Utente:Flaming Ace/Sandbox/1: differenze tra le versioni

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[[File:Asino con paracadute.jpg|thumb|right|Pegaso mentre vola maestoso nell'aere.]]
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'''Pegaso''' è un mitologico [[cavallo]] la cui peculiarità è avere un nome che inizia con la P. È vero, ha anche delle grandi ali piumate che gli consentono di solcare i cieli, ma ce le hanno anche i piccioni, e non sembrano così fighi.

== Origini ==

= Hugo Ball =
= Hugo Ball =



Versione delle 19:50, 27 ott 2012

Pegaso

Pegaso mentre vola maestoso nell'aere.
« AAAAAAAAA! »
(Un biologo, dandosi fuoco, interrogato circa l'aspetto di Pegaso.)

Pegaso è un mitologico cavallo la cui peculiarità è avere un nome che inizia con la P. È vero, ha anche delle grandi ali piumate che gli consentono di solcare i cieli, ma ce le hanno anche i piccioni, e non sembrano così fighi.

Origini

Hugo Ball

« Si dovrebbero bruciare tutte le biblioteche e lasciare che rimanga solo ciò che si conosce grazie al cuore. »
(Hugo Ball, noto piromane seriale.)
« Non ci convinceranno a mangiare il pasticcio putrefatto di carne umana che ci offrono, almeno non senza un po' di contorno. »
(Hugo Ball, Manifesto del Dadaismo.)

Hugo Ball (Tedeschia, 22 febbraio 1886 - Casa di Don Abbondio, 14 settembre 1927) fu uno scrittore, giocoliere, poeta, regista teatrale, saltimbanco, cacciatore di taglie e tedesco tedesco.

Vita

Ball nasce nel 1886 in casa sua in una famiglia fortemente cattolica, che lo educa a pane e sangue di Cristo.
Dal 1906 al 1907 e un pezzettino studia presso le università di Heidelberg, Monaco di Baviera, Francoforte e ogni altra città tedesca che gli viene in mente. Nel 1910 scopre, risolvendo le parole crociate, che la capitale della Germania è Berlino, e si trasferisce lì per diventare un attore di sitcom, genere televisivo molto amato da quei mattacchioni dei tedeschi. Qui fonda il Dadaismo, movimento che deve il suo nome all'ascolto fortuito, da parte di Ball, di Dadaumpa delle gemelle Kessler, all'epoca già cinquantenni.
Nel 1916 compra finalmente una stilografica, con cui scrive il Manifesto del Dadaismo. In esso Ball critica la società contemporanea, scagliandosi contro le ingiustizie, il degrado e, soprattutto, quelli che parcheggiano in doppia fila. Successivamente scrive la poesia Karawane, che riportiamo:

« Jolifanto bambla o falli bambla/großiga m'pfa habla horem/egiga goramen/higo bloiko russula huju/hollaka hollala/anlogo bung/blago bung blago bung/bosso fataka/ü üü ü/schampa wulla wussa olobo/hej tatta gorem/eschige zunbada/wulubu ssubudu uluwu/ssubudu/tumba ba-umf/kusa gauma/ba - umf »
(Karawane.)

Per giustificarsi con chi si gratta la testa e aggrotta la fronte dopo averla letta, Hugo Ball, esperto ballista, sostiene che il suo significato risiede nell'assurdità che l'assenza di senso produce. Ammetterà in seguito, in punto di morte, di averla scritta giusto per provare la penna nuova.

Voci correlate

Slender

Lo Slenderman (a destra) in un momento di intimità con la sua ragazza.
« GLI VERRÀ PRIMA O POI UN CANCRO A QUELLO CHE HA CREATO 'STO GIOCO!!! »
(Tipico giocatore di Slender.)
« Voglio la mamma! »
(Giocatore quarantenne di Slender.)
« ... »
(Lo Slenderman nel suo monologo migliore.)
« Scusa, hai qualche spicciolo? »
(Ciò che direbbe lo Slenderman se avesse la bocca.)

Slender è un videogioco horror del 2012 per PC e Mac, il cui unico scopo è far morire d'infarto più giocatori possibile. Il gioco è scaricabile online gratuitamente, dal momento che i video messi su YouTube dai giocatori mentre giocano e si cagano in mano sono per gli sviluppatori una ricompensa sufficiente.

