Genetica

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberalizzata (ma solo in Olanda).
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Un'immagine sacra nell'iconografia genetista.
« Oh mio Dio, viene verso di noi! Sparagli! SPARAGLI! »
(Genetisti durante un esperimento andato male)
« Cosa volete dire con "Abbiamo usato i fondi privati per mappare il genoma del Paramecium aurelia"? Non vi avevo chiesto supersoldati e mostri giganti? »
(La protesta di un povero finanziatore gabbato da un centro di ricerca)
« Ebbene sì, siamo stati noi. »
(I genetisti riguardo il vitello dai piedi di balsa)

La genetica è quella branca della scienza contemporanea che si occupa di studiare un modo valido per evitare che nascano ancora individui dotati di malformazioni fisiche o cerebrali di carattere ereditario. Solo che, a differenza degli altri metodi più comuni, la genetica cerca di raggiungere tale scopo attraverso lo studio e la manipolazione di una brutta cosa chiamata Acido Desossiribonucleico, per gli amici DNA e per gli sfortunati studenti quella cosa a doppia elica.

Storia

Un gruppo di genetisti richiede invano nuovi fondi per le ricerche.
San Gregorio Mendel, patrono dei genetisti, i quali sacrificano ad esso ogni anno centinaia di piselli. Talvolta però ci scappano anche dei fagioli e diversi lupini.

I primi accenni di studi di genetica risalgono addirittura a circa due secoli fa, quando un annoiatissimo prete di nome Gregorio Mendel cominciò a catalogare e ad incrociare fra di loro, senza un apparente scopo, migliaia di piante di piselli, identificando alcune "leggi della trasmissione dei caratteri". Numerosi storici si sono avvicendati negli ultimi anni nel cercare di scoprire il perché Mendel scelse di rendere ulteriormente più noiosa la sua vita da sacerdote: alcuni dicono che lo fece perché, non potendo studiare altri piselli, ripiegò su quelli vegetali, ma una fra le teorie più accreditate afferma invece che al suo paesino, il famosissimo Hynčice (che contava allora 5001 abitanti: 5000 piante di pisello e Mendel stesso) c'era ben poco da fare. In ogni caso, stando alle poco attendibili dichiarazioni dei genetisti, il suo lavoro fu fondamentale per lo sviluppo della genetica; stando invece alle opinioni degli studenti di mezzo mondo, Mendel fu un cazzaro di proporzioni titaniche, uno dei tanti sfornati dalla Scienza nella sua lunga storia, inviato sulla Terra da qualche entità maligna per complicare loro la vita.

Il lavoro di Mendel non venne comunque ufficialmente riconosciuto sino agli inizi del Ventesimo secolo, quando un tale, rovistando in un sacchetto di immondizia di Napoli, reperì gli appunti sgualciti del povero Gregorio. Alla vista di un simile patrimonio scientifico dimenticato da tempo, egli non poté che fare una sola cosa: usare i suddetti appunti per i suoi bisogni fisiologici. Anche i sacrifici nel nome della Scienza hanno un limite, e quando il corpo chiama c'è poco da fare. Dunque gli sporchi e puzzolenti foglietti finirono così a vagare per le fogne, fino a quando un gruppo di scienziati mutanti non li ritrovarono. Una volta capitati nelle mani (e nei tentacoli) giuste, gli appunti rilevarono Verità nuove e incredibili, persino più grandi della ricetta del mascarpone, e la genetica cominciò a prendere piede nell'ambiente scientifico. Così i genetisti uscirono dalle fogne per trasferirsi nei laboratori, senza peraltro migliorare di molto la propria condizione.

I primi, timidi esperimenti furono compiuti sugli scienziati stessi, i quali non possedevano di certo le risorse finanziarie dei loro colleghi più fortunati. Ma col passare del tempo le ricerche si estero ai topi, ai batteri, ai barboni di passaggio e occasionalmente anche ai partecipanti di Uomini e Donne. Le tecniche di sperimentazione migliorarono a vista d'occhio, anche se ancora oggi rimangono dei problemi riguardo lo smaltimento degli esperimenti andati a male: a volte vengono interrati nella Terra dei mostri giganti, altre volte invece vengono reimpiegati come bidelli nel sistema scolastico italiano.

Al giorno d'oggi la genetica è una scienza affermata e riconosciuta ovunque, persino nei peggiori bar di Caracas.

Il genetista

Un genetista non vede il mondo come i comuni mortali: egli vede solo sequenze su sequenze di basi azotate.

Il genetista, come si evince dal nome, è colui che si occupa di genetica. O così dovrebbe essere, ma dato che nessuno ha mai osato inoltrarsi nelle profondità dei laboratori di genetica non si sa se esso compia per davvero delle ricerche o se si limiti a collezionare rarissimi francobolli aztechi. In ogni caso, durante le sue rare uscite alla luce del Sole, lo si può distinguere dagli occhiali spessi come fondi di bottiglia, utili per districarsi fra decine di microscopi e minuscole sonde anali, dalla calvizie incombente, dai camicioni sporchi di soluzioni di DNA batterico e dall'aria persa, dovuta alle continue iniezioni endovena di ingenti quantità di gel di agarosio.

