Architetto

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« Gli architetti devono rendere difficile il facile attraverso l'inutile. »
(Prima legge dell'architetto, scolpita su tutte le facciate delle facoltà di architettura)
« Gli architetti sono una categoria di lavoratori che non sciopera mai, infatti per scioperare devi prima trovare lavoro. »
(Addetto sindacale su architetti)
« Se domani una nuova forma di malattia uccidesse tutti gli architetti probabilmente la notizia si scoprirebbe dopo mesi... »
(Vecchio saggio su architetti)
« Sfoltire le forme! »
(Architetto su qualsiasi cosa)
« L'architetto è un ingegnere che non sa la matematica, l'ingegnere è un architetto che non sa cos'è l'arte; non importa che tu sia ingegnere o architetto, non ti occuperai né di matematica né di arte, solo di Autocad. »
(Pippo Chennedy su architettura)
« Un medico può sempre seppellire i propri errori, un architetto può solo piantare rampicanti. »
(Frank Lloyd Wright su architettura)
« Ogni mattina mi sveglio nei panni di un imbecille e cerco per tutto il giorno di uscirne, ma è impossibile. »
(Chiunque studi architettura)
« Un architetto entra in una stanza e... La RIEMPIE! »
(Ignoto saggio sulla convivenza con un architetto)
« Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande! »
(Il prof. G. Cristo conclude la lezione sulla prevenzione del rischio idrogeologico agli studenti di architettura)

L'architetto è colui che non è abbastanza intelligente per fare l'ingegnere né abbastanza frocio per fare lo stilista.

"Architetto" è il pronome possessivo del verbo assoluto di sapere tutto senza capire una mazza. Il termine deriva dal Babilonese «Fidarsi ciecamente di uno che costruisce torri alte fino al cielo, tanto non cascherà mai». La storia dell'architettura è disseminata di opere per la maggior parte crollate; la maggior parte degli architetti piange dinanzi al sublime, l'azione devastatrice del tempo sul genio umano. Ma solo l'ingegnere ha capito che i crolli avvennero poco dopo la costruzione poiché gli architetti allora già esistevano. L'idea di collasso strutturale è quindi insita dell'idea di architettura. Con un guizzo geniale l'architetto si compiace di tal risultato dicendo: «L'avevo previsto. L'architettura deve crollare subito. È così ciccino un tempio diruto». La storia ha verificato che solo due esseri sono più irrazionali dell'architetto: una rara forma di batterio del Madagascar, e il committente. Tuttavia entrambi sono quasi estinti poiché entrambi si sono fidati degli architetti. È noto come gli architetti non studino la storia dell'architettura. Questo ha due ragioni fondamentali: A) per affermare che «Gli ingegneri sono degli ignoranti, quello è nozionismo!», B) per ribadire il concetto ovvio per sé stessi ma non per il mondo: «La storia dell'architettura inizia con me».

L'università

Una bella creazione di un architetto di successo.

L'aspirante architetto, già al momento del test di ingresso in facoltà, deve aderire a un segretissimo regolamento interno, di cui l'unica copia originale è tenuta nascosta nelle biblioteche vaticane insieme al Necronomicon. Il regolamento richiede solo due cose fondamentali agli aspiranti architetti:

  • spersonalizzarsi: il vero architetto non ha idee proprie, si ispira a qualcosa fatto da un altro architetto prima di lui; l'unico che ha avuto idee proprie sembra essere Vitruvio e si parla di qualche anno fa;
  • essere irrazionale al 100% (requisito fondamentale comunque per superare il test).

Superato lo scoglio ammissione e aderito al regolamento ci si può già chiamare architetto, infatti basterà frequentare tutte le lezioni, dare 8 esami l'anno da 50.000.000 crediti e trovarsi un buon gruppo di lavoro o degli schiavi che lavorino per te (l'architetto è un animale amante del branco e del lavoro di gruppo anche perché si capiscono solo tra loro), e il gioco è fatto; sei entrato nell'albo più inutile della storia.

