Scuola media

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« Ora posso andare a scuola da solo e avere cinque euro in tasca da spendere in cazzate, wow! »
(Studente di scuola media nel momento esatto in cui compie 12 anni)

La scuola media, volgarmente nota come scuola secondaria di primo grado, è la scuola intermedia nella carriera di ogni studente (per chi ci arriva), l'ultima fase della vita scolastica dedicata a svaghi di una certa utilità, e in pratica non è rimpianta da nessuno, neanche da chi si trova alle superiori con migliaia di pagine da studiare.

Gli alunni delle medie rappresentano in tutto e per tutto preannunci di personaggi più o meno utili che diventeranno in futuro: ci sono futuri discotecari, esperti di bar sport, studenti modello, sfigati da due soldi, operai cassintegrati, avvocati, medici, cantanti, attori, piccoli gangster, esperte di accoppiamento e le loro migliori amiche con pulsioni vagamente femministe.

La scuola media è talmente importante che i suoi alunni non fanno videolezioni all'apice della pandemia Covid-19 e restano in classe.

Ambiente scolastico

Un mappamondo visto attraverso gli occhi puberali di un ragazzino.

L'edificio è mediamente composto da cinque piani: ovviamente all'ultimo si trovano le classi e ai primi due cose inutili come macchinette dell'acqua calda e telefoni non funzionanti dal 1954.

Nel terzo e nel quarto si trovano i laboratori: arte, una piccola stanza ideale per i claustrofobici, completamente pitturata di rosso e piena di gesso; musica, tappezzata di poster di cantanti italiani degli anni settanta; informatica, dotata di monitor ma senza computer.
È presente inoltre un'aula video, che fa puntualmente rimpiangere agli studenti il televisore 5 pollici con cui si guardavano le cassette di scienze alle elementari. Non fatevi illusioni però: nella maggior parte dei casi queste stanze rimarranno chiuse quasi sempre a prendere polvere e bisognerà chiedere il permesso ai ratti per entrarci.

L'atrio è luminoso e decorato da disegni frutto dello sfruttamento minorile dei bambini dell'asilo, ma più si sale più la luce diminuisce di intensità. Sul tetto, gli operai che riparano le antenne sono costretti a indossare visori a infrarossi.

In ogni scuola media che si rispetti devono scoppiare almeno 4 risse all'anno (e in almeno una di esse devono essere coinvolti anche i professori).

Classe tipo

Come ogni branco che si rispetti, ogni classe delle medie ha degli elementi con uno spiccato ruolo all'interno delle giungla scolastica: proprio da qui che si capirà chi sarà un maschio alfa, chi sarà una troia, chi sarà uno di successo e chi sarà un perdente. Una volta che ti sei fatto una nomina alle scuole medie, questa non ti abbandonerà più. Se magari sei un mantenuto, incapace di intendere e di volere, be' forse dovresti riguardarti indietro e cercare di capire in quale dei seguenti personaggi ti identifichi di più. Oppure non lo fare, tanto è inutile, ormai non c'è più rimedio.