Gameplay

Il giocatore interpreta una ragazza con l'hobby di andare in giro per i boschi disarmata alla ricerca di mostri creati su Internet. La ragazza deve trovare 8 disegni riguardanti lo Slenderman, creatura mitologica che abita i boschi, Imaginationland e gli incubi dei giocatori impressionabili di Slender. Ha a disposizione una torcia elettrica, che le permette di non andare a sfracellarsi contro gli alberi e di vedere lo Slenderman per fargli ciao ciao con la mano. Ciascuno degli 8 fogli da recuperare raffigura lo Slenderman o qualcosa che lo riguarda: si va dalla scritta "LEAVE ME ALONE" a disegni osceni del mostro che si accoppia con Bigfoot. La qualità dei disegni permette di affermare, senza tema di smentite, che siano stati realizzati da un bambino privo di qualsivoglia talento artistico e di almeno sette dita. Ogni foglio si può trovare in uno dei 10 posti fissi sulla mappa, però viene generato in modo casuale, in modo da trollare meglio i giocatori. Ogni volta che si raccoglie un foglio, lo Slenderman si fa più vicino, i battiti del cuore del personaggio più veloci e la voglia di giocare del giocatore più irrintracciabile. Quando alla fine lo Slenderman raggiunge la sua preda, questa si volta lentamente in automatico nonostante le imprecazioni del giocatore, che farebbe qualsiasi cosa pur di dotare la ragazza di un lanciagranate Thumper, e sviene tra le braccia dello Slenderman, che, stando alle leggende, la porterà nel bosco per giocare a L'allegro chirurgo con il suo corpo.

Slenderman

Se il giocatore è particolarmente fortunato, in certe partite lo Slenderman sarà fuori per lavoro.

Lo Slenderman è una creatura inventata in un comune topic di un comune forum da un comune utente di un comune pianeta di un comune sistema solare, il quale al momento sta lottando per sopravvivere nonostante le 176 231 987 maledizioni lanciategli dai giocatori di Slender di ogni parte del mondo. L'utente è attualmente ricercato da qualche milione di persone: la maggior parte vuole ucciderlo per avergli rovinato la vita, mentre una minoranza vuole chiedergli l'autografo per avergli regalato innumerevoli ore di intrattenimento guardando giocare a Slender i propri amici fifoni.
Lo Slenderman è un signore distinto in giacca e cravatta con le braccia lunghe quanto l'elenco dei fidanzati di Paris Hilton e dotato di tentacoli sulla schiena che fanno presagire quale destino attende la povera vittima se viene presa. Non può camminare con le sue gambe, poveraccio, ma può spostarsi sui suoi tentacoli o usando il teletrasporto, il che fa pensare ad un'agghiacciante ipotesi: lo Slenderman potrebbe essere il risultato della fusione tra il Dottor Octopus e Goku. È altresì possibile che sia solo un poveretto alla ricerca di un'amica, e che sia così arrugginito nei rapporti umani da dimostrare le sue intenzioni alla ragazza inseguendola come una poiana durante la stagione di caccia. Per finire, non è da escludere che la ragazza sia una famosa showgirl e che lo Slenderman sia semplicemente un fan in cerca di un autografo.

Slenderman's Shadow

L'ennesimo spin-off di Slender: SuperMarket, in cui il giocatore deve raccogliere tutti i fogli prima che lo Slenderman torni dalla COOP e gli faccia un culo così.

Notando lo straordinario successo di Slender, e soprattutto l'aumento esponenziale del numero di morti trovati davanti al computer, alcuni terroristi hanno finanziato due giovani americani affinché creassero altri giochi con protagonista lo Slenderman allo scopo di colpire più cittadini americani possibile. La collaborazione dei due ha portato alla creazione dei seguenti giochi e al loro immediato esilio in Azerbaijan.

Tra i vari spin-off ricordiamo:

Sanatorium

Chiamato precedentemente "Sanitarium", visto che all'inizio sarebbe dovuto essere ambientato interamente in una fabbrica di W.C., ha per protagonista un uomo che deve recuperare i soliti 8 fogli; l'unica differenza è che non appaiono a cazzo di cane per tutta la mappa e che sono realizzati in un materiale alieno che li fa brillare di luce propria, cosa che li rende difficili da trovare solo ai giocatori senza occhi.

