John Tyler

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia Liberty.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
John Tyler appollaiato alla finestra si prepara a fischiare alla macellaia tettona di fronte casa.
« Gli Stati Uniti sono uno stato eccezionale! Superiore a tutti gli altri! »
(John Tyler a proposito dell'"eccezionalismo americano".)
« Dai ragazzi, non fate quelle facce. Fate come me: bevetevi un bel maraschino e vedete come torna l'allegria. »
(John Tyler sfotte i membri del Congresso dopo la sua nomina a Presidente.)
« Chi ha un gran piccio, ha un gran bel miccio. »
(John Tyler a proposito del suo naso e del suo pene.)


John Tyler detto "Spinarolo"[1] o anche "Farchetto"[2], o ancora "The Heart's Peck-er Boy" (Boh, 29 marzo 1790Mah, 18 gennaio 1862), è stato il 10º Presidente degli Stati Uniti d'America, capostipite di una fortunata dinastia di presidenti diventati tali in seguito alla dipartita dei loro predecessori; nel suo caso dopo quella di William Henry Harrison, che si rivelò tra l'altro una delle più ridicole.

Biografia

John Tyler a colori e in bianco e nero.

È estremamente difficile, se non impossibile, riportare informazioni attendibili sulla vita di John Tyler prima del suo insediamento alla Casa Bianca, perché a nessuno storico gliene è mai fregato nulla della sua persona e dunque nessuno si è mai posto il problema di cercare e registrare informazioni attendibili su di lui; persino le date di morte e di nascita sopra riportate sono state tirate a caso. Le pochissime informazioni che ci sono pervenute sono state deposte in forma scritta da uno dei fratelli di Tyler; secondo questi documenti il futuro presidente era la versione in miniatura di quello che era da adulto: smilzo come un chiodo, dotato di orecchie paraboliche, naso da aquila, vista stroboscopica e afflitto da una fastidiosa cacarella cronica che si portò dietro fino alla morte.

Il primo fatto ufficialmente registrato sulla vita di Tyler riguarda una multa per guida in stato di ebrezza, che John avrebbe preso in seguito a una notte brava in un night club. Il futuro presidente era infatti un impenitente donnaiolo, roba da far invidia a Bill Clinton; anche dopo essersi sposato con sua moglie, continuò insistentemente a rimorchiare, arrivando a frequentare senza troppi complimenti anche le prostitute. Non si contano poi gli scontrini di locali in cui John andava a vedere gli spogliarelli e le lotte nel fango.

Carriera politica

Il suo predecessore William Harrison con una spada infilzata nell'addome. Non era propriamente un genio.

L'ingresso in politica di John Tyler avvenne per puro caso la mattina del 29 febbraio 1836 alle 10:34; quel giorno Tyler stava rincasando dopo aver fatto il galletto in un discopub aperto tutta la notte. Durante il tragitto passò davanti alla sede del partito Wigh al cui interno William Henry Harrison e il resto dello staff stavano decidendo chi sarebbe dovuto essere il suo agnello sacrificale vice presidente in caso di vittoria alle elezioni. Durante la discussione, Henry guardò per un istante fuori dalla finestra, proprio nel momento in cui Tyler stava passando; fu allora che indicando maleducatamente fuori, indicò l'uomo che sarebbe stato il suo vice.

John Tyler venne raggiunto dagli sgherri inservienti di Harrison che lo portarono al cospetto del candidato Wigh; quest'ultimo inquadrò subito che tipo di persona era Tyler e lo convinse a fargli da parafulmine vice, specificando i vantaggi economico-sessuali che avrebbe ottenuto accettando la sua offerta. La seguente campagna elettorale del Partito Wigh ebbe come argomento la diffamazione selvaggia del candidato democratico Martin Van Buren. Questo nuovo modo di fare campagna elettorale venne molto apprezzato dagli "ammaragani", i quali votarono in massa il candidato del neonato partito.

Ma William Henry Harrison durò solamente 30 giorni come presidente, al termine dei quali morì di tosse.

A quel punto ai vari senatori del Congresso venne spontaneo indire nuove elezioni, ma c'era una piccolissima quisquilia: secondo la Costituzione Americana se un presidente dà le dimissioni, viene ucciso o schiatta in qualsiasi altro modo, allora il suo vice prende il suo posto fino alla fine del regolare mandato del predecessore. In molti sostennero che quella norma era solo un residuato della guerra di indipendenza americana, un po' come l'articolo 2 che sancisce il diritto di vendita e possesso di armi anche per i minorenni; altri ancora non sapevano nemmeno che esistesse una legge del genere e credettero che quella situazione fosse uno scherzo architettato da Henry Harrison, che da lì a poco sarebbe sbucato fuori dicendo: "Bù! C'avete creduto eh?"