Una caratteristica essenziale degli studi di architettura sono la natura dei loro libri. I libri di architettura non sono da leggere, ma solo da citare. Nemmeno il loro autore li ha letti perché non dicono nulla se non frasi del tipo: «Quindi stigmatizzando l'ovvia allure...».

Funzioni Lavorative

« Semplicemente la vera e unica funzione dell'architetto è creare problemi al prossimo. »
(Detto popolare)

Nello specifico l'architetto può essere:

L'auto del direttore lavori dopo il crollo.
  • Direttore lavori: in questa funzione cerca di spiegare a tutto il cantiere come fare il proprio lavoro, senza aver la minima idea nemmeno lui di quello che sta facendo, con l'ovvio risultato di scassare le palle a tutti, rallentare il lavoro del cantiere e rischiare di farsi male (famose sono le vicende che narrano di architetti sepolti sotto gettate di cemento).
« Il capannone l'ho costruito io, ho cercato di spiegare all'architetto che il pilone era portante, ma lui mi ha detto che lì non era estetico e ho dovuto levarlo. »
(Muratore bergamasco dopo il crollo di un capannone)
  • Progettista: questa è la massima aspirazione dell'architetto o il posto in cui è in grado di fare i maggiori danni. In questa posizione si sente dio, infatti ad architettura non viene spiegata la differenza che esiste tra il disegno al computer e la realtà, quindi l'architetto progetta una casa sospesa nel vuoto e poi pretende che l'ingegnere faccia i calcoli per la realizzazione effettiva dell'opera. Qui l'architetto può dare sfogo a tutta la sua idiozia, sfoltire le forme (che diavolo voglia dire non lo so, ma è così...), mettere vetro e acciaio ovunque creando strutture adatte solo alle tasche di Moratti (il grattacielo Pirelli ne è un esempio lampante), oppure fare un ponte completamente in vetro a Venezia (lascio alla fantasia dei lettori immaginare il risultato) e le mitiche torri di Fuksas a Milano, praticamente una struttura diventata scuola di ladri, 50 furti in un anno, anche i paraplegici riescono a scalarle e quindi ti entrano in casa dal terrazzo, ti fottono tutto ed escono nuovamente dal terrazzo con il televisore 42 pollici sotto braccio, se non altro perché è più comodo scendere da lì che dalle scale interne... che dire, a parte questo difettuccio da vedere sono bellissimeeeeeee... e tutto questo nel primo comandamento di ogni architetto, estetica prima di tutto.
Sarcofago utilizzato per onorare il cadavere di un architetto crociato morto in missione
  • Professore: in questa veste il vero architetto dà il meglio di sé, infatti può rincoglionire e riempire di cazzate giovani menti, traviandole verso un non ben precisato culto dell'estetica in cui i nuovi adepti adoreranno:
  1. architetti sconosciuti ma famossisisimissimi al Politecnico di Milano;
  2. il professore stesso, che durante lo svolgimento della professione è l'incarnazione del dio Ra;
  3. Valeria Marini per le sue curve architettonicamente perfette;
  4. la dea Kalì;
  5. Loos, che si pensa essere il dio Anobi reincarnato.
  • Professore crociato: in poche parole qualsiasi architetto che osa spingersi all'esterno delle facoltà di architettura cercando di convertire gli infedeli delle altre facoltà, a costo di:
  1. essere riempito di insulti (avete presente i Testimoni di Geova);
  2. rischiare la propria incolumità (gli ingegneri edili, noti barbari funzionalisti, spesso amano crocifiggere in sala mensa gli architetti che osano mettere in discussione l'unico dio presente nelle facoltà tecniche, la razionalità);
  3. non avere mai e dico mai una soddisfazione, la gente così "speciale" da capire gli architetti è già tutta iscritta ad architettura. In altre parole il professore crociato svolge la funzione primaria di ogni architetto: scassa i maroni al prossimo, gli fa perdere tempo e non serve a nulla.
  • Cavia da esperimento: da recenti studi sembra che gli animali da laboratorio siano superati, infatti i ricercatori tendano ad affezionarsi meno ad Architetti e Avvocati piuttosto che ai teneri animali che venivano usati in precedenza.