Hospice

Come suggerisce il titolo, il gioco è ambientato in un ospizio, dove il giocatore si districa tra colla per dentiere, pannoloni usati e vecchietti convinti dell'inesistenza delle mezze stagioni. Questa volta il protagonista è nuovamente un esemplare di essere umano incapace di pisciare in piedi; la ragazza deve recuperare i fogli per completare una poesia d'amore per lo Slenderman, che però la insegue per tutto il palazzo perché troppo impaziente di sentirla. In alcune stanze si possono notare le fotografie dei tipici giocatori di Slender durante crisi di panico e attacchi di epilessia: inutile dire che hanno lo stesso valore artistico di un inalatore per l'asma infilato nella boccia di un pesce.

Mansion
Lo zerbino di casa Slender.

Un uomo finisce verosimilmente in coma perché costantemente tormentato dallo Slenderman, che lo considera il suo unico amico. Per motivi sconosciuti riguardo ai quali Piero Angela si sta ancora grattando la testa perplesso, l'uomo si ritrova nella casa di quand'era bambino insieme al mostro, che da lui vuole solo un abbraccio. L'unico modo che ha il giovane per risvegliarsi dal coma è trovare degli oggetti della sua infanzia, che dovrà raccogliere e infilare in tasca. Tra questi oggetti troviamo un dipinto a olio raffigurante la Madonna delle dimensioni di un metro per due, un busto di marmo del peso di una decina di chilogrammi e un deodorante per il cesso, il che ci fa capire che bella infanzia deve aver vissuto il protagonista.


Ne esistono altri, come Prison - ambientato in un carcere in cui lo Slenderman tenta con l'inganno di farsi raccogliere la saponetta dal giocatore - e Elementary - in cui un bambino (figlio probabilmente dello Slenderman e della ragazza di Hospice) si diverte a raccattare degli orsacchiotti che qualche simpaticone si è divertito ad impalare su dei ganci da macellaio. Siccome questi spin-off vengono prodotti alla media di uno al minuto, è opportuno fermarsi qui.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

Collegamenti esterni

Manuali:Trovare l'inizio di un rotolo di nastro adesivo

OH NO!!!

Template:Manuali Hai castrato il David di Michelangelo mentre ti esercitavi al tiro al piattello alla Galleria dell'Accademia di Firenze!! Adesso chi lo sente quel brontolone di Michelangelo? Ma niente paura! Estrai il tuo fidato rotolo di nastro adesivo e riuscirai a ridonare a quel poveraccio di Davide la sua virilità. Prendi il rotolo, lo scorri tutto una quarantina di volte e poi realizzi... Non trovi l'inizio del rotolo! Asciugati le lacrime, stringi forte il tuo acaro della polvere di peluche e leggi questo manuale! Grazie ad esso riuscirai a trovare l'inizio del tuo rotolo, oppure morirai nel tentativo; in quel caso non temere: la tua famiglia saprà che sei caduto per una nobile causa.

Occorrente

Un utilizzatore di questo manuale mentre cerca l'inizio del suo rotolo.
  • La pazienza di un monaco tibetano: a tal proposito si consiglia di viaggiare fino in Tibet, sconfiggere un monaco qualsiasi ad una gara di rutti e reclamare la sua pazienza come premio;
  • Delle unghie abbastanza lunghe da riuscire a sollevare il capo del rotolo ma non troppo lunghe; in quel caso basterà farle scorrere qualche volta su una lavagna (raccomandato in presenza di persone antipatiche);
  • Un rotolo di nastro adesivo di cui trovare l'inizio, altrimenti dove sta il divertimento?
  • Una tuta antiradiazioni. Non si sa mai, metti che scoppia una guerra nucleare prima che tu possa difenderti col tuo fidato nastro;
  • Un tubetto di supercolla nel caso non riuscissi a trovare l'inizio del rotolo. Tecnicamente sarebbe un imbroglio, ma come dice il proverbio "Tutto è lecito in guerra, in amore e nello srotolare il nastro adesivo".

Procedimento

Per prima cosa non aver paura di comprare un altro rotolo di nastro: non è mica da questi particolari che si giudica un impiastro. Se invece resti dell'idea di trovare l'inizio del tuo, ricorda che i rotoli di nastro sentono l'odore della paura, per cui la cosa migliore da fare è indossare la tuta antiradiazioni per avere un aspetto più autoritario, fondamentale per intimorire il rotolo e convincerlo a cedere. Per iniziare puoi agire con le cattive, legando il rotolo a una sedia e percuotendolo selvaggiamente per farti dire dov'è nascosto il suo capo.
Tuttavia i rotoli di nastro adesivo sono estremamente poco loquaci, quindi quasi certamente non cederà. Puoi provare anche a minacciarlo, ma è scientificamente documentato che molti rotoli, in situazioni analoghe, hanno fatto orecchie da mercante. La cosa migliore da fare, quindi, è agire con le buone: porta fuori a cena il rotolo, riaccompagnalo a casa e digli che è speciale. Se non ti rivolgerà la parola per tutta la serata non disperare, tieni duro e continua a provare: prima o poi conquisterai il suo cuoricino adesivo. Ad un certo punto ti inviterà ad entrare: approfittane per fargli un massaggio sensuale e vedrai che, finalmente, si rilasserà, con conseguente sollevamento dell'estremità. A questo punto è fatta, l'unico problema sarà riuscire a scivolare fuori dal letto prima che il rotolo si svegli e, soprattutto, ad ignorare i suoi lacrimevoli messaggi d'amore nella tua segreteria telefonica nei giorni a venire.

