Simone Barone: differenze tra le versioni
Verp89 (rosica | curriculum) m (Rollback - Annullate le modifiche di 212.66.100.10 (discussione), riportata alla versione precedente di Eeeeee) |
m (Bot: aggiunta wikilink anno) |
||
Riga 26: | Riga 26: | ||
==Carriera di club == |
==Carriera di club == |
||
[[File:Simone Barone e pavel nedved.jpg|thumb|300px|Quel pusillanime di Barone si sdraia a terra e finge di essere un [[opossum]] per scampare alla furia di [[Pavel Nedved]].]] |
[[File:Simone Barone e pavel nedved.jpg|thumb|300px|Quel pusillanime di Barone si sdraia a terra e finge di essere un [[opossum]] per scampare alla furia di [[Pavel Nedved]].]] |
||
In tanti casi si suol dire che "la classe non è acqua", ma non è questo il caso: per questo Simone pare fin da subito destinato all'impegnativa ma gratificante professione di tombino.<br />Inizia perciò a giocare a calcio non per passione ma per ribellarsi a quello che pare un futuro già scritto, proprio come farebbe un qualunque bambino [[brasile|brasiliano]] delle [[favela|favelas]] o un obeso adolescente americano deciso a perdere qualche chilo: sarà per questo che quando scende in campo puzza come una bidonville e si muove con l'agilità di un paracarro.<br />In un leggendario provino col [[Parma]] riesce nell'impresa di infilarsi gli scarpini al contrario e di farsi scartare dalla bandierina di calcio d'angolo.<br />Ha così inizio un'onesta carriera come guastatore a centrocampo: i soldi non sono molti ma il cibo non scarseggia perché i gentili tifosi non mancano mai di lanciargli verdura marcia dagli spalti.<br />Un giorno tutto cambia. Il [[Chievo Verona]], squadra arguta e previdente alla ricerca di un manichino che si piazzi in mezzo al campo senza fare tante storie, fiuta l'affare e ingaggia il promettente Simone, che al colmo della gioia prende un pallone e sigla il suo record personale di palleggi consecutivi, ben tre e mezzo.<br />Con i clivensi Barone gioca fino al [[2005]], anno in cui impara a leggere e quasi a scrivere, e capisce finalmente che il contratto che lo lega al Chievo non è poi così vantaggioso: la società infatti gli offre pane raffermo, lo fa dormire nell'armadietto dello spogliatoio e lo paga non in euro ma con tappi di birra.<br />Simone passa allora al [[Palermo]], che lascia per incomprensioni con l'ambiente e dopo aver bastonato l'allenatore con un cannolo siciliano vecchio di due settimane, e infine al [[Torino F.C.]], squadra in cui ottiene l'agognata consacrazione: in una piazza in balia della più nera [[anarchia]] e attorniato da giocatori ancor più scrausi di lui, Barone si afferma come elemento decorativo più kitsch della [[serie A]] e trascina i granata a diciassette retrocessioni in tre anni. |
In tanti casi si suol dire che "la classe non è acqua", ma non è questo il caso: per questo Simone pare fin da subito destinato all'impegnativa ma gratificante professione di tombino.<br />Inizia perciò a giocare a calcio non per passione ma per ribellarsi a quello che pare un futuro già scritto, proprio come farebbe un qualunque bambino [[brasile|brasiliano]] delle [[favela|favelas]] o un obeso adolescente americano deciso a perdere qualche chilo: sarà per questo che quando scende in campo puzza come una bidonville e si muove con l'agilità di un paracarro.<br />In un leggendario provino col [[Parma]] riesce nell'impresa di infilarsi gli scarpini al contrario e di farsi scartare dalla bandierina di calcio d'angolo.<br />Ha così inizio un'onesta carriera come guastatore a centrocampo: i soldi non sono molti ma il cibo non scarseggia perché i gentili tifosi non mancano mai di lanciargli verdura marcia dagli spalti.