  • il classicista: quello non particolarmente popolare che però si fà riconoscere sempre.
  • il tossico: il tossico fa parte di una categoria strana. Appena varcata la soglia delle medie farà amicizia con i drogati della scuola e inizierà a farsi di tutte le droghe esistenti, probabilmente non arriverà vivo alla terza.
  • la fabbrica di ormoni: classico ragazzo di undici anni alto 1 metro e 90 (senza contare le gambe); spesso la sua voce non si sente dato che ha un tono talmente basso che non la sentono neanche gli intercettatori di onde acustiche. È famoso per il suo potere "studia poco e prendi molto" perché se un professore gli da l'insufficienza di sicuro il giorno dopo cambierà idea dandogli 10 (chissà, non sarà mica stato il livido che gli è comparso magicamente nella faccia a fargli cambiare opinione).
  • il picchiatore: il picchiatore è un esemplare più unico che raro. È uno studente di prima. Non è necessariamente dotato dal punto di vista fisico. Ma è noto per essere uno che pesta forte, si porta dietro questa nomea dalle elementari. Il picchiatore riesce a pestare facilmente i bulli di terza (anche se questi lo aggrediscono in cinque armati di bastoni) e a picchiare pure il sopracitato Ormone-man (che nonostante la sua mastodontica stazza non riesce a battere la tecnica, l'agilità e l'incazzatura del picchiatore.) Se il picchiatore riesce a costruirsi un nome diverrà una leggenda e le sue gesta verranno raccontate per anni e anni dagli studenti della sua scuola, altrimenti diverrà un fallito che passa le sue giornate a fare a pugni al bar o per strada in attesa che qualcuno gli spari in faccia o lo accoltelli. va inoltre ricordato che il picchiatore si divide in due categorie:
  • Il picchiatore buono: difende i suoi compagni di classe secchioni e sfigati dai bulli (I quali inizieranno a temerlo e ignorarlo per evitare di prendere pugni in faccia) e viene venerato come un dio per la sua abilità nel menare la gente.
  • Il picchiatore stronzo (e menefreghista): si disinteressa completamente dei suoi compagni e fa il gradasso, diventando uno pseudo-bullo. Però c'è un modo per farlo tornare sulla retta via, un pò di sane cinghiate paterne, accompagnate da qualche bastonata nella schiena.
  • il capetto: solita faccia di culo che trema davanti ai prof, è solito riempirli di gestacci e di bestemmie quando non è controllato dagli stessi. È uno dei più casinisti ed è sempre pronto a fare da lecchino ai bulletti più grandi delle altre classi o del bulletto pluriripetente della sua stessa classe. Ma questo solo perché non vuole ritrovarsi al posto della faccia un'opera d'arte astratta.
  • l'aristocratico: classico sbruffoncello figlio di papà sempre ben vestito, è sempre preso di mira dagli studenti normali, bulli e non bulli che siano. Ogni volta che entra in classe è sempre accolto da fischi, insulti e minacce di morte. A lui non importa perché grazie alle sue conoscenze li potrebbe far passare dei bellissimi quarti d'ora d'inferno, o magari perché il suo paparino ha un'azienda che lui dovrà ereditare e, mentre lui un domani avrà un lavoro che conta, i suoi aguzzini saranno i suoi autisti.
  • il popolare: ce ne sono davvero tanti. Classico bimbominkia col ciuffo biondo, la maglietta firmata e i pantaloni strappati (e ovviamente la bocca sporca di latte materno) che a 12 anni vanta più storie d'amore di Brad Pitt e Keanu Reeves. Va sempre in giro per la squola all'intervallo circondato da ragazzine ("veline") a fare il coglione, mentre ai professori è simpatico come un dito nel retto. Finite le medie, di solito, il popolare si reca al liceo classico oppure va a pulire i cessi pubblici per il resto dei suoi anni.
  • il secchione: ne è presente almeno uno in ogni classe, rappresenta la valvola di sfogo di tutti i bulli presenti in classe. Nonostante questo, viene considerato il fiore all'occhiello della scuola, soprattutto dopo il primo posto alle ultime olimpiadi di matematica. Se femmina, non parlerà quasi mai, cosa che metterà in dubbio se è dotata o no della parola.