Conclusione

Congratulazioni! Adesso puoi finalmente regalare al tuo gatto la sexy tuta aderente che ha sempre sognato! Lascia perdere il pene del David, ormai per lui è troppo tardi.

Casco

Un motociclista con un casco ultimo modello.
« L'oggetto si presenta concavo, poco più grande di una testa umana e dal peso di circa un kilogrammo. Sono presenti piccoli fori in prossimità della cima, e l'aspetto generale richiama quello di un elmo medievale. La mia conclusione è che si tratti di una sorta di vaso da fiori. »
(Uno scienziato napoletano osserva con interesse un casco.)

Il casco è un indumento protettivo atto a proteggere l'asfalto dagli schizzi di materia cerebrale dei motociclisti maldestri.

Storia

Un giovane napoletano mostra con orgoglio quello che reputa essere una bandiera del Napoli dalla forma inusuale.

Il casco fu inventato molto tempo fa dai Vichinghi; essi erano infatti affetti da uno strano disturbo, in seguito identificato con l'alcolismo, che li spingeva a scambiare l'idromele per acqua, e l'acqua per vodka. Ciò rendeva la loro guida alquanto pericolosa, così decisero di inventare un indumento capace di proteggere la testa, visto che nella mitologia norrena era il luogo in cui risiedeva il cervello. Quello delle corna non è altro che un clamoroso falso storico, così come il fatto che gli elmi da loro utilizzati servissero a proteggerli dalle ferite mortali. Con il tempo, il casco fu reso sempre più efficiente: nel Medio Evo si aggiunsero la visiera e il cimiero, che serviva a rendere più visibili i motociclisti a cavallo nella nebbia, mentre in epoca moderna l'acciaio fu sostituito dalla plastica, visto che l'acciaio era in via di estinzione.

Caratteristiche

Utilizzo

Il casco non viene disprezzato solo dai giovani; la motociclista della foto è infatti una giovane.

Sebbene venga spesso utilizzato come accessorio alla moda da tenere appeso al braccio, c'è chi ha ipotizzato che il casco dovrebbe essere infilato sulla testa, allo scopo di dare ai capelli un look finto spettinato.

Tipologie

Spagnolo
Integrale

Ideale per evitare di gratuggiarsi la faccia sulla strada, il casco integrale è altresì rinomato perché permette di rapinare con successo qualsiasi negozietto. Raramente è utilizzato per accurati cosplay dei Power Rangers.

Da bicicletta
Da motocross
Elmetto da cantiere
Casco spaziale

Utilizzato prevalentemente dagli astronauti motociclisti, consiste principalmente nella boccia di un pesce rosso fissata al resto della tuta da astronauta con molto nastro adesivo.

Disposofobia

Quelli? Ma no, è solo che mi piace leggere! Quale sindrome dell'accumulo?! AHAHAH!!!... Ehm...
« Il mio tessssoro! »
(Un accumulatore di Unici Anelli.)
« La disposofobia è senz'altro correlata ad un desiderio sessuale represso. »
(Sigmund Freud.)
« Non sono d'accordo. Giggity giggity! »
(Il famoso accumulatore di malattie veneree Glenn Quagmire.)

La disposofobia, detta comunemente sindrome dell'accumulo, detta volgarmente quegli stronzi che raccattano merda, o ancora butta via le mie cianfrusaglie e ti taglio il naso!, è una malattia che porta chi ne soffre a non buttare via niente, perché qualunque cosa può sempre servire[citazione necessaria]. Non va confusa tuttavia con l'avidità, poiché in quel caso non si butta niente perché ogni cosa può sempre servire a fare soldi[citazione necessaria].

Alessandro Magno, celebre accumulatore di nazioni.