Si ipotizza che i genetisti siano persone estremamente intelligenti; purtroppo questa tesi non è confermata, dal momento che essi tendono ad usare un linguaggio tutto loro, fatto di sequenze di basi azotate. Qualcosa di simile a questo: TATT CGAT TTT ACAC GGAAT. Raramente si è osservato un genetista esprimersi secondo l'alfabeto farfallino.

Il genetista e l'altro sesso

L'adenina, sogno erotico inconfessato di ogni genetista.

Il genetista è caratterizzato dal singolare approccio che egli ha con il partner dell'altro sesso. La sua abilità relazionale è infatti nota in tutto il condominio, e alcuni fra i più esperti genetisti sono addirittura arrivati a scrivere dei manuali su come conquistare un uomo o una donna. Manuali che, con i loro colori sgargianti, abbelliscono tutt'oggi le librerie di entrambi gli emisferi.

Il genetista generalmente si approccia all'altro sesso esorbendo spesso con una delle seguenti, intriganti frasi da vero latrin lover:

« Accidenti, sei bella/o come un frammento di Okazaki! »
« Certo che tu hai proprio tutti le basi azotate appaiate al posto giusto. »

E per i più audaci:

« Sintetizzami tutta/o! »

Il che ci fa capire perché questa curiosa specie sia in via di estinzione.

Aree della genetica

La genetica può fare questo ed altro.

Con il passare dei decenni, gli approcci della genetica si sono differenziati, generando di fatto differenti aree di applicazione della ricerca.

Sfortunatamente nessuna di queste si è ancora rivelata utile alla causa umana.

Genetica molecolare

Questo ambito della genetica si focalizza sul funzionamento dei geni a livello molecolare e cellulare. Potrebbe sembrare un campo di studi interessante e stimolante, ma in realtà, come affermano i più accreditati teorici della Teoria del complotto, è solo un losco tentativo da parte delle lobby ebraiche per aumentare la vendita di microscopi elettronici e amenità varie.

Eugenetica

In effetti ogni tanto gli esperimenti sfuggono al controllo; ma la scienza prosegue per errori, no?

Un campo affascinante e di grande successo, tratta il miglioramento della razza umana tramite la selezione a livello genetico di caratteri ritenuti positivi, come i capelli biondi, gli occhi azzurri, la parlata simile al tetesko e l'essere bravi cristiani, a discapito di quelli negativi, come l'essere terùn, comunista o tifoso dell'Inter.

L'eugenetica presenta però dei problemi quando si trova ad affrontare individui come Schifani o Bondi, i quali sono difficili da eliminare come le blatte. Alcuni eugenetisti, di fronte a questi limiti, si sono già rassegnati al fatto che Madre Natura, quanto a schifezze, ha ben più fantasia di noi umani.

Genetica clinica

Volete curare il cancro di vostra nonna tramite la terapia genica? Desiderate che il vostro Fuffi possieda otto zampe? Vi piacerebbe avere i capelli blu e non marrone merda?

Spiacenti, ma questa è la genetica clinica, non il laboratorio di Mandrake. Smettetela di divorare i pessimi fumetti di Stan Lee e guardate ai fatti: la genetica clinica ha ucciso più persone di quante ne abbia salvate. Ora vi sarà più chiaro che fine abbia fatto vostro cuggino.

Genetica delle aberrazioni mostruose

Ecco a cosa porta un'ingegneria genetica senza scrupoli.

Il campo che piace a grandi e piccini. Da Prezzemolo a King Kong, dal mostro di Loch Ness fino a Capitan America, questo campo della genetica non smette di stupirci. Non è difficile: si sposta una timina qua, si taglia una guanina là, ed ecco un mostro a tutti gli effetti. Basta non badare alle raccomandazioni di mamma o alle solite implicazioni bioetiche di quei noiosi dei cattolici. Per non parlare delle minacce degli animalisti riguardo la sperimentazione sugli animali.

Solitamente i laboratori dove si svolgono questo tipo di esperimenti si trovano in posti desolati e irraggiungibili, in modo da evitare ripercussioni sul vicinato e fastidiose visite dei Testimoni di Geova. Sfortunatamente a volte manca lo spazio, dato che i cinesi si stanno diffondendo ovunque, e così gli scienziati sono costretti a ripiegare su spazi più abbordabili, come i retrobottega del McDonald's, la sede della Rai o la cantina di Nonna Rolanda.

Ingegneria genetica applicata all'alimentazione

I genetisti che lavorano in questo campo si occupano di migliorare la qualità o la resistenza degli alimenti umani, che siano vegetali, animali o minerali, applicando gli studi della genetica. Per esempio possono migliorare la resistenza ai parassiti del mais, rendere le mucche più obese o far sì che l'insalata possieda quell'irresistibile saporino di ammoniaca che non può mai mancare sulle nostre tavole.

D'altronde vi sono numerose critiche poste a queste ricerche: c'è chi dice che manipolare gli alimenti sia innaturale e pericoloso. Ma Megor Grendel, illustre genetista e biochimico, capo della Lobby dei genetisti, rassicura:

« Non c'è nulla di male nell'ingegneria genetica. Io stesso mi nutro di ogm regolarmente. »

Questa mente geniale purtroppo ci ha lasciato qualche tempo fa. Di cancro allo stomaco. Una vera sfortuna.

Voci correlate