Bill Clinton

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Clinton durante il suo primo giorno di presidenza.
« Ci sono due cose che non bastano mai in politica: la lealtà e le stagiste. Ma chi se ne frega della lealtà quando hai le stagiste? »
(Bill Clinton in un discorso alla scuola materna di Washington)

William Wilma Billy Trentalance Elliot Clinton (Arkansas, 31 Febbraio 1946 - a casa, appena Hillary riuscirà a comprare un fucile), fu il 42° presidente degli Stati Uniti di Hamburger in ordine cronologico, ma il primo in ordine di ficaggine, visto che essersi bombato una stagista nella camera ovale batte anche aver liberato gli schiavi neri.

Infanzia

Nato in Arkansas, ovvero l'equivalente americano del Regno delle Due Sicilie, dove vigeva ancora la segregazione razziale, il giovane Bill si divertiva a giocare a palla con gli amici di scuola o a palla prigioniera se giocava con i suoi amici neri.
Da giovane fu molto legato al suo patrigno, con cui giocava spesso a "schiva il martello" o "riporta il patrigno ubriaco a casa dal bar". A scuola non si può dire che eccellesse, considerato che ripeté tante volte il liceo che il preside cominciò a pensare che fosse il ragazzo delle pulizie. In compenso era amante dei libri, quelli con molte figure, e della musica jazz, tanto da decidere di imparare a suonare il sassofono appena scoprì che con quello si becca anche più che con la chitarra.
Finito il liceo valutò l'idea di iscriversi a medicina, ma visto che in giro c'erano già troppi ginecologi decise di buttarsi in qualcosa che gli permettesse comunque di vedere un sacco di passere senza dover sborsare tutto lo stipendio in prostitute. Fu così che scoprì la politica. Due episodi in particolare lo portarono a questa decisione. Il primo fu una visita guidata alla casa bianca, dove scoprì che tutte le segretarie e le assistenti erano gnocche. Il secondo fu il discorso I have a dream di Martin Luther King. Subito dopo averlo ascoltato le sue parole furono:

- Bill: “Se ce l'ha fatta lui posso farcela anch'io!”
- Amico: “Perché?”
- Bill: “Abbiamo una cosa molto importante in comune.”
- Amico: “Che siete poveri tutti e due?”
- Bill: “No, un bel pisellone nero.”

College e primi anni in politica

Grazie a delle borse di studio, ovvero le borse che rubava alle vecchiette per strada durante l'orario di scuola, andò all'università di Washington, dove, tra un party e l'altro, riuscì a tempo perso a laurearsi in Scienze della Supercazzola, ovvero la facoltà più utile per un aspirante politico.
Nel frattempo si aggregò alla massoneria, dove fece molte amicizie che furono fondamentali per la sua ascesa al potere, come quelle con Richard Nixon, George Bush e il diavolo, da molto tempo amici e colleghi d'affari.

Clinton descrive il suo piano di governo agli elettori.

Dopo passò a Yale, dove si diceva che girasse più sorca, e qui divenne capitano della squadra di rutto ai campionati statali e capo delle cheerleader, ma per poco tempo, visto che di lì a poco la squadra venne sciolta per mancanza di componenti, visto che tutte le ragazze si ritrovarono incinte nel giro di due settimane, per essere poi spedite in conventi di suore. Tutte le sue attività rischiarono di essere interrotte dallo scoppio della guerra del Vietnam, ma fortunatamente riuscì a non farsi arruolare, convincendo la commissione di essere tetraplegico, ritardato e con i piedi puzzolenti.

All'università incontrò la sua futura moglie Hillary, da cui avrebbe avuto la figlia Chessa Clinton, chiamata così perché prima di una ristrutturazione degna della cappella sistina, entrando in un bagno mentre c'era lei c'era il rischio di orinarle addosso.