Cause scatenanti

Spesso la disposofobia è causata da un trauma infantile, quasi sempre una molestia sessuale o l'aver perso il proprio orsacchiotto Anacleto Maria. Normalmente, se un malato riesce a regredire con l'ipnosi fino al momento traumatico, può riuscire a guarire parzialmente, acconsentendo a gettare via addirittura l'immondizia.

Tipico aspetto della camera da letto di un accumulatore.

L'accumulatore

Un accumulatore di cariche elettriche.

L'accumulatore è una persona che viene spesso emarginata a causa della sua anormalità o, più probabilmente, per la sua mania di collezionare anche le cagate del suo cane. Per un accumulatore è difficile vivere una vita normale: il disordine che regna in casa rende infatti difficili attività solitamente semplici, come eseguire salti mortali in avvitamento. Esiste poi un tipo particolare di accumulatore, che preferisce accumulare monete e banconote di vario taglio. Tale individuo è detto "spilorcio" o, se abita in Liguria, "genovese".

Cure

Curare la disposofobia è molto semplice: basta procurarsi il porto d'armi, noleggiare un lanciagranate, andare a casa dell'ammalato e sparare all'impazzata sulle sue cianfrusaglie, urlando facoltativamente "Prendi questo, brutto figlio di puttana!". In alternativa, è possibile chiamare uno psicologo che possieda una "laurea" e delle "credenziali", perché possa ipnotizzare "il" malato e così farlo retrocedere

con la memoria fino al ricordo del trauma, ma usare il lanciagranate, secondo Wikipedia, è altrettanto efficace. E sicuramente più divertente. Alcuni professori di disposofobiologia dotati di barba e occhiali con montatura quadrata - dunque molto affidabili - hanno dichiarato che, nella cura per il morbo, è molto efficace l'ipnosi. Sembra infatti che molti accumulatori siano riusciti a guarire dopo aver guardato troppi sketch di Giucas Casella che ipnotizza dei polli.

[[Categoria:Malattie mentali]][[Categoria:Cattive abitudini]]

Gorgia

File:Gorgia.jpg
Gorgia dopo essersi svegliato con la luna storta.
« Gli uomini retti sono onore e ornamento della città, del corpo lo è la bellezza, dell'anima la saggezza, dell'azione la virtù, del pensiero la verità, delle automobili i cerchioni fighi. »
(Gorgia.)
« Ma cosa si fumava questo? Non si capisce un cazzo nei suoi scritti! »

Gorgia da Leontini, da non confondere con Gorgia da Bassano del Grappa e Gorgia da Whitechapel, non fu un filosofo; se anche lo fosse stato, non sarebbe stato conoscibile; se anche fosse stato conoscibile, non sarebbe stato comunicabile; se anche fosse stato comunicabile, nessuno avrebbe avuto voglia di ascoltarlo.

Vita

Nato nel V secolo a.C. nella colossale megalopoli siciliana di Leontini, famosa per essere sconosciuta, Gorgia inizia la sua carriera come discepolo del rinomato signor Empedocle Porto, tuttavia non disdegna la filosofia di Pitagora né quella dei post-kantiani.

File:Centro studi Gorgia.jpg
Il top della carriera di Gorgia: fonda una scuola e fa stampare delle spille con la sua faccia.

Nel 427 a.C. viene inviato ad Atene per chiedere aiuto alla città-stato nella guerra contro Siracusa, i cui abitanti erano rei di aver definito gli abitanti di Leontini "fetusi". Gorgia, grazie alle sue incredibili capacità oratorie, viene celebrato come grande oratore addirittura dal suo eroe: Gorgia da Leontini. Atene accetta inoltre di aiutare Leontini dopo aver apprezzato il discorso del filosofo e, in particolare, le sue dracme luccicanti. Nel corso della sua vita, Gorgia intraprende viaggi in tutta la Grecia, in Tessaglia, Beozia e, già che c'è, su Saturno, insegnando le sue teorie filosofiche a chi ha la voglia, i soldi e l'ardore necessari a imparare. In breve tempo guadagna milioni spiegando perché, secondo lui, il deodorante non è; se anche fosse, non sarebbe acquistabile; se anche fosse acquistabile, non sarebbe applicabile sotto le ascelle, motivo per cui rifiuta categoricamente di usarlo e motivo per cui, ad Argo, gli proibiscono di insegnare ai bambini. Nonostante possieda una tunica d'oro massiccio, alla sua morte il filosofo lascia solo pochi spiccioli ai parenti, probabilmente perché allora lo spread era già alle stelle. Gorgia muore in Tessaglia a circa novant'anni, seppur continuando fino all'ultimo la sua attività di filosofo portandosi dietro la flebo e la bombola con l'ossigeno. A chi gli chiedeva quale fosse il segreto della sua longevità, Gorgia rispondeva «il non aver mai compiuto nulla per far piacere ad un altro» con un sorriso alla Trollface, risposta che spesso gli costava uno sputo in un occhio da parte dei moralisti. Tra le altre cose che sappiamo su Gorgia figurano l'uso, nei suoi discorsi, di complese figure retoriche, come metafore e, nei momenti di massimo splendore intellettuale, addirittura similitudini; inoltre è noto che Gorgia si vantava di poter discutere di qualsiasi argomento, dalla filosofia allo studio dei buchi neri, dalle ciambelle alla glassa al tempo atmosferico[1].

