Necronomicon

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La copertina del Necronomicon. Nel caso tu te lo stia chiedendo, sì. Ti ha chiesto che cazzo guardi.

Il Necronomicon è un utile testo pedagogico distribuito alle riunioni di comunione e liberazione, nonché uno dei massimi contenitori di ricette culinarie di vario genere.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Necronomicon

Storia

Il testo fu scritto nella seconda metà del Seicento da Abdul Alhazred (i cui diritti verranno poi rubati da Raimondo Vianello), con l'iniziale scopo di illustrare le tecniche di evocazione dei Grandi Antichi ai giovani cattolici in fase didattico-formativa. All'epoca il libro fece molto scalpore e andò a ruba nelle varie librerie, poiché finalmente la gente comune poté spezzare la noia quotidiana con avvincenti guerre mondiali e altri cataclismi.

L'età moderna

Sebbene la critica pedagogica moderna ritenga inopportuno che individui in fase pre-adolescenziale si dilettino a evocare apocalittiche divinità portatrici di morte e distruzione, di tutt'altro avviso sembra essere "l'Osservatore Romano" che riporta: "...riteniamo indispensabile che i giovani si facciano una precisa idea sul valore della vita, della morte e del rapporto con la/le Divinità. E che poi naturalmente facciano come diciamo noi."

Anche Papa Ratzinger, nella sua enciclica "Magnum Gaudeum Habemus Shub-Niggurath" ricorda la sua infanzia felice sulle montagne della Baviera, allietata dalla confortante presenza del Capro dai Mille Cuccioli e come tutto ciò gli abbia infuso la forza per intraprendere la sua missione con serenità, amore e rispetto per tutte le persone.

La sua frase più famosa venne citata da Tonio Cartonio prima di scomparire nella selva oscura. Non vi conviene ripeterla.

Antologia

Uno dei disegni presenti nel libro. Famosa in tutto il mondo, l'azione pedagogica del Necronomicon per i più ignoranti nelle sacri materie.

Ecco dove si possono trovare le copie conosciute

  • Soffitta di Abdul (arabo, 1650)
  • Cesso della sua puttana (arabo, 1651)
  • Museo Egiziano (egittese, 1800)
  • Biblioteca Francese delle Puttanate Mondiali (tedesco, 1850)
  • Museo delle migliori Guide di cucina Napoletana (napoletano, 1901)
  • Museo Tedesco delle Biblioteche Francesi delle Puttanate Mondiali (Francese, 1941)
  • Da qualche parte (svizzero no Novi, 1948)
  • A casa di Roberto Benigni (Rustico, 1950)
  • Museo naturale delle produzioni di defecazione (inglese, 1971)
  • Libreria nazionale del Vaticano (latino, 1984)
  • Mercatino dell'usato di Pechino (cinese, 1998)
  • Sotto la gamba del tavolo che balla (astro-ungalico, 1999)
  • Sotto il mio culo (italiano, adesso)

Voci correlate


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