva proprio a trovare una spiegazione per il pannolino. Un suono, a metà tra un vagito e il clacson di una bisarca, gli fece capire che era qualcosa di vivo.
La ragazza pensò immediatamente al film Il curioso caso di Benjamin Button, dopo avergli attribuito ad occhio e croce novant'anni si fece due conti: "90 meno 18 fa 72, che diviso 2 diventa 36". Il punto d'incontro era fissato a 54 anni, e questo la mise di buon umore: meno di quarant'anni e si sarebbe trombato alla grande. Quindi lo nascose nel deposito degli attrezzi per l'orto.

Coming soon...