Pensiero filosofico

Il pensiero di Gorgia è riassumibile nelle sue due opere principali: Encomio di Elena e Sul non essere o sulla natura della fenomenologia della quadruplice radice del principio della ragion sufficientemente pura, spesso abbreviato in Sul non essere o sulla natura.

Encomio di Elena
Gorgia mentre si scaglia in difesa di Elena su YouTube.

Nella prima opera Gorgia difende Elena di Troia, sostenendo per prima cosa che il soprannome "di Troia" è alquanto offensivo, per poi negare che sia stata lei a causare la guerra di Troia, affermando che, il giorno dell'inizio della guerra, aveva un alibi di ferro: era a letto con Paride. Secondo lui Elena non aveva tradito Menelao per propria volontà, ma c'erano quattro cause possibili con relative scusanti:

  1. Si era innamorata di Paride: chi poteva biasimarla, a Sparta le donne erano sostanzialmente animali da riproduzione;
  2. Era stata rapita da Paride: non poteva scappare, o l'avrebbero rimproverata a morte;
  3. Paride l'aveva convinta con le parole: era impossibile resistere alla frase "Hey, pupa, vuoi vedere la mia collezione di farfalle?";
  4. L'avevano voluto gli dèi[citazione necessaria]: Gorgia, in un'epica arrampicata su specchi, sostiene stavolta che gli dèi avevano voglia di assistere alla guerra perché gli si era rotta la TV.
Sul non essere o sulla natura

Quest'opera è sostanzialmente una gigantesca supercazzola condita da paroloni filosofici come "logos", "essere", "non essere" e "questo è il dilemma". Quello che è importante, secondo Gorgia, è che nulla esiste e di conseguenza non esistendo né gli oggetti né il corpo umano, è possibile prendere a testate i muri senza conseguenze.

Voci correlate

Note

  1. ^
    « Eh, oggi fa freschino! »

{{Cat|Filosofi}} {{Cat|Ellenici}}

Sindrome di Down

Questo non è un mongoloide, ma sicuramente soffre di qualche altro disturbo.
« Gengis Khan era un mon-go-lo, da non confondere con un mon-go-loide, come l'attore Nicolas Cage. »
(Il signor Garrison sulla sindrome di Down.)

La sindrome di Down è una patologia che colpisce principalmente gli abitanti della Mongolia. Il nome deriva da John Langdon Down, un metalmeccanico che nel tempo libero guardava il DNA della gente alla ricerca di nuove malattie.

Cause

La sindrome di Down ha origine quando una mamma cromosoma 21 e un papà cromosoma 21 si vogliono tanto bene. Dopo un po' arriva la cicogna che porta loro un cucciolo, che chiameremo Cromosomino. Purtroppo, Cromosomino non fa altro che sporcare per terra e imbrattare i muri, cosa alquanto dannosa per il bambino in cui vivono lui e la sua famiglia.

Sintomi

I sintomi comprendono occhi vagamente mandoliformi, capacità linguistiche appena superiori a quelle di Luca Giurato e capacità di trovare interessante un documentario sulla storia delle cerniere lampo.

La sindrome non fa distinzioni: colpisce anche chi ha i capelli biondi.

I soggetti colpiti, infatti, hanno una voglia di imparare e una forza di volontà sopra la media, caratteristica che spesso porta ad atti di bullismo nei loro confronti, scatenati presumibilmente dall’invidia che i bulli nutrono verso di loro.