Architetti famosi

  • Qualunque architetto su se stesso: è universalmente riconosciuto che il più grande architetto di tutti i tempi è ogni architetto che pensa a se stesso. Tutto è confermato dal fatto che ogni architetto pensa sempre a se stesso, facendo errori sulla sillabazione del proprio nome che in genere è più lungo dell'Autobiografia di Wright.
  • Faluppa Notarpippo Right: costruì 600 volte la stessa casa auto-proclamandosi incarnazione del Dio Taliesin West, noto per l'abbondanza di manate sul coppino degli studenti di architettura.
  • Leone di Lernia: rinomatissimo architetto famosissimo per la sua loquace arguzia, ma sopratutto per la sua qualità unica di essere l'uomo più inutile del mondo, qualità che lo rende sicuramente principe di questa categoria.
  • Luca Giurato: un predestinato, infatti, vedendolo farfugliare in tv, si è subito aperta una gara fra tutte le più prestigiose università di architettura del mondo per conferigli la laurea ad honorem (un uomo del suo calibro doveva rientrare nell'albo).
  • La mamma di Rocco Siffredi: famosa per l'altezza e la grandezza dei suoi obelischi.
  • Jennifer Lopez: c'è una disputa su quanto cemento abbiano dovuto gettare per fare le fondamenta del suo culo.
  • Gli ideatori di Holly e Benji: un campo lungo circa 700 km e in collina solo un architetto può averlo ideato.
  • Andrea Palladio, famoso per le sue ville di campagna e la sua ubriachezza molesta.
  • Carla Bruni: ha veramente studiato architettura ed è così "speciale" da non essere nemmeno riuscita a finire la facoltà, ma una che si mette con il capo dei puffi è troppo anche per questa categoria forse...
  • Ludwig Mies van der Rohe: altresì detto Don Gennarino Putrella capostipite dell'architettura minimalista mentale, ha rivestito un ruolo fondamentale negli accostamenti di differenti consistenze materiche (presutti, saciccie, pumarola, tutti tenuti insieme da putrelle), fra cui è famosa la sua casa di profilati d'acciaio e elementi organici. Solo che gli elementi organici non erano previsti ed è tutta colpa dei fruitori ingoranti che hanno osato cagare sul pavimento solo perché non c'era il cesso in casa. Secondo Mies, non è mica detto che tutte le case devono avere il cesso. Il cesso è una cosa barocca. Per non dire rococò! Famosa la sua massima: «Less (cervello) is more (architetto)».
  • Massimiliano Fuffas (anche noto come Fottsas): famoso architetto noto per aver creato il primo ponte strallato (con degli stralli sulla luna) per far confinare direttamente l'Italia con la Norvegia, ha fatto anche una panchina strallata a Pavia.

Come riconoscere uno studente di architettura

Un'altra bella[citazione necessaria] creazione di un architetto di successo.

Lo studente di architettura:

