Architetto conservatore

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera su cauzione.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Gli architetti sono conservatori, ma non tutti i conservatori sono architetti. »
(Pasolini su Architetti&Conservatori)
« Ai fini della Conservazione non è necessaria la figura di un Architetto. »
(Darwin su Pomodori sott'olio)
« È un maschio!!!! TRE CHILI e OTTO!!! »
(Aldo Baglio che risponde sul 328)
La tanto ambita laurea.
« Nessuno deve impedire di esercitare la professione! »
(Cicciolina su libera professione)
« Il conservatore Può! »
(Docente di Storia e conservazione)
« Io sono Architetto! »
(Neolaureato in Storia e conservazione)
« Fatemi fare l'architetto iunior! »
(Laureato in Storia e conservazione dopo la prima lettera di richiamo dal presidente dell'ordine)
« Adesso ci avete scassato veramente la minchia »
(Architetto junior su problemi di prostata)

Definizione

Il Conservatore dei Beni Architettonici e Ambientali è una figura professionale[citazione necessaria] autoprodotta per partenogenesi nel 2001 di cui nessuno ha mai sentito parlare. Vorrebbe fare l'architetto senza aver studiato architettura, eseguire progetti di restauro dopo aver studiato conservazione (le cose non sono per nulla collegate tra loro, ma fateglielo capire voi...) e, nonostante abbia una laurea a ciclo unico, viene trattato peggio di un geometra dagli architetti iunior.

Università

Il Conservatore passa parte della sua gioventù a conseguire la laurea (quadriennale/triennale/treppiudue e riporto uno, ma tanto il corso è stato modificato tante di quelle volte che a confronto le confessioni di Michele Misseri sono un tripudio di coerenza) in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali, considerandola la via più breve per diventare architetto, senza che nessuno gli abbia fatto notare che iscrivendosi ad architettura lo sarebbe diventato davvero, oltre a laurearsi qualche decennio prima.

Funzioni lavorative

Un'opera di architettura progettata da un team di conservatori.

Una volta laureato si sente vittima di una congiura tramata dall'omino del cervello che non gli permette né di fare l'architetto né scrivere Arch. sul citofono, bensì il diagnosta, nonostante il Dpr 328 del 2001 (un antico manoscritto anonimo ritrovato tra i rotoli del Mar Morto che tutti i conservatori citano, ma che nessuno di loro ha mai letto, neppure i presidenti del corso di laurea) stabilisca nero su bianco papale papale:

« Gli spetta il titolo di Conservatore dei Beni Architettonici ed Ambientali.

Formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione A – settore conservazione dei beni architettonici ed ambientali:

a) La diagnosi dei processi di degrado e dissesto dei beni architettonici e ambientali e la individuazione degli interventi e delle tecniche miranti alla loro conservazione. »

Di conseguenza, non può progettare un cazzo, tuttavia nei suoi sogni è un architetto (al pari dei Testimoni di Geova e dei loro amici immaginari) e quindi si crede abilitato nella progettazione di grattacieli, case a schiera, case al mare, e chi afferma il contrario è di parte, cinese e speculatore, perché la legge secondo lui parla chiaro (provate a dire a un conservatore che la legge dice che può fare solo il diagnosta e che con la progettazione non c'entra un beata mazza e vi odierà a morte per tutta la vita).

Ovviamente anche il campo del restauro è prerogativa dell'architetto conservatore, lo dice il DiPPiErre (dove, non lo sa nessuno, neppure Rai 2 e Giacobbo che solo a Settembre dedicheranno una puntata di Voyager sul tema) che dopo aver superato l'esame di Laboratorio di Restauro (una materia annuale da 8 crediti) rende lo studente luminare in questo campo.

Tuttavia, dopo le prime lettere di richiamo dall'Ordine Professionale (fregiarsi di titoli altrui, in Italia potrebbe essere ancora reato), il Conservatore ha tentato di paracularsi cercando di assimilare come i borg di Star Trek le competenze dell'architetto iunior (pensando che se è più piccolo e loro sono in tanti, lo si può sopraffare meglio), solo che per fare fare l'architetto iunior ci vuole una laurea triennale in Scienze dell'architettura. Quando si dice la sfiga.

Come riconoscere uno studente di Storia e Conservazione

  1. Nel suo computer ha più carte storiche della soprintendenza, e non sa che farsene.
  2. Finge di commuoversi davanti a una muratura storica ostentando una sensibilità ai manufatti antichi in presenza di ragazze per il solo fine di rimorchiare.
  3. Gli hanno fatto credere che il cemento armato sia in realtà l'anticristo e decanta le qualità dei muri in pietra e mattoni.
  4. Vorrebbe farsi una casa in mattoni e pietra, ma il genio civile non glielo permette.
  5. Crede di essere un mago di Autocad, solo perché ha imparato a estrudere le polilinee.
  6. Sa che la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze è autoportante, ma non ha idea di cosa cazzo significhi.
  7. È fermamente convinto che Architettura = Rinascimento solo perché ha preso 30 e lode in storia dell'architettura medievale.
  8. Confonde Neoplasticismo con Neoclassicismo solo perché non ha la più pallida idea di cosa sia il primo (e neppure del secondo a dire la verità).
  9. Non ha ancora capito la differenza tra conservazione e restauro (ma questo un po' tutti, pure tu che stai leggendo).

Voci correlate