Carriera

Una volta finito di studiare legge, il che gli impiegò un po' di tempo visto che ogni volta contava di superare l'esame copiando dal compagno di banco malato di parkinson, si gettò nella vita politica, candidandosi alla Camera dei Deputati. Nel frattempo divenne professore di bevute presso l'università dell'Arkansas, che vantava il maggior numero di cavalli iscritti di tutta l'America, riuscendo a farsi amare da tutti i suoi alunni, sebbene presto tra i suoi alunni rimasero solo i maschi, visto che tutte le studentesse della sua classe furono costrette ad abbandonare gli studi per almeno nove mesi. La prima volta perse contro un contadino del luogo, che come unica promessa elettorale aveva giurato di non lanciare il concime sulle case degli elettori in caso di vittoria. Al secondo tentativo, visto che la concorrenza era costituita da due polli e un cavallo che pascolava nei paraggi del comune, riuscì ad essere eletto, spuntandola per 51% di votanti contro il 49% a favore del cavallo. Da qui la strada fu tutta in discesa, visto che il suo nuovo ufficio era nel seminterrato e doveva attraversare una breve rampa in discesa per entrare.
Durante il suo mandato fece una cazzata dopo l'altra, istituendo una tassa sulle automobili, da pagare ogni volta che ti passava davanti una macchina rossa, e facendo entrare in Arkansas un carico di prostitute e birra per festeggiare la visita del papa. Inoltre, essendo il più piccolo rappresentante della Camera, era spesso soggetto ad episodi di bullismo. I deputati più grandi lo chiamavano novellino e gli lanciavano addosso dei pannolini usati, appena riuscivano a sfilarseli fuori dai pantaloni.
Ciò nonostante, molte delle sue iniziative si rivelarono dei successi, come la sua riforma dell'istruzione, che prevedeva un angolo bar in ogni sala insegnanti e giorni di malattia extra per smaltire le sbornie. A tempo perso, nel tentativo di farsi una strada, scriveva i discorsi del presidente Carter quando lui non poteva perché era ubriaco o strafatto di colla.

Uno dei punti forti della campagna di Clinton fu la sua attenzione all'educazione dei più piccoli.

Nel 1988, dopo che il candidato Mario Cuomo rinunciò alla corsa alle primarie del partito democratico, in quanto occupato a vendere pizze e e suonare il mandolino in giro per l'America, iniziò a circolare la voce che Clinton avrebbe preso il suo posto. In quel periodo, però, era fissato col cubo di Rubik e non poteva permettere che le elezioni lo distraessero dal completare la faccia rossa. Quindi preferì rimanere governatore, beccandosi per di più un cazziatone da Hillary perché ci teneva allo sconto da Burger King riservato alle first lady.

Al suo posto si candidò il governatore del Macciasù...Micciasà...Massaciuccezz Micheal Dukacchis, il cui slogan: Dukacchis sono sempre meglio di uno, inspiegabilmente non bastò a battere il repubblicano George Bush. Inoltre, è rimasto celebre il suo discorso a favore dell'elezione di Dukazzis durante una convention democratica, poiché finì col durare più di mezz'ora, con Bill che guardava insistentemente gli spalti, apparentemente senza motivo, ma solo perché nessuno aveva notato la tettona seduta in prima fila; nessuno tranne Bill ovviamente.

La campagna presidenziale

Nel 1992 Clinton decise di candidarsi, ma quello che doveva essere un passatempo tra una birra e l'altra si rivelò un lavoro a tempo pieno. La campagna di Bill venne subito stoppata da uno scandalo, quando si sparse la voce di una sua presunta relazione con la moglie di un senatore. Per reprimere queste ingiurie, sia Bill che sua moglie andarono in tv per dimostrare che il povero Bill non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere a sua moglie.