<br />Un giorno tutto cambia. Il [[Chievo Verona]], squadra arguta e previdente alla ricerca di un manichino che si piazzi in mezzo al campo senza fare tante storie, fiuta l'affare e ingaggia il promettente Simone, che al colmo della gioia prende un pallone e sigla il suo record personale di palleggi consecutivi, ben tre e mezzo.<br />Con i clivensi Barone gioca fino al [[2005]], [[anno]] in cui impara a leggere e quasi a scrivere, e capisce finalmente che il contratto che lo lega al Chievo non è poi così vantaggioso: la società infatti gli offre pane raffermo, lo fa dormire nell'armadietto dello spogliatoio e lo paga non in euro ma con tappi di birra.<br />Simone passa allora al [[Palermo]], che lascia per incomprensioni con l'ambiente e dopo aver bastonato l'allenatore con un cannolo siciliano vecchio di due settimane, e infine al [[Torino F.C.]], squadra in cui ottiene l'agognata consacrazione: in una piazza in balia della più nera [[anarchia]] e attorniato da giocatori ancor più scrausi di lui, Barone si afferma come elemento decorativo più kitsch della [[serie A]] e trascina i granata a diciassette retrocessioni in tre anni. |
||
== Nazionale == |
== Nazionale == |
Versione delle 15:49, 7 gen 2013
Simone Barone, conosciuto con il nome d'arte di Fermacarte e Ah ah ah! Quello lì sarebbe un centrocampista?, è un cabarettista italiano di notevole talento, noto al grande pubblico soprattutto per gli esilaranti sketch in cui finge di essere un calciatore.
Caratteristiche tecniche
Barone al momento è uno dei più apprezzati panchinari italiani, forse a causa di un rituale tanto celebre quanto grottesco che il giocatore mette in atto a ogni inizio di stagione: il giocatore infatti regala ottime prestazioni nelle prime partite, illudendo quindi i tifosi di essere finalmente in grande forma, salvo poi accusare di colpo una sfilza di problemi fisici da far invidia a un pullman di disabili diretti a Lourdes e trascinarsi sui gomiti per tutto il resto del campionato.
In questi anni infatti Simone è stato colpito da:
- occlusione intestinale.
- epistassi a garganella.
- infiammazione del tendine rotuleo.
- piedi piatti.
- gravidanza isterica.
- alopecia.
- ba-ba-ba-balbuzie.
- rottura dei crociati.
- ulcera duodenale.
- alito cattivo.
- tigna.
- scolo.
- pubalgia addominale.
Carriera di club
In tanti casi si suol dire che "la classe non è acqua", ma non è questo il caso: per questo Simone pare fin da subito destinato all'impegnativa ma gratificante professione di tombino.
Inizia perciò a giocare a calcio non per passione ma per ribellarsi a quello che pare un futuro già scritto, proprio come farebbe un qualunque bambino brasiliano delle favelas o un obeso adolescente americano deciso a perdere qualche chilo: sarà per questo che quando scende in campo puzza come una bidonville e si muove con l'agilità di un paracarro.
In un leggendario provino col Parma riesce nell'impresa di infilarsi gli scarpini al contrario e di farsi scartare dalla bandierina di calcio d'angolo.
Ha così inizio un'onesta carriera come guastatore a centrocampo: i soldi non sono molti ma il cibo non scarseggia perché i gentili tifosi non mancano mai di lanciargli verdura marcia dagli spalti.
Un giorno tutto cambia. Il Chievo Verona, squadra arguta e previdente alla ricerca di un manichino che si piazzi in mezzo al campo senza fare tante storie, fiuta l'affare e ingaggia il promettente Simone, che al colmo della gioia prende un pallone e sigla il suo record personale di palleggi consecutivi, ben tre e mezzo.
Con i clivensi Barone gioca fino al 2005, anno in cui impara a leggere e quasi a scrivere, e capisce finalmente che il contratto che lo lega al Chievo non è poi così vantaggioso: la società infatti gli offre pane raffermo, lo fa dormire nell'armadietto dello spogliatoio e lo paga non in euro ma con tappi di birra.