Era la prima volta nella storia americana che veniva applicata questa norma costituzionale, alcuni tentarono di correre ai ripari sostenendo che questa successione dovesse essere provvisoria, il tempo di indire al più presto nuove elezioni. Ma Tyler resistette; non avrebbe mai e poi mai rinunciato alla possibilità di potersi sedere nella "cabina del manovratore" e beccarsi pure un maxi stipendio con annessa pensione d'oro. La successione fu comunque piuttosto travagliata; Tyler infatti era stato candidato alla vicepresidenza senza tenere conto delle sue idee, che erano ben diverse da quelle di Harrison e dei Whigs; lui infatti era un fervente sostenitore della trilogia ideologica "liberist-liberal-libertin". Si può dire che fu un presidente senza partito e cervello.

Presidenza

John Tyler mentre si avventa su un'ignara pollastrella.

John Tyler iniziò la presidenza con il seguente discorso:

« Vi chiedo scusa signori, so perfettamente che non avevate previsto il mio insediamento in codesta posizione di potere, ma sapete come si dice: "gli imprevisti sono il sale della vita", eheheh. Comunque io sono molto contento di avere tra le mie fila degli statisti capaci, come voi stessi avete dimostrato di essere, e sarò lieto di avvalermi del vostro consiglio qualora ne avessi bisogno. Ma non intendo acconsentire ad essere consigliato quando non ve lo chiedo, indipendentemente da quello che farò o non farò. Io sono il Presidente adesso e spero che la vostra collaborazione nello svolgimento delle mie manovre sia cordiale e silente; in pratica dovete parlare solo quando siete interrogati. Finché vi limiterete in questo, sarò lieto di avervi nel mio staff, altrimenti sarò felicissimo di accettate le vostre dimissioni, che vi consiglio di consegnarmi spontaneamente. Ma adesso basta con i discorsi sterili e le velate minacce; champagne e prostitute per tutti! »
Uno dei principali ispiratori delle politiche economiche di Tyler: Francone Fiorito.

Il neo presidente non eletto ci mise meno di un secondo a farsi odiare dai membri del suo partito, anche perché le sue posizioni erano in netto contrasto con quelle dei suoi alleati. Il Partito Wigh infatti era un fervente sostenitore delle lobby bancarie e dell'equa redistribuzione del reddito e del potere tra i grossi possidenti americani; Tyler invece seguiva una linea amministrativa più simile a quella dell'ex presidente Andrew Jackson, ovvero altamente centralista, dispotica e dittatoriale; dunque in totale antitesi con quella dei Wighs.

Tyler ci mise poco a mangiarsi i soldi delle casse dello stato, questo lo obbligò a dover attuare delle manovre di privatizzazione e vendita dei beni statali (una moda evergreen), attuò anche una manovra di deprezzamento di alcuni generi alimentari come burro, margarina, vasellina e olio di fegato di merluzzo tonnato. Tutte queste manovre però non fecero altro che incasinare ulteriormente la macchina statale e l'economia, spingendo i Wighs suoi ex-alleati ad aprire una procedura di impeachment verso il presidente. La manovra però venne respinta dallo stesso Tyler, con la motivazione che aveva usato la carta su cui era scritta la richiesta per sostituire la carta igenica del suo bagno.

Un'altra cosetta in cui Tyler differiva rispetto agli altri membri del suo partito, era il possesso di schiavi e il suo essere favorevole allo schiavismo e agli schiavisti del sud; per queste ragioni due giorni prima dello scadere del suo mandato ebbe la perfida idea di accettare la richiesta si annessione dello stato del Texas. Questa manovra fece letteralmente saltare dalla sedia non solo i Wighs, ma anche l'intera opinione pubblica statumidense, la quale non era psicologicamente pronta ad avere a che fare con dei bovari ultra schiavisti col letame nel cervello. In molti chiesero in ginocchio a Tyler di rivedere la sua decisione, ma il presidente si era ormai trasferito in una lussuosa villa ripiena di meretrici in Virginia.

Dopo la presidenza

Un identikit di John Tyler, eseguito in seguito a una denuncia per molestie.

Dopo la presidenza Tyler venne diffidato dal rimettere piede nell'aula del Congresso e, più in generale, in qualsiasi altra sede amministrativa dell'unione; lui per tutta risposta si dichiarò favorevole alla secessione e andò a mettere i suoi piedi dentro le aule del Congresso confederato.

Alla vigilia della guerra di secessione americana presentò le richieste del suo stato, la Virginia: il governo dell'unione avrebbe dovuto legalizzare lo schiavismo, la prostituzione e il consumo di stupefacenti in tutti gli Stati Uniti, oltretutto avrebbe dovuto spostare la capitale degli States, da Washington a Virginia Beach, sostituendo il giorno del ringraziamento con la festa locale "Coca e avana, sex night". Tyler venne cacciato dal Congresso, inseguito da una muta di cani inferociti, a loro volta inseguiti da senatori e deputati con in mano sedie e bastoni.