Clinton era anche molto attento alla salute delle donne.
« Io ho troppo rispetto per il genere femminile per comportarmi in un modo così deprecabile. Chiedetelo a quel bel bocconcino di mia moglie. [...] Le donne non sono solo uno strumento di piacere, servono anche a cucinare, a stirare le camicie... [...] Non avrei mai potuto tradire mia moglie con una senatrice. Con tutte le stagiste che ci sono in giro! »
(Bill difende la sua posizione durante l'intervista)

Questo intervento fece impennare gli indici di gradimento di Clinton, ma il presidente uscente Bush rimaneva in testa. Questo fino a quando Bush fece una mossa molto intelligente da fare poco prima delle elezioni: alzare le tasse. Stranamente i cittadini non gradirono e Bush perse metà dei voti, mentre Berlusconi, candidatosi indipendentemente dai partiti e contemporaneamente in corsa per il soglio pontificio, riconquistava punti tra la classe medio-bassa e tra i mafiosi.
Alla fine, però, fu Clinton a spuntarla, mentre Silvio dovette accontentarsi di dirigere le sue mire su un paese abitato da gente più facile da assoggettare.

Presidenza

Clinton evidentemente entusiasta all'idea di essere diventato presidente per il secondo mandato.

La carica presidenziale di Clinton iniziò il 20 gennaio 1993, quando giurò fedeltà all'America su una copia del kamasutra e reggendo nella mano sinistra una bottiglia di jack daniel's. Durante la sua presidenza seguì un indirizzo moderato e centrista, ma spesso assunse posizioni progressiste. Infatti, la prima azione da presidente compiuta da Clinton, a parte masturbarsi in ogni stanza della casa bianca, fu abbassare l'età del consenso da diciotto a quindici anni, anche quattordici per ragazze dalla quarta di reggiseno in su.
Fece scalpore il licenziamento da parte sua di sette dipendenti dell'Ufficio Viaggi della casa bianca, poiché non erano riusciti ad organizzare una vacanza come si deve ad Amsterdam, per poi istituire il nuovo Ufficio per i Puttan Tour, a sostituzione del primo. Subito dopo si impegnò per far varare una riforma dopo l'altra, così da tenersi occupato e non dover tornare a casa da quella rompipalle di Hillary, che lo costringeva a lavare i piatti, a stirare e a guardare E.R con lei. Le riforme da lui ideate furono:

  • la riforma del lavoro, ovvero il BlowJob Act, che prevedeva una pausa caffè di sei minuti ogni cinque minuti; non passò perché ai sindacati non piaceva il caffè.
  • la riforma sanitaria, che avrebbe assicurato un intervento di mastoplastica gratuito all'intera popolazione femminile americana e un intervento di aumento del pene ad ogni uomo.
  • il Crime Act, con il quale la molestia sessuale smetteva di essere un reato punibile dalla legge, a meno che la molestata fosse stata racchia, perché in questo caso si rischiava la carcerazione fino a venticinque anni. Invece reati gravi come lo spaccio di droga, non raccogliere la cacca del cane per strada e mordicchiare la matita di un compagno di classe dopo che avergliela chiesta in prestito sarebbero stati puniti con la pena di morte.
  • l'Illegal Immigration Reform, con la quale il numero di immigrati a cui veniva concesso di restare in America si riduceva, limitandolo a quelli bravi a cucinare kebab e tacos.
  • il Don't Ask, Don't Tell il quale prevedeva che anche gli omosessuali potessero accedere alla carriera militare, purché non manifestassero il proprio orientamento sessuale e sopratutto purché guardassero da un'altra parte negli spogliatoi e sotto le docce comuni.

Impeachment

Nel 1998, durante il suo secondo mandato, Bill venne accusato di un'ulteriore relazione extraconiugale, questa volta con una stagista ventiduenne di nome Monica Lewinsky. Questa, come le altre scappatelle, sarebbe potuta passare inosservata, se non fosse stato che durante un processo per atti osceni in luogo pubblico, subito in seguito ad aver toccato le tette di una foca allo zoo, lui giurò di non aver mai fatto niente con la Lewinsky e che quel giorno si trovava a casa per una maratona di Tutto in famiglia; a dimostrazione del suo alibi presentò i tagli ai polsi che si era fatto dopo metà della prima puntata. Inoltre giurò che all'epoca credeva che la Lewinsky fosse la nipote di Mubarak.
Il pubblico ministero riuscì però a dimostrare che il presidente e la stagista avevano avuto un incontro ravvicinato del terzo pene nella camera ovale della casa bianca (che da quel giorno è meglio conosciuta come camera orale) tramite intercettazioni, testimonianze e plastici presi in prestito da porta a porta.