  • la pornobimba: sogno erotico di tutta la classe, o anche di tutta la scuola, nonostante abbia appena 12 anni, vanta, a quanto dice lei, un curriculum da pornostar da far invidia a Ilona Staller. I peggiori schiavi degli ormoni di solito, data la sua precoce crescita dei seni, riducono il suo petto e le sue chiappe ad antistress quando non hanno niente da fare. Dal momento che sa che tutta la classe è ai suoi piedi, spesso la fa odorare a tutti per ottenere quello che vuole. Si concede però solo ai bulletti più grandi delle altre classi, ritrovandosi spesso e volentieri in storie criminose.
  • la migliore amica della pornobimba: anche lei molto ambita sessualmente dai ragazzini arrapati della sua classe, cerca in tutto e per tutto di imitare la sua migliore amica, con esiti a dir poco disastrosi, ma stranamente apprezzati da adolescenti in crisi ormonale. Condivide un sacco di passioni con la sua migliore amica, ma queste solo per farsela amica. Le due sono solite camminare mano nella mano nelle gite scolastiche emettendo urletti isterici stile Little Richard quando vedono i loro idoli dalla faccia di culo. Più sensibile della sua cara amica, è molto piagnona e rende partecipe l'intera classe dei suoi dissidi interiori. Nonostante lei e la pornobimba si dichiarino amiche forever, finite le scuole medie, non si cacheranno più di striscio.
  • la darkettona alternativa: ascolta nightcore (soprattutto Melanie Martinez, Meg and Dia ed altre cagate emo) dalla quinta elementare, fissata con le Creepypasta, fidanzata nella sua mente con Jeff the Killer. Il suo outfit tipico consiste in un paio di jeans neri strappati, converse nere, maglia dei Metallica e trucco nero. I suoi videogiochi preferti sono Yandere Simulator e Sally Face. Generalmente, alle superiori inizierà a dire di essere lesbica, salvo poi accettare qualsiasi roba capiti.
  • la cessa obesa: quella ragazzina con cui la pubertà è particolarmente crudele, piena di brufoli da capo a piedi, e allo stesso tempo molto, molto grassa. Chiunque la vede non fa a meno di chiedersi se è maschio o femmina.
  • la ragazzina non convenzionale: esemplare estremamente raro, iscritto molto spesso in scuole medie del nordovest. Rappresenta un inusuale incrocio tra una pornobimba e un'alternativa, avendo il bell'aspetto della prima e gli interessi della seconda, infatti tende a prediligere attività associate ai maschietti come il calcio, il basket, le arti marziali, il rap, gli abiti alla Lady Oscar e lo studio di educazione tecnica, ma si può anche permettere di suscitare i peggiori istinti dei compagni di classe, ragazze comprese.
  • quello che si fa trascinare: rappresenta una evoluzione del secchione. Dopo aver cominciato la scuola con una media altissima, e essersi guadagnato l'odio da parte di tutta la classe, il tipo in questione crede che sia giunto anche il momento di guadagnarsi del rispetto. Comincia a ritenere di essere un vanto quello di fare schifo a scuola, e infatti la sua media ne risentirà, e comincia anche a frequentare le compagnie della scuola dedite al cazzeggio. Questi ultimi, nonostante si dimostrino spesso amichevoli nei suoi confronti, sono in grado di dirgli tutto il dizionario di parolacce in aramaico non appena il suddetto tipo si volti. E di solito anche davanti, non appena il tizio in questione, utile solo per farsi sfruttare, prova ad alzare la cresta.
  • il frocetto: trovare un gay alle medie è rarissimo, pressappoco una scuola media di 9 classi ne conta 1, ma è indimenticabile: circondato ogni istante da ragazze e fa versi acuti continui senza senso tipo Francesco Nozzolino. Ogni altro studente vorrebbe essere lui perché ne attira tanta, ma lui è perdutamente innamorato solo di Tiziano Ferro.
  • lo sfigato: ogni classe ne ha uno. Sensibile, piagnone e molto spesso secchione, spesso brutto come un brufolo sul culo. Non esce mai di casa perché mamma e papà non vogliono. Ammira i tipi più popolari della scuola, sognando un domani di poter essere come loro. L'accoglienza che gli viene riservata è sempre delle più calorose: non appena varca la soglia è oggetto di contesa da parte degli altri studenti che faranno a gara per strattonarselo a vicenda e divertirsi a cambiargli i connotati. Perdutamente innamorato dell'amica della pornobimba, cerca in tutti i modi di conquistare il suo cuore[1], nonostante quest'ultima non sappia più come insultarlo per dimostrargli il suo disgusto.