Diffusione

Recenti studi condotti da qualcuno affermano che l’età delle madri è in qualche modo correlata alla malattia. In particolare, la probabilità che nasca un figlio down è inversamente proporzionale al numero di assorbenti che una donna deve ancora usare nell’arco della sua vita. Per usare termini ancora più scientifici,

« Più una donna è vecchia e più è probabile che le nasca un figlio mongoloide. »

{{Cat|Malattie incurabili}}

Oggettofilia

Un povero orologio viene molestato da un oggettofilo.
« Come va, piccola? Sei focosa? »
(Un oggettofilo a una stufa.)
Oggettofilo : Ti va un bicchiere di vino?
Donna incinta : Ma non bosso bere! Ficcatelo nel culo il bicchiere!
Oggettofilo : Con piacere!

L'oggettofilia è una normale e sana perversione sessuale che porta chi ne soffre a trovare sexy le cabine telefoniche.

Cause e sintomi

Le real doll, pur esendo oggetti, sono troppo antropomorfe per gli oggettofili.

Molti psicologi con la barbetta a punta e gli occhialetti sostengono che gli oggettofili proverebbero attrazione sessuale per le cose inanimate perché in un periodo della loro vita furono trattati come oggetti. Questa teoria potrebbe sembrare risibile[1], ma, pensandoci, non è raro sentire di persone "fuori come un balcone", "suonate come un tamburo", "sane come un pesce"[2]. Gli oggettofili, dunque, sentendosi degli oggetti a tutti gli effetti, spesso tendono a ingurgitare ettolitri d'acqua calda credendosi termosifoni e si sentono sessualmente attratti dagli oggetti di tutti i giorni propri o altrui; ne consegue che chi invita a casa sua un amico oggettofilo lo fa a rischio e pericolo dei suoi mobili.
Per quanto riguarda i sintomi, pare che gli oggettofili possano innamorarsi a prima vista di oggetti di uso comune, che spesso cercano di portare a letto (a meno che l'oggetto in questione non sia un letto) con la scusa di mostrare loro la propria collezione di farfalle di plastica. Esiste un metodo scientifico per scovare un oggettofilo in mezzo alla folla: è sufficiente lasciar cadere un portafogli pieno di soldi in mezzo ad una piazza e osservare le reazioni della persona che lo raccoglie:

  • Se lo apre, conta i soldi e se lo tiene, allora è un ladro;
  • Se lo apre, prende i soldi e rimette a posto il portafogli, allora è un ladro che ha già un portafogli;
  • Se lo porta alla polizia, allora è un cittadino onesto, uno che non ha bisogno di soldi o uno così sveglio da pensare che Colorado faccia ridere;
  • Se gli offre un passaggio e delle caramelle, allora è un oggettofilo.

Gradi di oggettofilia

L'oggettofilia

Voci correlate

Note

  1. ^ (AHAHAH!!!)
  2. ^ Secondo la scienza moderna, il pesce, non respirando aria, è considerato un oggetto.

Valhalla

Il Valhalla, (o Walhalla o, ancora, Va là, Allah!) è, secondo l'equipe scientifica nota come "Amon Amarth", il Paradiso dei vichinghi. In realtà è il bar privato di Odino, che egli condivide generosamente coi guerrieri più forti mai vissuti, ad eccezione dei Masai, perché

non sono scandinavi.

Arredamento

Il Valhalla è uno degli aldilà dall'arredamento più sfarzoso: i muri sono fatti di manici di scopa appartenuti alle filippine dei più grandi guerrieri, il soffitto è fatto di coperchi di pentole appartenuti alle loro mogli e la carta da parati è realizzata con tuniche Armani e colla vinilica. In alto, sul suo trono comprato all'IKEA, siede Odino. Questi segue una dieta molto restrittiva, che gli consente di bere solo Amaro Carocchio©.

Caratteristiche

Il Valhalla è noto per ospitare tutti i più grandi guerrieri della storia, inclusi quelli cristiani e quelli immaginari. La popolazione è costituita prevalentemente da stangone bionde e da uomini barbuti. Ciascuno di loro è riuscito ad entrare nel Valhalla per le sue abilità belliche o grazie ad un Telepass tarocco. Il lavoro, giustamente, non è una delle prerogative degli eroi morti. Costoro preferiscono ubriacarsi come Lindsay Lohan al massimo della forma e partecipare a gare cavalleresche più noiose perfino del Palio di Siena.

Scopo

Il commercialista di Odino ha più volte tentato di fargli capire che il Valhalla è un buco nell'acqua, ma il dio, sempre sbronzo marcio, biascica sempre qualcosa riguardo una battaglia che avverrà al Ragnarok contro i giganti, rei di aver finito i salatini.