Simone passa allora al Palermo, che lascia per incomprensioni con l'ambiente e dopo aver bastonato l'allenatore con un cannolo siciliano vecchio di due settimane, e infine al Torino F.C., squadra in cui ottiene l'agognata consacrazione: in una piazza in balia della più nera anarchia e attorniato da giocatori ancor più scrausi di lui, Barone si afferma come elemento decorativo più kitsch della serie A e trascina i granata a diciassette retrocessioni in tre anni.
Nazionale
Indegna di nota è la sua esperienza in maglia azzurra, conclusa con sedici presenze, bacio accademico con la lingua a Marcello Lippi e calcio in culo di commiato.
Barone ha preso parte alla vittoriosa spedizione italiana ai Mondiali del 2006 in Germania, dove ha ben figurato come portaombrelli e giocatore di rubamazzo dimostrandosi uno degli elementi più decisivi assieme a Marco Amelia, Angelo Peruzzi e Giorgio Mastrota.
Aneddotica
L'etimologia del nome Barone è piuttosto incerta ed è argomento di numerose dispute fra i maggiori intellettuali del nostro secolo: taluni sostengono che questo nome derivi dall'abitudine del giocatore di barare durante le consuete partite di poker fra panchinari, altri invece sono dell'idea che esso si riferisca alla raffinatezza e all'indiscutibile eleganza di movimenti (tipica quindi di un barone o di altri nobili) che da sempre accompagnano Simone nella sua vita spesa sulle tribune e sulle panchine di tutta Italia.
Arbitri e istituzioni | FIFA • UEFA • UFO • FIGC • Michel Platini • Joseph Blatter • Arbitro • Guardalinee • Quarto uomo • Arbitro di porta • Collina • Ito • Moreno • Tombolini • Bomberismo • Discriminazione territoriale • Rivalità calcistica Italia-Germania |
Ruoli | Portiere • Difensore • Terzino • Stopper • Libero • Mediano • Centrocampista • Ala • Trequartista • Attaccante • Regista • Prima punta • Seconda punta • Panchinaro • Ex giocatore dell'Inter |
Giornalisti e programmi | Bagni • Bartoletti • Bergomi • Biscardi • Caressa • Ciotti • Civoli • Compagnoni • Cornooo! • Criscitiello • Crudeli • Stefano De Grandis da Bordocampo • Failla • Galeazzi • Jacobelli • Marianella • Mauro • Mosca • Mughini • Ordine • Paris • Pellegatti • Piccinini • Pizzul • Recalcati • Suma • Tosatti • Varriale Telecronista • 90° • Controcacchio • La domenica sul divano • Quelli che... il ca... • Qui Qualunquismo a Voi Capi Ultrà • Tutte le interruzioni minuto per minuto |
Dirigenti | Abramovich • Agnelli I • Agnelli II • Beckenbauer • Berlusconi • Bettega • Cairo • De Laurentiis • Della Valle • Franza • Galliani • Gaucci • Lotito • Marotta • Matarrese I • Matarrese II • Moggi • Moratti • Preziosi • Raiola • Rossi • Secco • Sensi I • Sensi II • Tavecchio • Zamparini |
Allenatori | Allenatore dell'U.S. Città di Palermo • Ancelotti • Bagnoli • Baldini • Bearzot • Boskov • Capello • Clough • Delneri • Domenech • Donadoni • Ferguson • Graziani • Guidolin • Gullit • Leonardo • Lippi • Malesani • Mancini • Mazzarri • Mazzone • Mihajlovic • Mourinho • Reja • Ranieri • Sacchi • Simoni • Spalletti • Trap • Ventura • Zaccheroni • Zeman • Zenga • Zola • Mutande di Bendtner • |
Tecniche | Colpo di testa • Calcio rotante • Rovesciata • Autogol • Simulazione di fallo • Testata Sarda • Trivela • Pallonetto • Cucchiaio • Catapulta infernale • Catenaccio • Contropiede • Doppie punte • Fallo • Fuorigioco • Marcatura • Rigore • Punizione • Vuvuzela attacks • Sbagliare un calcio di rigore • Tiki-taka |
Videogiochi | FIGA • FIGA Street • Football Manager • Hattrick • Winning Eleven + Patch - Potenza e superpotenza |