- Bill (al telefono): “Scusa tesoro non posso parlare, sto venendo in ufficio.”
- Hillary: “Ma dove sei adesso?”
- Bill: “Te l'ho detto, in ufficio.”

L'episodio fu chiamato "impeachment" dal momento che in quel periodo nessuno sembrava farsi gli impicci suoi, cosicché l'attenzione di tutto il mondo si trovò a incentrata su un pompino. Dopo il processo, toccò al Senato decidere le sorti del presidente. Dopo una votazione i senatori decretarono che Clinton avrebbe potuto continuare il suo incarico, per prima cosa perché un presidente così fico non l'avevano mai avuto e poi perché speravano che uno di quei giorni avrebbe portato anche tutti loro a cuccare.

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Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • C'è un'intera ala del Pentagono adibita a contenere gli archivi di tutte le donne che hanno accusato Clinton di molestie sessuali.
  • Il film Kill Bill è ispirato ad Hillary Clinton ed alla sua sete di sangue del marito dopo aver saputo della Lewinsky.
  • Clinton ancora oggi continua ad essere molto attivo politicamente (e non solo) e ha dato vita a molte organizzazioni umanitarie, tra cui una per combattere il diffondersi dell'AIDS, nonostante egli stesso sia uno dei principali responsabili dell'espansione della malattia tra le donne.
  • In occasione delle primarie del 2008 ha sostenuto con gran dispendio di mezzi l'elezione di sua moglie Hillary, perché gli perdonasse le sue scappatelle, non riuscendo però ad impedire il trionfo di Obama, col risultato di essere costretto a dormire sul divano per tutta la durata della sua carica.
  • Nel 2004 ha pubblicato la sua autobiografia My Life, divenuta un best seller e che è stata di ispirazione per la scrittrice E.L James per la stesura di Cinquanta sfumature di grigio.

Voci correlate

Preceduto da:
Giorgio Acca
1989 - 1993
Bill Clinton
Presidente degli Stati Umidi
1993 - 2001
Succeduto da:
Giorgio Doppiavvù
2001 - 2009
Presidenti degli Stati Uniti Sigillo del Presidente degli Stati Uniti d'America
Washington (1789-1797) - J. Adams (1797-1801) - Jefferson (1801-1809) - Madison (1809-1817) - Monroe (1817-1825) - J.Q. Adams (1825-1829) - Jackson (1829-1837) - Van Buren (1837-1841) - W.H. Harrison (1841) - Tyler (1841-1845) - Polk (1845-1849) - Taylor (1849-1850) - Fillmore (1850-1853) - Pierce (1853-1857) - Buchanan (1857-1861) - Lincoln (1861-1865) - A. Johnson (1865-1869) - Grant (1869-1877) - Hayes (1877-1881) - Garfield (1881) - Arthur (1881-1885) - G. Cleveland (1885-1889) - B. Harrison (1889-1893) - G. Cleveland bis (1893-1897) - McKinley (1897-1901) - T. Roosevelt (1901-1909) - Taft (1909-1913) - Wilson (1913-1921) - Harding (1921-1923) - Coolidge (1923-1929) - Hoover (1929-1933) - F.D. Roosevelt (1933-1945) - Truman (1945-1953) - Eisenhower (1953-1961) - Kennedy (1961-1963) - L.B. Johnson (1963-1969) - Nixon (1969-1974) - Ford (1974-1977) - Carter (1977-1981) - Reagan (1981-1989) - G.H.W. Bush (1989-1993) - Clinton (1993-2001) - G.W. Bush (2001-2009) - Obama (2009-2017) - Trump (2017-2021)- Biden (2021-?)
Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 12 ottobre 2014 col 37.5% di voti (su 8).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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