  1. Si riconosce facilmente perché è l'unico che riesce a dire "Kitsch" per trentasette volte in un discorso apparentemente sensato tra Rogoredo e Lambrate.
  2. Gli studenti di architettura sono tutti gerarchizzati in modo preciso ed è facile riconoscere a che anno appartengono. Gli studenti del primo anno vagano spaesati con un espressione ebete, gli studenti del secondo anno vagano spaesati con un espressione ebete, gli studenti del terzo anno vagano spaesati con un espressione ebete, gli studenti del quarto anno vagano spaesati con un espressione ebete, gli studenti del quinto anno vagano ebeti con un espressione spaesata. Gli studenti degli anni successivi sono il 100% degli studenti di architettura e sono dei vagabondi ebeti.
  3. Sa che sapore hanno la colla e la balsa.
  4. Può parlare per ore del contenuto di caffeina nelle varie bibite come se parlasse di cose interessanti.
  5. Ha sempre due occhiaie degne di un metronotte.
  6. Quando lo invitano a uscire subito dopo aggiungono:"...o hai una consegna?"
  7. Balla la macarena alle 4 del mattino senza una goccia d'alcool in corpo.
  8. Ha più fotografie di paesaggi che della sua famiglia.
  9. Non ha interesse per le macchine sportive: un furgoncino è quello che può trasportare i modellini più grandi!!
  10. Disegna progetti grandiosi strafottendosene allegramente del loro ipotetico costo.
  11. Ha un callo nel dito che appoggia sulla matita grosso quanto un bozzo.
  12. Riesce a dormire sopra qualsiasi cosa: tastiere del pc, zaini, i suoi compagni di corso.
  13. Ha nel bagno lo spazzolino da denti del suo compagno di laboratorio.
  14. Ha un fratello che crede di essere figlio unico.
  15. Parla solo di architetti.
  16. Ha un attacco di epilessia ogni volta che qualcuno pronuncia la parola "ingegnere".
  17. È inutilmente pignolo, al punto da ordinare i chicchi di riso nel piatto o l'angolo di rotazione delle posate vicino al tovagliolo.
  18. Ha sempre il desiderio proibito di sviluppare un progetto con tutti i materiali che i professori gli vietano esplicitamente di utilizzare.
  19. Ha il piede gonfio come una zampogna a furia di tirare calci ai distributori di caffè del Politecnico, con i quali ha inspiegabilmente litigato a morte.
  20. Ha una camera che sembra il magazzino di una cartoleria.
  21. È magrissimo, disordinato, con i capelli ricci neri lunghi e unti, la camicia di velluto blu scuro fuori dai pantaloni e con una voce che tradisce delle non ben definite preferenze sessuali.
  22. Va in facoltà ogni giorno con così tanta roba addosso che i passanti gli danno le monetine scambiandolo per un ambulante.
  23. Ha cambiato il suo vocabolario drasticamente (dovere diventa consegna, palla diventa sfera, gente diventa destinatari...).
  24. Ha degli amici che gli consigliano di chiedere ad altri, o peggio, di non fare le consegne.
  25. Ignora puntualmente gli amici e sta in piedi 64 ore di fila per finire le consegne.
  26. Dorme più di 20 ore di seguito nei fine settimana.
  27. Ascolta tutti i suoi mp3 in meno di 48 ore.
  28. Ricicla l'impensabile per fare un modellino.
  29. Può vivere senza contatto umano, cibo o luce del sole però non può fare a meno di stampare col plotter.
  30. Ha dei genitori col terrore di usare parole come "carino" o "brutto" in sua presenza.
  31. Le rare volte in cui prende aria per un'uscita serale le sue uniche frasi sono: "Come sono progettati male i bagni della discoteca!", "Questo non è il posto migliore per l'uscita di emergenza!", "Le scale non sono disposte nel modo più congeniale...".
  32. Ha sviluppato una tecnica del copia e incolla che va al di là dell'umana comprensione.
  33. Perde ore, una volta finito un modello 3d, a disporre gli omini nelle pose più disparate col risultato che, avendone messo troppi, il suo pc a manovella ci impiega il triplo del tempo a realizzare un render.
  34. Nessuno a parte il Bramante può permettersi di dire che il suo progetto fa cagare.
  35. Di contro se anche il salumaio sotto casa, che di architettura non capisce niente, dice di trovare bello un suo progetto si guadagna la sua stima vita natural durante, anche se fino a dieci secondi fa gli stava antipatico come un moscone nell'orecchio.
  36. Modifica qualsiasi cosa se è realizzata in una forma che lui reputa "poco consona". E se è realizzata da un suo collega la forma è sempre poco consona.
  37. Dice che "Casabella" è una rivista schifosa senza averne mai comprato un numero. Però quando gli serve qualche riferimento moderno lo si trova sempre in biblioteca. A sfogliare gli annali di Casabella.
  38. È un campione olimpico di seghe mentali e se per puro caso un professore non lo saluta è "sicuramente a causa di quel progetto che gli feci e che è andato contro tutti i suoi insegnamenti", non perché non lo ha visto e non ha un qualsivoglia motivo per cagarlo di striscio.
  39. È assolutamente contrario ai libri fotocopiati: infatti i suoi manuali di architettura (acquistati col sanguinoso conto Einaudi) sono tutti originali, non lo sono però i libri di statica, fisica tecnica, matematica e scienza delle costruzioni. Persino la Guida dello Studente è fotocopiata.
  40. Se sta giocando a un videogioco si ferma sul più bello per verificare la correttezza delle proporzioni di una facciata gotica, poi lascia il gioco indignato adducendo come scusa che la ricostruzione tridimensionale pedestre e poco attendibile.
  41. Detesta profondamente chiunque non abbia mai neanche sentito parlare de "Le Città Invisibili" di Italo Calvino, "L'Architettura delle Città" di Aldo Rossi o "Prepuzi Infiammati" del professor Vezio Pudenda.
  42. Se si trova in facoltà a fare i suoi disegnini si assicura che dalle casse del suo portatile fuoriesca solo musica classica, d'avanguardia, colta o al più di tendenza. A casa invece è solito ascoltare Gigi D'Alessio o Katy Perry, senza peraltro provare fremiti di vergogna.
  43. Non concepisce le matite HB
  44. Durante la preparazione di un laboratorio non conosce differenza tra giorno e notte.
  45. Odia il depron ma conserva sempre dei pannelli, non si sa mai...