John Tyler morì all'età di 72 anni, come già detto la data di morte precisa non se la ricorda nessuno, ma le modalità del trapasso sì però: una sera mentre stava degustando della grappa tranquillamente immerso nella vasca da bagno con due infermiere sud-coreane, venne colto da brividi e vertigini. Lì per lì non diede peso alla cosa, anche perché erano 8 anni che gli venivano quegli attacchi ogni santo giorno, il problema è che quella volta invece che venirgli e passare, gli sono venuti e tre secondi dopo ha vomitato l'anima, andando in fibrillazione. Le infermiere però lo rianimarono, lui ci rise sopra sostenendo che quello che non uccide fortifica, ma smise di ridere il giorno dopo quando gli capitò di nuovo di vomitare l'anima e andare in fibrillazione. Messo nel letto, l'ex presidente non volle darla vinta alla malattia, continuando a svolgere le sue attività, cioè : bere, fumare e scopare. Ma proprio mentre era nel pieno dell'attività cominciò a soffocare; l'intervento delle infermiere prima e del medico poi lo salvarono di nuovo, ma lui dopo aver trincato l'ennesima bottiglia di grappa disse:

« Vado. Forse è meglio. »

Un attimo dopo spirò, entrando di diritto nel dimenticatoio.

Tyler è stato l'unico presidente americano a non aver ricevuto il funerale a Washington, a causa della sua fedeltà alla Confederazione schiavista; lui avrebbe voluto una cerimonia semplice, ma Jefferson Davis volle riservargli uno di quei funerali da telefilm americano di serie Z, dove ci sono le fanfare che suonano e le pie donne che ballano sopra i carrozzoni in stile carnevale di Viareggio. Venne sepolto a Hollywood, in seguito i suoi resti vennero riesumati per farli comparire nel film "L'armata delle tenebre".

Curiosità

  • Le sue orecchie a sventola divennero oggetto di studio, le antenne paraboliche sono un risultato di tali ricerche.
  • Nikolaj Vasil'evič Gogol' ha scritto il libro "Il naso", ispirandosi a John Tyler.
  • È stato John Tyler a volere l'aquila come stemma americano, perché richiamava il suo naso e dunque la sua persona; prima di esso c'era una quaglia impallinata.
  • È stato sposato due volte; dalla prima moglie ha avuto sette figli, risposatosi ha avuto dalla seconda moglie gli stessi sette figli.
  • La sua seconda moglie aveva 30 anni meno di lui. Il bricconcello la sapeva lunga.
  • Era un grande ammiratore di Robin Hood, tanto che chiamò il boschetto della sua villa "Foresta di Sherwood"; l'unica differenza che c'era tra i due era che: uno rubava ai ricchi per dare ai poveri, l'altro rubava a ricchi e poveri per dare a se stesso.
  • Aveva un cavallo di nome Generale, che fece seppellire nella sua "Foresta di Sherwood" e ci mise pure una lapide che recita:
« Qui si trovano le ossa del mio vecchio cavallo, "Generale", che ha servito fedelmente il suo padrone per 21 anni e che non ha mai fatto un errore. Vorrei che il suo padrone potesse dire lo stesso. Mi dispiace Generale, non dovevo dare la tua biada a quegli schiavi per farcisi un giaciglio per dormire! »
Preceduto da:
Il coglione
1841 - 1841
John Tyler
Presidente degli Stati Uniti,
ma solo perché passava da quelle parti.

1841 - 1845
Succeduto da:
L'uomo che fissava il nulla
1845 - 1849

Note

  1. ^ Perché era alto e magro.
  2. ^ Perché aveva il naso aquilino ed era una persona traditrice e inaffidabile.
Presidenti degli Stati Uniti Sigillo del Presidente degli Stati Uniti d'America
Washington (1789-1797) - J. Adams (1797-1801) - Jefferson (1801-1809) - Madison (1809-1817) - Monroe (1817-1825) - J.Q. Adams (1825-1829) - Jackson (1829-1837) - Van Buren (1837-1841) - W.H. Harrison (1841) - Tyler (1841-1845) - Polk (1845-1849) - Taylor (1849-1850) - Fillmore (1850-1853) - Pierce (1853-1857) - Buchanan (1857-1861) - Lincoln (1861-1865) - A. Johnson (1865-1869) - Grant (1869-1877) - Hayes (1877-1881) - Garfield (1881) - Arthur (1881-1885) - G. Cleveland (1885-1889) - B. Harrison (1889-1893) - G. Cleveland bis (1893-1897) - McKinley (1897-1901) - T. Roosevelt (1901-1909) - Taft (1909-1913) - Wilson (1913-1921) - Harding (1921-1923) - Coolidge (1923-1929) - Hoover (1929-1933) - F.D. Roosevelt (1933-1945) - Truman (1945-1953) - Eisenhower (1953-1961) - Kennedy (1961-1963) - L.B. Johnson (1963-1969) - Nixon (1969-1974) - Ford (1974-1977) - Carter (1977-1981) - Reagan (1981-1989) - G.H.W. Bush (1989-1993) - Clinton (1993-2001) - G.W. Bush (2001-2009) - Obama (2009-2017) - Trump (2017-2021)- Biden (2021-?)