Curiosità

  • I Manowar riescono ad infilare il Valhalla in tutte le loro canzoni, persino in quelle strumentali.
  • Odino non ha ancora capito che il Vahalla è un pessimo investimento.

Note

[[Categoria:Mitologia norrena]]

Caccia (sport)

Disambiguazione – Oops! Forse cercavi altri trentordici tipi di caccia, vedi Caccia.
File:Gesùcompagnone.jpg
Dipinto del XVI secolo che ritrae Gesù durante una battuta di caccia all'ateo.
« Dite no a quell'orrendo massacro che è la caccia! »
(Attivista anticaccia ad un convegno di suoi simili.)
« Mi passi un altro pezzo di cerbiatto? »
(Attivista anticaccia a pranzo.)
« Ah, se un leone uccide una gazzella è naturale, se io uccido cinquanta fagiani sono un genocida! »
(Cacciatore anonimo.)
« Non lo so... un mucchio di maschi, da soli, nella foresta... Mi sembra una cosa da gay. »
(Bart Simpson sulla caccia. Non ha proprio tutti i torti.)

La caccia è uno sport estremo praticato dagli animali di tutto il mondo, che consiste nell'avvicinarsi il più possibile ad un individuo munito di fucile, detto cacciatore, e fargli sprecare più proiettili di un americano in un film d'azione.

Storia della caccia

Nell'antichità la caccia era molto più cruenta di oggi.

La caccia esiste fin da quando c'era lui. Si pensa che nacque come fonte di sostentamento più che come sport. Stando infatti ad importanti programmi di divulgazione scientifica, i Flintstones in primis, gli uomini primitivi erano soliti andare a caccia di dinosauri, la cui carne veniva utilizzata per preparare hamburger e frullati. Con il tempo, quando l'homo dis-habilis si estinse, si svilupparono strumenti ed armi sempre più efficienti, al punto che certe pitture rupestri mostrano chiaramente dei cavernicoli mentre uccidono enormi creature a colpi di fucile laser. Nel medioevo, la caccia era invece considerata un passatempo, per non dire un'alternativa al sesso. Al posto del fucile veniva utilizzato un falco. Inizialmente lo si lanciava con addosso un cappuccio nero, ma, dopo che molti uccelli morirono fracassandosi contro gli alberi, si decise di lanciarli contro la selvaggina a viso scoperto. Nel XIX secolo, la caccia era praticata dagli indiani per divertimento, con la scusa di voler "ridurre il numero di bisonti". Probabilmente il loro numero fu ridotto un po' troppo, a voler cercare il pelo nell'uovo. Nelle parti del mondo meno sviluppate, come l'Africa o San Benedetto del Tronto, la caccia costituisce ancora oggi un rituale cruciale per i ragazzi che ambiscono a diventare uomini o a farsi belli davanti alle femmine del villaggio.

Regolamento attuale

Purtroppo capita che gli animali giochino sporco.
  • Se un animale viene raggiunto da un proiettile, viene eliminato.
  • Non ci sono limiti di tempo.
  • Gli animali possono fare gioco di squadra.
  • I cani possono aiutare i cacciatori, ma non possono sparare agli animali.
  • I cacciatori di nome Dick Cheney possono sparare anche ai propri compagni.
  • La partita termina quando terminano le munizioni del cacciatore.
  • L'arbitro è il fucile del cacciatore.

Il cacciatore

Un antiquato modello di cacciatore.

Il cacciatore è un essere umano che, essendo l'omicidio ancora illegale, ama uccidere surrogati di piccoli esseri umani pelosi, chiamati "animali". Non va confuso col calciatore, anche se entrambi amano sprecare le loro domeniche, sebbene in modi diversi. Uno insultando, ferendo e maltrattando esseri viventi, l'altro insultando, ferendo e maltrattando esseri viventi con un fucile.

Tipico svolgimento di una battuta di caccia

La battuta di caccia segue spesso uno schema riassumibile in punti[1]:

  1. Il cacciatore arriva nella riserva di caccia.
  2. Il cacciatore incontra una preda, ad esempio un coniglio.
  3. Il coniglio lo sfotte per la sua pettinatura.
  4. Il cacciatore spara al coniglio.
  5. Il cacciatore cena con dell'ottima carne bianca.

Per concludere


Documenti multimediali

Note

  1. ^ Fonte: una puntata dei Looney Tunes.

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