Siccome sono un architetto

  • Siccome sono un architetto, le mie idee sono migliori delle tue.
  • Siccome sono un architetto, ammesso che le tue idee siano buone, le mie sono sicuramente più creative.
  • Siccome sono un architetto, se vuoi sapere se la tua casa crollerà devi rivolgerti a me.
  • Siccome sono un architetto, lo so benissimo se la tua casa crollerà o no, ma mi rivolgo comunque a un ingegnere. Non son mica deficiente!
  • Siccome sono un architetto, progettare il Guggenheim di Bilbao è un gioco da ragazzi, farlo è solo questione di culo!
  • Siccome sono un architetto, la mia colf è un geometra.
  • Siccome sono un architetto, i geometri sono i migliori amici dell'uomo.
  • Siccome sono un architetto e tu ingegnere, sono più simpatico di te.
  • Siccome sono un architetto, per gli ingegneri il cemento armato è pane quotidiano. Si, ma ci manca la Nutella!
  • Siccome sono un architetto, non sono razzista. Sono loro che sono ingegneri!
  • Siccome sono un architetto, parlo di architettura anche da solo, mi rispondo, mi polemizzo e mi do del postmoderno senza più rivolgermi la parola per una settimana. Ma poi mi riappacifico quando mi leggo un articolo di Bruno Zevi.
  • Siccome sono un architetto, sono di sinistra. Se poi ho la sfiga d'esser di destra, mi faccio chiamare in un altro modo.
  • Siccome sono un architetto, spero che i miei figli saranno architetti così risparmio sui disegnatori in studio.
  • Siccome sono un architetto, ogni cosa che non ho progettato io ha qualcosa che non va.
  • Siccome sono un architetto quando sbaglio un muro ci pianto davanti dei rampicanti.
  • Siccome sono un architetto mi arredo anche la tenda in campeggio.
  • Siccome sono un architetto al posto del cavallo dei pantaloni ho una volta a botte.
  • Siccome sono un architetto non disegno strade ma "curo l'arredo urbano".
  • Siccome sono un architetto, mi adatto a qualsiasi tipo di lavoro ma, in linea di massima, non ho voglia di fare una mazza.

Voci correlate

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