  • l'ottocentista: rarissimo esemplare di secchione con sembianze del popolare, si presenta in classe come un uomo distinto del diciannovesimo secolo, fa sempre il gentiluomo con le compagne (soprattutto con la ragazzina non convenzionale) e tende a riportare voti alti in tutte le materie, senza distinzione, per poi iscriversi in futuro al liceo classico e ancora più in là a medicina.
  • quello con cui i professori se la prendono sempre: di solito grasso e occhialuto, diventa con il tempo l'oggetto di odio da parte dei professori per i motivi più disparati e, qualora dovesse accadere un macello in classe, nessun alunno se ne preoccupa tanto quello che sarà inculato sarà lui. Sempre messo alla prova per cercare di capire qual è il limite della sopportazione umana, è sempre tentato a mandare i prof a farsi un giro nel retto intestinale. Come prevedibile, a metà anno la sua pagella sembrerà una schedina della Snai, nonostante si sia dannato l'anima a studiare.
  • il pluriripetente: presente nelle classi i cui alunni ricordano tanto i frequentatori assidui dei peggiori bar di Caracas, occupa di solito il suo posto in fondo alla classe, spaparanzato come se stesse per ricevere una fellatio. Conoscitore di una vasta gamma di parolacce, molte delle quali le conosce solo lui, è immune alle regole, in quanto gli è permesso di alzarsi quando vuole, andare in bagno e trasferirsi li e apostrofare i prof con un frasario da scaricatore di porto. Viene sempre però promosso perché i professori se lo vogliono togliere dalle palle.
  • bulli: secondo le Convenzioni di Ginevra, ogni scuola media che si rispetti deve avere i suoi bravi bulli, magari non presenti in ogni classe, ma ci devono essere. Di età compresa tra i 15 e i 17 anni, si occupano di mantenere un clima di terrore nella scuola, assicurandosi che i poppanti che magari vanno in bagno non osino respirare troppo. Se ne hanno voglia, e sicuramente ne hanno, possono menare il primo malcapitato che passi, ma anche il secondo, il terzo o il quarto. Passa di solito a rompere il cazzo ai bidelli, tanto non li possono toccare. L'unico soggetto con cui i bulli preferiscono non avere a che fare e il sopracitato picchiatore, in quanto quest'ultimo è in grado di abbattere 5 di loro con un solo schiaffo.
  • quelli che non si caga nessuno: studenti normali che nessuno si caga, e non saranno cagati nemmeno in questo articolo.
  • il merendaio: quello che ti offre sempre la merenda.
  • la paurosa: quella che si caga addosso appena vede anche una farfalla.
  • il questionario: quello che fà 300 domande stupide in una volta sola.
  • il pranker: quello che prenderebbe per il culo anche una guardia militare , si diverte a prendere zaini e a girare tra i banchi , si diverte a rubare bottiglie d'acqua , si diverte a chiedere penne per poi buttarle dalle finestre , il tutto mentre il destinatario cerca di spezzargli il collo.
  • il modesto: di solito il bimbominkia casinista che si vanta del suo pene , pur sapendo di avere una formica tra le gambe.
  • il secchione acclamato: unico nel suo genere , Poche classi ne hanno avuto uno. In pratica studia ma non è un secchione, viene bullizzato ma si difende, non è popolare ma lo è, ogni parola che dice ti rimane per sempre in testa.
  • quello che stima il secchione acclamato: non è secchione , ma vuole tantissimo bene al secchione acclamato , seppur ha degli amici bimbiminkia lui non lo è (e per fortuna). È ancora più raro , quasi unico nel suo genere.
  • il clown: quello che in ogni strafottutissima situazione riesce a tirare fuori delle battute che ti fanno venire voglia di spararti , oppure di mandarlo a combattere nel Kurdistan , oppure torturarlo facendogli vedere Maria de Filippi in loop. Alla fine però rimane comunque l'unica persona che ti ha cagato di striscio in 5 mesi (del primo anno) di medie , perciò gli vuoi bene.
  • il bigotto: tutti i tipi di ragazzi elencati sopra (anche il tossico) possono appartenere anche a questa categoria. È il ragazzino cosparso di santini che se vola una bestemmia in classe ti farà un Culo più grande della Russia; stando a ciò che dice, sa a memoria l'intera Bibbia (fa continue citazioni) e ha celebrato lui stesso il battesimo del preside.

