Nasce a Smalville da un'avventura estiva di Lionel Luthor con l'allora avvenente Wanna Marchi. In seguito i due decisero di scegliere la carriera piuttosto che la famiglia e abbandonarono il piccolo Ciccio in un cassonetto sulla Nomentana. Fu trovato in un giorno d'autunno da Tomas Milian (da cui eredita il linguaggio pulito e la sua proverbiale pacatezza), che lo allevò nel suo monolocale facendolo allattare da Bombolo. Si dice che fu proprio il latte particolare con cui fu nutrito che lo rese cosi forte.
Cresciuto sulla Tiburtina, Ciccio Graziani si rende conto delle sue doti atletiche quando prese a calci un muro sul quale era andato a sbattere insultandolo: "Mannaggia a te e chi te ha eretto!!". Fu così che iniziò la sua gloriosa e indimenticabile militanza nella A.S. Roma, dove totalizzò il record di presenze in tribuna (1322), riuscendo anche a farsi espellere in diverse occasioni. Nel 1977 dopo ben 45 stagioni alla Roma, alla tenera età di 56 anni decise di andare a giocare altrove perché non riusciva a trovare spazio nella rosa titolare, militando nelle fila di prestigiosi club come lo Spoleto, il Voghera e l'Atletico Bardonecchia, senza ottenere importanti successi sportivi tranne il mondiale vinto nell'82 con la nazionale italiana: il suo contributo da panchinaro di sfondamento fu indispensabile per la vittoria, un po' come quello di Filippo Inzaghi nei Mondiali di calcio del 2006. All'età di 84 anni decide di appendere le scarpe al chiodo per tentare la carriera da allenatore.
L'allenatore
Ciccio Graziani è un allenatore di grande carattere e determinazione. I suoi famosi metodi si basano sulla stima e la fiducia nell'individuo, e sull'evitare in tutti i modi di mancare di rispetto nei confronti di chi commette qualche errore, tenendo sempre un comportamento pacato e rispettoso anche nelle situazioni più difficili.
I consigli di Ciccio
"Meglio non andarci dal medico.......se vai sano torni malato........se vai malato muori..."
"...però bisognerebbe trovare la giusta traiettroia della palla..."
"La palla viene dal cuoio, il cuoio dalla mucca, la mucca mangia l'erba: la palla deve strisciare sull'erba!!!"
Ciccio a inizio stagione: "Noi dobbiamo essere un esempio pecchì ce segue"
Ciccio nell'intervallo di una partita: "Giuffrida ascolta quando sei in area buttate! Pecchè a noi dell'etica nun ce ne frega 'n cazzo!!"
Ciccio durante un allenamento: "Ragazzi mettetevi a coppie di tre dai..."
Ciccio a Patanè dopo che ha segnato: "Patanè, vieni qua! Ora te hai fatto gol, no?... ma hai fatto una giocata contraria, perché devi metterla subito a Salzano..."
"Gullo, quando ti fai la doccia fai cadere la saponetta, così sei sicuro che qualcosa di bono entra in te"
"All'età tua a vent'anni io la mangiavo l'erba... la prendevo, la portavo a casa, dicevo: mamma, mettici un po' de olio e un po' de sale che me la mangio"
"Sibio!!Stai più elastico cazzo!Me sembri topolino,me sembri!"
È un accanito consumatore di vasellina, che al contrario del resto del mondo usa per lucidare la testa, ma infondo la sua scelta non è sbagliata, essendo una testa di cazzo.
Ciccio è nato senza capelli e non gli sono mai più cresciuti. Nella sua 'splendida' carriera da calciatore utilizzava un mix di parrucchini modificati geneticamente, tra cui si crede ci fosse anche quello di Pippo Baudo.
L'immotivatore comparso a 'pipponi del cuore' è in realtà insieme a Lex il secondo fratello di Ciccio, che lo ha raccomandato a Mediaset. I tre si ritrovano ogni 15 del mese per una partita a tressette col morto, ruolo interpretato magnificamente dal mister Magrini.