Primo anno

Il primo anno consiste per il ragazzino in una progressiva ambientazione ai professori freddi e ai cambiamenti, fisici e sociali: diventerà vittima di bullismo e brufoloso.
Per compensare questi disturbi il suddetto sceglierà di fare visite continue e morbose alle maestre delle elementari, che non lo deluderanno mai offrendogli chili di caramelle, che non faranno altro che aumentare ancora di più gli sfoghi sulla pelle.

In quel periodo inizierà a vedere le medie come una roba incredibile, l'apice della sua vita, si renderà conto che ciò è una cazzata dalle dimensioni titaniche.

Il ragazzino di prima media soffrirà inoltre di seria depressione perché a squola non fa più lavoretti, canzoncine e disegni appena capita la festa della Mamma, del Papà o di Bello Figo, solo studio e compiti. Per questo disagio si consola frequentemente con nuovi tipi di svaghi.

Il ragazzino di prima media inoltre diventerà un iron-merd, impegnato nella filosofica arte di non uscire a casa per venticinque giorni nell'intento di giocare a Fortnite, in genere rompendosi verso il secondo anno.

Secondo anno

I frequentatori delle classi seconde delle medie in media decidono di convertire tutto il tempo libero nell'uscire per poter sperimentare vari passatempi, fra i quali si annoverano lo scatenare risse con quelli delle altre classi, il fumare canne e lo scippare. In questo periodo lo studente diventa molto più sicuro di sé. Egli "tira fuori i coglioni". Non ha più timore dell'ambiente scolastico, e ciò lo incoraggierà a scatenare risse per i corridoi della scuola per imporsi sugli altri esemplari di studenti.

Per quanto riguarda la scuola, fare i compiti diventerà sempre più difficile e impegnativo e quindi gli studenti si limiteranno a bruciare tutti i libri, risparmiando solo scienze per ridere dei modelli anatomici di genitali.
I professori non si lamenteranno, limitandosi a bocciare metà della classe.

Secondo uno studio dell'Università di Oxford, lo studente medio di seconda media dice 200 volte al giorno la parola FIGA e scatta ogni giorno almeno 10 foto ai professori, innescando in loro un odio profondo verso i telefoni cellulari.

Terzo anno

Generalmente, all'inizio della terza media, i ragazzi si ritrovano alti, pelosi e semi-barbuti con la voce fonda, dagli esserini che erano l'anno prima, nonché ulteriormente consumati da attività poco costruttive.

Le ragazze di parte loro saranno doppiamente tettone e culone, ciò comporterà problemi tecnici per tutte e 6 le ore ai maschi. Una volta giunti in questa classe, lo studente diventa finalmente un'entità completa.

Irritati dal simpatico falò dei libri dell'anno precedente, i professori al terzo anno vogliono una crescita così anche nella maturità e nessuno degli studenti ne ha sbatti: così si rifugiano spesso in una leggenda metropolitana, ovvero l'esame di terza media.

Esso verrà esaltato come "la prova più difficile della vostra vita", "la nemesi" e termini similiari, che terranno gli alunni occupati tutto l'anno a preoccuparsi (ovvio che non studieranno lo stesso).

Il fatidico giorno della prova si scoprirà che era una cazzata madornale.

Il terzo anno è comunque il biglietto per i ragazzi di finire la scuola media e tuffarsi in un'esperienza ancora peggiore.

I disturbi iniziati al primo anno diminuiranno pian piano senza mai scomparire del tutto (succederà in punto di morte).

Dopo la scuola media

In media il ragazzo trascina la scuola media fino ai 16 anni e poi va a fare il muratore. Vi è però una piccola percentuale che decide di buttarsi in un liceo o comunque in una scuola superiore. Finita questa, si ci imbarca in una grandiosa carriera di cassiere del supermercato. I più fortunati finiranno a spacciare al campetto sotto casa o a lavorare per la mafia.

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Note sul registro

  1. ^ Non la figa, perché il sesso ancora lo scandalizza.



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